Il governo Meloni ha prorogato lo stato di emergenza per la vulcanica isola di Stromboli che ha visto bruciare mezza montagna dopo l’incendio spaventoso che si è scatenato in occasione della fiction sulla “Protezione civile” voluta dalla Rai.
E’ stata decretata in occasione del primo consiglio dei ministri dopo la pausa estiva “in conseguenza degli eventi meteorologici che si sono verificati il giorno 12 agosto 2022″.
La causa di queste continue “bombe d’acqua” era stata scatenata proprio dall’incendio che aveva letteralmente “spogliato” di alberi e vegetazione la montagna. E giu’ ogni qualche volta pioveva abbondantemente scendeva di tutto e di piu’: massi, pietre, detriti, fango allagando le viuzze, case, negozi, strutture turistiche con danni ingentissimi.
Il prolungamento dello stato di emergenza è stato chiesto dal ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci.
Era stato lo stesso ministro, all’epoca governatore della Regione Siciliana, a chiedere un anno fa la dichiarazione dello stato di emergenza per l’isola a seguito dei numerosi danni che si erano registrati a Stromboli a seguito del violento nubifragio che si era abbattuto su Stromboli la scorsa estate.
Ad aprile 2023 il Governo Meloni aveva stanziato un finanziamento di 15.850.000 euro per fare fronte alle conseguenze delle straordinarie avversità meteo registrate nell’arcipelago eoliano. Commissario straordinario è stato nominato il sindaco di Lipari Riccardo Gullo che da subito si è attivato per iniziare a far mettere in sicurezza l’isola, recuperando la spiaggia Lunga con vera e propria discarica di rifiuti finiti anche in mare e grazie all’intervento della società Castalia di Roma è stata bonificata. Altri interventi sono stai eseguiti lungo interventi, ma ancora resta molto da fare.
Per i danni causati dalla fiction la giunta Gullo ha affidato l’incarico all’avvocato Luca Zaia che è da tempo in contato con la società “11 Marco Film” di Roma per cercare di raggiungere una intesa a livello economico per evitare di intraprendere una azione giudiziaria.
Salina, soccorso Alpino-AM, intervento per un'escursionista colta da malore
Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e 82° Csar dell'Aeronautica Militare in azione per recuperare una turista colta da malore a Salina. La donna, una ventiduenne genovese in escursione con un gruppo di amici nel versante sud dell'isola, mentre percorreva un sentiero lungo la scogliera ha accusato dolori lancinanti al ventre e non è stata più in grado di muoversi.
Preoccupati delle sue condizioni, i compagni hanno chiamato il Numero Unico di Emergenza 112. La centrale del 118 di Messina, trattandosi di un intervento sanitario in ambiente impervio, ha allertato il Soccorso Alpino che per ridurre al minimo i rischi di un complesso intervento via terra, ha attivato l'Aeronautica Militare con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione.
Dall'aeroporto di Trapani Birgi è decollato un elicottero HH 139B dell'82° centro Csar che ha imbarcato due tecnici del SASS, all'aeroporto di Boccadifalco (Palermo) per trasportarli sul luogo dell'incidente. I tecnici del Soccorso Alpino e un aerosoccorritore dell'Aeronautica si sono calati col verricello. La ragazza è stata stabilizzata, caricata in barella e issata a bordo del velivolo per essere trasferita all'ospedale di Milazzo.
In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti montani, ambienti innevati, scogliere, in grotta e gole fluviali o in caso di persone disperse in ambiente montano, impervio e ostile, per allertare il Soccorso Alpino è necessario chiamare il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, specificando che si richiede un intervento di soccorso sanitario in ambiente montano o impervio. L'operatore del #NUE112, applicando la specifica "Procedura operativa ambienti montani ed impervi", trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa del 118, la quale provvederà ad allertare il Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).