di Ennio Fiocco
Emile Chaix tra l'Etna e le Eolie nel 1890.
Chi si trova a Parigi dovrebbe visitare la Société de Géographie che è la più antica società geografica del mondo. Fondata nel 1821, dal 1878 la sua sede è al 184 di Boulevard Saint-Germain in un edificio il cui ingresso è caratterizzato da due grandi cariatidi che rappresentano la terra e il mare. E' stata riconosciuta di pubblica utilità con regio decreto del 14 dicembre 1827 ed è un'istituzione scientifica e culturale senza fini di lucro.
La missione dell'associazione è quella di far conoscere e amare la geografia. Il suo scopo, sia con specialisti di diverse discipline che con il pubblico in generale, è quello di garantire la promozione e il progresso della geografia nella sua diversità. Tra i molteplici materiali contenuti di particolare interesse, vi è pure un Fondo fotografico alquanto originale per la diversità che costituisce una fonte unica per la storia dei viaggi e delle scoperte nell'Ottocento e nella prima metà del Novecento. Arrivate spontaneamente poi raccolte e riunite in una raccolta sotto l'impulso del bibliotecario James Jackson dal 1881, queste fotografie provengono da donazioni di membri francesi o stranieri e corrispondenti della Società: soldati, diplomatici, ingegneri, viaggiatori o esploratori che essa incoraggiava.
L'interesse per la fotografia iniziò nell'ultimo quarto del XIX secolo. Nel 1875 fu organizzato il primo convegno illustrato da proiezioni fotografiche. Un grande successo ebbe un appello per le donazioni per la crescita delle collezioni, lanciato nel 1885 dalla Società tra i suoi membri e, nel 1925, il fondo si arricchì della biblioteca del principe Roland Bonaparte, che lasciò in eredità alla Società la parte geografica di le sue collezioni.
Queste collezioni costituiscono un insieme prestigioso che copre, in più di un secolo, tutti i continenti. Più di 100.000 documenti, bozze cartacee, lastre di vetro, cartoline, sono ora conservati nel Dipartimento di Carte e Piani della Biblioteca Nazionale di Francia.
In questa breve ricerca mi sono imbattuto sul Emile Chaix (1856 + 1924), che è stato un famoso professore presso l'Università di Ginevra.
In particolare, lo Chaix (all'epoca insegnante di Geografia Generale e Geografia Fisica a Ginevra) nel 1890 visitò per le sue ricerche l'Etna e le Eolie (in particolare anche l'isola di Vulcano al termine dell’ultima eruzione, fotografando l’interno del cratere, ancora fumante. L’Album composto da 19 foto (di cui 17 riproducenti l'Etna e 2 le eolie) fu donato dall'autore alla Società di Geografia di Parigi il 19 dicembre del 1991. La raccolta è attualmente custodita presso la Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi che è anche conosciuta come Bibliothèque François Mitterrand ed è una delle biblioteche più grande e moderne del mondo.
Vi propongo le fotografie: il cratere dell'isola di Vulcano ancora fumante come l’ha lasciato l’eruzione del 1889, vista da sud-ovest, nonché altra che riprende le torricelle del palmeto sulla costa occidentale di Lipari. Merita di essere attenzionata anche la fotografia n. 15 della Valle dei Bovi sull'Etna - di rara bellezza come le altre - dove si nota un gruppo di pastori accanto alla loro capanna-rifugio.
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