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Conto la capitozzatura e la malagestione del verde pubblico. Appello al sindaco Riccardo Gullo ed agli Assessori del Comune di Lipari 

Siamo nostro malgrado costretti ad evidenziare che, in barba alle indicazioni ministeriali, al parere degli esperti e all’indignazione di parte della cittadinanza, nel Comune di Lipari si continua imperterriti con la nefasta pratica della capitozzatura. A coloro che, in buona fede, sono ancora convinti che sia una pratica lecita e sensata, ricordiamo che - secondo il Decreto Ministeriale n. 63 del 10 marzo 2020 - “L’aggiudicatario deve evitare di praticare la capitozzatura, la cimatura e la potatura drastica perché indeboliscono gli alberi e possono creare nel tempo situazioni di instabilità che generano altresì maggiori costi di gestione”.

Di seguito le linee guida del Ministero dell’Ambiente, dove si definisce cos’è potatura e cos’è
capitozzatura (e perché è dannosa): “La potatura […] rappresenta la pratica colturale che maggiormente impatta le condizioni di vegetazione degli alberi. Una potatura male eseguita, che nei casi migliori è inutile, può danneggiare irreparabilmente un albero, accorciandone il ciclo vitale, indebolendolo, anche al punto di renderlo instabile e quindi pericoloso.

Ad ogni stagione l’esecuzione di potature scorrette provoca danni economici enormi, oltre al danno paesaggistico ed all’erosione del nostro patrimonio arboreo. Essendo la potatura un intervento che influisce sulle condizioni energetiche dell’albero, e può essere anche fonte di diffusione di patologie, è necessario che venga svolta solo da personale qualificato e che le Amministrazioni Comunali adottino Capitolati specifici, mettendoli a disposizione anche dei
privati che ne facessero richiesta. 

Di seguito alcune tra le motivazioni che possono rendere necessari interventi di potatura: - impostare la crescita di un giovane albero trapiantato; - ridurre o eliminare rami intricati o troppo fitti, male inseriti, instabili, deboli, morti, che col tempo potrebbero creare problemi strutturali; - adozione di misure profilattiche, per asportare rami deboli o secchi che possono costituire una facile via di ingresso per i microrganismi patogeni; - necessità di ridurre rischi di rottura (ad es. in caso di rami con difetti strutturali) o contenere la crescita, riducendo la massa delle foglie; - necessità, su alberi adulti o senescenti, di ridurre la resistenza al vento e favorire la penetrazione della luce all’interno della chioma, evitare eccessivi carichi da accumulo di neve.”

La potatura – prosegue il documento - “non ha nulla a che fare con la capitozzatura che consiste,
come è noto, nel drastico raccorciamento del tronco o delle branche primarie (sbrancatura) fino in prossimità di questo. Tale operazione è una delle principali cause delle cattive condizioni in cui versano molti alberi ornamentali. Il tronco capitozzato viene, infatti, lasciato dal taglio senza difese e così i tessuti, anche nelle specie con buona capacità di compartimentalizzazione, iniziano a morire dalla superficie del taglio stesso verso l’interno. La corteccia, inoltre, viene improvvisamente esposta ai raggi solari, con un eccessivo riscaldamento dei vasi floematici più superficiali, che sono danneggiati.

La capitozzatura è, perciò, un’operazione che deve essere evitata ogni volta che sia possibile. Nel caso in cui non esistono alternative, si dovrà operare in modo da ridurre al massimo i danni per la pianta. Si crede erroneamente che un albero capitozzato richieda interventi minori: in realtà è l’opposto. Se l’albero sopravvive richiederà costanti potature per diversi anni; se l’albero muore dovrà essere abbattuto e rimosso. Infine, considerato che un albero capitozzato è predisposto a rotture e può essere pericoloso, e che quindi la capitozzatura è riconosciuta come una pratica inaccettabile di potatura, ogni danno causato dalla caduta dei rami può essere riconosciuta come negligenza presso un tribunale.” 

Sempre più cittadini, di fronte all’ottusa reiterazione anno dopo anno di questa pratica dannosa, chiedono il Comune una gestione armoniosa e professionale del nostro patrimonio arboreo: - attuando una moratoria totale della pratica della capitozzatura ove non strettamente necessario; - predisponendo un regolamento del verde pubblico che definisca le specie di alberi da piantare (e dove), come gestirli, quali pratiche sono ammesse e in quali condizioni; - provvedendo alla sostituzione degli alberi ormai compromessi; - affidando la gestione del verde pubblico a esperti e professionisti del settore. 

Nel rivolgere il nostro appello al Sindaco Riccardo Gullo e agli Assessori del Comune di Lipari, confidiamo che le nostre richieste possano essere accolte e che vengano fornite precise indicazioni e prescrizioni alle ditte di volta in volta incaricate alle potature e alla gestione del verde pubblico.

Biodistretto Eolie Federalberghi Isole Eolie Gatti Felici di Lipari La Fucina di Efesto - Vulcano
Magazzino di Mutuo Soccorso – Eolie Pro loco Vivivulcano Slow Food – Condotta isole slow siciliane

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Sabato 2 marzo a partire dalle 10:00 a Marina Corta, il Magazzino di Mutuo Soccorso darà vita al primo mercatino dell’usato... e non solo!

Il tuo armadio è pieno di vestiti che non metti più? Vuoi rinnovare la tua libreria e devi far spazio?
Ti vuoi liberare di quel vaso dimenticato in terrazza? Abbiamo trovato lo spazio che mancava! Chiamaci per partecipare, ti spiegheremo come fare: 3495252096

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Al Policlinico di Messina alle ore 5 e 20 è nato Theo di kg 3.050 

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La mamma è Martina D'auria, Il papa Bekim Rexhaj
 
Benvenuto a Theo e augurissimi e congratulazioni dal Notiziario delle Eolie ai genitori ed anche ai neo nonni Carmela Capitti e Max D'Auria che si ritrova in casa due milanisti...

Campionato Under 19 Torregrotta Vs Lipari 4 - 1

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Buoni i primi 15 minuti che vedono i ragazzi eoliani fissi nella metà campo avversaria. Ma appena si abbassa un attimo il ritmo si diventa subito vulnerabili. Ne approfittano senza indugio gli avversari per portarsi in vantaggio, mettendo una seria ipoteca alla partita che vede il primo tempo chiudersi sul tre a zero.
I rossoblu decidono di non mollare ed escono dagli spogliatoi con tutta l'intenzione di agganciare la squadra di casa.

Segna A. Riganò, ma ci sono almeno altre tre azioni offensive da segnalare, una di F. Lo Presti e due di N. Cincotta, che si sarebbero potute e, con un po' più di freddezza, dovute concretizzare.
Splendida poi la punizione di M. Emma che prende l'incrocio dei pali.
Secondo tempo divertente e pieno di occasioni, ma non riesce l'impresa di una rimonta.
La partita si chiude sul quattro a uno.

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