di Salvatore Granata
Caro Bartolino,
ad eccezione di quelli scritti per la Contrada, è la prima volta che rendo pubblico uno dei miei sonetti, essendone estremamente geloso.
La speranza, probabilmente vana, è quella di smuovere qualche coscienza che possa porre fine a questo intollerabile scempio, che mortifica il sentimento, puro, dei nativi.
Un abbraccio, complimenti per il prestigioso traguardo e ad maiora semper.
Iò mi ricuordo buonu ddi chianciuti
ca mi faccìa carusu 'nta banchina;
arriva l'aliscafu da Salina:
amici, mari, iuochi su pirduti.
'Nchianava e continuaunu i saluti,
llungav'u cuoddu comu na iaddina
e quannu scumparìa pur'a Marina
u cori e l'uocchi erano spiruti.
Lipari mi mancava ogni mumientu,
suffrìa cum'un cainu e autru pinsieru
un putìa aviri fora i ddu turmientu.
Ora su viecchiu e 'n faccia o cimiteru
fazz'u bigliettu e pi ringraziamientu
viegnu trattatu cum'un furistieru.
L'INTERVENTO
Caro Bartolino,
mi riferisco a quanto scritto dal Sig. Salvatore Granata (figlio dell’Avv. Angelo Granata, quasi fratello di mio papà) per dirgli, attraverso le pagine del Notiziario, di ritenersi fortunato per essere stato trattato “cum’un furistiero”.
Sto scherzando per sdrammatizzare perchè capita a tutti noi che viviamo fuori dalle nostre amate isole. Eppure il direttore del Notiziario - come si ricorderà, proprio in occasione del 1* Festival degli Emigranti, c'era riuscito, ma poi il Covid ha lasciato...il segno anche per l'agevolazione sugli aliscafi.
Per quanto concerne poi il tentativo di smuovere qualche coscienza, vorrei citare una frase pronunciata
del Negus Hailè Selassiè: “per molti la coscienza inizia li dove finisce il vantaggio”.
E così “ho detto tutto” (Totò e Peppino).
Un caro saluto dal sole sempre libero delle Eolie.
Lettera firmata
Ragazzina messinese affetta da patologia a Milano non è stata ammessa alla 3° classe di un liceo di Milano. Il padre fa ricorso al tar che sospende deliberazione e può frequentare le lezioni
Una ragazzina messinese affetta da patologia a Milano non è stata ammessa alla 3° classe di un liceo di Milano il padre fa ricorso al tar e viene ammessa. Il ricorso era stato proposto dal padre, trasferitosi a Milano, esercente la potestà genitoriale sulla minore, rappresentato dagli avvocati Vincenzo La Cava e Massimiliano Pantano, contro il ministero dell’istruzione, difeso dall’avvocatura dello Stato, l’ufficio scolastico regionale per la Lombardia e provinciale di Milano e il liceo scientifico che non si sono costituiti in giudizio. Il ricorso era stato presentato per l’annullamento della delibera del consiglio di classe dello stesso liceo con la quale era stata disposta la non ammissione dell’alunna alla classe successiva. Il tar della Lombardia ha accolto la domanda cautelare e per l’effetto ha sospeso l’esecuzione della delibera di non ammissione alla classe successiva, con conseguente ammissione dell’alunna con riserva al terzo anno del liceo. Il merito del giudizio avrà luogo il 9 maggio 2024. Le spese sono state compensate.
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