Una valanga di ricorsi tributari continua ad abbattersi sul Comune di Lipari.
I titolari delle concessioni di aree demaniali contestano da tempo un difetto di potestà impositiva dell’ente per la riscossione della tari, ovvero la competenza esclusiva dell’ufficio circondariale marittimo, e ciò nonostante l'ente abbia sempre sopperito, nell’interesse della collettività ed in ossequio alle disposizioni normative vigenti (regolamento comunale, nonché dell’ordinanza emessa dalla stessa Cp) per mezzo della propria ditta incaricata, all’erogazione di un servizio essenziale.
In questi anni si sono susseguite numerosissime sentenze della corte di diustizia tributaria di 1’ grado di Messina di accoglimento dei ricorsi proposti dai titolari dei pontili galleggianti (ovviamente appellate dall’ente) nonostante la già detta ordinanza dell’ufficio circondariale preveda espressamente che, nelle more dell’effettuazione delle procedure di gara ad evidenza pubblica comunitaria per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui di carico, si fa obbligo "ai concessionari di porti-approdi turistici e punti di ormeggio destinati alla nautica da diporto presenti nell'ambito eoliano di conferire, secondo le modalità della citata ordinanza e segnatamente direttamente alla ditta incaricata del servizio di raccolta dei rifiuti del Comune di Lipari., i rifiuti di natura garbage prodotti dalle unità da diporto, pesca o altro tipo presenti nei rispettivi specchi acquei in concessione, concordadone le modalità di conferimento con la stessa ditta".
Ma non sono mancati pronunciamenti, anche recentissimi della stessa Corte di Giustizia Tributaria di Messina, nonché della Suprema Corte di Cassazione, di segno opposto, che hanno ritenuto i ricorsi infondati, riconoscendo la legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale, visto che essa è stata delegata con ordinanza, a raccogliere i rifiuti urbani anche nell’area portuale per conto della stessa autorità marittima.
L’ultima parola spetta dunque ai giudici tributari che decideranno quale ente sia effettivamente legittimato a pretendere il pagamento del servizio, nel frattempo si continuerà a vedere sbarcare - come accaduto nei porti di Panarea, Gelso a Vulcano, a Pignataro a Lipari, a Canneto, sacchi di spazzatura che nei pontili galleggianti arrivano anche con i tender dei mega yacht e in qualche caso li ritira anche una ditta privata.
Rassegna Stampa GDS.IT
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