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di Daniela Giuffrè

Su segnalazione di Giorgio Sarro, che mi ha inviato questa foto, vi mostro una foto satellitare del maltempo, soprattutto vento, che abbiamo avuto qui da noi nei giorni passati. La perturbazione si é chiaramente trasformata in una tempesta tropicale, che si sta dirigendo verso la Libia e, si presume, darà molto filo da torcere a Bengasi. In quella zona, l'acqua del mare é arrivata a 28 gradi, come la temperatura delle acque dei Caraibi, ed é cio' che causa questi fenomeni, non usuali dalle nostre parti.

Questa foto dimostra due cose: 1 - dagli Stati Uniti, dove lavora Giorgio, possono controllare e prevedere il meteo in Europa. 2 - é una evidente dimostrazione degli effetti del riscaldamento climatico nel Mediterraneo. Questi fenomeni ci interesseranno sempre di più e, nonostante l'Italia si trovi nel centro del Mediterraneo, quindi nell'occhio - mo' ci vuole - del ciclone, alla ricerca scientifica, in questo campo, danno solo le briciole. Mi sa che il famoso PNRR lo useranno per tutto tranne che per quello che ci serve veramente...

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NOTIZIARIOEOLIE.IT

27 GENNAIO 2021

LE INTERVISTE DE “IL NOTIZIARIO” agli emigranti. La nuova generazione: Irene e Giorgio Sarro

30 LUGLIO 2021

L’intervista del Notiziario al comandante Daniela Giuffré, la legge per l’ambiente

30 luglio 2023

Lipari, il giovane Giorgio Sarro finanziato dalla Nasa per la ricerca sulla meteorologia

SIAMO NOI GLI INCIVILI. OPPURE NO?
Mi viene l’angoscia, come forse a voi, mi viene l’angoscia quando passo per le nostre strade, nelle frazioni ovviamente, e vedo cumuli e cumuli di spazzatura, buttata lì senza criterio, così alla rinfusa. Ma quale raccolta differenziata? Qui nelle frazioni nessuno la fa. E non è colpa solo della gente incivile, degli sporcaccioni e chi più ne ha più ne metta. È vero che, con questo non voglio dire che queste persone non si meritino l’appellativo di incivili, perché io quando non trovo il cassonetto adatto vado altrove e se non lo trovo, il mio sacchetto me lo riporto a casa e riuscirò la mattina presto del giorno dopo. Guai ad uscire dopo le otto del mattino; rischi di ritrovarti la solita discarica che non ti consente neanche di avvicinarti a un cassonetto e la via crucis ricomincia.
 
Vediamo quali sono i motivi per cui ci troviamo, ogni santo giorno, ad essere spettatori di un simile degrado.
Premesso che è inutile prendersela con l’amministrazione comunale di oggi, di ieri e dell’altro ieri. Queste amministrazioni da circa 20 anni stanno fronteggiando un problema grandissimo, che è la mancanza di discariche. Un tempo l’isola era pulitissima per una semplice ragione; a Lipari avevamo la discarica. E che ci voleva? La prendevi dai cassonetti e l’andavi a buttare alla discarica. C’era solo il costo del personale con la scopa e la carriola (peraltro dipendenti del comune) e dei camioncini che prelevavano i bidoni. Allora non c’erano i cassonetti perché la spazzatura era di meno. Vuoi per l’aumentato consumo di cibo in busta e imballati vari, buttiamo più spazzatura. Ma non è finita. Un tempo, non c’era molto umido, la pasta e la carne non mangiata o si conservava nel frigo o si dava al cane o si sotterrava in giardino come concime.
 
Non si buttava. Con i cartoni e la carta poi si faceva di tanto in tanto un bel falò. Io ricordo mio nonno Cavalletto che bruciava i cartoni dei pacchi di carne che gli arrivavano in macelleria e quelli del negozio di alimentari di mia nonna.
Ma torniamo a noi. Quindi, abbiamo detto, difficoltà maggiore per il comune a conferire i rifiuti con maggiore celerità e facilità, maggiore produzione di rifiuti e maggiori rifiuti che vanno nei cassonetti invece di distruggerli al proprio domicilio. Aggiungiamo pure che tanti prodotti della terra prima si producevano nel nostro orto, cose più genuine e senza uso di buste di plastica. Oggi nei supermercati si compra di più.
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L’assenza del proprietario del negozio di alimentari che ti chiedeva “ti serve altro?” ci evitava la tentazione di comprare a raffica le cose che ci servono e le cose che non ci servono, producendo ovviamente più spazzatura e anche spendendo più soldi (altro che risparmio, si spende di più oggi di quanto si spendesse nel piccolo negozio sotto casa), ma questa è un’altra storia, che meriterebbe un altro post.
Se riflettiamo quindi un po’, ci rendiamo conto che limitarsi a chiamare la gente incivili e a dire vergogna ecc. si basa su un’analisi molto superficiale e non ci fa cogliere il nocciolo del problema.
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Mi limito a parlare di Pianoconte, perché è dove abito che mi confronto ogni giorno con questo panorama indegno, soprattutto quello sotto la scritta Pianoconte, che mi manda in tilt il fegato. Il messaggio che se ne ricava è veramente diffamatorio di una frazione dove risiedono cittadini di serie B e dovrebbero avere gli stessi diritti di quelli di Canneto e di Lipari, dove queste discariche non si vedono. Non dico che lì non ci siano problemi, ma che almeno questi problemi lì non si vedono, il che è già un gran successo.
 
La montagna di rifiuti cresce nelle frazioni di Lipari, anche perché si è instaurato uno strano comportamento di alcuni cittadini di serie A, che nottetempo, portano i loro rifiuti all’Annunziata, a Pianoconte e Quattropani o da altre parti che non so. Io mi chiedo perché questa gente si prende la briga di caricarsi la macchina (una volta ne ho visto uno con un’auto cabinata) e di portare la loro spazzatura altrove. “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si indovina” diceva quella mente di Andreotti. Può essere che questa gente appartiene a quella infima categoria di cittadini di serie A che non ha mai pagato la bolletta dei rifiuti e ora teme, con la raccolta porta a porta, di essere censito e quindi di dover pagare per oggi e per ieri? Né io né l’Associazione FuturEolie possiamo fare un’indagine su questo. Chiediamo al Sindaco, avvalendosi dei suoi uffici addetti alla nettezza urbana e delle forze presenti sul territorio, di voler andare fino in fondo su questo strano comportamento. Confidiamo in questo sindaco perché stiamo vedendo in quest’Amministrazione comunale dei concreti segni di ritorno alle regole e all’ordine.
 
Una nota di demerito devo farla però alla società incaricata del servizio Rifiuti, che tra l’altro paghiamo profumatamente. Pianoconte è una frazione che fa circa 1300 abitanti. Ma come può essere che hanno sostituito i cassonetti dell’indifferenziata con dei bidoni che non basterebbero neanche per un condominio piccolo? Chi ha avuto questa intelligente idea? Credete che così aiutiate la gente a comportarsi più civilmente e a fare la differenziata? Conosco tante persone che a casa loro differenziano, ma quando arrivano ai cassonetti e vedono tutto mischiato con tutto, che cosa sono portati a fare? Buttano tutto insieme ovviamente. Come si fa a fare la raccolta differenziata in questa situazione? Giorni fa ho portato all’isola ecologica dei pezzi di plastica, un vecchio specchio di camion e delle scarpe.
 
L’impiegato lì mi ha detto di portarmeli via e di buttarli nel bidone della plastica!!!! Questa cosa mi ha lasciata interdetta. Infine, l’isola ecologica è aperta solo per due ore la mattina. Ma come si fa a dire alla gente devi andare dalle 10 alle 12, in un lasso di tempo così breve? Ma da nessuna parte è così. La gente va aiutata a comportarsi bene, non si può dire ah questa cosa non si fa e poi non creare le condizioni per ottenere collaborazione.
E allora mi chiedo e vi chiedo, ma siamo noi gli incivili????
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LE REAZIONI

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di Gianni Iacolino*

Finalmente una attenta ed obiettiva analisi del problema della raccolta differenziata di prossimità. La signora Daniela Giuffrè non fa sconti a nessuno. Certamente è un suo punto di vista che io condivido appieno. Volevo solo, nel mio ruolo di assessore, puntualizzare due aspetti . Il primo e più importante è che il numero dei contenitori non è sottostimato . Il problema nasce, come la signora giustamente rileva, sia dal conferimento da parte di chi, passando sulla provinciale, comodamente lancia il sacchetto( sempre indifferenziato) , ma ,aggiungo io, secondo problema, dal comportamento di coloro che ogni giorno conferiscono tutte le tipologie, pur sapendo che resteranno in loco per una settimana. Ed è per questo che i contenitori li troviamo quasi sempre pieni.

Certamente, con l'aggiunta di altri cassoni, si vedranno meno sacchetti per terra , ma allo stesso tempo si invoglierà a non differenziare. Non si farà altro che tornare all'indifferenziata, così come sta avvenendo attualmente. Certamente i controlli già predisposti, telecamere e guardie ambientali , saranno d'aiuto. Le telecamere le acquisteremo dopo l'approvazione del prossimo bilancio , spero a marzo - aprile e così anche per le guardie ambientali che hanno già completato il corso e superato gli esami. Sugli orari di apertura del CCR di Canneto, vedremo di adottare un orario di apertura più ampio. Ricordo inoltre che è possibile il ritiro a domicilio, componendo il numero verde 3348218949

*Assessore

di Daniela Giuffrè

Senza voler fare polemica, mi limito a dare al signor Iacolino altri piccoli spunti di riflessione. Capisco ora lo spirito che sta alla base della decisione ma, visto i risultati che ha dato, forse va ripensata. Da altre parti, si scrivono sui cestini informazioni sui giorni della settimana in cui bisogna mettere quel tipo di rifiuto. Premesso che la scelta strategica, visto l'esito, non funziona e questo è evidente.
 
  • Secondo, che nelle frazioni la gente non faccia la differenziata non è  vero. È vero che non tutti la fanno ma c'è molta gente, come me e come molti altri che conosco,  che la fanno. Giustificare una scelta sbagliata buttando la croce solamente sui cittadini lo trovo ridicolo e offensivo per chi la differenziata la fa. 
Poi, per esperienza di vita, avendo abitato in molte città,  prima di mettere le telecamere e punire severamente bisogna fornire un servizio efficiente, se no è  una reazione sleale nei confronti dei cittadini. 
 
  • Terzo: il problema della gente che da altri posti di Lipari che viene a svuotare i suoi cestini all'Annunziata e a Pianoconte non viene stigmatizzato e non c'è stata, che io sappia, nessuna reazione volta a contenere questo deplorevole comportamento. Ecco, le telecamere effettivamente potrebbero servire a individuare tali furbacchioni. 
 
  • Quarto: mi chiedo cosa succederà in estate, fornendo ai nostri turisti, ancora una volta,  la nostra civiltà, erede della civiltà greca, romana ecc. 
Riguardo al numero di telefono che il signor Iacolino cita, non so se la gente lo conosca e comunque prometto che ne prendo nota e che lo userò,  facendo sapere dopo con quale esito. 
Per il resto, lascio ai cittadini il giudizio finale.
 
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di Bartolo Casella
 
Buongiorno,direttore.
Leggo con rammarico quello che la gente fa e scrive sui rifiuti, basta vedere in giro e si capisce perfettamente che il problema sia a monte. Non è solo un problema dell'inciviltà del cittadino, ma il marciume del sistema istituzionale liparoto.
Per esempio il 27 dicembre 2022 ho visto un sacco di liparoti, cannitari ecc.. buttare la spazzatura nei cassonetti nelle zone alte.
HO CAPITO il perché, poverini dal 24 sera avevano l'umido e il resto della spazzatura dentro da 2 giorni e mezzo dopo la riconciliazione delle famiglie "essendo sotto le feste" chi vive al terzo quarto PIANO.IMMAGINATE il disagio. Ma forse le guarde ambientali o le telecamere aiuteranno a produrre bigattino nelle proprie case.
 
Il porta a porta a lipari funziona benissimo con camioncini così piccoli che si riempiono passando per 30 case e a mezzogiorno ancora invadono il centro storico,ma d'estate funziona ancora meglio.
A Quattropani invece usciamo a mezzanotte a buttare la spazzatura con sette gradi e il 91% di umidità e i randagi gironzalono per le strade, infatti il 50%dei residenti siamo a letto con 39 di febbre.
 
Vi do subito la soluzione altrimenti diventa una parodia.
Ma alle isole ecologice non si pensa?
Una a Quattropani ex campo sportivo, una Acquacalda ex italpomice o ex pumex Porticello, Canneto dentro ex campo sportivo.
Non voglio divulgarmi,anche se mi vengono altre infinite idee da scrivere, ma basterebbe copiare altre città molto più avanti di noi. Buona giornata.
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di Francesco Coscione
 
Vorrei il vostro parere su un mio pensiero. Se restringessimo, poniamo di un metro, le carreggiate autostradali, pensate che coloro che non rispettano i limiti di velocità, li rispetterebbero? O avremmo, come risultato, maggiore pericolo per gli altri?
Il mancato rispetto delle ordinanze sindacali, aventi forza di legge, che obbligano tutti noi a effettuare la raccolta differenziata comporta conseguenze penali e amministrative.
Riporto alcune delle voci che ascolto: "perché io devo pagare la stessa tassa sulla spazzatura, vivendo nelle frazioni alte dell'isola, di chi usufruisce della raccolta porta a porta? Questo comporta una sperequazione retributiva che è ingiusta. Oltre questo devo fare centinaia di metri per recarmi al punto di raccolta mentre in paese basta uscire dall'uscio di casa." Mi pare che questi fatti siano da valutare concretamente e non fra due o tre lustri.
 
L' Assessore Iacolino sostiene che i cassonetti sono della misura corretta rispetto al numero di abitanti, naturalmente mi fido della sua parola, sicuramente supportata da normative e statistiche. Molti, con semplicità, pensiamo che Pianoconte ha circa mille abitanti e sono attivi, se non sbaglio, dieci punti di raccolta. Questo significa che l'indifferenziata di cento persone deve essere smaltita ogni settimana in un bidone più piccolo di quelli di un condominio di sei famiglie.
Inoltre sulla teoria che i contenitori più grandi invogliano a non differenziare dissento. Chi come me e molti altri facciamo, non da ora, la differenziata, continueremo a farla. Vedremmo meno sacchetti nelle strade? E vi sembra poco? I sacchetti sparsi costituiscono, oltre che un problema estetico, pericolo per la circolazione e per i rischi igienico sanitari molto seri. Ho visto cani, gatti, topi, gabbiani e perfino i pochi conigli selvatici rovistare e portarsi via i rifiuti. Come vediamo, stringere le autostrade non comporta affatto minore pericolo.
 
Ci saranno anche le telecamere? Benissimo, tutti le chiediamo da tempo. Ma se io porto il mio sacchetto di indifferenziata al punto di raccolta e lo trovo ricolmo cosa faccio? Se sono a piedi (anziani, persone con difficoltà a percorrere lunghi tratti, maltempo, ore natturne, ecc) lo posso solo riportare a casa, aspettare una settimana, alzarmi all'alba e sperare nella sorte. Se sono in auto faccio il giro dei vari punti e poi... come sopra. Naturalmente la settimana successiva i sacchetti saranno due, poi tre. Se qualcuno mette l'indifferenziata in un sacchetto e la butta nel cassonetto della plastica o della carta, la telecamera avrà i raggi X? Alla fine spenderemo un bel po' di nostri soldi non risolvendo il problema?
L'Amministrazione ascolta i cittadini. Si fanno gli incontri. Si ascoltano pareri e consigli. Tutto ottimo ma se tutto questo rimane parola morta perchè l'Amministrazione ha fatto una scelta e non la rivaluta cercando, con i fatti, una soluzione di compronesso anche temporale guardando la realtà locale, che senso ha? La mia sensazione è che si dica: noi abbiamo agito secondo norme e statistiche, voi siete incivili, che volete? Pianoconte è talmente incivile che si prende la "monnezza" anche del resto dell'isola.
 
Basta andare vicino ai cassonetti e ci sono nomi e cognomi su pacchi, cartoni, confezioni, ecc. sparsi per terra o nei contenitori sbagliati. O li vedo solo io? Già questo non basterebbe per elevare contravvenzioni? Mi pare logico che il cittadino civile non deve "subire" le mancanze dell'incivile. Come risolvere questo problema? Carissima Amministrazione, i cittadini esponiamo i problemi, la soluzione devi essere tu a trovarla ed attuarla senza dire: la colpa è vostra che volete? Che facciamo? Anna curpa e Petru paga? Sta a voi, nei modi che ritenete opportuno, far rispettare le leggi, se si invertono i ruoli diventa far-west. Un consiglio: muvimuni! L'estate è alle porte. Pensiamo di affrontarla così con la popolazione decuplicata?

 

 

16 LUGLIO 2022

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, l'assessore Iacolino "ingombranti a Canneto ma li ritira anche la ditta. In arrivo controlli per la spazzatura sbarcata dai mega yacht...". E pronto a riaprire la camera iperbarica...

BISOGNEREBBE IMPARARE A CHIEDERE.
Non si puo’ sapere tutto, ma si puo’ apprendere tutto. A volte basta solo alzare il telefono o mandare una email a qualcuno che sappiamo di esperienza in quel settore e ci puo’ dare delle “dritte”o aiutarci nel “cosa fare”. Non tutti lo fanno, vuoi per pigrizia, vuoi per mancanza di umiltà. Secondo me di certo non è la seconda ipotesi quella che impedisce al funzionario preposto di contattare chi ne sa di più sul codice della strada e sulle procedure amministrative conseguenti affinché possa essere più efficace nel suo lavoro al servizio dei cittadini, come deve essere.

Evidentemente nemmeno il corpo della Polizia Municipale gli è stato di grande aiuto, perché il problema delle carcasse delle auto abbandonate si puo’ risolvere. Non è il comune – e quindi i cittadini eoliani – a doversi far carico delle spese di rimozione. Non è giusto che i 150 euro di spese di demolizione che evita il “fenomeno” che vigliaccamente decide di abbandonare la propria auto in un angolo di paesaggio protetto dall’UNESCO, vada a carico della collettività. Le spese deve pagarle chi abbandona. Vi racconto come si fa dalle mie parti in casi simili perché gli abbandoni di auto avvengono dappertutto.
Primo passo: verifica della targa e del telaio. Il telaio è scritto in varie parti dell’auto. Da qui si risale all’ultimo proprietario.

Secondo passo: Redazione e notifica del Verbale ex art. 193 CdS da € 866 a € 3.464 euro) per auto parcheggiata su pubblica via o area di pubblico passaggio senza assicurazione. Rimozione dell’auto e custodia con spese a carico del proprietario. Se l’auto è mancante di targa e di elementi essenziali alla marcia (per esempio mancante di ruote) il fatto si qualifica come abbandono di rifiuto speciale. Si notifica al proprietario un verbale secondo gli artt. 231 e 255, comma 1, TUA, ovvero dagli artt. 5, comma 1 e 13, comma 2, del D. Lgs. n. 209/2003 a seconda della tipologia di veicolo, con sanzione amministrativa da 1000 a 5000 euro. Come vedete, meglio pagarsi i 150 euro per la demolizione.
Terzo passo: Il trasgressore è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti e al ripristino dello stato dei luoghi. Il Sindaco, pertanto, deve disporre con ordinanza le operazioni necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale si procederà all’esecuzione coatta in danno dei soggetti obbligati ed al successivo recupero delle somme anticipate.

Volevo segnalare infine un trucco del mestiere. Posto che è bene che sia la Polizia Municipale a occuparsi di tali questioni, in quanto le altre forze di Polizia sono impegnate su altri fronti, la medesima procedura di verbalizzazione e rimozione può essere fatta dai Carabinieri. Dove sta la differenza? Che se procede la Polizia Municipale, l’anticipo delle spese lo affrontano le casse comunali, se intervengono le forze statali, l’anticipo spetta alla Prefettura.

Se ancora ci fossero remore a ripulire il nostro territorio, sarei disponibile a dare una mano alla Polizia Municipale di Lipari. Posso metterli in contatto con la Polizia Stradale di Messina che certamente sarà disponibile a un supporto qualificato.
Come diceva il caro vecchio Alfieri: “L’uomo che vuole fare veramente qualcosa trova una via, l’altro trova una scusa”. Allora forza Sindaco, approviamo sto bilancio e procediamo.

L'INTERVENTO

di Francesco Coscione

Ho letto con interesse la nota della Dottoressa Daniela Giuffrè sullo smaltimento delle carcasse di auto e scooter. Io ed altri, già alcuni anni or sono abbiamo evidenziato il problema e le risposte sono state che le casse comunali piangono e che non c'è un'area da adibire a questo ma che si sarebbe provveduto. Ad oggi il nulla. Vorrei legare a questo, benchè trattasi di problema molto più grave e urgente, la situazione della strada di bagnamare più volte evidenziata dall' Ing. Agostino Cassarà. In entrambi i casi i due professionisti hanno fornito particolari e disponibilità per la soluzione dei problemi. In questi casi, e in molti altri per le più varie situazioni, gli amministratori non hanno degnato della minima attenzione, spero di essere smentito, né i consigli né le persone.

Facendo molto sforzo, mi faccio violenza e cerco di sposare la teoria di Daniela che non si tratti di mancanza di umiltà. Penso però che non costerebbe molto dire: grazie per la Sua disponibilità e i suoi consigli, ne terremo conto. Per fare questo ci vorrebbe la dote di cui sopra che pare, fra la maggior parte degli abitanti di queste isole, sia dote molto rara.
Per quanto mi riguarda mi sento di ringraziare i due Eoliani che ho menzionato sopra e tutti coloro che, in tutti i modi civili, educati e legali, danno la loro disponibilità per evidenziare, consigliare e trovare soluzioni alle ormai innumerevoli criticità che viviamo giornalmente.

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