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di Barbara Vergnano

A Salina è successa una cosa gravissima, che modifica purtroppo l’immagine che tutti abbiano dell’isola, dove “ si lasciano le porte di casa aperte”
Nella notte tra giovedì 22 e venerdì23 c.m. sono state irrimediabilmente bruciate le reti (quasi mille metri) di Giancarlo Marsile, pescatore di Rinella.Il tempo stava volgendo al brutto, ragione per cui Giancarlo ha tirato in secco le reti posizionandole come di consueto sulla magica spiaggia di Rinella.
Al mattino la bruttissima sorpresa: le sue reti bruciate con un acido che le rende inservibili, le reti vanno buttate. Giancarlo è un pescatore di professione, possiede una barca con regolare licenza di pesca e si adopera attivamente nell’ambito del Comitato per l’Area Marina Protetta con competenza e sensibilità su un tema delicato e urgente. A lui dobbiamo i buoni rapporti con i pescatori dell’isola. È stato punito per questo? Da chi? Forse da qualcuno che vuole vivere e agire senza regole, nuocendo alla comunità e soprattutto al mare?


I Carabinieri ovviamente stanno già indagando perché dev’essere chiaro a tutti che questi gesti sono intollerabili. Tirare il sasso e ritirare la mano approfittando del buio, del freddo, del fatto che nell’isola ci sono solo gli abitanti? Che tacciono? Questa volta non credo proprio che sia possibile, chi sa o sospetta, parli. Il silenzio è una grave colpa. Intanto Giancarlo si trova nella situazione di non poter lavorare, cioè vivere. La pesca è il suo lavoro, la sua passione, la sua vita. Sono costosi i materiali che servono per realizzare reti da pesca professionali. In questo caso si tratta di circa 6 mila euro. Quindi alle parole di denuncia devono seguire i fatti. Attiviamoci per un crowdfunding che permetta a Giancarlo di riprendere il suo lavoro e all’isola di dimostrare ancora una volta di essere “ magnifica”.

L'INTERVENTO

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L’Anapi Pesca Sicilia esprime ferma e severa condanna per il grave atto intimidatorio compiuto nella notte del 23 febbraio a Rinella (Salina) nei confronti dell’Impresa di Pesca individuale Giancarlo Marsile, distruggendo quasi del tutto le “reti da pesca” detenute dallo stesso, vicino alla sua Imbarcazione.

«Un’azione aggressiva, vile e dannosa ad opera di soggetti codardi che calpestano e mortificano il lavoro onesto di un giovane pescatore che esercita la professione in regola in ogni aspetto – si legge in una nota a firma del presidente regionale Pietro Forte – Un lavoratore che ha sempre svolto il suo lavoro con immensa passione in perfetta armonia con l’ambiente sociale, sempre rispettoso dell’ecosistema marino».

Le attrezzature e la barca sono elementi primari fondamentali per svolgere il lavoro del “Pescatore professionale”. «Tale azione – prosegue Forte – ha distrutto il lavoro e l’economia di chi lavora in regola non consentendogli nell’immediato di proseguire la sua attività professionale. Questi soggetti vanno isolati e additati dalla Società civile come i peggiori individui. Le intimidazioni non si possono accettare e tollerare e che il fatto sia accaduto in una piccola Comunità di un Isola delle Eolie risulta ancora più grave e inaccettabile».

L’Anapi Pesca confida in interventi «decisi e risolutori delle Autorità competenti auspicando di scoprire i responsabili del gesto intimidatorio e assicurarli alla giustizia».

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NOTIZIARIOEOLIE.IT

4 AGOSTO9 2023

L’intervista del Notiziario a 3 componenti dell’Associazione Madeinsalina, un crossing messo all’angolo dall’amministrazione di Santa Marina. La replica del sindaco Arabia

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