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di Mario Cincotta

Caro Bartolino, 

Bartolino,

ti allego le lettere firmate dagli strombolani ed inviate alle Istituzioni. Ti allego anche la lettera inviata a Christian Del Bono come Presidente Federalberghi.

Questa mattina da Napoli è arrivata una troupe televisiva che si fermerà una settimana per girare un documentario. E’ tutta gente del nord Italia entrata senza alcun controllo. Data la fragilità del nostro territorio, ho chiesto telefonicamente alla guardia medica se ci fossero indicazioni a riguardo, nonostante l’ignoranza assoluta nella popolazione in merito.

Mi ha risposto che loro hanno un protocollo su come comportarsi in guardia medica, ma non sanno altro.

Mi ha pure detto che i medici in turnazione, sono sette e che tutto ciò che hanno in dotazione per operare sono tre mascherine, un camicie e 4 occhiali, né guanti, né altro. Ciò è tutto quello che sono riusciti ad avere al momento. Francamente, mi verrebbe un po’ da
ridere se la situazione non fosse tragica!

Mi sono posto tante domande senza risposte ed al momento, nella preoccupazione, ho rispedito la mia famiglia a Barcellona in attesa di saperne di più.

Ti posso assicurare che la preoccupazione in tutti è tanta, anche se normalmente siamo abituati alle situazioni critiche, ma in questo caso, siamo estremamente vulnerabili a questo nemico invisibile che può entrare come e da dove vuole in questo territorio fragile, inevitabilmente esposto.

LE LETTERE

Al Presidente della Repubblica Italiana  Onorevole Sergio Mattarella, Al presidente della Regione Sicilia, Al Presidente del Consiglio dei Ministri Onorevole Giuseppe Conte, Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Dottor Angelo Borrelli, Al Prefetto di Messina Dott.ssa Maria Carmela Librizzi, Al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Marco Giorgianni, Al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari Dott. Biviano Giacomo

Onorevoli Rappresentanti delle Istituzioni, gli eventi parossistici dello Stromboli del 3 luglio e del 28 agosto 2019, hanno messo in ginocchio la l’economia turistica di tutte le Eolie ma in particolare quella di Stromboli. Gli effetti di quanto accaduto sono ancora vivi ed evidenti ed i problemi che si dovevano e si devono risolvere per la ripresa dell’attivtà turistica sono stagnanti al 28/08/2019.
Lo Stato fino ad oggi non ha fatto nulla per questi suoi cittadini!

La calamità naturale dichiarata nel 2019, non ha prodotto gli aiuti promessi e sperati, nemmeno quelli che in questi casi sono di possibile immediata attuazione per lo Stato (ci riferiamo allo slittamento del pagamento delle tasse e dei tributi in genere) , intervento questo per noi di non poco conto, perché ci aiuterebbe ancora oggi in questo momento di grande difficoltà.

Gli imprenditori dopo gli accadimenti del 2019 con senso di responsabilità e rispetto verso i lavoratori ed il proprio lavoro, hanno mantenuto gli impegni contrattuali assunti, rispettandoli fino alla loro scadenza naturale senza procedere ai necessari licenziamenti da farsi già nell’immediatezza degli eventi per il crollo delle presenze, ma che non hanno fatto, sperando in una pronta ripresa che non c’è stata a causa dei provvedimenti limitativi e di divieto posti in esssere con ordinanze.

Fino ad oggi, abbiamo pagato e stiamo continuando a pagare per intero e senza possibilità di rinvio, tasse e tributi vari , attingendo, a quel che resta delle esigue risorse economiche. Tanti, non hanno potuto pagare ne’ tasse ne’ dipendenti e tanti altri hanno chiuso l’attività. A questa nostra grande difficoltà sopra ricordata che ci ha messo in ginocchio , oggi va ad aggiungersi la grave crisi in arrivo nel settore turistico a causa del Coronavirus che si sta diffondendo soprattutto sotto forma di panico. 

Le poche prenotazioni che avevamo ricevuto per Pasqua (apertura della stagione turistica 2020), sono state annullate, molte attività hanno già deciso di rimandare a giugno l’apertura ed altri stanno aspettando un barlume di luce per decidere cosa fare. In tutto ciò, vogliamo ancora una volta ragionare positivamente rimboccandoci le maniche così come è sempre stato nella tradizione isolana e come abbiamo sempre fatto in passato, ma siamo consapevoli che senza un aiuto concreto da parte dello Stato , da soli, non ce la possiamo fare.

E’ nostro diritto ricordarvi che tutta l’economia delle Eolie ruota intorno al turismo e buona parte dell’indotto della provincia di Messina, sopravvive in funzione dell’attività turistica delle Eolie. La situazione per ciò che ci riguarda è drammatica, molto più di quanto lo sia nelle zone rosse interessate dal Coronavirus o del resto dell’Italia. Siamo certi di ciò , perché i riscontri che abbiamo ce lo indicano chiaramente.

Dal punto di vista economico, la nostra sopravvivenza già fortemente minata dai fatti dello scorso anno, non reggerà a questo nuovo impatto negativo perché la nostra stagione lavorativa, va da aprile ad ottobre e venendo a mancare il lavoro nel 2020, la drammaticità della situazione si protrarrebbe in modo inevitabile fino alla stagione turistica 2021.

Vi esortiamo ad ascoltare questo grido di aiuto che vi proviene da un territorio fragile, prestando la dovuta attenzione a questa situazione che stiamo vivendo, perché il crollo economico delle Eolie, avrebbe un effetto immediato ed irreversibile sulle sue popolazioni e andrebbe a vanificare cinquant’anni di sforzi fatti da tutti affinchè tornassero ad essere vivibili e ripopolate nel dopoguerra .

Grandi città come Milano o le zone del Nord-Est sicuramente più ricche delle nostre, possono riprendersi con meno difficoltà, mentre per noi , il crollo dell’economia turistica causerebbe uno spopolamento immediato con la fuga dei giovani costretti a cercare lavoro altrove.
Dovete agire immediatamente, adottare tutti i provvedimenti necessari per impedire il peggio, alleggerire il peso di tasse, tributi, mutui, rottamazione di cartelle esattoriali e quant’altro, perché solo così, si potranno creare le condizioni per resistere fino al 2021 nella speranza che si possa per allora tornare alla normalità.

Non dimentiate che le isole possono vivere solo se sopravvivono gli isolani e che purtroppo nella situazione attuale, da soli senza un concreto aiuto dello Stato, non ce la possiamo fare. Non dimenticate che l’Unesco ci ha dichiarati Patrimonio dell’Umanità (e ciò ci rende orgogliosi), ma che il vero Patrimonio dell’Umanità per queste isole , siamo noi isolani che le viviamo tutto l’anno.

Per quanto sopra espresso, vi chiediamo con urgenza ;

  • Il potenziamento del servizio sanitario di guardia medica.
  • L’istituzione di posti di controllo sanitario in tutti i punti di partenza verso le isole con tutti i mezzi di linea e per tutti i viaggiatori.
  • Obbligo di controllo sanitario per tutte le persone delle imbarcazioni non di linea dirette alle Eolie, sotto la vigilanza delle forze dell’ordine delegate.
  • Agevolazione sui biglietti di viaggio con l’applicazione della tariffa riservata ai residenti con la sola aggiunta del costo del ticket d’ingresso per i non residenti.
  • Promozione di una scontistica per soggiorni di almeno 5 giorni nelle isole , in questi termini :

Il 50% del costo di soggiorno a carico del cliente,

Il 25% di sconto sul costo del soggiorno a carico della struttura ricettiva,

Il 25% di sconto a carico dello Stato che verrebbe anticipato dall’azienda ricettiva e scalato dalle tasse.

  • Istituzione di un fondo per incentivare la promozione di tutte quelle iniziative di carattere turistico – culturale, utili a favorire un incremento turistico.

Non siamo disposti ad appiattirci, nella speranza che qualcuno si ricordi di noi, né ad una lenta agonia.

Abbiamo voglia di reagire con tutte le forze disponibili e con l’orgoglio che da sempre ci ha contraddistinto . Non chiediamo aiuti di Stato o assistenzialismi ma solo il supporto dello Stato, necessario, a superare questa emergenza e tornare alla normalità.

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STROMBOLI - "Per il #coronavirus siamo indifesi e senza protezione. La stagione turistica è anche a rischio…".

Gli abitanti di Stromboli, isoletta delle Eolie, hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Giuseppe Conte e al Capo della Protezione civile Borrelli. Oltre 100 le firme.

"Questa mattina - dice Mario Cincotta, primo firmatario - da Napoli è arrivata una troupe televisiva che si fermerà una settimana per girare un documentario. E' tutta gente del nord Italia entrata senza alcun controllo. Data la fragilità del nostro territorio, ho chiesto telefonicamente alla guardia medica se ci fossero indicazioni a riguardo, nonostante l'ignoranza assoluta nella popolazione in merito.

Mi ha risposto che loro hanno un protocollo su come comportarsi in guardia medica, ma non sanno altro.M i ha pure detto che i medici in turnazione, sono sette e che tutto ciò che hanno in dotazione per operare sono tre mascherine, un camicie e 4 occhiali, né guanti. Al momento, nella preoccupazione, ho rispedito la mia famiglia a Barcellona PdG.

Posso assicurare che la preoccupazione in tutti è tanta, anche se normalmente siamo abituati alle situazioni critiche". Gli isolani per uscire da questo incubo hanno richiesto "il potenziamento del servizio sanitario di guardia medica. L'istituzione di posti di controllo sanitario in tutti i punti di partenza verso le isole con tutti i mezzi di linea e per tutti i viaggiatori.

Obbligo di controllo sanitario per tutte le persone delle imbarcazioni non di linea dirette alle Eolie, sotto la vigilanza delle forze dell'ordine delegate. Agevolazione sui biglietti di viaggio con l'applicazione della tariffa riservata ai residenti con la sola aggiunta del costo del ticket d'ingresso per i non residenti. Promozione di una scontistica per soggiorni di almeno 5 giorni nelle isole".

"La scorsa estate - ricorda l'isolano Cincotta - la crisi turistica ci fu a causa delle violentissime eruzioni dello Stromboli. Il governo Conte stanziò dei quattrini ma ad oggi non abbiamo visto un euro". (ANSA).

LA LETTERA ALLA FEDERALERBGHI DELLE EOLIE

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