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Indimenticabile. In braccio a mia zia Maria Tarlato, la più bella ragazza di Lipari, come una mamma per me.
Lipari, non tornerei mai a Lipari, la mia Itaca, per non dover poi affrontare questo momento. All'alba, quando la luna si posa dietro monte Rosa e il sole fa capolino dal mare, mentre ancora si stropiccia i raggi, la Caronte, come l'omonimo traghettatore greco, ci traghetta, noi con la morte nel cuore, dalla vita al purgatorio e spesso inferno dell'esistenza.
Lontano da Lipari è come il bambino orfano, che avvolto nella sua mantella, si lascia andare a una nuova famiglia, con la speranza e il desiderio di tornare alla sua vera natura. Foscolo scrisse al fratello " un dì s'io non andrò fra genti..." ecco io vorrei scrivere la stessa cosa alla mia Lipari.
Ultrima ora. I genitori di Jonathan, Patrizia Ziino e Corrado Giannò ringraziano per l’affetto e la vicinanza espressi in questo tristissimo momento e comunicano che i funerali si terranno nei prossimi giorni.
Lipari - Per un mese preciso il 19enne Jonathan Giannò reduce da un terribile incidente con lo scooter ha lottato tra la vita e la morte. Fin quando oggi il suo cuore ha cessato di battere.
Al Papardo di Messina dove dopo l'arrivo con l'elisoccorso aveva subito un delicato intervento chirurgico. E da allora era rimasto in rianimazione. C'erano stati anche lievi miglioramenti che facevano ben sperare. Negli ultimi giorni invece le condizioni del ragazzo erano pian piano peggiorate.
L'incidente era accaduto nella strada di Bagnamare. Scendeva da Canneto con lo scooter e all'uscita dal tunnel aveva iniziato a sbandare fin quando in una delle curve di Bagnamare si è schiantato contro un palo. Subito si è pensato ad un malore. E' finito disteso a terra. Dietro vi era una giovane isolana Martina La Greca che è stata la prima ad intervenire e vedendolo quasi privo di vita ha iniziato a praticare un provvidenziale massaggio cardiaco, fin quando ha ripreso i sensi. Nel mentre era scattato l'allarme. Era giunta anche una pattuglia della polizia municipale e il vigile Salvatore Sarpi si adoperava mettendo le dita in bocca per evitare che si affogasse.
Il personale del 118 giunto frattanto con l'ambulanza accertava che il ragazzo si era ripreso e veniva trasferito al pronto soccorso per ulteriori verifiche delle condizioni, apparse subito gravi. Si richiedeva l'elisoccorso. Per un mese, proprio oggi, è rimasto nel presidio ospedaliero dove si è fatto di tutto per salvarlo. Ma non c'è stato nulla da fare. E ora l'isola di Lipari - con la sua gente - lo piange.
Ai genitori Patrizia Ziino e Corrado Giannò, alla sorella ed ai familiari le condoglianze di Gennaro, Salvatore, Bartolino Leone e famiglie.
IL CORDOGLIO
di Don Alex De Gregorio
Ed ora le nostre labbra, chiuse come da un enorme ostacolo, simile alla grossa pietra rotolata all'ingresso del sepolcro di Cristo, vogliono aprirsi per esprimere il «De profundis», il grido cioè ed il pianto dell'ineffabile dolore con cui la tragedia presente soffoca la nostra voce.
Signore, ascoltaci!
E chi può ascoltare il nostro lamento, se non ancora Tu, o Dio della vita e della morte? Tu non hai esaudito la nostra supplica… ma Tu, o Signore, non hai abbandonato il suo spirito immortale, segnato dalla Fede nel Cristo, che è la risurrezione e la vita. Per lui, per lui”.
La comunità parrocchiale di Canneto piange oggi la perdita del giovane Jonathan…
A-DIO caro amico…
Questa sera alle ore 19.00 celebreremo una santa messa in suffragio di Jonathan
---Oggi per i Cantori Popolari delle Eolie è un giorno triste il nostro Jonathan è volato in cielo. Ti ricorderemo sempre così.
di Tommasa Basile … E ora tu chissà dove sei avrai trovato amore …. Oggi un doloroso pianto ha soffocato la speranza cui per giorni gli studenti, i Docenti, il Personale tutto con la Dirigente dell’ I.I.S. “ISA CONTI” si sono aggrappati. In attesa di riaccogliere Jonathan a Lipari chiediamo a Dio pietosa consolazione per Corrado, Patrizia e Betta cui ci stringiamo in un dolente abbraccio.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
Lipari, a Canneto nella Basilica di San Cristoforo si prega per "Jonathan"...
Lipari - Nella Basilica San Cristoforo, la comunità parrocchiale di Canneto si è radunata ai piedi di San Giuseppe, affidando alla sua paterna intercessione il caro Jonathan e, con sentimenti di sincero affetto, si è stretta attorno ai familiari del ragazzo, esprimendo commossa la propria vicinanza, nella preghiera, per lui ed i suoi cari.
E di Jonathan, durante la Celebrazione Eucaristica, sono stati gli amici a parlare. Lo hanno fatto in modo inusuale, ma concreto, cioè senza parole! Lo hanno fatto con i loro occhi inquieti e sfuggenti, di chi fatica a guardare in faccia una realtà difficile da accettare e cerca una spalla su cui poggiare il cuore; lo hanno fatto senza nascondere i visi rigati dalle lacrime, stretti nella morsa di domande che rimbombano dentro; lo hanno fatto senza mascherare l’angoscia e la tristezza, desiderosi di esprimere e condividere l’amicizia che li lega al compagno infortunato.
Una presenza incisiva, un segno bello che profuma di solidarietà ed esorta a guardare a questi ragazzi con benevolenza, disponibilità, ascolto e sostegno, in un momento di prova che ha scosso fortemente anche le loro vite, perché sappiano di non essere soli, ma accolti ed amati, sempre e comunque.
Di certo, come Don Alex ha sottolineato, la fede non risolve i problemi, non spazza via le nubi dal cielo della vita, ma è quella “Luce” che orienta il cuore, soprattutto nelle oscure vicende dinnanzi alle quali ci si sente più fragili e smarriti.
Vogliamo fare nostre le parole di Papa Francesco: “Non lasciatevi rubare la Speranza”, esortando, tutti e ciascuno, ad essere vicini nella preghiera a Jonathan, alla sua famiglia ed al personale medico che si sta amorevolmente prendendo cura di lui, certi che agiranno da angeli premurosi, custodi della sua giovinezza che deve tornare a risplendere!
Alla fine della funzione ci siamo concessi un “selfie di gruppo” e dietro ogni “pollice in su” c’è una promessa da mantenere insieme, proprio come una grande Famiglia: l’impegno a restare uniti in nome di quella Speranza che deve animare pensieri positivi, dare slancio al cuore e riaccendere sorrisi. FORZA JONATHAN! La nostra preghiera sarà un “gioco di squadra” e il tifo per te un “inno alla Gioia”!
Lipari - Incidente con lo scooter per un ragazzo di Canneto.
E' accaduto nella rotabile di Bagnamare. Proveniva dalla sua borgata e probabilmente a causa di un malore si è schiantato contro un palo.
Provvidenziale è stato l'intervento della signora Martina La Greca che lo seguiva con un motorino e vedendolo a terra, si è attivata con un massaggio cardiaco. Di grande aiuto anche l'intervento coraggioso del vigile urbano Salvatore Sarpi per la patologia che aveva scatenato il malore al ragazzo.
Prontamente è anche intervenuta l'ambulanza del 118 ed il medico ha accertato che il ragazzo aveva ripreso i sensi ed è stato trasferito al prontro soccorso. Si sospetta un trauma cranico e con l'elisoccorso sarà trasferito a Messina.
Nella strada di Bagnamare è stato bloccato il traffico dalla polizia municipale e dirottato su Serra da e per Canneto e Acquacalda. Intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri per i primi rilievi. Strada riaperta.
Alle Eolie nasce il “Santuario della lucertola”. Il progetto “Life Eolizard” è portato avanti da alcuni ricercatori e punta alla salvaguardia di una delle specie più a rischio del Mediterraneo, la “Podarcis raffonei”. In pratica, sulle piccole spalle di 100/150 inconsapevoli lucertole grava letteralmente il futuro di una intera specie.
Gli scienziati hanno in programma di prelevare dalla natura alcuni esemplari di lucertola delle Eolie, metterli al sicuro al Bioparco di Roma e lasciare che si riproducano, per poi reinserirli in futuro in un ambiente dove potranno di nuovo svilupparsi. “Ogni passo del progetto per la salvaguardia della lucertola delle Eolie è guidato dal metodo scientifico e in particolare dalle evidenze della genetica, così da preservare questa specie in via di estinzione ma anche da contemperare la tutela delle altre specie coinvolte - dichiara Daniele Salvi, docente dell’Università dell’Aquila - a Vulcano vi sono evidenze di ibridazione tra la lucertola delle Eolie e la lucertola campestre, è necessario selezionare esemplari che non siano ibridi. In secondo luogo, i nostri studi hanno confermato che Podarcis raffonei soffre di una bassissima diversità genetica, che rappresenta una delle maggiori minacce per la conservazione della specie.
Sarà quindi necessario per la selezione dei fondatori della colonia che andremo a costituire artificialmente presso il Bioparco, e che poi verrà riportata in natura, impiegare un elevato numero di individui che siano rappresentativi della variabilità genetica della specie, così da salvaguardare il potenziale evolutivo della nuova popolazione che verrà rilasciata in due isolotti che costituiranno il Santuario della lucertola delle Eolie”. Insomma, si punta a creare per questi minuscoli esserini una vera e propria “Arca di Noè”. Il progetto, co-finanziato dal programma Life dell’Unione Europea, e presentato a Roma presso la Sala dei Lecci del Bioparco, è frutto di una grande collaborazione che vede coinvolte diverse istituzioni, tra cui le università di Roma Tre e dell’Aquila, Triton Ets, il consiglio nazionale delle ricerche”.
“Ci proponiamo – spiega Giulia Luzi, project manager dell’associazione Triton - di migliorare lo stato di conservazione della lucertola attraverso importanti azioni di gestione. L’obiettivo è di incrementare il numero di individui, dell’attuale popolazione esistente, attraverso un programma di allevamento in cattività, a cui seguirà un rilascio in natura. Ci proponiamo di fondare due nuove popolazioni sugli isolotti di Bottaro e Lisca Bianca, al largo di Panarea, così da istituire un vero e proprio Santuario”.
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NOTIZIARIOEOLIE.IT
Decine di ricercatori, il coinvolgimento delle comunità locali, il pieno supporto delle istituzioni europee: questo, in estrema sintesi, il Progetto LIFE Eolizard per la salvaguardia di una delle specie più a rischio del Mediterraneo: la lucertola delle Eolie, Podarcis raffonei. A spiegarlo nel dettaglio e alla vigilia del primo incontro pubblico ufficiale previsto per il 18 aprile al Bioparco di Roma, è Giulia Luzi, project manager di questa importante iniziativa di conservazione.
Quali sono gli obiettivi del progetto LIFE Eolizard?
Ciò che spesso ci sentiamo dire, è che il progetto LIFE Eolizard sia molto ambizioso, infatti per noi rappresenta una vera sfida. Entro il 2028, ci proponiamo di migliorare lo stato di conservazione della lucertola delle Eolie,Podarcis raffonei, attraverso importanti azioni di gestione. L’obiettivo è di incrementare il numero di individui, dell’attuale popolazione esistente, attraverso un programma di allevamento in cattività, a cui seguirà un rilascio in natura. Ci proponiamo di fondare due nuove popolazioni sugli isolotti di Bottaro e Lisca Bianca, al largo di Panarea, così da istituire un vero e proprio Santuario perPodarcis raffonei.
Come è sorta l’idea del progetto?
Il partenariato scientifico studia la lucertola delle Eolie da quasi dieci anni, per cui il progetto LIFE Eolizard è il coronamento di anni di duro lavoro. Come spesso accade, per la conservazione della natura ci sono due fasi: la ricerca e la gestione. La ricerca ha gettato le fondamenta su cui si erge il progetto LIFE Eolizard, la gestione è invece rappresentata da tutte le attività che saranno messe in campo per salvare questa specie a rischio estinzione. A primavera del 2022, il prof. Leonardo Vignoli ha contattato Triton, l’Associazione per cui lavoro, per sviluppare insieme questa idea progettuale. Inutile dire che siamo stati entusiasti di prendere parte a questo grande disegno! In pochissimi mesi siamo riusciti a presentare il progetto per il programma di finanziamento LIFE dell’Unione Europea e, esattamente 1 anno dopo, ricevemmo la notizia che il progetto era stato approvato.
Qual è il coinvolgimento delle realtà locali?
Premetto che sviluppare un progetto di questa entità, senza “scomodare” le realtà locali, sarebbe stato impossibile. Le relazioni con gli enti pubblici locali, come la Regione Siciliana e i Comuni interessati dalle azioni di progetto, sono state la rete di atterraggio di LIFE Eolizard. Abbiamo ricevuto l’appoggio dalla Regione Siciliana, dal Comune di Lipari e dal Comune di Malfa. Quest’ultimo ha voluto prendere parte al progetto in prima persona, diventando partner associato, dimostrazione della forte volontà delle amministrazioni locali a essere parte di questa grande iniziativa. Ci proponiamo poi di arrivare anche alle realtà private del territorio, tramite le nostre attività di comunicazione e divulgazione di progetto raggiungeremo categorie diverse di pubblico, dal cittadino, ai ragazzi delle scuole, agli appassionati di natura e anche le associazioni di settore.
Quali enti vi partecipano?
Siamo un partenariato ricco e ben diversificato. Come enti operativi abbiamo l’Università degli Studi di Roma 3, coordinatore del progetto; Triton ETS, l’ente che rappresento, che si occupa delle attività di management e di comunicazione; la Fondazione Bioparco di Roma; il CNR – Centro Nazionale per la Ricerca e l’Università dell’Aquila. Come enti non operativi, ma associati al progetto, abbiamo poi: ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale; l’Università degli Studi di Milano; il Comune di Malfa; il CNRS – Centre National de la Recherche Scientifique in Francia e il CIBIO – Centro de Investigação em Biodiversidade e Recursos Genéticos in Portogallo.
Come viene finanziato il progetto?
Il progetto è co-finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, uno dei programmi più longevi, è infatti attivo dal 1992. Ad oggi è il principale strumento finanziario dell’Unione Europea dedicato esclusivamente all’ambiente e all’azione per il clima. Nel nostro caso, il progetto LIFE Eolizard è rientrato all’interno del sotto-programma “Natura e biodiversità”.
Quanto personale e che tipo di personale (ricercatore etc.) vi partecipa?
Abbiamo la fortuna di lavorare in un team davvero ricco, soprattutto in termini di formazione professionale. All’attivo sono operative più di 20 persone, tra ricercatori, dottorandi, professori universitari, tecnologi, genetisti, manager, tutte con una formazione a stampo scientifico ovviamente. Non siamo ancora al completo, ci proponiamo di acquisire infatti almeno altre 10-15 persone che possano inserirsi nel nostro staff, tra cui borsisti, volontari e professionisti. Non è facile gestire e coordinare un numero così alto di personale, ma devo ammettere che il clima che si respira è familiare, e lo è stato dal primo giorno.
In che senso il progetto Eolizard può rappresentare una fonte di best practices per progetti similari?
Tra le deliverables di progetto che abbiamo l’obiettivo di raggiungere ci sono una serie di documenti da elaborare, come il Piano di Azione e Conservazione per la specie, il protocollo di captive breeding per la lucertola delle Eolie, e il protocollo di traslocazione per la lucertola campestre, P. siculus. Tale documentazione sarà preziosissima per chi vorrà replicare, con specie affini, le stesse metodologie di gestione, raggiungendo il risultato comune di scongiurare una possibile estinzione. Quindi è innegabile che il nostro lavoro si ripercuoterà in modo positivo su chi si approccia al nostro metodo per la prima volta e che, magari, non ha il giusto know-how per attuarle.
Quali saranno le fasi del progetto?
È difficile delineare delle vere e proprie fasi di progetto, dato che ogni azione è in parte contemporanea e conseguente con tutte le altre. Comunque, provando a semplificare il disegno che racchiude 5 anni di lavoro, le fasi principali saranno 4: – allevamento in cattività di Podarcis raffonei per la fondazione di nuove popolazioni, processo che si svolgerà alla Fondazione Bioparco di Roma e ad un centro in costruzione nel Comune di Malfa; – la traslocazione delle popolazioni di P. siculus, da Bottaro e Lisca Bianca, su Panarea; – il rilascio in natura degli esemplari di P. raffonei nati in cattività, su Bottaro e Lisca Bianca, e la conseguenze istituzione del Santuario per la lucertola delle Eolie; – (contemporaneamente) mitigazione delle minacce alla sopravvivenza di P. raffonei su Capo Grosso tramite il ripristino dell’habitat: contenimento del ratto nero e degli arbusteti infestanti, sviluppatisi in anni di abbandono del pascolo caprino. A “condire” poi tutte le azioni di conservazione, ci sarà una strategia di comunicazione e divulgazione che Triton ha strutturato, per far sì che il progetto venga conosciuto a livello nazionale ed europeo. Un calendario fitto di eventi, contest fotografici e di fumetti, appuntamenti tv e radio, permetteranno di far conoscere Podarcis raffonei ad un pubblico ampio, dai più piccoli ai più grandi.
Qual è il prossimo passo?
Dopo pochi mesi di ritardo, stiamo partendo con le attività di campo. I captive-breeding centre sono ormai pronti per accogliere gli animali, e gli scienziati del nostro team a giorni partiranno per le isole Eolie così da iniziare con le azioni di raccolta degli individui fondatori. Seguiranno ovviamente numerose analisi genetiche per selezionare i maschi e le femmine da impegnare nell’allevamento, saranno mesi impegnativi, ma siamo ansiosi di iniziare!
Può dirci qualcosa di più dell’evento di aprile presso il Bioparco di Roma?
Stiamo organizzando per il 18 aprile il primo evento pubblico ufficiale per la presentazione del progetto LIFE Eolizard, si svolgerà alla Sala dei Lecci del Bioparco di Roma, dalle 10:00 alle 13:00. Stiamo definendo in questi giorni gli ultimi dettagli logistici così da diffondere poi sia la locandina con tutte le informazioni per il pubblico, sia l’agenda con la lista degli interventi. Apriremo le porte a tutti i curiosi di scoprire qualcosa in più su questo rettile endemico e ovviamente sul progetto. Non è necessario essere “addetti al settore” per entrare e non ci sono limiti di età, proprio perché il nostro obiettivo è raggiungere il più ampio pubblico possibile e sensibilizzarlo verso le tematiche della conservazione della natura. Quindi vi aspettiamo numerosi! (agi.it)
Messina, è deceduto Nino Romano promotore del Movimento Cristiano lavoratori
A Messina ha concluso la sua giornata terrena Nino Romano, uno dei promotori del Movimento Cristiano Lavoratori e padre dell’attuale presidente provinciale Fortunato Romano. Fu agli inizi degli anni 70’ che, a seguito della scissione dalle ACLI, Nino Romano diede vita, proprio a Messina, al MCL., Il suo nome lo si annovera tra quello di quei giovani che, con per caparbietà e dedizione, decisero, nel giugno del 1971, di dare continuità all’impegno sociale e politico a servizio della Chiesa e dei lavoratori, istituendo quella che oggi rappresenta una delle maggiori organizzazioni del mondo del lavoro.
Propulsore del Movimento, con diligenza e passione ha ricoperto l’incarico di presidente provinciale, regionale e vicepresidente nazionale dedicando il suo impegno alla realizzazione di un sistema che garantisse giustizia sociale e democrazia. Sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei lavoratori e delle persone più fragili. Nino Romano, è stato anche un importante dirigente della Regione Siciliana, ricoprendo numerosi incarichi di governo.
Oggi la città di Messina saluta un figlio illustre che ha segnato la storia sociale della Sicilia e del Paese. Il Circolo del M.C.L. di Lipari, si unisce al dolore della Famiglia Romano e in particolare del figlio Fortunato.
Ai familiari anche le condoglianze del Notiziario delle Eolie
C’è ormai una categoria di cittadini italiani o ospiti dell’Italia o in fase di nazionalizzazione che per vivere deve andare a rubare tecnologia e portafogli. Quello che passa il convento. Le metropolitane sono i luoghi dei furti e forse il banco di prova per superare l’esame della vita.
Il poliziotto “telecamerato” Staffelli insegue queste operatrici sorvegliate a distanza dai capi, le filma anche durante il lavoro, la polizia le acchiappa ma poi ritornano al lavoro. Più sicure di prima e anche più audaci. I neonati a bordo delle madri ladre imparano già in fasce come bisogna guadagnarsi un pezzo di pane.
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MESSINA: CONTROLLI ANTIDROGA. SEQUESTRATI MEZZO CHILO DI COCAINA E MUNIZIONI DI VARIO CALIBRO.
I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina, nel corso di un servizio d’istituto volto alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti, hanno sequestrato mezzo chilo di cocaina e 200 munizioni di vario calibro, arrestando, in flagranza di reato, il corriere che ha effettuato il trasporto.
In particolare, le Fiamme Gialle peloritane, nell’ambito della quotidiana azione di controllo economico del territorio, hanno sottoposto a controllo un soggetto di origine calabrese a bordo di un’autovettura, notato aggirarsi, con fare sospetto, in quartiere periferico della città dello stretto. Nel corso del controllo, i militari si sono avvalsi del prezioso contributo del cane antidroga Haidy che, appositamente addestrato in questo tipo di servizi, ha da subito rivolto la sua attenzione ad un passeggino per bambini riposto nel portabagagli del veicolo.
Dopo un attento esame della carrozzina, i Finanzieri scoprivano che al suo interno erano stati occultati nr. 1 panetto da mezzo chilo di sostanza stupefacente del tipo cocaina e ben nr. 200 munizionamenti destinati, verosimilmente, ad esponenti di spicco della locale criminalità organizzata. Sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, il soggetto controllato è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, per le ipotesi di reato di traffico di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di munizioni e, successivamente, associato al carcere di Gazzi.
La droga sequestrata, venduta al dettaglio, avrebbe fruttato alla criminalità illeciti introiti per un ammontare stimato di oltre 200.000 euro. L’operazione svolta testimonia il costante presidio esercitato dalla Guardia di Finanza di Messina sul territorio a salvaguardia delle leggi ed a contrasto di un fenomeno di grave impatto sociale, quale il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, che costituisce peraltro, come ormai documentato da numerose operazioni di polizia, una delle primarie fonti di finanziamento della locale criminalità organizzata.
L’intelligenza artificiale si dedica alla moda per arrivare a creare abiti e accessori come oggi fanno gli stilisti. I progressi sono velocissimi con questa tecnologia in settori finora ritenuti appannaggio esclusivo della creatività umana, dal testo alla musica, dalle immagini al design. In qualche caso già l’AI generativa viene utilizzata per far funzionare un chatbot di vendite all’utente finale, ma anche per produrre un report automatizzato a uso interno allenando il software sul linguaggio aziendale e per creare le descrizioni dei prodotti per l’ecommerce.
Serve per cercare di capire come potrebbero evolvere le vendite nel breve e medio termine, tenendo conto dell’andamento delle settimane e dei mesi precedenti, ma anche di variabili come il meteo ed eventuali offerte speciali. Alla linea di produzione fisica si affianca quella digitale. Convincere il cliente all’acquisto online non è un prodotto fisico ma digitale.
ISOLA PIETRA foto Maurizio Biviano
Le sedie di pietra
rivestite di velluto
col cuscino fiorito
per ammorbidire la seduta.
Momenti di guerra alle porte
con cibi scaduti in contenitori
di bombe e coltelli.
Chi aiuta all’odio
e chi alla pace
mentre lo scontro diventa
sempre più audace.
La diplomazia lavora
con lo sciopero in mano
e l’isola perdona e perde tensione.
CONTROCORRENTEOLIANA: ECONOMIA
I rumori che arrivano da fuori delle Eolie sono quelli che parlano di una carente economia locale delle isole eccetto la solita Salina e naturalmente anche la forestiera Panarea. Due isole con il grande vantaggio di aver scelto alternative da accoppiare al turismo come l’agricoltura per Salina e la difesa dei prezzi alti per Panarea che sa massimizzare gli incassi.
VERO&FALSO
-Politico abbassa.
-Elettore alza.
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Lipari - E' una vera e propria settimana di passione per i collegamenti marittimi da e per le Eolie per l'ondata di maltempo che perdura ormai da giorni. La temperatura dai 20-25 gradi è scesa a 12.
Fermi gli aliscafi della Liberty Lines, da e per Milazzo partite alle 7 le navi della Siremar che raggiungeranno anche Panarea e Stromboli. Omesso lo scalo di Ginostra. E anche il Pietro NOvelli per le isole principali.
Le isole di Alicudi e Filicudi sono isolate e abitanti ormai sempre piu' abituati. Il mare è molto mosso per le raffiche di vento che soffiano ad oltre 30 chilometri orari.
Nella rada di Lipari si sono riparate la nave cisterna della Marnavi di Napoli e anche alcuni diportisti con le barche a vela.
Le agenzie di navigazione confermano le pessime previsioni, anche se non vi sarà il blocco totale dei collegamenti, ma sono già state sospese le corse degli aliscafi da Palermo, Reggio Calabria, Messina e Milazzo. Il maltempo dovrebbe perdurare per il fine settimana, anche se è previsto un lieve miglioramento.
Che grandinata a Malfa...
VIDEO
METEO EOLIE
Temporale e chiarite, temperatura 12 gradi, umidità 63%, vento moderato da ovest-nord-ovest a 24 kmh, situazione alle 13
Temporale e schiarita, temperatura 12 gradi, umidità 87%, vento forte da ovest 35 kmh, situazione alle 7,30
Temporale, temperatura 12 gradi, umidità 86%, vento forte da ovest a 32 kmh, situazione alle 6,30.
Lipari, 10 anni fa moriva Bruno Carbone il grande giornalista
Il ricordo di Attilio Raimondi
Un caro ricordo per un giornalista che fatto la storia dell'informazione in Sicilia: Bruno Carbone scomparso il 19 aprile del 2014. Dieci anni ma i ricordi sono sempre vivi. Con Bruno ho vissuto gli anni più belli della mia collaborazione con l'indimenticato L'Ora.
Bruno era stato redattore capo e, dopo la scomparsa del prestigioso Vittorio Nisticò, direttore del prestigioso giornale della sera di Palermo. Con Bruno ho condiviso anche un mandato al Consiglio dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia.
Giornalista di profilo, maestro per i giovani, amico affettuoso e leale. Bruno era anche un grande ammiratore delle Isole Eolie.
Io non ti dimentico.
Ciao Bruno.
Bruno è stato anche mio direttore ai tempi di Teleisole e del Nuovo Notiziario delle Eolie. Grande giornalista e appassionato eoliano...
Lo vogliamo ricordare con il link della notizia pubblicata sul Notiziario delle Eolie online il 19 aprile del 2014
Da oggi venerdì riapre la sezione “Preistoria di Lipari e fondazione di Lipara” al museo archeologico.
Dopo i lavori di manutenzione straordinaria che hanno riguardato l’edificio e l’allestimento, l’esposizione è stata rinnovata.
Hotel Tritone Lipari, guidato con passione da Luca Bernardi, tutto è esattamente come te lo aspetti: camere e suite sono una perfetta sintesi tra atmosfere mediterranee ed #eleganza classica ed ogni cosa è curata nei minimi dettagli Via Mendolita, Lipari - Isole Eolie Tel: 0909811595
È per me un vero piacere condividere con la comunità eoliana la notizia che un altro oggetto di cultura marinara è andato ad arricchire la significativa collezione dedicata alle tradizioni pescatorie delle isole Eolie, conservata in una delle più importanti strutture museografiche italiane: il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni di Roma. Museo che fa parte del Muciv (Museo delle Civiltà) del Ministero della Cultura.
La collezione è situata nella sala della Marineria dove vengono esposti manufatti della cultura del mare chiamati a rappresentare i sistemi, le pratiche e le tradizioni del nostro Paese e dove è anche collocata la maestosa gondola regale costruita a Venezia in occasione della visita della regina Margherita nella città lagunare nel 1882.
Sono particolarmente grata ad Andrea Viliani, direttore del Muciv, e a Francesco Aquilanti, funzionario del Museo, per avere reso possibile questo importante inserimento. Si tratta di un retino, di dimensioni più grandi delle usuali, realizzato agli inizi degli anni Sessanta nell’isola di Lipari utilizzato in tutto l’arcipelago per la pesca della tartaruga. Un attrezzo rilevato nelle Eolie già fra il 1928 e il 1929 dal dialettologo Hans Coray, il quale lo trovò in uso durante le sue campagne di ricerca specificatamente per la pesca della tartaruga, come ricorda il glottologo Franco Fanciullo nel suo studio sul dialetto e la cultura materiale delle isole. Uno strumento per la pesca che oggi esprime una particolare potenza narrativa poiché evoca una realtà storico-sociale di un recente passato che la memoria collettiva non ha cancellato.
Nei mari insulari, infatti, la pesca della tartaruga si è praticata sino a tempi recenti, in definitiva fino a quando è entrata in vigore la legge che protegge tale specie animale. Per comprendere le ragioni di tale persistenza, occorre in primo luogo andare oltre ciò che oggi disturba fortemente la nostra sensibilità, legata a un modo diverso di concepire il rapporto fra uomini e animali e a una sempre maggiore considerazione etica degli esseri viventi. L’esercizio di questa pesca va infatti strettamente correlata al quadro drammatico della necessità e della sopravvivenza. Con le tartarughe si sfamavano le famiglie per settimane intere, mi è stato detto più volte nelle varie isole dell’arcipelago durante i miei rilevamenti, come ho riportato nel libro Donne di Mare. A tale motivazione si aggiungono le abitudini tradizionali: a memoria d’uomo la tartaruga si è sempre pescata e la sua carne faceva parte della cucina popolare.
Vorrei sottolineare che le donne, come gli uomini, uscivano in mare per catturare le tartarughe. Un anziano pescatore di Lipari ricorda: «partivamo da qua e andavamo per Panarea noi altri. E trovavamo delle donne nel mezzo passaggio, un miglio, due miglia fuori da Canneto che cercavano queste tartarughe».
Le donne delle isole, che hanno sempre cercato di fronteggiare il dramma quotidiano della sussistenza, si lanciavano al pari degli uomini in questa “avventura” marina, la cattura della tartaruga di fatto concorreva a sconfiggere la fame. Attraverso questo strumento alieutico, chiamato in dialetto cuoppu, da me donato al Museo, viene veicolata una pagina della storiografia eoliana che non può essere dimenticata.
Uno dei più importanti poeti italiani viventi, Silvio Raffo, ha curato per le Edizioni Croce un'antologia intitolata "IL VERSO È TUTTO - I nuovi lirici", che presenta i 24 poeti italiani secondo lui più significativi nel panorama della poesia contemporanea.
Tra questi autori c'è il poeta eoliano Davide Cortese (Lipari, classe 1974) che pochi giorni fa ha festeggiato l'uscita del nuovo romanzo:"Malizia Christi" con una presentazione all'Ebask Lab di Roma, in compagnia del prefatore del libro, lo scrittore Renzo Paris.
Seminare, l’orto dell’isola, il turismo invasivo, la risorsa, la cooperazione, la pizza dalla strada a Briatore, le 90 pizzerie vendute ai giapponesi della “Torrido”, gli estremi, AMP, il semi volontariato, turismo e agricoltura, gli isolani isolati e connessi, le linee guida per l’agricoltura e…
Lipari, problemi ginecologi per una donna e con l'elisoccorso è stata trasferita e ricoverata all'ospedale di Milazzo
Postiglione Bellamy, "San Suu Kyi? Goffo tentativo di consenso..."
"L'annunciato trasferimento dal carcere agli arresti domiciliari del premio Nobel Aung San Suu
Kyi è un gesto encomiabile sotto il profilo umanitario, ma un goffo tentativo di consenso, una prevedibile e puerile mossa politica il cui scopo, dal mio punto di vista, è di deresponsabilizzazione in caso di morte in carcere della leader politica e premio Nobel".
Lo dichiara Michele Postiglione Bellamy, principe di Limbin della Birmania anche conosciuto come il "principe attivista" per la sua attività sui social contro il regime militare birmano.
Alicudi, le capre e la foto del Notiziario delle Eolie pure su "Corrieredellasera.it"
Capre di Alicudi, boom di richieste di adozione. Le vogliono anche dall'estero. Ma gli animalisti protestano: «Rischiano il macello»
diSalvo Fallica
Sono state più di 1.900 le richieste arrivate alla Regione dopo la pubblicazione del bando, ripreso anche dai media internazionali. Ma resta la polemica. «Saremo attenti al loro benessere» «No, verranno sfruttate e anche uccise»
Le capre di Alicudi sono diventate un fenomeno internazionale dopo la diffusione della notizia del bando per la loro adozione. Presenti in numero sei volte superiore alla popolazione locale - circa 600, a fronte di un centinaio di residenti - sono considerate in sovrannumero e di conseguenza un problema, anche perché faticando a trovare cibo nella parte alta dell'isola non disdegnano di spingersi più in basso e di interferire con le attività agricole. Di qui la decisione di assegnarle a chiunque fosse disponibile ad accoglierle. La notizia era stata rilanciata anche dalla Bbc, dalla Cbs, dal Guardian e altri media stranieri. E le richieste di adozione non sono mancate. Ne sono arrivate ben 1903, più di tre volte più rispetto alla disponibilità.
Sono arrivate domande da agricoltori locali, ma anche da altre Regioni e perfino dall'estero, vista la risonanza che il bando ha avuto. Si poteva fare domanda per un numero di capi fino a 50 e in molti hanno risposto chiedendo proprio il numero massimo. Dal Belgio un uomo ha fatto invece richiesta per un solo capo, probabilmente per accudirlo come animale domestico. Altre domande sono pervenute dalla Basilicata, dalla Campania, dalla Valle d'Aosta. L'iniziativa non piace però alle associazioni animaliste, che hanno palesato il loro no a quello che definiscono «l'esodo delle capre» e che contestano la possibilità che gli animali possano poi essere sfruttati per la produzione di latte o finire macellati. Un modo bizzarro, sostengono, per tutelarli.
Al Corriere della Sera svela l'origine e il senso dell'iniziativa l'ideatore del progetto, Giovanni Dell'Acqua, dirigente del Servizio per il Territorio di Messina. «Siamo felici che vi sia tanta attenzione verso la meravigliosa Alicudi e verso le capre - spiega il funzionario -. L'idea della cessione gratuita è stata studiata e valutata per salvaguardare innanzitutto gli animali che, in questo modo, continueranno la loro vita presso le aziende agricole zootecniche della Sicilia. Il boom delle richieste dimostra la bontà dell’intervento». Quanto alle proteste, Dell'Acqua spiega che «c'è la piena apertura al dialogo con le associazioni animaliste» e ricorda che ci sono tutte le autorizzazioni a partire dall’Ispra, massima autorità nazionale sulla protezione animali, e passando per il Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale e dal Dipartimento Ambiente. «Avremo cura degli animali catturati - sostiene - perché verranno immessi in recinti di stabulazione per garantire loro le condizioni di benessere e, infine, verranno consegnati ai richiedenti e trasportati all’interno di gabbie e/o mezzi idonei dopo tutti i controlli sanitari a cura del servizio veterinario dell’Asp di Messina».
Anche il sindaco di Lipari (ente che comprende le isole di Vulcano, Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi), Riccardo Gullo, che con un suo post aveva fatto emergere il caso, ha espresso soddisfazione per la grande attenzione verso le capre e verso Alicudi. In molti lo hanno contattato perché incuriositi da questa storia. Non vi è alcuna guerra con le capre - dice -, vanno salvate tutte».
Nell'isola, un vulcano spento sorto 150 mila anni fa, le capre hanno il loro «paradiso» nella parte alta della montagna dove vivono in piena libertà ma la loro crescita impetuosa e la necessaria ricerca di cibo ha portato una buona parte di loro a scendere nel paese. Le capre sono di razza Girgetana, Saanen e Nana Tibetana. La convivenza tra abitanti e capre selvatiche, così come con gli altri animali, ad Alicudi è sempre stata armonica. La moltiplicazione esponenziale delle capre ha però creato danni agli orti e ai giardini di abitanti e villeggianti, suscitando delle richieste di intervento efficace. Danni sono stati registrati anche sui muretti a secco, installazioni secolari e riconosciute come patrimonio dell'Umanità.
Dagli animalisti, come detto, sono però giunte molte critiche. «Questa idea di eradicazione e ricollocazione degli animali è inaccettabile - sottolinea Piera Rosati, presidente nazionale di Lndc Animal Protection -. Abbiamo appreso con sgomento dell'iniziativa della Regione. Le capre selvatiche che da tempo ormai abitano l’isola, non possono essere strappate da quello che è a tutti gli effetti il loro habitat per essere date ad allevatori, da cui verranno sfruttate e vendute per andare al macello. Se davvero ci troviamo davanti a un sovraffollamento di questi animali, si sarebbe dovuto agire prima con un piano di controllo delle nascite».(corrieredellasera.it)
L’isola di Favignana ancora una volta al centro di storie di appalti pilotati e tangenti. Nel gennaio scorso erano finiti nel mirino dei carabinieri di Trapani gli appalti di scerbatura delle strade a Favignana, la manutenzione dell’acquedotto e la gestione delle erogazioni idriche non solo a Favignana ma anche a Levanzo. Una vicenda che, seppure piccola in termini di giro d’affari, testimonia come il settore dei lavori pubblici possa essere aggredito da soggetti che, in termini teorici, non avrebbero le carte in regola per aggiudicarsi gli appalti.
A finire ai domiciliari Francesco Russo, imprenditore arrestato nel 2019 nell’operazione antimafia Scrigno. Ora la nuova indagine dell’Arma, coordinata dalla Procura di Palermo, è sfociata nell’arresto di undici persone. Ha svelato il patto illecito fra alcuni imprenditori ed Elisabetta Bonsignore, finita ai domiciliari, procuratrice speciale della Sea, società che gestisce la produzione e la distribuzione dell’energia elettrica a Favignana. La donna avrebbe ricevuto o accettato la promessa di denaro in cambio dell’assegnazione di alcune commesse alla Omnia di Antonino Putaggio, anche lui finito ai domiciliari, e alla Fb Transport di Natale e Giovanni Beltrallo (il primo ai domiciliari, l’altro in carcere, ndr).
A giugno del 2020 Giovanni Beltrallo fu coinvolto in un’altra indagine dei carabinieri e continuava ad essere monitorato. Era indiziato di far parte di Cosa nostra. I militari registrano l’apprensione della Bonsignore per la vicenda ma mantiene i contatti con la moglie di Beltrallo. Li aspettava un periodo difficile, per «almeno due anni», visto che «gli devono fare il processo è nel registro degli indagati per mafia». Elisabetta Bonsignore è moglie di Leonardo Palmeri, anche lui finito in carcere. La Sea affida alla Omnia i lavori di scavo e ripristino di quattro linee di distribuzione di energia importo: oltre 500 mila euro. È Beltrallo a sponsorizzare la società di Putaggio.
I lavori, finanziati con soldi pubblici, prevedevano una procedura negoziata, senza bando, chiedendo un’offerta ad almeno cinque imprese. Il 2 aprile 2021 Bonsignore telefona a Putaggio per informalo di cosa occorre e per accordarsi su quali imprese coinvolgere fra quelle inserite nell’albo dei fornitori. Putaggio il 12 ottobre concorda con il suo socio, Bartolomeo Marino raggiunto da un avviso di garanzia, l’entità dei ribassi che sarebbero stati indicati nelle buste delle offerte presentate dai titolari delle imprese amiche. In realtà, la gara sarebbe stata aggiudicata alla Omnia. I due soci scelgono i ribassi dei «finti» concorrenti: «Quanto ci dobbiamo mettere per questa gara? Il due?».
«Mettici il due per cento e a Nino ci mettiamo l’uno». Bonsignore sa come sarebbe finita la gara. Si scopre anche che i Beltrallo avrebbero pagato tangenti per diventare fornitori del carburante per la centrale termoelettrica. Come emerge dagli atti dell’inchiesta, della vicenda è informato anche Palmeri: lo testimoniano le intercettazioni captate dai carabinieri, dove i coniugi si ripromettevano di utilizzare il denaro ricevuto solo per spese in contanti: «Capito? La spesa, le sigarette, la farmacia». «Bella sostanziosa si vede, ne avevamo bisogno». «Ma spero che questo blocco non siano tutti pezzi da 20 euro». «No tutti pezzi da 20 euro non credo perché è bella grossa». «Bisogna vedere poi questi quanti sono». «Mille e tre». Un’altra volta erano «1.900», perché «erano 19 viaggi». Da qui l’accusa che ricevevano cento euro per ogni consegna di carburante.
Intanto il sindaco di Favignana, Francesco Forgione, ha lanciato un appello alle istituzioni chiedendo la massima vigilanza sugli appalti e le procedure dei lavori in fase di avvio nelle Egadi: «Nelle nostre isole sono in arrivo grandi risorse e sono già in corso gare e assegnazioni di lavori, da quelli previsti per il Pnrr agli interventi per il porto di Favignana, per un valore complessivo di circa 50 milioni di euro. Chiediamo a tutte le istituzioni il più alto livello di vigilanza sugli appalti, le imprese e gli eventuali sub appalti».(gds.it)
Il punto di riferimento fra l’ostia e la patatina passa da uno spot che non si deve fare. Però l’obbiettivo è stato raggiunto con l’effetto di una diffusione della notizia superiore al valore di un anno di comparse e comparsate. Il Comitato di Controllo dell'Istituto di autodisciplina pubblicitaria "ha ingiunto le parti coinvolte di desistere dalla diffusione di tale campagna ritenendola in contrasto con l'art. 10 - Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona - del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, secondo cui: 'La comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose'".
La campagna pubblicitaria nata in un convento e arricchita dal sottofondo musicale l'Ave Maria di Schubert, mostra un gruppo di suore novizie dirigersi verso l'altare della chiesa per prendere la comunione che nella versione web é una patatina. Si sente un sonoro scrocchio riecheggiare nella chiesa. Sono le sorelle sgranocchiatrici di patatine definite il divino quotidiano e non il paradiso delle patate.
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CONTROLLI DEI CARABINIERI, 3 DENUNCE E 2 GIOVANI SEGNALATI QUALI ASSUNTORI DI DROGHE. ELEVATE DIVERSE CONTRAVVENZIONI AL CODICE DELLA STRADA
In concomitanza con la tradizionale “fiera storica” di Sant’Agata di Militello che ogni anno raduna numerose persone, i Carabinieri della locale Compagnia, hanno intensificato i controlli del territorio predisponendo pattugliamenti e posti di controllo, attuati anche nelle ore serali e notturne, finalizzati al contrasto dei reati in genere, soprattutto quelli di tipo predatorio e quelli connessi al traffico di sostanze stupefacenti, nonché le violazioni al Codice della Strada.
Nel corso del servizio, i militari dell’Arma hanno controllato oltre 110 veicoli e più di 160 persone, con la contestazione di diverse violazioni al Codice della Strada, anche per violazioni che possono mettere in pericolo l’incolumità di automobilisti e pedoni. Con riferimento ai reati connessi alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno denunciato due persone all’Autorità Giudiziaria. La prima per guida in stato di ebrezza, in quanto trovata ubriaca alla guida e la seconda, invece, per porto abusivo di un bastone con punte acuminate, che i militari hanno sottoposto a sequestro.
Nell’ambito dell’attività antidroga un uomo è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A seguito di perquisizione personale e veicolare, estesa poi anche al domicilio dell’individuo, i Carabinieri hanno trovato nella disponibilità dell’indagato oltre 40 grammi di marijuana. Due giovani, rispettivamente di 20 e 23 anni, sono stati invece segnalati alla Prefettura di Messina quali assuntori di stupefacenti in quanto trovati in possesso di dosi di hashish e marijuana detenute per uso personale. Tutta la droga è stata sottoposta a sequestro ed inviata ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per le analisi di laboratorio.
L'arrivo di un uragano mediterraneo passa dal crollo della temperatura del mare. Un segnale premonitore dell'arrivo di un uragano mediterraneo. L’ultima importante ricerca ha analizzato le temperature superficiali del Mediterraneo nei giorni precedenti la genesi di 52 differenti eventi di cicloni mediterranei avvenuti dal 1969 al 2023: le aree analizzate sono state interessate da una sensibile diminuzione di temperatura della superficie del mare qualche giorno prima della genesi degli eventi meteorologici estremi.
Adesso si arriverà allo sviluppo di un algoritmo di intelligenza artificiale capace, dall'analisi di parametri precursori quali il thermal drop e di dati fisiografici delle zone costiere, di definire in anticipo le aree che potrebbero essere maggiormente vulnerabili durante lo sviluppo di questo genere di evento spesso catastrofico.
ISOLA BOTTIGLIA foto Giuseppina De Maria
Gente senza tasche
ma con le ombre maschie
si ritrova nella piazza fantasma
dove le urla hanno il fiato dell’asma.
Figli della stessa arte
con chitarre messe da parte
per non suonare nell’isola
sempre più silenziosa e oziosa.
Di mano in mano
si passa la bottiglia
svuotata d’animo e di vite.
CONTROCORRENTEOLIANA: CORSIE
Vale di più il ripristino di una corsa marittima per le isole o una corsia d’ospedale funzionante per curare, salvare vite umane. Certi isolani questo si chiedono e altri isolani a questo non sanno rispondere. Partenze uguali arrivi diversi.
VERO&FALSO
-Politico interroga.
-Elettore risponde.
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Le 80 camere dell’Hotel a 5 Stelle di Vulcano sono già tutte prenotate per quello che sarà un “matrimonio da mille e una notte”. Gli ospiti della giornalista di Dazn Diletta Leotta e Lors Karius, portiere tedesco che difende la porta del Newcastele quando è titolare, saranno 160 e il “Therasia” sarà tutto loro per il fine settimana di sabato 22 giugno.
Diletta in una recente intervista rilasciata a Mara Venier a “Domenica In” ha svelato il perché della scelta dell’isola delle Eolie “la prima volta che ci andai, dissi 'io mi sposerò qua'. Ce l'avevo in testa da quando avevo 11 anni. Sto organizzando tutto, sono 160 invitati e sto impazzendo". “Essendo un weekend – ha confessato la bella conduttrice - è un po' impegnativo, il posto è difficile da raggiungere. Ci vuole tanta organizzazione. Quel giorno è davvero irripetibile, sto iniziando a emozionarmi, già da adesso".
Elodie - su Instagram l’ha definita “Zia Elodie” - sarà la damigella e negli ultimi giorni sono state insieme anche in costume e si sono fotografate mentre prendono il sole e si divertono con la piccola Aria. "Vivendo lontano dalla famiglia, le amiche diventano le sorelle che ti scegli. Elo è una di quelle" ha dichiarato a “Verissimo”
Nel mentre, circolano già le prime indiscrezioni sui tanti vip che presenzieranno al matrimonio dell’anno: Eleonora Berlusconi, Claudio Marchisio, Álvaro Borja Morata, Luca Argentero… Ma sono i primi di una lunga serie perché Vulcano per quel fine settimana sarà l’ombelico del mondo.
Stromboli: i Carabinieri notificano l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a quattro persone per il disastro ambientale causato a seguito degli incendi avvenuti il 25 e 26 maggio 2022.
I Carabinieri della Compagnia di Milazzo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Dr. Giuseppe Verzera, hanno notificato l’avviso all’indagato della conclusione delle indagini preliminari e l’informazione di garanzia e sul diritto di difesa, emesso dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G., nei confronti di quattro persone fisiche ritenute
responsabili del reato di disastro ambientale colposo, nonché di due persone giuridiche, una società di produzione cinematografica, di video e programmi televisivi ed una società operante nell’ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema, tv e teatri, per responsabilità amministrativa in ragione del reato ambientale cagionato.
I nomi. Matteo Levi, 63 anni, Roberto Ricci, 68, Elio Terribili, 63, di Roma e Luca Palmentieri, 40 anni di Napoli. Le società "11 Marzo Films srl" e la "Best Sfx srls", di Roma
Il provvedimento è scaturito dalle indagini condotte dalla Stazione Carabinieri di Stromboli, coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G., guidata dal Dr. Giuseppe Verzera, iniziate subito dopo il vasto incendio che ha interessato l’isola nelle giornate del 25 e 26 maggio 2022, in un’area naturale protetta e sottoposta a vincolo ambientale, inserita nei siti “UNESCO” e “Rete Natura 2000” e nella riserva naturale orientata/integrale “Isola di Stromboli e Strombolicchio”.
In particolare i Carabinieri, dopo aver prestato assistenza alla popolazione in occasione dei gravi eventi, anche evacuando diverse abitazioni e alcuni ristoranti, hanno subito avviato le indagini, di concerto con l’Autorità Giudiziaria e con il supporto di consulenti nominati dalla Procura, effettuando molteplici sopralluoghi, diverse escussioni testimoniali, numerose acquisizioni documentali ed accertamenti tecnici, grazie alle quali sono state individuate quattro persone fisiche, tra cui il legale rappresentante ed il direttore di produzione e preposto di una società di
produzione cinematografica, di video e programmi televisivi, nonché il legale rappresentante di una società operante nell’ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema, tv e teatri, nonché un socio lavoratore deputato alla effettiva attuazione degli effetti speciali, i quali, poco prima che divampasse il vasto incendio, erano presenti sull’isola, in un set cinematografico, per realizzare una serie televisiva.
I quattro indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, anche di violazioni della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ossia di non aver redatto un documento di valutazione dei rischi che tenesse adeguatamente conto del pericolo di incendio e di non aver attribuito specifico rilievo all’utilizzo di effetti scenici consistenti nella generazione di fuochi artificiali, mediante l’utilizzo di materiale altamente infiammabile, di non aver adottato alcuna adeguata misura atta a prevenire eventuali incendi, di non aver fornito ai propri dipendenti
adeguata formazione in ordine ai rischi per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, alle procedure relative al primo soccorso, alla lotta antincendio, all’evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché nel non aver adeguatamente formato il direttore di produzione, indicato quale preposto e non aver garantito la formazione specifica dell’unico addetto antincendio.
E ancora, di non aver escluso l’accesso al set cinematografico in relazione ai rischi derivanti dall’accensione di fiamme “controllate”, di non aver verificato eventuali deficienze di mezzi attrezzature di lavoro o di eventuali condizioni di pericolo, di aver utilizzato, per la riproduzione di effetti scenici e, segnatamente, per l’accensione delle fiamme “controllate”, attrezzature rudimentali, prive di libretti d’uso e manutenzione e dei requisiti previsti, nonché di averle utilizzate senza adeguata formazione ed addestramento e non tenendo conto delle condizioni
metereologiche in atto e, in particolare, dei forti venti, in violazione dell’ordinanza sindacale che vietava l’accensione di qualsiasi tipologia di fuoco durante le giornate ventose, determinando, in tal modo, l’innesco di un incendio boschivo che ha interessato oltre 240 ettari complessivi e cagionato un gravissimo disastro ambientale, oltre al danneggiamento di alcuni alcune abitazioni ed edifici adibiti a pubblica utilità.
L’attività odierna costituisce l’esito delle indagini condotte a seguito dei gravi incendi che hanno interessato l’isola di Stromboli e rappresenta l’impegno svolto dall’Arma dei Carabinieri in sinergia con la Procura di Barcellona di Pozzo di Gotto per la tutela ambientale e, in particolare, per far luce su un grave evento che ha interessato l’isola di Stromboli.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva.
di Riccardo Gullo*
La chiusura delle indagini segna un passo importante per accertare la verità sul tragico incendio che ha causato danni ingentissimi sia al patrimonio naturalistico sia ai beni privati nell' isola di Stromboli”.
Ancora avantieri durante la partecipazione all’assemblea pubblica tenutasi nell’isola, con la partecipazione della direttrice e del vice direttore di Rai Fiction, vivo e drammatico è stato il ricordo dell’incendio e delle sue conseguenze da parte della popolazione ancora fortemente segnata da quei tragici eventi.
*Sindaco
di Ciro Andolfi
Stromboli, fuoco, fango e giustizia
La Rai è venuta a Stromboli a dire che non sono colpevoli. I soldi sono fuori questione? Colpevoli o no anche la Rai é lo Stato. Nessuno ha pensato di donare all’isola una parte degli incassi. Rimandiamo la realtà dei fatti in onda. C’è una contro puntata non per giocare ma per essere politici come la Rai.
Niente di plateale, Voi della Rai siete lo Stato non solo la Rai. C’è il caso Stromboli, patrimonio dell’umanità. Il caso non finisce qui ma va avanti come una puntata senza fine perché il terzo evento, dopo l’incendio, dopo il fango potrebbe essere la toccata e fuga. Magari senza risarcire nel modo giusto. Complici, colpevoli e innocenti sulla stessa barca.
di Michele Sequenzia
Caro Direttore, apprendiamo direttamente dalla stampa, che l'isola di Stromboli, violentemente danneggiata da un devastante incendio, causato da Rai Fiction, per mesi isola inagibile, praticamente "sotto sequestro preventivo", ha subito in realtà un semplice "incendio della vegetazione", secondo un recente comunicato Rai Fiction.
Lo precisa la Dirigente Rai , la dottoressa Maria Pia Ammirati, responsabile di Rai Fiction. La stessa Dirigente , bontà sua, intende " chiudere amichevolmente" l'intera faccenda, evitando i magistrati inquirenti, senza la minima intenzione di soddisfare richieste di danni e risarcimenti, a seguito della gravissima devastazione di Stromboli.
Vi si rinnova l'intenzione, con espressioni molto affettuose, di " chiedere scusa", e con felice slancio amichevole , di " offrire", in cambio " la stessa fiction", " molta bella", in visione agli abitanti di Stromboli, come opportuna sistemazione " extragiudiziale", pacifica e poco costosa " via di uscita" il pesante dossier Stromboli. Si rinnova l'invito , del tutto legale procedura che va incontro ai " i desiderata degli abitanti di Stromboli". Sono loro, e nessun altro, che " a porte chiuse" - silenzio stampa- daranno il loro benestare alla stessa Rai Fiction, di " mandarlo in onda".
I giudici possono stare tranquilli: "Capiremo, lo afferma la dottoressa Maria Pia Ammirati , come superare "quel momento" , che è bene che ci raccontiamo tra noi, al di là delle indagini della magistratura».
Dal Notiziario delle Isole Eolie, Patrimonio dell'Umanitä, si apprende con soddisfazione che: "Il sindaco Riccardo Gullo è stato chiaro "la fiction non andrà in onda fin quando non si concuderà l'inchiesta in tribunale a Barcellona per accertare i responsabili dell'incendio e della devastazione dell'isola...". Ringraziamo il Sindaco Gullo, e gli abitanti di Stromboli, cui va la nostra viva partecipazione.
Stromboli il drammatico video dell’incendio e delle bombe d’acqua ripreso dagli isolàni... VIDEO
Sicilia, il futuro del passato, la donna del sud, la prova dello Stretto, il ponte e la vita, l’ambiente come casa, la politica, il Gullo di Miss Muretto con 24 candidate e il Gullo di Alicudi con con 600 capre sui muretti, lo scenario, il video del 2019, il progetto e i rifugi, il Grande Fratello, Alicudi l’isola che c’è, i giovani, il rispetto, il saluto a Margherita e…
di Pippo Cafarella da Salina
Grande Gennaro ma che intervista ! ... Non la conoscevo, sono un mezzo selvaggio...ma devo dire che ha una nudità di pensiero molto erotico anche se, in fondo, è una saggia nuda.
M' è venuta l'idea di inserire te, lei e le capre in qualche pezzo di un mio libro ... chissà? Un caro abbraccio
di Alex Giustolisi da Barbados
Ho visto tutta l’intervista di Marina. Veramente simpatica e interessante.
Simpaticissimo e bravissimo Tu e tutti i Tuoi ospiti. Buona giornata!
Nuova collaborazione per "Il Notiziario" con aracne.tv
Fondata a Roma nel 1993 da Gioacchino Onorati, Aracne Editrice si occupa prevalentemente di letteratura scientifica, didattica, accademica
Si svolgerà dal 22 al 30 luglio 2024 la quarantunesima edizione del Festival Cinematografico “Un mare di Cinema”. Le proiezioni verranno effettuate in varie location dell’isola di Lipari e saranno coinvolte anche altre isole. Il festival sarà inaugurato con la proiezione del film “C’e’ ancora domani” di Paola Cortellesi”, seguiranno “Il Comandante” di Edoardo De Angelis, “Io capitano” di Matteo Garrone, “Un altro Ferragosto” di Paolo Virzi’, “Un mondo a parte” di Riccardo Milani, “Oppenheimer” di Christopher Nolan e tanti altri film. Il festival ricorderà il giovane regista prematuramente scomparso Stefano Malchiodi con diverse iniziative.
Una sezione del festival sarà dedicata al cinema ambientale. Ci saranno diverse ricorrenze, tributi e presentazioni di libri sul cinema. Per ricordare Gina Lollobrigida e festeggiare i 90 anni di Loren, per esempio, incontreremo il Prof. Federico Vitella, autore di “Maggiorate. Divismo e celebrità nella nuova Italia” (Marsilio, 2024). Omaggio al regista palermitano Gaetano Di Lorenzo con due appuntamenti: proiezione del documentario “Miracolo a Ballaro” vincitore nel 2007 del concorso cortometraggi “Eolie in Video” e la proiezione del suo primo lungometraggio “Un destino migliore” realizzato nel 2023.
Nei prossimi giorni la direzione del festival selezionerà la giuria dei giovani. Con l’occasione abbiamo il piacere di comunicare che nei giorni scorsi il Presidente del Centro Studi Nino Saltalamacchia ha firmato una convenzione con l’Università di Bologna. Con la stipula della convenzione il Centro Studi potrà accogliere studenti della predetta Università per lo svolgimento di tirocini curriculari e professionalizzanti, proprio come già fa con quelli del corso di laurea in DAMS dell’ateneo peloritano
Lipari, il cittadino chiede e la Città Metropolitana risponde ma...
di Domenico Palamara
Salve direttore, inoltro la risposta della Città Metropolitana di Messina in merito alla richiesta da me sottoscritta e inviata tramite Pec il 4 Aprile 2024 per la SP181 di Bagnamare.
Insoddisfatto della risposta avuta non mancherà una replica nei prossimi giorni. Distinti Saluti
I BAMBINI DELLA CATECHESI IN RITIRO A PIRRERA I bambini del catechismo e i loro genitori hanno vissuto una giornata di ritiro e di gioco nella bella cornice della casa natale di Madre Florenzia Profilio.
Tutti i partecipanti si sono radunati nella Chiesa del SS. Nome di Maria di Pirrera e da qui, dopo l’accoglienza con canti e balli guidati dai nostri bambini e la partecipazione alla S. Messa presieduta dal nostro parroco Don Alessandro De Gregorio, si è snodato il pellegrinaggio a piedi sino alla casa natale di Madre Florenzia, dove Suor Teresa, delle Suore Francescane dell’Immacolata Concezione di Lipari, ci aspettava a braccia aperte.
E qui abbiamo trovato cielo e sole. Che scoperta! Ma non c’era anche a Canneto? Che bisogno c’era di arrivare a Pirrera? Ma chi ha rinunciato a partecipare a questa occasione, ha trovato il tempo per alzare gli occhi al cielo e in quell’immensità trovare ristoro, o ha mantenuto gli occhi fissi al pavimento?
Sono successe cose insolite a Pirrera: ci siamo seduti sull’erba e guardando il cielo e la natura abbiamo ricordato la bellezza del creato che ci è stato donato e che stiamo sciupando; abbiamo giocato e riso capendo che non abbiamo bisogno di essere uguali per rispettarci ed essere corretti; abbiamo dimenticato il cavetto per collegare la musica moderna e abbiamo riscoperto la musica del nostro cuore, cantando a squarciagola quello che la nostra anima aveva dentro;
abbiamo riscoperto la bellezza dello stare assieme anche con quelli a cui solitamente non rivolgiamo la parola; abbiamo scoperto che è bello condividere il cibo, anche e soprattutto perché costa fatica farlo; abbiamo ascoltato il silenzio e trovato parole vecchie e nuove che ci hanno fatto ricordare che l’Amore è un rapporto, non si trova Dio da soli; abbiamo trovato stanchezza, ma in questa l’appagamento di chi ha fatto esperienza di Vita.
Abbiamo bisogno di staccarci dalle nostre abitudini e mettere davanti al nostro prepotente “io” quella D che ci ricorda che il centro di tutto è Dio. La comunità di Canneto ringrazia le Suore dell’Immacolata Concezione di Lipari che, proseguendo la missione della loro fondatrice Madre Florenzia, ci hanno accolto e così facendo ci hanno permesso di fare esperienza di Cristo attraverso i fratelli e le sorelle.
Il mastello è un recipiente di legno di forma tronco-conica, più largo alla bocca che alla base. Anche Mastella è un recipiente. Però politico. Contiene tutti e tutto. A Lipari viene ricordato per l’affaccio, accanto al giornalista Rossella e all’industriale Della Valle, mentre dalla barca guardavano il municipio di Lipari e prima del taglio della cima e non della corda.
Mastella e signora sono dei principi della politica italiana, dei nobili sempre mobili per accasarsi dove si aprono spiragli di luce per essere riconosciuti a prima vista per il savoir faire sia da sindaci che da ministri. Benevento per i Mastella è il benvenuto con o senza mastello ma sempre con un menestrello che ne tesse le lodi come avvenuto nel 1980 quando girò un film dal titolo “Tutti gli uomini del Parlamento". Gli anni passano ma i mastelli e i Mastella sono sempre utili.
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CONTROLLI DEI CARABINIERI, 2 DENUNCE E 2 GIOVANI SEGNALATI QUALI ASSUNTORI DI DROGHE. ELEVATE DIVERSE CONTRAVVENZIONI AL CODICE DELLA STRADA
I Carabinieri della Compagnia di Taormina sono stati impegnati in diversi servizi coordinati di controllo del territorio. In tale contesto, sono stati predisposti pattugliamenti con posti di controllo, attuati anche nelle ore serali e notturne, finalizzati al contrasto dei reati in genere, soprattutto quelli di tipo predatorio e quelli connessi al traffico di sostanze stupefacenti, nonché le violazioni al Codice della Strada.
Nell’ambito del servizio, i militari dell’Arma hanno controllato oltre 80 veicoli e più di 140 persone, con la contestazione di diverse violazioni al Codice della Strada tra cui l’utilizzo del cellulare alla guida, il mancato uso delle cinture di sicurezza e del casco protettivo, nonché guida pericolosa, condotte che mettono in serio pericolo la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni, potendo causare incidenti. Durante le verifiche alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno denunciato due persone rispettivamente per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e per porto abusivo di coltello di genere vietato.
Nell’ambito dell’attività antidroga due giovani sono stati segnalati alla Prefettura di Messina quali assuntori di sostanze stupefacenti, in quanto trovati con delle dosi di marijuana e cocaina detenute per uso personale. La droga è stata sequestrata ed inviata ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per le analisi di laboratorio.
La pratica della cremazione inizia a destare preoccupazioni ambientali. Il forno crematorio è un'industria insalubre di prima classe proprio come gli inceneritori di rifiuti. La Società Italiana dei Medici per l'Ambiente solleva l'assenza di una normativa nazionale. Un'assenza pesante, in un Paese in cui ogni anno vengono cremate circa 250mila persone (oltre una su tre). Mentre gli inceneritori sono molto regolamentati i crematori no. A oggi questa è l'unica alternativa alla sepoltura, almeno in Italia. All'estero infatti ci sono almeno altre due forme: una è la cosiddetta “cremazione ad acqua” in cui il corpo viene sottoposto a una decomposizione accelerata attraverso l'immersione in un liquido alcalino per sei ore.
Alla fine rimangono solo le ossa, che possono essere tritate e conservate in urna. Poi c'è il “compostaggioumano o terramazione” in cui i resti si trasformano in un terriccio fertile. Questo metodo, approvato anche in alcuni Stati degli Usa, prevede che il corpo venga avvolto da una miscela di materiali biologici che stimolano l'attività dei microrganismi, responsabili della decomposizione. Nel contenitore viene immesso sempre nuovo ossigeno per non far interrompere il processo. Dopo circa due mesi si tolgono le ossa e dopo qualche altra settimana il terriccio fertile è pronto. Pratiche che, però, non sono ammesse in Italia.
ISOLA FESTANTE foto Francesco Fenech
Il peso dell’isola sola
nell’abbandono costante
del mondo festante
assorbe le chiese e le case
all’inno della felicità.
Campane e campanelli
senza manganelli
strisciano nei canti
per l’adunanza senza danza.
Chi corre e chi percorre
dall’alba al tramonto
cerca il rendiconto
anche per il mondo.
CONTROCORRENTEOLIANA: ASSOCIAZIONI
L’aumento del numero delle associazioni eoliane sicuramente è un bene. I fini commerciali e politici naturalmente si trovano e si scovano senza tanti sforzi e vengono a galla da sole. Le associazioni che invece remano per il bene sociale sono delle rarità che meritano il giusto applauso.
VERO&FALSO
-Politico intriga.
-Elettore arringa.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta con il lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272-3939718431
ULTIME NOTIZIE. Il Nonnino di Acquacalda è stato ricoverao in ospedale.
Lipari - "Il nonno deve essere ricoverato in ospedale. Per le patologie che ha non può essere curato a casa..."
Da ieri sera è pure sporco al pronto soccorso non hanno neppure i pannoloni, mi chiedo ma dai reparti non se li potevano far dare? E' una vergogna trattare così un anziano super malato?
L'appello della nipote Miriam Saltalamacchia
Sulla vicenda abbiamo interpellato il direttore dell'ospedale Sergio Crosca che dichiara "Si oggi non c'era posto. Domani si liberano due posti. Intanto so che ha già iniziato la terapia in pronto soccorso".
VIDEO
NOTIZIARIOEOLIE.IT
Panarea - L'ambulanza elettrica è ancora ferma e ieri sera nell'isola eoliana altro soccorso con la macchinetta elettrica.
Un giovane di Singapore in giro con la bicicletta in località Drautto è caduto e scattato l'allarme si sono mobilitati i volontari guidati da Gianpiero Spanò, collaborato dai coniugi Antonella Basile e Antonello Contartese che sono prontamente intervenuti con il mezzo privato elettrico.
Il medico presente a Panarea dopo la prima visita ha accertato un sospetto trauma cranico, con perdita di sangue dal viso e contusioni varie nel corpo. E ha richiesto l'intervento dell'elisoccorso ed è stato ricoverato al Papardo di Messina.
Nell'isola da parte degli isolani divampano le proteste, anche perchè è il già il quinto soccorso effettuato negli ultimi mesi con mezzi di fortuna: oltre alle macchine elettriche sono state anche utilizzate le motoapi private sempre gentilmente messe a disposizione dagli abitanti. Gli incresciosi episodi che ormai sono di routione nell'isola dei vip sono stati anche raccontati a livello nazionale dal Tg2 Dossier.
Eppure nel parcheggio limitrofo ai locali dell'ambulatorio medico vi è l'ambulanza elettrica che la giunta Gullo ha affidato all'Asp di Messina e a sua volta vorrebbe far gestire al personale del 118, così come avvenuto nel periodo estivo. Ma incredibilmente ancora non è stato messo nero su bianco. E continua a non utilizzarsi...
IMPORTANTE SVOLTA NELLA LOTTA PER IL DIRITTO ALLA SALUTE NELLE ISOLE EOLIE – I sindaci si schierano al fianco di Comitati, Associazioni e cittadinanza e aderiscono all’Assemblea permanente.
Nel corso di un partecipato incontro a Lipari, organizzato dal Coordinamento Eolie Sanità, sabato scorso, i Sindaci eoliani, schierandosi al fianco di Comitati, Associazioni e cittadinanza, hanno aderito all’Assemblea permanente per la salute pubblica e comunicato che saranno presenti alla manifestazione del 17 maggio che si terrà a Milazzo in favore del potenziamento dei distretti socio-sanitari di Barcellona, Lipari e Milazzo. Il Sindaco di Lipari, Riccardo Gullo e quello di Santa Marina Salina, Domenico Arabia, pur confermando di essere sempre sul pezzo non hanno nascosto le notevoli difficoltà riscontrate in sede istituzionale nel riuscire a var valere adeguatamente le peculiarità e i disagi delle isole minori.
”L’adesione dei Sindaci - rimarca Giovanna Maggiore, presidente del Coordinamento nato nel 2022 proprio per mettere insieme gli impegni dei Comitati, delle Associazioni e dei semplici cittadini a supporto del lavoro dei Sindaci - rappresenta una svolta molto importante e ridona speranza alla nostra lotta”.
Nel corso dell’incontro, si sono quindi registrati altri otto interventi - tra rappresentanti di associazioni/comitati e semplici cittadini - che hanno evidenziato il senso di sconforto e l’enorme preoccupazione per tutti i disagi e i rischi connessi al non riuscire a curarsi adeguatamente in loco.
Diverse le proposte, anche concrete, per affrontare e risolvere in modo pragmatico alcune specifiche questioni. Molto apprezzati anche gli interventi da parte di alcuni rappresentanti dell’Assemblea permanente giunti appositamente da Milazzo e dall’area del Mela per testimoniare le difficoltà dell’ospedale di Milazzo e di quello di Barcellona definito addirittura come un P.O. fantasma.
In attesa della manifestazione del 17 maggio, l’intenzione è quella di aggiornare il documento – scaturito dal lavoro congiunto dei Comitati anche alla luce di quanto elaborato e approvato dai Consigli Comunali congiunti - già trasmesso agli Enti preposti nel dicembre 2022, così da proporlo quale piattaforma comune di rivendicazioni.