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di Gianni Iacolino*

ll fiume della disinformazione si ingrossa giorno dopo giorno, anzi, è il caso di dire, si ingrassa giorno dopo giorno. New entry continue, a catena, impegnate a sputtanare quest'amministrazione, anzi questo Sindaco che - chi se lo sarebbe mai immaginato ? - è venuto a rompere le uova nel paniere.

E così - ogni tanto si aggiunge un novello Masaniello - gli urlatori si fanno promotori di vociferazioni, di grida, non manzoniane, allo scopo di denigrare, riportando notizie fantasiose, fakenews, trolls, bugie di ogni tipo, camuffate da scoop, da verità che solo loro conoscono, svelate esclusivamente nell'interesse dei cittadini costretti , a loro dire , a subire continue vessazioni. 

In un primo tempo, subito dopo le elezioni, i paladini delle amministrazioni precedenti ( quattro quinti dei politicanti nostrani ) sono stati occupati a produrre costosi ricorsi al TAR ed al CDA pur di far decadere Gullo. Ogni volta gli è andata malissimo !

Più di recente, a corto di argomenti , interpretando come invito a nozze l'ordinanza "anti movida " , si sono impegnati con tutte le loro forze a trasformare la stessa ordinanza in buccia di banana su cui fare scivolare il Sindaco. In tanti passano le giornate avvolti in un misto di rabbia e voglia di rivalsa, in uno stato di rancore malcelato.

Ed allora tutti pronti appassionatamente a battere sullo stesso tasto con insistenza patologica, ossessiva,  quasi compulsiva. Infatti, di questa fissazione quotidiana, non riescono più a farne a meno, tipico atteggiamento di chi non ha altro cui pensare se non al suo delirio.

Dell'ordinanza se ne nutrono a pranzo e cena, sapendo che per certi operatori del settore, quello del rispetto degli orari e della quiete pubblica ha sempre rappresentato un nervo scoperto. E quindi, anziché suggerire comportamenti più consoni al vivere civile, eccoli pronti ad aizzarli, cercando facili alleati ,pur di andare contro un nemico, a questo punto diventato comune.

Molti di costoro, le scorse estati, si schieravano apertamente contro la malamovida con dichiarazioni altisonanti, oggi li vedi, senza vergogna, in prima fila strenui difensori sia del chiasso che di presunti diritti economici mortificati. Sarebbe l'ora di ricordare a costoro che la politica non è solo economia, è idee, passione, vita sociale, assetto sociale, rispetto dell'ambiente, dei luoghi, delle sensibilità e dei doveri che anticipano i diritti.

Una politica per strappare fake, applausi , per piacere ai social, ma priva di contenuti , toni costantemente sopra le righe, collaudatissima retorica da repubblica delle banane è quella che , da un anno, inseguono in tanti. Credono così di essere diabolici, ma sono solo manovali di modesto dossieraggio; opprimono il paese con falsità e minacce nella vana speranza, non essendoci riusciti in precedenza con i ricorsi al TAR, di fermare il nuovo corso politico. 

Si tratta di evidentissime operazioni di intossicazione mediatica con personaggi controllati, lusingati o tenuti a libro paga, il tutto giocato su rivelazioni inventate o verosimili e quindi palesemente false.

Queste campagne di disinformazione sul web, così sistematiche e giornaliere, quale altro scopo possono avere se non quello di interferire sull'ordinario svolgimento della vita democratica del paese ?

Sembra d'altronde che, per coloro che alimentano queste tristi rappresentazioni, non conti tanto come andrà a finire, ma cosa succede nel frattempo: fare ammuina. Se si raccoglie qualche risultato, si vedrà dopo; intanto si fa casino nella speranza di indebolire l'amministrazione. Sottolineo "speranza", ma sanno bene che questa speranza è mal riposta.

Ed ancora più triste è sapere, ci conosciamo tutti, che molti di questi personaggi ballisti sono coscienti di esserlo. Avvelenano i pozzi della conoscenza collettiva solo nei riguardi di coloro che non hanno altre fonti di informazione, infischiandosene del danno sociale che causano. 

Alimentano dicerie ridicole, assurgendosi a difensori civici, asta in resta, pronti all'attacco, sfidano il ridicolo, cercando peraltro di apparire attendibili. Si tratta di un piccolo esercito di persone che spesso esercitano un ruolo pubblico, come se esistesse una specie di selezione di casi umani da premiare con una carica pubblica. 

La libertà di menzogna non riesce a danneggiare il Sindaco e la sua Giunta, ma corrompe migliaia di nostri concittadini che si abbeverano a questi pozzi.

Spesso mi chiedo come reagire di fronte ad un populista in attività. Cosa opporre all'occorrenza? Silenzio, indifferenza, un urlo intimidatorio? Un invito a ricoverarsi? Provare ad ammansirlo, cercare di parlargli come faceva Francesco con le bestie feroci ?

Come reagire a simili provocazioni? Replicando di continuo come auspicato da qualcuno? Sarebbe come replicare a degli sputi che sempre tali sono e tali restano.

L'INTERVENTO

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di Francesco Fenech

Caro direttore,

devo proprio complimentarmi leggendo l'articolo dell'assessore Gianni Iacolino sul Notiziario ed in particolare la sintesi fatta del delirio da parte di un movimento ormai in fase finale certamente pericoloso, ma veramente inconcludente che sfrutta tutte le situazioni per destabilizzare un certo ordine riportato che spero possa essere utile alla cittadinanza di Lipari. Spero che questi articoli non fomentano altre ridicole esasperate polemiche che non portano certamente a nulla.

E aggiungo doveva venire come è stato definito a Salina il "Bin Laden dell'isola" per fare un pò di pulizia, ossia Riccardo Gullo, oppure "Re Riccardo" che vuole le sue 7sette isole sotto le sue ali.

Ma con un ordine ben preciso...

saluto

Egr. Direttore,

faccio seguito ai numerosi interventi riguardo la raccolta dei rifiuti sulle banchine del nostro Comune, sottolineando un aspetto che condiziona pesantemente, ancora nel 2023, le dinamiche di tale servizio. Buona parte del nostro territorio, quello che viviamo intensamente giorno per giorno, dove passeggiamo, dove si sorseggia un caffè al bar, dove si transita per imbarcarsi su un traghetto, dove insomma si trascorre parte della nostra esistenza di cittadini, non è mai stata di nostra proprietà, intendo del Comune di Lipari, ma è appartenuta, sotto certi aspetti amministrativi, sempre al Demanio Marittimo. Cosa intendo dire ?

Che buona parte della piazza di Marina Corta, del lungomare di Canneto , di Acquacalda, di Filicudi, Alicudi, Stromboli, del lungomare di Panarea e via dicendo non appartengono a chi paga i servizi elettrici, idrici, di raccolta dei rifiuti , cioè al Comune, ma al Demanio.

Il Demanio che da sempre vincola con regole e divieti cui il Comune è costretto a sottostare. Non solo: le competenze demaniali si amplificano man mano che le coste si erodono e sale il livello delle acque. Se oggi le competenze del demanio sul lungomare di Canneto si estendono dalla battigia sino al marciapiede lato mare, nel corso degli anni, visto l'avanzare del mare, le stesse competenze si estenderanno anche sulla parte lato monte.

Sin dal suo insediamento, questa Amministrazione Comunale - ed era l'ora - ha preso a cuore la revisione di questa evidente discrasia che crea ,anno dopo anno, enormi problemi di gestione del suolo pubblico. Nell'ambito della raccolta dei rifiuti, posizionare anche un piccolo contenitore su queste aree - e sono tante - richiede una trafila lunga per le autorizzazioni ed il risultato non è sempre scontato.

Nonostante le evidenti difficoltà, che ci proponiamo di superare nel tempo con la programmazione, abbiamo realizzato in tutti i punti strategici delle nostre isole le postazioni di sbarco , ad eccezione di Vulcano levante dove però , grazie alla disponibilità di un cittadino, disporremo ,spero in settimana ,di una piccola area privata,non demaniale, per la creazione di una postazione differenziata di sbarco vicino alla banchina.

In via di soluzione la postazione analoga adiacente la banchina di Canneto. Si attende la risposta del Demanio compete su quest'ultima area. 
Tutti i punti di raccolta , di cui usufruiscono anche le imbarcazioni in rada, sono visitati giornalmente , dalle 17 alle 23,30, da un porter dedicato che compie, a ripetizione, un circuito a partenza da Portinente, Marina Corta, Sottomonastero, Pignataro, Canneto e ritorno sin dalla scorsa estate, quando abbiamo avviato il servizio. 23,30 è l'ora in cui si Interrompono le corse delle imbarcazioni che tornando da Stromboli creavano, in passato, abbandoni incontrollati di rifiuti di ogni genere sulle banchine.

Il servizio permette di tenere in ordine postazioni che erano diventate ,nel tempo, minidiscariche. Questa breve disamina, per cercare di dare una risposta ragionata alle tante domande e per rendere chiare le problematiche che ,di certo, non facilitano il già complicato servizio. Ovviamente la programmazione che dovrà avvalersi anche del serrato confronto che già il Sindaco ha intrapreso con l'autorità demaniale, rappresenta la strada maestra da seguire .

Nonostante l'incremento estivo delle presenze non si è verificato il tanto temuto, per qualcuno auspicato, fallimento della raccolta di prossimità intrapresa ad inizio anno fra mille proteste ed abbandoni incontrollati di rifiuti sul territorio di cui dovremmo sentirci rispettosi guardiani. Siamo vicini alla soglia di differenziata previsto dalla legge ma lontani dai livelli raggiunti a Saponara , a poci km da noi, livelli ben al di sopra dei limiti previsti.

Mi rivolgo ancora una volta a chi non ha a cuore il rispetto di queste terre. Differenziare a casa e rispettare il calendario costa quel minimo di sacrificio che ci permette di salvaguardare l'ambiente e di presentare un'isola pulita. L'abbandono sconsiderato di rifiuti nei mesi scorsi è da considerarsi solo un inconveniente dovuto al cambio di abitudini ? Siamo riusciti ad arginare il problema?

Solo in parte, direi. C'è sicuramente molto meno immondizia abbandonata, ma tarda ancora una coscienza civica che faccia capire ad una larga fascia di utenti quali siano i loro doveri nel rispetto dei diritti di tutti . Conferire differenziando nei giorni e negli orari previsti. Sono queste le semplici ed uniche procedure previste per poter svolgere un adeguato servizio.

*Assessore

 

L'anno in corso sta per concludersi e sono tante le considerazioni su quanto fatto nel campo della raccolta rifiuti e su quanto resta da fare, su come sono state affrontate le problematiche e su quali possano essere i margini per migliorare gli interventi. E tutto questo con numeri alla mano, consapevoli dei margini di movimento possibili in base alle norme ed ai regolamenti vigenti. È un dovere di chi amministra dare puntuali risposte ai cittadini e, soprattutto, fare chiarezza su argomenti su cui il baccano rischia di coprire la logica.

Per tutta l'estate si è assistito a un impegno costante di tutte le componenti della filiera della raccolta rifiuti e, nonostante il forte incremento delle presenze turistiche, le isole hanno mostrato il loro volto migliore. L'inciviltà di qualcuno è stato motivo di disturbo , ma, tutto sommato, sopportabile. Con un puntuale videocontrollo del territorio in pochi avrebbero osato sporcare, ma su questo aspetto della videosorveglianza non si poteva ancora intervenire. Oggi, dopo l'estensione della raccolta differenziata alle altre zone nord e ovest di Lipari, si assiste ad un'immagine indecorosa ed umiliante della nostra comunità che mortifica non solo il territorio, ma anche la stragrande maggioranza di coloro che hanno la pazienza, a casa, di distinguere le varie tipologie di rifiuti.

Sostenere che la causa di tutto questo schifo - vedi alcune postazioni di Pianoconte - sia dovuto ad un insufficiente numero di contenitori è una ridicola scusa (vedi il caso di Roma), buona solo a giustificare chi non rispetta orari , giorni e le postazioni di prossimità inerenti la propria abitazione. Sottovalutando questi aspetti, si fa solo il gioco degli sporcaccioni a discapito di chi rispetta le regole. Il servizio di raccolta differenziata si fonda soprattutto sulla collaborazione dei cittadini, perché la corretta separazione comincia proprio nelle nostre case.

È proprio notizia di oggi che il tentativo fatto a Roma di moltiplicare di tantissimo il numero dei contenitori dell'indifferenziata non ha cambiato di una virgola la situazione. Sacchetti indifferenziati sulle strade e sui marciapiedi della capitale; tutto come prima. Eppure, con gli stessi calcoli volumetrici dei cassonetti per densità abitative fatti su Roma , nelle città e nei paesi italiani con una storia di decoro urbano alle loro spalle, tutto questo immondezzaio non si verifica mai.

Se nelle nostre isole ci sarà da correggere qualche discrepanza , verrà fatto. Ma non si possono giustificare in nessun modo comportamenti che nulla hanno a che fare con una comunità civile. Perché scrivo tutto questo? Perché mi auguro che chi trasgredisce alle norme di buon senso capisca che così non può continuare. Anche se costoro col nuovo anno avranno poche speranze di farla sempre franca - finalmente avverrà l'immissione in servizio delle guardie ambientali e l'acquisto delle videocamere - sarebbe auspicabile che questi cittadini ragionassero per convinzione e non per paura della sanzione.

Nonostante tutto lo sforzo messo in atto, solo con la collaborazione dei cittadini possiamo recuperare risorse, alleggerendo la Tari, e ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati destinatari allo smaltimento in discarica (dove devono finire solo i materiali non riciclabili). Fare la raccolta differenziata in Italia è un obbligo di legge sin dal 1997. Ognuno di noi, con un po' più di attenzione, può e deve contribuire a cambiare le cose.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

Foto scattate a Canneto in vico Trieste.

Sacchetti e ventilatore depositati a terra dopo la raccolta.

Esempio di civiltà e senso di appartenenza.

*Assessore

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