“Le isole di Lampedusa e Linosa, così come altre isole minori, sono messe nell’impossibilità di potere individuare nuovi gestori di energie alternative e rinnovabili e si vedono costrette a continuare a sottostare ad un inaccettabile regime di monopolio. Chiedo dunque al Ministero per lo Sviluppo economico di ritirare il bando per ‘progetti integrati innovativi nelle isole minori’ pubblicato lo scorso ottobre e di riformularlo in modo da garantire un reale accesso a nuove fonti di energia alternativa e rinnovabile, dal momento che l’attuale bando si rivolge di fatto solo ai gestori del servizio elettrico che già oggi operano in quei territori”. Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa, che sulla vicenda ha scritto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed al ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli.
“Può mai ritenersi accettabile – prosegue Martello – che in un momento in cui l’Unione Europea ed il Governo nazionale promuovono il ricorso a fonti di energia alternative e rinnovabili, si consolidi la posizione di chi fornisce già oggi l’energia elettrica da monopolista permettendogli di avviare una gestione energetica da fonti differenti ancora e sempre in regime di monopolio?”.
“Non si possono consolidare ‘posizioni sbagliate’ per ‘fini giusti’: se infatti il principio del bando è quello di volere incoraggiare ‘progetti integrati innovativi che dimostrino di ridurre la produzione di energia elettrica annua convenzionale’ – aggiunge Martello – appare del tutto incomprensibile che lo stesso bando finisca per rivolgersi ai soli gestori del servizio elettrico già operanti nei territori delle isole minori e che molto spesso, come avviene proprio a Lampedusa e Linosa, agiscono da sempre in regime di indisturbato monopolio”.
“Non credo che le isole minori meritino di essere private di quelle condizioni di vantaggio che ovunque, altrove, si strutturano sul libero mercato, sulla concorrenza e sulla competitività delle proposte. Il bando va rimodulato – conclude Martello – tenendo conto delle esigenze delle isole minori, tra le quali il ripristino delle condizioni di pari opportunità nel settore della sostenibilità ambientale nonché dell’interesse economico degli abitanti e delle attività commerciali ed imprenditoriali”.(giornalenisseno.com)