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C'è posta per "Il Notiziario". Panarea, l'ambulanza è pronta gli autisti volontari pure ma nonostante le promesse l'autorizzazione non arriva...". Riunione alla Regione. 150 bambini con disturbi cognitivi... L'intervento dell'Ugl...
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Gentile direttore,
Nonostante le continue promesse, volevo avvisarti che ancora non si smuove nulla per autorizzare l'utilizzo dell'ambulanza.
Dall'isola sono state mandate pec a diversi utenti ma non abbiamo visto riscontro da parte di nessuno, come dobbiamo fare?
Dobbiamo continuare ad andare avanti con le motoapi in caso di nuovi soccorsi?
Cordialmente lettera firmata
NOTIZIARIOEOLIE.IT
L'Ambulanza elettrica che il Comune ha concesso all'Asp è pronta a ripartire.
I 9 autisti volontari dell'associazione "New Gioiosa Soccorso" distaccamento di Panarea che hanno fatto un corso di formazione primo soccorso, sono pronti ed in attesa della chiamata da parte dell'Asp.
OGGETTO: Assenza dello Psicologo/Psicoterapista infantile e carenza di locali idonei per eventuali terapie valutazioni multidisciplinari giornaliere.
Raccogliamo il grido di aiuto di un genitore impossibilitato ad offrire le cure necessarie al proprio figlio e dopo gli adeguati approfondimenti segnaliamo che nel comprensorio eoliano ci sono circa 150 bambini con disturbi cognitivi che necessitano annualmente di una valutazione multidisciplinare, e quindi anche di uno psicologo per l'infanzia.
Lo stesso e unico Neuropsichiatra infantile può visitare a Lipari sono una volta la settimana in quanto gli viene garantita una stanza solo il martedì e sempre se le condizioni meteo lo permettono. Ciò significa, che pur volendo visitare in più giorni la settimana, ciò non gli è consentito per l'indisponibilità di una stanza oltre al Martedì.
Una situazione che ha costretto molte famiglie a recarsi fuori Lipari, a Pace del Mela - Giammoro, per poter completare la valutazione multidisciplinare o effettuare dei test.
Inoltre, circa 20 bambini necessitano di un intervento settimanale più strutturato con psicoterapie e/o supporto psicologico.
Ciò non è possibile per l'assenza a Lipari della figura dello psicologo/psicoterapeuta infantile.
L'unica alternativa, per chi se lo può permettere e con tutti i disagi del caso, viste le condizioni meteo marine non favorevoli per gran parte dell'anno con conseguente soppressione di molte corse di aliscafi e navi, è quella di recarsi sulla terraferma da un professionista privato e affrontare dei costi esosi e spesso improponibili anche per una famiglia media, con conseguente rinuncia alla terapia.
Eppure basterebbe poco. Basterebbe, infatti, prevedere in pianta organica la suddetta figura o attuare un progetto ad hoc, anche magari con il coinvolgimento del centro di riabilitazione di via San Giorgio gestito dalla SSR per conto dell'ASP, così come avveniva in passato al Centro di riabilitazione di Canneto gestito interamente dall'ASP.
Alla luce di quanto sopra, chiediamo al nuovo Commissario dell'Asp Me 5 di intervenire al più presto al fine di garantire a Lipari, anche con l'eventuale coinvolgimento della SRR, l'importante figura dello Psicologo/Psicoterapeuta infantile dedicata a Lipari e un locale idoneo disponibile tutta la settimana per l'effettuazione di visite e valutazioni multidisciplinari, nonché per lo svolgimento di eventuali psicoterapie o supporti psicologici ai numerosi bambini che risiedono nel comprensorio eoliano.
Al Sindaco del Comune di Lipari, in qualità di massima autorità sanitaria, chiediamo di attivarsi e di intervenire in sinergia con l'Asp Me5 e il competente Assessorato regionale, anche mettendo a disposizione dei locali comunali, per la risoluzione della questione.
L'occasione ci è gradita per Porgere distinti saluti.
*Portavoce “Comitato Amici dell’Ospedale” e gli associati
di Fabrizio Denaro e Antonino Sciotto*
Al Commissario Straordinario ASP Messina e p.c. Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari
Al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari Ai Gruppi Consiglio Comunale Lipari
Oggetto: criticità Neuropsichiatria infantile – Lipari e Isole Eolie
Egregio Commissario, abbiamo appreso nei giorni scorsi, anche attraverso la segnalazione pubblicata dall’Associazione Amici dell’Ospedale, di grosse difficoltà per i bambini che necessitano di accedere alle prestazioni di neuropsichiatria infantile nell’area delle isole eolie.
Nello specifico l’associazione segnala che sono circa 150 bambini con disturbi cognitivi che annualmente necessitano di valutazione multidisciplinare e 20 bambini circa quelli che necessitano di un supporto terapeutico settimanale specialistico con uno psicologo, uno psicomotricista, un logopedista ecc..
Però ad oggi, pare che sia disponibile un solo Neuropsichiatra infantile che può visitare a Lipari una sola volta a settimana in quanto verrebbe garantita una stanza solo il martedì. Tutto dipendente sempre dalle condizioni meteo!!!
Come UGL Salute Messina ci sembra veramente inverosimile che nell’anno 2024, cittadini che hanno diritto all’accesso alle cure, come tutti i cittadini italiani, siano costretti a sobbarcarsi lunghi trasferimenti da Lipari verso la provincia di Messina, con costi sociali ed economici non indifferenti, per avere accesso a questo tipo di prestazioni dirette a bambini con importanti fragilità.
UGL Salute Messina propone quale possibile prima ipotesi di soluzione, sebbene provvisoria, l’utilizzo, anche per l’area di Lipari, delle graduatorie per le selezioni avviate con deliberazione 488/CS del 31 gennaio per profili di Neuropsichiatra Infantile, Psicologi, educatori professionali, logopedisti, tecnici della riabilitazione psichiatrica, neuropsicomotricisti dell’età evolutiva, terapisti occupazionali e operatori abilitati a trattamenti psicoeducativi da assegnare al Centro diagnosi e trattamento intensivo precoce e al Centro diurno di Mortelle Polo Blu.
Altra possibilità, ma che inevitabilmente richiede tempi più lunghi, è la realizzazione di un centro semi-residenziale a Lipari, anche con le risorse previste dalla normativa regionale in tema di autismo e in coerenza con il D.A. 11 giugno 2019.
Infine, potrebbe essere utile l’utilizzo di sistemi innovativi come la teleneuroriabilitazione. A Messina è presente l’IRCCS Centro Neurolesi, un istituto pubblico che è stato uno dei precursori di questo sistema riabilitativo, che andrebbe ad integrarsi con il modello tradizionale e potrebbe consentire la completa presa in carico dei pazienti e la necessaria continuità assistenziale.
Confidiamo nella Sua sensibilità e attenzione verso il problema, vista la Sua estrazione professionale e che saprà individuare in tempi rapidi le migliori soluzioni.
Queste sono semplici proposte che darebbero una risposta importante alle aspettative ed alle esigenze delle famiglie e, cosa mai banale, accrescerebbero i livelli occupazionali nel settore.
Certi della sua attenzione e disponibili ad un eventuale incontro Le porgiamo i più cordiali saluti
*Segretario Provinciale Segretario Provinciale UGL Salute Messina UGL-UTL Messina
All'ospedale di Patti è nato Gabriele Scaramozzino, figlio di Mamma Noemi Spadaro e Papà Pierluigi Scaramozzino
Da Ginostra in linea Riccardo Lo Schiavo. "La casa dei credenti torni al suo splendore appello anche all'Arcivescovo Accolla..."
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di Riccardo Lo Schiavo
S.E. Arcivescovo di Messina mons. Giovanni Accolla, e p.c. Ministro della Protezione Civile On. Nello Musumeci, dott. Riccardo Gullo, sig. Sindaco di Lipari, ing. Salvo Cocina Capo Dip. Protezione Civile Reg. Sicilia
Oggetto: appello da Ginostra!
Egregio Monsignore, sono trascorsi ormai quasi due anni da quando, nell’agosto del 2022, in occasione della Sua ultima visita pastorale a Ginostra, “posto unico, dove si sente il silenzio e si ritrova l'anima", (foto 1) annunciò la Sua volontà di tornare nella più piccola frazione delle Isole Eolie per “festeggiare” la fine dei lavori di messa in sicurezza - “ripristino funzionalità” e restauro della nostra chiesa di San Vincenzo, fortemente voluti e finanziati grazie all’impegno dell’allora Presidente della regione Sicilia On. Nello Musumeci.
Dopo qualche iniziale, “consueta”, lentezza burocratica, i lavori sono stati avviati e, certo non senza le difficoltà organizzative e logistiche proprie della realtà ginostrese, sono proceduti con regolarità, e l’indecorosa precarietà in cui versava il nostro sacro tempio, ridotto praticamente a un “rudere”, è da considerare ormai una triste pagina del passato.
Tuttavia - premesso che, almeno per quanto di mia conoscenza, i dettagli del progetto non sono noti alla comunità - perplessità, dispiacere e sconcerto continua a suscitare la possibilità che dall'intervento saranno esclusi i due grandi magazzini che fanno parte della chiesetta e che pertanto il previsto gruppo elettrogeno di emergenza non verrà collocato in uno dei due locali che appaiono idonei a tal fine.
Tale gruppo elettrogeno - capace di garantire energia elettrica alla frazione in caso di black-out della centralina fotovoltaica causato da una calamità naturale (come avvenuto in occasione della devastante eruzione dello “Stromboli” del 3 luglio 2019) - “sbarcato” nella frazione mesi addietro, è stato prima lasciato nell’ambito portuale e poi, lo scorso lunedì, trasportato con un elicottero e collocato in un giardino, esposto alle intemperie e in particolare all’azione lenta e inesorabile della salsedine marina.
Apprendo dagli organi di stampa di una sua imminente visita a Lipari, colgo dunque l’occasione per rivolgerLe un accorato appello affinché, in tale circostanza, possa verificare le preoccupazioni della comunità ginostrese e soprattutto individuare una soluzione concreta e funzionale alla problematica esposta, nella certezza che la casa della comunità dei credenti torni allo splendore di un tempo! Con Osservanza.
L'Album dei Ricordi di Clare Littlewood
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Filicudi, Rocca di Ciauli 1988
Filicudi Pecorini 1984
Filicudi, la strada di terra...
Filicudi: Via Rosa, Timpone, Liscio e Serro da La Guardia 1981
di Stefano Bonica
Si intravede anche la mia Fiat 124...
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Lipari, fontane, file e filoni
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di Salvatore Leone
Prima filavano i nostri nonni come Betta. Poi arrivò il marchio delle magliette. Poi furono le fontanelle dell’acqua a creare la fila, quella vera. L’originale che rimarcava la mancanza della rete di distribuzione dell'acqua. Le 5 fontanelle liparote sistemate a Lipari centro funzionavano ad orario e spesso a giorni alterni. Personalmente ricordo quella sotto il mio ufficio e quella all’inizio della discesa di Marina Piccola accanto al panificio Saia. Comodo perché si poteva contare su pane e acqua in un colpo solo. Le file erano lunghissime, se arrivava prima il fornitore d’acqua col barilotto aspettavi almeno 30 minuti per quel riempimento.
L’acqua usciva a gocce, “lemme lemme”. Per la fila non si prendeva il numero ma comandava il posizionamento dei contenitori (“bagnarole e sicci”). Si seguiva una fila rigorosa ed ordinata. Il tutto ad orario stabilito dai vigili urbani che quando chiedevano come va, la risposta era unica: “tuttu fila lisciu”. Solo allora si poteva meritare il diritto all’acqua. Con il pollice bisognava tenere schiacciato il rubinetto e con l’altra mano si faceva il saluto militare fino al comando di rompete la fila e così si passava anche dal panettiere per il filone di pane comune.
Lipari zona centrale, vendesi magnifico alloggio panoramico di circa mq 140 oltre terrazza godibile della stessa superficie dell’alloggio. Ottimo stato. Tel. 335-8331174
EOL MARE servizi marittimi Lipari
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
Taormina, denunce dei carabinieri anche per guida con spinello e cocaina negli slip...
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CONTROLLI DEI CARABINIERI, 4 DENUNCE E 4 SEGNALATI QUALI ASSUNTORI DI DROGHE. UN GIOVANE ALLA GUIDA CON LO SPINELLO, MENTRE UN ALTRO VIAGGIAVA IN AUTO CON LA COCAINA NEGLI SLIP.
Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Taormina sono stati impegnati in diversi servizi coordinati di controllo del territorio. In tale contesto, sono stati predisposti pattugliamenti con posti di controllo, attuati anche nelle ore serali e notturne, finalizzati al contrasto dei reati in genere, soprattutto quelli di tipo predatorio e quelli connessi al traffico di sostanze stupefacenti, nonché le violazioni al Codice della Strada.
Nell’ambito del servizio, i militari dell’Arma hanno controllato oltre 80 veicoli e più di 100 persone, con la contestazione di diverse violazioni al Codice della Strada tra cui l’utilizzo del cellulare alla guida, il mancato uso delle cinture di sicurezza e del casco protettivo, nonché guida pericolosa, condotte che mettono in serio pericolo la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni, potendo causare incidenti.
Durante le verifiche alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno denunciato un 37enne per rifiuto di sottoporsi all’accertamento dell’uso di sostanze stupefacenti o all’esame alcolemico e un 21enne per resistenza a Pubblico Ufficiale e guida sotto l’effetto di stupefacenti. Quest’ultimo, dopo aver forzato un posto di controllo, è stato poi fermato e sottoposto a verifiche dai Carabinieri che lo hanno trovato in possesso di uno spinello ancora acceso, motivo per il quale è stato sottoposto allo specifico esame tossicologico dal quale risultava positivo all’uso delle droghe.
Inoltre, nell’ambito dei predisposti servizi antidroga, un 47enne è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A seguito di una perquisizione personale e veicolare, i Carabinieri hanno trovato, indosso all’uomo, e sequestrato circa 5 grammi di cocaina, suddivisa in dosi ed abilmente occultata negli slip. La perquisizione, estesa anche al domicilio dell’indagato, ha permesso ai militari di trovare e sequestrare ulteriori 18 grammi circa di
marijuana, nonché due bilancini di precisione e materiale vario, verosimilmente utilizzato per il confezionamento della droga. 4 giovani di età compresa tra i 18 ed il 25 anni sono stati altresì segnalati alla Prefettura di Messina quali assuntori di sostanze stupefacenti, in quanto trovati con delle dosi di marijuana detenute per uso personale. Tutta la droga sequestrata è stata inviata ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per le analisi di laboratorio.
Infine, a seguito delle verifiche finalizzate alla ricerca di armi, una donna è stata deferita all’Autorità Giudiziaria, per possesso illegale di un fucile, sequestrato dai Carabinieri.
Eolie, NotiziariOggi del 2-3-2024
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Il calendario del Notiziario 2024 con le foto di Claudio Merlino
Calendario2024.pdf - Calendario 2024-bartolino leone.pdf
PRIMA PAGINA: FEDEZANDO
Fedez denuncia per calunnia e diffamazione il Codacons che con un esposto aveva chiesto alla Guardia di Finanza una verifica sulle società che gestiscono le attività artistiche del rapper. Secondo i legali dell'artista - il Codacons ha intrapreso una campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana» nei confronti di Fedez per presunti comportamenti censurabili, quando non addirittura penalmente rilevanti.
Tutte le contestazioni mosse si sono rivelate infondate e strumentali unicamente ad attaccarlo ingiustamente. Nella querela depositata a Milano per conto di Fedez e della madre e del padre dell'artista, amministratori unici di altrettante società attraverso le quali passano anche i proventi dell'attività dell'artista, gli avvocati scrivono che c'è stata una grave condotta diffamatoria da parte del Codacons.
ISOLA PINGUINO foto Giuseppina De Maria
La fuga del delfino
dalla rotta della vita
si riempie di salti e rituffi
nell’acqua delle reti
plastificate dell’usa e getta
che nessuno ripara perché
ha perso l’arte.
L’isola osserva come un pinguino
ricoperto di cioccolato
e bagnato nello zucchero del sale
che scende oltre il denutrimento
sociale e patriarcale.
CONTROCORRENTEOLIANA: MIGRANTI
Il comune di Lipari cerca casa per ospitare i migranti senza sapere ancora quale servizio sanitario riuscirà ad offrire a persone sicuramente deboli e bisognose. Al momento non si specifica la quantità richiesta e la qualità e quanti sono e saranno quelli che le 6 isole dovranno ospitare. A pensare che le 24 villette di Vulcano sequestrate alla Mafia potevano tornare utili ma invece sono state restituite allo Stato.
VERO&FALSO
-Politico eoliano somiglia.
-Elettore eoliano assottiglia.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta con il lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272-3939718431
Giornata Mondiale delle Malattie Rare. Sandro Biviano l'ambasciatore italiano della distrofia muscolare "Piu' invisibili che rari..."
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di Sandro Biviano
GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE RARE "PIÙ INVISIBILI CHE RARI".
Era il 10 ottobre del 2015. Dopo una lunga protesta durata due anni ad oltranza in piazza Montecitorio per rivendicare il diritto alla vita e alla cura ,torniamo nella nostra amata terra Siciliana precisamente a Lipari.
Dopo un paio di giorni che ero a casa vengo ricoverato presso L' IRCSS
Centro Neurolesi Bonino Pulejo di Messina per accertamenti, visto che per due anni non abbiamo fatto nessun controlli.
Una mattina girando per il centro con mia moglie entriamo nella sala robotica e li sono impazzito perché ho visto una speranza nei loro macchinari all'avanguardia e chiedo al Dott. Calabrò che si interessava della robotica se potevo salirci anche io, lui mi rispose che per la mia patologia ancora non c'è una sperimentazione e non potevo.
Esco da quella stanza demoralizzato però non mi sono dato per sconfitto, perché dentro di me sapevo che poteva farmi solo del bene.
Aspetto qualche giorno e noto che il Dott. Calabrò non c'era e vengo a sapere che per un paio di giorni era assente dalla struttura, subito si è accesa una lampadina nella mia testa e corro nella sala robotica dove incontro un bravo infermiere e gli dico che sono pronto e che quando voleva ci potevamo organizzare, lui mi dice: per cosa?
E io: Come per cosa ?! il dott Calabrò non ti ha detto nulla? ( io convinto serio e determinato), oggi devo fare la robotica e sono venuto apposta, ma se è così vado dal direttore...
lui mi disse di stare tranquillo perché se l'ha detto Calabrò si può fare.
Più felice dì me non c'era nessuno, però nella mia testa pensavo, speriamo che non arriva giusto ora, per fortuna aveva altri impegni e per un paio di giorni facevo robotica, una mattina mentre mi allenavo mi sento dire: Biviano e tu cosa ci fai sulla macchina?
Era luiiiiiiiii.....Calabrò!!!!
io: mi sto allenando non si ricorda che mi disse che potevo farlo?
Lui mi guarda e sorride e mi dice : E' mpossibile fermarti, da allora hanno visto che mi faceva solo che bene e mi faceno allenare.. sono macchine veramente eccezionali, e ancora oggi ringrazio il Dott. Calabrò per questa bellissima esperienza e per la sua bontà d'animo e pazienza.
Mi dispiace solo che da allora non sono riuscito ad avere un ricovero, nonostante le varie richieste.
Dopo aver ricevuto i fondi dal Ministero Della Salute, le nostre cure sono state solo sulle testate giornalistiche e nel cartaceo, ma in realtà siamo stati lasciati al nostro destino e senza telemedicina. Continuando a fare autodidatta e ad essere medici di noi stessi.
Sentiamo vicino a noi e possiamo dire grazie solo all'equipe dell'ospedale di Lipari che ogni volta che stiamo male fanno il possibile per aiutarci nonostante le tante carenze a cui fanno fronte ogni giorno. Per il resto possiamo dirvi che nella vita bisogna sempre denunciare le mancanze e le ingiustizie anche se poi alla fine se ne pagheranno le conseguenze come quelle che stiamo subendo noi fratelli, di non avere una struttura di riferimento per la nostra patologia perché quando sentono il nome Biviano sanno che davanti a loro hanno persone non omertose e trovano tante scuse per allontanarci.
C'è chi non viene curato perché ritenuto solo un numero e chi non viene curato perché ritenuto scomodo...alla fine ogni scusa è buona per lasciare le persone al loro destino...noi andiamo avanti fino a che il Signore vuole e ci dà la forza, sappiamo che dobbiamo contare solo sulle nostre forze e di medici di gran cuore come quelli del nostro ospedale di Lipari.
Non siamo malati rari, siamo malati invisibili lasciati al nostro destino e presi qua e là per accaparrare consensi, soldi, e fama, ma di noi non gli frega niente a nessuno.
Fortunato chi ha una famiglia che deve fare tutto quello che dovrebbero fare le istituzioni in totale solitudine e abbandono. Ma nel mio letto la notte non mi dò pace e sto male per quelli che non hanno una famiglia e la forza di lottare che ho io...
Oggi è la giornata dei malati rari...domani torniamo a essere invisibili...vi prego finiamola di utilizzarci per un giorno...meglio essere invisibili che sfruttati.
Si terrà Venerdì 1 Marzo 2024 presso la sede del “Vento dello Stretto” alle ore 18:30, in Via XXIV Maggio n 5 – Messina, la presentazione del libro: “Terre Mistiche. Esotismo ed esoterismo del Fretum Siculum” del professore Carmelo Lupini.
Dialogheranno con l’autore: Aurelio Bringheli, senatore accademico dell’associazione Atreju; l’avvocato Ciccio Rizzo, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia; Daniele Macris, docente di Latino e Greco presso il liceo “F. Maurolico”.
Terre Mistiche è un libro dalla narrazione serrata ed avvincente, che permette al lettore di viaggiare idealmente attraverso tutto il Mediterraneo e oltre, immergendosi nella storia di una umanità fatta di volti, lingue, colori, storie e stili di vita differenti.
Carmelo Lupini, nato a Messina da genitori calabresi originari di Melicuccà (RC), è professore di Lettere e dottore di ricerca in Filologia di testi scientifici, tecnici e documentari latini e greci. Ha collaborato alle attività della cattedra di Filologia classica dell'Università di Messina sotto la guida della professoressa Paola Radici Colace.
I suoi ambiti di studio riguardano la glottologia, la dialettologia e 'antropologia culturale. Si occupa di scritture e lingue antiche, antichi sistemi di numerazione e di calcolo, nonché di dottrine esoteriche, religioni misteriche, archeologia e storia antica del Mediterraneo.
Ha pubblicato diversi articoli su riviste scientifiche e, tra le pubblicazioni che hanno ottenuto consenso presso la comunità scienti-fica, si ricorda il Dizionario delle Scienze e delle tecniche di Grecia e Roma (Roma 2010) diretto da Paola Radici Colace, al quale ha partecipato con la stesura di numerose voci.
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Stromboli, da due anni l'incompiuta della piazza di San Vincenzo e lavori pure sospesi dall'Ispettorato... VIDEO
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Stromboli - Da due anni i lavori vanno a rilento nella piazza di San Vincenzo e ora è arrivata anche la sospensione dal parte dell'Ispettorato.
A seguito di un "blitz", in collaborazione con i carabinieri, l'ispettorato del lavoro giunto da Messina, ha sospeso i lavori che erano stati disposti dal Genio Civile della città dello Stretto, in seguito a un controllo in cui aveva rilevato delle irregolarità nel cantiere soprattutto a livello di messa in sicurezza.
La ditta tuttavia si è subito adeguata alle richieste e l’ispettorato ha comunicato l'autorizzazione a riprendere i lavori. Poi a complicare le cose di mezzo si è messo il cattivo tempo. La prossima settimana sono attesi nuovamente i lavoratori.
Per questi lavori tra i 400 abitanti c'è molto malumore per l'andazzo lento in questi 24 mesi. L'organico non è stato mai al completo, per cui a Stromboli si è anche creato un danno d'immagine perchè la piazza d'estate costituisce un punto di ritrovo, a parte il fatto che si ammira un panorama anche speciale con di fronte lo scoglio gigante di Strombolicchio.
VIDEO
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E' morto Paolo Taviani che con il fratello Francesco con casa a Salina era un amante delle Eolie. Nel bianco della pomice girarono il film "Kaos"... Il cordoglio
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E' morto a Roma nella clinica villa Pia il regista Paolo Taviani, 92 anni, dopo una breve malattia.
E' morto vicino alla moglie Lina Nerli Taviani e ai figli Ermanno e Valentina.
Rigore e impegno civile: questa la cifra dei Taviani, la coppia più affiatata di tutte, quei fratelli toscani che scesero a Roma negli anni '50 per cambiare il mondo e riuscirono a cambiare il cinema italiano. Dopo la scomparsa di Vittorio, il 15 aprile 2018, se ne va a 92 anni, nella clinica villa Pia di Roma, dopo una breve malattia, anche Paolo. Il suo ultimo film, in solitario, "Leonora addio", presentato in concorso a Berlino nel 2022, segue il rocambolesco viaggio delle ceneri di Pirandello, da Roma ad Agrigento, a quindici anni dalla sua morte: "Siamo cresciuti insieme io e Vittorio e sempre lavorando", ha raccontato Paolo in quella occasione.
"Sento ancora dietro di me il suo fiato. Anche a lui piaceva molto il set e mi ricordo ci litigavamo le scene, quando toccava a me e avevo finito di girare cercavo la sua approvazione e confesso l'ho fatto anche adesso in questo primo film senza di lui". Quel suo ultimo film lo ha voluto in bianco e nero, come in un ideale ritorno agli esordi di quel cinema, firmato Paolo & Vittorio Taviani, che fin dagli anni '50 ha tracciato un'ideale linea di confine tra il magistero del Neorealismo e un nuovo cinema realista, volutamente ideologico e poetico insieme. Nati a San Miniato, vicino a Pisa, da una famiglia borghese, con padre avvocato e antifascista, i Fratelli Taviani arrivano a Roma con un'idea ben chiara nella testa: fare il cinema, suggestionati dalla scoperta di "Paisà" (Rossellini è il maestro dichiarato), emozionati da "Ladri di biciclette".
"Quando il film uscì - ha raccontato Paolo - fu un altro innamoramento, e come in ogni innamoramento la fidanzata la si vuole vicina. Ma in provincia i film appaiono e si dileguano, i film italiani in particolare in quegli anni. E noi due l'abbiamo inseguito, quel film, in bicicletta, in treno, da Pisa a Pontedera a Livorno a Lucca. L'abbiamo visto e rivisto perché avevamo deciso di riscrivere a memoria la sceneggiatura, con i dialoghi, i carrelli, gli stacchi: volevamo possedere quel linguaggio". Ma sono modelli che poi si sono trasformati in consapevolezza interiore, tanto che i due fratelli hanno sempre negato di avere un solo riferimento e di amare soprattutto il confronto con la letteratura; anche la collaborazione con Valentino Orsini (al loro fianco all'esordio) e con il produttore più fedele (l'ex partigiano Giuliani De Negri) è sempre stato più un confronto ideologico che una guida estetica.
Dal sodalizio sono nati film che hanno segnato la storia del cinema come il profetico "Sovversivi" sulla fine della fiducia cieca nel comunismo reale e il visionario "Sotto il segno dello scorpione" a cavallo con la repressione in Cecoslovacchia; hanno anticipato il fallimento dell'utopia rivoluzionaria attingendo alla storia del Risorgimento con "San Michele aveva un gallo" e "Allosanfan". Nel 1977 hanno vinto la Palma d'oro con "Padre padrone" e otto anni dopo trionfano ancora a Cannes con il loro più grande successo, "La notte di San Lorenzo" (Premio speciale della giuria).
È dell'84 il loro incontro con Pirandello e le novelle di "Kaos" (girato nel bianco della pomice di Lipari) seguito nel '98 da "Tu ridi"; nel 2012 dopo una lunga parentesi che li ha visti confrontarsi con il racconto televisivo, hanno vinto il Festival di Berlino con "Cesare deve morire".
L'ultima collaborazione è del 2017 con "Una questione privata" che Paolo dirige da solo, mentre il fratello Vittorio è costretto a rimanere a casa per la malattia che lo avrebbe portato via pochi mesi dopo. Da allora Paolo Taviani si è definito "un mezzo regista" perché metà di lui non c'era più sul set, si sentiva "un impiegato del cinema perché in fondo - spiegava - Vittorio ed io lavoriamo da sempre con certe regole e un certo ritmo, magari nel tempo rallentato dall'età che avanza ma sempre guidato da un rigore di fondo come quello degli impiegati di una volta. I film cambiano, io molto meno e continuo a pensare che facciamo questo mestiere perché se il cinema ha questa forza, di rivelare a noi stessi una nostra stessa verità, allora vale la pena di metterci alla prova". Con oltre venti film alle spalle (senza contare documentari, pubblicità e qualche corto disperso come l'ultimo episodio di "Tu ridi") altrettanti premi maggiori e un Leone d'oro alla carriera (nel 1986), i due fratelli hanno dimostrato che passione, costanza, rigore e fedeltà al reale possono essere premiati.(ansa.it)
Ai familiari le condoglianze del Notiziario delle Eolie
Il cordoglio
di Giovanna Taviani
Ciao zio Paolo.
Ti immagino lassù a scrivere un nuovo film con papà. Mi stringo a Valentina Ermanno Lina Simone i nipoti e a tutti quelli che lo hanno amato.
Lunedì il saluto al Campidoglio dalle 10 alle 13 per l ultimo abbraccio.
---Con grande tristezza il Centro Studi e Ricerca di Storie e Problemi Eoliani piange la morte del grande Maestro del cinema Paolo Taviani.
Socio onorario del Centro Studi è stato importante e prezioso supporto, insieme al fratello Vittorio, di tante iniziative culturali sin dal 1983, anno della prima rassegna cinematografica. Ne ricordiamo i capolavori da “Padre Padrone”, a “Cesare deve morire, “La notte di S.Lorenzo”, “Maraviglioso Boccaccio”, “Una questione privata” e l’ultimo lavoro firmato da solo “Leonora Addio”.
In particolare ricordiamo “Kaos” e l’episodio girato a Lipari nello scenario delle cave di pomice di cui nel 2004 abbiamo pubblicato un volume con la collaborazione dei due grandi registi e l’intervista da loro rilasciata.
Alla famiglia va il nostro affetto, la nostra vicinanza e il più profondo cordoglio.
Italia Nostra, il convegno di archeologia "Luigi Bernabò Brea" e la Sicilia...
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di Leandro Janni*
Note a margine del convegno di archeologia Luigi Bernabò Brea e la Sicilia
Parafrasando il titolo di una celebre opera del pittore spagnolo Francisco Goya potremmo dire: “Il sonno della Regione genera mostri”.
La Regione in oggetto è la Sicilia. Come sappiamo, di recente è stato dato il via libera, in commissione Ambiente e territorio dell’Assemblea regionale siciliana, al disegno di legge in materia di edilizia e urbanistica. Il testo contiene anche una proposta di sanatoria per le case abusive prossime al mare (entro i 150 metri dalla battigia) costruite in Sicilia prima del 1985. Insomma, dalla politica siciliana ancora un vergognoso tentativo di sanatoria edilizia: un ddl che di fatto stravolgerebbe la legge urbanistica regionale del 2020.
Norme che fanno carta straccia dell’indirizzo europeo che punta all’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050 e che pagheranno a caro prezzo le future generazioni. E comunque, è evidente che diversi articoli del ddl sono a rischio impugnativa, primi fra tutti quelli relativi alla sanatoria edilizia, ennesimo specchietto per le allodole da parte di chi è alla ricerca di consenso politico. Da parte di chi rivolge l’ennesima offesa ai cittadini siciliani.
Provvedimento dopo provvedimento (mega inceneritori, rigassificatori, ponte sullo Stretto, impianti eolici e fotovoltaici ovunque e comunque), norma dopo norma, l’attuale governo regionale sta mostrando il suo volto, continuando a svendere la Sicilia per i propri interessi: prima piegandosi al governo nazionale e consentendo di depredare l’Isola del Fondo per lo sviluppo e la coesione, e adesso tentando di fare un favore agli speculatori in vista delle elezioni europee. Una politica davvero cieca e ottusa, contro ogni possibilità di sviluppo e di futuro per la nostra Sicilia.
Gli atti legislativi e amministrativi della speciale autonomia siciliana in materia di beni culturali e paesaggistici di questi ultimi anni hanno reso evidente, in modo drammatico, come lo stato di crisi dell’amministrazione regionale di tutela costituisca oggi un grave pericolo per la salvaguardia dell’importante patrimonio della Nazione conservato in Sicilia. In pericolo soprattutto i beni paesaggistici e i beni archeologici.
Pertanto, a un quarto di secolo dalla scomparsa del grande archeologo e funzionario dell’allora Soprintendenza alle Antichità della Sicilia Orientale, Luigi Bernabò Brea, ben venga questo densissimo e prezioso convegno di Melilli, utile a tracciare un bilancio su quanto è avvenuto in questi ultimi venticinque anni e a porre l’attenzione sulla sua eredità scientifica. Utile, anche, a rafforzare la nostra consapevolezza culturale e politica in un’Isola tanto bella e ricca quanto difficile.
Il Convegno di Melilli – Luigi Bernabò Brea e la Sicilia: bilancio e prospettive di ricerca a un quarto di secolo della sua scomparsa – nel corso di due giornate, ha offerto tanti elementi di riflessione. Qui ne sottolineo e commento, brevemente, alcuni. Nel suo chiarissimo intervento, l’archeologa Maria Bernabò Brea ha evidenziato tre azioni, tre linee fondamentali nel lavoro dello zio Luigi Bernabò Brea: 1) la ricerca archeologica; 2) la tutela; 3) la conservazione del patrimonio. Il riferimento a quanto sta accadendo in Sicilia, in questi ultimi anni, nell’ambito della gestione dei beni culturali e ambientali è chiaro: ovvero il depotenziamento, la neutralizzazione del ruolo tecnico-culturale degli archeologi.
Ciò comporta, come conseguenza, la compromissione di queste tre azioni fondamentali. E’ indubbio che il ruolo degli archeologi sia imprescindibile per una direzione scientifica fertile e consapevole. Ed è chiaro che un tecnico-agronomo o un tecnico-geologo, oggi posti – dal potere politico – alla direzione di importanti quanto macroscopici “parchi archeologici siciliani”, non possono avere conoscenze e competenze adeguate. E medesimo discorso vale per la tutela e la conservazione del patrimonio archeologico.
Allargando lo sguardo ad un contesto più ampio, non possiamo sottolineare il fatto che la Sicilia, pur possedendo straordinarie risorse archeologiche e paesaggistiche, non ha adeguati mezzi economico-finanziari e sufficiente personale tecnico, e dunque è impossibilitata a svolgere un ruolo importante, rilevante nel contesto culturale europeo. E di questo è responsabile lo Stato Italiano.
Infine, una considerazione che non può prescindere dal luogo in cui ci troviamo, assai prossimo al Polo petrolchimico siracusano. Sarebbe improprio, sbagliato contrapporre industria ad archeologia. Semmai, la politica ha il dovere di dotarsi o utilizzare al meglio gli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale, a cominciare, ad esempio, dal Piano Paesaggistico Regionale. Coniugare insieme identità e futuro, tutela e sviluppo è possibile. Anche in Sicilia.
POSCRITTO: L’attuale assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, pur avendo assicurato la sua presenza, non c’era. I sindaci del territorio siracusano invitati al Convegno sono intervenuti per i saluti di rito. Subito dopo aver parlato, sono andati via. Inesorabilmente.
*Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia
Benigni, don Paolino e Baudo
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- Categoria: Opinioni
di Salvatore Leone
Fra un Benigni che avrebbe voluto fare il prete e il don Paolino di turno che avrebbe voluto fare il Benigni, forse c’è una differenza politica che solo Pippo Baudo, nonno dei presentatori viventi, potrebbe annunciare.
Un modo tranquillo per ascoltare la recita e magari una fanta previsione per un mancato Papa e un mancato attore. Tutti figli di una filosofia di vita bella e buona senza scavalcare la fede per il proprio lavoro con incroci a piacere e comandati dal destino.
Lipari zona centrale, vendesi magnifico alloggio panoramico di circa mq 140 oltre terrazza godibile della stessa superficie dell’alloggio. Ottimo stato. Tel. 335-8331174
EOL MARE servizi marittimi Lipari
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
Eolie, NotiziariOggi del 1-3-2024
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- Categoria: Opinioni Cultura Satira
Il calendario del Notiziario 2024 con le foto di Claudio Merlino
Calendario2024.pdf - Calendario 2024-bartolino leone.pdf
PRIMA PAGINA: ACCIAIOANDO
Il travaglio della società Ilva, l’acciaio italiano nel mondo é una pena. Acciaio di Stato dai tempi della Italsider. Morte e lavoro, inquinamento e minacce. Tutti hanno tratto profitti e voti, campagne elettorali e magagne a gogò. Ora sul relitto si tratta con gli indiano e con Lucia Morselli, la donna che toglie le sedie ai dirigenti e sorride agli operai mentre tira i conti del suo datore di lavoro. Il diritto calcistico del recompra per un patto...d'acciaio?
ISOLA PASTA foto Susanna Tesoriero
Senza saper il posto
si scopre la pentola con la pasta
dove stranieri senza destino
si nutrono coi frutti di mare
raccolti nell’isola esterna
ai codici della vita col sale.
Il mare con i ritmi frenetici
sazia più di un primo al dente
sempre più avvelenato
e poi seminato
nella terra degli avi
dimenticati dal mondo offeso.
CONTROCORRENTEOLIANA: AVIOPISTA
Sicuramente l’amministrazione comunale di Lipari, magari insieme a quelle di Salina, potrebbe spendere 2 parole sul futuro dell’aviopista o progetto similare che da tanti anni molti eoliani attendono. Un si o un no secco, preciso e senza lasciare nessuno in attesa. Magari giustificando la scelta.
VERO&FALSO
-Politico eoliano ingombra.
-Elettore eoliano sgombra.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta con il lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272-3939718431
Lipari, arriva da Stromboli il nuovo assessore "vulcanico" è la dottoressa Carolina Barnao
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- Categoria: Politica
Lipari, Maddalena Donato si è laureata con 110 e lode in "Lettere, arti e archeologia" all'Università degli studi di Ferrara con la tesi dal titolo "Allestimenti museografici di Carlo Scarpa in Sicilia"
Lipari, Porticello: la strada provinciale della vergogna...
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- Categoria: Opinioni
di Emanuele Carnevale
Tornando da Acquacalda mi viene un pensiero...
sono passati oltre sei anni da quando la strada sopra Porticello viene limitata nel traffico per pericoli di crollo senza nessun intervento.
Ed oggi addirittura, già da alcuni mesi, viene limitato il passaggio solo ai residenti, con un, conseguente, danno sociale ed economico enorme per tutta la comunità di Acquacalda e di riflesso per tutta l’isola di Lipari.
Sono passati oltre quattro anni dalla disastrosa mareggiata del dicembre 2019 ed ancora oggi si trovano difficoltà per poter iniziare i lavori per la necessaria messa in sicurezza dell’abitato di Acquacalda.
Per tutto questo abbiamo il dovere di agire prontamente per trovare le giuste soluzioni per garantire il presente e futuro di Acquacalda e di tutta la sua comunità.
A noi tutti l’impegno di spingere le autorità competenti ad intervenire al più presto per mettere fino a questo stato di disagio che non è più tollerabile per Acquacalda ma anche per tutta Lipari.
E non dimentichiamo che nel ponte a rischio sottostante continua ad abitare l'eremita Pasquale...(NDD)
L’intervista del Notiziario a Barbara Vergnano e Giancarlo Marsile. La rete del pescatore di Rinella bruciata con l’acido. La replica del sindaco Montecristo
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- Categoria: Video Interviste
Il grave gesto intimidatorio ha colpito l’immagine collettiva eoliana, l’aria pesante di Rinella, il danno, il sentimento degli amici per l’aiuto, l’intervento dei politici, la denuncia, l’Aria Marina Protetta, le colpe del ripascimento di Rinella, le prospettive, le vicine elezioni al comune di Leni, il perdono e le scuse e…
Salina, bruciate a Rinella le reti del pescatore Marsile. Intimidazione? L'intervento
Salina, che solidarietà per il pescatore con le reti bruciate. In 24 ore grazie alle donazioni raccolti oltre 6 mila euro.
A Salina (e non solo) è scattata la solidarietà per il pescatore che notte tempo si è ritrovato con le reti bruciate da un incendio che si presume doloso.
In 24 ore grazie alle donazioni di isolani e non, sono stati raccolti oltre 6 mila euro. E arriva il ringraziamento commosso di Giancarlo Marsile “Cari amici – dice - in meno di 24 ore, abbiamo raggiunto la cifra di 6000 euro. Per questa ragione ho disattivato la possibilità di effettuare/ricevere nuove donazioni. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato dandomi la possibilità di acquistare il nuovo materiale”.
E mentre nell’isola delle Eolie, e in particolare nel borgo marinaro di Rinella proseguono le indagini dei carabinieri per fare piena luce sull’increscioso episodio, è anche intervenuta l’Anapi Pesca Sicilia che ha espresso ferma e severa condanna per il grave atto intimidatorio.
«Un’azione aggressiva, vile e dannosa ad opera di soggetti codardi che calpestano e mortificano il lavoro onesto di un giovane pescatore che esercita la professione in regola in ogni aspetto – puntualizza il presidente regionale Pietro Forte – un lavoratore che ha sempre svolto il suo lavoro con immensa passione in perfetta armonia con l’ambiente sociale, sempre rispettoso d«ell’ecosistema marino».
“Le attrezzature e la barca sono elementi primari fondamentali per svolgere il lavoro del “Pescatore professionale”. Tale azione – prosegue Forte – ha distrutto il lavoro e l’economia di chi lavora in regola non consentendogli nell’immediato di proseguire la sua attività professionale. Questi soggetti vanno isolati e additati dalla Società civile come i peggiori individui. Le intimidazioni non si possono accettare e tollerare e che il fatto sia accaduto in una piccola Comunità di un Isola delle Eolie risulta ancora più grave e inaccettabile».
L’Anapi Pesca confida in interventi «decisi e risolutori delle autorità competenti auspicando di scoprire i responsabili del gesto intimidatorio e assicurarli alla giustizia».
LA REPLICA DEL SINDACO MONTECRISTO
di Giacomo Montecristo*
Egregio Direttore,
Sono stato avvisato del fatto che sul suo Notiziario, nella mattinata di ieri, è stata pubblicata una video intervista alla dott.ssa Barbara Vergnano e a Giancarlo Marsile, “La rete del pescatore di Rinella bruciata con l’acido”. In base a quanto dichiarato dal sig. Giancarlo Marsile, le sue reti da pesca posizionate sul molo di Rinella sono state quasi totalmente distrutte dall’acido che qualcuno avrebbe riversato sulle stesse nottetempo, rendendole inutilizzabili.
Subito dopo l’accaduto il sig. Giancarlo ha messo in moto una raccolta fondi per raggiungere la cifra di 6000 euro che, a suo dire, corrisponde al costo delle reti distrutte. E la velocità con cui la somma di denaro è stata raggiunta rende evidente, con grande piacere, che la solidarietà è un valore molto presente tra noi. Inoltre, dall’intervista si evince che lo stesso ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri, dunque spero che venga fatta piena luce su quanto avvenuto e che l’autore del grave danno venga al più presto individuato.
Ma adesso è inevitabile chiedersi come mai le reti siano state lasciate incustodite sul molo in area demaniale e non di proprietà del sig. Marsile, visto il loro valore (e non solo economico). Ciò che mi ha dato molto fastidio è stato il proseguo dell’intervista: Marsile parla di una comunità lenese in cui non si respira serenità, in cui spesso succedono certi fatti, in cui non si può stare più tranquilli, ecc. Le posso assicurare, sig. Marsile, che i cittadini di Leni e Rinella lavorano onestamente, e non mi risulta che altri abbiano subito torti o furti nel periodo cui lei si riferisce.
Carissima dott.ssa Vergnano, le posso assicurare che qui a Leni non c’è nessuna aria pesante: ancora possiamo lasciare le porte aperte. L’importante è che le persone stiano nel proprio e che rispettino le regole del vivere civile.
E poi, carissimo Direttore, andando avanti nell’intervista si è parlato di ripascimento della spiaggia, del progetto del porto di Rinella, di amministrazione comunale, di elezioni amministrative…ma, mi scusi: che cosa c’entrano questi argomenti con le reti bruciate dall’acido? Marsile è per caso un ingegnere? Ha fatto degli studi per cui può avere voce in capitolo su opere e infrastrutture marittime? Non mi pare! Nemmeno io, per dire la verità, posso.
Ma l’Amministrazione – e di questo ne sono sicuro – si è affidata a dei tecnici competenti, i quali hanno studiato persino il peso specifico di quella sabbia che è servita per il ripascimento e che ancora, nonostante le preghiere di qualcuno, è ancora lì.
La nuova spiaggia è adesso frequentata anche d’inverno, in particolare da famiglie e bambini, e ci ha permesso di rendere Rinella più ospitale. Mi dispiace piuttosto che Giancarlo Marsile non possa più disporre della spiaggia di Rinella come del terrazzo di casa sua. Ciò che è certo è che con il ripascimento l’Amministrazione ha salvato dall’erosione le caratteristiche grotte e le case attigue, compresa la sua. Cordiali saluti
*Sindaco di Leni
Ferdinando I° delle Due Sicilie e i suoi fidati Liparoti nella Reggia di Caserta. L'intervento da Napoli...
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- Categoria: Cultura
di Ennio Fiocco
Ferdinando I° delle Due Sicilie e i suoi fidati Liparoti nella Reggia di Caserta.
Presento ai lettori questa mia ricerca che, sebbene eseguita nel tempo, solo adesso pubblico anche in considerazione che ho visitato la Reggia di Caserta il 10 dicembre scorso.
Re Carlo di Borbone, fin dagli anni quaranta del 1700 essendo un appassionato di caccia e di pesca, aveva deciso di destinare degli ampi spazi, tanto che aveva fatto edificare delle “peschiere reali”. Il successore, il figlio Ferdinando, era pure lui un appassionato di pesca e, diventato re nel 1758 a soli otto anni, e poi cresciuto, non era portato per il governo politico e preferiva i passatempi della pesca, della caccia e dell'equitazione. Il giovane re aveva provveduto ad organizzare personalmente e con con profitto le sue battute di pesca, tanto che aveva fatto venire a corte una cinquantina di abitanti di Lipari con le famiglie in quanto marinai e pescatori esperti.
Quale era il suo intento: quello di far addestrare e tenere presso di sé i Liparoti come guardia personale chiamata i “volontari del regio Corpo di Marina”, il cui comando venne affidato a Gaetano Filangieri, che aveva anche il compito di “maggiordomo di settimana”.
Tale scelta non era stata condivisa dal Ministro Tanucci che il 18 dicembre 1770 aveva scritto al re per esternare la sua preoccupazione ritenendo “che i rozzi marinai avevano molta influenza sul sovrano”. In particolare il re amava trascorrere molto tempo con i liparoti, faceva con loro esercizi militari. Aveva destinato ai predetti isolani una apposita uniforme distintiva ed imparato da loro a manovrare le “galeottiglie” reali.
Indubbiamente, l'esperimento dei liparoti è stato positivo, avendo il re acquisito un certa “inclinazione alla marina” e il 4 giugno del 1771 aveva deciso di impiegare un suo consistente fondo personale per edificare un nuovo quartiere per alloggiare al meglio i volontari di marina, cioè i marinai di Lipari con le loro famiglie. E ciò come ricompensa per la loro fedeltà. Solo pochi anni fa il quartiere “Liparoti” della reggia di Caserta è stato finalmente liberato da incuria e degrado con una riqualificazione delle strutture del complesso vanvitelliano.
Il “quartiere” dei Liparoti è stato costruito all'interno del bosco vecchio e l'ex villaggio dei marinai ed è stato trasformato in un punto di accoglienza sperimentale del Parco Reale e destinato alla fruizione e ad attività laboratoriali ed educative. Gli eoliani del settecento con le loro famiglie trasferitesi alla Reggia di Caserta sono stati i privilegiati alle dipendenze di Ferdinando 1° per l'apporto personale che hanno dato.
L'intervento da Napoli
di Vincenzo Guli*
Buongiorno direttore,
Da studioso della storia delle Due Sicilie ho molto apprezzato il vostro articolo odierno sui Liparoti alla corte di re Ferdinando pubblicato volentieri nel gruppo da me gestito
La damnatio memoriae ha travisato sovente il nostro grande passato che da tempo io cerco di diffondere nelle regioni meridionali.
Perché non organizzare un convegno di studi a Lipari per fare una nuova e documentata lettura del regno di Ferdinando I, già IV di Napoli e III di Sicilia?
Io sono volontariamente a disposizione. Cordialità
*Professore
NOTIZIARIOEOLIE.IT
I DOCUMENTI STORICI IN ESCLUSIVA SUL NOTIZIARIO DELL'AVVOCATO ENNIO FIOCCO
31 OTTOBRE 2019
Andreas Achenbach e la visione dello Stromboli del 1844
1 NOVEMBRE 2019
Il viaggio di Lazzaro Spallanzani
9 NOVEMBRE 2019
Athanasius Kircher e lo Stromboli del 1600
16 NOVEMBRE 2019
Filicudi, Don Giovannino Lopes e la storia delle murene
28 DICEMBRE 2019
Cesarina Gualino e il soggiorno a Lipari nel 1931
12 MARZO 2020
Vulcano, Elisée Reclus il geografo anarchico
14 MARZO 2020
Lipari, Elisée Reclus nel 1865
27 MARZO 2020
1 GENNAIO 2024
Jacques Callot tra San Marco d'Alunzio e le Eolie
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Panarea, per isolano trapianto di rene a Catania. E ben seguito dall'equipe dell'ospedale di Lipari
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- Categoria: Cronaca
Lipari - Nuovo trapianto di rene alle Eolie.
Stavolta è toccato ad un isolano di Panarea: S.D.B., di 60 anni, che per anni è stato seguito dall'equipe del centro dialisi di Lipari, diretta dal dottor Salvatore Messina.
Dializzato da otto anni per patologia rene policistico, è stato trapiantato a Catania presso il centro trapianti del policlinico. Oltre che dal problema renale, era affetto da ipertensione arteriosa ed era portatore di protesi mitralica.
Negli ultimi mesi grazie alle cure fornite dal reparto di nefrologia e dialisi, ha eseguito ablazione cardiaca per aritmia cardiaca alla cardiologia di Taormina per poter rimanere in lista attiva per ricevere il trapianto renale.
Ieri mattina l'attesa chiamata. Il paziente ha ricevuto la chiamata da Catania per la presenza di un organo compatibile. Dopo il trapianto il paziente sta bene e ha ripreso la funzionalità del rene.
Un plauso oltre all'equipe che a Catania ha effettuato il trapianto renale con successo, va anche ai medici del reparto dell'unità operativa nefrologia e dialisi dell'ospedale di Lipari, diretti dal dottor Salvatore Messina, dirigente medico nefrologo, la dottoressa Concetta Gerbino, gli infermieri Mascia Boltin, Giusy Portelli, Graziella Zaia, Daniela Picone, Paola Gerbino, Chiara Biviano, caposala Antonella Portelli e il direttore del presidio ospedaliero dottor Sergio Crosca.
L’intervista del Notiziario all’editore Gioacchino Onorati. La cultura per la vita
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- Categoria: Video Interviste
Energia, sicurezza, legalità, Aracne la casa editrice fra le prime 100 del mondo, i premi, l’insegnamento, le tv, le Eolie come emozione, Alicudi, Luca Baratta, Tommaso Ragonese, Giovanna Nigi, Enrico Cuccodoro e la targa per Pertini, le associazioni, “Corruzione&Intercettazioni”, “Architettura&Ingegneria”, i premi e…
Stromboli, i carabinieri scoprono una discarica abusiva a cielo aperto. Tra i rifiuti anche lastre in eternit
Nei giorni scorsi, nell’ambito dei servizi volti alla verifica del rispetto delle norme in materia ambientale, i Carabinieri della Stazione di Stromboli hanno deferito in stato di libertà un uomo per attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
A seguito di un predisposto servizio, svolto con l’ausilio di tecnici della Città Metropolitana di Messina e dell’A.R.P.A., i militari dell’Arma hanno accertato che l’indagato, in un terreno di circa 2.500 mq, nella sua disponibilità, aveva depositato rifiuti pericolosi e non, tra cui lastre in eternit con polveri di amianto, vecchi elettrodomestici e climatizzatori, diversi cumuli di rifiuti ferrosi, materiale plastico ed altro ancora.
L’intera area adibita a discarica ed i rifiuti rinvenuti sono stati sequestrati dai Carabinieri che hanno informato l’Autorità Giudiziaria e quella amministrativa.
I controlli dei Carabinieri proseguiranno al fine di accertare la presenza di eventuali ulteriori violazioni alle normative in tema ambientale, settore delicato e di rilevante importanza, da monitorare costantemente.
RASSEGNA STAMPA GDS.IT
Eolie, scoperta una nuova discarica abusiva a Stromboli
Lipari, i litorali di Marina Lunga e Canneto "indifendibili" dalle mareggiate... VIDEO
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Marina Lunga
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Canneto
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Eolie, parti, sentenze e coriandoli
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- Categoria: Opinioni
di Salvatore Leone
Le Eolie sono ricche di proprietà immobiliare ma povere di persone e personale adeguato mentre abbondano i malati. L'ospedale di Lipari é la grande struttura costruita con la colletta degli emigranti di Salina in America e Australia. L’Ospedale, oggi paga l'Imu senza alcuna utiità sociale e quello che doveva assicurare il parto naturale avviene solo se la mamma parte. Le parti si dividono se si parte per un parto. Anno 2024. Ma la madre delle Eolie possiede anche una grossa e moderna struttura per dirimere le controversie degli eoliani. Dalla storica sede della Pretura mandamentale di Lipari si è avuto anche una sede distaccata del Tribunale dotata di personale di Cancelleria ma senza il motore dinamico. Comprata dal solo Comune di Lipari (senza l’aiuto economico dei 3 comuni di Salina) per oltre 1 miliardo dalla giunta Bruno che firmò un contratto col Ministero per garantirsi la sede della Casa della Giustizia a vita.
Ma anche in questo caso manca il personale gestionale mentre imputati, testimoni e avvocati abbondano. E…chissà se un giorno qualche giudice della Corte dei Conti non aprirà un contenzioso per stabilire le responsabilità economiche per una struttura che non può funzionare a causa della mancanza della materia prima. In Italia tutto è possibile. Le Eolie sono ormai isole dove si paga l'Imu anche in presenza di strutture che d'inverno restano sempre vuote. Il deserto nel deserto. Il pienone invernale delle vie principali si vede a Carnevale dove si riciclano i coriandoli con il riusa e rigetta. L’economia è sempre uno scherzo come la destagionalizzazione e le promesse prima del voto per premiare le maschere migliori.
Lipari zona centrale, vendesi magnifico alloggio panoramico di circa mq 140 oltre terrazza godibile della stessa superficie dell’alloggio. Ottimo stato. Tel. 335-8331174
EOL MARE servizi marittimi Lipari
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
Eolie, NotiziariOggi del 29-2-2024
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Il calendario del Notiziario 2024 con le foto di Claudio Merlino
Calendario2024.pdf - Calendario 2024-bartolino leone.pdf
PRIMA PAGINA: MONOPATTINANDO
Negli anni, con lo sviluppo del noleggio in strada, la percentuale di incidenti con i monopattini elettrici, è aumentata in modo esponenziale. Secondo i dati che emergono dal Report Aci-Istat Incidenti stradali in Italia, aggiornamento dati provinciali', nel 2022 le vittime sono state in forte crescita: per i monopattini (+77,8%) e bici elettriche pedoni (+53,8%). In calo (-6,8%) le vittime tra i ciclisti. In base a quanto analizzato, nel corso del 2022 sono deceduti 485 pedoni (+3% rispetto allo scorso anno), 205 ciclisti (-6,8%), di cui 20 su bici elettrica (+53,8%) e 16 conducenti di monopattino (+77,8%).
Anche nel 2021 il trend si era confermato in netto rialzo con un numero di incidenti passato da 564 dell'anno precedente a 2.101 e i feriti da 518 a 1.980, mentre i morti sono stati 10, uno dei quali era un pedone. Secondo i dati forniti dall'Istat dei 1.980 feriti, i conducenti sono stati 1.903 e 77 i passeggeri. I conducenti rimasti illesi in un incidente sono stati 202, mentre 127 sono stati i feriti tra i pedoni investiti. Le e bike sono invece state coinvolte in 691 sinistri (240 nel 2020).
ISOLA ARIA foto Daniel D'Ambra
Il pesce ha una storia
da imparare a memoria.
Le sue spine come le rose
profumano e basta.
Poi resta nell’aria degli altri
con lo stimolo
e le fragranze mentre
le nuove danze esprimono ardori
come il cibo coi sapori.
L’isola appare felice e nasconde
quello che si dice nel buio delle carte
usate come spartiti.
CONTROCORRENTEOLIANA: Posti letto
L’aumento del turismo alle Eolie non si può misurare solo con una semplice percentuale. Bisogna adottare anche il metro con i nuovi posti letto realizzati recentemente e messi a disposizione del mercato. Salvo riempire quelli vuoti, tenuti da parte e inutilizzati per eccesso di costruzione dai tempi dei finanziamenti facili.
VERO&FALSO
-Politico eoliano canta.
-Elettore eoliano suona.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta con il lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272-3939718431
Eolie, soffia il Dio dei venti ad oltre 40 kmh ed è isolamento... Da Milazzo partita nave serale. Regione, nuova gara per 9 anni VIDEO
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METEO EOLIE
Pioggia e schiarita, temperatura 15 gradi, umidità 85%, vento moderato sud-sud-est 14 kmh, situazione alle ore 18,30
Poco nuvoloso, temperatura 18 gradi, umidità 62%, vento molto forte da sud-est 43 kmh, situazione alle 11,30
Sereno, temperatura 13 gradi, umidità 73%, vento molto forte da sud - est a 43 kmh. Situazione alle ore 7
Isole di Sicilia, per le navi si va verso una gara per 9 anni di concessione
La “svolta storica” nei collegamenti tra la Sicilia e le sue isole minori, annunciata lo scorso ottobre dal governo regionale con l’affidamento a Sns del servizio, ancora non si è concretizzata e nel frattempo l’ente ha dovuto procedere con le vie tradizionali, varando quindi una nuova procedura pubblica (dopo il fallimento di quella lanciata lo scorso ottobre) per assegnare i servizi a rischio di rimanere scoperti.
È questo in sostanza il contesto in cui inquadrare il nuovo “avviso pubblico esplorativo per procedura competitiva con negoziazione” che la Regione Siciliana ha pubblicato nei giorni scorsi con lo scopo di arrivare all’affidamento in concessione, senza esclusiva, dei servizi di trasporto regionale di passeggeri, veicoli e merci tramite ro-pax con le Eolie, le Egadi e con le isole di Pantelleria e Ustica (quelli con le Pelagie, ovvero Lampedusa e Linosa, erano invece già stati assegnati per cinque anni tramite gara a Caronte&Tourist).
Un nuovo procedimento che, come detto, arriva dopo che la stessa Regione Siciliana, per voce del suo assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, aveva annunciato lo scorso ottobre di essere giunta a uno storico cambio di passo nella complicata gestione dei servizi marittimi regionali con le isole minori, definendo “sulla base di un accordo già raggiunto con il ministero dei Trasporti” e “visti i numerosi tentativi già andati deserti”, la loro assegnazione a Sns, partecipata della stessa Caronte che effettua già le corse per conto dello Stato. Nel dettaglio, i vertici del governo regionale siciliano avevano parlato di una soluzione atta a “garantire i collegamenti marittimi con le isole minori della Sicilia per i prossimi anni”, più precisamente per un periodo di 12 mesi poi rinnovabile. Un iter di cui però al momento si è concretizzata solo una prima, piccola porzione, mentre non è possibile prevedere cosa sarà di quelle successive.
Secondo quanto ricostruito, la Regione Siciliana ha infatti nel frattempo proceduto con l’affidamento diretto a Sns del servizio per un periodo di quattro mesi, ovvero fino al prossimo 29 febbraio, in attesa della firma di una convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che formalizzasse l’accordo già annunciato per l’assegnazione alla stessa compagnia dei collegamenti regionali, in aggiunta a quelli a carico dello Stato. Firma che però al momento non risulta ancora arrivata, e che ha quindi indotto l’ente, vista l’imminente scadenza, a tornare sui binari tradizionali (e già più volte infruttuosamente percorsi) della procedura pubblica.
La quale però ha comunque almeno un punto di distinzione rispetto alle precedenti. A fronte di un tempo piuttosto limitato a disposizione degli operatori per farsi avanti con la richiesta di invito di partecipazione (aperta lo scorso 20 febbraio, i termini si chiuderanno già il 6 marzo), il procedimento prevede infatti una concessione di lunga durata, pari a 108 mesi ovvero 9 anni. Un elemento, quest’ultimo, che si presume potrà essere visto con favore da Caronte&Tourist-Sns – probabilmente primo e unico interlocutore della negoziazione – che per voce del suo ad Vincenzo Franza, non più di tre mesi fa, aveva invocato “affidamenti a lungo termine” dei contratti pubblici, anche della durata di “dieci o quindici anni”, così da permettere alle compagnie di “serenamente investire per rinnovare il parco navi”.(shippingtaly.it)
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Lipari, la norma ed i buoni sentimenti
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di Lino Natoli
La Norma ed i buoni...sentimenti
Tra le molte reazioni e commenti all’intervento del Sindaco di domenica scorsa presso l’hotel Arciduca mi è capitato di leggerne qualcuna molto interessante a proposito del rapporto tra singole categorie economiche e popolo. Tra l’altro interventi di amici che con il diritto hanno frequentazioni per necessità professionali e lavorative.
La comunità, la società, il popolo, chiamatelo come volete, è necessariamente costituito da categorie: commercianti, operai, professionisti, albergatori, dipendenti pubblici e privati, studenti, singoli cittadini, giovani, vecchi, malati ecc., ogni categoria è portatrice di interessi particolari, interessi che talvolta possono confliggere. Non è il caso di fare troppi esempi, basti pensare all’uso del suolo pubblico, agli orari di apertura e chiusura dei locali pubblici, alle attività estive delle ditte che operano nell’edilizia, agli spettacoli musicali tenuti per strada, alla viabilità, all’isola pedonale e via discorrendo.
In questi casi come si fa a mediare per stabilire i giusti diritti? La tesi che sembra affiorare, talvolta, è che la mediazione tra interessi contrapposti o concorrenti dovrebbe essere garantita dai buoni sentimenti: il sindaco che si comporta come un buon padre di famiglia, l’assessore che si sa immedesimare nella situazione, il consigliere comunale che sa ascoltare le istanze dei singoli cittadini e poi le perora negli uffici comunali.
Benché questa attitudine possa apparire motivata da buone intenzioni, il rischio di scivolare dai buoni sentimenti alla pratica clientelare è dietro l’angolo. La via per l’inferno è lastricata di buone intenzioni, si sa. Ed infatti questo metodo non solo acuisce gli scontri, ma spesso finisce con il favorire il più forte, indipendentemente dai torti o dalle ragioni.
Lo strumento che nelle società civili è deputato a mediare gli interessi contrapposti è la norma, sono i regolamenti. Tutti strumenti che, ovviamente, possono essere discussi, ma finché vigono devono essere applicati. Questo è il compito dell’amministratore pubblico: amministrare la cosa pubblica, operare per il benessere della comunità nell’ambito che le norme prevedono.
Esistono due gravi pericoli che accompagnano l’attività di chi si impegna nella pubblica amministrazione, il reato di abuso e quello di omissione. Chi abusa va oltre la norma, chi omette non la applica. Chi abusa si illude di esercitare poteri che possono persino violare le norme, chi omette si limita a pensare, vabbé vedetevela fra di voi. La conseguenza, in ogni caso, è il caos, l’incarognimento dei rapporti tra le persone, la distruzione della comunità, il prevalere della forza sulla ragione.
Mi è parso di capire che il sindaco si sia limitato a richiamare questo semplice principio: non si può amministrare a dispetto delle norme, non si può fare finta che non esistano. Perché un principio così elementare dovrebbe costituire un pregiudizio per le singole categorie? Perché in fondo siamo dei sentimentaloni, perché non ci piace vedere l’amico, l’elettore che soffre, quindi siamo portati ad intervenire mettendo davanti ad ogni cosa i sentimenti. Le conseguenze di questo eccesso di affetto che si è protratto negli ultimi decenni ha ridotto il nostro comune e la nostra comunità allo stremo. Proprio quando sembrava che le cose si stessero riavviando verso la normalità ecco che riemergono i sentimenti sopiti, la nostalgia per le vecchie maniere da cui nessuno di noi può dirsi veramente immune.
A questo punto si aprono due possibili scenari, o si va avanti con la pratica della buona amministrazione o si torna indietro in nome dei vecchi sentimenti. Penso che ogni cittadino di questo comune vorrebbe essere rispettato piuttosto che amato, ascoltato piuttosto che favorito, tutelato dalle ragioni piuttosto che dalle persone. Penso, ma non ne sono così sicuro.
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25 FEBBRAIO 2024