463826273_10231284912019598_4238211411395403765_n.jpg

463855874_10231285144985422_910321418016355279_n.jpg

463867550_10231285144465409_9214439412217107098_n.jpg

463967851_10231285145465434_3291551843842552893_n.jpg

Cari amici lontani e vicini,

vi ringrazio di cuore per l’oceano di auguri giunti da ogni parte del mondo, segno tangibile che la mia passione giornalistica é super apprezzata con una linea editoriale che in più di mezzo secolo non é mai cambiata con gli inquilini di turno dei palazzi del potere e su questa linea - checchè se ne dica - continueremo fino all’ultimo respiro nell’interesse dei nostri lettori sparsi giornalmente in oltre 100 paesi perché sono loro il vero ”Patrimonio del Notiziario”.

Le due giornate sono state caratterizzate da una serie di interviste per il nuovo disastro sia a Stromboli che Ginostra con la gente sempre più incazzata e preoccupata in vista dell'inverno. La presentazione del 4° libro di chi scrive, al "Villaggio Stromboli" di Nunzia e Nino Di Giovanni con il prezioso sostegno dei figli Salvatore e Alberto, la consegna di una nuova targa dalla presidente della Pro Loco Amo Stromboli Rosa Oliva (non è potuta intervenire e rappresentata da Vincenzo Cusolito), gli interventi dell'ing. Vito Russo e della dottoressa-influencer Roberta Denti e con la partecipazione straordinaria della Vulcanica Pop Star Valentina Martelli e del Maestro Nino Utano. Una mega torta e un brindisi gustati da tutti gli ospiti e dulcis in fundo il rischio isolamento ma...

W il Notiziario W i Nativi sempre dimenticati…

Il video della serata

E il messaggio di Rosa Oliva, presidente della Proloco Ama Stromboli che si tuffa nel passato rievocando anche i divertenti momenti vissuti con il compagno di classe...

63abb1b2-1bac-4ff7-a6df-d808bb18729f.jpg

di Rosa Oliva

Un saluto affettuoso a tutti voi e scusatemi se dismetto il vestito delle grandi occasioni e quello di Presidente della Pro Loco, che mi onoro di rappresentare, ma credo sia giusto intrattenervi su un mio ricordo personale di Bartolino Leone che 😅 purtroppo o per fortuna, è stato mio compagno di classe 😂 Come lo conobbi?

L'aria era quella caratteristica del primo giorno, in una scuola nuova, ciascuno a caccia : di qualche amico/a , del banco preferito. Insomma, uno di quei giorni carichi di attesa e speranza... In tutto questo, l'unica nota stonata? Lui - castano capello fluido, occhiali Ray Ban, andamento baldanzoso con stampato in faccia un sorriso ed una nota di ironia. Se chiudo gli occhi lo rivedo e non posso trattenermi dal ridere, così come feci, in cuor mio, quel giorno ☺️

Mi abituai presto alla sua domanda di ogni mattina, naturalmente frettolosa "che dovevamo studiare per oggi??" Aveva fatto di tutto - le sue prime bozze di articoli sportivi; letto i quotidiani che lo interessavano, ma materie aride manco a parlarne. Eppure, velocemente, riusciva a costruire le sue interrogazioni in maniera soddisfacente , proponendosi come volontario ogni qualvolta era sicuro di ricevere un buon voto, giusto per evitare di farsi cogliere impreparato, ma non sempre funzionava 😅Passo' qualche anno , pochi per la verità, ed eravamo già pronti per entrare nel movimento studentesco dell' Istituto.

Lui taccuino in mano e la sua stilografica (mica la Bic che sapeva di proletario) aria professionale, pronto a verbalizzare le focose assemblee. Epperò, la guerra era aspra, poiché Luigi Barrica detto "il Conte" era sempre pronto a tentare di rubargli la scena. Fu così che di guerra in guerra Luigi, esile di corporatura, fini un giorno dentro un bidone di spazzatura. L'ira della nostra Preside Isabella Conti Eller Vainicher si manifesto con una punizione esemplare : una settimana di pulizie della nostra aula. L'onere di tutto ciò fini, inevitabilmente, sui noi femmine - poche per la verità poiché l'indirizzo tecnico/commerciale era all'epoca scelto da pochissime; molte e tante graziose femminuccie sceglievano il Magistrale ; maestra e poi eventualmente professoressa era il canone perfetto e preferito per l'occupazione femminile.

L'idea geniale fu organizzare nelle feste di Istituto il "Telegiornale" una sorta di Notiziario che prendeva di mira i nostri Professori, mettendo in evidenza, con satira sfrontata, i loro aspetti (chiamamoli così) caratteriali.
L'introduzione, era curata da me che mi limitavo a elencare i titoli roboanti di quelli che erano i servizi del cronista. Lui, il cronista, pronto a raccontare notizie fantasiose di avvenimenti o disavventure dei nostri professori. Inutile dire che, questi ultimi, facevano buon viso a cattiva sorte e che noi approfittando della occasione, ci divertivamo e non poco. Nel frattempo Bartolino era diventato corrispondente del Giornale di Sicilia e quindi "bel viso a cattivo gioco" 😅
Riuscimmo, anche, ad organizzare il primo sciopero con tanto di corteo; un evento per Lipari che non si era mai visto... la nostra Preside era famosissima per il suo temperamento molto rigido, guai a contraddirla quindi non fu facile trovare il coraggio.

"Leoncino", così lo chiamavo io, sfodero' la sua grinta ed insceno' la sua prima " cronaca in diretta. Tante le occasioni di risate indimenticabili, che costarono un brutto voto in condotta a parecchi di noi, malgrado una media di voto in pagella alta. Ma come si poteva resistere a certe scene senza sganasciarsi dalle risate e plaudire alle sue geniali battute??

Il professore di francese lo interroga e chiede " Leone quali sono i formaggi francesi più importanti e lui risponde " le pecorin local, le parmigian regian ed il terzo non lo ricordo " 😅 E sempre con lo stesso professore impegnati nel laboratorio linguistico, tutti con cuffie e microfoni, a metà lezione mentre il professore era impegnato a spiegare la lezione in francese, lui lo blocca ed approfittando del microfono grida " scusa Tripi qui è S. Siro ha segnato Boninsegna" e lui Tripi con le braccia in cielo grida "goooollll" ed il professore "fuori dalla classe tutti e due" 😅

Naturalmente, i due patiti di calcio piuttosto che ascoltare la lezione stavano seguendo la partita. Per non parlare dell'interrogazione, mia e sua, in tecnica bancaria. Il Professore Comande' era il più temuto in tutto l'istituto ; preparatissimo, rigorosissimo e molto esigente, ma aveva un tallone di Achille... diciamo un "affettuoso rapporto con una professoressa" . Io e Leoncino fummo interrogati nella sala dei professori, eravamo davvero in apprensione, era l'ultima interrogazione, quella decisiva. Aria solonne, domande e risposte ma non finiva mai, ed ecco lui, che sfodera una delle sue battute fuori luogo, ma mica tanto 😅 "però che bona la supplente di Diritto.. Professore Comande' " Occhiata minacciosa del Prof. come a dire "ma possibile che sei incontenibile" inevitabile fu la risata e finalmente fini' anche l'interrogazione.

Agli esami di maturità pagammo a caro prezzo le nostre intemperanze e fummo strigliati a dovere. Erano gli anni in cui si indossava l'Eskimo, parecchi di noi lo usavamo, lui no preferiva il suo giaccone pellicciotto naturalmente griffato 😅. Il giorno della maturità fu un giorno velato di grande tristezza, ciascuno di noi sapeva che avevamo smesso di giocare e si presentava l'appuntamento con le scelte importanti : fine corsa per gli studi o lasciare l'isola a noi tanto cara per proseguire. Lui sapeva cosa fare, realizzare il suo desiderio di diventare giornalista e su questa strada prosegui incurante delle difficoltà. Io andai via dalle isole, ma continuai a seguirlo.

Nel giro di breve tempo il Notiziario delle Isole Eolie prese slancio e sotto la sua direzione divenne fonte di informazione anche per tutti quelli che avevano lasciato le Eolie, emigranti, nostro malgrado, sparsi in Italia e nel Mondo. Emigranti che sono stati sempre presi in considerazione da "Leoncino" e tenuti in debita considerazione, dal suo giornale ; spesso sono venuti fuori gli appelli a tenere conto delle esigenze dei "nativi" anche per ciò che riguarda il riconoscimento a tariffe adeguate per i trasporti. Un problema mai risolto, che non tiene conto degli aspetti "psicologici" di tale problematica; ritornare a casa, alle proprie radici, ai propri affetti non è una sola questione che mortifica " il nativo" che paga il biglietto al pari di un turista ma privarlo, in alcuni casi, anche della possibilità di seguire con più assiduita' i propri familiari.

Leoncino è riuscito nel suo intento, creandosi da sé e con le proprie forze un lavoro che gli piace e che gli consente di essere ancora un cittadino delle Eolie, libero di essere se stesso. Un sogno che pochi di noi sono riusciti a realizzare.

A Leoncino, quindi, le mie più vive ed affettuose congratulazioni con l'augurio di altri fecondi e soddisfacenti anni a venire. Auguri anche , visto che oggi è il suo compleanno, di tanta strada ancora da percorrere. Un abbraccio forte forte ed un bacio Leoncino e buona vita!!!! Grazie anche a nome della Pro Loco Amo Stromboli APS per l'attenzione riservata alle comunicazioni che abbiamo inviato per la pubblicazione sul tuo Giornale.

castalia.jpg