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Eolie&Coronavirus, "la crisi è già nell'aria...". I commenti
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- Categoria: Opinioni
di Silvana Clesceri
Caro direttore,
il governo adesso ci vieta assolutamente di fare vita quotidiana, tutte queste restrizioni per il bene stesso e altrui.
Volevo dire che il governo ancora oggi non ha garantito nessuno, tutte parolone grossolane, "però ora siamo tutti agli arresti domiciliari" come criminali, Italia in zona rossa!!! Adesso l'aria che si respira è infettata, altro che un metro di distanza! Ci hanno rovinato!!! Adesso più che mai, non dovremmo solo vincere il nemico del virus che si impossessa del nostro corpo ma anche del governo che si impossessa anche delle nostre vite.
L' Italia è in ginocchio, e noi italiani ora ci privano anche dell'aria,si è fermato un mondo!!! La scuola, le università, le attività sportive,i ragazzi non hanno via di uscita, soprattutto mi auguro che il governo ci garantisce il danno fatto a noi che viviamo in un isola, e viviamo di LAVORO!!!!!!
Solo di turismo, tanti saranno dissocupati, tanti settori soffriranno, siamo in bilico, un soffio di vento e noi cadiamo come birilli. Non si lotta solo per l'esistenza di un virus descritto come un diavolo, ma si lotta per non perdere ciò che si stava costruendo e che si è costruito.Questa non è l'eruzione dello Stromboli!!! Che si inizi a prendere un provvedimento cautelare per tutti! Che ci dia risposte più concrete il governo.
I COMMENTI
di Beatrice Giunta Saltalamacchia
La parola del giorno (Radio Tre).
Freno: frenare il contagio.
Ragionamento: Darwin, Freud; e poi tecnologie digitali, giornali, telecomando di sorveglianza; la politica, la democrazia.
Resa interiore: no, non arrendiamoci.
Conclusione: la scienza ha tante zone d’ombra; se l’umanità sta vivendo una di queste zone, non dobbiamo arrenderci. Dal basso viene la spinta per imprese grandiose. La musica, per esempio, ci conforta: lo dice Schopenhauer; la lettura ci apre orizzonti; la scrittura ci fa comunicare con gli altri; il dialogo, scritto o verbale, ci fa vedere il di-verso (lo dice la stessa parola) e da questo rapporto viene l’interpretazione corretta delle cose e della realtà. Dopo si sta meglio: proprio questa è la terapia. Vai a spiegare questo ai ragazzini: credono di sapere tutto e fanno scelte radicali, senza ascoltare le opinioni e la prudenza degli altri. Ascoltiamo, ascoltiamo, senza urlare o usare violenza e poi formuliamo la nostra, appunto, conclusione.
Questa è frutto degli altri: io ho solo messo il punto.
di Anna Maria Spanò da Palermo
Un pensiero ai miei compaesani io che lavoro a contatto con gli ammalati per rispetto civico e buonsenso nei giorni liberi eviterò di tornare a Lipari tornerò solo se urge la mia presenza......desidero fare una raccomandazione a tutti compresa la mia famiglia seguite le raccomandazione del nostro sindaco impartite dal ministero della salute aiutateci a rallentare la corsa del virus solo rimanendo a casa e seguendo tutte le norme si può......uscite solo per necessità.......
Vi ricordo che a Lipari non abbiamo una terapia intensiva vorrei suggerire in modo molto umile al Sindaco di Lipari di richiedere all'esercito, alla protezione civile o ad altri di competenza un ospedale da campo attrezzato.......per non farci trovare impreparati e affrontare l'emergenza con un minimo di serenità..........vista la distanza per motivi geografici della terra ferma..... grazie........
di Marco Manni
Si invoca l’uso di mascherine usa e getta per tutti i passeggeri e sanificazioni quotidiane degli ambienti, nei mezzi di trasporto marittimi e stradali.
Caro Direttore da semplice cittadino ritorno sugli argomenti esprimendo attraverso il tuo giornale preoccupazioni e suggerimenti di utilità collettiva, riconoscendo al tempo stesso il grande impegno dei ns rappresentanti e delle autorità in questi momenti difficilissimi.
E’ prevedibile (ma è già un dato di fatto) che le isole, da un lato più controllabili dall’altro assolutamente vulnerabili, nel rappresentare una meta salubre, lontano dalle città contaminate, attraggano cittadini e concittadini dall’esterno. Noi stessi residenti, spostandoci motivatamente sulla terra ferma, diventiamo portatori potenziali.
Nel nostro caso l’attenzione non deve essere rivolta solo ai comportamenti individuali ma ancora una volta ai mezzi di trasporti, che sono ambienti che ci riguardano direttamente e obbligatoriamente.
Allo scopo primario di evitare l’ingresso incontrollato di persone potenzialmente portatori di virus, ribadiamo a gran voce la necessità di controllare ogni imbarco da Napoli, Milazzo e Messina mettendo in atto un intesa con le autorità di detti comuni e con le società.
Sono indispensabili e certamente più fattibili controlli a tappeto all’arrivo nei nostri porti, come si sta cercando i fare in tutte le isole. Purtroppo diverse testimonianze ci informano che non abbiamo ancora raggiunto tale obiettivo. Sarebbe molto utile che le autorità venissero coadiuvate dal volontariato locale delle manifestazioni con DPI, mascherine ed equipaggiamento certificato.
Come misura essenziale credo che occorra dotare almeno di mascherine usa e getta ogni passeggero (compresi conducenti, equipaggio) su mezzi marittimi e terrestri, pubblici e privati, taxi data l’impossibilità a mantenere distanze adeguate. E’ necessaria una frequente sanificazione dei mezzi di trasporto, la pulizia dei condotti di aerazione, filtri di aria condizionata dove si annidano i microrganismi( questo ovunque , nei supermercati ,negli uffici, anche in casa). Allo scopo si auspicano verifiche insistenti nei luoghi pubblici da parte degli organi sanitari competenti.
Le Eolie e noi eoliani dobbiamo mettere in atto comportamenti e misure esemplari e responsabili per la tutela collettiva, e in futuro ambire a diventare meta salubre di un turismo responsabile, consapevole, selezionato, garantendo i nostri ambienti naturali e urbani privi di ogni forma di inquinamento e contaminazione, si spera.
cordialmente
di Francesco Coscione
Molte attività commerciali e artigiane delle Eolie stanno fermandosi con una presa di coscienza ammirevole ed encomiabile. Le farmacie e i supermercati stanno attuando tutte le misure necessarie. Le Amministrazioni comunali delle isole stanno mettendo in atto tutte le loro capacità e risorse. Il Governo centrale e regionale la stessa cosa. Il personale sanitario, con sacrifici evidenti, sta sacrificando, oltre ogni immaginazione, la propria vita per salvarne anche una sola. Purtroppo si aggirano ancora individui ai quali tutto questo non fa effetto, non suscita un minimo di orgoglio di appartenenza e nei quali impera il "me ne frego". A loro si aggiungono gli armati di smartphone che spuntano in dirette improvvise su tutto ciò che non funziona, che postano allarmi catastrofici su un turista che si aggira come untore per le vie cittadine da cacciare ed emarginare. Le segnalazioni vanno fatte alle autorità competenti, non sui social alimentando un panico già difficile da controllare. In questo momento le istituzioni vanno aiutate e sostenute, non utilizzate per dimostrare quanto siamo bravi a coglierle in fallo. Aiutiamo questa Italia, anzi questo mondo, facendo fino in fondo la nostra parte. La fine del' epidemia adesso non dipende dai governi ma da noi! Facciamolo per rispetto delle persone fragili (nelle isole purtroppo ci sono molti pazienti oncologici e immunodepressi), dei pazienti che lottano per vivere nelle rianimazioni, di chi sta otto ore al giorno dentro una tuta che ti disidrata, con la paura di infettarti. Di chi ha dovuto chiudere l'attività e non sa se ce la farà a riaprire. Delle amministrazioni e dei governi che stanno affrontando una calamità mai vista prima.
Un consiglio: emarginiamo chi ci deride perchè abbiamo una retta coscienza e rispettiamo le leggi, chi si crede furbo e i prepotenti,diciamoglielo in faccia, prima o poi lo capiranno...forse. Aiutiamo gli incoscienti a comprendere che siamo in guerra. #iorestoacasa
di Dario Sciacchitano
Chiunque, nei 14 giorni antecedenti alla pubblicazione della Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana [….] sia transitato e abbia sostato nei territori:
Regione Lombardia
Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini; Pesaro e Urbino; Venezia, Padova, Treviso; Asti, Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli
HA L’OBBLIGO di COMUNICARE tale circostanza al Comune (mediante la mail ufficiale dell'Ente), al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta con obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di osservare il divieto di spostamento e di viaggi, di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza.
Ricordo ancora una volta che la mancata osservanza degli obblighi comporterà le conseguenze sanzionatorie previste dall'art.650 del codice penale (reclusione e ammenda) se il fatto non costituisce reato più grave.
Detto ciò invito i miei conterranei liparesi ad autodenunciarsi, ricordo loro che si espongono fra le altre cose alla sanzione dell'arresto e, se per qualche motivo fossero positivi, possono essere accusati di reati ben più gravi.
La cittadinanza tutta dovrebbe segnalare alla mail istituzionale del comune o alle forze dell'ordine situazioni di irregolarità, come PERSONE RIENTRATE DA ZONE A RISCHIO, mancato rispetto delle distanze di sicurezza. Ci tengo a precisare QUESTO PUNTO sul quale il nostro Sindaco ha sorvolato, invitando semplicemente a stare a casa.
Inoltre mi pongo e vi pongo alcune domande e riflessioni:
- è previsto un controllo delle strutture ricettive? Son persone che sicuramente in pochi casi si sono spostati per ragioni di lavoro o necessità.
- sui mezzi di trasporto pubblici si fa rispettare la distanza di sicurezza?
-Le forze dell'ordine locali effettuano dei controlli sul territorio, per intercettare coloro che sono sfuggiti ai controlli al porto?
Invito i miei conterranei a condividere questo messaggio, ed a segnalare, segnalare e ancora segnalare. La situazione non va presa sottogamba, è seriamente preoccupante.Superiamo l'idea comune che Lipari sia una specie di paese dei balocchi in cui non esistono regole e in cui tutto è permesso
STROMBOLI, MARIO CINCOTTA SCRIVE AL PREFETTO E AL SINDACO
Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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- Categoria: Opinioni
di Pina Cincotta Mandarano
Panarea con i suoi 7 occhi ciclopici guarda verso le altre isole e anche verso se stessa. Lo specchio dove immerge la sua figura e quella dei suoi abitanti, mostra una realtà sconcertante per una bellezza che non invecchia mai ma che lascia intravedere l’inizio di un sistema rugoso di modernità che deve fare il suo percorso. Necessariamente. Il trambusto col “triccheballacche” non sono un mazzo di rose ma un ramo di spine col quale non bisogna pungersi. La Sicilia è vicina e la Calabria di più.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Minestra di cavolo
Ingredienti: un cavolo, brodo, pecorino, fette di pane
Togliere le foglie dal cavolo, lavare e cuocere in una pentola con acqua bollente salata. Scolarle, tritarle e gettarle in una pentola in cui vi sia del brodo in ebollizione. Condire con pecorino e servire con fette di pane fritte nell'olio.
Eolie, NotiziariOggi del 12-3-2020
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- Categoria: Opinioni Cultura Satira
PRIMA PAGINA: "ZHANGANDO”
Steven Zhang, presidente dell’Inter club, è un cinese. Ha 28 anni e non ha peli sulla lingua. In italia si sente un cittadino più libero ed avendo ristrutturato una società di calcio investendo i suoi capitali e quelli dei suoi amici, ha il pieno diritto di dire la sua verità. Il termine pagliaccio è stato offensivo? Da questo punto di vista bisogna trarre una traccia per diversi motivi.
Un cinese, che vive all’estero, é più a conoscenza dei rischi del coronavirus. Egli ha fortemente difeso la salute di tutti i popoli sapendo le conseguenze. Poi ricordiamoci che come presidente dell’Inter ha donato 100 mila euro all’ospedale Sacco di Milano. Ci sono dei paragoni in giro?
ISOLA INCHIOSTRO
La paura che non dura
e trasporta il cielo
in fondo al mare
dove nascono gli scogli
sempre più fragili
e plastificati.
Uomini armati di politica nostrana
seminano voti senza concime
per arrivare ad elezioni nostrane
col sapore di cose strane.
Sapori che arrivano da lontano
e portano insieme tutto a mano.
L'Isola é una cabina aperta
senza matite e con l'inchiostro sporco.
CONTROCORRENTEOLIANA: RISORSE
A parole per le Eolie, tutto é risorsa. La spazzatura, il turismo, le terme, la pomice, il caolino, il museo, la ristorazione, i bar, il commercio, l’edilizia, l’agricoltura, la pesca, i sentieri, l’arte, il lavoro, l’ozio, la politica, i trasporti, il mare, gli emigranti e gli artisti.
Tutti questi settori racchiudono la vita eoliana tranne sicuramente la politica che risorge sempre senza essere risorsa.
VERO&FALSO
-Politico eoliano pianofica.
-Elettore eoliano trombonica.
-Panarea vuole l'isola protetta.
-Le Eolie studiano il turismo di alta classe a scuole chiuse.
-A Stromboli prevedono una sciara spenta.
-La frutta eoliana va a ruba.
-Burrata di totani eoliani é il piatto della notte.
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ll Notiziario si legge e si ascolta
Coronavirus, L'Organizzazione mondiale per la sanità ha dichiarato il coronavirus una pandemia
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- Categoria: Notizie
L'Organizzazione mondiale per la sanità ha dichiarato il coronavirus una pandemia
Negli Stati Uniti superata la soglia dei 1000 contagi
Per Tokyo è inconcepibile lo slittamento delle Olimpiadi
Tutti i contagi sono avvenuti in Italia
529 casi in più rispetto a eri
La Slovenia chiude le frontiere con l'Italia
L'Iss chiede che si evitino del tutto le aggregazioni in pubblico
La Protezione civile mette in guardia la popolazione dalla diffusione di fake news sui social
L'Organizzazione mondiale della Sanità è "profondamente preoccupata sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai livelli allarmanti di inazione" contro il coronavirus, divenuto una pandemia. Lo ha affermato il direttore dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha riferito alle 18 dell''11 marzo che sono 12.462 i casi totali in Italia da quando c'è l'emergenza coronavirus. Gli attuali positivi sono 10.590, 1.045 i guariti dimessi, e 827 i decessi.
"Abbiamo valutato che il Covid-19 puoò essere caratterizzato come una pandemia", ha riferito da Ginevra Ghebreyesus, sottolineando che non si è mai vista "una pandemia scatenata da un coronavirus, non si è mai vista una pandemia che può essere controllata allo stesso tempo".
Fontana chiede lo stop a trasporto pubblico, uffici e negozi tranne i settori alimentare, energetico, rifiuti e farmaceutico. Zaia: "Il blocco integrale è meglio di un'agonia che dura mesi".
di Paolo La Paglia*
Emergenza Coronavirus, pervenuta all'A.S.P. di Messina la prima donazione
A seguito della mobilitazione pubblica avviata per supportare le Aziende Sanitarie della provincia a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, oggi anche l’A.S.P. di Messina ha ricevuto la prima donazione; il deputato regionale Tommaso Calderone ha voluto donare l’intero stipendio di parlamentare relativo al mese di marzo 2020, per l’acquisto dei nuovi caschi respiratori, da destinare all’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto.
Le apparecchiature saranno utilizzate per ventilare i pazienti meno gravi, evitando così di occupare posti letto di terapia intensiva.
Per quanti, privati e Associazioni di Comuni, hanno già fatto pervenire richiesta di conoscere le modalità di donazione l'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, che ringrazia per il nobile gesto, comunica che si può contribuire utilizzando il conto corrente bancario IBAN IT12W0100516500000000218700 intestato A.S.P. Messina; il bonifico dovrà contenere la seguente causale: Donazione Emergenza Coronavirus.
*Direttore Generale Asp 5
CORONAVIRUS, UN PIANO PER ASSICURARE LA CONTINUITÀ DEI SERVIZI SANITARI
Nell’ambito delle misure di contenimento dell’emergenza Coronavirus, l'Assessorato regionale alla Salute, su input dell'assessore Ruggero Razza, ha stilato un piano per garantire ai cittadini la continuità dei servizi sanitari.
Negli ospedali potranno essere assicurate le prestazioni ambulatoriali con classi di priorità U (urgenti) e B (brevi), quelle relative ai pazienti oncologici o comunque ritenute indifferibili.
Anche nell’ambito territoriale - sia pubblico che degli ambulatori specialistici accreditati – continueranno ad essere garantite le prestazioni ambulatoriali, incluse quelle domiciliari, con classi di priorità U (urgenti) e B (brevi), quelle riservate ai pazienti ocologici e le attività ritenute indifferibili.
E' fondamentale, specifica inoltre il piano, che vengano sempre assicurate le misure di contenimento del contagio ed il rispetto delle distanze di sicurezza tra pazienti nelle sale d’aspetto, limitando anche il numero degli accompagnatori ad una sola unità.
Saranno garantite inoltre le prestazione riabilitative di natura indifferibile. In tutti i casi, prima di effettuare il trattamento programmato dovrà essere accertato che nell’ambito del nucleo familiare dell’assistito non vi siano soggetti rientrati dalle aree a rischio Coronavirus o persone che presentino sintomatologia riconducibile all'infezione. In tal caso, il trattamento dovrà essere sospeso.
I centri dialisi dovranno continuare ad erogare le prestazioni. Se un paziente dovesse risultare positivo al Coronavirus, è previsto dal piano un trasferimento presso strutture pubbliche dove verrà garantito il trattamento da parte della competente Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi.
Continuano ad operare in regime ordinario i servizi di Assistenza domiciliare integrata, i laboratori di analisi, che comunque dovranno garantire le misure di contenimento del contagio.
MESSINA, TURISTI DIRETTI ALLE EOLIE BLOCCATI DALLA POLIZIA
Turisti stranieri pronti a imbarcarsi al porto di Messina per le Isole Eolie, fermati dalla polizia
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Turisti stranieri pronti a imbarcarsi al porto di Messina per le Isole Eolie, fermati dalla polizia
I due ragazzi parlavano poco italiano e hanno saputo spiegare solo che arrivavano da Catania. L'equipaggio ha capito che non viaggiavano per lavoro e hanno allertato il comandante. Ma sulle misure di sicurezza ai porti è già polemica
SIRACUSANO, NIENTI CONTROLLI SANITARI NELLA TRATTA NAPOLI EOLIE
Coronavirus, niente controlli sanitari nella tratta Napoli-Eolie. La deputata Matilde Siracusano (FI) scrive al Prefetto di Messina
Sulla tratta Napoli-Eolie non verrebbero effettuati controlli sanitari anti-coronavirus. La deputata Siracusano scrive al Prefetto di Messina: “mi auguro che la Prefettura predisporrà tutti gli accertamenti necessari”
LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, "no agli assembramenti dei cittadini per combattere il coronavirus e autocertificazione per viaggiare". Parla il sindaco Giorgianni. La nota di La Paglia ed i commenti
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Lipari - No agli assembramenti dei cittadini e chi parte e arriva da e per Milazzo dovrà presentare l'autoceritificazione alle agenzie di navigazione attestando che lo fa per necessità (lavoro, salute...) per ottenere il biglietto.
Lo ha riferito il sindaco Marco Giorgianni in una nuova conferenza stampa che ha tenuto al Comune. Presenti il vice sindaco Gaetano Orto, l'assessore Tiziana De Luca, il capo della protezione civile Placido Sulfaro.
Controlli a tappeto negli imbarcaderi da parte delle forze dell'ordine a partire da domani ed Eolie viatate ai turisti fino al 3 aprile. Potranno arrivare solo i villeggianti proprietari di case. Non si potrà arrivare con i vaporetti degli escursionisti, con yacht e navi da crociera. In arrivo mascherine e respiratori.
Insomma, sacrifici per evitare che anche le Eolie siano contaminate dal coronavirus. Al momento vi sono una quarantina di persone in quarantena.
LA CONFERENZA STAMPA DEL SINDACO GIORGIANNI
L'intervista rilasciata al notiziarioeolie.it dal sindaco Giorgianni.
Bartolino Leone era in diretta
LA NOTA DEL DIRETTORE DELL'ASP LA PAGLIA
Emergenza Coronavirus, ulteriori provvedimenti dell'A.S.P. di Messina e richiesta urgente alla Regione dei D.P.I.
L'A.S.P. di Messina ai fini di fronteggiare l'emergenza Coronavirus ha emanato ulteriori provvedimenti quali la sospensione delle ferie a tutto il personale medico, sanitario e tecnico in forza all'azienda sino al 3 aprile p.v. o comunque fino a cessata emergenza; ciò ai fini della necessaria presenza in servizio mirata a garantire la massima assistenza sanitaria a tutti i cittadini.
Inoltre con nota inviata al Dirigente Generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica e al Dirigente Generale del Dipartimento Epidemiologico dell'Assessorato per la Salute della Regione Siciliana, e per conoscenza a S.E. il Prefetto di Messina, è stata rappresentata la grave carenza di dispositivi individuali di protezione (DPI).
"Ho ritenuto fare presente - dice il direttore generale Paolo La Paglia - che nonostante siamo riusciti ad approvvigionarci di cinquemila mascherine chirurgiche, già distribuite a Ospedali e servizi territoriali, le residue scorte interne dei DPI sono in esaurimento, ciò determina l'impossibilità di fornire tutto il personale sanitario esposto; pertanto ho chiesto con immediatezza la fornitura di mascherine chirurgiche, mascherine FFP2 e FFP3, dispositivi per protezione oculare, tute di protezione e calzari sovrascarpe."
I COMMENTI
di Mario Cincotta
Ciao Bartolino, ho viaggiato da Milazzo a Stromboli. Nessun controllo, tutto come se niente fosse
Alla biglietteria ti chiedono solo da dove provieni e nulla più. Non funziona, così può entrare chiunque senza un motivo. Siamo estremamente vulnerabili! È necessario studiare misure diverse, se dovesse entrare il virus alle isole , sarebbe una catastrofe. Ho il timore che molti sceglieranno le isole come rifugio sicuro perchè più isolate ma ciò non è vero perchè qui l'epidemia viaggerebbe ancora più velocemente ed a differenza della terraferma noi abbiamo solo dei piccoli ambulatori male attrezzati già per la sanità ordinaria
Raccogli questa preoccupazione e trasmettila alle autorità preposte. A te viene più facile, per me è molto difficile in tempi brevi. Grazie.
di Angelo Sidoti
Ginostra, "c'è rischio idrogeologico". Legambiente scrive anche al ministro dell'ambiente
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- Categoria: Opinioni
Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Dott. Sergio Costa; Al Commissario di Governo Contro il Dissesto Idrogeologico della Regione Siciliana On. Nello Musumeci ; Al Prefetto di Messina Dott.ssa Maria Carmela Librizzi e Al Sindaco del Comune di Lipari Rag. Marco Giorgianni.
Oggetto: tutela e salvaguardia di Ginostra, isola di Stromboli, dal rischio idrogeologico.
A seguito dei recenti sopralluoghi effettuati a Ginostra, nell’isola di Stromboli, in cui è stata accertata una progressiva e repentina azione di dissesto idrogeologico, dovuta all’erosione costiera e alle mareggiate che mettono a rischio di frane e crolli il costone su cui poggia il centro del villaggio, la zona portuale e la via San Vincenzo, principale via di fuga della frazione e in
seguito all’ultima nota inviata dal Capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, alla Regione Siciliana e al Comune di Lipari in cui si chiedono interventi strutturali urgenti di mitigazione del rischio e azioni volte alla tutela della pubblica e privata incolumità;
considerato che sulla scorta delle richieste del responsabile della Protezione Civile nazionale, il Demanio Marittimo di Messina ha già emesso un’ordinanza, con decorrenza immediata, di
interdizione delle aree demaniali circostanti il pontile di Ginostra a tutela della pubblica e privata incolumità; sottolineato che da anni gli abitanti della piccola frazione di Stromboli e Legambiente segnalano i rischi e le continue azioni franose dovute all’erosione della costa, ma che fino ad oggi non è stato posto in essere nessun intervento concreto; considerato che appare paradossale e inaccettabile che fino ad oggi non sia stato posto in essere nessun intervento concreto; Legambiente chiede un intervento urgente per tutelare e mettere in sicurezza Ginostra e i suoi abitanti, un luogo unico nel Mediterraneo, già Patrimonio mondiale dell’Unesco e facente parte della Riserva Naturale Orientata ‘Isola di Stromboli’, che rischia di sgretolarsi lentamente nell’indifferenza generale.
Stefano Ciafani presidente di Legambiente
Gianfranco Zanna presidente di Legambiente Sicilia
Pippo Ruggeri presidente del circolo Legambiente del Tirreno
Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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di Pina Cincotta Mandarano
Panarea ha nuovamente il suo medico di famiglia. E’ la dottoressa Calabrò che arriva dalla vicina Milazzo. La comunità dell’isola, che ha avuto modo di apprezzare il mestiere di questa donna che sa il fatto suo, è felice di aver trovato un medico che emana tanta dignità sanitaria ed offre collaborazione senza limiti. In coro possiamo dire benvenuta fra di noi dottoressa Calabrò e per qualsiasi cosa conti sull'intera isola di Panarea, patrimonio del mondo.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Dolce al cioccolato fondente
Preparazione: tagliare 300 gr. di cioccolata in piccoli pezzi. Fondere dolcemente con 125 gr. di burro e poi mescolare con 4 tuorli di uovo, 2 c.d.m. di zucchero, 1 c.d.m. di farina. Montare i 4 bianchi di uovo ed incorporare al miscuglio.
Cottura: 18 minuti al forno a 180 gradi (th.7). Lo stecchino deve essere ancora appiccicoso alla prova).
Eolie, NotiziariOggi del11-3-2020
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PRIMA PAGINA: "GABBIANANDO”
Il gabbiano è sempre più cittadino. Troppa fatica a rincorrere tante navi per poco cibo. Meglio mettere il becco nella spazzatura cittadina dove si sente anche la toccata umana.
Poi c’è la grande gioia di giocare con i topi. Ormai c’è l’unificazione delle razze che nidificano senza discriminazione europea. Le città sono una fonte inesauribile di cibo, l'assenza di competitori e la protezione dai predatori garantita dalla presenza dell'uomo.
Sono uccelli intelligenti in grado di apprendere nuove tecniche di foraggiamento per poi tramandarle da una generazione all'altra. Per scoraggiare la loro presenza, è cruciale educare i cittadini a non lasciare resti di cibo a terra e soprattutto migliorare la gestione dei rifiuti urbani, in modo che non restino in strada per giorni e giorni. Ma poi il volo del gabbiano chi riuscirà ad apprezzarlo?
ISOLA STANZA
Le teste al sole
in compagnia,
dove il rigore
chiede distanza
senza pensare
alla stanza ancora aperta
dove si sente l'odore
con il sapore dell'epoca.
L'isola offre e paga
senza lanciare dubbi.
Il sapere quanto
é semplicemente un contatto
fra mano e braccio
con l'inchino per il saluto
al mare nostalgico
ma sempre vivo.
CONTROCORRENTEOLIANA: Eccellenza
Ci voleva il corona virus per elogiare la sanità italiana. Impazza l’eccellenza del sistema sanitario italiano. Il tampone è la bandiera della salute made in Italy. Però in questo momento nessuno si ricorda della sanità eoliana dove eccellono solo gli ultimi eroi rimasti nell’ospedale delle Eolie, tristemente infettato dalla contabilità industriale della salute delle 7 isole.
VERO&FALSO
-Politico eoliano viaggia per Crema.
-Elettore eoliano arriva da Cremona.
-Panarea festeggia con Tortona.
-Al Museo di Lipari esposto il primo coronavirus epoca romana.
-Lo zolfo di Vulcano nelle bottiglie di Malvasia.
-Tutti i capperi eoliani saranno numerati.
-Le mele verdi di Alicudi aiutano a dimagrire.
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l Notiziario si legge e si ascolta
LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, all'Istituto "Isa Conti" per il coronavirus la scuola non si ferma. Lezioni con "teledidattica". Parla la preside Tommasa Basile
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- Categoria: Video Interviste
L'intervista alla preside Tommasa Basile
Lipari - All'Istituto "Isa Conti" per il coronavirus la scuola non si ferma.
L'anno scolastico andrà avanti regolarmente grazie alle lezioni con "teledidattica" già collaudate da tempo dalla professoressa Tommasa Basile, dirigente scolastico, soprattutto quando le condizioni meto marine non permettono ai docenti di poter raggiungere l'isola madre delle Eolie.
REGIONE, PER IL CORONAVIRUS UN PORTALE DI TELEDIDATTICA PER LE LEZIONI ONLINE
ISTITUTO DA LUNEDI' LEZIONI A DISTANZA
LIPARI - All'Istituto "Isa Conti", la scuola più grossa delle Eolie, a Lipari, si tengono lezioni a distanza. Sono state organizzate dalla dirigente Tommasa Basile. "Gli studenti, circa 500, - spiega - possono seguire i corsi dei docenti attraverso il registro elettronico in uso presso la scuola collegandosi al portale Nuovodidup-Studenti".(ANSA)
Coronovirus, per fronteggiarlo si invoca il ritorno di Guido Bertolaso. 10 mila gli arrivi dal nord. L'Italia zona protetta
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"Tutta Italia sarà zona protetta". Non più zona rossa, verde o gialla. Tutti gli spostamenti sono vietati se non per comprovate necessità, in tutta Italia come fino a oggi in Lombardia e nelle 14 province. Lo ha annunciato il premier Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, confermando quanto preannunciato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Francesco Boccia, parlando di "progressiva omogenizzazione delle regole su tutto il territorio nazionale".
Il premier si presenta in sala stampa da solo per quello che è senza dubbio l'annuncio più drammatico della sua esperienza di governo: "Abbiamo adottato una nuova decisione che si basa su un presupposto: tempo non ce n'è", scandisce. "I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e ahimè anche delle persone decedute. La nostre abitudini quindi vanno cambiate. Vanno cambiate ora. Ho deciso di adottare subito misure ancora più stringenti, più forti". Il provvedimento è quello atteso e ormai ritenuto inevitabile: "Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare come 'io resto a casa'. Non ci sarà più una zona rossa nella penisola. Ci sarà l'italia zona protetta", aggiunge.
"Spostamenti vietati se non per comprovate necessità"
Come già oggi in Lombardia e nelle 14 province del nord, gli spostamenti delle persone sono vietati se non per comprovate necessità di salute, di necessità o di lavoro. "Sono pienamente consapevole della gravità e della responsabilità", spiega Conte. "Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. E' il momento della responsabilità e tutti l'abbiamo.
Voi cittadini tutti con me. La decisione giusta oggi è di restare a casa. Il futuro nostro è nelle nostre mani", aggiunge.
Le nuove misure, che saranno stasera in Gazzetta Ufficiale e diventeranno operative da domattina, riguardano anche scuole e manifestazioni sportive: in tutta Italia gli istituti rimarranno chiusi fino al 3 aprile. Gli eventi sportivi non proseguiranno.
Italia, oggi 1598 nuovi contagiati
Parte dai guariti il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, nel suo punto quotidiano sull'emergenza coronavirus in Italia: sono 724, 102 in più di ieri. Poi il conteggio dei morti: sono 463, 97 in più di ieri. Con la divisione per fasce di età: 1% da 50 a 59 anni; 10% da 60 a 69; 31% da 70 a 79; 44% da 80 a 89; 14% ultra novantenni. Infine i malati, che sono 7.985, con un incremento di 1.598 persone rispetto a ieri. Il commissario ha poi fatto sapere che sono state consegnate in tutto il paese circa un milione di mascherine protettive, centomila delle quali sono state fornite agli impianti penitenziari. "Da domani distribuiremo 100 mila mascherine negli istituti penitenziari, dove sono state montate 80 tende di pre-triage" per lo screening del coronavirus.(repubblica.it)
Richiamare in servizio Guido Bertolaso e attribuirgli un ruolo di responsabilità nella gestione dell’emergenza Coronavirus sarebbe non soltanto una scelta giusta, viste le evidenti difficoltà che, in particolare a livello di decisione e di comunicazione a Palazzo Chigi, sono emerse, ma sarebbe anche un modo per restituire con riconoscenza all’ex capo della protezione civile il suo ruolo nell’ambito dello Stato.
Ho avuto l’onore di lavorare insieme a Guido, sono stato uno dei pochi a difenderlo quando in tanti lo attaccavano, vedo che oggi in tanti lo invocano, ma in pochi, forse, sono disposti a chiedergli scusa per il trattamento che ha ricevuto. Prima osannato per essere riuscito dove nessuno era arrivato, ad esempio a realizzare l’unico termovalorizzatore in Campania dopo anni di emergenza rifiuti, poi costretto ad andare in pensione anticipata, travolto mediaticamente da scandali che si sono rivelati, nei suoi confronti, bolle di sapone, con una lunga successione di archiviazioni.
Negli anni in cui guidava la Protezione civile, infatti, Bertolaso aveva messo in piedi una squadra e una macchina in grado di intervenire ovunque in Italia e nel mondo, una squadra che aveva portato lustro all’Italia ad esempio per l’intervento dopo lo tsunami nel sudest asiatico nel 2005, ma soprattutto una squadra che era nata con la gestione dell’unico grande evento del nostro paese finito senza scandali e senza incidenti: il grande Giubileo del 2000.
Un evento da 3.500 miliardi di lire finito senza processi, senza arresti, ma con una serie di grandi opere che ancora oggi sono le ultime in ordine di tempo regalate a Roma: la terza corsia della Roma-Fiumicino, il sottopasso di Castel Sant’Angelo (oggi uno dei musei più visitati di Roma), il rifacimento delle stazioni Termini e Tiburtina, il raddoppio della Galleria Pasa sotto il Gianicolo, la ferrovia San Pietro-La Storta.
E poi una giornata memorabile: la Giornata mondiale della Gioventù a Tor Vergata. Papa Giovanni Paolo II decise di trasformare quell’Anno Santo nel Giubileo dei 2 milioni di giovani, le “sentinelle del mattino” come le ribattezzò Papa Wojtyla. Roma non aveva spazi adeguati per una tale marea di persone, così il sindaco Rutelli e Bertolaso si inventarono la spianata di Tor Vergata. Una decisione coraggiosa che sarebbe entrata nella storia.
Bertolaso, nel corso di tutta la sua carriera, è sempre stato un servitore dello Stato, ha lavorato con governi di centrosinistra e di centrodestra. Ha costruito un team insuperabile, composto da persone in grado di lasciare il segno, come il suo indimenticabile portavoce Luca Spoletini, che ci ha lasciato troppo presto.
Quella macchina oggi non c’è più, smantellata dal populismo e dalle lotte di potere.
La Protezione Civile di Bertolaso è stata prima smantellata dall’allora ministro dell’Economia del Governo Berlusconi, Giulio Tremonti, che obbligò il dipartimento a chiedere il permesso al Mef e alla Corte dei Conti anche per le spese di somma urgenza. Poi è stata spazzata via dalla riforma voluta dal governo dei tecnici di Mario Monti. Tutti ricordano come, alla prima emergenza che fu la Costa Concordia nel 2012, la Protezione civile non esisteva più.
Oggi servirebbe Bertolaso, servirebbe la sua squadra di allora, servirebbe un team in grado di guidare l’Italia fuori da questa terribile emergenza.(huffingtonpost.it)
Coronavirus: superano i 10mila gli arrivi in Sicilia dal Nord Italia
Boom di iscrizioni, nelle ultime ore, al portale della Regione Siciliana per segnalare la propria provenienza dalle zone a rischio contagio del Nord Italia. Si è passati da 1.500 a 11mila registrazioni, effetto delle due ordinanze del governatore Nello Musumeci che hanno trasformato la facoltà in obbligo, per contenere il diffondersi del Coronavirus nell’Isola. Ma anche del suo appello rivolto ieri ai siciliani. In base ai provvedimenti firmati ieri, è obbligatoria la quarantena per chi nelle ultime due settimane è stato nelle “zone rosse”. In particolare, i territori di provenienza coinvolti sono quelli inseriti nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri: tutta la regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, oltre alle zone a rischio epidemiologico, così come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità. Tutti coloro che siano anche semplicemente transitati in tali aree devono comunicarlo al proprio Comune, al dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio o al proprio medico. E hanno l’obbligo, altresì, di: osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo; divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi; rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza.
La registrazione va effettuata sul portale www.siciliacoronavirus.it
Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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di Pina Cincotta Mandarano
Fermo restando che le nostre isole vivono di turismo, ancora oggi non ho sentito nessuno che abbia specificato come bisogna comportarsi nell'accettare le prenotazioni di persone provenienti dalle zone interessate al Coronavirus. Sia italiane che straniere.
Mi sembra la cosa più semplice da chiedere. Con la salute non si scherza e viene prima di ogni cosa. Siccome si prevedono tempi lunghi per sconfiggere questo veleno, diventa importante avere delle linee guida per il bene di tutti. Insomma chi controlla gli sbarchi?
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Braciole di pesce spada
Ingredienti: pesce spada a fettine 1 kg., 1 cipolla, olive bianche gr. 200, capperi gr. 50, sedano un mazzetto, salsa di pomodoro ( o pelati) mezzo litro, pangrattato gr. 200, parmigiano grattugiato gr. 50, caciocavallo fresco gr. 50, olio, sale, pepe, zucchero.
Preparazione: tagliate il pescespada a fettine sottili quanto più possibile e togliete la pelle. Preparate intanto una ghiotta soffriggendo in una teglia larga una cipolla tagliata a fettine sottili, le olive snocciolate, il sedano tagliuzzato, i capperi. Allungate con la salsa di pomodoro. Lasciate insaporire a fuoco molto basso per almeno15 minuti. Allargate le fettine di spada sul tavolo di marmo e riempitele di pangrattato condito con il parmigiano grattugiato, un cucchiaino di zucchero, qualche cucchiaio di salsa della ghiotta. Avvolgete il pesce in braciolettine, mettendo dentro ogni braciola un pezzetto di caciocavallo fresco. Infilate in uno spiedino e passate per una decina di minuti nella salsa ghiotta, girando gli involtini da ogni parte per farli insaporire bene. Regolate di sale e di pepe e servite caldi.
Eolie, NotiziariOggi del 10-3-2019
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PRIMA PAGINA: "TIRRENIANDO”
Fra Tirrenia e il Ministero dei Trasporti non ci sarà un’altra proroga. A luglio scade tutto. C'é il rischio di una paralisi dei collegamenti nel cuore della stagione turistica. Il caos anche sul fronte marittimo, non bastasse il grande pasticcio che riguarda gli aerei. A farne le spese sarà soprattutto la Sardegna, che si ritrova a fare i conti con la liquidazione di Air Italy, con la continuità territoriale aerea scaduta e prorogata fino al 31 dicembre e ora con la grande incognita nella gestione dei collegamenti navali.
Il governo ancora non ha avviato la procedura per il rinnovo della convenzione con un’armatore e quando scadrà l’attuale accordo, quello che assicura a Tirrenia circa 72 milioni di euro l’anno, il Tirreno rischia di diventare una specie di giungla. Per i turisti il solito problema: prenotazioni difficili, prezzi alle stelle e il rischio di dover rinunciare alle vacanze. Per gli operatori turistici il problema opposto: calo delle prenotazioni e un’altra estate complicatissima. si vedrà se la convenzione con lo Stato sarà rinnovata, si è in attesa della decisione della Commissione europea che potrebbe condannare Moby alla restituzione di fondi di stato.
La sentenza emessa, in questi giorni, dalla Commissione europea dice con chiarezza che le compensazioni per il servizio pubblico (circa 265 milioni di euro) concesse a Tirrenia per la gestione di dodici rotte marittime dal gennaio 2009 sono perfettamente compatibili con le regole comunitarie. Insomma, non si tratta di aiuti di Stato. Illegale, secondo Bruxelles, è invece la proroga di un anno, oltre il periodo di sei mesi previsto, dell'aiuto al salvataggio, così come l'utilizzo dei fondi destinati alla ristrutturazione delle navi. Incompatibili con le norme sugli aiuti sono poi le esenzioni dal pagamento di alcune imposte di cui ha beneficiato Tirrenia nel contesto del processo di privatizzazione, che hanno ridotto i costi che l’armatore Onorato avrebbe dovuto sostenere. E così i milioni di euro da restituire sono in totale ben 15.
I
ISOLA ESTATE
Quando si aspetta l'estate,
la follia inizia a danzare,
i giovani preparano le camicie,
gli anziani i letti per gli amici.
L'isola gira il suo sogno
guardando il mare
oltre le tempeste.
Tutti girano le teste
e preparano le grandi feste.
L'ora del grande traguardo
spiegato con ogni riguardo
senza stropicciare l'attesa.
CONTROCORRENTEOLIANA: SCUOLE
Anche Ie scuole eoliane vivono i momenti di pulizie straordinarie delle aule e degli spazi comuni, acquisto di gel disinfettante per le mani e stesura delle circolari sui certificati medici (come scrive lo stesso signor Casella di Quattropani).
La Regione deve sempre chiarire le specifiche obbligatorie dei materiali da usare in classe sia per disinfettare le mani sia per sanificare i locali senza usare né candeggia né alcol in base all’ultimo decreto del Governo.
VERO&FALSO
-Politico eoliano sbroglia.
-Elettore eoliano imbroglia.
-Vulcano regalerà magliette allo zolfo.
-Le Eolie ospiteranno 13 sultani durante la vendemmia della sultanina.
-Un pereto di Filicudi adocchiato da Farinetti.
-Muratore eoliano inventa casetta fai da te.
-Pastore eoliano legge il libro “Figlio del lupo”.
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LE NOTIZIE DEL NOSTRO GIORNALE ONLINE FANNO IL GIRO D'ITALIA. CoronaVirus, conferenza del sindaco Giorgianni "dopo l'ordinanza del presidente Musumeci si è fatta chiarezza... Novità per ospedale e trasporti. La registrazione integrale. Le reazioni nel web
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«Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento».
Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni che nel pomeriggio ha indetto una conferenza stampa ha atteso l'ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci sul "coronavirus" per fare chiarezza sui comportamenti che si dovranno tenere per chi sbarca anche alle Eolie.
Presenti anche gli assessori Tiziana De Luca e Max Taranto, il capo della Protezione civile Placido Sulfaro e Giuseppe Orto, il coordinatore della polizia municipale Franco Cataliotti e l'addetta alla comunicazione Maria Grazia Longo.
Novità sono attese anche per l'ospedale e per i mezzi di collegamento marittimi. Martedi' programmata riunione.
La conferenza stampa integrale ripresa dal nostro webmaster Massimo Pagliaro, che è stata anche ampiamente già seguita nella diretta che abbiamo trasmesso su Facebook.
Bartolino Leone era in diretta
LIPARI - Dopo l'ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci nelle Eolie scattano i controlli ai turisti agli imbarcaderi. Si è iniziato con Lipari dove al porticciolo degli aliscafi ci sono anche carabinieri e guardia costiera che verificano se vi siano arrivi dalle zone rosse del nord Italia. Il sindaco Marco Giorgianni ha anche annunciato che avrà un incontro con i rappresentanti delle società di navigazione per far scattare ulteriori accertamenti sui passeggeri. I controlli sono estesi a tutte le isole.(ANSA)
LE REAZIONI NEL WEB
Gery Palamara: Il Comune di Lipari o il servizio sanitario devono munirsi subito di almeno cento respiratori per i casi da "polmonite coronavirus"
Rosaria Cincotta I controlli sui mezzi? L'altro ieri a Stromboli sono arrivati da Napoli 50 persone senza sapere chi sono e da dove vengono. E non sono state controllate
Mirella Masi: Devono comunicare che sono qua solo le persone che vengono dalle zone rosse o anche chi proviene dall’estero?
Bernadette Godillon: Bravo direttore
Valery Longo: Bravo
Miche China: Scusa Bartolino ma per le donne incinta che devono essere necessariamente seguite fuori come possiamo stare certi che questo può avvenire in tutta serenità? Dobbiamo comunicare noi i giorni che ci spostiamo e andiamo su Patti ilnel mio caso? Come dobbiamo comportarci?
Bruna Lomonaco: Marco la gente se ne frega. E i carabinieri non c'erano alla nave?
Jack Maio: Sono già arrivati
Katia Bonfiglio: Giusto!
Rina Biviano. Scusate ma sull'aliscafo devono sedersi una sedia si e una no? Per mantenere la distanza di sicurezza? i controlli non bisogna farli a Lipari o altre isole ma ai porti di partenza (Napoli, Messina, Milazzo, Palermo ecc)
Livio Sciacchitano: Bartolino invitalo a sospendere intanto l'ordinanza sulla plastica perche in questo momento è fondamentale l'uso di stoviglie usa e getta...!
Isabel Francesco Famularo: Sono molto perplessa...
Michele Puglisi: Vedo la foto del sindaco con l'assessoremMa la distanza di sicurezza? Ma come dite di stare ad almeno a un metro di distanza e poi? Bell'esempio
IL DECRETO DEL GOVERNO
Chi viola i divieti rischia l’arresto
Ma per viaggiare basta autocertificarsi
COSA PREVEDE L'ORDINANZA DI MUSUMECI
Obbligo di quarantena per chi negli ultimi 14 giorni è stato nelle “zone rosse”. Lo prevedono due ordinanze firmate, oggi, dal presidente della Regione Nello Musumeci, per contenere il diffondersi del Coronavirus nell’Isola. Provvedimenti indispensabili visto il rientro di un elevato numero di persone e, quindi, l’ingresso incontrollato in Sicilia di soggetti a rischio di trasmissione del virus.
I territori di provenienza coinvolti sono quelli inseriti nel decreto odierno del presidente del Consiglio dei ministri: tutta la regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, oltre alle zone a rischio epidemiologico, così come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Tutti coloro che siano anche semplicemente transitati in tali aree devono comunicarlo al proprio Comune, al dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio, nonché al proprio medico. E hanno l’obbligo, altresì, di: osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo; divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi; rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza.
Il dipartimento regionale della Protezione civile disporrà presso gli imbarcaderi di Messina due tende per i fabbisogni sanitari. Il mancato rispetto delle disposizioni comporterà le conseguenze previste dall’articolo 650 del Codice penale, compreso l’arresto fino a tre mesi.
Per poter consentire i controlli, i concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e navale dovranno comunicare alle forze dell’Ordine, alla task-force della presidenza della Regione, ai Comuni e alle Asp competenti per territorio, i nominativi dei viaggiatori, con destinazione aeroporti, porti e stazioni ferroviarie della Sicilia.
Prevista anche la chiusura di piscine, palestre e centri di benessere.
#AIUTIAMOCI FINO AL 5 APRILE CONSEGNA E ORDiNI TELEFONICI GRATIS AI CITTADINI PIÙ A RISCHIO.
Alla luce delle ordinanze del presidente della Regione e del sindaco di Lipari , visto il momento di difficoltà dovuto al COVID-19 , i Supermercati D’Anieri Bartolo sempre vicini ai clienti e al servizio della comunità , comunicano che da lunedì 9 marzo fino al 5 aprile , saranno effettuati gratuitamente il servizio consegne a domicilio e il servizio ordini telefonici (090-9811598 )per le persone con più di 70 anni , per le persone disabili , per le persone con gravi patologie e per tutti coloro che si troveranno in quarantena.
In conformità con il decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 1 marzo 2020 , con oggetto misure urgenti , si ricorda ama gentile clientela di rispettare una distanza minima con gli altri clienti del negozio.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
di Marco Manni
Egregio SIG. Sindaco,
Ho letto e ascolato il Suo pubblico messaggio rivolto alla cittadinanza in linea con le disposizioni nazionali, che illustra come comportarci. Messaggio utile senz'altro come da Lei auspicato, ma poco rassicurante e insufficiente alla gestione di una comunita' insulare, forse a breve anch'essa in emergenza.
Da un lato ci informa che che al momento sull'isola (e speriamo neanche nell'arcipelago) non vi sono casi, ma ci invita a tenere precisi comportamenti individuali, come se il virus fosse gia' in circolazione, con disinfestazioni, ma senza alcuna strategia su come contenerne L'INGRESSO SULLE ISOLE.
In tal senso il suo messaggio e' carente. Inutile ignorare che la cittadinanza avrebbe voluto ascoltare di piu. Se il virus non si è ancora diffuso abbiamo ancora tempo per prevenirlo, e l'azione invocata e' una sorveglianza sanitaria degli scali, con
l'ausilio del numeroso volontariato dell'isola e con i dovuti strumenti predisposti negli aeroporti siciliani.
Dunque chiedere, reclamare strumenti! Dunque dei presidi negli scali esterni (Milazzo è Napoli) e nei porti eoliani che al momento rappresentano l'unica via di accesso, prima dell'estate che speriamo ne riduca il rischio.
Un'altra azione che ci aspettiamo e' di cavalcare l'onda, rapportadosi direttamente con la protezione civile al fine di potenziare l'ospedale di Lipari, con un procedimento inverso a quello determinato dalle autorita' politiche e sanitarie nazionali e regionali che ci hanno ridotto in uno stato disastroso,mentre piu' che mai oggi le strutture vanno mantenute e riconvertire per emergenze imprevedibili come questa.
Sciagurati!
L'amministrazione Insista su un ripotenziamento e su una riconversione di congrua parte dei numerosi locali sotto utilizzati, in aree di trattamento specifico per la cura dei pazienti infetti, soprattutto per i casi meno gravi, che non e' conveniente trattare né in casa nei nei
grandi e pochi centri di malattie infettive.
DUNQUE RECLAMANDO IMMEDIATAMENTE IN ACCODO CON LA LOCALE DIREZIONE Ospedaliera e con le guardie mediche, l istituzione di una Rianimazione l assegnazione di personale e mezzi , respiratori e quant'altro il Dpc sta acquistando per l'emergenza.
Viceversa come trasportare gli infetti da polmonite virale, con elicotteri speciali? Con motovedetta predisposta di ambienti sterilizzati? tutto si rivela meno idoneo di commisurate cure da effettuarsi in loco, a modesto parere di un isolano.
In caso contrario recandosi in citta', sperando di trovare posto, il grave rischio di contagio e'anche per i familiari , se le zone rosse avanzano, come si può purtroppo immaginare. Del resto e' notizia di oggi che malattia del nord sono gia' inviati al centro sud. Ed inoltre dove sarebbero questi posti disponibili?
Allora urge un summit con la direzione locale dell'ospedale, con l'Asp-Me, con la regione per Chiedere, Reclamare alle autorita' regionali e nazionali, piu' di prima il nsdiritto alla salute e alle cure.
Anche laddove questa disamina sul grado rischio si rivelasse eccessiva, come certamente apparira' agli occhi di taluni, Chiedere, reclamare, si rivela in questo momento un'occasione da non lasciarsi sfuggire. Noi intanto lavremo spesso le mani.
Ossequi.
LA NOTA DI MOLLICA&FONTI
di Eliana Mollica e Gesuele Fonti*
In relazione al contenimento della diffusione del Coronavirus, ci chiediamo se le compagnie di navigazione hanno provveduto ad attuare un piano straordinario per l'igienizzazione di aliscafi e navi in servizio sulla tratta per le Isole Eolie, integrando cosi le attività che già quotidianamente vengono effettuate.
Ci chiediamo inoltre se l'equipaggio dei mezzi pubblici ha ricevuto le necessarie istruzioni relative all'esecuzione delle misure urgenti di contenimento del contagio (attuazione dei programmi di profilassi), così come il personale in servizio presso i Terminal e le biglietterie. E se si sia provveduto sui mezzi pubblici e nelle zone di imbarco e sbarco, zone di attesa e di controllo dei passeggeri a garantire la disposizione degli stessi nel rispetto delle distanze indicate nel dpcm, adottato su proposta del ministro della Salute.
Il nuovo decreto recepisce e proroga alcune misure già adottate per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, noto come Coronavirus, e introduce ulteriori misure finalizzate a disciplinare in modo unitario il quadro degli interventi e garantire uniformità su tutto il territorio nazionale nell’attuazione dei programmi di profilassi.
La Lombardia e altre 14 province sono state chiuse per decreto, firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte nella notte fra sabato e oggi, domenica 8 marzo. Purtroppo le reazioni non sono state prudenti e nella notte centinaia di persone si sono allontanate in treno ed in auto dalle zone rosse.
La fuga è prevalentemente verso le regioni meridionali. Sembra che anche le Isole Eolie siano interessate dagli spostamenti che si registrano nelle ultime ore. Siamo oltremodo preoccuti e invitiamo il Sindaco di Lipari e il Sindaco di Milazzo, nonché le forze dell'ordine, a fare le necessarie verifiche ed a intervenire li dove fosse necessario Invitiamo altresì le compagnie di navigazione e le agenzie di dotare le zone di attesa e di controllo dei passeggeri di cartelli con indicazione dei comportamenti da seguire (decalogo Coronavirus).
*Consiglieri Gruppo Moderati Calderone
LA NOTA DELLA GIUNTA GIORGIANNI
Alla luce delle nuove disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri contenute nel D.p.c.m. 8 marzo 2020 in merito alla situazione relativa al Coronavirus, si informano i cittadini che l’Amministrazione già dalle prime ore di stamattina è in contatto con Prefettura, Regione Sicilia, Forze dell’Ordine e Compagnie di navigazione per predisporre tutti gli atti necessari e conseguenti.
Considerate anche le nuove disposizioni regionali, in fase di emanazione, si avrà modo di informare la cittadinanza su quanto verrà stabilito presumibilmente nell’arco del pomeriggio.
L’Amministrazione Comunale
CHI ARRIVA DAL NORD ITALIA DEVE PORSI IN AUTOISOLAMENTO
di Francesco Scaldati
Segnalo questa ordinanza del governatore Musumeci
#Sicilia #governoMusumeci #Coronavirus #CoronavirusItalia #Covid19 #Covid19Italia @Regione_Sicilia https://t.co/yM38b5l7YM
— Nello Musumeci (@Musumeci_Staff) March 8, 2020
IL PUNTO E VIRGOLA
Le Eolie sono terre di tutto e per tutti. La genialità nell’accoglienza e la facilità degli sbarchi.
Oggi si mostrano come scogli di frontiera senza confini, senza mascherine, senza scanner termici, senza personale e senza precise ordinanze per la salvaguardia e tutela di tutti gli isolani e del mondo turistico che ha bisogno ormai di certezze sanitarie prima di scegliere o confermare i luoghi di vacanza.
Il Coronavirus è più grande del previsto.
E’ una tempesta “pestifera” e perfetta che non lascia vedere ancora la fine. Anzi siamo solo all’inizio. Le istituzioni, anche in questo momento, non si ricordano delle Eolie e degli eoliani. Non basta dire laviamoci le mani e manteniamo le distanze. La politica locale tutta deve organizzarsi da subito per quello che non c’è.
Basta che c’è la salute si diceva una volta. Ma chi ci pensa si risponde oggi.
Registratevi e fate registrare gli altri, se conoscete qualcuno. Può essere un modo importante per arginare i contagi, oltre che un gesto di buon senso e responsabilità! Più si registrano le persone che si muovono o si sono mosse a febbraio, più possiamo arginare i contagi! https://t.co/DEVOu7Psc8
— Nello Musumeci (@Musumeci_Staff) March 7, 2020
LIPARI - Sono già numerosi i turisti e villeggianti del nord Italia che sono sbarcati nelle Eolie e tra gli isolani cresce la preoccupazione per l'emergenza coronavirus.
La popolazione con in testa Marco Manni chiede "una sorveglianza sanitaria degli scali, con l'ausilio del numeroso volontariato dell'isola e con i dovuti strumenti predisposti negli aeroporti siciliani. In particolare dei presidi negli scali esterni( Milazzo e Napoli) e nei porti eoliani che al momento rappresentano l'unica via di accesso".
Un'altra azione che ci aspettiamo e' di cavalcare l'onda, rapportadosi direttamente con la protezione civile al fine di potenziare l'ospedale di Lipari, con un procedimento inverso a quello determinato dalle autorita' politiche e sanitarie nazionali e regionali che ci hanno ridotto in uno stato disastroso, mentre piu' che mai oggi le strutture vanno mantenute e riconvertire per emergenze imprevedibili come questa.
Bisogna insistere su un ripotenziamento e su una riconversione di congrua parte dei numerosi locali sotto utilizzati, in aree di trattamento specifico per la cura dei pazienti infetti, soprattutto per i casi meno gravi, che non e' conveniente trattare né in casa nei nei grandi e pochi centri di malattie infettive".
E ancora "reclamare l'istituzione di una rianimazione e l' assegnazione di personale e mezzi, respiratori e quant'altro il Dpc sta acquistando per l'emergenza. E come trasportare gli infetti da polmonite virale, con elicotteri speciali? Con motovedetta predisposta di ambienti sterilizzati?". Per gli isolani "urge un summit con la direzione locale dell'ospedale, con l'Asp-Me, con la regione per reclamare piu' di prima il nostro diritto alla salute e alle cure. Noi intanto ci laviamo le mani…".(ANSA)
LE NOTIZIE DEL NOSTRO GIORNALE ONLINE FANNO IL GIRO D'ITALIA. Da Stromboli in linea Mario Cincotta "siamo indifesi e con la stagione turistica a rischio...". Per il Coronavirus appello anche al Presidente della Repubblica Mattarella
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di Mario Cincotta
Caro Bartolino,
Bartolino,
ti allego le lettere firmate dagli strombolani ed inviate alle Istituzioni. Ti allego anche la lettera inviata a Christian Del Bono come Presidente Federalberghi.
Questa mattina da Napoli è arrivata una troupe televisiva che si fermerà una settimana per girare un documentario. E’ tutta gente del nord Italia entrata senza alcun controllo. Data la fragilità del nostro territorio, ho chiesto telefonicamente alla guardia medica se ci fossero indicazioni a riguardo, nonostante l’ignoranza assoluta nella popolazione in merito.
Mi ha risposto che loro hanno un protocollo su come comportarsi in guardia medica, ma non sanno altro.
Mi ha pure detto che i medici in turnazione, sono sette e che tutto ciò che hanno in dotazione per operare sono tre mascherine, un camicie e 4 occhiali, né guanti, né altro. Ciò è tutto quello che sono riusciti ad avere al momento. Francamente, mi verrebbe un po’ da
ridere se la situazione non fosse tragica!
Mi sono posto tante domande senza risposte ed al momento, nella preoccupazione, ho rispedito la mia famiglia a Barcellona in attesa di saperne di più.
Ti posso assicurare che la preoccupazione in tutti è tanta, anche se normalmente siamo abituati alle situazioni critiche, ma in questo caso, siamo estremamente vulnerabili a questo nemico invisibile che può entrare come e da dove vuole in questo territorio fragile, inevitabilmente esposto.
LE LETTERE
Al Presidente della Repubblica Italiana Onorevole Sergio Mattarella, Al presidente della Regione Sicilia, Al Presidente del Consiglio dei Ministri Onorevole Giuseppe Conte, Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Dottor Angelo Borrelli, Al Prefetto di Messina Dott.ssa Maria Carmela Librizzi, Al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Marco Giorgianni, Al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari Dott. Biviano Giacomo
Onorevoli Rappresentanti delle Istituzioni, gli eventi parossistici dello Stromboli del 3 luglio e del 28 agosto 2019, hanno messo in ginocchio la l’economia turistica di tutte le Eolie ma in particolare quella di Stromboli. Gli effetti di quanto accaduto sono ancora vivi ed evidenti ed i problemi che si dovevano e si devono risolvere per la ripresa dell’attivtà turistica sono stagnanti al 28/08/2019.
Lo Stato fino ad oggi non ha fatto nulla per questi suoi cittadini!
La calamità naturale dichiarata nel 2019, non ha prodotto gli aiuti promessi e sperati, nemmeno quelli che in questi casi sono di possibile immediata attuazione per lo Stato (ci riferiamo allo slittamento del pagamento delle tasse e dei tributi in genere) , intervento questo per noi di non poco conto, perché ci aiuterebbe ancora oggi in questo momento di grande difficoltà.
Gli imprenditori dopo gli accadimenti del 2019 con senso di responsabilità e rispetto verso i lavoratori ed il proprio lavoro, hanno mantenuto gli impegni contrattuali assunti, rispettandoli fino alla loro scadenza naturale senza procedere ai necessari licenziamenti da farsi già nell’immediatezza degli eventi per il crollo delle presenze, ma che non hanno fatto, sperando in una pronta ripresa che non c’è stata a causa dei provvedimenti limitativi e di divieto posti in esssere con ordinanze.
Fino ad oggi, abbiamo pagato e stiamo continuando a pagare per intero e senza possibilità di rinvio, tasse e tributi vari , attingendo, a quel che resta delle esigue risorse economiche. Tanti, non hanno potuto pagare ne’ tasse ne’ dipendenti e tanti altri hanno chiuso l’attività. A questa nostra grande difficoltà sopra ricordata che ci ha messo in ginocchio , oggi va ad aggiungersi la grave crisi in arrivo nel settore turistico a causa del Coronavirus che si sta diffondendo soprattutto sotto forma di panico.
Le poche prenotazioni che avevamo ricevuto per Pasqua (apertura della stagione turistica 2020), sono state annullate, molte attività hanno già deciso di rimandare a giugno l’apertura ed altri stanno aspettando un barlume di luce per decidere cosa fare. In tutto ciò, vogliamo ancora una volta ragionare positivamente rimboccandoci le maniche così come è sempre stato nella tradizione isolana e come abbiamo sempre fatto in passato, ma siamo consapevoli che senza un aiuto concreto da parte dello Stato , da soli, non ce la possiamo fare.
E’ nostro diritto ricordarvi che tutta l’economia delle Eolie ruota intorno al turismo e buona parte dell’indotto della provincia di Messina, sopravvive in funzione dell’attività turistica delle Eolie. La situazione per ciò che ci riguarda è drammatica, molto più di quanto lo sia nelle zone rosse interessate dal Coronavirus o del resto dell’Italia. Siamo certi di ciò , perché i riscontri che abbiamo ce lo indicano chiaramente.
Dal punto di vista economico, la nostra sopravvivenza già fortemente minata dai fatti dello scorso anno, non reggerà a questo nuovo impatto negativo perché la nostra stagione lavorativa, va da aprile ad ottobre e venendo a mancare il lavoro nel 2020, la drammaticità della situazione si protrarrebbe in modo inevitabile fino alla stagione turistica 2021.
Vi esortiamo ad ascoltare questo grido di aiuto che vi proviene da un territorio fragile, prestando la dovuta attenzione a questa situazione che stiamo vivendo, perché il crollo economico delle Eolie, avrebbe un effetto immediato ed irreversibile sulle sue popolazioni e andrebbe a vanificare cinquant’anni di sforzi fatti da tutti affinchè tornassero ad essere vivibili e ripopolate nel dopoguerra .
Grandi città come Milano o le zone del Nord-Est sicuramente più ricche delle nostre, possono riprendersi con meno difficoltà, mentre per noi , il crollo dell’economia turistica causerebbe uno spopolamento immediato con la fuga dei giovani costretti a cercare lavoro altrove.
Dovete agire immediatamente, adottare tutti i provvedimenti necessari per impedire il peggio, alleggerire il peso di tasse, tributi, mutui, rottamazione di cartelle esattoriali e quant’altro, perché solo così, si potranno creare le condizioni per resistere fino al 2021 nella speranza che si possa per allora tornare alla normalità.
Non dimentiate che le isole possono vivere solo se sopravvivono gli isolani e che purtroppo nella situazione attuale, da soli senza un concreto aiuto dello Stato, non ce la possiamo fare. Non dimenticate che l’Unesco ci ha dichiarati Patrimonio dell’Umanità (e ciò ci rende orgogliosi), ma che il vero Patrimonio dell’Umanità per queste isole , siamo noi isolani che le viviamo tutto l’anno.
Per quanto sopra espresso, vi chiediamo con urgenza ;
- Il potenziamento del servizio sanitario di guardia medica.
- L’istituzione di posti di controllo sanitario in tutti i punti di partenza verso le isole con tutti i mezzi di linea e per tutti i viaggiatori.
- Obbligo di controllo sanitario per tutte le persone delle imbarcazioni non di linea dirette alle Eolie, sotto la vigilanza delle forze dell’ordine delegate.
- Agevolazione sui biglietti di viaggio con l’applicazione della tariffa riservata ai residenti con la sola aggiunta del costo del ticket d’ingresso per i non residenti.
- Promozione di una scontistica per soggiorni di almeno 5 giorni nelle isole , in questi termini :
Il 50% del costo di soggiorno a carico del cliente,
Il 25% di sconto sul costo del soggiorno a carico della struttura ricettiva,
Il 25% di sconto a carico dello Stato che verrebbe anticipato dall’azienda ricettiva e scalato dalle tasse.
- Istituzione di un fondo per incentivare la promozione di tutte quelle iniziative di carattere turistico – culturale, utili a favorire un incremento turistico.
Non siamo disposti ad appiattirci, nella speranza che qualcuno si ricordi di noi, né ad una lenta agonia.
Abbiamo voglia di reagire con tutte le forze disponibili e con l’orgoglio che da sempre ci ha contraddistinto . Non chiediamo aiuti di Stato o assistenzialismi ma solo il supporto dello Stato, necessario, a superare questa emergenza e tornare alla normalità.
STROMBOLI - "Per il #coronavirus siamo indifesi e senza protezione. La stagione turistica è anche a rischio…".
Gli abitanti di Stromboli, isoletta delle Eolie, hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Giuseppe Conte e al Capo della Protezione civile Borrelli. Oltre 100 le firme.
"Questa mattina - dice Mario Cincotta, primo firmatario - da Napoli è arrivata una troupe televisiva che si fermerà una settimana per girare un documentario. E' tutta gente del nord Italia entrata senza alcun controllo. Data la fragilità del nostro territorio, ho chiesto telefonicamente alla guardia medica se ci fossero indicazioni a riguardo, nonostante l'ignoranza assoluta nella popolazione in merito.
Mi ha risposto che loro hanno un protocollo su come comportarsi in guardia medica, ma non sanno altro.M i ha pure detto che i medici in turnazione, sono sette e che tutto ciò che hanno in dotazione per operare sono tre mascherine, un camicie e 4 occhiali, né guanti. Al momento, nella preoccupazione, ho rispedito la mia famiglia a Barcellona PdG.
Posso assicurare che la preoccupazione in tutti è tanta, anche se normalmente siamo abituati alle situazioni critiche". Gli isolani per uscire da questo incubo hanno richiesto "il potenziamento del servizio sanitario di guardia medica. L'istituzione di posti di controllo sanitario in tutti i punti di partenza verso le isole con tutti i mezzi di linea e per tutti i viaggiatori.
Obbligo di controllo sanitario per tutte le persone delle imbarcazioni non di linea dirette alle Eolie, sotto la vigilanza delle forze dell'ordine delegate. Agevolazione sui biglietti di viaggio con l'applicazione della tariffa riservata ai residenti con la sola aggiunta del costo del ticket d'ingresso per i non residenti. Promozione di una scontistica per soggiorni di almeno 5 giorni nelle isole".
"La scorsa estate - ricorda l'isolano Cincotta - la crisi turistica ci fu a causa delle violentissime eruzioni dello Stromboli. Il governo Conte stanziò dei quattrini ma ad oggi non abbiamo visto un euro". (ANSA).
LA LETTERA ALLA FEDERALERBGHI DELLE EOLIE
Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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di Pina Cincotta Mandarano
Ci siamo. A Panarea, aspettiamo i clienti di Pasqua con il cuore che batte. Sia per il momento religioso, sia per questo momento sanitario che si sparpaglia negativamente nel mondo e sia anche per la situazione del nostro amato Comune di Lipari per il quale i numeri non quadrano e i conti non tornano.
Ricordiamoci tutti che è un anno bisestile. Questo febbraio 29, che ci porta l’anno a 366 giorni, non ha mai portato bene a nessuno.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Salsa per arrosti
Ingredienti: due foglie di menta, una tazzina da caffè di aceto di vino, due tazzine di olio, un pizzico di sale e pepe.
Preparazione: sbattete tutto insieme e versate sul cibo già cotto.
#Coronavirus, "Quarantena per chi arriva dal nord..."
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CORONAVIRUS: ABRUZZO, QUARANTENA PER CHI VIENE DA NORD
Imposta la quarantena a tutti coloro che rientrano in Abruzzo dalla Lombardia e dalle zone indicate nel Dpcm. Lo prevede un'ordinanza della Regione - firmata dal vicepresidente perché il governatore è in isolamento - dopo il "vero e proprio esodo 'biblico'" delle ultime ore. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, parla di "ordinanza di difficile applicazione e altrettanto difficile monitoraggio se non sarà accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie".
SANTELLI, GOVERNO BLOCCHI ESODO VERSO CALABRIA
"E' una follia. La diffusione della bozza di decreto sulla nuova zona rossa sta portando ad un vero esodo verso il sud e verso la Calabria. Siamo preoccupati e al lavoro per preservare la nostra terra da chi non ha ben compreso la gravità del rientro senza controllo. Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo. Fermatevi!". E' l'appello della presidente della REgione Calabria Jole Santelli.
"Seguite le regole, proteggetevi e proteggeteci - prosegue Santelli - come prescritto. L'esodo incontrollato porterà all'aumento esponenziale del contagio anche da noi. È evidente che una sanità come quella calabrese, vessata da anni da tagli selvaggi, non è in grado di reggere una situazione di totale emergenza. Occorrono provvedimenti urgenti e seri di contenimento e sicurezza che non è nel potere della Regione emanare. Chiedo con forza un'assunzione seria di responsabilità da parte del governo nella gestione delle partenze.
È evidente che la situazione sta sfuggendo al controllo. Chiedo il blocco delle partenze verso la Calabria, per ordinanza regionale stiamo facendo i controlli negli aeroporti, ma non possiamo chiudere ingressi, treni e pullman".
"Il Governo blocchi l'esodo verso la Calabria - sottolinea ancora la Governatrice - che rischia di innescare una bomba emergenziale. Chiediamo immediati ed urgenti controlli sui treni e nelle stazioni dei pullman. Non è nei miei poteri bloccare gli arrivi dalla zona arancione. La Calabria non è in grado di reggere un'emergenza sanitaria grave. Sto firmando un'ordinanza urgente che dispone la quarantena obbligatoria per chi arriva dalle 14 province, un provvedimento per cui chiedo la collaborazione attiva dei sindaci, subito".
SANTELLI, QUARANTENA PER CHI RIENTRA DAL NORD
(ANSA)
"Chiunque arrivi in Calabria o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici, giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, la misura della quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva". E' quanto prevede un'ordinanza firmata da Jole Santelli, presidente della Regione Calabria "che introduce misure straordinarie a seguito dell'evoluzione che ha avuto l'emergenza Coronavirus nelle regioni settentrionali. Un'evoluzione che ha spinto tante persone residenti al Nord a far ritorno in Calabria".
"È necessario comunicare questa misura - prosegue Santelli - al proprio medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta oppure telefonando al numero verde regionale 800-767676 o al Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente, che adotterà le misure necessarie. I Dipartimenti di Prevenzione dovranno fornire giornalmente al Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie e al Prefetto territorialmente competente, le informazioni relative ai soggetti posti in quarantena o isolamento domiciliare con sorveglianza attiva, secondo il format appositamente definito. Le società di autolinee e Trenitalia sono tenute a comunicare l'elenco dei passeggeri provenienti dalle zone indicate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ai Dipartimenti di Prevenzione territorialmente competenti, anche tramite i sindaci.
OSPEDALI
I Prefetti delle Province regionali, invece, dispongono verifiche presso le stazioni ferroviarie, aeroportuali, le stazioni delle autolinee interregionali. I sindaci, in qualità di autorità locale di protezione civile, dovranno valutare l'apertura del Centro Operativo Comunale con l'attivazione di attività di "Assistenza alla popolazione" e "Volontariato", dedicate alle categorie fragili e ai cittadini sottoposti a quarantena o isolamento domiciliare. Sul sito istituzionale della Regione Calabria sarà a breve pubblicata una scheda censimento per il monitoraggio dei rischi da Covid-19. Dovrà essere compilata da chiunque arrivi in Calabria o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici, giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico".(dagospia.com)
#Coronavirus, 6 casi sospetti nel messinese. Lipari, il messaggio del sindaco Giorgianni. Musumeci in isolamento
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Eolie&Coronavirus
Il messaggio del sindaco Marco Giorgianni
I CASI SONO 6 NEL MESSINESE
C'è un sesto ed è un ceppo nuovo che viene dal nord Italia, che ha colpito una ragazza di 27 anni, asintomatica ma ricoverata all’ospedale Papardo. Salgono quindi a sei, al momento, i casi di coronavirus in provincia di Messina, di cui quattro nella città capoluogo e due in provincia, cioè la coppia di santagatesi, di cui il marito è ricoverato all’ospedale di Barcellona e la moglie in isolamento a casa. Venerdì il vigile del fuoco di Sant’Agata Militello e l’ex docente universitario di Messina; sabato la moglie del pompiere ed un altro ex docente che aveva avuto contatti con il collega; domenica anche la moglie dell’ex docente.
MUSUMECI IN ISOLAMENTO
----Salgono a 4 i casi positivi al Coronavirus a Messina e provincia: l’ultimo riguarda un medico in pensione risultato positivo al tampone; sarebbe entrato in contatto con il professore universitario che si trova in quarantena in casa.
Il paziente, che si è auto-presentato al Policlinico, è stato trasferito a Catania. La notizia viene confermata dal Policlinico.
Accertato il terzo caso di coronavirus in provincia di Messina. Si tratta della moglie del 50enne vigile del fuoco risultato ieri positivo al test e ricoverato all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto. L’uomo era tornato venerdì scorso da Roma, dove aveva seguito un corso di aggiornamento.
Secondo quanto si apprende, il test del tampone eseguito sui due figli dell’uomo ha invece dato esito negativo. Al momento sono in corso accertamenti anche sul personale sanitario entrato in contatto con l’uomo. La donna non presenterebbe sintomi febbrili e si trova in isolamento nella propria abitazione.
A Messina un anziano, che si trova nella sua abitazione, è risultato positivo al tampone all’ospedale Papardo. La notizia è stata confermata dal direttore sanitario dell’ospedale Mario Paino. Salgono dunque a due i casi di coronavirus nella provincia di Messina, uno riguarda un vigile del fuoco di S. Agata di Militello che ieri è risultato positivo. Domani i tamponi saranno inviati a Catania per una ulteriore verifica e successivamente a Roma.
ASILO APRE A MESSINA: ARRIVANO I VIGILI. Agenti della polizia municipale hanno imposto stamani la chiusura di un asilo privato in centro a Messina, per non avere osservato l’obbligo imposto dal decreto del presidente del Consiglio che ha sospeso tutte le attività scolastiche fino al 15 marzo. Gli agenti hanno trovato all’interno una quindicina di bimbi, di varia età, che sono stati consegnati alle famiglie. I proprietari dell’asilo sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per inosservanza delle norme del decreto sulla riduzione del rischio di diffusione del coronavirus.
SBARCANO 2.000 PASSEGGERI DA NAVE DA CROCIERA. E’ attraccata nel porto di Messina la nave MSC Opera con circa 2.000 passeggeri a bordo. L’ormeggio era previsto domani, ma è stato anticipato perché le autorità di Malta hanno negato l’approdo per ragioni di ordine pubblico pur in presenza dell’autorizzazione sanitaria. Il comandante della nave avrebbe assicurato che non ci sono criticità sanitarie a bordo, tanto che l’autorità sanitaria di Messina ha rilasciato l’ok allo sbarco. Gli operatori al terminal crociere sono stati istruiti nelle scorse settimane per le procedure da seguire: per il controllo della temperatura dei passeggeri stanno utilizzando un termoscanner mobile.
GIUSTIZIA FERMA FINO AL 31 MAGGIO. Udienze per i reati meno gravi rinviate fino a fine maggio per tutelare chi lavora nelle procure e nei tribunali. E un piano di emergenza per far fronte all’emergenza sanitaria legata all’epidemia del coronavirus che consentirà da un lato assunzioni di 20 mila tra medici, infermieri e operatori, ma anche di essere pronti a un dilagare del virus, con la possibilità affidata alla Protezione civile di requisire materiali sanitari e strutture per far fronte a carenze di materiali o posti letto.
Il governo a sorpresa anticipa parte delle nuove misure anti-virus e approva dopo un Consiglio dei ministri di tre ore un unico decreto legge con le misure per la sanità e la giustizia. Nel provvedimento vengono accorpate quindi sia le restrizioni per gli uffici giudiziari, che scatteranno dal 23 marzo dopo 15 giorni di “sospensione feriale”, sia quelle per mandare rinforzi nelle corsie degli ospedali, in prima linea per contrastare l’epidemia.
Salta, rispetto alle prime bozze, la possibilità per lo Stato di commissariare le Regioni inadempienti rispetto alle nuove misure mentre spunta, oltre alla possibilità di requisire gli alberghi, un potere più ampio alla Protezione civile per disporre, dove diventasse necessario, requisizioni di altri immobili per avere spazi dove gestire le persone in quarantena ma anche requisizioni e espropri di materiale sanitario, dai presidi sanitari e medico-chirurgici per assicurare agli ospedali le forniture adeguate a gestire i contagi e i posti letto “specializzati” necessari a ricoverare i malati.
Per potenziare i reparti di terapia intensiva sono in arrivo 5 mila impianti di ventilazione assistita, che saranno acquistati dalla Protezione civile attraverso la Consip con procedure rapide e semplificate.
CONTROLLI SU TUTTI I VOLI DAL NORD. Dopo le reiterate denunce del presidente della Regione Nello Musumeci, l’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera ha comunicato che i controlli nei quattro aeroporti siciliani (Palermo, Catania, Trapani e Comiso) vengono regolarmente eseguiti nei confronti dei passeggeri in arrivo dai tutti i voli internazionali e dalle aree endemiche italiane: Milano, Bergamo, Venezia, Verona, Pisa, Treviso, Genova, Torino, Roma. Si invitano, pertanto, i viaggiatori a verificare eventuali inconvenienti e a segnalarli alla mail: segreteria.presidente@regione.sicilia.it.
TERMOSCANNER E ATOMIZZATORI. Negli aeroporti di Catania, Palermo, Trapani e Comiso i controlli, spiega l’Usmaf, vengono effettuati sui passeggeri provenienti dai voli internazionali e dalle aree endemiche italiane: Milano, Bergamo, Venezia, Verona, Pisa, Treviso, Genova, Torino, Roma.
A Catania, da ieri, è in funzione il nuovissimo termoscanner per la misurazione della temperatura; la prossima settimana ne verrà montato un secondo che consentirà di rilevare la temperatura a tutti i passeggeri e di effettuare il riconoscimento facciale, anche con la mascherina indossata. La stessa operazione è in itinere per l’aeroporto di Palermo, dove verrà completata la prossima settimana.(lasiciliaweb.it)
NOTIZIARIOEOLIE.IT
di Francesca Alascia
Primo sospetto caso di Coronavirus a Sant'Agata di Militello. L’uomo, già in isolamento, è stato trasportato stamattina all’ospedale” Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto per effettuare il tampone, a cui in serata è risultato positivo. Lo ha annunciato il sindaco Bruno Mancuso, in attesa di ufficiale comunicazione dell’Asp. Si tratta del primo caso positivo al Coronavirus della provincia messinese, sinora gli altri casi sospetti erano risultati negativi, una volta sottoposti al tampone.
L’uomo, natio di Sant’Agata, vigile del fuoco, era tornato dai familiari nei giorni scorsi, perchè entrato in contatto con alcuni colleghi di lavoro risultati positivi al virus e già sottoposto ad isolamento in casa. Da giorni il cinquantenne si trovava in isolamento volontario, disposto dal comune perché presentava sintomi influenzali, ma nulla lasciava presagire la positività al virus. A causa di un peggioramento delle sue condizioni, stamattina è stato disposto il trasferimento a Barcellona Pozzo di Gotto, sottoposto al tampone è risultato positivo al Covid 19. Il sindaco Bruno Mancuso, ha dichiarato: “Ho preso già contatti con i familiari, che stanno seguendole procedure, stanno tutti bene al momento. Siamo già a lavoro per attuare quanto disposto dai protocolli sanitari in casi come questo.”
Il paziente è ricoverato all'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto dove abbiamo il reparto di Malattie Infettive e abbiamo avviato tutte le procedure imposte dal ministero della Salute. “ Il focolaio non è di sicuro nella nostra provincia- afferma il direttore generale dell’Asp, Paolo La Paglia - anche perché l'uomo, non messinese, proveniva da fuori, da Sant'Agata Militello lo abbiamo trasferito a Barcellona dove abbiamo il reparto specializzato. Un primo tampone eseguito a Barcellona avrebbe dato esito positivo ma il Centro di riferimento al Papardo che sta effettuando le controanalisi sostiene che è opportuno attendere la certezza delle analisi che sono attualmente in corso".(gds.it)
A CANNETO "ASSALTO" AL SUPERMERCATO
ISTITUTO DA LUNEDI' LEZIONI A DISTANZA
LIPARI - All'Istituto "Isa Conti", la scuola più grossa delle Eolie, a Lipari, si tengono lezioni a distanza. Sono state organizzate dalla dirigente Tommasa Basile. "Gli studenti, circa 500, - spiega - possono seguire i corsi dei docenti attraverso il registro elettronico in uso presso la scuola collegandosi al portale Nuovodidup-Studenti".(ANSA)
LIPARI, LE RICHIESTE DEL COMITATO L'OSPEDALE NON SI TOCCA
di Anna Spinella
Gentile Direttore, a nome del Comitato "l'Opedale di Lipari non si tocca" inoltriamo copia della lettera sulla carenza di organico riscontrata presso il nostro ospedale.
Tale lettera è stata da noi inviata al Direttore dell' Asp 5 ed in copia per conoscenza, ai componenti del suo staff strategico e ad alcuni dirigenti della Asp5, che supportano la Direzione strategica nel processo di valutazione e pianificazione delle scelte da questa Asp individuate, analizzate, e poi di conseguenza attuate.
Per conoscenza tale documento viene anche inviato all' assessore regionale alla Salute dott. Razza. Un caro saluto
In data 30 Dicembre 2019, si è tenuta a Lipari un’assemblea cittadina, convocata dai rappresentanti di diverse associazioni locali allarmate dal continuo depotenziamento dell’ospedale e in generale dalle sempre maggiori carenze dell’assistenza sanitaria pubblica alle Isole Eolie.
L’incontro ha visto la partecipazione di almeno 300 persone, mentre alcune migliaia hanno seguito la diretta online, segnalando che la preoccupazione attorno allo stato della sanità pubblica locale permea tutta la Comunità Eoliana.
In esito all’assemblea si è formato un comitato di cittadini, con l’obiettivo di raccogliere dati e bisogni, interloquendo con tutti gli attori interessati, di coinvolgere la cittadinanza e di promuovere tutte le necessarie iniziative per la tutela del diritto alla salute nel territorio eoliano.
Dalla nostra indagine è emersa una situazione di grave disagio dell’utenza e di carenza dei servizi rispetto ai livelli essenziali di assistenza previsti dalla legge. Sottolineiamo qui alcuni punti di cui Lei e’ certamente a conoscenza.
Per quanto riguarda la pianta organica, queste sono alcune delle criticità che abbiamo rilevato:
- l’unico ortopedico in servizio è stato assente per più di un mese senza essere sostituito
- in ospedale al momento sono effettivamente in servizio solo 2 anestesisti, mentre ne sarebbero necessari almeno 4 per poter garantire le debite turnazioni e reperibilità
- è presente un solo cardiologo. Una convenzione con il Papardo, garantisce per 3 giorni a settimana la presenza di un cardiologo di ausilio, ma certo non basta a garantire la continuità del servizio.
- i chirurghi in atto sono 4, mentre dovrebbero almeno essere 6 per garantire la reperibilità e le turnazioni
- i tecnici radiologi sono 3, mentre dovrebbero essere almeno 5
- i medici radiologi sono soltanto 2, mentre dovrebbero essere almeno 4
- c’ è un solo medico nefrologo, mentre dovrebbero essere almeno 2
- in medicina generale ci sono 4 medici, mentre dovrebbero essere almeno 6
- in servizio attualmente ci sono soltanto 32 infermieri su circa 65 previsti dalla vecchia pianta organica
- ci sono in servizio soltanto 2 Oss.
Queste carenze di organico determinano un pericoloso sovraccarico dell'attività lavorativa del personale medico, infermieristico ed ausiliario, che non può rispettare turni, riposi e limiti al lavoro notturno; le sostituzioni in caso di malattia o ferie, come previsto dalla legge e dalla contrattazione collettiva nazionale, sono molto difficili. Tutto questo per noi utenti si traduce in una sequenza di ritardi, cancellazioni, prestazioni parziali che di fatto negano il nostro diritto a essere curati, e aumentano le fragilità di chi ha bisogno di assistenza medica.
Oltre alle carenze della pianta organica, abbiamo riscontrato enormi problemi nell'approvvigionamento di prodotti e dispositivi farmaceutico-ospedalieri e anche di componenti dei macchinari.
A tal proposito sarebbero necessarie procedure più snelle e percorsi più trasparenti al fine di evitare inutili rallentamenti che gravano sull’utenza finale e creano disagio al personale ospedaliero.
L’inadeguatezza dell’attuale livello di assistenza è a maggior ragione evidente se si considera che l’utenza potenziale dell’ospedale non va calcolata solo sulla popolazione formalmente residente, ma anche sui flussi turistici che caratterizzano il territorio eoliano: basti considerare che in un anno si sfiora il mezzo milione di presenze, con picchi di presenze giornaliere nell’ordine delle 50 mila persone nel periodo estivo.
A ciò si aggiunga che l’ospedale è posto a servizio di un’area ad elevato rischio sismico e vulcanologico, spesso isolata dalla terraferma (in media per circa 25-30 giorni l’anno) a causa del maltempo, che impedisce sia i collegamenti marittimi che quelli in elicottero.
Ci è sembrato opportuno evidenziare questa situazione proprio adesso che è in itinere la redazione della pianta organica, che dovrebbe essere completata entro il 31 marzo. Riteniamo che parte delle problematiche qui esposte - in particolare per ciò che riguarda il personale sanitario - necessitino in questa fase della giusta considerazione.
Apprendiamo dalla stampa che con decreto 112/2020 dell'Assessore Regionale per la salute è stato approvato il nuovo Atto Aziendale dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina
Sappiamo che la giunta si è espressa favorevolmente sull’Atto, e contiamo quindi su una copertura finanziaria adeguata a garantire almeno i servizi necessari, sempre nel rispetto dei LEA.
In questa delicata fase, chiediamo a Lei e al suo staff strategico, così come ai dirigenti e ai dipendenti ASP coinvolti nei lavori, di concordare con noi un incontro per poter discutere nel dettaglio i problemi evidenziati. Crediamo che sia necessario a questo punto
un confronto costruttivo con la cittadinanza, volto alla ricerca di soluzioni che possano garantire il fondamentale diritto alla salute e la continuità assistenziale ai cittadini eoliani.
Confidando in un Suo tempestivo riscontro, Le porgiamo i nostri cordiali saluti.
Il Comitato “L’Ospedale di Lipari non si tocca”
IL PUNTO E VIRGOLA
Questo cavolo di coronavirus è il nemico del mondo. Scappato da un laboratorio, o volutamente messo in libertà, ormai è il terrorista per eccellenza che semina morte e paura. Colpisce alle spalle anche la preparazione scientifica di ogni nazione. Nessuno capisce che bisogna radunare gli scienziati del mondo per combatterlo. La Cina e la Corea hanno invaso ogni angolo delle loro strade, dei vicoli e delle parti condominiali, spruzzando preparati chimici disinfettanti in continuazione. L’Italia aspetta che piova e continua ad invitare a lavarsi bene le mani In tutti i sensi. Nessuno parla ancora dei campi di baracche dei migranti, regolari e irregolari, che vivono ai margini della società in condizioni paurose nell’attesa del lavoro agricolo sparpagliato sul territorio. Intanto gli ospedali sono vicini al collasso. Nel si salvi chi può si dice che si muore per altro. Il tampone è l’ultimo avviso di chiamata prima di essere tamponati a catena.
Coppie e quartetti
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di Salvatore Leone
Il mondo politico al momento non si preoccupa più di tanto del particolare momento della coppia canterina d'Italia che viene subito dopo Romina e Albano. Anna Tatangelo e Gigi D'Alessio vivono una nuova crisi senza smentite, anzi lei avrebbe lasciato la casa da dove vive da oltre dieci anni con il compagno che resta sempre la voce di Napoli per il mondo.
La fuga di Anna é una fotocopia di quanto avvenuto qualche anno fa. Ma queste star sono come i politici. Si uniscono, si separano, se le cantano e magari se le suonano pure. Il quartetto Conte, Di Maio, Salvini e Zingaretti sono maestri ed allievi contemporaneamente.
EOL MARE servizi marittimi Lipari
Info commerciale. Lipari, a Marina Lunga "L'Officina dei Ricambi" di Salvatore Stramandino
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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- Categoria: Opinioni
di Pina Cincotta Mandarano
Ormai siamo sempre più costretti a porci delle domande sul Coronavirus che giornalmente gratta i nostri pensieri. La sanità delle Eolie ha previsto misure di pronto intervento in caso di positività?
Il buonsenso dice che essendo la sicurezza mai troppa, bisognerebbe attrezzare sia l’ospedale con strutture adeguate e personale già nominato per poi studiare ed allestire delle postazioni nelle varie isole. In questi casi la prevenzione è migliore della cura.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Spaghetti con aragosta
Ingredienti (per 4 persone): un kg di aragostelle, 50 gr di burro, mezza cipolla media, sale e 400 gr di spaghetti Dopo aver lessato le piccole aragostine, se ne triti omogeneamente la polpa. A parte, poi, all’interno di una pirofila si ponga del burro liquefatto, un po’ di cipolla trita e vi si unisca la polpa delle aragoste con un pizzico di sale. Il tutto si lascerà soffriggere con l’aggiunta di un paio di bicchieri della stessa acqua di cottura delle aragoste, a fuoco lento. Gli spaghetti andranno cotti naturalmente a parte, bene al dente, e poi conditi con la salsa “in bianco” all’aragosta. Servite gli spaghetti ben caldi.
Eolie, NotiziariOggi del 8-3-2020
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- Categoria: Opinioni Cultura Satira
PRIMA PAGINA: "ARTANDO”
Street Art é una fruizione per tutti e serve per far conoscere i vari interpreti delle scene e non solo gli attori principali, ma anche i loro registi e comprimari senza i quali molto spesso probabilmente non si arriverebbe a compimento delle opere in un percorso particolare di visione aperta h24.
L'arte ha sempre fatto parte della vita. Da qualche anno anche l'Italia sta rivalutando writing, street art e urban art. Si offre una suggestione estetica inaspettata nella vita di tutti i giorni educando la curiosità del fruitore.
ISOLA DONNA
Amorosa,
Generosa,
operosa,
famosa.
Semplicemente donna
con o senza gonna
che prega la Madonna.
Sempre.
Non solo per la festa
o la mimosa.
L'ora dell'amore
con la mano nella mano
da portare al cuore
per indicare l'amore
con la freccia del sorpasso
per correre veloce a preparare
la vita di giornata.
Come sempre.
CONTROCORRENTEOLIANA: SOCCORSO
L’allarme inizia a scattare. Per questo bisogna pensare ad un pronto soccorso anche per il turismo eoliano nel caso venga colpito dagli effetti del coronavirus. Prevedere la sospensione dei versamenti di ritenute e contributi per il settore turistico e alberghiero, oltre alla possibilità di ‘Voucher’ per consentire alle agenzie turistiche di rimborsare le disdette sia di alberghi che di voli aerei.
Sono queste le prime cartucce da tenere in canna per eventuali iniziative per cercare di “salvare il salvabile” in chiave economica per il turismo ed il suo indotto. L'andamento del flusso turistico si vedrà nel periodo pasquale. Bisogna studiare un fondo di sostegno da parte di Comuni, Regione ed anche dallo Stato.
VERO&FALSO
-Politico eoliano visualizza.
-Elettore eoliano virusazza.
-Panarea cerca bidoni.
-Studenti eoliani imparano il turismo antico.
-Alle Terme di San Calogero previsto laboratorio di lepri bionde.
-A Canneto Dentro si produrrà vino scotto.
-”Binario sette” é il libro giusto per le 7 Eolie.
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Eolie, cosi' si "respinge" il Coronavirus... VIDEO
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Bartolino Leone era in diretta
Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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- Categoria: Opinioni
di Pina Cincotta Mandarano
Le mascherine a Panarea sono servite per Carnevale. Molte persone vogliono farsi in casa, alla vecchia maniera, il disinfettante. Sono alcuni modi per combattere questo virus che sta paralizzando le menti del mondo.
Ma io che sono una donna di cucina, devo pure aggiungere che la vitamina D, regina del sistema immunitario, è la nostra vera e naturale difesa contro le malattie infettive. I professoroni della medicina, in transito nel mio locale, hanno sempre detto che non si mangia solo per dimagrire, ma bisogna nutrirsi per costruire giornalmente il nostro organismo. Dopo un po di sole ricordo alcuni cibi come l'avocado, il burro, i formaggi, il pesce e le uova.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Calamaretti al vino bianco
Ingredienti: 1 kg di calamaretti, 1 spicchio di aglio, 1 bicchiere di vino bianco secco, un ciuffo di prezzemolo, 1/2 limone, sale, pepe, peperoncino rosso, olio
Preparazione: lavare e pulire i calamaretti e farli sgocciolare, in una casseruola mettere una tazza di olio e l'aglio schiacciato togliendolo quando è fritto. Aggiungere i calamaretti e far cuocere. Quando è asciugato il liquido mettere poco per volta il vino e far cuocere per 15 o 20 minuti a seconda della grandezza. A cottura ultimata aggiungere il succo del mezzo limone e servire caldo.