«Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento».
Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni che nel pomeriggio ha indetto una conferenza stampa ha atteso l'ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci sul "coronavirus" per fare chiarezza sui comportamenti che si dovranno tenere per chi sbarca anche alle Eolie.
Presenti anche gli assessori Tiziana De Luca e Max Taranto, il capo della Protezione civile Placido Sulfaro e Giuseppe Orto, il coordinatore della polizia municipale Franco Cataliotti e l'addetta alla comunicazione Maria Grazia Longo.
Novità sono attese anche per l'ospedale e per i mezzi di collegamento marittimi. Martedi' programmata riunione.
La conferenza stampa integrale ripresa dal nostro webmaster Massimo Pagliaro, che è stata anche ampiamente già seguita nella diretta che abbiamo trasmesso su Facebook.
Bartolino Leone era in diretta
LIPARI - Dopo l'ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci nelle Eolie scattano i controlli ai turisti agli imbarcaderi. Si è iniziato con Lipari dove al porticciolo degli aliscafi ci sono anche carabinieri e guardia costiera che verificano se vi siano arrivi dalle zone rosse del nord Italia. Il sindaco Marco Giorgianni ha anche annunciato che avrà un incontro con i rappresentanti delle società di navigazione per far scattare ulteriori accertamenti sui passeggeri. I controlli sono estesi a tutte le isole.(ANSA)
LE REAZIONI NEL WEB
Gery Palamara: Il Comune di Lipari o il servizio sanitario devono munirsi subito di almeno cento respiratori per i casi da "polmonite coronavirus"
Rosaria Cincotta I controlli sui mezzi? L'altro ieri a Stromboli sono arrivati da Napoli 50 persone senza sapere chi sono e da dove vengono. E non sono state controllate
Mirella Masi: Devono comunicare che sono qua solo le persone che vengono dalle zone rosse o anche chi proviene dall’estero?
Bernadette Godillon: Bravo direttore
Valery Longo: Bravo
Miche China: Scusa Bartolino ma per le donne incinta che devono essere necessariamente seguite fuori come possiamo stare certi che questo può avvenire in tutta serenità? Dobbiamo comunicare noi i giorni che ci spostiamo e andiamo su Patti ilnel mio caso? Come dobbiamo comportarci?
Bruna Lomonaco: Marco la gente se ne frega. E i carabinieri non c'erano alla nave?
Jack Maio: Sono già arrivati
Katia Bonfiglio: Giusto!
Rina Biviano. Scusate ma sull'aliscafo devono sedersi una sedia si e una no? Per mantenere la distanza di sicurezza? i controlli non bisogna farli a Lipari o altre isole ma ai porti di partenza (Napoli, Messina, Milazzo, Palermo ecc)
Livio Sciacchitano: Bartolino invitalo a sospendere intanto l'ordinanza sulla plastica perche in questo momento è fondamentale l'uso di stoviglie usa e getta...!
Isabel Francesco Famularo: Sono molto perplessa...
Michele Puglisi: Vedo la foto del sindaco con l'assessoremMa la distanza di sicurezza? Ma come dite di stare ad almeno a un metro di distanza e poi? Bell'esempio
IL DECRETO DEL GOVERNO
Chi viola i divieti rischia l’arresto
Ma per viaggiare basta autocertificarsi
COSA PREVEDE L'ORDINANZA DI MUSUMECI
Obbligo di quarantena per chi negli ultimi 14 giorni è stato nelle “zone rosse”. Lo prevedono due ordinanze firmate, oggi, dal presidente della Regione Nello Musumeci, per contenere il diffondersi del Coronavirus nell’Isola. Provvedimenti indispensabili visto il rientro di un elevato numero di persone e, quindi, l’ingresso incontrollato in Sicilia di soggetti a rischio di trasmissione del virus.
I territori di provenienza coinvolti sono quelli inseriti nel decreto odierno del presidente del Consiglio dei ministri: tutta la regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, oltre alle zone a rischio epidemiologico, così come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Tutti coloro che siano anche semplicemente transitati in tali aree devono comunicarlo al proprio Comune, al dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio, nonché al proprio medico. E hanno l’obbligo, altresì, di: osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo; divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi; rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza.
Il dipartimento regionale della Protezione civile disporrà presso gli imbarcaderi di Messina due tende per i fabbisogni sanitari. Il mancato rispetto delle disposizioni comporterà le conseguenze previste dall’articolo 650 del Codice penale, compreso l’arresto fino a tre mesi.
Per poter consentire i controlli, i concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e navale dovranno comunicare alle forze dell’Ordine, alla task-force della presidenza della Regione, ai Comuni e alle Asp competenti per territorio, i nominativi dei viaggiatori, con destinazione aeroporti, porti e stazioni ferroviarie della Sicilia.
Prevista anche la chiusura di piscine, palestre e centri di benessere.
#AIUTIAMOCI FINO AL 5 APRILE CONSEGNA E ORDiNI TELEFONICI GRATIS AI CITTADINI PIÙ A RISCHIO.
Alla luce delle ordinanze del presidente della Regione e del sindaco di Lipari , visto il momento di difficoltà dovuto al COVID-19 , i Supermercati D’Anieri Bartolo sempre vicini ai clienti e al servizio della comunità , comunicano che da lunedì 9 marzo fino al 5 aprile , saranno effettuati gratuitamente il servizio consegne a domicilio e il servizio ordini telefonici (090-9811598 )per le persone con più di 70 anni , per le persone disabili , per le persone con gravi patologie e per tutti coloro che si troveranno in quarantena.
In conformità con il decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 1 marzo 2020 , con oggetto misure urgenti , si ricorda ama gentile clientela di rispettare una distanza minima con gli altri clienti del negozio.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
di Marco Manni
Egregio SIG. Sindaco,
Ho letto e ascolato il Suo pubblico messaggio rivolto alla cittadinanza in linea con le disposizioni nazionali, che illustra come comportarci. Messaggio utile senz'altro come da Lei auspicato, ma poco rassicurante e insufficiente alla gestione di una comunita' insulare, forse a breve anch'essa in emergenza.
Da un lato ci informa che che al momento sull'isola (e speriamo neanche nell'arcipelago) non vi sono casi, ma ci invita a tenere precisi comportamenti individuali, come se il virus fosse gia' in circolazione, con disinfestazioni, ma senza alcuna strategia su come contenerne L'INGRESSO SULLE ISOLE.
In tal senso il suo messaggio e' carente. Inutile ignorare che la cittadinanza avrebbe voluto ascoltare di piu. Se il virus non si è ancora diffuso abbiamo ancora tempo per prevenirlo, e l'azione invocata e' una sorveglianza sanitaria degli scali, con
l'ausilio del numeroso volontariato dell'isola e con i dovuti strumenti predisposti negli aeroporti siciliani.
Dunque chiedere, reclamare strumenti! Dunque dei presidi negli scali esterni (Milazzo è Napoli) e nei porti eoliani che al momento rappresentano l'unica via di accesso, prima dell'estate che speriamo ne riduca il rischio.
Un'altra azione che ci aspettiamo e' di cavalcare l'onda, rapportadosi direttamente con la protezione civile al fine di potenziare l'ospedale di Lipari, con un procedimento inverso a quello determinato dalle autorita' politiche e sanitarie nazionali e regionali che ci hanno ridotto in uno stato disastroso,mentre piu' che mai oggi le strutture vanno mantenute e riconvertire per emergenze imprevedibili come questa.
Sciagurati!
L'amministrazione Insista su un ripotenziamento e su una riconversione di congrua parte dei numerosi locali sotto utilizzati, in aree di trattamento specifico per la cura dei pazienti infetti, soprattutto per i casi meno gravi, che non e' conveniente trattare né in casa nei nei
grandi e pochi centri di malattie infettive.
DUNQUE RECLAMANDO IMMEDIATAMENTE IN ACCODO CON LA LOCALE DIREZIONE Ospedaliera e con le guardie mediche, l istituzione di una Rianimazione l assegnazione di personale e mezzi , respiratori e quant'altro il Dpc sta acquistando per l'emergenza.
Viceversa come trasportare gli infetti da polmonite virale, con elicotteri speciali? Con motovedetta predisposta di ambienti sterilizzati? tutto si rivela meno idoneo di commisurate cure da effettuarsi in loco, a modesto parere di un isolano.
In caso contrario recandosi in citta', sperando di trovare posto, il grave rischio di contagio e'anche per i familiari , se le zone rosse avanzano, come si può purtroppo immaginare. Del resto e' notizia di oggi che malattia del nord sono gia' inviati al centro sud. Ed inoltre dove sarebbero questi posti disponibili?
Allora urge un summit con la direzione locale dell'ospedale, con l'Asp-Me, con la regione per Chiedere, Reclamare alle autorita' regionali e nazionali, piu' di prima il nsdiritto alla salute e alle cure.
Anche laddove questa disamina sul grado rischio si rivelasse eccessiva, come certamente apparira' agli occhi di taluni, Chiedere, reclamare, si rivela in questo momento un'occasione da non lasciarsi sfuggire. Noi intanto lavremo spesso le mani.
Ossequi.
LA NOTA DI MOLLICA&FONTI
di Eliana Mollica e Gesuele Fonti*
In relazione al contenimento della diffusione del Coronavirus, ci chiediamo se le compagnie di navigazione hanno provveduto ad attuare un piano straordinario per l'igienizzazione di aliscafi e navi in servizio sulla tratta per le Isole Eolie, integrando cosi le attività che già quotidianamente vengono effettuate.
Ci chiediamo inoltre se l'equipaggio dei mezzi pubblici ha ricevuto le necessarie istruzioni relative all'esecuzione delle misure urgenti di contenimento del contagio (attuazione dei programmi di profilassi), così come il personale in servizio presso i Terminal e le biglietterie. E se si sia provveduto sui mezzi pubblici e nelle zone di imbarco e sbarco, zone di attesa e di controllo dei passeggeri a garantire la disposizione degli stessi nel rispetto delle distanze indicate nel dpcm, adottato su proposta del ministro della Salute.
Il nuovo decreto recepisce e proroga alcune misure già adottate per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, noto come Coronavirus, e introduce ulteriori misure finalizzate a disciplinare in modo unitario il quadro degli interventi e garantire uniformità su tutto il territorio nazionale nell’attuazione dei programmi di profilassi.
La Lombardia e altre 14 province sono state chiuse per decreto, firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte nella notte fra sabato e oggi, domenica 8 marzo. Purtroppo le reazioni non sono state prudenti e nella notte centinaia di persone si sono allontanate in treno ed in auto dalle zone rosse.
La fuga è prevalentemente verso le regioni meridionali. Sembra che anche le Isole Eolie siano interessate dagli spostamenti che si registrano nelle ultime ore. Siamo oltremodo preoccuti e invitiamo il Sindaco di Lipari e il Sindaco di Milazzo, nonché le forze dell'ordine, a fare le necessarie verifiche ed a intervenire li dove fosse necessario Invitiamo altresì le compagnie di navigazione e le agenzie di dotare le zone di attesa e di controllo dei passeggeri di cartelli con indicazione dei comportamenti da seguire (decalogo Coronavirus).
*Consiglieri Gruppo Moderati Calderone
LA NOTA DELLA GIUNTA GIORGIANNI
Alla luce delle nuove disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri contenute nel D.p.c.m. 8 marzo 2020 in merito alla situazione relativa al Coronavirus, si informano i cittadini che l’Amministrazione già dalle prime ore di stamattina è in contatto con Prefettura, Regione Sicilia, Forze dell’Ordine e Compagnie di navigazione per predisporre tutti gli atti necessari e conseguenti.
Considerate anche le nuove disposizioni regionali, in fase di emanazione, si avrà modo di informare la cittadinanza su quanto verrà stabilito presumibilmente nell’arco del pomeriggio.
L’Amministrazione Comunale
CHI ARRIVA DAL NORD ITALIA DEVE PORSI IN AUTOISOLAMENTO
di Francesco Scaldati
Segnalo questa ordinanza del governatore Musumeci
#Sicilia #governoMusumeci #Coronavirus #CoronavirusItalia #Covid19 #Covid19Italia @Regione_Sicilia https://t.co/yM38b5l7YM
— Nello Musumeci (@Musumeci_Staff) March 8, 2020
IL PUNTO E VIRGOLA
Le Eolie sono terre di tutto e per tutti. La genialità nell’accoglienza e la facilità degli sbarchi.
Oggi si mostrano come scogli di frontiera senza confini, senza mascherine, senza scanner termici, senza personale e senza precise ordinanze per la salvaguardia e tutela di tutti gli isolani e del mondo turistico che ha bisogno ormai di certezze sanitarie prima di scegliere o confermare i luoghi di vacanza.
Il Coronavirus è più grande del previsto.
E’ una tempesta “pestifera” e perfetta che non lascia vedere ancora la fine. Anzi siamo solo all’inizio. Le istituzioni, anche in questo momento, non si ricordano delle Eolie e degli eoliani. Non basta dire laviamoci le mani e manteniamo le distanze. La politica locale tutta deve organizzarsi da subito per quello che non c’è.
Basta che c’è la salute si diceva una volta. Ma chi ci pensa si risponde oggi.
Registratevi e fate registrare gli altri, se conoscete qualcuno. Può essere un modo importante per arginare i contagi, oltre che un gesto di buon senso e responsabilità! Più si registrano le persone che si muovono o si sono mosse a febbraio, più possiamo arginare i contagi! https://t.co/DEVOu7Psc8
— Nello Musumeci (@Musumeci_Staff) March 7, 2020
LIPARI - Sono già numerosi i turisti e villeggianti del nord Italia che sono sbarcati nelle Eolie e tra gli isolani cresce la preoccupazione per l'emergenza coronavirus.
La popolazione con in testa Marco Manni chiede "una sorveglianza sanitaria degli scali, con l'ausilio del numeroso volontariato dell'isola e con i dovuti strumenti predisposti negli aeroporti siciliani. In particolare dei presidi negli scali esterni( Milazzo e Napoli) e nei porti eoliani che al momento rappresentano l'unica via di accesso".
Un'altra azione che ci aspettiamo e' di cavalcare l'onda, rapportadosi direttamente con la protezione civile al fine di potenziare l'ospedale di Lipari, con un procedimento inverso a quello determinato dalle autorita' politiche e sanitarie nazionali e regionali che ci hanno ridotto in uno stato disastroso, mentre piu' che mai oggi le strutture vanno mantenute e riconvertire per emergenze imprevedibili come questa.
Bisogna insistere su un ripotenziamento e su una riconversione di congrua parte dei numerosi locali sotto utilizzati, in aree di trattamento specifico per la cura dei pazienti infetti, soprattutto per i casi meno gravi, che non e' conveniente trattare né in casa nei nei grandi e pochi centri di malattie infettive".
E ancora "reclamare l'istituzione di una rianimazione e l' assegnazione di personale e mezzi, respiratori e quant'altro il Dpc sta acquistando per l'emergenza. E come trasportare gli infetti da polmonite virale, con elicotteri speciali? Con motovedetta predisposta di ambienti sterilizzati?". Per gli isolani "urge un summit con la direzione locale dell'ospedale, con l'Asp-Me, con la regione per reclamare piu' di prima il nostro diritto alla salute e alle cure. Noi intanto ci laviamo le mani…".(ANSA)