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di Ennio Fiocco

Charles Gore e le isole nel settecento

Charles Gore (5 dicembre 1729 -23 gennaio 1807) è un artista inglese del Gran Tour.

Ha frequentato la Westmister School prima di lavorare con il fratello di suo padre in una società commerciale londinese. Nel 1751 sposò Mary (nata Cockerill), la cui ricchezza era immensa.

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Dopo la morte del padre si trasferì con la famiglia nel 1759 a Southampton, dove trascorse molti giorni a creare acquerelli di scene navali presso i cantieri navali di Portsmouth. La sua cerchia sociale comprendeva il duca di York, il duca di Gloucester e il duca di Cumberland, che erano tutti fratelli di re Giorgio III. Nel 1775 George Clavering-Cowper, il presunto terzo conte Cowper sposò la figlia sedicenne di Gore, Hannah Anne Gore, il 2 giugno. Il loro fidanzamento è stato commemorato con un dipinto di Johann Zoffany, commissionato da Gore. Nel 1780 la figlia andò ad abitare a Villa Palmieri a Fiesole e ad avere tre figli di cui due divennero conti.

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Nel 1777 intraprese il viaggio in Sicilia con Payne Knight e Hackert.

Per quanto incredibile possa sembrare, le vestigia della Magna Grecia, con i suoi templi che nemmeno nella Grecia stessa sono così ben conservati, hanno cominciato ad essere esplorate soltanto verso la fine del Settecento. Erano sotto gli occhi di tutti, ma nessuno le vedeva.

La loro “scoperta” si deve alla moda del Grand Tour e difficilmente i viaggiatori si spingevano nelle regioni più a sud - Calabria, Puglia e Sicilia - faticose da raggiungere attraverso strade disagevoli e territori abitati da popolazioni sospettose.

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L'unico “reportage” sistematico, grazie alla committenza reale, era la serie dei Porti del Regno e dei Siti Reali dipinti di Jakob Philipp Hackert, che fra i più eccelsi vedutisti, nel 1777 accompagnò l'antiquario, connoisseur e collezionista Richard Payne Knight, assieme a Charles Gore, in un viaggio attraverso la Sicilia imbarcandosi a Napoli e facendo tappa a Paestum, a Palinuro e alle Eolie per sbarcare infine a Milazzo. Trentanove disegni di Gore e Hackert sono oggi conservati al British Museum di Londra. Un manoscritto rivenuto casualmente nel 1980 (due secoli dopo il viaggio) ed esattamente l'Expedition into Sicily di Richar Payne Knight ci arricchisce di particolari e riporta esperienze fatte dall'autore e dai suoi compagni di viaggio, i pittori Philipp Hackert e Clarles Gore. Knight e i suoi compagni, partono da Napoli il 12 aprile 1777 in una feluca da dodici remi per fare il giro della Sicilia. Il 23 aprile la comitiva arriva a Stromboli ed il giorno dopo a Lipari, dove l'autore ha modo di osservare a fondo i vulcani e gli effetti del vulcanismo.

Rientrano a Milazzo il 25 aprile per proseguire in altre località della Sicilia.

Per quanto concerne il Gran Tour, l'analisi degli accadimenti storici e sociali del settecento rivela l'esistenza, oltre che di interessi culturali, linguistici e commerciali comuni a tutti i Grand Tourists, anche una motivazione tipica degli spiriti più sensibili.

Infatti, la nostalgia per questo paradiso perduto spingeva alcuni viaggiatori verso il Sud Italia e le isole, nonostante la pericolosità e le forti difficoltà per raggiungerla.

Di Charles Gore ho rinvenuto tre opere interessanti esposte al British Museum di Londra e le presento ai lettori.

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