Eventi e Comunicazioni
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Eolie, NotiziariOggi del 12-9-2023
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- Categoria: Opinioni Cultura Satira
foto di Mario Marturano
PRIMA PAGINA: NOTIZIANDO
La scelta fra la mala notiza e la buona notizia solitamente viene sentenziata sempre dal lettore. La notizia va data sempre. Piaccia o non piaccia a chi la scrive e a chi la legge o a chi la copia.
ISOLA SOLA foto di Domenico Re
Senza lingua
e senza arte
L'isola parte da sola
con il bagaglio della storia
e il ricordo dell'amore
per gli altri
che digiunano
oltre la bontà del cibo
chiamato arte di vita.
senza capire
il domani sfruttato
dall’oggi
figlio di ieri.
CONTROCORRENTEOLIANA: ANNO
Il turismo che ha toccato e tocca le Eolie continua a mostrare un processo di crescita e di consumo che porterà ad una svolta già dal prossimo anno. Fra numeri veri, fatturato e guadagni verrà fuori il risultato da confessare in privato mentre si urla il contrario.
VERO&FALSO
-Politico eoliano vuole stazione ferroviaria a Salina.
-Elettore eoliano si prenota come capo treno.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta con il lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272
Lipari, i "Leoni" avanzano anche all'Annunziata...
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- Categoria: Personaggi Eoliani
di Davide Cortese
Sempre poco celebrata la bellezza naturale del volto di Leone che si affaccia sulla provinciale in zona Annunziata.
Meriterebbe di stare su tutte le cartoline e le guide di Lipari.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
di Davide Cortese
"I HAVE A DREAM"
28 agosto 1963 - 28 agosto 2023
Sono passati 60 anni dal celebre discorso di Martin Luther King e siamo ancora costretti a sognarla, una società senza razzismo e senza discriminazioni.
Nella foto una manifestazione antirazzista a Lipari nel 2013.
Lipari - Pausa Caffè? Solo 0,80€ Non sai dove siamo? Ci puoi trovare cercando "Infinity H24" nelle mappe! Non si può sbagliare è a Lipari di fronte la sede dell'Istituto "Isa Vaincher Conti"
A Lipari l'unico centro commerciale aperto H24 è di Giuseppe Lo Schiavo sito in via Tommaso Carnevale di fronte l'Istituto tecnico.
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LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, per comitiva di australiane "lezione" sui piatti tipici eoliani con i "prof" Emiliano e Duilio Cipicchia VIDEO
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- Categoria: Video Interviste
Lipari - Per comitiva di australiane "lezione" sui piatti tipici eoliani grazie all'agenzia "Le Isole d'Italia".
Il gruppo proveniente da Melbourne guidato da Nevia Hogan sta girando l'Italia e ha fatto tappa anche alle Eolie con periplo dell'isola con la "cicerona" Svetlana Roussak Ferlazzo ed i "professori" Emiliano e Duilio Cipicchia del ristorante "Le Macine" di Pianoconte hanno illustrato tutti i prodotti a chilometri zero che il locale presenta nei piatti a partire dal grano duro curato amorevolmente da papà Giovanni e dalla mamma Tina.
La famiglia Villanti-Cipicchia - ricordiamo - sempre disponibile in questi anni ad ospitare lo squadrone del Notiziario fino ai giorni scorsi in occasione dei "50 anni di giornalismo di Bartolino Leone".
L'intervista all'accompagnatrice Nevia Hogan
VIDEO
RASSEGNA STAMPA GDS.IT
Lipari, l’89enne Aldo Palmeri assegna le Tre Corone di Sicilia: l'anno venturo un trofeo con il suo nome
Lezioni di cucina liparitana per una comitiva di australiane innamorate delle Eolie
Guidotti e Woodland dominano (quasi) incontrastati il giro podistico delle Eolie
A Salina campo scuola senza telefonini e TikTok, tuffo nel passato per i giovani partecipanti
Collegamenti con le isole minori in Sicilia, Caronte & Tourist in pole
Lipari - Al Ristorante "Le Macine" dei fratelli Duilio ed Emiliano Cipicchia anche pasta locale...
Lo trovate a Pianoconte info 090 9822387
Lo squadrone de "Le Macine"...
"UN AIUTO PER IL MAROCCO". Lipari, l'iniziativa dello Chef Mohamed Quamiq. Come fare...
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- Categoria: Notizie
"UN AIUTO PER IL MAROCCO".
Lipari, l'iniziativa dello Chef Mohamed Quamiq che da decenni è in servizio alle Eolie.
"Sono in contatto con il Consolato a Palermo - dice - e stiamo lavorando in sintonia per aiutare il nostro popolo Marocchino devastato da questo spaventoso terremoto...".
Per info 3806879420
Da Castel Cellesi in linea Francesco Biancheri. E' tempo di partire
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- Categoria: Notizie
di Francesco Biancheri*
Settembre, è tempo di partire. Cosi iniziava l'ode di d'Annunzio che celebrava i pastori dell'Abbruzzo. Anche dalle nostre isole è tempo di partire. Le vacanze per tanti sono terminate, gli Isolani della diaspora tornano alle loro terre di adozione, alle loro occupazioni, portando con se ricordi, nostalgie e, sotto vetro, quelle essenze e sapori che scalderanno gli inverni delle brumose città in Paesi più o meno lontani. Si parte con la promessa Ebraica “l'anno prossimo a Gerusalemme”.
Sono partito giovane, ed il mio personale “anno prossimo “ è durato quattro decenni. Ma ci sono partenze più liete, nei ricordi della mia infanzia. Quando si chiudevano le case in “paese”, alla fine di Agosto e si andava in campagna, "pa vinnigna". Un movimento quasi corale che coinvolgeva a vario titolo intere famiglie. Ma prima, un piccolo frammento di ricordi intorno al finire del mese di agosto, almeno per quello che mi riguarda.
Gli spartiacque di agosto, a Lipari erano due: il giorno di Ferragosto, che mia nonna vaticinava come il primo dell'Apocalisse: “Austu e Riustu, capinviernu!“. Ed io immaginavo già la ripresa della scuola, la fine del contatto con il mare ecc. Altro spartiacque, il 24 Agosto. San Bartolo. "Dopu i San Vartulu, a mari un si vaci cchiù”. Sembrava dovesse venire il Grande Freddo, e già aleggiavano maglie “in carne” di rugosa lana che a pensarci, anche adesso mi fa venire l'orticaria …Per mia fortuna c'era una amica di famiglia che veniva in vacanza dalla Svizzera tra metà settembre ed i primi di ottobre che mi sottraeva a questo diktat e mi consentiva di fare il mare sino alla soglia del rientro a scuola. Tra l'altro il periodo migliore della stagione, insieme alla primavera inoltrata. Questa abitudine ha fatto si che anche adesso al mare ci vado negli stessi periodi, non essendo un patito dell'abbronzatura ne della mondanità agostana, mese nel quale me ne sto più volentieri in campagna.
Dunque torniamo a vinnigna. Chi più chi meno, a quei tempi teneva coltivata una vigna per i propri fabbisogni familiari. La cultura della produzione su scala industriale di vini e malvasie autoctone si è sviluppata molti anni dopo grazie alla visione di alcuni “furistieri” a cui è seguita la sana emulazione di agricoltori locali, prima a Salina e poi a Lipari. Chi, a quel tempo non aveva la sua vigna, andava ad aiutare i parenti o gli amici che la possedevano. La vendemmia diventava una festa collettiva e tutta l'isola odorava di mosto, che veniva trasportato "chi scecchi nte l'utri". Overo negli otri. Contenitori fatti con la pelle delle pecore, cucite a rovescio. Di questo oggetto ne esistono tracce anche nei racconti mitologici dell'antica Grecia. Lo stesso Eolo, racchiuse in delle otri il vento che Ulisse non doveva usare per fare ritorno ad Itaca .
Ricordo la partenza per la Mennulita "du zu Pinu", in realtà cugino e famiglia, a cui ci accodavamo noi che non avevamo vigne, per dargli una mano e stare in compagnia . "U zu Pinu" era di casa "nto Strittu Luongu". Il giorno della partenza, che procedeva a piedi, ovviante, la casa veniva chiusa come se non si dovesse più fare ritorno, con i teli sui mobili, mentre per il portone ci si atteneva ad un preciso rituale: tutti i giri del “chiavino” intanto. Il “chiavino”, a dispetto del suo nome era una chiave pesante un paio di etti e lunga non meno di quindici centimetri. A questo serramento, si aggiungeva “u catanazzu” formato da una pesante serratura a cui era saldata una altrettanto ponderosa asta di ferro che scorreva dentro degli occhielli metallici fissati al portone, sul tipo di quelli delle celle carcerarie, tanto per capirci con i Milanesi. Alla fine di questo rituale , il Patriarca spingeva il portone con lieve tocco della mano per verificarne la tenuta e ci si avviava alla volta di Mendolita, amena contrada di campagna alle pendici del Monte Gallina.
Ancora l'agricoltura era praticata, i sentieri in ordine e sia le case coloniche che quelle padronali erano tenuite in efficenza. Ovvimanete erano case molto spartane, con i letti dotati di materassi di crine, la cucina alimentata ancora a legna (u cufulari), c'era il forno per il pane ed alcuni oggetti ormai scomparsi come “a furmaggera” una sorta di contenitore di legno aperto e protetto da rete, da attaccare al soffitto dove custodire al fresco ed al riparo dalle mosche il formaggio ed altri generi deperibili. "U cufuni a ligna" (detto poi barbecue) ecc.
L'acqua per la casa era pluviale, raccolta dai tetti e conservata "nta jsterna", spesso abitata da anguille che avevano una funzione purificatrice e “s' assarpava cu sicciu” essendo le case di campagna prive di collegamennto alla rete elettrica, non era possbile installare sistemi di pompaggio. L'elettrificazione delle contrade agricole avvenne molto tardi e con difficoltà,grazie alla abnegazione delle maestranze delle SEL. Ricordo ancora "Ancilu u Lattaru ca cu sceccu purtava o Sarvaturi le putrelle dei tralicci elettrici, uno ad uno. Correvano gli anno 70 del 1900. Non so cosa ne pensiate, ma agli uomini ed alle donne della SEL occorre fare un monumento e questo non lo dico per piaggeria o per l'amicizia che mi lega alla famiglia della propriatà, ma proprio come dato oggettivo.
La vendemmia avveniva in modo “socialista” in quanto sia "i parsunali" (contadini che tenevano il fondo) che i “gnuri” propriatri del fondo, vi partecipavano nella stessa misura. La raccolta dell'uva avveniva a mano, filare per filare, ed i filari erano bassi, quindi la fatica era tanta data la posizione ricurva da assumere per tutta la giornata . Poi l'uva (detta già il vino) si portava "nto palmientu" per la lavorazione, che consisteva in un rito che accomuna tutti i popoli Mediterranei, tanto che alcune scene si ammirano anche su certi vasi esposti nel nostro Museo Archeologico.
La pigiatura avveniva dentro una tinozza di cemento a due livelli: quello superiore di torchiatura e quello inferiore di raccolta del mosto e rigorosamente fatta a piedi nudi, solo da uomini, in nome di una serie di idee preconcette sulle donne e forse per evitare tentazioni che da li a nove mesi potevano contribuire all'incremento demografico dell'isola (solo che così facendo ora siamo alla crescita zero e abbiamo bisogno dell'apporto degli immigrati. Nota del redattore). Non c'erano diraspatrici, torchi ecc. Sul soffitto del palmento una grossa pietra legata ad una catena veniva poi calata nella vasca superiore per comprimere le vinacce e ricavarne l'ultimo mosto.
Poi il mosto veniva fatto decantare prima di riempire le botti, rigorosamente in legno, che venivano un poco di tempo prima lavate nel mare, e "stricati ca rina" all'interno, in modo da eliminare mota e batteri nocivi alla vinifcazione e poi trattati cu surfu. Mentre il tappo veniva fatto da "ciacculi intra na cuasetta i fimmina", per favorire la fuoriscita dei gas di fermentazione. Le vinacce servivano come concimante. A margine di questa pratica si preparava "u vinu cuottu" un aromatico resinoso che diventava anche un dolce speziato, con aggiunta di chiodi di garofano e altro, dall'aspetto simile alla cotognata, ma più scuro.
Di questo dolce ho la ricetta, divenuta ormai introvabile a causa della interruzione di una preziosa catena della conoscenza e ottenuta da un marinaio di Lipari durante un viaggio da Napoli verso Stromboli, e che conserverò con grande cura. Come scrivevo la vedemmia animava tutta l'isola dalla costa alla collina. Chi lavava le botti, chi le trasportava, chi trasportava l'utri e dappertutto un forte odore di mosto, insieme ad una pace grande. “ Dal ribollir dei tini va l'aspro odor dei vini l'anime a rallegrar“ (Carducci).
Scrivo queste memorie, affinche i nuovi Liparoti e coloro che hanno scelto di vivere su questi scogli riscoprano e tengano a mente la storia dei loro antenati, fatta di fatica ma anche di tanto amore. Avere contezza della propria storia e delle proprie origini è il primo elemento per potere progredire nel futuro . “ Meditare sulla storia è la più nobile occupazione dell'uomo “ (Mons. Alfredo Adornato)
Castel Cellesi settembre 2023
*Emigrante di Lungo Corso
C'è posta per "Il Notiziario". Lipari, a Quattropani vietato il transito a Vallone Bianco per una discarica di materiale da risulta..."
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- Categoria: Opinioni
Caro direttore,
questa è la situazione attuale: non si può più accedere alle proprie proprietà a Vallone Bianco.
Strada completamente chiusa da una discarica di materiale da risulta.
E' una vergogna.
Cordiali saluti
Lettera firmata
Da Stromboli in linea Vito Russo "L'isola su Italia Uno..." VIDEO
di Vito Russo
Appuntamento su ITALIA 1 con il Magazine Green E-Planet in onda domenica 10 Settembre ore 13.45. Si parla dell’isola di Stromboli, la rinascita dopo l’incendio del 2022 attraverso la resilienza di chi vive e ama l’isola.
E’ uno dei contributi del Premio Stromboli che ha voluto partecipare anche attraverso l’Arte e la Cultura, proponendo temi ambientali per preservare la natura.
VIDEO
Salina, in scena "L'amore eterno"...
di Carmela Mannuccia
"L'amore eterno - Romeo e Giulietta", 1o settembre ore 21.30, piazza Santa Marina - Salina
La faida tra Montecchi e Capuleti messa in scena a quattro mani dai registi Giò di Tonno e Ugo Bentivegna, insieme alle coreografe Valentina Capuano e Simona Di Marcoberardino sbarca alla isole Eolie
Dopo il debutto sulle Madonie, arriva il turno di Salina. Il 10 settembre alle 21.30, nella piazza di Santa Marina si esibiranno dodici attori e quattro ballerini per celebrare l'amore eterno di una delle tragedie più celebri di sempre, scritta dal grande William Shakespeare.
Lo spettacolo nasce da una collaborazione tra Gio' di Tonno e l'accademia di Spettacolo La valigia dell'attore di cui Ugo Bentivegna è direttore artistico; "è il secondo anno che un'esperienza formativa si trasforma in un vero e proprio spettacolo" dice Bentivegna "l'anno scorso con Shakespeare in Palermo con la grande Sarah Finch e quest'anno con questo musical che è una scommessa in cui sia io che Gio' crediamo fortemente".
In scena gli attori: Alessia di Ranno, Michael Borino, Roberto Vetrano, Caterina Palazzolo, Rosie Lo Bianco, Beatrice Piscopo, Federico Punzi, Fabio Lentini, Francesco Ferrara, Samuele Bentivegna, Marco Siracusa, Andrea Prezzabile.
E le danzatrici: Valentina Capuano, Serenella Colombo, Anna Maria Ferruggia, Maria Chiara Schifano e Simona Di Marcoberardino.
Eolie, il giro podistico se lo aggiudicano Guidotti e Woodland
Al giro podistico non c'è pane per nessuno: quasi tutte le tappe in giro per le isole se le sono aggiudicate Luigi Guidotti e Valerie Woodland.
Entrambi hanno sbaragliato la concorrenza nell’intesa settimana nell’arcipelago caratterizzata da sport e turismo. Nell’ultima tappa, svoltasi a Vulcano, si sono imposti, però, Luigi Guidetti (Corradini Rubiera), collezionando, così, il 33° successo eoliano, e Teresa Latella (Podistica Messina), che hanno completato i 3,5 km previsti rispettivamente in 12’44” e 14’49”.
Mattia Guidetti (Corradini Rubiera) e Valerie Woodland (Podistica Messina) hanno vinto il “21° Giro Podistico delle Isole Eolie”, manifestazione Fidal “Bronze” organizzata dalla Polisportiva Europa Messina. Nell’ultima tappa, svoltasi a Vulcano, una vera e propria “passerella”, si sono imposti, però, Luigi Guidetti (Corradini Rubiera), collezionando, così, il 33° successo eoliano, e Teresa Latella (Podistica Messina), che hanno completato i 3,5 km previsti rispettivamente in 12’44” e 14’49”. Secondo al traguardo l’ottimo Luciano Calapristi (Meeting Sporting Club), attardato di soli 7”. Terzo Fausto Barbieri (Gabbi Bologna), quarto Mattia Guidetti (Corradini Rubiera), quinto Angelo Simone (Orecchiella Lucca), sesto Omar Menolascina (Fidippide), settimo Antonio Botte (Modena Runners Club), ottavo Matteo Lombardo, nono Gaetano Fasone (Torre Bianca) e decimo Luciano Gagno dell’Atletica Ponzano.
Tra le donne, sono arrivate insieme Latella e la compagna di squadra Woodland. Alle loro spalle: Francesca Colafati (Fidippide), Giorgia Sciascia (Meeting Sporting Club), Clara Braga (Atletica Bedizzole), Roberta Lodesani (Corradini Rubiera), Giovanna Di Pasquale, Anita Tron (Atletica Valpellice), Alessandra Mendola (Orrecchiella Luca) e Sara Bernardini della Podistica Solidarietà.
La classifica generale maschile (top ten): 1) Mattia Guidetti (Corradini Rubiera) 1h53’21”; 2) Luciano Calapristi (Meeting Sporting Club) 1h58’58”; 3) Luigi Guidetti (Corradini Rubiera) 2h00’29”; 4) Fausto Barbieri (Gabbi Bologna) 2h06’43”; 5) Omar Menolascina (Fidippide) 2h08’03”; 6) Antonio Botte (Modena Runners Club) 2h11’43”; 7) Gaetano Fasone (Torre Bianca) 2h12’03”; 8) Mirco Bianchin (Atletica Valdobbiadene) 2h13’31”; 9) Luciano Gagno (Atletica Ponzano) 2h14’37”; 10) Felice Ruggeri (Podistica Messina) 2h15’47”.
“Tutto è filato liscio e pure questa ventunesima edizione del Giro ha regalato una bella settimana di sport e turismo – dichiara Costantino Crisafulli, presidente della Polisportiva Europa -. La macchina organizzativa del “Giro” è complessa, poiché ci muoviamo su quattro isole ed occorre essere logisticamente impeccabili e anche fortunati con le condizioni meteo. Per il mare agitato abbiamo dovuto posticipare mercoledì la tappa di Stromboli, ma ci siamo rifatti proponendola giovedì. I partecipanti sono soddisfatti dell’esperienza vissuta in questo incantevole arcipelago e ciò ripaga i nostri sacrifici”.
Nyotaimori
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- Categoria: Opinioni
di Salvatore Leone
La donna gustosa è servita. Dopo la ragazza ricoperta di cioccolato nel buffet dell'hotel di Golfo Aranci a Milano si può partecipare a cene condite con il Nyotaimori che significa mangiare il cibo le portate sulla pelle di una donna che diventa tavolata umana.
Perché sempre una donna e mai un uomo? Sul mangiare sicuramente ci sarà qualche intervento politico prima di un eventuale sciopero della fame. Mentre alle Eolie si parlerà del totano ripieno da mangiare nel modo tradizionale senza mettere a nudo i prezzi.
Lipari zona centrale, vendesi magnifico alloggio panoramico di circa mq 140 oltre terrazza godibile della stessa superficie dell’alloggio. Ottimo stato. Tel. 335-8331174
EOL MARE servizi marittimi Lipari
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
Da Freiburg Germania in linea Michele Sequenzia
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di Michele Sequenzia
Caro Gennaro,
le tue interviste sono un " bagno culturale prezioso", storico, sociale e politico, per noi che abbiamo bisogno di sapere!
Grazie a Te siamo informati. " Il valore delle Isole Eolie sta nella loro Storia. "
I miei amici tedeschi sono innamorati dell' Italia.
Le innumerevoli televisioni tedesche, pubbliche e private, continuano a fotografare l'Italia, da nord a sud, ovunque, un piacere immenso
Un tedesco su due ama la cucina italiana. Uno su tre continua a fare le vacanze da noi.
La nostra Italia è governata molto male.
I nostri immensi debiti sono tutti a carico della " girandola" dei governi " romano " centrici, impotenti, non sanno " governare".
e della pessima amministrazione del "paesaggio-territorio", abbandonato e distrutto, e dei suoi abitanti.
Dal Notiziario delle Isole Eolie leggo :
"Il bagno, di cui fa parola Polibio, esistente in Lipari vicino il Tempio di Diana, fu rinvenuto dal benemerito Monsignor Reggio nei primi anni del corrente secolo.
Egli ansioso di trovare qualche avanzo dell'antica città, fece fare degli scavi fra il palazzo vescovile e il Seminario...scoprì tre stanze;
la seconda e la terza hanno pavimento a mosaico, nella prima delle due il mosaico costa di un tondo, entro cui è espressa una Sirena in atto di guidare un cavallo marino."
Cosa pensa di fare la Regione Sicilia? Perché tanto miserevole , orrendo abbandono??
Ogni tedesco difenderebbe con ogni mezzo il Patrimonio del Tempio di Diana.
Viva il Notiziario che difende eroicamente il Patrimonio culturale italiano.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
17 MARZO 2022
L’intervista del Notiziario a Michele Sequenzia, l’italiano vero e libero
Leggi tutto: Da Freiburg Germania in linea Michele Sequenzia
Eolie, NotiziariOggi del 11-9-2023
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- Categoria: Opinioni Cultura Satira
foto di Mario Marturano
PRIMA PAGINA: COSTANDO
L'Italia è una terra benedetta da una costa spettacolare, offrendo una varietà di destinazioni balneari che si adattano a ogni gusto e budget. Dalla costa dorata della Sardegna alle spiagge rocciose della Liguria, c'è un angolo di paradiso per tutti. Per chi ama la vita all'aria aperta il camping vicino alle spiagge è spesso una delle migliori opzioni per godersi appieno la bellezza naturale del paese. Amalfi è la regina della costiera amalfitana con acque turchesi e le scogliere a picco sul mare creano un'atmosfera da sogno, rendendo ogni visita un'esperienza indimenticabile. Cinque Terre sono gioielli incastonati fra mare e monti. Un insieme di cinque borghi lungo la costa della Liguria è famoso per le sue spiagge incantevoli e le sue acque cristalline. Monterosso al Mare è particolarmente noto per la sua spiaggia ampia e i servizi eccellenti.
Rimini il paradiso dei giovani. Conosciuta come la capitale dell'ospitalità sull'Adriatico, è la meta ideale per i giovani in cerca di divertimento, grazie alle sue numerose discoteche e bar sulla spiaggia. Forte dei Marmi con lusso e glamour per un'esperienza di spiaggia lussuosa con i suoi stabilimenti balneari esclusivi e le boutique di alta moda, offre un'esperienza di vacanza chic. Cala Gonone: la perla della Sardegna, un piccolo angolo di paradiso noto per le sue acque cristalline e le sue spiagge incontaminate. È il luogo ideale per gli amanti degli sport acquatici, come snorkeling e immersioni. Taormina é l’eleganza siciliana in un mix unico di cultura e bellezza naturale. Il suo Teatro Greco, con vista sul mare, è un must per tutti i visitatori. San Vito Lo Capo è il Caraibi italiano per la sua spiaggia di sabbia bianca e le acque azzurre, famoso per il suo annuale "Cous Cous Fest". Sperlonga é il segreto del Lazio, una perla poco conosciuta che offre spiagge di sabbia bianca e un centro storico affascinante. Porto Cesareo, il tesoro del Salento che vanta alcune delle spiagge più belle del Salento, con acque poco profonde e sabbia dorata. Vieste, la punta del Gargano con le sue spiagge di sabbia bianca e le famose scogliere calcare. Ogni località balneare italiana offre qualcosa di unico, rendendo difficile scegliere la destinazione perfetta. Tuttavia, una cosa è certa: tra l'ampia varietà di paesaggi e atmosfere, c'è una spiaggia in Italia che soddisfa ogni desiderio e aspettativa. Delle Eolie ormai si sa tutto e molto di più.
ISOLA LEGNO foto Elio Beninati
Trattano le ultime gocce
dove il mare accarezza le barche
di vecchio legno con nuove forme.
Aride giornate di sole
mostrano il medusario umano
che come ortica salata scompone
la pelle sempre più nera
e invasa come spine di roccia
senza muschio di base
e sale di periferia.
L’isola conosce i meriti
ma anche i mariti
inutili padri senza zaini.
CONTROCORRENTEOLIANA: ALBERGHI
Le strutture alberghiere eoliane offrono delle sistemazioni ottime. Certamente c’è sempre il furbetto pronto a colpire ma ormai l’eventuale puzza di bruciato si avverte da lontano e si cerca di non annusarla. Sicuramente manca il famoso albergo per sceicchi ma quel genere di clientela si muove con barche superdimensionate che si lasciano cullare dal dolce mare eoliano.
VERO&FALSO
-Politico eoliano allunga.
-Elettore eoliano accorcia.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta con il lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272
Da Quattropani in linea Bartolo Casella "Primo giorno di scuola anche con le erbacce..."
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di Bartolo Casella
Buongiorno direttore,
si cambia la pentola,ma si mangia la stessa minestra.
Domani inizia l'anno scolastico anche nella scuola di Quattropani e i bambini troveranno una foresta di erbacce e di fogliame sparsa intorno alla scuola, addirittura il marciapiede per l'ingresso alla materna completamente coperto dalle sterpaglie.
Non è mio solito fare polemica ma ora sono stufo,perché tra assessore, consiglieri di maggioranza e minoranza, abbiamo 4 politicanti residenti a Quattropani e nativi di Lipari che, sicuramente, per ricoprire il ruolo che hanno, sono passati casa per casa per vendere il loro progetto o programma.
Ma non siete stati chiari perché potevate dire che la scuola di Quattropani si sarebbe pulita solo i giorni prima delle elezioni con il volontariato o con qualche scemo di turno che andasse a parlare con la preside e si facesse autorizzare per pulirla.
Poi quest'anno con l'arrivo della nuova preside non avete pensato in che stato potesse trovare il complesso, penso che sia stata una pessima accoglienza. Vi ricordo anche che due/tre anni fa abbiamo donato dei soldi per uno scivolo nuovo ma ancora oggi non è stato montato,"forse sarà diventato un buono fruttifero".
Sento spesso dire la frase retorica "cittadini di seria A e Serie B", lascio a voi l'arduo compito di classificare i nostri bambini l'appartenenza alla propria classifica.
Saluti
C'è posta per il "Notiziario". Lipari, "spettacolo" a Pianoconte ed all'Annunziata..."
Gentile direttore,
girando l'isola questo è lo "spettacolo" che si ammira transitando dall'Annunziata e da Pianoconte.
Meno male che il belvedere di Quattrocchi fa dimenticare tutto...
Cordialmente
Lettera firmata
Da Pistoia in linea Daniela Giuffrè "Il meteorologo Giorgio Sarro: il mediterraneo nell'occhio del...ciclone"
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di Daniela Giuffrè
Su segnalazione di Giorgio Sarro, che mi ha inviato questa foto, vi mostro una foto satellitare del maltempo, soprattutto vento, che abbiamo avuto qui da noi nei giorni passati. La perturbazione si é chiaramente trasformata in una tempesta tropicale, che si sta dirigendo verso la Libia e, si presume, darà molto filo da torcere a Bengasi. In quella zona, l'acqua del mare é arrivata a 28 gradi, come la temperatura delle acque dei Caraibi, ed é cio' che causa questi fenomeni, non usuali dalle nostre parti.
Questa foto dimostra due cose: 1 - dagli Stati Uniti, dove lavora Giorgio, possono controllare e prevedere il meteo in Europa. 2 - é una evidente dimostrazione degli effetti del riscaldamento climatico nel Mediterraneo. Questi fenomeni ci interesseranno sempre di più e, nonostante l'Italia si trovi nel centro del Mediterraneo, quindi nell'occhio - mo' ci vuole - del ciclone, alla ricerca scientifica, in questo campo, danno solo le briciole. Mi sa che il famoso PNRR lo useranno per tutto tranne che per quello che ci serve veramente...
NOTIZIARIOEOLIE.IT
27 GENNAIO 2021
LE INTERVISTE DE “IL NOTIZIARIO” agli emigranti. La nuova generazione: Irene e Giorgio Sarro
30 LUGLIO 2021
L’intervista del Notiziario al comandante Daniela Giuffré, la legge per l’ambiente
30 luglio 2023
Lipari, il giovane Giorgio Sarro finanziato dalla Nasa per la ricerca sulla meteorologia
Lipari, Sauerborn "mio padre Willi e l'ambasciata mi indica testimonial Italo-Tedesco..."
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- Categoria: Opinioni
di Roberto Sauerborn
Mio padre, Willi, arrivò da Coblenza oltre 60 anni fa, a Lipari per avviare la meccanizzazione della coltivazione delle cave di pomice, dove conobbe mia madre (che sposò in Germania) e così vi rimase per tutto il resto della sua vita. Il mio primo viaggio in Germania lo feci a otto anni, con un viaggio in treno che sembrava non finire mai, ma che era per me carico di aspettative e immaginazione. Conobbi Bonn, Francoforte, grandi e illuminatissime di notte, e Coblenza con il suo Reno e la Mosella.
Da buon tedesco, mio papà, non ha mai voluto sforzarsi di togliersi quel suo accento nel parlare quotidiano in un “italo-tedesco-siciliano” che lo rendeva unico e inimitabile. Lui mi parlava in tedesco e io gli rispondevo in italiano e così, intanto, conoscevo la sua Germania: le nuotate o le pattinate sul ghiaccio o il vino bianco della Mosella (Trocknen), o il suo dialetto (Platt) da “Moselweiser”, ma anche la sua guerra a 15 anni... In quel primo viaggio, era il 1970, conobbi le mie zie (mio padre era l’unico maschio di 6 figli) di cui due pittrici.
Scoprii successivamente che una di loro, Aen Sauerborn, era una nota artista postbellica e contemporanea. Papà, che intanto aveva cambiato occupazione e lavorava nel settore turistico, nelle Eolie era diventato un riferimento anche per i tantissimi connazionali che le visitavano: ricordo che è stato inserito anche in una guida tedesca.
Sono tornato in Germania più volte, ma non ho mai deciso di trasferirmici definitivamente pur se ci sono andato molto vicino quando mia zia, “quella brava”, mi incoraggiò dato che aveva rapporti di lavoro con “colleghi” architetti del calibro di Oswald Matthias Ungers: sarebbe stata un'altra storia.
Vivo in Sicilia, terra che amo, dove mi interesso anche di sviluppo sostenibile e beni culturali ma la Germania è dove sento anche la mia origine, dove miei figli spero studieranno e dove, se vorranno, decideranno di vivere come cittadini del mondo. #germaniainitalia.
-Sono veramente onorato e ringrazio di vero cuore l’ Ambasciata di Germania Roma, che ha voluto indicarmi come uno dei testimonial “Italo-tedeschi” dandomi il grande piacere di poter ricordare mio padre, Willi e del suo grande amore per l’Italia, la Sicilia. Grazie.
Jeannette Villepreux- Power, una donna straordinaria nella Sicilia del primo ottocento
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di Ennio Fiocco
Dalle mie recenti ricerche mi hanno colpito gli scritti di Jeanne Villepreux-Power (1794 + 1871), rimasta in oblio per oltre 150 anni e da poco tempo rivalutata. Donna eclettica, partita da autodidatta fino ad arrivare nelle alte sfere della biologa marina. La sua storia personale è stata travagliata e merita di essere rivissuta. Nata in Francia a Juillac, il 25 settembre 1794 durante il periodo del terrore, primogenita di Pierre, un calzolaio del paese, e di Jeanne Nicot, una donna colta la quale poteva istruire i bambini del comune dopo che gli istitutori erano quasi del tutto scomparsi a causa della Rivoluzione.
All’età di 18 anni, nel 1812 - dopo che la madre morì e il padre si risposò - Jeannette partì a piedi per Parigi accompagnata nel viaggio da un cugino incaricato di trasportare una mandria ai macelli della capitale. Viaggiano a piedi per di 400 km, ma all’altezza di Orléans il parente si rivela indegno di fiducia in quando tenta di impossessarsi di lei. La giovane si ribella, corre alla polizia e lo denuncia. In attesa di ricevere da casa la lettera che l’autorizzi a continuare il viaggio da sola, è costretta a vivere in convento. Raggiunge la capitale dove il posto di lavoro che l'aspettava non era però più disponibile, ma la fortuna la toccò in quanto, aggirandosi in un quartiere elegante della capitale e fermandosi casualmente di fronte alla vetrina del negozio di moda Germon et Huchez - che vestiva tutta la Parigi bene dell’epoca -, venne notata dalla proprietaria che iniziò a chiacchierare con lei.
Colpita dall’entusiasmo della giovane, la assunse e presto Jeannette divenne la sua pupilla e la sua sarta migliore, tanto che le venne affidata la lavorazione dei merletti dell’abito nuziale di Maria Carolina di Borbone che, nel 1816, sposò il duca di Berry, nipote del re di Francia. Si pensa che in tale contesto, probabilmente, incontrò James Power, d’origine irlandese e devoto cattolico che la condusse a Messina dove aveva il proprio interessi come uomo d'affari. Il 4 marzo 1818, nella chiesa di S. Giovanni Evangelista della città peloritana, Jeannette sposò James, diventando Lady Power. Nell’anglofila città dello Stretto del primo ottocento i Power frequentavano la migliore società e l’attiva colonia inglese presente. Jeannette preferiva sopratutto dedicarsi alla ricerca naturalistica, in particolar modo quella dell’ambiente siciliano, senza essere mai osteggiata dal marito.
Affermava di aver “percorso a piedi e in tutte le direzioni più volte tutta la Sicilia, provincia per provincia, per fare collezioni di storia naturale e di antichità”. Furono proprio gli esiti di queste ultime, che contribuirono all’origine delle sue collezioni rare e insolite destinate a trasformare la sua villa in un punto di ritrovo per studiosi italiani e stranieri. Sapeva disegnare e dipingere in modo eccellente, oltre che praticare la tassidermia: la sua casa, ormai ritrovo dell'elite scientifica siciliana, era diventata un piccolo museo. Jannette deve la sua fama, però, alle ricerche oceanografiche; in particolare abitando nella zona del porto di Messina - in una villetta messa a disposizione, sembrerebbe, da Anastasio e Luigi Cocco, naturalisti ben noti nell'isola - dal 1832 iniziò ad analizzare tutte le creature marine, inaugurando la sperimentazione della vita nell’ambiente marino, costruendo delle gabbie, che vennero denominate “gabbioline Power” o “cages à la Power”.
Fra le creature marine analizzate figurano, oltre all’Argonauta, la Stella di mare, la Piovra, la Bulla lignaria ecc. Nel 1839 pubblica un libro sulle sue osservazioni naturalistiche e così diventa un’autorità nel campo scientifico. Ciò che propongo ai lettori con questa mia ricerca è un'altra opera pubblicata nel 1842 in italiano ed esattamente la “Guida per la Sicilia” presso un editore Partenopeo. In particolare, la specialità scientifica della “Guida” era data dal fatto che Jeannette vi aveva inserito una vera e propria “rubrica di storia naturale”, integrata in appendice da “alcuni cataloghi appartenenti alla Conchiologia , alla Tetologia, alla Ornitologia, alla Botanica, ecc.”. Di lei dicono nel 1844 “Dolce cosa è annunziare al pubblico la nuova Guida per la Sicilia della chiarissima Power, nome pur troppo noto agli scienziati nazionali e forestieri, nome che segna una scoperta nella Storia Naturale. L’opera che viene ora in luce è la più compiuta ed esatta fra quante in simil genere se ne conoscono”.
La “Guida” rappresenta un'opera speciale ed è stata il primo lavoro specifico di settore pubblicato per l'epoca, dove l'autrice parla e descrive i paesi siciliani e vengono descritti i monumenti l'arte, le biblioteche, i musei ecc. e ciò iniziando proprio da Messina, evidenziando che il tutto le è costato “fatica, e che dispendio ha dovuto costare a me tale impresa... “ e che la pubblicazione può essere “utile agli stranieri non meno che ai nazionali”. Si pensi che al tempo era pericoloso viaggiare in Sicilia, soprattutto per una donna quale Jannette, la quale ha dovuto pure cimentarsi con il dialetto siciliano! La ricercatrice, nell'introduzione afferma: “Chi si fa a visitare la Sicilia, classica isola, superiore ad ogni altra in ricchezze naturali ed artistiche, dee avvertirvi pur troppo la mancanza di una Guida esatta e completa.
Questa mancanza appunto fu da me riconosciuta quando, tratta principalmente da investigazioni di storia naturale trascorsi per ogni banda l'avventurosa contrada. Volsi l'animo sin d'allora a provvedere i viaggiatori di quell'ajuto che io non aveva trovato; e però più volte e per ogni verso ricalcai quella terra, notai quanto v'era di più importante sotto qualunque aspetto, e così formai il libro che ora presento al pubblico...”. Adesso mi soffermerò, in particolare sulle “Isole Eolie” trattate nella“Guida”. “L'isole anticamente Eolie meritano l'attenzione dei Naturalisti per le sostanze vulcaniche e per le produzioni marittime. Gli antichi non ne conoscevano più di sette...e convien dire che o posteriormente ne siano sorte altre tre...”.
Parla dell'Isola di Vulcano “Nel tentare di rompere a forza di martello qualche pietra di quelle che circondano questa valle, si sente un interno fragoroso rimbombo, che mentre ci assicura di esservi gran vuoto, fa pur temere per l'osservatore, che camminando per l'erta su quella sabbia biancastra piena di scorie e di pomici, sprofondar si vede sino alle ginocchia...si scende a cavare il zolfo, l'allume, il sale ammoniaco, ed altre sostanze vulcaniche, che si trasportano alla fabbrica della famiglia Nunziante...”. Nel descrivere geologicamente l'isola di Lipari afferma che “a piè del monte S. Calogero vi sono dei bagni minerali, ma non solfurei, con delle stufe. Da una crepaccia di questo monte ad un quarto di miglio al di sotto delle stufe vi è una sorgente di acqua quasi bollente, che serve per molini, abbondantissima, e che raffreddata serve pur bevanda agli abitanti...Il bagno, di cui fa parola Polibio, esistente in Lipari vicino il Tempio di Diana, fu rinvenuto dal benemerito Monsignor Reggio nei primi anni del corrente secolo. Egli ansioso di trovare qualche avanzo dell'antica città, fece fare degli scavi fra il palazzo vescovile e il Seminario...scoprì tre stanze; la seconda e la terza hanno pavimento a mosaico, nella prima delle due il mosaico costa di un tondo, entro cui è espressa una Sirena in atto di guidare un cavallo marino.
Nella terza il mosaico è formato a foggia di cornice consistenti in quadrettini rappresentanti varie figure, e nel centro un bove ed un cavallo marino, e tre delfini (emblema di Lipari). Sotto queste stanze vi era il passaggio delle acque termali sostenuto da ottanta colonnette formate da mattoni...Contigua alla prima stanza vi è una vasca, in cui si trovano utensili di terra cotta, come lucerne, tazze e vasi, alcuni dei quali conservati nella Libreria Vescovile. Dal fu Vescovo Monsignor Todararo, annojato dalle visite dei viaggiatori, che venivano ad ammirare questo nobilo monumento, fu nuovamente sotterrato: ciò mostra quanta stima avesse per l'Archeologia!...Le produzioni dell'isola più abbondevoli e squisite sono fra i vegetali i fichi, e l'uve dalle quali si estrae dolcissimo vino detto malvasia.
Dell'uva passa grossa e piccola, come ho detto, se ne fa gran commercio all'estero...”. Descrive l'isola di Salina e poi l'isola di Stromboli con le sue eruzioni. Parla anche dell'isola di “Panaria” e che le “isolette e scogli sono Basiluzzo, Dattilo, alla cui radice sgorga dell'acqua bollente, Lisca bianca, e Bottaro. Nello scoglio Basiluzzo si osservano vestigia di antico fabbricato, e vi si son rinvenute anticaglie; come medaglie ec...”. Infine la Villepreux- Power nel parlare delle diverse varietà dei prodotti vulcani rinvenuti alle Eolie, precisa che “ne raccolsi per mio gabinetto più di trecento esemplari diversi, e questi furono osservati da molti Geologi, frà quali l'egregio Barone Sartorius di Francoforte sul Meno.
Nel mare di queste isole si rinvengono quantità di molluschi...che sono i più grandi dè mari di Sicilia, e vi si pescano più varietà di coralli”. Per ironia della sorte durante il viaggio del rientro definitivo in Inghilterra, compiuto dai coniugi Power/Villepreux nel primo quarantennio del 1800, in nave che li conduce da Messina a bordo del brigantino Bramley, tutte le carte, le collezioni e gli appunti di Jeanne andranno perduti nel naufragio al largo delle coste bretoni, tornando in fondo al mare che le aveva generate.
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I DOCUMENTI STORICI IN ESCLUSIVA SUL NOTIZIARIO DELL'AVVOCATO ENNIO FIOCCO
31 OTTOBRE 2019
Andreas Achenbach e la visione dello Stromboli del 1844
1 NOVEMBRE 2019
Il viaggio di Lazzaro Spallanzani
9 NOVEMBRE 2019
Athanasius Kircher e lo Stromboli del 1600
16 NOVEMBRE 2019
Filicudi, Don Giovannino Lopes e la storia delle murene
28 DICEMBRE 2019
Cesarina Gualino e il soggiorno a Lipari nel 1931
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Stromboli, in 80 per "l'Aerial Weeks..."
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Dopo lo strepitoso successo dell’anno scorso, gli organizzatori dello Stromboli Aerial Weeks ci avevano lasciato con la promessa di ritornare con la loro arte, i loro colori e il loro entusiasmo. Questo impegno è stato onorato e mantenuto: la seconda edizione della Kermesse più partecipata dell’Isola ha persino superato ogni aspettativa, portando a Stromboli quasi 80 atleti che hanno “sfidato” le previsioni meteo non certo favorevoli pur di essere presenti.
Ancora una volta Ludovica Capodanno Curatolo, madrina e “mente” di tutto l’evento, coadiuvata e supportata dai Maestri Salvo Guagliardo e Jennifer Spina ha trovato la ricetta del successo, portando a Stromboli professionisti e artisti di calibro europeo che hanno messo a disposizione la loro esperienza per regalare agli atleti - e agli abitanti accorsi ad ammirarli - momenti magici di pura arte. Marta Mearelli, Chiara Baltieri, Amedeo Amantino, Alessandra Canini e Rachele Trapani, formatisi nelle migliori Accademie europee, sono stati capaci di creare un’atmosfera vibrante e carica di energie positive grazie alla loro professionalità, disponibilità e allegria.
Il successo ed i numeri ottenuti sono stati frutto di un lavoro durato un anno, durante il quale Ludovica si è avvalsa del supporto dei migliori tecnici ed esperti del settore: l’evento è stato infatti organizzato da The Aerial Project in collaborazione con Opes settore danza Sicilia, Pagano Spettacoli per l’area di acrobatica aerea e The Pole per la pole dance e patrocinato dal comune di Lipari e dalla pro loco Amo Stromboli. Tra gli sponsor una particolare menzione e un doveroso ringraziamento va a trasporti SNAV e Wear Ugo dance, che hanno creduto in questo splendido progetto dando il loro supporto in modo concreto. Infine grazie a Barbara Sambataro per aver curato la Comunicazione e le Pubbliche Relazioni.
L’immensa gratitudine degli organizzatori va anche alla parrocchia di Stromboli per aver concesso di usare il sacrato della Chiesa di San Bartolomeo e alla scuola Xdancers di Catania che ci ha dato costante supporto nel trovare sempre una soluzione vincente di fronte agli inevitabili imprevisti che si sono verificati.
Stromboli Aerial Week è una grande famiglia, fatta anche di mani tese - in questo caso anche braccia- e sostegno reciproco: è il caso delle insegnanti e amiche Giorgia Arcidiacono e Monica Ridolfo, che non hanno mai fatto mancare il loro appoggio fornendo assistenza e aiuto ogni volta che è stato necessario. In una parola: preziose. Il nostro ultimo grazie va a tutti gli abitanti di Stromboli, appassionati o semplici curiosi, che insieme a noi hanno partecipato con entusiasmo alla seconda edizione di Stromboli Aerial Week, un sogno nato in punta di piedi e diventato una splendida realtà. Con la promessa -ancora una volta- di ritrovarci tutti insieme il prossimo anno.
Lipari, pontili galleggianti&Rifiuti, continua la valanga di ricorsi sul Comune...
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Una valanga di ricorsi tributari continua ad abbattersi sul Comune di Lipari.
I titolari delle concessioni di aree demaniali contestano da tempo un difetto di potestà impositiva dell’ente per la riscossione della tari, ovvero la competenza esclusiva dell’ufficio circondariale marittimo, e ciò nonostante l'ente abbia sempre sopperito, nell’interesse della collettività ed in ossequio alle disposizioni normative vigenti (regolamento comunale, nonché dell’ordinanza emessa dalla stessa Cp) per mezzo della propria ditta incaricata, all’erogazione di un servizio essenziale.
In questi anni si sono susseguite numerosissime sentenze della corte di diustizia tributaria di 1’ grado di Messina di accoglimento dei ricorsi proposti dai titolari dei pontili galleggianti (ovviamente appellate dall’ente) nonostante la già detta ordinanza dell’ufficio circondariale preveda espressamente che, nelle more dell’effettuazione delle procedure di gara ad evidenza pubblica comunitaria per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui di carico, si fa obbligo "ai concessionari di porti-approdi turistici e punti di ormeggio destinati alla nautica da diporto presenti nell'ambito eoliano di conferire, secondo le modalità della citata ordinanza e segnatamente direttamente alla ditta incaricata del servizio di raccolta dei rifiuti del Comune di Lipari., i rifiuti di natura garbage prodotti dalle unità da diporto, pesca o altro tipo presenti nei rispettivi specchi acquei in concessione, concordadone le modalità di conferimento con la stessa ditta".
Ma non sono mancati pronunciamenti, anche recentissimi della stessa Corte di Giustizia Tributaria di Messina, nonché della Suprema Corte di Cassazione, di segno opposto, che hanno ritenuto i ricorsi infondati, riconoscendo la legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale, visto che essa è stata delegata con ordinanza, a raccogliere i rifiuti urbani anche nell’area portuale per conto della stessa autorità marittima.
L’ultima parola spetta dunque ai giudici tributari che decideranno quale ente sia effettivamente legittimato a pretendere il pagamento del servizio, nel frattempo si continuerà a vedere sbarcare - come accaduto nei porti di Panarea, Gelso a Vulcano, a Pignataro a Lipari, a Canneto, sacchi di spazzatura che nei pontili galleggianti arrivano anche con i tender dei mega yacht e in qualche caso li ritira anche una ditta privata.
Rassegna Stampa GDS.IT
Lipari, aumentano i rifiuti in arrivo da panfili e yacht ma sulla Tari resta l'incognita
Il Tar promuove al liceo una studentessa messinese affetta da sclerosi multipla
Panarea, festa per il matrimonio dell'eolian-australiana Bianca Tesoriero con Michael Edwards
Maltempo alle Eolie: il traghetto riesce ad attraccare a Lipari, barca spiaggiata a Canneto
Panarea, impresa di un barcone: con mare forza 5-6 trasporta turisti bloccati da giorni. E a Vulcano nave ferma per un guasto
Concorso per collaboratori amministrativi al Cnr: prorogata la scadenza, posti anche a Palermo
Scontri e scontrini
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- Categoria: Opinioni
di Salvatore Leone
Sessanta euro per due caffè e due bottigliette d'acqua a Porto Cervo vengono giustificati dal gestore con: “non è un semplice caffè, è un'esperienza!”. A caro prezzo! Il treno degli scontrini col caro viaggia a velocità supersonica. Ma quale sarà il prezzo giusto e se il medesimo può variare in funzione del servizio e dei luoghi?
L’inflazione non giustifica la totalità delle lamentele. Forse è giunto il momento d’invertire le parti e far fare il prezzo al consumatore in funzione di cosa prende e come viene servito indipendentemente dal dove. Prima di arrivare allo scontro perché si pagherà la famosa aria spesso inquinata. Altra fregatura.
Lipari zona centrale, vendesi magnifico alloggio panoramico di circa mq 140 oltre terrazza godibile della stessa superficie dell’alloggio. Ottimo stato. Tel. 335-8331174
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L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
Eolie, NotiziariOggi del 10-9-2023
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foto di Mario Marturano
PRIMA PAGINA: SCUOLANDO
Il nuovo anno scolastico e alla luce degli avvenimenti sempre più frequenti riguardanti i casi di ansia scolastica, è il momento importante per osservare la profonda interconnessione tra l'ambiente educativo e le sfide psicologiche affrontate dai giovani. Dopo il Covid-19 si ritorna alla normalità e con essa ritornano sfide sempre attuali. All'interno del tessuto intricato del sistema didattico contemporaneo, si delineano le dinamiche complesse dell'ansia scolastica, accentuata dall'incessante spinta verso la performance. L'ansia scolastica è un fenomeno ubiquitario che può gettare un'ombra minacciosa sul percorso educativo dei giovani. Quando i banchi di scuola smettono di essere uno spazio di scoperta e crescita e si trasformano in un campo di battaglia interno e personale, il successo scolastico diventa catalizzatore di ansie profonde. Il nostro sistema scolastico, sebbene intriso di buone intenzioni, soffre del profondo radicamento del paradigma orientato alla performance, che può risultare avverso al benessere psicologico degli studenti.
L'adolescenza è un periodo di profonde trasformazioni, sia a livello fisico che psicologico, dove l'individuo si sforza di definire la propria identità. In questo momento così delicato, la pressione aggiuntiva di un sistema scolastico eccessivo, può rappresentare un sovraccarico emotivo per una psiche già in cerca di equilibrio. L'isolamento, la paura del giudizio sociale e il senso di inadeguatezza rischiano di diventare ostacoli significativi per un percorso di crescita sereno. In questo contesto emerge la rilevanza del ruolo degli educatori e dei genitori. Attraverso un cambiamento graduale dell'approccio educativo, che possa considerare maggiormente la salute mentale ed il benessere psicologico, si può sperare in un ambiente scolastico più empatico e supportivo.
ISOLA SCIENZA foto di Pierluigi Mantini
Fermare i momenti
senza guardare l’ora
nella tardiva considerazione
della vita che spinge oltre l
la scienza attiva che vuole nuove
esperienze fuse e raccordate alla vita.
Scienza esatta di benessere che spinge
e ferma l’attimo giusto
dell’isola che ruota
intorno a se stessa
e oltre l’ambiente.
Raccogliere i fondi
prima di affondare
con la società
virtuale e patetica.
CONTROCORRENTEOLIANA: DIFFICOLTA'
Giornalmente le Eolie scoprono il di più che manca e cercano di sottrarre all’abitudinario la compensazione che non potrà mai essere democratica. La difficoltà di essere eoliani. Un peso che nessuno potrà mai togliere perché tutto è dovuto. Indipendentemente se legale e no.
VERO&FALSO
-Politico eoliano osserva.
-Elettore eoliano conserva.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta con il lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272
Da Vulcano in linea Carlotta Rusconi "benvenuti a Gelso..."
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di Carlotta Rusconi
Buongiorno caro direttore,
Passata l'estate o meglio il periodo più congestionationato dell'estate (con tutto ciò che comporta) rieccomi da Vulcano!
Più precisamente sono a Gelso!
Ti allego qualche scorcio!
Un abbraccio!
Lipari, 3 interventi dell'elisoccorso negli ultimi giorni.
E tutti ricoverati al Papardo di Messina per problemi cardiologici, urologici e per altra patoloagia.
-COME DIVENTARE SOCCORRITORI DEL CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO
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Personaggi&Sosia. Antonio Natoli e Dimitri Gaspar
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- Categoria: Personaggi Eoliani
sac. Alessandro DE GREGORIO, Parroco della Parrocchia San Cristoforo in Canneto – Lipari, Amministratore parrocchiale della Parrocchia San Gaetano in Acquacalda – Lipari, Amministratore parrocchiale della Parrocchia Maria SS. del Rosario in Lami – Lipari e Amministratore parrocchiale della Parrocchia SS. Nome di Maria in Pirrera – Lipari;
Lipari, ancora cambi di guardia nelle Chiese eoliane su disposizione dell'Arcivescovo Giovanni Accolla.
Alessandro De Gregorio, nominato sacerdote della parrocchia San Cristoforo in Canneto, amministratore parrocchiale di San Gaetano in Acquacalda, della parrocchia Maria SS. del Rosario in Lami e della Parrocchia SS. Nome di Maria in Pirrera.
Letterio Maiorana, è stato nominato sacerdote della Parrocchia Santa Maria Annunziata e Assunta in Forza d’Agrò,
Lipari, Martina e Remo sposi e ieri sera che serenata…
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Salina, campo scuola senza telefonini e tik tok. Non sembra vero...
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Durante lo svolgimento del campo scuola, organizzato dall'ASD Dojo Zen di Albano Laziale in collaborazione con gli Scout delle Eolie, gli allievi hanno volontariamente rinunciato al telefonino, computer e internet per vivere veramente, come hanno avuto dall'inizio dei tempi la possibilità i loro genitori, nonni e antenati. Senza il continuo obbligo di messaggiarsi, guardare Tik Tok e social, giocare con videogame o vedere un tramonto o i loro "contatti" solo attraverso lo smartphone. Una scelta difficile, che in molti non condividono e non capiscono, ma ampiamente ripagata da una settimana di vita intensa e difficile, condividendo cibo e emozioni vere, canti e giochi, workshop e seminari, escursioni in mare e montagna. Ha fatto venire i brividi agli organizzatori la visita di ieri, a sorpresa a Valdichiesa, dove si sta svolgendo il campo, di padre Alessio Mandanikiotis, l'ultimo eremita del cristianesimo orientale.
Archimandrita a Milazzo, Alessio ha cantato canti antichi, in lingue antiche, davanti la madonnina con i campanelli simbolo del posto. I responsabili del campo hanno avuto poi il piacere di ascoltare la conferenza a Malfa di quelli che si definiscono "quattro amici al bar", Enzo Basso, Diego Celi, Pino Privitera e Raffaele Manduca, che con gli amministratori locali hanno permesso all'ultimo eremita, strappandolo alla sua quiete antica, di tornare alle Eolie dopo più di 50 anni e di visitare per la prima volta Salina. Ascoltare padre Alessio è stato un viaggio nel tempo e nello spazio, e i numerosi uditori hanno sentito dalla voce dall'eremita, forse per la prima volta, raccontare dell'Abbazia di S. Nilo a Grottaferrata, ben conosciuta dagli organizzatori dei Soss, che hanno a pochi chilometri da casa loro, nel Lazio, la millenaria sede dei monaci greci. Benedetta, di 16 anni, che ha partecipato al primo Soss a Salina dal 24 al 31 Agosto, è figlia di Piero, un consigliere comunale di Grottaferrata.
Qui al campo nulla avviene per caso, succedono cose fantastiche, e solo gli allievi che hanno sentito la quiete, il mare e il vento di Dydime, come si chiamava anticamente Salina possono capire l'importanza dell'ascolto, in silenzio. Consigliamo a tutti di leggere "l'ultimo romito", degna conclusione di due campi Soss davvero speciali. Un grazie di cuore a tutti quelli che ci hanno seguito e aiutato, qui ci sente davvero come una barca nel bosco.
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Dalla Sardegna in linea Sandro Mazzola j. "Papà si allena anche in vista dell'intervista con il Notiziario..."
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Eolie, al giro podistico i mattatori sono Mattia Guidetti e Valerie Woodland
Mattia Guidetti e Valerie Woodland mattatori al 21^ edizione del “Giro Podistico delle Isole Eolie”, che ha proposto a Salina la quarta tappa. I partecipanti si sono confrontati su un impegnativo circuito di 8,3 km, ricavato nella frazione di Lingua del comune di Santa Marina Salina, la cui Amministrazione è stata molto vicina all’evento sportivo.
Provenienti da tutta la Penisola, hanno potuto ammirare, tra i continui saliscendi del percorso, un paesaggio stupendo con una visione mozzafiato a picco sul mare. Mattia Guidetti e Valerie Woodland hanno calato il poker di vittorie, confermando, così, di essere quest’anno i dominatori della manifestazione Fidal “Bronze” ideata e promossa dalla Polisportiva Europa Messina. Il giovane portacolori della Corradini Rubiera ha fatto corsa solitaria già dai primi chilometri, completando la gara in 31’06”.
Alle sue spalle, brillante prestazione di Angelo Simone (Orrecchiella Lucca), secondo con il crono di 32’12”. Terzo Luciano Calapristi (Meeting Sporting Club), primo dei siciliani, che ha messo, così, in “cassaforte” la piazza d’onore nella classifica generale. A seguire: Luigi Guidetti (Corradini Rubiera), Fausto Barbieri (Gabbi Bologna), Omar Menolascina (Fidippide), Antonio Botte (Modena Runners Club) e Gaetano Fasone della Torre Bianca.
Woodland (Podistica Messina) nona assoluta e migliore delle donne; per lei affermazione in 36’06”. Sul podio virtuale di giornata la compagna di squadra Teresa Latella, attardata di 1’04”, e Francesca Colafati della Fidippide. Quarta Roberta Lodesani (Corradini Rubiera), quinta Clara Braga (Atletica Bedizzole), sesta Giorgia Sciascia (Meeting Sporting Club Runner), settima Sara Bernardini (Podistica Solidarietà) e ottava Jessica Chango Preciado dell’Orecchiella. Quasi definite, infine, le posizioni in graduatoria, anche perché sabato la breve prova di Vulcano non dovrebbe regalare particolari sussulti. Al termine, spazio alla cerimonia di premiazione e ai rituali saluti.
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Lipari, Quattropani in festa per Maria SS della Catena VIDEO
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di Antopnio Iacullo
Messa dell'aurora al Santuario di Maria SS della Catena a Chiesa Vecchia di Quattropani
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Da-mozzo-sui-velieri-eoliani-a-nocchiero-della-chiesa-messinese 12° puntata
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di Pippo Pracanica*
Dopo aver dato merito all'Arcivescovo di Messina “di aver fatto sorgere tanto fervore di opere nella sua bella e sfortunata diocesi” si affermava “che il complesso dei concorsi aveva avuto un esito di gran lunga superiore ad ogni aspettativa” essendo riuscito a coinvolgere i più grandi nomi dell’architettura e dell'arte contemporanea: Bargellini, Piacentini, Milani, Valenti, Samonà, La Padula, Paniconi, Montuori, Sat-Sas, Ridolfì, Sartorio, Villani, Gaudenzi.
I concorsi non riguardavano soltanto la progettazione delle chiese ma anche i grandi mosaici che dovevano decorare tutte le pareti del Duomo, laddove erano libere da opere marmoree. Vi parteciparono i migliori mosaicisti del momento, tra i quali si impose, soprattutto, Giulio Bargellini.
Inspiegabilmente nessuno dei progetti premiati, nonostante le ingenti somme impegnate, venne utilizzato per la realizzazione delle chiese e questo nonostante che le Commissioni avessero lavorato, con molto impegno, per evitare derive di vario segno, come si legge puntualmente nelle loro relazioni. Perché? Cosa era accaduto? All’epoca e fino a pochi anni fa, i messinesi non ne hanno saputo niente.
Guido Ghersi, nel romanzo La città e la selva, che fece pubblicare solo dopo la sua morte al prof. Francesco Mercadante, dopo aver fatto pronunciare ad alcuni suoi personaggi giudizi pesanti sulla validità artistica delle nuove chiese che l’arcivescovo andava realizzando, attribuisce al presule, a giustificazione di tali scelte, queste motivazioni, molto probabilmente per avergliele sentire dire direttamente: “Le chiese, poi, devono essere, né più né meno, quelle che tutti hanno sempre chiamato così fin da quando il cattolicesimo ha operato alla luce del sole. Bisogna bene che il popolo le riconosca per tali e abbia una piena sensazione della loro importanza, se vogliamo che il detto insegnamento raggiunga l'estensione e l'efficacia che domandiamo ad esso”. Ed inoltre “non ho che un programma rispose il vescovo, alzando un dito, che nella mezza luce sembrò la canna di una pistola. Cercare il dignitoso e, se possibile, il grandioso; ma evitare qualunque novità come la peggiore delle malattie”.
La realtà era invece molto diversa ed il buon Arcivescovo Paino aveva dovuto far buon viso a cattiva sorte, assumendo come proprie scelte non sue e mettendo definitivamente in cantina il suo sogno di rinnovamento dell’architettura delle nuove chiese di Messina.
Era invece accaduto che il papa, Pio XI, aveva avuto modo di vedere sul quotidiano di Roma, Il Messaggero, le foto dei progetti premiati delle chiese della Diocesi di Messina, rimanendone negativamente colpito, per cui diede incarico alla Sacra Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari, il cui responsabile era l’allora Arcivescovo Giuseppe Pizzardo, che diverrà uno dei più autorevoli cardinali della Curia romana, di scrivere all’Arcivescovo Paino, per invitarlo, anche se in forma benevola, curiale diremmo, a desistere dalla realizzazione di tali progetti.
A prescindere dai concorsi, Mons. Paino fece costruire, nella diocesi, 132 chiese, ne fece restaurare ed ampliare 72, realizzò 7 istituti di istruzione media e superiore; 12 grandi istituti ed ospizi di beneficenza e assistenza; 9 asili infantili.
La ricostruzione delle vecchie chiese del centro urbano di Messina fu reso particolarmente difficile anche dal piano regolatore Borzì, che prevedeva una sola chiesa, il Duomo, mentre non teneva in alcun conto le aree dove insistevano le altre chiese, talvolta, divise in quattro isolati diversi. Ed è per questo che nessuna delle chiese del centro urbano hanno il sagrato.
Ma si rivelò anche organizzatore sistematico della vasta Archidiocesi, assecondato da intelligenti Vicari Generali, tra i quali primeggiò mons. Pio Giardina, che fu poi Vescovo di Nicosia. Sua cura fu, fin dai primi tempi dell’Episcopato Messinese, istituire i Vicariati foranei nei punti nevralgici della Diocesi. Anche le circoscrizioni parrocchiali furono rivedute e il loro numero, nel corso del lungo episcopato fu raddoppiato.
*Medico
C'è posta per "Il Notiziario". "Lipari, che fine hanno fatto i bus elettrici?"
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Caro Bartolino,
prima di interpellare "Striscia la Notizia" per il solito e tutto italico caso di sperpero di denaro pubblico, vorrei chiedere all'amministrazione comunale di Lipari che fine abbiano fatto i bus elettrici consegnati lo scorso 27 giugno e costati, a noi cittadini, la modica cifra di unmilionecentosedicimilatrecento sonanti euro.
Ad onor del vero solo tre dei sei veicoli erano destinati a Lipari mentre gli altri tre hanno preso la via per Salina. Tali bus, si legge nei soliti stucchevoli comunicati in pompa magna, dovevano essere impiegati nel trasporto urbano. Ma sai invece, Bartolino, cosa succede?
Che se un povero disgraziato col bagaglio deve prendere l'aliscafo e trova parcheggio soltanto a Mendolita o a piazza Mazzini (perchè lo sappiamo bene cosa significhi trovare parcheggio a Lipari) sarà costretto a chiamare un taxi pagando 10/15 euro sia all'andata che al ritorno, quando invece con un comodo ed economico bus che percorre l'anello urbano riuscirebbe a raggiungere ogni punto del centro.
E' da un pò che Lipari non finisce sui programmi di cronaca nazionali, è giunto il momento di dargli un pò di visibilità....
Un caro saluto Bartolino.
Eolie, al giro podistico è vicina la vittoria della coppia Guidotti& Woodland
Mattia Guidetti e Valerie Woodland hanno messo una seria ipoteca sulla vittoria del “21° Giro Podistico delle Isole Eolie”, imponendosi pure nella terza tappa di Stromboli. La manifestazione Fidal, organizzata dalla Polisportiva Europa Messina, terminerà sabato 9 a Vulcano dopo un’intensa settimana di sport e turismo. Il percorso tecnico, reso affascinate dalle viuzze del centro, è stato completato due volte dai partecipanti per una distanza totale di 6,5 km, caratterizzati da continui saliscendi e dallo sprint conclusivo per tagliare il traguardo, posto a pochi metri dal mare. L’emiliano Mattia Guidetti ha allungato progressivamente, giungendo da solo all’arrivo dopo 25’17”. Piazza d’onore per Angelo Simone (Orrecchiella Lucca), attardato di 1’16”. Terzo il sempre più convincente Luciano Calapristi (Sporting Club Runner. A seguire: Luigi Guidetti (Corradini Rubiera), Simone Cincotta, Fausto Barbieri (Gabbi Bologna), il beniamino di casa Carlo Lanza (Trinacria Palermo), Omar Menolascina (Fidippide) e Daniele Fasone della Torre Bianca.
Dopo di loro, Woodland (Podistica Messina) ha messo di nuovo in riga il “trenino” delle donne; per lei affermazione con il crono di 29’42”. Seconda la mai doma compagna di squadra Teresa Latella, che ha preceduto nell’ordine: Roberta Lodesani (Corradini Rubiera), Francesca Colafati (Fidippide), Giorgia Sciascia (Meeting Sporting Club), Clara Braga (Atletica Bedizzole), Giovanna De Pasquale e Anita Tron dell’Atletica Valpellice. Per quanto riguarda la classifica generale, esce di scena Guido Andaloro (Meeting Sporting Club), che, per motivi di lavoro, ha dovuto lasciare il gruppone. Venerdì mattina la gara più lunga si correrà a Salina (8.5 km).
Lettera firmata
Giroporno
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di Salvatore Leone
Il giroporno sposa il geoporno per imporsi in tutte le salse al mondo. Col porno si guadagna abbastanza per godersi la vita in ogni parte del mondo sempre più globalizzato e porcaccione o artistico. America e Cina, nei loro accordi sotterranei, sono stati scoperti a baciarsi intensamente.
"Pornamiseria" direbbe l’amico o l’amica di turno. Il potere passa dal porno. La muraglia abbattuta per far posto alla pornografia del momento che non ingiallisce mai. Ne diventa rossa dalla vergogna. Preservarsi dal peccato e dalle guerre mettento i famosi fiori secchi nei cannoni. Un bel via agli spari per un nuovo stile di vita dal sapore antico e in tutte le salse.
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