di Ennio Fiocco
I dimenticati. Le anime inquiete in cerca di Patria
Tra le prove con cui ci dobbiamo confrontare nel corso della nostra esistenza, la morte è la più misteriosa, inquietante e paurosa. Un evento ineluttabile per il quale non esiste rimedio e su cui non possiamo esercitare alcun controllo. E' un'esperienza difficile e soltanto pochi di noi accettano questo evento. E' giunto l'autunno, anche se gli stravolgimenti ciclici ci appartengono e la nostra terra inizia un tempo di “riposo” che può sembrare anche un tempo di morte.
È in questa stagione, nonostante il susseguirsi delle imperanti ordinanze covid sia a livello centrale che regionale (tra cui l'ultima n. 51 del 24 ottobre 2020 del Presidente della Regione Siciliana), che celebriamo la memoria dei morti, di uomini e donne, nati e vissuti sulla nostra terra. E' necessario fare memoria, ricordare, evocare quelli che non sono più accanto a noi, ma che hanno hanno lasciato tracce nella nostra mente e nel cuore.
Il mio modesto lavoro di oggi lo dedico proprio a loro ed anche a tutti i caduti delle guerre e a tutti i dimenticati. Mi auguro che un giorno i loro resti mortali rientrino in Italia nei luoghi in cui sono vissuti. Va evidenziato che un provvedimento emanato nel 1951 (n. 204, del 09 gennaio 1951) affidava ad un Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra, alle dirette dipendenze del Ministro della Difesa, il compito di provvedere al “censimento, ricerca, sistemazione provvisoria e successiva sistemazione definitiva delle salme dei militari, militarizzati e civili deceduti in conseguenza della guerra dal 10 giugno 1940 al 15 aprile 1946”.
Tale atto sostituiva i precedenti emanati, rispettivamente, nel 1919, nel 1931 e nel 1935. Alla suddetta legge hanno fatto seguito le norme e le provvidenze per i cimiteri di guerra (legge 20 febbraio 1981, n. 31) e quella (legge 2 marzo 1985, n. 60) che ampliava le competenze del Commissario Generale.
In particolare il Commissariato Generale (avvalendosi delle Ambasciate) provvede a tutt'oggi a diversi compiti, tra cui il censimento delle sepolture dei Caduti italiani per causa di guerra, ricerca e definitiva sistemazione in Italia ed all'estero delle loro Spoglie in Sepolcreti; la diramazione di notizie sui Caduti, luoghi di sepoltura, possibilità di traslazione dei Resti mortali; la sistemazione, manutenzione e custodia dei Sacrari e cimiteri militari ecc.
Provvede anche alla sistemazione, manutenzione e custodia dei Sepolcreti di Caduti in guerra italiani all'estero. Il Commissario Generale si avvale di un'idonea struttura, con sede in Roma ed una articolazione territoriale attinente ai Sacrari ubicati in Italia ed all'estero. Così come previsto, quindi, già a partire dalla seconda metà degli anni '50, il Commissariato Generale (Onorcaduti), in collaborazione con le Missioni Alleate, con la Croce Rossa Internazionale e tedesca, con il Servizio Internazionale di Ricerche di Arolsen, con il Deutsche Dienstelle e con gli uffici civili e religiosi locali, iniziò la ricerca dei nostri connazionali inumati in terra tedesca, austriaca e polacca, riuscendo ad individuare migliaia di sepolture.
Tutti i resti riconosciuti, per cui fu possibile l'esumazione, furono traslati nei cimiteri militari italiani. Vi sono molteplici cimiteri e sacrari anche in diversi paesi dell'Europa tra cui in Francia, nella città di Zara, in Austria e in Polonia. Senza dimenticare quelli in Africa. Va precisato che in seguito alle ricerche effettuate dal Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra, ad esempio, nei quattro principali sacrari in Germania furono inumate le spoglie di 13.252 nostri connazionali, e precisamente: 1.166 nel Cimitero militare d'Onore di Berlino; 1.459 nel Cimitero militare d'Onore di Monaco di Baviera; 4.788 nel Cimitero militare d'Onore di Francoforte sul Meno; 5.839 nel Cimitero militare d'Onore di Amburgo.
Loro come tutti gli altri che si trovano sepolti nei territori stranieri sono i dimenticati dello Stato perché dovrebbero rientrare in Italia. Sono le anime in cerca di Patria. Esaminando alcuni dati mi sono casualmente imbattuto in alcuni cittadini eoliani di Malfa e di Lipari, caduti in guerra, che sono sepolti all'estero e che mi permetto ricordare. I giovani Luigi, Salvatore, Girolamo, Antonino, Giuseppe e tutti gli altri, immolati alla Patria, sono in cerca della loro amata terra e i loro resti potrebbero sicuramente rientrare anche su impulso dei rispettivi Comuni, su semplice richiesta al Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti di Roma, ai sensi dell'art. 272 del Codice dell'Ordinamento Militare.
Ecco i loro nomi:
BRUNDO LUIGI, NATO IL 13 FEBBRAIO 1920 A MALFA (MESSINA) - DECEDUTO IL 25 AGOSTO 1945 - SEPOLTO AD AMBURGO (GERMANIA) - CIMITERO MILITARE ITALIANO D'ONORE - POSIZIONE TOMBALE: RIQUADRO 1 - FILA O - TOMBA 17.
CINCOTTA SALVATORE, NATO IL 1° MARZO 1917 A MALFA - DECEDUTO IL 12 GENNAIO 1944 - SEPOLTO A FRANCOFORTE SUL MENO (GERMANIA) - CIMITERO MILITARE ITALIANO D'ONORE - POSIZIONE TOMBALE: RIQUADRO N - FILA 6 - TOMBA 20.
BASILE GIROLAMO, NATO IL 19 MARZO 1915 A LIPARI - DECEDUTO IL 19 DICEMBRE 1944 - SEPOLTO A FRANCOFORTE SUL MENO (GERMANIA) - CIMITERO MILITARE ITALIANO D'ONORE - POSIZIONE TOMBALE: RIQUADRO F - FILA 7 - TOMBA 22.
CORTESE ANTONINO, NATO IL 23 GENNAIO 1913 A LIPARI - DECEDUTO A ZGORZELEC/GÖRLITZ (VOIVODATO DELLA BASSA SLESIA) IL 22 FEBBRAIO 1945 - SEPOLTO A BIELANY/VARSAVIA (POLONIA) - CIMITERO MILITARE ITALIANO D'ONORE.
LA GRECA GIUSEPPE, NATO IL 17 MARZO 1923 A LIPARI - MARINAIO - DECEDUTO A LINZ AN DER DONAU (ALTA AUSTRIA) IL 10 NOVEMBRE 1943 - SEPOLTO A MAUTHAUSEN (AUSTRIA) - CIMITERO MILITARE ITALIANO - POSIZIONE TOMBALE: FILA 2 - TOMBA 253.
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