di Ennio Fiocco
George Sandys e il viaggio del 1610.
George Sandys (1578 + 1644) è stato un viaggiatore, poeta e traduttore inglese, soprattutto noto per le sue traduzioni delle Metamorfosi e della Passione di Gesù di Ovidio, così come per i suoi racconti di viaggio nella regione del Mediterraneo orientale e della Sicilia e Malta, che costituirono un contributo sostanziale alla geografia e all'etnologia. Nacque a Bishopsthorpe, settimo e più giovane figlio di Edwin Sandys, arcivescovo di York. Studiò alla St Mary Hall di Oxford nel 1589, fu ammesso al Middle Temple il 23 ottobre 1596 e successivamente trasferito al Corpus Christi College di Oxford, ma non riuscì a laurearsi. Nel 1610 iniziò i suoi viaggi attraverso l'Europa e il Medio Oriente, che culminarono nella sua opera La relazione di un viaggio iniziato, contenente una descrizione dell'Impero Turco, dell'Egitto, della Terra Santa, delle remote parti d'Italia, e delle isole.
Relation of a Journey, fu pubblicato nel 1615 e si concentra sulle differenze tra il passato classico e il presente ottomano della Grecia. Esaminando la descrizione della Grecia e dei Greci fatta dal viaggiatore alla luce delle sue citazioni e traduzioni dalla letteratura classica, l'incontro con i siti e le rovine del Mediterraneo orientale emerge anche come traduzione, recupero dei frammenti sparsi da un luogo remoto ma familiare passato. L'enfasi dello scrittore-viaggiatore sull'allegoria delle rovine, come luoghi di distruzione e ricostruzione letteraria, e sull'uso e l'abuso della terra rivela la sua teoria ciclica della storia e la sua ansia per la tirannia e la decadenza. Divenne anche uno dei pionieri della Virginia, introducendo l'industria e l'agricoltura e guidando una spedizione contro i predoni indiani.
Ha redatto la costituzione della colonia, e fu su questo che George Washington ha successivamente modellato la costituzione degli Stati Uniti. Durante i suoi viaggi attraverso l'Europa e il Medio Oriente, ha visitato per la prima volta la Francia; dall'Italia settentrionale passò per Venezia fino a Costantinopoli, e di là in Egitto, Monte Sinai, Palestina, Cipro, Sicilia, Eolie e Malta, Napoli e Roma. Questo resoconto, come anzidetto, ha costituito un contributo sostanziale alla geografia e all'etnologia. Nel quarto e ultimo volume della serie presente nella compilation Sandys Travels, Sandys parla dell'Italia e descrive le isole ad essa vicine: Cipro, Creta, Malta, Sicilia e le isole Eolie. I lettori colti di Sandys, nobili e uomini di chiesa, quindi vennero a conoscenza anche dell'Italia e delle Eolie. Proveniente da Malta Sandys arrivò in Sicilia il 25 giugno 1610 e vi è rimasto solo sei giorni, di cui tre interamente trascorsi a Messina. Il primo luglio era già pronto a varcare con una Feluca lo Stretto in compagnia di due spagnoli della Guarnigione di Reggio.
La traversata non è stata facile a causa dei venti non favorevoli e per la forte corrente marina. I compagni spagnoli, afferma nel resoconto il viaggiatore-scrittore, si comportavano piuttosto freddamente con lui, perché dalle loro parti odiavano gli inglesi, che credevano non cristiani, ma quando in seguito a domanda ha risposto loro che non apparteneva alla religione luterana, il comportamento ostativo cambiò in cortesia. Nel resoconto si parla delle Isole Eolie come sottoriportato: “A ovest della Sicilia nel Tirreno, ma a sud, e all'interno di questo luogo, si trovano le Isole Eolie: così chiamate... Eppure la Liparia è la più grande (essendo dieci miglia in circonferenza) come anche la più famosa; a cui gli altri erano soggetti: frutta piena e abbondante... zolfo e allume;...anche bagni caldi, molto frequentati dai malati. Nell'anno 1544, fu spopolata dal turco: ma re Carlo … fortificò il luogo. L'incendio qui si è spento circa un'epoca fa, trasportando (come si deve supporre) confuso la materia che lo alimentava...”. Poi nello scritto accenna a “Vulcano, e Strombolo (di cui parleremo volentieri)... Vulcano ...
Una terra arida, pietrosa e disabitata. Aveva tre gallerie in cui il fuoco (fuorusciva); ma ora ne ha una sola: dalla quale fuma continuamente, e getta pietre con un ruggito orribile. Nell'anno di nostro Signore 1444, (nel mesi di febbraio), ardeva così abbondantemente, e pungeva fuoco e pietre con un rumore così orribile, che non solo il resto delle isole, ma tutta la Sicilia vi tremava. Forse l'ultimo incendio; per ora non fiamma... ma rimangia il resto dei suoi terrori. Ora Strombolo, chiamato anticamente Strongyle... brucia continuamente in cima come un faro, ed eccedendo chiaramente: così che per notte è da discernere una via meravigliosa.
Questi luoghi... sono comunemente affermati dai cattolici romani come (luoghi) dell'inferno: e che all'interno, le anime dannate sono tormentate. Mi fu detto...che... un mercante di Palermo fu costretto ad ancorare in quest'isola e che “verso mezzogiorno... salì sul monte con otto (uomini) e furono terrorizzati per il luogo, tanto che fecero in fretta per rientrare ostacolati anche dai venti e “desiderando molto di sapere di più di questa faccenda, tornarono a Palermo...”. Ancora una volta George Sandys con il suo viaggio ci stupisce e ci attrae in un primo seicento ricco di grandi scoperte scientifiche cui seguirà il gran tour del secolo successivo.
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