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Cagliari, è deceduto l'ing Vincenzo Cincotta. Il cordoglio
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Dopo un autunno di sofferenza è morto a Cagliari l'ing. Vincenzo Cincotta, originario di Lipari..
Lo piangono la moglie Franca, i figli Cinzia e Gianmarco, il nipotino Giovanni.
Partecipano al cordoglio, affranti:
- i cugini eoliani, Giuseppina, Nino, Anna, Lorelisa con Enrico, Lina Paola e Anna Maria Costa;
- i cugini di Messina, Santino, Giusy e Giovanni Liotta, con Sergio, Clarastella, Carmelo e Anna Maria Ferreri.
Ai familiari le condoglianze del Notiziario
IL CORDOGLIO
di Lina Paola Costa
Vincenzo Cincotta è deceduto a Cagliari, eoliano per storia familiare e per fervida scelta.
Ci lascia una persona vulcanica, creativa, innamorata di Lipari tanto da aver voluto nel tempo radicarsi sempre più alla ricerca delle origini della sua famiglia (i Cincotta di Stromboli e i La Cava di Lipari) e costruendo una serie di relazioni, chiacchiere, iniziative, piante da curare, terrazzi da godere, per tornare spesso durante l’anno, anche con il tempo proibitivo, i voli con scalo e le lunghe attese nei viaggi di andata e ritorno in inverno.
Aveva viaggiato il mondo intero, aveva implementato l’agenzia di navigazione del padre che nel dopoguerra portò a Cagliari “i bastimenti” carichi della pomice di Lipari, aveva intessuto amicizie con l’intellighenzia sarda e imprenditori di tutto il mondo, stupendosi come un fanciullo per una luna piena che brillava sulla baia di Canneto Agliozzo o per un’alba contemplata da Bagnamare.
Vincenzo Cincotta era intraprendente e anche intransigente, chiedeva il massimo a se stesso e agli altri, ma proprio per questo aveva raggiunto molti dei suoi obiettivi, seppure il principale fosse da sempre quello di stare in famiglia.
La propria bellissima famiglia, residente a Cagliari, e quella allargata per la quale chiamava a raccolta tutti i cugini estate dopo estate, puntata dopo puntata, pizza dopo pizza, cannolo dopo cannolo, senza mancare mai di far visita alla cugina decana, Giuseppina, che è andato a trovare più volte fino all’ultima permanenza a Lipari…
Era intraprendente, aveva voluto sfidare l’erta roccia di Agliozzo, costruire piccole dimore là dove i suoi avi coltivavano viti, piantare lecci e rosmarini cascanti dove sembrava vincere solo la pietra impenetrabile.
Aveva voluto creare gemellaggi multiformi tra Eolie e Sardegna all’insegna di un’idea di insularità dinamica e scambievole, per tutelare con orgoglio il suo stato di “oriundo” come amava dirsi, sintetizzando questi sentimenti in due pubblicazioni: «Con il favore di Eolo» e «Le isole degli dei».
Era talvolta categorico, con idee e programmi ambiziosi, selettivi, talvolta poco concilianti, ma che non intaccavano il tratto da gentleman speso nelle piccole cose.
L’ultimo stupore manifestato era quella di aver scoperto l’esistenza di statuine di Shardana al Museo di Lipari, dal quale era scaturito un progetto di festa culturale sui popoli del mare, rimasto sospeso…
Ora espettiamo le sue spoglie a Lipari.
Era un cugino caro, che ci mancherà molto e che teneva unita un’intera stirpe, guardando sempre verso orizzonti ampi e moderni dai suoi giovani settantacinque anni.
di Giacomo Biviano*
ADDIO VINCENZO......
Sono profondamente addolorato per la morte dell'Ing. Vincenzo Cincotta, originario di Lipari. Ha amato queste isole e suoi abitanti con tutto se stesso. Ultimamente vi trascorreva diversi periodi dell'anno risiedendo nella sue amate case di Bagnare e Agliozzo. Promotore di un aeroporto a Lipari attraverso il sostegno finanziario e la creazione di una società ad hoc, con annesso studio di progettazione finanziato dallo stesso.
Ultimamente era stato l'artefice di uno evento teatrale nella sua Cagliari dal titolo "Tra Ichnusa e Lipari", particolarmente apprezzato dagli abitanti e grazie alla collaborazione della compagnia teatrale piccolo borgo antico. Ha cercato in tutti i modi di contribuire alla sviluppo del territorio eoliano del quale si sentiva parte e figlio. Il Signore accolga la tua anima tra i giusti. Le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia.
*Presidente consiglio comunale
di Gianluca Veneroso
BUON VIAGGIO, VINCENZO!
Ci piace immaginarti tra le barche di un "tuo" cantiere o su una nuvola non lontana dagli scogli di quella casa eoliana tanto amata. Ovunque tu sia, ingegnere, padre, nonno, sposo attento, ma soprattutto AMICO, ci mancherai! Pignolo ma umile, preciso ma sognatore, impegnato ma non per questo sfuggente, in te - figlio ed erede di due isole magiche - il calco raro di uno spirito imprenditoriale "guadagnato" con sudore e intelligenza, fatica e sagacia, braccia e mente.
Quando, due anni fa, io, Tindara e Angelino ti abbiamo incontrato, dopo mesi di valzer burocratici, non sapevamo CHI aspettarci. Due battute ed.... è stato amore a prima vista. Abbiamo amato quel tuo accento imbastito di sillabe sarde, distanti e ca-den-za-te, frammischiate a un liparuoto spicciolo mai sopito ed esibito a suon di U VISTI, U FICI, U CANUSCIU D'I QUANNU ERA NICU.
Ci siamo persi nei tuoi gustosi aneddoti di viaggio, vita, mare, lavoro, famiglia....specchi lucenti di un successo meritato e condiviso. Ci siamo invaghiti del tuo immancabile presenziare a teatro e del puntuale resoconto di cosa ti avesse colpito ed emozionato tra una commedia e un dramma. E che dire poi degli sforzi ( finanziari e culturali) con cui hai portato il nostro PICCOLO BORGO ANTICO tra i fenicotteri, le chiese, gli echi punici, bizantini e catalani di una ospitalissima Cagliari! Gli occhi ridenti, azzurri, vivaci con cui scrutavi il mondo restano un prezioso lascito per chi ha incrociato le tue rotte. Buon viaggio, allora!
di Alberto Biviano*
IL Rotary Club di Lipari - Arcipelago Eoliano con sincera commozione esprime il cordoglio per la dipartita dell’Ing. Vincenzo Cincotta, persona di grande spessore umano, sempre generoso è disponibile oltre che rotariano. I soci, il direttivo ed il presidente Alberto Biviano si stringono attorno alle famiglie in questo momento di dolore e sofferenza.
*Presidente Rotary Club di Lipari
di Massimo Ristuccia
Un ricordo dell’ing. Cincotta, recentemente scomparso, lo avevo conosciuto soltanto pochi anni or sono, per caso, parlando di “”Pomice”” in quell’occasione mi regalò un libro, che tratta un po’ la storia della sua famiglia ed in altra occasione altro di genere diverso. Da allora ogni volta che ci incontravamo a Canneto si fermava sempre a salutarmi, si scambiava qualche parola, mi aveva invitato a casa sua ma i giorni sono pochi e si corre sempre. Mi resta un ricordo di una persona generosa con cui è stato un piacere discutere anche con idee diverse sempre in modo rispettoso.
di Felice D'Ambra,
Carissimo Vincenzo ho appreso della tua scomparsa, mi sono dispiaciuto tantissimo. Non sapevo del tuo ricovero in ospedale, poiché questa pandemia, ha cambiato il nostro modo di vivere fra gli amici e anche fra parenti. quando qualche settimana fa, ho sentito al telefono tuo cugino Nino Costa, lui mi ha chiesto tue notizie.
Gli ho risposto che da parecchio tempo non ti avevo sentito e neppure visto quest’estate a Lipari. Mi è sembrato molto strano, anche perché ci incontravamo spesso all’Aeroporto di Catania, quando rientravamo a Cagliari.
Vincenza mi diceva che lui, come me, era un emigrante, e che quando avremmo fatto quest’anno la manifestazione nella serata di Marina Corta, sarebbe voluto essere presente per la” Festa dell’Emigrante”.
Caro Vincenzo hai fatto tanto, hai creduto tanto di poter far volare gli Eoliani di Lipari con il tuo progetto dell’Aviopista, o Aviosuperficie, purtroppo devo dire, che non avevi fatto il conto con il pensiero negativo dei nostri paesani liparoti, che non hanno saputo; apprezzare il progetto, in quanto non hanno visto di buon occhio la possibilità di un piccolo aeroporto, però si lamentano sempre, quando restano a Milazzo e devono andare a dormire in albergo e non solo..
Ormai tutto è finito, tu sei tornato dal padre tuo e nulla ha più importanza, il tuo progetto resterà nella memoria di tutti quelli che hanno sperato in un miracolo, quello di poter un giorno sorvolare con un aereo il cielo Eoliano di Lipari, che non fosse solo l’elicottero del 118.
Le mie sentite condoglianze alla Consorte Sig.ra Franca alla figlia Cinzia, al figlio Gianmarco, al nipotino Giovanni, a tutti i famigliari e parenti.
Addio mio caro amico, riposa in pace.
Cagliari, Vincenzo Cincotta sul "palcoscenico" per raccontare le radici eoliane di famiglia
LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, manca il cancelliere ed al tribunale saltano ben 38 udienze. La rabbia del vice sindaco Orto e del presidente Zaia. Le reazioni ed il Punto e Virgola
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Lipari - Alla sezione staccata del tribunale stamane manca il cancelliere e saltano ben 38 udienze penali.
E' arrivato il giudice Gianluca Manca, c'era l'esercito di avvocati, testimoni giunti anche dalle isole minori, ma da Barcellona non è stato inviato il funzionario.
Ed esplode la rabbia del vice sindaco Gaetano Orto e del presidente dell'associazione dei legali Luca Zaia, tenuto conto che come assistente giudiziario potrebbe essere utilizzata la liparota Rita Villanti, già in servizio a Crotone e invece di essere destinata alle Eolie dove potrebbe anche usufruire della legge 104, è trattenuta al tribunale barcellonese.
C'è di piu': da Barcellona si vorrebbe ulteriormente ridurre il numero delle udienze e trasferiele nella Città del Longano causando disagi non indifferenti ai legali dell'Arcipelago e soprattutto agli eoliani anche delle isole minori che anche per una semplice testimonianza potrebbero rimanere fuori casa anche due-tre giorni.
Tutto questo mentre dal ministero della giustizia era stata decisa la proroga fino al 2022 e addirittura c'è anche un disegno di legge per stabilizzare la sede giudiziaria liparota.
Le interviste al vice sindaco Orto ed al presidente Zaia
LE REAZIONI.
In merito ai disagi sofferti dall'Avvocatura e dall'utenza il 4/12 u.s., già documentati dal Notiziario delle Eolie online, dopo le rimostranze del Vice-Sindaco Gaetano Orto e dal presidente dell'A.F.I.E Luca Zaia, si è mosso anche il Presidente della Camera Penale di Messina, Avv. Bonaventura Candido. Ad ogni modo, ad oggi, la Sezione del Tribunale di Lipari è ancora in attesa dell'assegnazione in pianta stabile di un assistente giudiziario.
IL PUNTO E VIRGOLA
La rabbia di una purezza eoliana. La storia delle Eolie, a far data dal 4000 a.c., riassunta dall’avv. Angelo Pajno, è chiara. Quella flotta di 150 triremi comandata dal pirata Ariadeno conosciuto come Barbararossa invase le Eolie per saccheggiarle. Cosa è cambiato da quel “cattivo tempo"? Oltre che ad una ristretta classe di eoliani dedicati anima e core ma anche corpo alla politica per il bene dell'arcipelago, spuntano sempre più i nuovi personaggi che guardano allo sviluppo declassato dell'arcipelago.
Questi moderni Khair ad-din pensano solo al patrimonio naturale sia marino che terrestre. A nessuno importa la trasformazione catastrofica che le Eolie subiscono giorno dopo giorno. Al tentato saccheggio dell'Ospedale, del Tribunale e dell'Ufficio Finanziario. Ultimi pezzi di Stato rimasti nell’arcipelago. Prendi insacca e porta via. Gli eoliani saranno rapiti dall’emigrazione. In futuro anche l’Ufficio illeciti, gli avvocati, i Vigili Urbani, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e i Finanzieri, mattina dopo mattina, dovranno imbarcarsi sul primo aliscafo e dirigersi da Milazzo a Barcellona, per rientrare in serata. Tempo e mezzi permettendo.
Uno svuotamento studiato per lo stato periferico delle isole che continuano ad interrogarsi sul tipo di tonachina da usare per gli immbili, le tettoie con incannucciato, per inibire la scala esterna per l'accesso ai terrazzi. Insomma, un muraglione in pietra faccia vista di vincoli per rendere invivibili le isole tutto l'anno. L'ultima lettera, a difesa della dignità degli eoliani e degli avvocati, è partita dal Presidente della Camera Penale di Messina, firmata dal Presidente avv. Bonaventura Candido.
Giustizia: penalisti, a Lipari manca assistente giudiziario. Avvocati, rinviate 38 udienze. Vice sindaco, intervenga ministro
LIPARI - Il mancato arrivo a Lipari di un assistente giudiziario perché non designato ha fatto rinviare i processi in calendario. Lo afferma il presidente della Camera penale di Messina, l’avvocato Candido Bonaventura, sottolineando che per "ben 38 udienze è arrivato il giudice, c’erano avvocati, imputati e testimoni", ma "non si è potuto procedere se non per i rinvii". Il vice sindaco dell'isola, Gaetano Orto, ha già richiesto un incontro al ministro della giustizia Bonafede sull'organico a Lipari: "manca l’assistente giudiziario - sottolinea - una signora di Lipari in servizio a Crotone, dopo le nostre pressioni era stata destinata grazie anche alla legge 104 nella nostra isola, ma è stata trattenuta al tribunale di Barcellona, da cui dipendiamo. Inutili fino ad ora sono state le nostre proteste”.(ANSA)
Barcellona, assembramenti davanti le aule del Tribunale. La segnalazione degli avvocati
di Giusy La Malfa
Giunge in redazione una segnalazione da parte di alcuni avvocati del Foro di Barcellona Pozzo di Gotto che denunciano mancanza di protezioni e assembramenti nei corridoi del Tribunale, davanti alla aule dove si tengono le udienze civili e penali, determinati dalla fissazione di quest’ultime in orari ravvicinati.
Così avvocati, testimoni e tutte le parti coinvolte nei vari procedimenti, si ammassano fuori dalle aule, anche per alcune ore, in attesa che venga chiamata la causa di loro interesse.
Per tale motivo, chiedono l’intervento del Consiglio dell’Ordine per l’applicazione del protocollo di sicurezza anti-Covid e udienze penali non oltre le ore 16.00.(24live.it)
Canditi e candidati eoliani e nazionali
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- Categoria: Opinioni
di Salvatore Leone
Offresi candidati per ogni evenienza. Partita la corsa ai quirinabili e ai liparabili. Sembra che gli uffici marketing dei volonterosi, disposti a sacrificarsi per guidare la nazione e sei delle isole Eolie, alla fine avranno le stesse caratteristiche. Italianità ed eolianità. Facile individuare i primi, difficile i secondi per l’alibi del punto parto mancabile. Al limite in comune potranno avere le caratteristiche umane e politiche oltre all’affetto per la carica e non per il ruolo. Intanto fra candidati e ricandidati ci vorrà, giocoforza, una quantità infinita di canditi per dare più gusto alla competizione ed evitare l’inflazione o la monotonia delle solite elezioni scontate a voto di saldo. Espressioni politiche prive d’interesse dimostreranno il vuoto o il pieno nel panettone urnato. La ressa di aspiranti si vede dalla fila nelle farmacie per avere l’aspirina, vero passaporto per la vita all’aria aperta.
Lipari, vendesi alloggio centro storico. Attico panoramico di mq.120 con terrazzo soprastante. Per informazione tel.337-20 36 18
EOL MARE servizi marittimi Lipari
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
Eolie, NotiziariOggi del 12-12-2020
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- Categoria: Opinioni Cultura Satira
PRIMA PAGINA: "STANZANDO”
L'Italia ha scoperto la stanza degli abbracci. L'incotro avvolti dalla plastica salva contagio. Una struttura che fa scuola, finita in una circolare del ministero della Salute che individua le disposizioni per l’accesso dei visitatori alle strutture residenziali socioassistenziali, sociosanitarie e hospice. È proprio il Ministero a incoraggiare questo tipo di esperienze. Come ci siamo ridotti per colpa di...
ISOLA VERDE
Tutto cambierà.
Il bene dell'isola
sarà un colore.
Verde!
Il mondo esulta
per cambio di marcia.
Tutti impattano nella nuova era
senza capire l'ibrido e il co2.
Sicuramente le colonnine
di pietra antica
recuperata da secoli
forniranno l'eccellenza del progetto.
Ricarica moderna per mezzi
allertati ai nuovi processi
senza inquinare anima e corpo.
Che mobilità sulle vecchie strade
prossime al crollo.
CONTROCORRENTEOLIANA: EOLIE
Quante Eolie conosce il mondo? Quelle del passato con una ricchezza infinita, quelle attuali costruite sul turismo di giornata, sui punti dell'ambiente, sugli appalti senza risultati, sulle tracimazioni dei servizi pubblici e poi quelle del futuro elaborate vocalmente su ipotetiche idee e interventi campati in aria.
VERO&FALSO
-Politico eoliano cerca verderame.
-Elettore eoliano é al verde.
-Salina avrà la malvasia verde.
-Lipari punta sulle arance verdi.
-Vulcano produrrà formaggio verde.
-Panarea ha già le aragoste verdi.
-Filicudi e Alicudi pescheranno solo totani verdi.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272
Lampedusa, Martello: bando Mise sulle energie rinnovabili sancisce “monopolio” gestori nelle Isole minori, va ritirato e rimodulato
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- Categoria: Notizie
“Le isole di Lampedusa e Linosa, così come altre isole minori, sono messe nell’impossibilità di potere individuare nuovi gestori di energie alternative e rinnovabili e si vedono costrette a continuare a sottostare ad un inaccettabile regime di monopolio. Chiedo dunque al Ministero per lo Sviluppo economico di ritirare il bando per ‘progetti integrati innovativi nelle isole minori’ pubblicato lo scorso ottobre e di riformularlo in modo da garantire un reale accesso a nuove fonti di energia alternativa e rinnovabile, dal momento che l’attuale bando si rivolge di fatto solo ai gestori del servizio elettrico che già oggi operano in quei territori”. Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa, che sulla vicenda ha scritto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed al ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli.
“Può mai ritenersi accettabile – prosegue Martello – che in un momento in cui l’Unione Europea ed il Governo nazionale promuovono il ricorso a fonti di energia alternative e rinnovabili, si consolidi la posizione di chi fornisce già oggi l’energia elettrica da monopolista permettendogli di avviare una gestione energetica da fonti differenti ancora e sempre in regime di monopolio?”.
“Non si possono consolidare ‘posizioni sbagliate’ per ‘fini giusti’: se infatti il principio del bando è quello di volere incoraggiare ‘progetti integrati innovativi che dimostrino di ridurre la produzione di energia elettrica annua convenzionale’ – aggiunge Martello – appare del tutto incomprensibile che lo stesso bando finisca per rivolgersi ai soli gestori del servizio elettrico già operanti nei territori delle isole minori e che molto spesso, come avviene proprio a Lampedusa e Linosa, agiscono da sempre in regime di indisturbato monopolio”.
“Non credo che le isole minori meritino di essere private di quelle condizioni di vantaggio che ovunque, altrove, si strutturano sul libero mercato, sulla concorrenza e sulla competitività delle proposte. Il bando va rimodulato – conclude Martello – tenendo conto delle esigenze delle isole minori, tra le quali il ripristino delle condizioni di pari opportunità nel settore della sostenibilità ambientale nonché dell’interesse economico degli abitanti e delle attività commerciali ed imprenditoriali”.(giornalenisseno.com)
L'Album dei Ricordi di Dorino Profilio "Artisti a confronto..."
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- Categoria: Personaggi Eoliani
IERI E OGGI...
ANDREA BOCELLI, "IO PARTIRO" DEDICATO A TUTTI GLI EOLIANI SPARSI NEL MONDO ED AGLI AMANTI DELLE 7 ISOLE... VIDEO
Eolie, NotiziariOggi del 11-12-2020
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PRIMA PAGINA: "PROROGANDO”
Una mini proroga sino a gennaio, quando partiranno i nuovi bandi. Tirrenia incassa ancora qualche giorno, poi il ministero lancerà un bando per ogni singola rotta che collega la Sardegna alle coste del resto d’Italia. Dal dicastero romano guidato da Paola De Micheli sono arrivate le prime indicazioni sul prossimo rinnovo dalla convenzione pubblica per la continuità territoriale marittima. Il via libera da Bruxelles di cui parla il Mit nella sua nota potrebbe infatti sbloccare anche la proroga della convenzione pubblica prevista dal decreto Rilancio e prevista fino a fine febbraio. Dopo una lunga interlocuzione con l’Ue, la Commissione europea condivide il percorso proposto dal Mit per garantire la continuità territoriale marittima.
ISOLA FELICITA'
Quando si cerca l'amore
é il momento di guardare le ore.
Gli occhi sopra le mascherine
lanciano vecchi segnali
come fari notturni visti da lontano.
Chi parla e chi ascolta il disagio
cammina sempre adagio
guardando l'isola al centro
di ogni attenzione
ma sempre senza padrone.
Innamorato folle ma mai con la prima
forse in retromarcia
senza essere mela marcia
ma saporito frutto
di pero e di fico.
Felicità!
CONTROCORRENTEOLIANA: NUDITA'
Chi vuole le Eolie nude, spogliate dai servizi pubblici? Certamente non il Covid 19. Rispettare le regole, non muoversi e quanto altro. Ed allora si ripete e si ripeterà che i servizi pubblici devono vivere alle Eolie insieme agli abitanti altrimenti conviene anche trasferire gli abitanti.
VERO&FALSO
-Politico eoliano vola.
-Elettore eoliano regala colombe natalizie.
-Eolie unite per la gradevolezza.
-Lipari promuove il gusto turistico.
-A Stromboli si parlerà di nutrimento.
-Panarea chiederà montascale.
-Filicudi vuole un piano di accumulo.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272
Eolie, è ancora semi isolamento. VIDEO
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Lipari - Alle Eolie è ancora semi isolamento.
Da Milazzo è partito l'aliscafo Edoardo M. della Liberty Lines per Stromboli, Panarea, Lipari e rientro in terraferma. Da Lipari il "Natalie M" per Salina, Rinella e Filicudi.
Traghetti fermi nei porti
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METEO EOLIE
Pioggia e schiarite Temperatura: 11°C Umidità: 79% Vento: forte - W 32 km/h Situazione alle ore 7:00
NOTZIARIOEOLIE.IT
Da Milazzo arrivato il traghetto "Sibilla" della Siremar-Caronte.
Lipari - Da ieri pomeriggio le isole Eolie sono prive di collegamenti. Aliscafi e traghetti (in servizio solo il traghetto "Sibilla" della Siremar-Carone per Vulcano, Lipari, Salina e ritorno) sono fermi nei porti di Milazzo e Lipari per le raffiche di vento da sud-ovest che per tutta la notte hanno continuato a soffiare ed il mare forza 5 ha bloccato nei porti i mezzi di linea della Liberty Lines e della Siremar-Caronte. Per le isole minori (Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi) con l’arrivo dell’inverno ricomincia il calvario dell’isolamento. Difatti per le condizioni meteo marine avverse ed anche per le carenze portuali soprattutto quando soffia lo scirocco, sono rimaste continuamente prive di collegamenti. Nella rada di Lipari si sono riparate due navi cisterna della Marnavi di Napoli.(ANSA)
Dalle maschere di cera alla prigionia dell'anima
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di Ennio Fiocco
Quando Roma entrò in contatto con la civiltà della Grecia ne assorbì una parte e modificò la concezione sull'Oltretomba, divisa in due parti: i Campi Elisei dove si trovavano le anime elette e, dall'altro, il Tartaro dove imperava l'oscurità e vi abitavano i Titani, ribelli a Zeus. Il grande Virgilio descrisse il Tartaro, corrobato dalle correnti impetuose del fiume Flegetonte, dove venivano puniti i tormenti malvagi. Nella Roma antica, l'ombra del defunto raggiungeva gli antenati (i Mani) nell'oltretomba e questi venivano considerati i numi tutelari, che venivano onorati con speciali libagioni di latte e vino e con feste denominate Parentalia che si celebravano dal 18 al 21 febbraio di ogni anno. In particolare, quando una persona veniva a mancare il consanguineo più stretto si chinava per dargli un bacio e con tale gestualità, raccoglieva lo spirito dello trapassato e gli apponeva in bocca una moneta perché Caronte voleva essere pagato per traghettarlo nell'Averno o Ade. L'obolo doveva essere lasciato nella bocca del defunto prima di seppellirlo.
(Tale usanza continuò fino a pochi secoli fa nel nostro occidente cristiano). Nella prima Roma i defunti venivano seppelliti e, in seguito, prevalse la cremazione, praticata in modo diffuso fino al II sec. d.C., ad esclusione di chi periva per un fulmine o chi nasceva morto. Con la cremazione il congiunto provvedeva all'innesto della pira sul quale il corpo bruciava e, dopo tale atto, le ossa venivano levate con latte e vino, messe in un'urna e collocate nel sepolcro, reso sacro da un precedente sacrificio (generalmente un maiale) agli dei dell'Ade. Al termine della cerimonia si banchettava sul posto. Nel c.d. Silicernium, a cui erano invitati tutti i partecipanti del corteo, i familiari offrivano cibi speciali, di cui una parte veniva posta nella tomba per indicare che si trattava di un pasto offerto al defunto e per la funzione di rito di purificazione per i familiari. Tornati a casa, i parenti mettevano la maschera del defunto (presa con un calco in gesso al momento della morte e modellata in cera) nel tabernacolo vicino a quella degli antenati. (Fino ai primissimi anni sessanta del “900, ad esempio, a Palermo era usanza per alcune donne banchettare sulle tombe dei propri cari). I Romani avevano un forte culto degli antenati, e fin dal primo periodo della loro storia usavano rimuovere le maschere di cera postume, che in seguito si basavano su ritratti scultorei del maestro della scultura.
Il concetto di “arte romana antica” ha un significato molto convenzionale. Tutti gli scultori romani erano di origine greca. In senso estetico, l'intera scultura romana antica è una replica del greco. L'innovazione era la combinazione del desiderio greco per l'armonia e la rigidità romana e il culto del potere.Nell’antica Roma la morte era una faccenda pubblica: più fastoso era il funerale, più potente erano il defunto e la sua gens. I riti funerari consistevano in quattro parti fondamentali: l’esposizione pubblica del cadavere;il corteo;l'elogio funebre ed infine la cerimonia del rogo. Cambiano decisamente i costumi ed il modo di pensare con l'avvento di Gesù Cristo fino ai nostri giorni e, la pietosa sepoltura, con le varie usanze locali, trionfa.
Mi sono imbattuto casualmente su un articolo del 21 novembre 2017 apparso sul quotidiano “Repubblica” dal titolo “Eolie: al funerale il brindisi con malvasia sulla bara” e con la fotografia che rappresenta tale evento. In particolare un brindisi con la malvasia per tutti i partecipanti all'ultimo saluto di Felicino Di Lorenzo da Panarea, dove sono state rispettate le sue ultime volontà e dove la bara è stata impiegata come un tavolino dove brindare. Tutti erano accomunati in tale circostanza, uniti nel dolore e contemporaneamente nel rispetto dell'amico volato in cielo. Il dolore resta, ma il ricordo continua a vivere e si trasmette alle future generazioni. Il tutto come una continuazione positiva della c.d. tradizione romana, oserei dire.
Tuttavia, nel mondo industrializzato, anche il rito funebre è diventato per altri aspetti, purtroppo, un fatto commerciale, sebbene attualmente con le limitazioni dovute all'attuale contagio pandemico: si vendono ormai “pacchetti tutto compreso”, dalla preparazione della salma e della camera ardente, al rito funebre, alla scelta del mezzo di trasporto, della tomba o del loculo, alla sepoltura e alla stampa del ricordino, il tutto offerto con ampia varietà di tipologia a seconda di idee e soprattutto di disponibilità economiche. Mi riferisco ad una fantasia commerciale che sta prendendo sopravvento e con la quale mi sono imbattuto casualmente leggendo internet. In particolare, si tratta di una moda sociale trasfusa in un c.d. rituale che consiste nella creazione di un “diamante” ottenuto dalle ceneri del defunto grazie ad un procedimento chimico a base di carbonio. Una sorta di “diamantizzazione delle ceneri di cremazione” e che viene propagandata come forma di continuità di legame con la persona amata, luogo personale dove concentrare lutto, memoria e gioia dei ricordi, cimelio di famiglia unico e senza tempo, insomma una preziosa forma di sepoltura. Io lo definirei piuttosto la prigionia dell'anima.
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Andreas Achenbach e la visione dello Stromboli del 1844
1 NOVEMBRE 2019
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9 NOVEMBRE 2019
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16 NOVEMBRE 2019
Filicudi, Don Giovannino Lopes e la storia delle murene
28 DICEMBRE 2019
Cesarina Gualino e il soggiorno a Lipari nel 1931
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Barcellona, il Lions Club Barcellona PG ancora al fianco dei pazienti del Covid-Hospital
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In questo difficile momento di emergenza sanitaria l’azione di solidarietà del Lions Club International si rende operativa sul territorio barcellonese anche con interventi in favore dei soggetti affetti da COVID-19; costoro soffrono una ulteriore afflizione che si aggiunge alla malattia: la distanza dall'affetto e dal sostegno dei familiari anche nei piccoli bisogni.
Per questo motivo il Club barcellonese ha inteso intervenire per ridurre i disagi e sopperire, infatti, così come prontamente realizzato nella precedente ondata epidemiologica primaverile, che ha visto il Club adoperarsi e fornire mascherine, tablet, cellulare, in questa occasione raccogliendo la segnalazione di enti religiosi vicini ai degenti, il Lions Club di Barcellona Pozzo di Gotto, ha subito risposto ed ha provveduto a donare al COVID HOSPITAL del presidio ospedaliero Cutroni-Zodda, per alleviare il disagio dei pazienti e collaborare con la pubblica amministrazione in questo difficile momento, biancheria intima da distribuire ai più bisognosi tra i degenti (pigiami donna e uomo, canottiere donna, mutandine donna, magliette uomo, calzini uomo e donna, slip uomo).
La biancheria, al cui acquisto ha in parte anche contribuito l’Associazione Volontariato Vincenziano, è stata consegnata dal Presidente del Club Nino Levita e dalla socia Santina Maiorana, in rappresentanza del sodalizio barcellonese, al dott. Mario Bellomo, dirigente delle professioni sanitarie ed Infermieristiche, in rappresentanza del Direttore Generale ASP Messina Dott. Paolo La Paglia.
"Ringrazio il Presidente Levita e tutti i soci del Club Lions di Barcellona per la grande sensibilità che hanno dimostrato; tali buone azioni sono importanti segno di riconoscimento per il lavoro del personale sanitario e per i degenti del Covid-Hospital, lacerato da polemiche pretestuose e fini a stesse."
Jeeppaioli eoliani
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di Salvatore Leone
L'arcipelago delle Eolie non finisce mai di stupire. Anche una semplice montagna bianca, realizzata con gli scarti della lavorazione della pomice, già oggetto da parte della magistratura per la storia dei rifiuti speciali o non, assolve ad una funzione di divertimento per i giovani eoliani “jeeppaioli” che vivono il mondo del fuoristrada. Una montagna quasi impossibile da scalare a prima vista. Invece basta un fuoristrada nelle mani degli esperti Antonio Cannistra, Andrea Coluccio e Giovanni Iacono, per arrivare in cima alla montagna di quelli che furono gli scarti della lavorazione pomicifera.
Punta Castagna, il deserto di sabbia bianca senza la strada del ritorno. Il trio del 4x4 fa vivere emozioni e brividi a …senso unico. La potenza del fuoristrada che non si ferma mai perché l’ostacolo non esiste. Compresa la meravigliosa scivolata senza freni, con i confini naturali segnati, dalla montagna bianca e dal vuoto verso il mare. Un mozzafiato panoramico. Un patrimonio eoliano di cuore e fegato.
Lipari, vendesi alloggio centro storico. Attico panoramico di mq.120 con terrazzo soprastante. Per informazione tel.337-20 36 18
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Eolie, NotiziariOggi del 10-12-2020
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- Categoria: Opinioni Cultura Satira
PRIMA PAGINA: "FARINETTANDO”
La cosa più facile del mondo per ogni governo italiano é tassare. Dentro questa soluzione ci sono appariscenti personaggi dalla ricchezza facile che addirittura dicono che basta il 2% “una tantum” per chi possiede un capitale da 100 mila euro in su. Si potrebbe aggiungere e per chi cambia le date delle scadenze dei formaggi nei negozi del made in Italy aperti in America. In quel caso il 2% di tassazione dovrebbe essere giornaliero. Quando non sono farine o farinetti del proprio sacco.
ISOLA TEMPO
Oltre il sole del mondo,
vicino alla terra della vita
con accanto il mare che sala
il bagno della giornata.
L'isola si contorce e balla.
In solitudine cerca se stessa.
Senza sapere dove andare e cosa fare.
Chi si aspetta oggi e cosa?
Il giorno che deve nascere ancora,
la mamma che che parte per partorire,
il nonno malato che vola.
Uomini e donne si amano ancora
e vanno oltre il successo del tempo
che sembra non passare mai e invece...
CONTROCORRENTEOLIANA: FARE
Che Eolie dopo il Covid? Questo é il periodo migliore per concentrare le menti mentre si cerca di salvare la pelle. Non fermarsi ma prendere l'occasione per meditare, programmare e studiare i nuovi circuiti per turismo, agricoltura, pesca, benessere, portualità e cura maniacale per la salvaguardia della bellezza e pulizia delle Eolie. Senza abbatersi ma senza sbattersi ma battendosi.
VERO&FALSO
-Politico eoliano cerca vanti.
-Elettore eoliano trova venti.
-Leni vive fra fascino e fascine.
-Lipari regala al suo comune portafoglio multitasche.
-A Stromboli cerca la mossa giusta.
-Panarea ha una bellezza esagerata.
-La prima forma eoliana di formaggio da grattuggiare si chiamerà Vulcaggiano.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272
L’impegno locale per la conservazione marina in Italia, nell’Hope Spot delle Isole Eolie. L'intervento
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L'arcipelago delle Eolie nel Mar Tirreno, a nord della Sicilia, è formato da sette isole vulcaniche che prendono il nome da Eolo, Dio greco dei venti. Sotto i cieli azzurri d'Italia, queste isole rocciose sono bagnate da scintillanti acque cristalline e ospitano una cornucopia di vita. Le Isole Eolie sono patrimonio mondiale dell'UNESCO, riconosciute per la loro attività vulcanica unica: tre isole sono vulcani attivi e le restanti quattro isole presentano fenomeni vulcanici secondari.
Molte organizzazioni locali stanno sviluppando progetti per preservare la bellezza naturalistica di queste isole con il sostegno dell’Aeolian Islands Preservation Foundation (AIPF), che lavora in collaborazione con organizzazioni nazionali e internazionali. Fra gli obiettivi di AIPF e dei partner, quello di preservare l'eccezionale bellezza naturalistica delle Isole Eolie e promuovere un approccio sostenibile al turismo, alla pesca e allo sviluppo per accogliere in modo più sostenibile i 200.000 visitatori che visitano le isole ogni anno.
Il principale partner coinvolto nei progetti di tutela del mare è Blue Marine Foundation, una ONG inglese che opera in tutti i mari ed oceani del mondo e, dal 2016, ha avviato un progetto ambizioso alle Isole Eolie, lavorando fianco a fianco con AIPF e rivolgendo soprattutto la sua attenzione sulla promozione di pratiche di piccola pesca responsabile. SmileWave Fund è uno dei principali sostenitori che ha fortemente contribuito a rendere possibili le iniziative nel territorio.
Le Isole Eolie sono state dichiarate Hope Spot di Mission Blue, riconoscendo il lavoro svolto dall’Aeolian Islands Preservation Foundation e dai suoi partner, per aver promosso pratiche di pesca e turismo sostenibili, attività di ricerca scientifica su numerose specie in via di estinzione, iniziative di conservazione marina e di riduzione dei rifiuti e programmi educativi per preservare questo angolo di paradiso per le generazioni future.
La dottoressa Sylvia Earle, fondatrice di Mission Blue, afferma: "Plaudo al lavoro dell’Aeolian Islands Preservation Foundation (AIPF) e dei suoi partner per quello che stanno facendo per proteggere questo arcipelago coinvolgendo la comunità, con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di convivere pacificamente con la natura. Questo è il momento di agire. Grazie per aver dato voce a coloro che non possono parlare: le tartarughe marine, gli squali e le cernie. Sono sicura che se potessero parlare vi ringrazierebbero ".
Ambra Messina, Direttrice Esecutiva dell’Aeolian Islands Preservation Foundation e Hope Spot Champion, afferma: " La salute degli ecosistemi delle Isole Eolie è vitale per il mantenimento degli equilibri della natura ma anche per la sopravvivenza delle attività locali che dipendono dalla bellezza di queste isole. È molto importante per noi coinvolgere attivamente la comunità e le organizzazioni locali, per prenderci cura insieme di questo immenso patrimonio naturalistico. "
Le Isole Eolie e le acque circostanti ospitano una notevole varietà di biodiversità. Le scogliere costiere ospitano cernie, aragoste e polpi. Ad abbracciare le coste rocciose delle isole ci sono praterie di posidonia oceanica che forniscono importanti habitat per i pesci giovanili. Sotto la superficie cristallina, grotte sommerse e montagne sottomarine offrono rifugio a grandi pesci pelagici come ricciole, tonno rosso, barracuda e caponi. Le profondità ospitano gorgonie e rari coralli. I visitatori che si avventurano più lontano dalla costa, possono avvistare capodogli, delfini e tartarughe marine che attraversano le isole per la migrazione e l'accoppiamento.
Tuttavia, negli ultimi anni, la preoccupazione dell'opinione pubblica riguardo alla tutela dell’ambiente alle Isole Eolie è aumentata. La sovrapesca, l'uso di attrezzi da pesca poco sostenibili e l’assenza di adeguate misure di gestione delle risorse marine hanno impoverito il mare. I pescatori artigianali stanno cercando di affrontare questo problema, nonostante la pressione della pesca industriale e di quella illegale. Attualmente, un gruppo di oltre 30 pescatori artigianali, supportato da Blue Marine Foundation, lavora per promuovere una pesca a basso impatto, sostenibile e responsabile. I piccoli pescatori hanno sviluppato volontariamente un ‘Codice di buona condotta’ centrato sulla pesca responsabile. Fra le iniziative anche il recupero di reti fantasma. Insieme ai subacquei locali e in collaborazione con la Healthy Seas, i pescatori hanno recuperato 20 tonnellate di reti in due anni.
Giulia Bernardi, responsabile dei progetti di Blue Marine Foundation: “Il progetto ha dimostrato che i Pescatori Responsabili hanno abbracciato principi come l’aggregazione, lo spirito di squadra e l’autogestione dello sforzo di pesca, al fine di contribuire alla salvaguardia della risorsa ittica nel loro mare.”
I coralli nelle profondità e le praterie di fanerogame che ospitano pesci giovanili, vengono spesso danneggiati dal turismo nautico e dagli ancoraggi. Le isole hanno inoltre visto un aumento dell'inquinamento da plastica. Grazie alle amministrazioni locali che hanno previsto specifiche ordinanze per ridurre il consumo di plastica monouso, le Isole Eolie sono oggi plastic free.
L’Aeolian Islands Preservation Foundation insieme ai suoi partner, ha introdotto gli eco-compattatori per favorire il riciclo delle bottiglie di plastica, depuratori d'acqua e borracce in due scuole locali per promuovere ulteriormente la riduzione del consumo di plastica, e coinvolto gli studenti ad approfondire le tematiche legate alla fruizione responsabile delle risorse marine e a pratiche di pesca tradizionali eoliane, più sostenibili della pesca commerciale.
“Il mare è minacciato da cambiamenti climatici, overfishing, inquinamento da plastica. Per contrastarne gli effetti devastanti è fondamentale avviare programmi per aumentare la consapevolezza che non ci resta più molto tempo per agire – dice Laura Gentile, Marevivo – Sappiamo che come l’uomo è la causa, l’uomo può essere anche la soluzione, per questo con i nostri progetti vogliamo alleare istituzioni, imprenditori, scuole e cittadini in una battaglia a difesa del mare e del territorio”.
Tra i tanti obiettivi c’è la salvaguardia dei siti di nidificazione delle tartarughe Caretta caretta nelle isole e l’implementazione di misure per scoraggiare l’ingresso nelle due delle principali grotte marine dell'arcipelago per preservarne gli habitat, in collaborazione con la Guardia Costiera che ha sostenuto molti progetti di tutela del mare.
Monica Blasi di Filicudi Wildlife Conservation afferma: “Le Caretta Caretta è la tartaruga marina più comune del Mar Mediterraneo ma la specie è fortemente minacciata ed è per questo che da anni lavoriamo per tutelarle, grazie al nostro centro di primo soccorso e alle campagne di sensibilizzazione per la comunità e per i più piccoli, informando sui comportamenti da adottare in caso di avvistamento di una tartaruga in difficoltà o di un evento di deposizione e schiusa.”
L’Aeolian Islands Preservation Foundation e i suoi partner, Blue Marine Foundation, Marevivo, Healthy Seas, Ghost Diving, Sea Shepherd, Oceana, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Kurma, Aquastudio, SmileWave fund, Filicudi Wildlife Conservation, Magazzino di Mutuo Soccorso, hanno sviluppato progetti per preservare il mare dell'arcipelago e continuano a lavorare coinvolgendo la comunità, le autorità locali, gli operatori del turismo, le scuole e i pescatori artigianali per preservare la bellezza e la salute degli ecosistemi marini.
L'INTERVENTO
di Angelo Pajno*
PATAPUMFETE!
Ed ecco che, puntualmente, leggiamo effluvi di mirabolanti propositi di salvaguardia di cui, almeno nelle dimensioni dai nuovi Druidi prospettate, abbisognerebbe il nostro mare.
Scrivevo di recente sulle pagine del Notiziario come l’orda dei santificatori sia prevalentemente domiciliata su altri lidi, evidentemente immeritevoli di altrettante attenzioni rispetto alle nostre Eolie, e basta dare un’occhiata agli attori in commedia (Aeolian Islands Preservation Foundation, Blue Marine Foundation, Marevivo, Healthy Seas, Ghost Diving, Sea Shepherd, Oceana, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Kurma, Aquastudio, SmileWave fund, Filicudi Wildlife Conservation, Magazzino di Mutuo Soccorso) per averne conferma.
Condivisibile comunque è buona parte delle iniziative da costoro perseguite, come la lotta alla pesca illegale, la rimozione delle reti fantasma, una tutela programmata (ma, aggiungo, limitata al bisogno) dei siti di nidificazione delle tartarughe, la lotta alle plastiche, una pesca legale responsabile e quan’altro oggetto, peraltro, anche dello statuto della nostra Associazione.
Ma basta leggere con un minimo di attenzione tra le righe di ciò che, di fatto, si concretizza in una malcelata autocelebrazione per rendersi conto che si vuole arrivare sempre e comunque alla interdizione del nostro mare nel suo complesso e, con il pretesto di tutelare qualche polpo in più, affondare la popolazione ridimensionando, oltre ogni limite di tollerabilità, alcune delle risorse economiche di maggior rilievo, e tra queste certamente la pesca ed il turismo nautico.
Si auspica infatti una permanente interdizione dei bagnanti alla fruizione delle nostre grotte – peraltro già temporaneamente interdette dalla autorità marittima ma per ragioni di sicurezza – e si parla con interessata preoccupazione alle praterie di posidonia colpite mortalmente alla schiena dai ferri delle imbarcazioni da diporto pur essendo, tali illuminati signori, perfettamente a conoscenza dei rimedi che si possono (ma evidentemente non si vogliono) adottare al riguardo senza pregiudicare la libera fruizione del mare.
Tradotto: via tutti dalle Eolie! Naturalmente con le dovute eccezioni.
Lasciamo infatti che… vengano a noi (mi perdoni in Nascituro del 25 dicembre se prendo a prestito tale suo dire) le barbariche orde degli odiati barconi il cui bagnarsi nelle arcipelaghe acque viene già oggi comunque limitato ai pochi secondi delle soste rigorosamente programmate; che il godere delle acrobazie dei delfini, siccome dell’incedere elegante dei capodogli, e delle emozioni che essi suscitano, sia riservato, su prenotazione, a pochi eletti ed alle loro imbarcazioni (a motore), meglio se di stanza a Filicudi; che ammirare il “mondo di sotto” sia riservato, naturalmente a pagamento, ai diving locali.
E lasciate quindi ogni speranza ( copyright: Dante Alighieri) o voi comuni mortali di potervi immergere liberamente o di pescare per hobby qualche volta la domenica, appena al largo su quella secca tra Lipari e Panarea o magari a traina sotto costa, in un rapporto simbiotico con il mare che vi circonda e vi culla respirando quell’aria salsoiodica che avete nei polmoni da quando siete nati. Forse vi sarà ancora parzialmente consentito ma ……rigorosamente a pagamento e previo annuale rinnovo della necessaria, burocratica, autorizzazione.
Ma, al fin della tenzone mi chiedo:
- Di Grazia, con quali “comunità locali”, come e quando vi sareste rapportati ricevendo entusiastica adesione alle vostre future iniziative?
- Di Grazia, quali, come e quando, rappresentanti della pesca professionale locale avrebbero entusiasticamente sposato le vostre proposte?
- Di Grazia, quali, come e quando, sindaci eoliani – fatta eccezione per quello di Malfa, rimasto isolato - avrebbero manifestato incondizionata adesione alla istituzione di una AMP (perché di questo, alla fine, si tratta)?
So già che le mie domande, per come già in passato, rimarranno prive di risposta, ma francamente poco importa visto il crescente numero di adesioni alla nostra Associazione che pervengono oramai da tutto l’arcipelago e, cosa che più ci fa piacere, in particolare dall’isola di Salina. Et de hoc satis! Buon vento.
*Componente Associazione “Eolie Mare Libero” (che non vuol dire affatto privo di attenzione e di giusta protezione)
ESCLUSIVO. Salina, la cartina del 1851. La trasformazione... 3° puntata
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- Categoria: Opinioni
di Gianpaolo Gottardi*
ISOLA DI SALINA CURIOSITA’ CARTOGRAFICHE
La navigazione cartografica di questa settimana ci porta all’isola di Salina.
Iniziamo subito ad osservare con attenzione le due carte di quest’isola, antica e moderna, e notiamo, per la prima volta in questo nostro curioso viaggio, che nel 1851 la denominazione della secca qui localizzata era indicata in lingua inglese.
Prenderemo atto, nel seguito del nostro viaggio, che tutte le secche dell’arcipelago eoliano, importanti per la sicurezza della navigazione, erano indicate nel 1851 in lingua inglese. Molto probabilmente le operazioni di scandaglio dei fondali erano state fatte dalla Marina Inglese e il nome dato alle secche si riferiva all’ammiraglio responsabile delle operazioni.
Poco più di due miglia a Nord-Est di Capo Faro, ai tempi denominato Punta Apullara, ci imbattiamo infatti in una secca posizionata in un luogo davvero strategico per la navigazione tra le isole.
Questa secca, tanto cara ai giorni nostri sia a pescatori di ogni tipo che ai subacquei, si chiamava nel 1851 “Rocce di Penrose” e, diversamente da oggi, presentava due scogli a fior d’acqua circondati dal cappello della secca a 4 metri di profondità.
Attualmente su questa secca, oggi chiamata Secca del Capo, gli scogli semisommersi non ci sono più e il suo cappello è stato abbassato, sicuramente ad opera dell’uomo, a 8 metri di profondità. Vista la posizione di grande transito, questo basso fondale non elimina certo il rischio di collisione per le grandi navi.
Curiosa la presenza dello Scoglio della Piramide nella cartina antica mentre non ce n’è alcuna traccia sulla carta moderna.
Pur non riguardando la navigazione, non si può fare a meno di notare, nella carta del 1851, il preciso dettaglio che riguarda le saline di Punta Lingua. Ad indicare l’importanza strategica del luogo, sono state così meticolosamente indicate da poterne addirittura contare le vasche: due grandi e due più piccole.
Infatti il sale, da sempre e per molti decenni a seguire non essendoci in questi luoghi disponibilità di ghiaccio, continuò ad essere l’unico mezzo di conservazione del pesce. Le barche da pesca che restavano in mare anche più di una settimana prima di raggiungere uno degli importanti mercati di vendita della costa siciliana, come ad esempio quello Milazzo, non potevano assolutamente farne a meno.
Va notato inoltre che Punta Lingua, a conferma della sua importanza, è una delle uniche due località di Salina, insieme a Santa Marina, ad avere mantenuto nel tempo lo stesso nome.
*Amministratore della società G.T.C. che si occupa di settori alimentare, industriale e farmaceutico di Milano
NOTIZIARIOEOLIE.IT
28 NOVEMBRE 2020
ESCLUSIVO. Alicudi, la cartina del 1851 con la "trasformazione dell'isola"
1° DICEMBRE 2020
ESCLUSIVO. Filicudi, la cartina del 1851. La trasformazione...
Da Quattropani in linea Peppe Casella "La mia opera Natalizia per la comunità..."
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di Peppe Casella
Come ogni anno non ci tiriamo indietro.
Anzi miglioramo....
Leggi tutto: Da Quattropani in linea Peppe Casella "La mia opera Natalizia per la comunità..."
Le Interviste del Notiziario. Giovanni Brancato emigrante per amore e recordman mondiale di nuoto pinnato per passione
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“Alassinoeolianmessinese” cullato sempre dalle onde del mare fin dalla nascita.
A 9 anni la prima traversata Stromboli-Strombolicchio e relativa scalata, l’incontro nella traversata Tunisia-Sardegna con uno squalo che mangiò solo la cernia di Panarea. Il mare va sorvegliato ma senza Aria Marina Protetta. Le nuotate infinite per stare accanto alla natura e farla parlare. Il turismo, i polli-pesce, il ponte, il 15 luglio e…
L'impresa sportiva di Giovanni Brancato
Dosaggio
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I numeri elaborati dalla Direzione centrale per i sevizi anti-droga del Ministero dell'Interno dimostrano che la maggior parte degli spacciatori è costituita da cittadini stranieri. In Lombardia addirittura uno straniero ogni 400 lavora per lo spaccio. Sono i marocchini che si mettono più nei guai, seguono gambiani, albanesi, nigeriani ed egiziani. Gli stranieri sempre più coinvolti nel narcotraffico, lo spaccio e il traffico illegale. Lavoro in droga. Quando la politica dice che servono braccia forestiere per lavorare si trova sempre il dosaggio giusto.
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Eolie, NotiziariOggi del 9-12-2020
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PRIMA PAGINA: "AVENANDO”
Tre grammi al giorno di beta-glucani di avena nella dieta riducono il livello di colesterolo Ldl in media del 12% dopo quattro settimane e fino al 15% dopo otto settimane. I betaglucano sono fibre vegetali solubili presenti in alimenti come l’orzo e l’avena. Il colesterolo alto è tra i più importanti fattori di rischio delle malattie cardiovascolari.
Abbassare il colesterolo Ldl è importante ad ogni livello di rischio, anche nei pazienti a rischio basso o moderato ma ora si parla di un nuovo obiettivo, cioè la riduzione del colesterolo per tempo.
L’alimentazione è uno degli aspetti su cui agire per ridurre i valori di colesterolo e la prima regola da seguire è garantirsi una dieta bilanciata e varia, assumendo tutti i nutrienti necessari all’organismo, prestando attenzione alle loro quantità e alle loro proporzioni con nutraceutici, integratori e alimenti funzionali. La supplementazione con 3 grammi al giorno di beta-glucani è ottimamente tollerata ed efficace nel ridurre i livelli plasmatici di colesterolo Ldl-C in soggetti affetti da lieve ipercolesterolemia, anche in un contesto di dieta mediterranea. L’effetto si riduce rapidamente alla sospensione della supplementazione che quindi deve essere proseguita nel tempo per mantenere i risultati.
ISOLA CIMA
Marinai che vanno e vengono
ecco chi ama il mare quotidiano.
L'isola sceglie il suo equipagio
senza nostromi e comandanti.
Molla la cima o prendila é lo stesso.
E' sempre un fiore.
Si guarda, si ascolta si afferra.
Per arrivare e per partire
con l'ozio della vita rubata.
Una marea di gente diventata popolo
senza voce e con le mani alzate
va oltre il dispetto
anche nella sala d'aspetto.
Con infinita pazienza.
CONTROCORRENTEOLIANA: CONFINE
Sempre più aumenta lo spessore del muro di confine fra la politica e il popolo padrone di se stesso. Oggi la gente libera ha bisogno dei suoi spazi diretti per i vertici decisionali. Cerca di scavalcare la politica locale troppo impegnata a difendere se stessa. Risultati alla mano bisogna credere nel cambio generazionale svincolato.
VERO&FALSO
-Politico eoliano vuole.
-Elettore eoliano da.
-S. Marina Salina donerà pennelli solari per pitturare.
-Lipari aspetta la bellezza di Melania.
-A Stromboli ache la lava cambierà pelle.
-Panarea cambia versione.
-Filicudi avrà 7 sale d'aspetto a Pecorini.
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LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272
Il Maestro Giovanni Giardina recita una poesia: Na vota c'era pani di jttàri ! di G. Giardina
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- Categoria: Il Maestro Giovanni Giardina
Na vota c'era pani di jttàri ! di G. Giardina 18-12-2013
clicca sul triangolo per ascoltare
Sta vota piddaveru simu a mari,
e nni putìmu tutti rassignàri !
Prima.... nni livàru u tribunali,
ora nni vonnu puru chiudiri u spitàli !
E bellu è, c'on sannu cchiù chi fari ,
e continuanu a tagghiàri e a tassàri
ammènu era u tribunàli sulu.....
nni stannu scippànnu i pila puru du culu !
E l'eoliani continuanu a vardàri.......
mentri i latrùni si continuanu a 'ngrassàri.
Na vota cumu difesa avìamu cannùni e palli,
e ora 'unni ristàru mancu palli !!
Vidi so sapìanu i nostri cumu fari ?
Si pi casu cacchi d'unu vulìa pruvàri,
a livàricci da vucca un ticchiu i pani......
U ssicutavanu chi furcùni e i fauscigghiùni e mani .
Quannu mai, a iddi ci mancò manciari ?
I nuostri, avìanu pani di jttàri
( scalìddi,mucciddati, vastieddi, catanèdda, filùna fatti a trizza)
E ora : dopu anni di sacrifisci e di ricchizza ,
nni tuccò....di iri a ruvistàllu 'nta munnizza !
Alicudi, dove le donne volano e gli uomini fermano il tempo VIDEO
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Alicudi, servizio di GEO Rai Tre trasmissione del 7 dicembre 2020 con la liparota Paola Costanzo
C'è posta per "Il Notiziario". "Lipari, a Canneto il marciapiede piu' piccolo d'Italia...". Le reazioni nel web
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Gentile direttore,
con la presente formulo i complimenti a chi ha ideato nel lungomare di Canneto il marciapiede piu' piccolo d'Italia.
Ritengo che sia un vero e proprio record a livello nazionale.
Non può transitare neppure un cane...
Ottimo lavoro e quattrini ben spesi!!!
Cordialmente
Lettera firmata
Le reazioni nel web
Domenico Russo Credo che il muraglione sarà demolito e ricostruito verso mare. Quindi lo spazio ci sarà.
Giuseppe Saltalamacchia Infatti il muraglione andrà demolito e spostato verso mare in questo modo si ricaverà il marciapiede. Quello che però mi chiedo (non so se mi sbaglio) ma inizialmente non si parlava di ampliamento di carreggiata?
Raoul Marco Redditi rifanno il marcipiede per poi rifarlo?
Giuseppe Saltalamacchia No rifaranno il muro in un'altra posizione. Per capirci verso mare e rompendo quello esistente (muro) il marciapiede verrà molto più largo. Poi se la spiaggia nel tempo pagherà per questo lavoro non devi chiederlo a me.
Francesco Leone Se tolgono il muraglione sarà la rovina dì Canneto
Salvatore Leone Ma non era piú logico demolire prima il muraglione e realizzare alla fine il marciapiede. Tutte queste opere per allargare di 60 cm la carreggiata...
Gianna Sidoti È una follia! 60 cm di carreggiata per fare che? Se il marciapiede sarà come quello finito ad Unci ci passa una persona altro che alberi, mamma con passeggino e cane al guinzaglio come nel progetto che circolava qualche giorno fa.. per 60 cm di carreggiata andiamo a demolire un muraglione del quale ancora oggi non sono riusciti a scavare le fondamenta...naturalmente qualcuno ci guadagna non certo Canneto...
Covid: Regione si prepara ai controlli in aeroporti per rientri nell'Isola
Una ricognizione nei principali scali aeroportuali siciliani in vista delle misure speciali, che saranno adottate con l'ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, dedicata ai rientri nell'Isola per le festività di fine anno.
È quanto messo in atto dalle strutture commissariali per l'emergenza Coronavirus di Palermo e Catania che hanno effettuato una verifica presso le aerostazioni delle due città in cui si concentra la maggior parte del traffico aereo da e per la Sicilia.
Al 'Falcone-Borsellino' è stata verificata l'area dello scalo palermitano dedicata ai test per i viaggiatori in arrivo, uno spazio che potrà essere eventualmente implementato con altre postazioni.
La stessa ricognizione è stata effettuata a Catania, presso il terminal C del 'Vincenzo Bellini', dove già durante la fase 2 della pandemia è stata attrezzata per le verifiche anti Covid.
È probabile che oltre ai punti di verifica allestiti negli aeroporti, nelle città siciliane e in tutto il territorio possano essere organizzati ulteriori drive-in dedicati, proprio per consentire a quanti faranno ingresso in Sicilia, con altri vettori, di poter effettuare il tampone rapido.
I sopralluoghi effettuati oggi negli aeroporti di Catania e Palermo sono solo alcuni degli aspetti organizzativi e di profilassi promossi dall'assessorato regionale alla Salute che è già al lavoro, dopo un confronto con gli esperti, per predisporre ogni iniziativa utile di prevenzione in vista delle festività natalizie.
Eolie, un progetto da "A-mare". Video da Kilimangiaro di Rai Tre - L'intervento
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- Categoria: Turismo
La trasmissione Kilimangiaro di Rai Tre - puntata del 6 12 2020 - parla dei capodogli che sono di casa nel mare delle Eolie e della riserva marina di Capo Milazzo. Ospiti: Mariasole Bianco e Carmelo Isgrò da Milazzo.
di Davide La Cara
Nel suo nome c'è già tutta la sua personalità splendente e il suo sorriso. L'avrete spesso vista come inviata in giro per il mondo della trasmissione Kilimangiaro di RaiTre per raccontare il mare, la sua fragilità e le sue meraviglie.
Mariasole Bianco è una biologa marina, punto di riferimento per le politiche legate alla tutela dell'ambiente marino e dello sviluppo sostenibile. Insieme al padre e una sua cara amica, Mariasole ha fondato "Worldrise", un'associazione no profit che si dedica a progetti per la tutela dei mari come “A-MARE le Isole Eolie”.
Obiettivo: promuovere i valori ambientali e tradizionali legati all'ambiente marino costiero eoliano puntando sul coinvolgimento delle comunità locali e l'educazione dei turisti. In particolare delle nuove generazioni. L'idea è dunque quella di creare un'area marina nelle Isole Eolie, così come già accaduto nella vicina Area Marina Protetta di Capo Milazzo.
«Proteggere e valorizzare il patrimonio naturalistico delle Eolie vuol dire anche creare nel contesto turistico opportunità che allunghi la stagione turistica - ci dice Mariasole -. Ma sono benefici che hanno anche un riscontro nelle attività come la pesca.
Tutelare delle zone di particolare pregio naturalistico e biologico consente la possibilità alla risorsa ittica di riprodursi, così che poi i nuovi nati vadano a ripopolare non solo la zona di origine ma anche le aree circostanti. Questa soluzione consente dei benefici anche per le aree di pesca».
«Tra l'altro, problema delle Eolie, vi sono molti pescatori che vengono da fuori zona a pescare mentre l'area marina protetta consentirebbe l'esclusività di pesca solo per i residenti - aggiunge la biologa .- Pensando anche al lavoro del pescatore, sono sempre meno le persone che intraprendono questo mestiere, solitamente ereditato dal padre.
Questo è dovuto alla carenza di risorse, quindi fare il pescatore non conviene più. Regolamentare l'attività e fare in modo che vi siano queste aree dove il pesce può riprodursi e ricostituire il branco, è un vantaggio anche per questi lavori fortemente legati alla nostra tradizione ittica».
Mariasole vive a Milano ma viene spesso in Sicilia. «Qualche settimana fa mi trovavo nell'area marina protetta del Plemmirio, vicino Siracusa, e a Vendicari. Abbiamo potuto assistere alla schiusa di un nido di tartaruga: più di 150 uova! Una cosa magnifica. Questo è un bell'indicatore: quando si protegge il mare si crea lo spazio per questi animali».
Progetti per il futuro?
«Spero di portare la trasmissione Kilimangiaro, fare uno speciale per dare visibilità alle bellissime realtà come il MuMa - Museo del Mare di Milazzo e il lavoro che sta facendo Patrizia Maiorca nell'area del Plemmirio. Sono realtà che ci danno grande speranza».
Mariasole ha recentemente pubblicato un libro: Pianeta Oceano. «Nel libro l'oceano è riferito al singolare, perchè in realtà condividiamo tutti un grande oceano, è tutto connesso. C'è del Mediterraneo e quindi anche della Sicilia dentro. È un viaggio esplorativo della conoscenza che parte dalle meraviglie di questo oceano e lo descrive dando rilevanza alle tante cose che in realtà non sappiamo».(balarm.it)
L'INTERVENTO
di Angelo Pajno*
EOLIE, CORSI E RICORSI STORICI: LA NUOVA INVASIONE!
Chi mastica almeno il minimo sindacale della storia delle nostre isole a far data dal 4000 a.c. ad Ariadeno il Barbarossa non può fare a meno di crucciarsi alquanto a fronte delle moderne incursioni dei nuovi italici.
Dopo i greci (di origine dorica) approdati ai nostri scogli da Cnido e da Rodi, e le scorribande dei Tirreni (gli Etruschi), abbiamo avuto nei secoli dei secoli la visita, invero non sempre gradita, dei romani, dei cartaginesi, dei siracusani, dei normanni ed oggi…dei seguaci dell’ “areamarinapensiero”, tutti – o quasi - rigorosamente esterovestiti.
Chi si approccia dalle terre della perfida Albione, chi si dichiara figlio del Mondo da salvare ( alle Eolie, naturalmente) catamaranomunito per grazia ricevuta, e via discorrendo.
Da ultimo, l’ancora di salvezza per le nostre povere anime dannate di eoliani miscredenti al verbo ambientalista ci viene offerta dalla nebbiosa e triste brughiera lombarda donde alto si leva il grido di dolore per i poveri pescatori eoliani oramai ridotti a meri ectoplasmi di quello che fu.
Ed ecco che l’ennesima biologa marina, sulla cui professionalità dubbio alcuno ben mi guardo dal nutrire, si erge, dalla sua Milano, e con la stessa imponenza del colosso di Rodi, a tutrice delle eoliane genti naturalmente considerate impedite, nel pensiero e nel fare, alla tutela del loro territorio, e quindi meritevoli con urgenza alquanto di essere sottoposte a tutela, a piè pari saltando financo una comunque più lieve “amministrazione di sostegno”.
E quale l’uovo di Colombo? Ma una bella, ampia, stringente e rigorosa Area Marina Protetta, belin!
Siamo quindi, ancora una volta, davanti ad un emulo del generale cartaginese Imilcone che si impadronì della città di Lipari tra il 408 ed il 406 a.c..
Non vorrei, quindi, stia adesso per tornare l’Ariadeno dei giorni nostri per completare l’opera!
A proposito dei mirabolanti vantaggi per i pescatori eoliani e l’esempio, asseritamente, virtuoso della AMP del Plemmirio:
“La pesca di frodo.
Per quanto sia un'area protetta, il fatto stesso d'essere non troppo distante dalla città, (Siracusa, n.d.r.) favorisce il fenomeno della pesca di frodo di pesce e di ricci. Nonostante il contrasto da parte delle forze dell'ordine il fenomeno è vasto e di difficile soluzione rendendo di fatto il fondale un ecosistema seriamente minacciato”.
Auguri, bella gente!
*Avvocato E membro dell’Associazione “Eolie Mare Libero”
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