Scopi e finalità
Costituita nel 1953 con atto pubblico l'Unione Stampa Periodica Italiana (USPI), è disciplinata ai sensi dell'art.36 del Codice Civile. Non persegue fini di lucro ma svolge prevalentemente attività di assistenza ai propri iscritti (circa 3.000 testate periodiche, anche telematiche, edite o trasmesse con qualunque mezzo da medie e piccole imprese editoriali e da enti e associazioni no-profit) e di loro rappresentanza in tutte le sedi pubbliche o private nelle quali tale rappresentanza è richiesta o prescritta.
Tra le altre finalità dell'USPI: rappresentare la stampa periodica italiana nella tutela dei diritti e degli interessi professionali, morali e materiali dell'intera categoria; organizzare ricerche e studi, dibattiti e convegni su temi che riguardano la stampa periodica ed i suoi rapporti con la realtà sociale; svolgere in campo interno e internazionale tutte le azioni connesse al conseguimento dei suoi scopi, assumendo ogni iniziativa che, a tal fine, riterrà idonea; coordinare, nei limiti dell'attuale Statuto, l'attività professionale degli associati nei loro rapporti con le amministrazioni e gli istituti, sia pubblici che privati, a carattere economico, politico, culturale, sindacale e sociale; difendere ed elevare il prestigio della categoria.
L'USPI è firmataria con la FSNI di un Accordo sul lavoro giornalistico nei periodici locali e noprofit.
L'USPI sottoscrive, insieme alla UNIGEC-CONFAPI, un CCNL per gli operatori redazionali del comparto dell'editoria periodica medio-minore con i Sindacati della Comunicazione della CGIL, CISL e UIL.
L'USPI è anche firmataria, insieme con la FIEG, dell'"Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici" con tutti i Sindacati dei giornalai (SINAGI-CGIL; UIL-UILTUCS; SNAG-Confcommercio; FENAGI-Confesercenti; USIAGI-UGL), al quale hanno aderito le associazioni di categoria dei distributori ADN e ANADIS. In virtù di tale Accordo, l'USPI è presente con un proprio rappresentante in tutte le Commissioni Nazionali istituite dall'anzidetto Accordo.
Possono far parte dell'USPI in qualità di Soci ordinari:
Le testate periodiche italiane, edite o trasmesse con qualunque mezzo, rappresentate dall'Editore o da persona, anche non iscritta direttamente all'USPI, da lui delegata. La delega può avere anche carattere temporaneo o limitata ad uno, o più atti associativi.
Le Associazioni di periodici e i gruppi affini per materia, indipendentemente dal fatto che tutte o parte delle pubblicazioni stesse siano associate all'USPI.