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Ricordi di Cuba... Ho fatto un sogno. Giocavo al pallone con Maradona e Christian Riganò e voglio raccontare quello che mi é successo.
Credo nel 2000/2002. Nel programma televisivo "Il Processo di Biscardi" si parlava di Diego Maradona e della sua malattia. Era ricoverato a Cuba. Il corrispondente era Maurizio Biscardi, il figlio, che intervistava Diego, ricoverato per disintossicarsi nella clinica "La Pradera".
Io ero in partenza per L'Avana e nell'intervista Maradona diceva che gli piaceva molto come giocava Riganò. A quei tempi era il centravanti della Fiorentina. Mi venne una idea. Prima di partire comprai una maglietta di Riga-Gol per regalarla a lui! Missione quasi impossibile. Ma Cuba é Cuba.
Arrivo all'Avana e con un amico, Francesco, quello che dormiva nell'agenzia aliscafi, con la macchina ci siamo messi a cercare la clinica dove era ricoverato Diego. Due giorni a peregrinare, quando ad una fermata di autobus vedo una infermiera con camice bianco e la fermo. Chiedo se voleva un passaggio. Bella la mulatta. Ricordo ancora il nome, Barbara.
Lei accettò. Chiesi se sapeva dove era la clinica. La fortuna fu che lei lavorava nello stesso ospedale, ma non nel reparto dove era ricoverato Maradona. Gli dissi: come faccio a far avere la maglietta regalo dall'Italia e lei mi disse che era difficile. Ma potevo chiedere all'ingresso.
Parlo con l'addetta e mi dice che era impossibile vedere Diego, anche perché era fuori di testa, era in cura quindi ho dato 10 dollari a lei e se era possibile fargliela avere. E mi rispose che era possibile e gliela portò. Uscendo abbiamo visto Maradona dietro una vetrata al secondo piano sbandierando la maglietta di Riganò. Tutto contento, sorridendo a me é venuto un brivido. Ancora ricordo quell'immagine davvero emozionante...
Solo Cuba fa queste "magie". Dopo di che sono tornato in Italia e ne parlai con Christian e fu molto contento per quello che avevo fatto. E ho pure confidato ma chiedendo scusa che la maglietta non era originale. Ah ah ah...
E per la Cassazione non fu evasore
Maradona, la Cassazione: “Non è stato un evasore fiscale”
L’avvocato Pisani: «Chi risarcirà ora tutti i danni personali, patrimoniali e all’immagine, oltre alla storia e ai valori dello sport subiti per trent’anni da Maradona?»
La Cassazione dà ragione a Maradona, sancisce che non è stato un evasore fiscale "cassando la precedente decisione e pronunciandosi in suo favore a dispetto di ben tre dinieghi che lo vedevano soccombente, e anche contro il parere, anche questo negativo, pronunciato dal sostituto procuratore generale Alessandro Pepe". Così Angelo Pisani, storico avvocato difensore di Diego Armando Maradona, all’Ansa, che replica alla notizia apparsa su alcuni quotidiani relativa alla sentenza della Suprema Corte sul presunto caso di evasione fiscale che ha visto protagonista per decine e decine di anni il campione argentino scomparso il 25 novembre 2020.
La Cassazione, con il pronunciamento del 14 dicembre scorso, ha confermato la precedente decisione del 2021 e rimesso la decisione finale ai giudici di secondo grado della commissione tributaria regionale per calcoli e spese legali anche se, spiega Pisani, «la vicenda si può ritenere chiusa in quanto dai calcoli Maradona non deve nulla al Fisco italiano, ogni operazione anche matematica oltre che di logica e giustizia porta a zero».
Maradona, accolto il ricorso sulla presunta evasione fiscale
A tre anni dalla morte di Maradona, i giudici di Cassazione hanno accolto il ricorso degli eredi contro la presunta evasione. La contestazione riguarda un presunto debito di 37 milioni, reclamati dal Fisco per una vertenza legata ai compensi versati dal Napoli a Maradona. Ciò accadde nella seconda metà degli anni ’80, quando nei pagamenti dei diritti d’immagine su conti esteri da parte di due società straniere si configurò un’evasione fiscale di 40 miliardi di lire (oggi 37 milioni di euro).
«La questione – tiene a precisare Pisani – poteva essere risolta già con l’istanza di autotutela che presentammo nel 2009. Una richiesta depositata in occasione del ritorno in Italia di Maradona a Napoli dove lo scortavamo per evitargli altri pignoramenti e invece rigettata dall’Agenzia delle Entrate e mai rivalutata da altri giudici. Chi risarcirà ora tutti i danni personali, patrimoniali e all’immagine, oltre alla storia e ai valori dello sport subiti per trent’anni da Maradona?»
L’acquisto di un'automobile 100% elettrica non é soltanto il costo iniziale del veicolo e le preoccupazioni relative alla scarsa diffusione di stazioni di ricarica lungo la rete stradale, ma anche i tempi di ricarica ancora troppo lunghi. Le batterie agli ioni di litio, per garantire un'elevata autonomia, devono immagazzinare una grande quantità di energia. Quest'ultima, di fatto, permette ai motori elettrici dei veicoli di funzionare. Per esempio, una batteria da 50 kWh è in grado di garantire, a seconda delle condizioni di guida e della temperatura esterna, tra i 250 e i 300 chilometri di autonomia. In commercio si trovano modelli che arrivano a montare un pacco batteria da 70, 80, perfino 100 KWh. Per ricaricare queste importanti quantità di energia in tempi ridotti è necessaria una grande potenza elettrica.
Il processo di ricarica, in cui il litio contenuto nella batteria viene riportato dall'elettrodo positivo a quello negativo, deve sottostare a dei limiti operativi. Ha delle dinamiche e quindi delle tempistiche caratteristiche, che devono essere compatibili con i numerosi fenomeni elettrochimici coinvolti. Forzare il processo per velocizzarlo lo avvicina a questi limiti e potrebbe risultare dannoso per la salute della batteria e pericoloso per la sua stabilità. Il solare e l'eolico sono delle fonti di energia non programmabili: considerandole insieme ai picchi di domanda, si capisce quanto sempre più arduo diventi il bilanciamento della rete elettrica. Il fronte più rivoluzionario e avveniristico è rappresentato invece dalle cosiddette batterie quantistiche, ovvero dispositivi per l'accumulo di energia costituiti da qubit che promettono tempi di ricarica estremamente rapidi. Addirittura, maggiore è la taglia della batteria, più veloce è la ricarica.
ISOLA SPECCHIO foto Luciano Mondello
L’inverno del mondo caldo
esprime i fumi del momento
anche dentro l’isola
che ha un sentimento.
C’erano una volta i tempi andati
poi tornati nel buio del mare
quando la luna spera la sortita
per illuminare l’isola d’amare.
Si gira la pagina dell’anno
Sperando di trovare lo spicchio
dello specchio d’immagine.
CONTROCORRENTEOLIANA: NASCITA
La gente eoliana va a morire. A consumarsi. I nati alle Eolie non ci sono più. Solo residenti e abitanti. Comanderanno sempre e solo i documenti d’identità dei nati a vattela a pesca!
VERO&FALSO
-Politico eoliano sballa.
-Elettore eoliano balla.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta con il lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272-3939718431
Caro Notiziario, sono Marco, un ragazzo di Vulcano che da alcuni di anni non vive più sull’isola ma torna sempre nei periodi di festa, come quello che stiamo vivendo in questi giorni. Scrivo per raccontarti una spiacevole avventura avvenuta il 4 gennaio sulla nave delle 2 di notte diretta da Lipari a Vulcano (sì, sottolineo che prima di dirigersi verso Milazzo c’è di regola uno scalo a Vulcano).
Dopo una serata trascorsa tra amici, siamo arrivati al porto di Lipari, dove la nave era arrivata addirittura in anticipo. Ne siamo ovviamente stati molto contenti, ma la contentezza è svanita quando è stata pronunciata la frase: “Per Vulcano con riserva”. Abbiamo chiesto allora se avrebbero almeno tentato l’attracco a Vulcano e alla risposta affermativa abbiamo deciso di imbarcarci, considerando le condizioni meteo più che favorevoli.
Saliti sulla nave, siamo stati avvisati freddamente che: “Se arrivate a Milazzo dovete pagarvi il biglietto di ritorno per Vulcano” (Grazie per l’informazione!) E di fatto così è stato, dal momento che la nave, la Antonello da Messina, ha omesso lo scalo di Vulcano, proseguendo direttamente per Milazzo. Quando abbiamo chiesto delucidazioni ci è stato risposto che l’ormeggiatore di Vulcano aveva comunicato alla cabina che c’era vento e che per questa ragione il comante aveva deciso di non attraccare.
Ci siamo subito chiesti come mai il comandante, considerando la sua esperienza e le sue competenze (io non sarei di certo in grado di farlo!), non abbia almeno provato ad avvicinarsi al porto per POI decidere se attraccare o meno, in virtù anche della presenza di passeggeri a bordo che vista anche la tarda ora avevano la NECESSITÀ di tornare a casa.
Arrivati a Milazzo, la fortuna è stata quella di trovare un bar aperto dove poter aspettare, al caldo e al riparo, fino alle 7 del mattino, quando è stato possibile prendere l’aliscafo e, finalmente, tornare a casa. Per chi legge, questa potrà sembrare una simpatica avventura da raccontare, ma posso assicurare che a distanza di giorni persistono il disagio e la rabbia procurati dall’accaduto. Mi auguro che questo sia un caso isolato e che non diventi la norma a scapito degli isolani.
Cordialmente, Marco Lo Piccolo
Meteo&Babbio a cura di Daniele Billitteri
di Daniele Billitteri
Allacciate le cinture Meteo del uichend
La Befana avrà il suo bel da fare a tenere in aria la sua scopa. Ieri sera, infatti, si è sollevato un forte vento meridionale che soffia sino all’alba di oggi ma poi il vento farà spazio alla pioggia che cadrà un po’ dappertutto in Sicilia per tutta la giornata. Non sarà una pioggia molto forte ma sarà comunque abbondante. La sera di sabato, inoltre, arriverà un possente vento di Ponente con raffiche fino a 80 chilometri all’ora. Non è escluso che questo porti all’adozione di provvedimenti di protezione civile come la chiusura di ville e giardini pubblici. Domandi andranno giù anche le temnperature con massime che non supereranno i 16 gradi.
Domenica le piogge diventeranno deboli e isolate ma la giornata sarà spazzata da mattina a sera dal Ponente e le temperature massime saranno di poco superiori qai 13 gradi nelle zone costiere. I mari, da domani sera sino a tutta la domenica, saranno agitati con onde alte fino a sei metri. Vuol dire che è previsto il r ischio di mareggiate lungo le coste esposte, in particolare nel Trapanese.
La prossima settimana avremo freddo invernale nei primi tre giorni, non mancheranno le piogge ma, al momento, non sono previsti fenomeni estremi. Tante belle cose. Brividose.
Buongiorno caro direttore,
E a Canneto da mesi marciapiede con di tutto di piu'...
In zona Calandra di fronte al torrente ci sono sacchetti di spazzatura e anche materiale da risulta che giacciono da mesi. Che indecenza!
Lipari, "baby pasticceri" di spicchitedda&nacatuli crescono... VIDEO
Un nuovo momento di incontro organizzato dalla comunità Lipari ISOLA SLOW in collaborazione con l'associazione "Gli Amici del Presepe di Lipari" di cui si ringrazia calorosamente il presidente Michele China. I nostri soci attivi, nella splendida cornice della terrazza del Ristorante Chimera - Aeolian Charme Collection, hanno tramandato #saperi e #sapori, insegnando agli oltre 40 bambini iscritti, al netto delle assenze giustificate per influenza, la preparazione dei "#Dùrci i casa". Un'altra occasione per stare insieme e percessere comunità nell'unico modo che ci piace, che ci hanno insegnato e che ci viene del tutto naturale, quello #buono #pulito e #giusto.
Caro Direttore, Prima di tutto tantissimi Auguri di Buon Anno...che sia un Anno migliore del precedente per chi ha bisogno di una casa e di un calore umano. Ma mi chiedo e non riesco a trovare una risposta come mai questo Signore non è stato aiutato dalle precedenti Amministrazioni Comunali?
Da quando è subentrato come Sindaco Riccardo Gullo, la maggior parte lo criticano, ricorsi a non finire, continuano a disertare le sedute, che pensano di risolvere tutti gli intrugli che hanno lasciato?
Un vecchio proverbio Caro Direttore (che sono veritieri ed attuali ...chi li conosce), così recita:"Tanto va' il gatto al lardo...finché lascia lo zampino ".
A Buon intenditore ..poche parole. La ringrazio Direttore del mio sfogo a lei un abbraccio.
Lipari-Vulcano, è il giorno del Presepe Vivente... VIDEO
VIDEO
Il Presepe Vivente di Vulcano foto e video di Gilberto Iacono
E' stata installata, vedi progetto Salt Eolie della Protezione civile, una antenna con trombe sonore per un allertamento acustico nel caso di un eventuale maremoto, nella piazzetta comunale Pantalucci. L'antenna per dimensioni caratteristiche e posizionamento ha creato un impatto ambientale devastante dei luoghi da sempre punto di riunione e di accoglienza per i numerosi vacanzieri.
A nome di tutta la comunità Arcudara chiedo che l'antenna venga rimossa e rimontata in altro luogo. Si suggerisce sia per dare efficienza, funzionalità, non impatto ambientale e vicinanza alle spiagge, due luoghi piu' adatti a monte della pista eliportuale, oppure nello spazio dell'acquedotto dove piu' facilmente potrebbe avvenire l'ancoraggio del palo. In entrambi i casi vi è la possibilità di allaccio alla rete elettrica.
*Delegato municipale di Alicudi
Le reazioni
Giovanna Nigi Un insulto a tutta l’isola, ma come si può? Nessun rispetto!
Giovanna Mannino Ma chi ha autorizzato l’installazione di quell’obbrobrio nella piazzetta. Ma veramente c’è qualcuno che pensa che ad Alcudi si può fare tutto senza doverne rispondere? La piazzetta è il nostro ingresso sull’isola. Invece di intervenire per renderla elegante, si aggiunge un’altra bruttura. Se si deve necessariamente posizionare per esigenze di protezione civile, si trovi un posto diverso.
Elena Braiato Mi aggrego alle proteste per lo scempio delle trombe. Si deve trovare un'altra collocazione.
Angelo Calabrò Sinceramente quando sono sceso per andare a casa, sono rimasto senza parole. Sono d'accordo per decidere dove spostarla perché messa nella piazzetta oltre che deturpare l'ambiente, è veramente una vergogna per il turismo principalmente.
Maurizio e Rosi Pagano Anche noi siamo d’accordo nel trovare un’altra collocazione, per esempio pista elicottero…
Eleonora Palermo La piazzetta Pantalucci, centro primario dell’isola da cui parte la strada principale, se pur già non abbastanza valorizzata è stata imbruttita. Essa ha rappresentato e rappresenta il punto di raccolta per noi giovani, dove tutti almeno una volta ci siamo incontrati per scambiare due chiacchiere. È il tratto che tutti, residenti e turisti, percorriamo quotidianamente oltre che il biglietto da visita di Alicudi che vive di turismo. Non c’è altro da aggiungere se non quello di trovare una nuova ubicazione per la tromba.
Giorgio De Luca Certo che una amministrazione comunale progressista ed ecologista poteva scegliere un posto migliore per questo vituperio
Matteo Corino Mi unisco al coro aggiungendo una considerazione tecnica. Trovo che la posizione dovrebbe essere più baricentrica rispetto alle spiagge frequentate. Acusticamente è comunque verosimile che il suono, ad esempio nelle spiagge piu lontane dopo la centrale, possa essere parzialmente schermato dalle case lato ovest della piazzetta, e dall'isola poi. In particolare le alte frequenze, come potrebbero essere quelle della sirena. In prossimità del mare, con ulteriore mascheramento di onde e vento, il suono potrebbe non essere proprio udito. Insomma oltre che brutto, anche parzialmente inutile. Vicino al generatore dell'eliporto, essendoci già altre strutture, sarebbe meno visibile e coprirebbe quantomeno più area di spiaggia frequentata.
Daniele Russo Mi unisco a quanto già detto da tutti. Le trombe sono veramente fuori posto nella piazzetta. Ritengo - salvo controindicazioni tecniche - che allocate all'eliporto potrebbero svolgere egregiamente il loro compito senza deturpare quello che auspico diventi sempre più un salotto accogliente per i visitatori dell'isola e per tutti noi
Stefania Aphel La tromba lì è davvero brutta. La piazzetta è già stata scempiata con il taglio brutale degli alberi, ora anche le trombe? Io propongo di metterle alla centrale Enel che è già brutta di sé. Tanti cari auguri di buon anno
Maria Russo Mi unisco alle proteste di tutti un vero scempio per la nostra bella isoletta e una mancanza di rispetto per tutti Mi auguro che le le autorita' competenti si rendano conto di questo grosso errore chiamiamolo errore e provvedano alla rimozione di un tale obbrobio
Pierfrancesco Dallerba Data l’evidente evidenza scientifica del cambiamento climatico in atto sotto i nostri stessi antani occhi, mi trovo assolutamente d’accordo con la decisione della protezione civile. La posizione delle trombe mi sembra pressoché perfetta, io stesso se messo in posizione decisionale non avrei potuto fare meglio.
LA RISPOSTA DEL SINDACO
di Riccardo Gullo*
L'installazione fa parte del progetto Salt Eolie della Protezione Civile che prevede la realizzazione di un sistema di allertamento acustico sia nelle isole Eolie che nelle zone costiere frontistanti. I punti di allertamento hanno avuto il parere della Soprintendenza, quindi se si ritiene che ci sia un sito idonee nelle vicinanze chiederemo lo spostamento.
Informo anche che il Dipartimento della Protezione Civile ha comunicato che gli interventi di manutenzione eseguiti nei giorni scorsi hanno consentito la parziale risoluzione dei problemi di funzionamento del sistema sperimentale di Early–Warning installato sull’isola di Stromboli è nuovamente in funzione per la componente tsunami e parossismi.
Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio di Protezione Civile Comunale al n. 090/9887234, al n. 393/9457785 oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica: protezionecivile@comunelipari.it.
L’era dei signori e signore con lo strascico del benvenuto che risorgerà dopo aver toccato il fondo più profondo per sommergere la normalità dei tempi racchiusi dentro il recinto dell’età. Le pippate invernali inducono ai sogni televisivi nel "verso giusto", tentando di "raddrizzare" tutto ciò che vira al "contrario". Solo giornali come il Notiziario riescono ad esprimere chiarezza di specchiature che ormai durano nel tempo. Perché non ci sono elettori ma lettori tanti quanti i loro pensieri di libertà e giustizia.
Il resto scompare nel raddrizzatismo e rianimatismo delle storielle anche di isolana memoria. Mentre il tutto, figlio del niente, s’infrange lungo il corso di nuove realtà. E’ la realtà la materia prima per ricondurre alla normalità i divi politici che il mondo offre anche a loro insaputa. La natura deve coincidere con la norma sia spessa che sottile dove le antiche cotonature cercano di nascondere beatamente le facce calibrate al muschio del dopo pioggia.
Dal sole libero delle Eolie BuoNotiziario a tutti!
GDF MESSINA: CONTRASTO AL NARCOTRAFFICO- INGENTE SEQUESTRO DI DROGA AGLI IMBARCADERI. ARRESTATO UN CORRIERE DI NAZIONALITÀ ITALIANA CON 1,2 KG DI COCAINA I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno sequestrato circa 1.200 grammi di cocaina in transito sullo Stretto di Messina, traendo in arresto un corriere di nazionalità italiana per violazione alla normativa in materia di sostanze stupefacenti. Durante i consuetudinari controlli ai passeggeri ed ai veicoli in transito sullo Stretto, le Fiamme Gialle del Gruppo di Messina notavano l’atteggiamento sospetto del soggetto che, appena sbarcato, si avvedeva della presenza dei cani antidroga, mostrando evidenti segni di nervosismo. Alla semplice richiesta dei documenti, i sospetti trovavano immediata conferma: il soggetto messinese tentava di darsi precipitosamente alla fuga, cercando di far perdere le proprie tracce, approfittando del traffico di mezzi e persone, particolarmente intenso per il periodo delle festività natalizie.
Dopo un breve inseguimento, tuttavia, i Finanzieri del Gruppo di Messina riuscivano a bloccare il fuggiasco, rinvenendo all’interno della borsa trasportata, celato tra gli effetti personali, un involucro della classica forma dei panetti di cocaina, sul quale era stato apposto un disegno riportante il nome “ZEUS”, verosimilmente ad indicare la qualità del narcotico. Lo stupefacente sequestrato avrebbe potuto fruttare al dettaglio, sulle piazze di spaccio messinesi, opportunamente tagliato, circa 250.000 euro. Sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, l’indagato è stato quindi tratto in arresto, in flagranza di reato, per traffico di sostanze stupefacenti ed associato alla casa circondariale di Gazzi.
L’attività condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Messina, con l’imprescindibile ausilio delle unità cinofile, attesta la costante attenzione al contrasto del narcotraffico, soprattutto ai punti di accesso alla Sicilia. La frequenza con cui vengono effettuati sequestri di stupefacente, oltre a confermare l’importanza del territorio Referente: Ten. Col. Alessandro Freda – Capo Ufficio Operazioni; Contatti: 3291213565 peloritano quale punto strategico di snodo dei traffici illeciti verso l’Isola, testimonia la rilevanza attribuita al fenomeno dalle Fiamme Gialle messinesi e dalle Autorità Giudiziarie del distretto, vieppiù perché, come ormai giudiziariamente accertato, primaria fonte di sostentamento delle organizzazioni criminali, anche di matrice mafiosa.
Un sindaco può avere tutte le fidanzate del mondo ma alla fine pensa sempre alla moglie. Anche quando porta l’amante dietro o sopra le scrivanie della sede comunale. Un sindaco che si concede al relax sessual-politico medita come concedere una concessione demaniale per una spiaggia attrezzata da realizzare su un'area di proprietà della moglie. Anche confinante.
L’occasione al Comune di Marinella (Roma) fu la riunione della Commissione per l'uso degli arenili. Appena 3 giorni prima di Natale che porta sempre regali. Una pratica impacchettata con l'urlo per la proprietà della first lady. Quando si tutela la propria metà risparmiandole certi spinti atteggiamenti non c’è corruzione. Si aspetta l’ultima spiaggia per il piacere di un ricambio o uno scambio in cerca di perdono e di potere.
Lipari zona centrale, vendesi magnifico alloggio panoramico di circa mq 140 oltre terrazza godibile della stessa superficie dell’alloggio. Ottimo stato. Tel. 335-8331174
EOL MARE servizi marittimi Lipari
Info commerciale. Lipari, a Marina Lunga "L'Officina dei Ricambi" di Salvatore Stramandino
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
Nell'ambito di una locazione, l'inventario è un documento che descrive, in modo dettagliato, lo stato di un bene affittato, ad una data determinata. Tale constatazione si effettua in presenza del locatario e del locatore e/o del suo mandatario. In particolare che lo stato dei luoghi descrive l'alloggio e ne constata lo stato di conservazione. Deve contenere determinate informazioni, in particolare la data di compilazione e le letture dei singoli contatori del consumo di acqua o di energia e, per ogni stanza e parte dell'abitazione, la descrizione precisa dello stato dei rivestimenti dei pavimenti, pareti e soffitti, attrezzature ed elementi abitativi.
Può essere completato con osservazioni o riserve e illustrato con immagini. Potrebbe essere eseguito da un ufficiale giudiziario, se una delle parti si oppone alla sua redazione. Il suo costo sarà, in questo caso, diviso per metà tra il locatore e l'inquilino. L'importanza di questa constatazione è capitale in quanto è redatto all'ingresso e all'uscita del locatario e permette di confrontare lo stato dell'alloggio, al fine di restituire o meno il deposito cauzionale. Gli stati dei luoghi possono essere realizzati sotto forma di un unico documento o di documenti distinti presentati in modo identico. L'inventario costituisce un mezzo per dimostrare lo stato del bene e quindi per dimostrare che il degrado è a carico (o meno) del locatario uscente.
ISOLA DIVERSA foto Antonio Iacullo
Ancora Lei
vestita di juta e teli
con la scopa ormai elettrica
a ricarica solare.
Cerca di scuotere i panni
mentre riempie le calze
prima di salutare le feste.
Oggi Lei è un Lui, un uomo straccio
felice di non radersi
e stendersi al sole
sul suolo dove è nato.
Il grande Befano in tradizione
coi tempi che cambiano
nell’isola strana e diversa.
CONTROCORRENTEOLIANA: BEFANA
Oggi anche le Eolie festeggiano la signora della fine delle feste. Sicuramente non si smonta la gara al divertimento perché è quasi Carnevale. Le feste alle Eolie hanno preso la strada delle ciliegie. Una tira l’altra e non danno il tempo necessario per pensare alle varie situazioni che portano le 4 amministrazioni a riflettere come osare di più per risolvere gli incacreniti problemi. Non si smontano i palchi, si raccolgono i resti delle feste e sinceramente la tristezza veste lo spazio di tempo fra un botto e l’altro. Nessuno è più in grado di sperare e di sparare. Anche gli animali soffrono. Pesci compresi.
VERO&FALSO
-Politico eoliano osanna.
-Elettore eoliano azzanna.
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LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272-3939718431
Come 50 anni fa’, l’amicizia supera ogni barriera, anche quelle temporali e fisiche, basta che ci siano empatia, sincerità, trasparenza, rispetto e fiducia
Le reazioni nel web
Carmelina Pergolizzi Siete leggermente diversi
Angela Cacace D'Ambra I cugini di Campagna anni 70 I cumpari du paisi Anni 2000
Michele Ferlazzo Mi vuoghju fari a cruci...Bieddi i tri cumpari. Solo qualche capello in meno
Gianni Sidoti Fantastici
Fabio Currò Bellissima foto
Maria Pia Ziino Fantastici
Fatima Azaroual Bella foto
Patrizia La Greca Fantastici
Slvatore Agrip Quello che riesco a percepire che dopo 50 anni siete sempre giovani intramontabili (la vecchiaia mastica duro) e peraltro, non di meno conto, la foto è stata fatta nello stesso identico luogo di 50 anni fa.
Angela Iacono Nooooo non ci posso credere ma quello in mezzo è Luciano??? La foto è spettacolare...siete super
Quando un uomo di Lami incontra un vero uomo di Lami, la fortuna arriva.
Sal Cambria ha portato fortuna a Pasquale. E’ arrivata la casetta del Canada offerta da un emigrante eoliano che per ora preferisce l’anonimato.
I grandi cuori sanno come muoversi. La chiameremo la “casa della corda”, un rifugio che adesso il Comune di Lipari dovrà sistemare e concordare naturalmente con Pasquale magari mentre gli consegnerà i documenti richiesti.
E’ passata l’idea dell’altro emigrante Girolmino Casali da Berlino. Con la speranza che presto possa diventare realtà.
Gli emigranti si capiscono al volo. Verrà giorno che virtualmente gli emigranti amministreranno il cuore delle Eolie. Fu così anche per la nascita dell’Ospedale di Lipari… Ne riparleremo.
L'intervento del sindaco
di Riccardo Gullo*
Pasquale ha un amministratore di sostegno. Dopo l'ultimo ricovero gli è stato offerto un alloggio e lui l'ha rifiutato. Anche questa è una lunghissima storia che va gestita in primis dall'Amministratore di Sostegno che conosce bene Pasquale e con gli strumenti giusti. Non si possono risolvere situazioni di grave disagio posizionando casette di legno ma trovando le giuste soluzioni, come abbiamo fatto con Francesco. Speriamo di trovare la soluzione giusta anche per Pasquale.
Lui da molto tempo ha scelto in piena libertà la sua vita e continua a sceglierla. Credo che le sue scelte vadano rispettate. Fin'ora ha rifiutato qualsiasi proposta di sistemazione compresa quella di Padre Giuseppe che gli ha offerto un alloggio. Se poi l'emigrante lo vuole ospitare in piena regola e lui in piena libertà accetta per noi va benissimo, purché si raccordi con l'amministratore di sostegno. Le notizie non vanno nelle testate nazionali per caso, qualcuno ci marcia, per noi resta l'impegno di provvedere secondo procedure di legge.
Non abbiamo bisogno di tanto interessamento, perché della questione ce ne siamo occupati fino ad oggi pomeriggio con persona che hanno a cuore il problema e che, però, capiscono le difficoltà del caso. Sai bene che Pasquale ha fatto la sua scelta da tanto tempo, e sai bene che noi siamo interessatissimi a risolvere i problemi e che quindi opereremo per risolverli senza che nessuna si agiti e/o imponga le proprie soluzioni.
*Sindaco
di Fausto Mandarano*
Visto che sono stato chiamato in causa ritengo sia un atto doveroso rispondere… Caro Sindaco, apprezzo molto la sua chiarezza nonché la sua posizione in merito alla gestione del caso Pasquale e mi auguro, come successo altre volte, troviate la giusta soluzione. La mia disponibilità nel mettere a disposizione una casetta, come ribadito al dott. Bartolino Leone ( da lui direttamente richiesta ) era finalizzata solo allo scopo di tutelare la salute del sig. Pasquale e comunque solo qualora l’amministrazione comunale mettesse a disposizioni un sito per allaccio idrico-fognario ed elettrico! Rimane il fatto che avevo anche chiesto l’anonimato in quanto la Mia figura non necessita di visibilità… Quindi Caro Riccardo dormi tranquillo e non confondere la mia generosità come un atto speculativo …. Su cui marciare…!
Lipari - A distanza di un anno siamo ritornati da "Merlo" per una pizzata e invece...
Su invito dell'"eolian canadese" Sal Cambria sono intervenuti parenti ed amici.
E non solo pizza, ma cibi (e quanti: come si dice, cala china...), semplicemente deliziosi preparati per l'occasione dalla cheffa di casa, la signora Rosa Merlo, degna di "Masterchef", e chiusura con il "botto": un pezzo del cantore numer one delle Eolie e dintorni il dottor prof Francesco Megna dedicato a tutti gli eoliani e gli amanti delle isole sparsi nel mondo.
28 ottobre 1940 Inaugurazione dell'Ospedale di Lipari.
Lipari, l'ospedale realizzato anche grazie ai fondi degli emigranti ora dimenticati come il presidio sanitario...
L’Ospedale di Lipari fu inaugurato il 28.10.1940 come da foto tratta da un testo di Renato De Pasquale ma prima.
Si cercano fondi per costruire un ospedale mandamentale a Lipari, il terreno in contrada S. Anna è stato già acquistato, arrivano contributi dall’Australia e dagli Stati Uniti degli Eoliani emigrati,
si interessa anche S.E. Mons. Paino.
Da Italo Australian Sydney del 19.10.1927: Erigendo ricovero (Ospedale) monumento Caduti in Guerra a Lipari.
Una Grandiosa ed Artistica Opera di Carità'. II Presidente del Comitato Esecutivo del Ospedale 'Ricovero Monumento ai Caduti in guerra, che sorgerà' a Lipari ci invia una Ietterà alla quale ben volentieri diamo qui sotto pubblicazione ed al suo caldo appello aggiungiamo il nostro. Oltre al fatto che l'erigendo Ospedale ha per scopo uno dei più' sacri doveri imposti ai vivi, quello cioè di degnamente commemorare gli eroi che per la Patria hanno dato in olocausto la vita, vi e' anche il dovere di aiutare i sofferenti della propria citata' nativa e non crediamo si potesse meglio eternizzare i nomi degli eroici caduti delle Isole Eolie che fondando un Ospedale che il loro nome onori. Molti sono i figli delle Isole Eolie che possono contribuire somme ragguardevoli per un'opera cosi grandemente beneficatrice e siamo certi, ben conoscendo il loro attaccamento alla terra nativa, che essi non hanno bisogno di sprone, ma anche a quelli che non si trovassero in condizioni finanziarie troppo floride incombe il dovere di contribuire nella misura che e' loro possibile.
Un'opera come quella che si sta erigendo a Lipari e' assai più' grande ed assume maggior importanza se essa compendia, non già' la munificenza di un donatore, ma lo sforzo di tutti. Vengano dunque le piccole oblazioni colle gratuli; la pietra portata dagli uni si addossera' alla pietra portata dagli altri e l'edificio crescerà' più' grande, maggiormente significativo, perche' esso rappresenterà' la volonta' e la caritatevole benemerenza di tutta una cittadinanza.
La Lettera del Presidente del Comitato. Illustrissimo Sg. Direttore del Giornale "Italo Australian," Sydney.
Al suo accreditato giornale che e' la voce degli Eoliani costa' emigrati, vorremmo, se ce lo consente, affidare; la propaganda per il nostro Ospedale Monumento.
Nel 1922 si agito' l'idea di un monumento marmoreo Pro Caduti Eoliani in Guerra, ma nell'Agosto dello stesso S.E. Mons. Paino Arcivescovo di Messina suggerì di consacrare il monumento in un grandioso Ospedale Mandamentale da sorgere in Lipari capoluogo/delle Eolie.
La proposta fu accolta entusiasticamente e messa subito in atto con; un lungo lavoro di propaganda. Infatti : I Fratelli Paino da Salina residenti a Brooklyn hanno offerto personalmente lire centomila con le quali Abbiamo acquistato l'incantevole locale in contrada S. Anna di una estensione di Mq. 6325, dagli eredi De Pasquale.
La Congregazione di Carità di Malfa ha devoluto il legato' Marchetti con propria deliberazione approvata dall'autorità' tutoria del valore di circa lire settantamila. A Brooklyn merce l'efficacissimo interessamento del Parroco Belsito, dei Fratelli Paino e del Presidente della Lega Eolia si sono unite sei società Eoliane che in un ballo di beneficenza hanno dato lire centomila. Con detta somma abbiamo potuto acquistare una importante quantità di diritti a mutui concessi dal Governo ai paesi danneggiati dal terremoto 1908, per la costruzione di esso Ospedale.
S.E. Mons. Paino ha offerto un bellissimo pianoforte da concerto Kaps che sorteggeremo sperando di ricavare circa lire trentamila.
Non basta pero', Sig. Direttore. La via lunga ne sospigne. Le grandi opere perchè riescano hanno bisogno di grandi sacrifici ed il loro battesimo migliore e' la prova. Noi possiamo affermare che usciamo come battezzati dalla prova del fuoco e quando sembrava che avessimo dovuto soccombere un'ala benefica ci ha rialzato e dinanzi a noi rispondeva radioso il nuovo sole. Il nuovo grandioso Ospedale che risponde a tutte le esigenze moderne, composto di tre sontuosi padiglioni, avrà un triplice scopo :
1). quello di onorare i gloriosi martiri delle Isole con la pietà dei.vivi doloranti che avranno bisogno nelle loro disgrazie fisiche del pronto e vicino soccorso di un decoroso locale sodisfacendo un ardente necessità delle nostre Isole , che serve ad evitare ai nostri ammalati benestanti o poveri spese ingenti, disagi, pericoli e perdite di tempo per recarsi altrove o fuori delle Isole.
2) quello di dare come ricovero assistenza ai vecchi genitori dei nostri cari emigrati che con la loro generosità danno vita a tutte le iniziative locali.
3) quello di dare asilo a quei poveri inabili cui mancano i mezzi di sussistenza.
Accoglierà il suo Giornale la voce nostra? La stampa e' l'anima delle grandi iniziative e perciò noi molto ci ripromettiamo da una efficace propaganda giornalistica, all'estero. Osiamo dunque chiederle: che voglia aprire nel suo giornale una pubblica sottoscrizione Pro Ospedale Mandamentale Monumento Caduti Eoliani in Guerra di Lipari, per quel tempo che crederà' opportuno; che aiuti l'opera nostra con tutti i mezzi più rispondenti allo scopo: che voglia interessarsi a collocare i biglietti della lotteria del piano che le accludiamo in numero di trecento a lire dieci il biglietto. Le chiedo mille scuse, Sig. Direttore, e La ringrazio e La ossequio.
Il Presidente, Del Comitato Esecutivo, Rag. Pietro La Rosa.
Le Prime Oblazioni. Abbiamo comunicata la lettera al locale Circolo Isole Eolie e dal Segretario, signor A. L. Schiavo, riceviamo una lettera di entusiastica adesione e dichiarante che il Comitato ha deciso di tenere aperte le liste di sottoscrizione per un anno. Le oblazioni verranno regolarmente pubblicate sul ltalo-Australian, il quale fin d’ora mette le sue colonne a disposizione sia del Comitato Generale che del Sub Comitato locale.
Qui sotto diamo le prime ' sottoscrizioni : — "Circolo Isole Eolie" .lire . 5 0 0 Peluso Gaetano .... 0 10 6 Continua la raccolta di fondi pro Ospedale di Lipari, da Italo-Australian Sydney sab 26 marzo 1938: La sottoscrizione pro Ospedale di Lipari della compianta Sig.ra Spadafora. La compianta Signora Nellie Spadafora di Sydney, in base ad un appello lanciato dal Presidente della Congregazione di Carità' di Lipari per la raccolta di fondi pro erezione dell'Ospedale Mandamentale "Eoliani Caduti in Guerra," si rese promotrice della colletta di contribuzioni fra i connazionali residenti in Sydney. L'encomiabile opera della defunta Signora ha fruttato l'ammontare di £28/14/- che la di lei figlia, Signora Rosa Tesoriero, dopo il decesso della madre, ha versato al R. Consolato Generale in Sydney per l'ulteriore trasmissione all'Ente destinatario. Diamo qui di seguito l'elenco dei «sottoscrittori : Comm. Dr. Paolo Vita-Finzi, R. Console Generale d'Italia, £10; Rag. Felice Rando, 5/;Sig. A. De Luca- (Coogee), £5 ; Cav. B. Callose, £1; G. Sidoti, 2/; D. Favaloro, 3/; F, Lopez, 3/; B. Lopez, 2/; M. Merlino (Rose Bay), 2/; Lopez Bros., 2/; B. Barone, 2/; F. Natoli, 5/; B. Iacono, 2/; G. D'Albora, 5/: Santamaria Bros. 3/; V. Lo Bianco, 5/; . Angelo Megna (Glebe tP. Rd.), 10/; Antonino Giuffre' (Glebe), 2/; Cristoforo Tauro (Glebe Pt.), 10/; Bonanno Francesco, 3/; Giuseppe Denaro, 10/; Angelo Merlino, 2/; Francesco Ristuccia fu Giovanni, 5/; Giuseppe Palamara, 5/; Rosina Sciacca, 10/ ; Vincenzo Beninati fu Domenico, 2/; Franchin, 2/; Tommaso Cerreto, 2/; Silvestro Ealsiccia, 1/; Iacono Bros., 10/; Giovanni Lopes, 2/; F. Salta, 2/; N. Spadafora, 3/; G. Favaloro, 2/; B. Butta, 2/; N. Tesoriero, 1'/; G. Tauro, 5/; Antonino Ristuccia, 2/ ; G.B., 2/; G.A.G., 2/; Giuseppe Natoli, 2/ ; Domenico Portelli, 2/; Giovanni Peluso, 2/; Antonino Mazza, 2/; Gaetano Tesoriero, 2/; B. Donato, 2/; A. Virgona, 2/; C. Peluso, 3/; A. Marangiolo, 2/ ; Signora Ersilia Giuffre', 10/ ; Victor Reitano, 2/; G. Natoli, 2/; Stefano De fina, 2/; A. Giuffre', Jr. (Burwood), 2/6; J. Callose, 2/; G. Palisi, 4/; G. D. Palisi, 1/; G. Lamaro, 2/; N.N., 2/; T. Follone, 2/; V. E. Giuffre', 2/; A. Meane, 1/; G. Speziale, 2/; Amelia Palise, 2/; Antonio Palise, 10/; Francesco Palise, 5/; A. Locantro, 5/;. A. Bottero, 4/;L. Ferrari, 5/; A. Tauro, 4/;O. V. Redaelli, 3/; G. Giàcosa, 2/; D. Mansi, 1/; P. Scòtto, 2/;M. Tarantola, 1/; R. Di Benedetto, 2/; L. Destro, 2/; M. Leone, 5/ ; G. Deluso, 5/; Cristoforo Tauro, . 2/6. Totale, £28/14/.
Per l'esclusiva documentazione si ringrazia il nostro collaboratore ricercatore-storico Massimo Ristuccia
Ormai è allarme continuo per la vittoria dei pesticidi che sono arrivati all'interno della polpa delle banane. Solo tre marchi su 20 si salvano ancora ma chissà per quanto. Si pensava alle bucce come protezione e invece oltre la buccia c’è di più. “A scorcia” non protegge più e neanche le banane biologiche resistono all’invasione dei pesticidi. L’industria delle banane impiega un gran numero di sostanze chimiche che rappresentano un potenziale problema per il consumatore e per il lavoratore dei " bananeti".
Non è un caso che, in alcune zone vinicole di Lipari, l'impiego dei pesticidi avviene con personale munito di tute bianche tipo ospedali. E…molto spesso a farne le spese è l’ambiente con contaminazioni delle risorse idriche e del suolo. E...se i pesticidi riescono a contaminare le banane protette da una spessa buccia, figuriamoci per gli altri frutti che hanno una esigua protezione. C 'è proprio da ubriacarsi prima del gesto eroico del necessario mangiare e bere.
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Dal gattino, la lumaca, il topo e pochi altri del 2015, dopo 7 anni, la biodiversità degli emoji è più che raddoppiata. E seppure difficilmente gli utenti delle app di messaggi e dei social usano l'emoji dello scarabeo (Cetonia aurata) per indicare che i coleotteri sono tra le specie di insetti a rischio di estinzione, già il fatto che la Cetonia sia lì, tra cavalli e pinguini, è importante.
Le emoji consentono di esprimere direttamente idee ed emozioni nella comunicazione digitale, contribuendo anche alla discussione sulla conservazione della biodiversità. La verifica ha confermato quanto accade a livello di percezione generale quando si parla di biodiversità: in genere si presta più attenzione al mondo animale che a quello vegetale e spuntano gli aspetti molto positivi.
ISOLA TOVAGLIOLO foto Elio BENINATI
L’essere padroni del mondo
che spolpa ogni sentiero di vita
induce ad osservare i movimenti
per capire come scendere a valle.
Tesori nascosti fra le pieghe e le paghe
sono la contabilità dell’isola furba
dove l’astuzia è un primo piatto
da finire in fretta.
L’impronta sul tovagliolo
è ormai catturata.
Bocca parlante e sugo asciugante.
CONTROCORRENTEOLIANA: SPERANZA
L’anno che verrà alle Eolie è sempre una nuova speranza. Si continuerà a parlare dell’unione spirituale dei 4 comuni sempre più ricchi di maggioranze storico sociale che partono da Salina e li ritornano. Piccolo è bello si dice. Così è nata la corsa verso l’essenziale del dire per non fare le cose in grande.
VERO&FALSO
-Politico eoliano incuriosisce.
-Elettore eoliano rincuora.
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LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272-3939718431
vorrei attraverso il suo sito chiedere all'assessore Iacolino, fra quanti giorni riprende il servizio di raccolta rifiuti su Canneto, visto che da giorno 30 il servizio in alocune vie non è piu' efficente come prima.
Grazie
Lettera firmata
La replica dell'assessore Iacolino
di Gianni Iacolino*
A fine anno il netturbino addetto allo spazzamento in una zona di Canneto, per improvviso malore, ha dovuto sospendere il servizio. È stato sostituito provvisoriamente e saltuariamente da un collega per due giorni, e già , dal 2 gennaio tutto è rientrato nella norma. Quindi due giorni di servizio parziale e, subito dopo, tutto rientrato. Può una banalità del genere rientrare nel campo delle lettere di protesta, per giunta in forma anonima?
Ci vuole forse coraggio per informarsi personalmente presso gli uffici addetti oppure direttamente col sottoscritto, visto che il signore anonimo si rivolge alla mia persona? C'è forse bisogno di rivolgersi al Notiziario per richiedere un'informazione che poteva essere fornita personalmente? Questa richiesta fatta al mondo intero ( internet e social ) dà la misura di come si sia persa la percezione degli ambiti ed i contesti .
*Assessore
Lipari, Andrea Saltalamacchia del team Giande della palestra Aeolian gym combatterà, giorno 10 febbraio, a Messina nel Galà "The combat show" contro un forte avversario olandese per la coppa internazionale juniores -62kg
Il curriculum di Saltalamacchia negli ultimi 25 match (light) è di 19 vittorie, 3 pari, 3 sconfitte. E', inoltre, imbattuto da 17 incontri
In piazza contro la mafia al fianco di Giuseppe Fava
Anche quest’anno, il 5 gennaio, i cittadini onesti sfileranno al corteo, indetto dai Siciliani giovani e da altre associazioni democratiche, per ricordare Giuseppe Fava e riaffermare la fedeltà alle sue idee. Subito dopo si recheranno alla lapide eretta in sua memoria tanti anni fa, non da autorità più o meno ipocrite ma – con affettuose e sincere parole - dagli studenti di Catania.
Il giorno prima, all’Empire, dal pomeriggio del 4, si affolleranno i giovani, a far musica, teatro popolare, cultura, a discutere il futuro di questo e altri beni un tempo dei boss ma in futuro dei cittadini; e degli immensi capitali rapinati dalla mafia al popolo, che al popolo dovranno ritornare.
Questa giornata, che si rinnova da quarant’anni e non sarà mai interrotta, non è una cerimonia o un rito, ma la testimonianza di un legame inscindibile fra l’anima forte e buona della Sicilia, la “meglio gioventù” che si rinnova, e il suo scrittore Giuseppe Fava. Egli ha scritto e lottato per tutti noi: non sarà mai dimenticato, né verranno sbiadite le sue parole, né le sue battaglie, né le sue idee.
Coloro che hanno contribuito a ucciderlo, o hanno convissuto con gli assassini, non saranno neanche loro dimenticati. La mafia che l’ha ucciso – il potere mafioso – esiste ancora: nella malapolitica, nell’intrallazzo, nel silenzio colpevole di troppi cittadini. Noi diciamo no, e chiamiamo chi è civile e onesto a camminare con noi.
“A che serve essere vivi, se non c’è
Il coraggio di lottare?”
PROGRAMMA Giovedì 4 gennaio ore 17,30 – Assemblea aperta “Beni confiscati: quale futuro diamo all'Empire” in via Zolfatai 12, Catania presso l'Ex discoteca Empire confiscata alla mafia. A seguire lo spettacolo teatrale “Librino” di Luciano Bruno e musica.
Venerdì 5 gennaio Ore 11,00 – Assemblea dei Siciliani giovani presso il Giardino di Scidà – bene confiscato alla mafia in via Randazzo 27, Catania. Conferimento del premio Siciliani Giovani.
Ore 16 – CORTEO DA PIAZZA ROMA, CATANIA Ore 17,30 – Presidio alla lapide nel luogo dove fu ucciso Giuseppe Fava
Ore 18,00 – Premio Fava, presso Centro Zo, a cura della Fondazione Fava
Da oltre 40 anni esercito con passione la professione di avvocato e so che la mia esperienza é amorevolmente e interamente percepita da mia figlia e da suo marito. Ho partecipato per la prima volta ad una cena conviviale con un gruppo di avvocati di Lipari. Improvvisamente ho preso coscienza della mia età mentre osservavo le nuove leve emergenti dell'avvocatura eoliana, prive di un Tribunale funzionante nell'isola.
Un fatto sconcertante per le isole Eolie, che priva soprattutto questi numerosi giovani professionisti della giustizia di poter seguire i processi nell'isola, usufruiendo di una utile pratica giudiziaria tutta eoliana. Giovani avvocati nascenti, senza Tribunale, costretti a viaggiare per arrivare a Barcellona. Mancanza di un Tribunale eoliano che avrebbe velocizzato i tempi della giustizia. Danno su danno… Ci fermiamo qui, dove si dovrebbe trovare la casa della Giustizia, separata dal mare e dal brutto tempo.
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Sono nato del lontano 1959 all’ospedale di Lipari, quando ancora questo si poteva fare. L’ospedale aveva soltanto il corpo centrale, quello “storico” il resto venne costruito dopo. La mia infanzia, pre scolastica trascorse tutta “supra i Timparuozzu”, dove mio padre gestiva un albergo .“ Il Nizza” , cosi chiamato , ritengo, in omaggio alle nostre origini Liguri. Era uno dei pochi alberghi esistenti, e quello meglio attrezzato, per un’epoca i cui i turisti erano “mosche bianche” .
I “competitors “ erano la “Locanda Salina nta chianata da Marina”, e l’Albergo “Vittoria” . Non c’era ancora “Hotel della Regione” e non ricordo se ci fosse già “l' Europeo” sul corso. “ Rocce Azzure “ non c’era di sicuro e forse neppure “ u Villaggiu Francisi” di felice memoria . Sta di fatto che la mia infanzia si svolse tutta tra l’andirivieni di turisti, e la vita alberghiera, fatta di un continuo trambusto e vivacità. Ho talmente introiettato questo modo di vivere che quando soggiorno in un albergo, in qualsiasi parte del mondo, mi sento subito a casa, e la mia segreta aspirazione è proprio quella di vivere in albergo.
Avevamo anche una casa a Diana "in facci e scuoli". Ma ci andavamo raramente, “ pi faricci pighiari aria”. A me sembrava un luogo triste, perché non c’era nessuno e non era un qualcosa di vivo, nella mia mente di bambino. Ci trasferimmo là nel 1965 anno in cui iniziai a frequentare la scuola Elementare “San Domenico Savio “ proprio di fronte casa (casa e putia sarebbe il caso di dire). Anzi, feci anche un anno di asilo, con la amabilissima maestra Cristina Cangemi di cui ho ancora un bel ricordo.
Il fatto che la scuola fosse di fronte casa, mi portava ad una certa pigrizia nell’alzarmi dal letto e prepararmi, ma ci pensava mia mamma a scandire i tempi, con frasi che adesso farebbero attivare tutti i sistemi di allerta del “telefono azzurro“ : “susisti disgrazziatu, ca a casa i currizzioni ti mannu” , oppure; “vaju na maestra e ti fazzu bocciari“ ed amenità simili, a cui seguiva pulizia con acqua bollente, ingozzamento "ca suppa” (zuppa di latte, portato da "Anciulu u lattaru du Chianiconti" ogni mattina, e "pani caliatu"). Preciso che per ingurgitarla occorreva un palato di amianto, di cui il buon Dio non mi ha dotato.
E finalmente a scuola, dove venivo accolto insieme agli altri bambini dal bidello Persiani e da un suo collega di cui con ricordo il nome . Il bidello Persiani ci appariva come una persona austera che incuteva quasi più soggezione dei nostri insegnati. Solo da grande ho avuto modo di apprendere ed apprezzare la storia che si celava dietro quell’uomo schivo e silenzioso, dagli spessi e scuri occhiali.
Un esempio per tutte le generazioni.
Credo che non sarebbe male dedicargli la scuola che ha servito per tanti anni e farne conoscere il pensiero e lo spessore morale. San Domenico Savio, sono certo non se la avrà a male. La scuola credo fosse stata costruita subito dopo la seconda guerra. Aveva (ed ha) una ispirazione architettonica del Razionalismo di epoca Fascista. Aule spaziose con grandi finestre, uffici ben dislocati, infermeria, mensa ecc. A quel tempo le classi erano divise per sesso: classi maschili e classi femminili. Le insegnanti erano prevalentemente donne, di maestri uomini, ricordo il maestro Monteleone ed il maestro don Vincenzo Cusolito (“don” perché sacerdote, e non per altri motivi).
Sono stato fortunato ad essere assegnato alla classe di don Vincenzo Cusolito, non perché il maestro Monteleone fosse meno bravo, ma perché era burbero con i piccoli, quasi militaresco. Ora siccome di militaresco ne era piena la casa, un po’ di “easy life” non guastava. I miei compagni di scuola erano in prevalenza figli di contadini o di pescatori, quindi, o “ sciinianu du Munti” o vinianu “i Supa a Terra“, luogo a quel tempo ritenuto infrequentabile dalla buona borghesia, benpensante e classista, come tutte le borghesie del mondo, al di qua ed al di là del mare.
E sì, perché la formazione delle scolaresche non era solo divisa per sesso, come avveniva del resto in tutte le scuole Italiane, ma guarda caso anche per classi sociali… Il classismo dei piccoli centri è una mala pianta dura a morire che crea soltanto danni spesso irreversibili alla collettività. Ma non voglio fare qui polemiche di sorta. Il nostro maestro ci sapeva fare, e devo essergli grato a vita perché ha impresso nel momento della formazione della coscienza e dell’intelletto quelle basi sui cui si è poggiata tutta la struttura etica e civile della mia vita.
Anche se era un sacerdote, non ci ha mai indottrinato, anzi se non ricordo male, credo che le lezioni di Religione ce li facesse Padre Agostino Lo Cascio, altro gigante della cultura. Il nostro maestro svolgeva la sua missione di insegnate con scrupolo e professionalità, dedicandosi a quella classe di figli di gente umile con grande amore. Dei miei compagni delle elementari ho perso di quasi tutti le tracce, tranne di un paio che dopo sessanta anni ho ritrovato.
Tutti abbiamo avuto da questo insegnante non solo la conoscenza scolastica, “di saper scrivere”, ma il gusto per la lettura, la curiosità per la storia e per la geografia, intesa come esplorazione far di conto”, intesa come esplorazione del mondo al di là del mare. Oserei dire che una parte della sua anima è rimasta dentro il mondo al di là del mare. Oserei dire che una parte della sua anima è rimasta dentro ciascuno di noi per tro ciascuno di noi per sempre. sempre. Ogni giornata scolastica terminava con una paginetta di narrazione, che ascoltavamo tutti in attento silenzio.
La scuola era diretta da una professoressa che ci incuteva proprio timore... Aveva contrattato la poliomielite ed a quel tempo le infelici vittime di questa patologia, avendo problemi motori, venivano dotati di protesi in acciaio che bloccavano le gambe con delle gabbie di acciaio, inoltre si sosteneva con un bastone assumendo una posizione rigidissima. Girava spesso nei lunghi corridoi della scuola, ed il solo vederla ci incuteva paura. Cosi come gli insegnati ci mettevano soggezione, additando gli amplificatori che erano in ogni classe e dicendo “la direttrice vi sente …” .
A quel tempo i genitori non “governavano” la scuola e lasciavano che gli insegnanti facessero il loro mestiere sulla disciplina, poi, belli che piccoli, non si discuteva e i brutti voti erano motivo di minacce feroci a casa, e non di valutazioni negative sull’operato degli insegnati. Io non ero un bambino particolarmente disciplinato e il povero maestro Vicenzino, perdeva la pazienza. Mi ricordo che una volta mi lanciò un intero mazzo di chiavi. Oggi un episodio del genere avrebbe messo in movimento Procure della Repubblica, e Ispettori Scolastici, Movimento dei diritti del Fanciullo, Associazioni dei Genitori, e chi più ne ha più ne metta.
A quel tempo raccontarlo a casa significava che la minaccia del “ ti chiudu to colleggiu o nta casa i currizioni“ poteva diventare una “solida realtà”. La ricreazione veniva fatta nel polveroso cortile della scuola, dove non era difficile inzaccherarsi a dovere e tornare a casa in condizioni impresentabili, ma erano momenti belli, quando al mattino, sempre nel cortile aspettavano l’arrivo di don Vicenzino e facevamo a gara a chi riusciva a portargli, sulla cattedra, la sua borsa di lavoro.
Don Vincenzino ogni mattina officiava “a Criesia u Puzzu” e poi si portava a scuola… Ricordi quasi da favola, visti con gli occhi di oggi, in un mondo che ha smarrito la poesia della scuola e delle piccole cose. La scuola era dotata anche di una infermeria, dove venivano eseguite le vaccinazioni “a valora “. Oltre che controlli alle tonsille ecc. Il medico scolastico era lo stesso che si occupava degli operai della Pumex e trattava noi bambini con la stessa grazia. Il giorno della vaccinazione “pa valora” era un giorno di autentico terrore. Venivamo inquadrati come soldatini e trasferiti in un grande stanzone che serviva da infermeria. A quel tempo non esistevano né gli aghi ultrasottili né altri strumenti che potevano alleviare il dolore dell’intervento. Venivamo quindi fatti oggetto di una vaccinazione abbastanza cruenta e dolorosa, anche a motivo della potenza del vaccino iniettato.
Vi lascio immaginare quali scene strazianti e di panico. Non paghi di questo ci sottoponevano anche alla asportazione delle tonsille, che era una specie di sport nazionale. Ora si evitano queste pratiche, ma a quel tempo erano una prassi salutista. ”Jo mi canziavu” e sarò di questo eternamente grato ad una amica di mia mamma, chi stava i casa "nto strittu i S. Anna" , la quale sentenziò davanti a noi due e in modo che con ammetteva repliche “le tonsille sono un dono di Dio e non si toccano” !!! San Vartulu sono un dono di Dio e non si toccano” !!! San Vartulu t’arringraziu !!!
Già cominciavo a temere per altre parti del corpo che vanno in coppia… t’arringraziu !!! Bene … Io stavo a scuola a “tempo pieno “ , così consumavo anche i pasti nel refettorio . Cibo buono devo dire, semplice e nutriente. Alla fine, ci davano anche un’arancia ed una tavoletta di cioccolata avvolta in una carta dove si potevano leggere dei fumetti degli eroi del West. Ora, a me degli eroi del West non è che me ne importasse tanto, ma della cioccolata si.
Essendo goloso sin dal concepimento, cercavo di accaparrarmi anche quelle degli altri compagni. Così mi inventai una forma di baratto. Accaparravo cioccolata e davo ai compagni le bellissime penne che trafugavo dalla scatola delle penne di mio padre. Da un punto di vista commerciale l’affare era sicuramente svantaggioso per me, ma il vizio ottenebra la mente ed espone il corpo a severe pene corporali, e nel mio caso al ritiro dal tempo pieno ed alla permanenza in solitudine a casa.
Così andavano le giornate a scuola, con semplicità e serenità. Con i genitori che affidavano i figli alle cure di paterni e materne insegnati, senza pretendere di imporgli il lavoro da svolgere. Con le classi dove un solo insegnate sapeva di tutte le materie, dove ho appreso tutte le materie, dove ho appreso il gusto della lettura, e quel senso di disciplina che nella vita ho spesso richiamato.
Cara scuola elementare, caro maestro e cari compagni, più il tempo trascorre, più mi siete vicini.
Pasquale Sergio, 60 anni, viveva da solo: un emigrante eoliano gli ha offerto una casa. Nei giorni scorsi gli isolani lo avevano riempito di doni: non si era reso conto dell’arrivo del Natale
Una favola che diventa realtà. La storia natalizia di Pasquale Sergio ogni giorno si arricchisce di bellezza. Dopo l’ondata di doni natalizi, infatti, per il sessantenne «eremita di necessità» arriva ora la possibilità di vivere in una casa.
L’uomo che intende mettere a disposizione l’abitazione è un emigrante eoliano che è rimasto profondamente colpito dalla storia di Pasquale.
La storia dell’eremita
Pasquale Sergio, 60 anni, vive a Lipari sotto un ponte pericolante nella cava di Pomice, nella zona di Porticello. Nel luogo famoso per il turismo vip Pasquale vive senza nulla, non ha soldi, non ha viveri, non ha una casa, non ha documenti. La sua vita si svolge tra la costa e il ponte. L’uomo era al limite della sopravvivenza. E seppur lucido non sapeva neanche fosse giunto il Natale. Dopo gli articoli del Notiziario delle Isole delle Eolie, del Giornale di Sicilia e del Corriere della Sera la sua vita sta per cambiare. Potrebbe avere finalmente i documenti personali dal Comune. E ora si profila nel suo orizzonte anche una casa-rifugio.
Raggiunto dal Notiziario delle Eolie Pasquale aveva raccontato la sua storia nei giorni precedenti il Natale. E grazie anche allo straordinario impegno della giovane di Lipari, Federica Puglisi, era partita una grande mobilitazione sui social, che aveva portato all’arrivo sull’isola di pensieri e regali per Pasquale. Dai cannoli del canadese eoliano Sal Cambria alla casa rifugio messa a disposizione da un altro emigrante. Tanto che Bartolino Leone, direttore del Notiziario delle Isole Eolie, commenta così, usando una metafora efficace: «I grandi cuori sanno come muoversi». Sal Cambria, eoliano canadese, nei giorni natalizi aveva portato a Pasquale vari generi di necessità, il pranzo ed i famosi cannoli (che aveva preparato per la festa). E soprattutto il dono del dialogo, dei ricordi che sono riaffiorati dalla memoria lontana. Pasquale conosceva il padre di Sal Cambria che aveva una bottega a Lami.
Una casa per Pasquale
Adesso un altro emigrante eoliano, Fausto Mandarano, un ingegnere che vive tra la Svizzera e gli States, ha dato la disponibilità di utilizzo di una casa di legno per Pasquale. Una casa che andrebbe sistemata dal Comune di Lipari. E c’è anche la necessità di una serie di passaggi burocratici. Ma se l’eremita Pasquale accettasse tale possibilità potrebbe iniziare una nuova vita a Lipari. Nel momento più buio della sua esistenza l’energia pura della solidarietà gli ha fatto riscoprire la bellezza della vita. E anche la chiesa cattolica, con Don Gaetano Sardella, si è mossa per venire in aiuto. Così l’eremita Sergio, dopo tanto tempo, potrebbe avere un tetto sulla testa, dormire su un letto, ripararsi dalle intemperie. Avere una casa.
La risposta del sindaco
Il sindaco di Lipari Riccardo Gullo ha precisato che <<Pasquale ha un amministratore di sostegno. Dopo l'ultimo ricovero gli è stato offerto un alloggio e lui l'ha rifiutato. Anche questa è una lunghissima storia che va gestita in primis dall'Amministratore di Sostegno che conosce bene Pasquale e con gli strumenti giusti. <<Lui da molto tempo ha scelto in piena libertà la sua vita e continua a sceglierla. Credo che le sue scelte vadano rispettate. Finora ha rifiutato qualsiasi proposta di sistemazione compresa quella di Padre Giuseppe che gli ha offerto un alloggio. Se poi l'emigrante lo vuole ospitare in piena regola e lui in piena libertà accetta per noi va benissimo, purché si raccordi con l'amministratore di sostegno>>.
L’abitazione messa a disposizione (foto Notiziario delle Isole Eolie). (Corriere della Sera.it)
Buongiorno, Facendo una ricerca per trovare alcuni parenti di mia nonna, che anni fa si sono trasferiti in Australia, ho trovato nella sezione 'notizie' del vostro Notiziario alcune informazioni riguardanti tali parenti.
In particolare si cita Alfio Pafumi, cantante ufficiale dell'Associazione. Nel testo non ho ben capito se l'associazione a cui si fa riferimento è il Gruppo Marina Militare Italiana Medaglia d'oro Costantino Borsini, o altro.
Nel caso, voi avreste dei contatti per riuscire a contattare tale Associazione? Mi farebbe molto piacere riuscire a mettere in contatto mia nonna con parenti che non vede da anni e farmi raccontare la loro storia. Spero di ricevere un vostro riscontro positivo, ve ne sarei molto grato! Grazie!
Federico Corbetta
Lipari, è deceduta la signora Angela Provvidenti vedova Lazzaro
Aveva 87 anni
Ai familiari le condoglianze del Notiziario delle Eolie
Lipari, al via campagna per vaccini anti covid
A partire da venerdì 12 gennaio sarà possibile vaccinarsi contro il CoVid presso l'Ospedale di Lipari. Le vaccinazioni continueranno ogni venerdì fino a copertura totale delle richieste. E' necessario prenotarsi, chiamando il numero 340 993 2594 (Dr.ssa Piccolo)