di Ennio Fiocco
Le giovani ragazze eoliane viste dal conte Jan Michal de Borch
L’epoca dell'illuminismo nella seconda metà del XVIII secolo costituisce un importante periodo di nutriti interessi per l’antichità dove la Sicilia e l’Italia del Sud rappresentano mete da realizzare. In particolare, il re polacco Stanislao II° Augusto era molto sensibile ed affascinato dall'arte tanto da possedere una grande collezione di letteratura italiana e si circondava di artisti ed architetti del nostro paese. Con questa mia ricerca parlerò del conte polacco-lituano Jan Michal de Borch (1753 + 1810). Una curiosità è che quest'ultimo ha scritto pure sul tartufo d'Alba ribadendo per primo che i tartufi sono dei funghi e non dei tuberi come fino ad allora si credeva, con “Lettere sui tartufi del Piemonte” stampate a Milano nel 1780
.
La mia attenzione è caduta sull'opera in francese “Le lettere sulla Sicilia e sull'isola di Malta”, scritto nel 1777 dal de Borch e pubblicate a Torino nel 1782, che è il complemento alla pubblicazione di Patrick Brydon. Nel tradurla presento ai lettori la parte inerente le isole Lipari. Come anzidetto, Jan Michal de Borch (1753-1810) viaggiò in Italia negli anni 1776-1777 recandosi anche in Sicilia e a Malta. Nelle descrizioni che ha lasciato si rivela appieno il suo spirito indagatore e il suo atteggiamento critico rispetto alle conclusioni dei viaggiatori che lo avevano preceduto. I suoi disegni dei monumenti pubblicati nel libro costituiscono una valida testimonianza iconografica. Nel lungo viaggio afferma che Capo d'Orlando, “non è che solo un piccolo borgo, ma ve lo racconto per due ragioni.
Perché è questo è il punto avanzato in cui i Marinai vengono inghiottiti con le loro piccole barche per andare alle Isole Lipari che sono distanti a solo 30 miglia...” e che “ i resti di un vecchio muro circolare che vediamo lì, crea i detriti di una torre costruita da Rolando con, in italiano Orlando, giunto al promontorio con il nome di Capo d'Orlando”. Parlando delle donne siciliane afferma che “In generale, le donne se la passano molto bene in Sicilia, profilo greco, occhio acuto, sguardo spirituale, andatura facile, portamento nobile piede piccolo, tanta finezza, premurosità e onestà...”. Argomenta nei sui scritti il conte de Borch, riferendosi ai “Bagni per ragazze” che “Ho dimenticato di dire che in Sicilia le ragazze non si vergognano affatto di fare il bagno completamente nude e solo per rafforzarsi per fare il bagno, giocare insieme, leggere...Questo mi ha sorpreso...”.
PER LA VISIONE COMPLETA CLICCARE NEL LINK LEGGI TUTTO
NOTIZIARIOEOLIE.IT
I DOCUMENTI STORICI IN ESCLUSIVA SUL NOTIZIARIO DELL'AVVOCATO ENNIO FIOCCO
31 OTTOBRE 2019
Andreas Achenbach e la visione dello Stromboli del 1844
1 NOVEMBRE 2019
Il viaggio di Lazzaro Spallanzani
9 NOVEMBRE 2019
Athanasius Kircher e lo Stromboli del 1600
16 NOVEMBRE 2019
Filicudi, Don Giovannino Lopes e la storia delle murene
28 DICEMBRE 2019
Cesarina Gualino e il soggiorno a Lipari nel 1931
12 MARZO 2020
Vulcano, Elisée Reclus il geografo anarchico
14 MARZO 2020
Lipari, Elisée Reclus nel 1865
27 MARZO 2020
I Liparoti ritrovati. Il Punto e Virgola
2 APRILE 2020
6 APRILE 2020
Pellegro, il pittore genovese del primo seicento barocco e la tavola della Conversione di San Paolo
14 APRILE 2020
Per non dimenticare Irene Kowaliska
18 aprile 2020
La regina Eleonora D'Arborea e il suo falco
22 APRILE 2020
Robert Mertens e la lucertola delle Eolie in estinzione
6 MAGGIO 2020
Marcello Aliprandi e le bellezze di Vulcano
13 MAGGIO 2020
Gli angeli buoni tra cielo e immaginazione
18 maggio 2020
Filicudi, l'isola del naufragio
28 maggio 2020
Panarea, Uniti nella tempesta di Lisca Bianca
7 GIUGNO 2020
Alicudi, l'invidiabile beatitudine degli Isolani negli scritti di Lazzaro Spallanzani
16 giugno 2020
Alicudi vista da Alexandre Dumas nel 1835
22 giugno 2020
I Carabinieri alle isole Eolie
30 GIUGNO 2020
Sulle tracce degli Eoliani nell'America centrale del 1500
9 AGOSTO 2020
25 AGOSTO 2020
Un grande cuore, una grande anima. Padre Agostino da Giardini (1914 + 1977)
21 SETTEMBRE 2020
1 OTTOBRE 2020
Coralli ed onde nel mare eoliano dall'antichità fino al viaggio dello Spallanzani
6 OTTOBRE 2020
Alla ricerca dei sapori perduti del mosto
15 OTTOBRE 2020
Le isole e il vento nella poesia di Bartolo Cattafi.
25 OTTOBRE 2020
I dimenticati. Le anime inquiete in cerca di Patria
3 NOVEMBRE 2020
Panarea, le riflessioni di Paul Thorel nell'amata isola
9 NOVEMBRE 2020
Cloe e la sua bambola di terracotta
28 FEBBRAIO 2021
Lipari, Nicola de Franco ed il suo schiavo nel 1491
2 APRILE 2021
Il mare in tempesta di Jean Epstein
20 APRILE 2021
Mitologia, Eolie e il grande Demis Roussos
16 giugno 2021
7 ottobre 2021
L'inferno degli Sterrati dell'isola di Vulcano (I figli di nessuno).
28 ottobre 2021
Eolie, Antoine de la Sale nel 1407
8 gennaio 2022
Stromboli, Edesio si "divideva" anche con Venezia
17 marzo 2022
La signora Maria "la mia cara paesana..."
20 marzo 2022
Giacomo Carduini, il Vescolo di Lipari dal 1489 al 1506, e il sangue di San Gennaro
8 LUGLIO 2022
Lipari, Il "sacco" visto dal pittore Charles Fouqueray (1869 - 1956)
24 luglio 2022
I buoi di Houël nella natura selvaggia delle isole
2 AGOSTO 2022
Charles Gore e le isole nel settecento
29 SETTEMBRE 2022
Lipari, Maria e Giovanni un amore violato
13 OTTOBRE 2022
Vulcano, Ludovico Sicardi tra i fumaroli nel 1922
1 NOVEMBRE 2022
Eolie, Emile Chaix tra l'Etna e le Isole nel 1890
4 NOVEMBRE 2022
Via Paolo Fabbri 43” cantata da Francesco Guccini
14 NOVEMBRE 2022
William Henry Smith e le sue carte
19 NOVEMBRE 2022
Aerei e vulcani futuristi visti dal pittore Giulio D'Anna
30 NOVEMBRE 2022
Le visioni vulcaniche di Hans Falk
7 DICEMBRE 2022
Riccardo Fainardi e la veduta dello Stromboli in eruzione
17 DICEMBRE 2022
Stromboli, l'eruzione del 30 agosto 1842 del pittore Jean-Charles-Joseph Rémond
27 dicembre 2022
Willem Schellinks e le vedute vulcaniche
2 GENNAIO 2023
Panarea, Bruno Munari e il museo immaginario
11 GENNAIO 2023
Lipari, Giovanni Ansaldo e il breve confino
16 gennaio 2023
26 GENNAIO 2023
Stromboli, Mura e le 14 anime erranti
17 febbraio 2023
Lipari, Richard Duppa nel resoconto del suo viaggio del primo ottocento
18 aprile 2023
21 MAGGIO 2023
4 GIUGNO 2023
Eolie, Michele Lojacono Pojero e alcuni aspetti delle isole
14 giugno 2023
Il palcoscenico dell'immaginario e il fuoco
30 GIUGNO 2023
Ibn Jubayr, il viaggiatore arabo-andaluso e la meraviglia dei vulcani
14 LUGLIO 2023
Eolie, George Sandys e il viaggio del 1610
2 AGOSTO 2023
Il marchese Marie Joseph de Foresta-Collongue e le Eolie nel 1805
22 agosto 2023
Eolie, Strabone il geografo...
29 AGOSTO 2023
9 SETTEMBRE 2023
Jeannette Villepreux- Power, una donna straordinaria nella Sicilia del primo ottocento
18 SETTEMBRE 2023
Eolie, usi e costumi di fine ottocento
Continua affermando che “abbiamo superato questo canale durante la notte e anche a piedi siano scesi a Vulcano, una delle Isole Lipari. Queste isole sono 10 in numero...Vulcano e Stromboli formano due vulcani, il primo spento in apparenza, ma fuma ancora, l'altro alimenta un fuoco nascosto, e provocando un'esplosione continua, lanciando... ventagli di pietre calcinate...Il fondo di Stromboli è coltivato fino a circa un terzo dell'altezza, il resto forma la montagna conica...Filicudi, Alicudi, le Saline, Panarea sono coltivate. Abbondano di uva buona per fare il vino, e di piccola uva passa...che gli abitanti la chiama uva passolina... Panarea si difende da un castello fortificato dalla natura e altro ancora sufficiente a garantire questa Isola da invasioni da parte dei Corsari...la più popolata (Lipari), conta fino a 14.000 abitanti; ha un Castello fortificato con una guarnigione di 25 persone...C'è un Governatore D. Giovanni di Villanova uomo spagnolo, educato e amichevole. Il porto anche se piccolo è comodo; la città è molto ben costruita, i dintorni sono affascinanti...
Abbiamo trovato dopo un po’ un monumento assai singolare: è una specie di organo costruito metà in mattoni e metà in pietra, è in un pianoro sopra un piccolo rilievo di fronte a tre montagne tra le quali trovano spazio ben tre diversi venti, che vengono quindi a soffiare su questo strumento; in questo momento l’organo non produce che un debole suono, tuttavia differente nei tre lati; da quello che si sente oggi, si può agevolmente intuire che, quando era intero, ne produceva di molto vari . Al centro c’è una cassa in muratura sostenuta da quattro pilastri di basalto da ogni lato, dentro l’incastro di muratura si trovano dei tubi quadrati di terracotta che formano una specie di cassa d’organo; questi tubi sono forati a distanza regolare, e rivestiti di grandi pietre basaltiche che li bloccano.
Ogni volta che il vento soffia sulle facce laterali di questa cassa, si incanala per i fori nella cavità dei tubi e produce dei rombi più o meno forti. Nessun autore parla di questo monumento, apparentemente sconosciuto fino ad oggi. Mi sembra che meriti tuttavia una qualche attenzione. Sarebbe questa l’antica grotta dei venti di Eolo, primo re di queste isole che ne hanno per lungo tempo conservato il nome?? Sarebbe questo uno strumento costruito per il piacere di uno dei suoi successori??Tutto attesta l’antichità della sua costruzione, le colonne su cui appoggia la cassa sono di basalto, i mattoni sono della grandezza di quelli che si notano nella maggior parte degli antichi edifici, i tubi hanno la forma di quelli che si trovano negli antichi acquedotti, è facile confondersi tra le congetture a questo proposito.
Vi comunico ciò in dettaglio, accompagnato da un disegno, per darvi il piacere di dissertarne a vostro agio..... C'è un'acqua termominerale.. la chiamiamo Acqua di San Calogero...” Parla poi di tre aneddoti “molto recenti”così che al lettore gli farà “conoscere la Nazione Liparota”. Nell'opera “Lettre sul la Sicile” - che comprende in tutto 15 disegni, di cui almeno 3 si riferiscono alle Eolie qui raffigurate-, il conte de Borch rimane incantato delle Lipari tanto da raffigurare una giovane sposa eoliana e delle ragazze delle isole con i loro caratteristici e pittoreschi costumi del 1777, oltre ad una “Danza di contadini siciliani” dove si nota un uomo (seduto su una roccia in posizione rialzata) che suona una chitarra a cinque cori, mentre sei giovani donne con capo inturbantato danzano in circolo. Emerge, candidamente, nello scrittore-viaggiatore il desiderio pungente di conoscere una terra rimasta ferma ai ricordi dell'etá classica, di avvicinare i suoi abitanti e osservarne costumi e carattere. Indubbiamente le lettere e le memorie del viaggio hanno dato vita ad una fertile letteratura acquisita al patrimonio letterario europeo in quanto la scoperta della Sicilia da parte dei viaggiatori del XVIII secolo non riguarda solamente gli italiani, ma interessa tutta la cultura occidentale: motivo sempre ricorrente di queste pagine è sicuramente l'amore per una terra che conserva esaltanti ricordi della civiltà classica e per il mondo classico. Ciò che ha ampiamente realizzato il De Borch utilizzando una “speronara”come imbarcazione per spostarsi e per raggiungere le mete difficili in quel periodo a causa delle incursione barbaresche. I suoi interessi sono rivolti essenzialmente ai fenomeni vulcanologici, ai minerali, ecc, e non solo a questi, ma alla società e ai costumi locali di 250 anni fa, tra cui anche la donna eoliana.