Eventi e Comunicazioni
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Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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di Pina Cincotta Mandarano
Il problema delle deiezioni canine abbandonate sul territorio eoliano dovrebbero avere una ricerca per una soluzione. Chiedendo la collaborazione anche a chi non possiede un cane.
Si può Iniziare a far distribuire le buste ai negozi che vogliono aderire all’iniziativa, che dovrebbero gestire i 4 Comuni eoliani, per non lasciare sporche strade, sentieri, aiuole e marciapiedi. L’alternativa è sistemare dei distributori di buste rifornendole in continuazione. Migliorare la pulizia delle isole è una necessità.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI:
Palline di riso
Preparate un classico risotto alla milanese, compreso lo zafferano. Lasciate freddare e ricavarne delle pallottoline della grandezza di una nocciola, che si friggeranno dopo averle passate all’uovo e farina. Si servono con dell’ottimo brodo di carne e parmigiano grattugiato.

Da Messina in linea Tiziana Russo. In canoa con i pazienti oncologici: il Papardo, l’Università di Messina e l’A.S.S.O. Onlus insieme. Ospite il campione del mondo Giovanni Ficarra VIDEO
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di Tiziana Russo
Nell’amena cornice del lago di Ganzirri presso la sede A.S.D Circolo Canottieri Peloro si è svolto un “open day” del progetto “Rowing Against Cancer” alla presenza del dott. Mario Paino, Direttore Generale della A.O. Papardo, del Prof. Vincenzo Adamo, Direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell’A.O.Papardo e Presidente di A.S.S.O. onlus-Messina, dei Prof.ri Ludovico Magaudda e Fabio Trimarchi, coordinatori dei Corsi di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Messina, di Dario Feminò e Giovanni Ficarra del Circolo Canottieri Peloro, e naturalmente dei pazienti e dei loro caregiver che hanno già aderito con grande entusiasmo a tale progettualità.
L’attività del canottaggio in ambito oncologico è riconosciuta tra le discipline più efficaci nella riabilitazione postoperatoria delle pazienti affette da neoplasie mammarie.
Può essere anche di supporto nei pazienti con neoplasie avanzate poiché il contatto con la natura, il gesto tecnico armonico, simmetrico e modulabile, lo spirito di squadra e il coordinamento necessario tra gli atleti di un equipaggio, sono tutti elementi che aiutano a ritrovare un benessere generale ed un equilibrio con il proprio corpo, con gli altri e con l’ambiente circostante.
In questo contesto si inserisce il progetto “Rowing Against Cancer”, su iniziativa della Associazione Siciliana per il Sostegno Oncologico A.S.S.O.-Messina in collaborazione con A.O. Papardo e l’Università degli Studi di Messina, che permetterà di promuovere “la sport therapy” per i pazienti oncologici in trattamento c/o lʼU.O.C. di Oncologia Medica dellʼA.O. Papardo, diretta dal Prof. Vincenzo Adamo.
Le attività si svolgeranno sia indoor, che in barca sul Lago di Ganzirri.
Per l’attività “indoor” lo svolgimento avverrà in un’area-palestra adiacente al DH Oncologico del Papardo attrezzata con il supporto dell’associazione A.S.S.O.-Messina. Il progetto caratterizzato da un programma di attività fisica “adattata” ha come obiettivo non solo il beneficio clinico in supporto alle cure oncologiche ma anche la promozione della “cultura del movimento”, ed avverrà attraverso la collaborazione tra gli oncologi del Papardo ed esperti coach dell’A.S.D. Circolo Canottieri Peloro, coadiuvati dal presidente Dario Femminò.
Al progetto darà un contributo rilevante Giovanni Ficarra, atleta di punta del Circolo, già due volte Campione Mondiale nella categoria Under 23-Pesi Leggeri (anno 2015 e 2017). Le attività saranno programmate garantendo un’ampia sinergia tra il mondo dello sport e dell’oncologia, con un costante monitoraggio dei pazienti, attraverso la competente ed esperta collaborazione del prof. Ludovico Magaudda e del prof. Fabio Trimarchi, coordinatori dei Corsi di laurea in Scienze Motorie per l’Università di Messina. Il progetto della durata di 6 mesi si inserisce tra le varie iniziative della associazione A.S.S.O.-Messina orientata ad implementare il sostegno ed il supporto ai pazienti oncologici per mantenere e migliorare la qualità di vita durante il loro percorso di cura.
Recenti studi hanno evidenziato come l’esercizio fisico sia importante non solo nell’ambito della prevenzione oncologica, ma anche durante tutte le fasi del trattamento del cancro. Appare infatti importante il suo ruolo nel coadiuvare la risposta terapeutica e nel migliorare la tollerabilità delle terapie, contribuendo a ridurre sintomi invalidanti quali l’astenia e migliorando l’aderenza alle terapie.
A tal proposito lʼAmerican College of Sports Medicine già nel 2010 ha consigliato di implementare l’attività fisica sia nei pazienti oncologici “survivor”, che in quelli con malattia attiva ed in corso di trattamento.
“Iniziative come questa - commenta il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Dott. Mario Paino - sottolineano il rapporto intrinseco tra natura, sport e paziente nel suo recupero psico-fisico. Occorre l’attenzione di tutti per smarcare questa prospettiva dal solo approccio sanitario. Il polo oncologico dell’A.O.
Papardo è già un’eccellenza del territorio ma con iniziative come queste puntiamo a lanciare un messaggio di speranza e positività per tutti i pazienti del nostro comprensorio, oltre il mero significato sanitario di diagnosi e cura.”
VIDEODICHIARAZIONI
Bartolino Leone

C'è posta per "Il Notiziario". "Lipari, a Serra ponte lesionato. C'è pericolo...?"
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Caro direttore,
ora che per la chiusura della strada di Bagnamare tutto il traffico automobilistico anche dei mezzi pesanti è stato trasferito sulla sempre piu' martoriata strada di Serra (e non sappiamo ancora per quanto tempo...!!!) mi chiedo se il vecchio ponte che si nota nella foto è in condizioni di sopportare tutto questo carico?
Dai segni che si possono notare nella carreggiata direi proprio di no, considerato che in piu' parti la strada è già lesionata.
Mi auguro che prontamente si possa fare una verifica per tranquillizzare tutti coloro che anche piu' volte al giorno vi transitano.
Cordialmente
Lettera firmata

Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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di Pina Cincotta Mandarano
Ci risiamo sempre con Panarea che non deve lamentarsi perché è un paradiso sempre. D’estate e d’inverno, ma anche in autunno ed inprimavera.
Finirà che Panarea è l’isola pizza 4 stagioni, buona per tutti e per tutti i gusti. Non si capisce se è un merito o un dispetto per la nostra piccola isola nel suo letargo invernale che dovrebbe finire prima dell'inizio. Altrimenti che paradiso é?
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Spiedini di scampi al prosciutto
Ingredienti (per sei persone): Un kg di scampi, 300 gr di prosciutto crudo tagliato grosso, qualche ramoscello di salvia, olio, un bicchierino di cognac, sale, pepe, un limone.
Pulire gli scampi dal tegumento e metterli a marinare per circa un’ora con il cognac, un po’ d’olio, il sale e il pepe necessari. Tagliare il prosciutto a fettine della misura degli scampi e formare gli spiedini alternando uno scampo, una fettina di prosciutto e una foglia di salvia.
Farli andare sulla griglia a calore vivace, ungendoli con l’olio della marinata rivoltandoli e levandoli in pochi minuti. Si servono sul piatto di servizio con fiocco di prezzemolo e spicchi di limone.

Eolie, che colori... VIDEO
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Bartolino Leone era in diretta

Capesante e capezzoli
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di Salvatore Leone
Nel momento della massima parità di razza e di genere ancora oggi si fa distinzione fra il capezzolo maschile e quello femminile. La modernità mantiene ancora questa divergenza senza accorgersi che fra capezzoli maschili e femminili nel piatto ci sono le capesante (nome d’arte pettine di mare) gratinate che sono uno degli antipasti natalizi più diffusi, soprattutto per la cena della Vigilia.
Lo “scapezzolamento” femminile in bella o brutta mostra sarà il tema principale per il 2020 solo per fregare la capezzolo-fobia digitale. Ecco come il seno piatto riporta alle capesante santificando che le donne possono arrivare all’orgasmo anche soltanto grazie alla stimolazione dei capezzoli. Ed allora, la donna dotata di un seno naturale, quasi inesistente diventa musa o santa. Cap…sante.
EOL MARE servizi marittimi Lipari

Info commerciale. Lipari, a Marina Lunga "L'Officina dei Ricambi" di Salvatore Stramandino
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica

Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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di Pina Cincotta Mandarano
Marco, il gabbiano del porto di Panarea, era uno di noi. Beveva la nostra acqua e mangiava nei nostri piatti. E' stato ucciso da un gatto domestico addetto ai topi. Erano davanti a quel piatto quando é stato assalito alle spalle senza possibilità di difesa.
Ha fatto una brutta fine. Per me, il motivo non è stata la lotta per il cibo ma l'invidia che é una brutta bestia. Anche gli animali si sono umanizzati. Marco da solo era diventato famoso, aveva scalato la fiducia di isolani e forestieri. Il gatto ha voluto eliminare il suo inaspettato concorrente.
Ci sarà sicuramente un cantautore o un poeta che ricorderà la scomparsa dell'uccello che camminava con noi e che nel momento in cui doveva volare allungò l'ala per salutare e si trovò la zampa assassina.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI:
Pomodori al formaggio
Preparazione: calcolate un pomodoro a testa. Scegliete pomodori tonti, sani, tutti uguali. Divideteli a metà e disponeteli in un tegame con la parte tagliata rivolta verso l’alto.
Tritate un bel pugno di prezzemolo, riempitene i pomodori, mettete su ciascuno un pizzico di sale e una goccia d’olio, coprite tutto con delle rotelline di formaggio groviera, Spargete un poco d’olio sul fondo del tegame, copritelo con un coperchio, mettetelo sul fornello con fiamma bassissima per 20 minuti circa. Il formaggio fonderà piano piano e i pomodori formeranno un delizioso sughetto adatto anche agli stomaci più delicati.

Da Messina in linea Tiziana Russo "La giornata nazionale Parkinson" VIDEO
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di Tiziana Russo
Strategie terapeutiche e nuove tecnologie riabilitative virtuali sono stati al centro del convegno e del simposio internazionale che si sono svolti a Messina, per aprire il week end dedicato all’approfondimento sulla malattia di Parkinson e che si conclude a piazza Cairoli dove sono programmati eventi ricreativi, musicali e di socializzazione per pazienti affetti dalla patologia e famiglie con persone malate.
Previsto un gazebo info point; all’iniziativa partecipanno, tra gli altri, gli ambasciatori del Gusto, il bakery chef Francesco Arena e il pasticciere Lillo Freni. Gli eventi si inseriscono all’interno della ‘Giornata nazionale del Parkinson 2019’ e sono organizzati dall’Irccs Centro neurolesi ‘Bonino Pulejo’ di Messina.
Nel corso della manifestazione si esibiranno anche l'Aeolian Dance Accademia di Mariuccia Iacono e Bartolo Bonfante e il gruppo musicale di Salvatore Naso di Lipari.
Il convegno, dal tema ‘Quando il gioco si fa duro: strategie terapeutiche e riabilitative del paziente con Parkinson in fase complicata’ si è svolto nella sala Borsa della Camera di Commercio ed è stato promosso dal Centro ‘Bonino Pulejo’, con il patrocinio del Comune di Messina, della Camera di Commercio di Messina e dell’Associazione italiana donne medico.
In contemporanea, nella sede del Caren Lab dell’Irccs Bonino Pulejo, in contrada Casazza, si è tenuto un simposio internazionale per approfondire l’uso delle avanzatissime tecniche e tecnologie riabilitative virtuali presenti nella struttura. Qui il confronto è stato tra esperti mondiali, provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna, Olanda e Austria.
Ad aprire il simposio, in video conferenza, i saluti del direttore amministrativo dell’Irccs di Messina, Maria Felicita Crupi, mentre i lavori sono stati coordinati dalla dottoressa Emanuela Mazzon, responsabile di Neuroimmunologia, Neurologia sperimentale e Biologia molecolare del Centro Neurolesi. Il focus internazionale è stato organizzato in partnership con ‘Motek aDIHbrand’, player mondiale nelle tecnologie riabilitative connesse alla realtà virtuale. Durante il focus tecnico si sono evidenziate, con testimonianze dirette di pazienti affetti da Parkinson, i progressivi miglioramenti ottenuti grazie ai percorsi riabilitativi del Caren ‘Bonino Pulejo’.
I lavori del convegno alla Camera di Commercio sono stati introdotti dal direttore generale dell’Irccs ‘Bonino Pulejo’ Vincenzo Barone e dal direttore sanitario, sempre dell’Ircss, Giuseppe Rao.
II direttore scientifico del ‘Neurolesi’ di Messina, il professore Dino Bramanti, ha voluto porre l’attenzione sull’importanza della giornata di studi: ‹‹Il Parkinson è una delle malattie più insidiose, silenti – spiega - e quando esplode è un grande problema dal punto di vista terapeutico e gestionale.
Per tali motivi l'attenzione mondiale su questa malattia è massima. Non è una patologia preoccupante in termine di numeri, ma è opportuno riflettere sull’evoluzione e organizzazione delle cure e sulle possibilità riabilitative che oggi abbiamo a disposizione. La conoscenza, la cultura e la tecnologia sono strumenti con i quali rispondiamo alla malattia di Parkinson che, purtroppo, non è ancora guaribile, ma sulla quale i progressi sono notevoli.
L’Irccs ‘Bonino Pulejo’ – ricorda Bramanti – è da anni impegnata su un altro fronte molto importante per i malati di Parkinson, l’inclusione: familiare, sociale e sportiva. Abbiamo realizzato il percorso dell'acuto; la neurologia d'urgenza ed è già pronta la neurologia di elezione, che spiegheremo, presentandola, prossimamente; la neuroriabilitazione e la telemedicina. L’ inclusione – ricorda il direttore scientifico – significa nuova vita per coloro che non hanno più armi per potersi inserire, per potersi affermare, per potere essere autonomi. Noi stiamo lavorando instancabilmente su questo progetto che nei prossimi anni è l'obiettivo principale di tutte le scienze italiane››.
‹‹Sono circa 250mila i malati di Parkinson in Sicilia – ha ricordato la dottoressa Silvia Marino, neurologo del’Ircss Centro Neurolesi Bonino Pulejo, È una patologia altamente invalidante per il paziente e impattante anche per le famiglia o per chi se ne prende cura. Voglio dare, però, un messaggio di speranza – prosegue - oggi abbiamo numerose terapie che riescono a ridurre e rallentare la progressione della malattia, se diagnosticata in tempo.
E la diagnosi tempestiva è un passaggio importante: come importante è la rete che va fatta per combattere il Parkinson a partire dai centri di riferimento che se ne occupano sul territorio, i medici di base e di medicina generale. Le armi ci sono – osserva Marino - le nuove formulazioni orali, sono delle terapie più complesse come l'infusione duodopa o terapie chirurgiche come la Dbs o, negli ultimi anni, il trattamento con ultrasuoni focalizzati.
L'Irccs Neurolesi Bonino Pulejo ha la possibilità di erogare la maggior parte di queste terapie complesse – conclude - insieme a un trattamento riabilitativo intensivo per i pazienti affetti dal Parkinson, che aiutano a migliorare la qualità di vita››.
Il convegno che si è articolato in tre sessioni, mattina e pomeriggio, ha analizzato, in particolare, la fase più avanzata e complicata della malattia e i suoi molteplici aspetti.
Per tali motivi le relazioni hanno coinvolto l’insieme delle figure professionali fondamentali per la cura e l’assistenza dei pazienti affetti da Parkinson, dai neurologi, ai fisioterapisti, gli infermieri, i logopedisti, psicologi – psicoterapeutici, assistenti sociali, biologi nutrizionisti e tecnici di neurofisiopatologia.
Una finestra molto importante è stata dedicata alle terapie chirurgiche utilizzate nel trattamento della malattia, specie quando la terapia orale non è più sufficiente. Un focus, poi ha riguardato, l’utilizzo della innovativa MRgFus, una tecnologia che è in dotazione in Italia all’Irccs Neurolesi ‘Bonino Pulejo’ e in soli altri quattro centri della Penisola. ‹‹L’MrgFus - spiega il neurologo dell’Ircss di Messina Giuseppe Di Lorenzo - utilizza ultrasuoni focalizzati, guidati dalla risonanza, che creano delle lesioni (ustioni) all'interno del cervello in zone da noi controllate e queste lesioni migliorano dei sintomi del Parkinson. Questa tecnica ci darà la possibilità anche in futuro di trattamenti ancora migliori››.
I neurochirurghi Angelo Lavano e Domenico La Torre, rispettivamente ordinario e associato di di Neurochirurgia all’Università degli Studi 'Magna Graecia' hanno fatto il punto sui trattamenti chirurgici per il Parkinson. ‹‹Il trattamento chirurgico di questa malattia ha una storia ultradecennale – spiega Lavano - già tra gli anni quaranta e fino agli anni sessanta sono state eseguite tutta una serie di lesioni su alcuni nuclei della base cranica, per ridurre la funzionalità di alcuni circuiti.
Poi con la scoperta della levodopa, c'è stato un trend calante nell'utilizzo della chirurgia nel Parkinson. Negli anni Novanta, con un incremento del progresso medico scientifico, la scoperta della possibilità di impiantare degli elettrodi all'interno di nuclei ben precisi, collegati a un generatore di impulsi molto simile a un pacemaker cardiaco ha condotto a una svolta della terapia, la cosiddetta Dbs, Stimolazione cerebrale profonda (Dbs) per il trattamento dei disordini del movimento.
La Dbs prevede in ogni caso l'effettuazione di un piccolo foro all'interno del cranio e l’introduzione di elettrodi nell'encefalo. Invece – continua il neurochirurgo - i nuovi sviluppi prevedono l'uso degli ultrasuoni focalizzati: lo stesso nucleo su cui veniva messo l'elettrodo è, invece, bloccato dall'uso di ultrasuoni senza che ci siano fori nel cranio, né rischi per il paziente.
Questa nuova tencologia, appunto ka MRgFus può essere applicata, ed utile solo sul disturbo del tremore di Parkinson, ma non su altri sintomi legati alla malattia, come la lentezza o l'impossibilità dei movimenti››.
Domenico La Torre, spiega in dettaglio la Dbs: ‹‹È un intervento chirurgico che si può effettuare anche in anestesia locale e permette di poter modulare l'attività di nuclei profondi nel cervello e quindi di consentire ai pazienti parkinsoniani di avere un recupero dei deficit cardini della malattia, in particolare il tremore, la bradicinesia e la rigidità".
Cibo e prevenzione, infine, un connubio ormai accertato in medicina, per i migliorare le condizioni di vita e di salute, nei casi dei malati di Parkinson ha una valenza diversa ma importantissima, come spiega Saro Gugliotta, presidente di Slow food Sicilia: ‹‹Il tipo di dieta del malato può influenzare la terapia. Una dieta sbagliata può limitare gli effetti della somministrazione di levodopa, ad esempio mangiare molte proteine.
Meglio una dieta aproteica con carboidrati a pranzo e proteine a cena. Slow food sta lavorando in collaborazione con il Centro Neurolesi di Messina per gestire il cibo in modo sano e con meno problematiche nei pazienti parkinsoniani, applicando i principi della nostra mission. Abbiamo realizzato una brochure che dà già le prime indicazioni generali.
Faremo un lavoro di squadra con tutti colori che si occupano di Parkinson, in modo da dare benessere e migliorare le condizioni della persona malata: naturalità, stagionalità e prossimità territoriale sono tre elementi fondamentali sempre››.
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Tiziana Russo era in diretta
Bartolino Leone

C'è posta per "Il Notiziario". "Lipari, acqua a perdere con danni...". Via Garibaldi: lo sfogo di una mamma priva del prezioso liquido...
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di Serena Scoglio
1) Ennesimo reclamo di perdite di acqua.
Chiamato ai 3 numeri a nostra disposizione ma senza risposta la loro soluzio stata mettere un rubinetto che chiude l'acqua diretta quindi per loro il problema è risolto ma a noi non arriva acqua in casa.
Stamattina siamo andati a girare il rubinetto l'acqua in casa arriva ma il problema c'è di nuovo con la conseguenza che viale di fronte casa sta cedendo a causa dell'infiltrazione. Umidità in casa e la risposta di chi di competenza prendete un avvocato fate foto, fate una lettera e la mandate al comune.
Ma voi pensate che la mattina ci alziamo per andare a lavorare per pagare un avvocato per un danno causato dal comune?
Se qualcuno si facesse vivo e venisse a risolvere il problema, sarebbe meglio no?
2) Ringrazio Bartolino Leone per la visibilità del post e per avermi inviato il numero del signor Nello Vecchio della Geomar che ci ha finalmente risposto al telefono e molto gentilmente si è reso disponibile per provvedere a segnalare, speriamo definitivamente, il problema che continua a sorgere spesso dato che si continua a rattoppare, invece di sostituire, una linea ormai vecchia e obsoleta. Ci auguriamo una giusta soluzione per il diritto comune di poter usufruire tutti della acqua senza continue perdite.
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Serena Scoglio
VIA GARIBALDI: LO SFOGO DI UNA MAMMA SENZA IL PREZIOSO LIQUIDO
Caro direttore,
Ormai è più di un mese che la via Garibaldi è senza acqua, bene primario, vorrei sapere se i nostri amministratori, coloro che abbiamo eletto si trovano nelle nostre stesse situazioni, siamo stanchi, siamo arrabbiati, siamo si può dire incazzati? Ci sono anziani, disabili, bambini, più volte ci siamo recati negli uffici competenti, chiedere cortesie, per favore, e loro come risposta che fanno? “A scaricabarile”... Però se uno paga arriva l'autobotte d’acqua. Io da cittadina che paga le tasse mi rifiuto di essere presa in giro da chi sta nel "palazzo" e chiedo ai cittadini liparoti di svegliarsi, di parlare, fate valere i vostri diritti perché loro se ne fregano di noi tutti. Quando si andrà a votare fate attenzione non vendetevi per un caffè...
Mi scusi per lo sfogo ma insieme alla mia famiglia non ce la facciamo piu'... Grazie ancora
Lettera firmata

Filicudi, 2 milioni e 200 mila euro per la strada di Pecorini
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Da cinque anni, ormai, l'intera borgata di Pecorini a mare, nell'isola di Filicudi, nell'arcipelago delle Eolie, è costretta a vivere lunghi periodi di isolamento per la chiusura - che a più riprese si è resa necessaria - della strada provinciale che la collega con il porto. I costoni di roccia che la sovrastano, infatti, non sono mai stati messi in sicurezza e puntualmente, nei periodi di pioggia intensa, sull'asfalto finiscono massi e detriti. In questi casi, centinaia di abitazioni, ma anche diversi esercizi commerciali diventano raggiungibili solo via mare e risulta pure impossibile ogni collegamento con l'unico molo che costituisce un attracco alternativo, quando quello del porto risulta inagibile.
Necessario, dunque, rimuovere al più presto disagi e pericoli per abitanti e turisti, con un intervento di recupero del manto stradale e di consolidamento dei versanti che lo costeggiano. Ci penserà l'Ufficio contro il dissesto idrogeologico guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Dalla Struttura diretta da Murizio Croce si è già provveduto a bandire la gara per progettare l'intervento per il quale, complessivamente, sono stati stanziati due milioni e 200mila euro.
Sarà necessario rifare l'intera pavimentazione, attraverso la scarifica di alcune parti, e livellare e stendere il tappetino di usura per l’intera larghezza e lunghezza della carreggiata. Da ripristinare anche le strisce di margini e la segnaletica stradale, sia orizzontale che verticale. Sulle pareti di roccia saranno collocate reti paramassi mentre, lì dove si è verificata una frana, sarà realizzata una gabbionata.

Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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di Pina Cincotta Mandarano
Panarea in questi ultimi 60 anni è sempre stata regina di ricchezza. Il terrirorio limitato dell’isola vive esperienze diverse e spesso arricchite di persone e personaggi vecchi e nuovi.
Per il bene dell’isola si è sempre detto. Per il bene di alcuni dice invece la vecchia guardia che guarda i mutamenti e ascolta le urla nel silenzio più grande. Compreso quello del mare.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI:
Insalata di capperi
Mettete insieme un pugno di capperi sott’olio, una patata bollita tagliata a tocchetti, dieci olive nere, un pomodoro verde tagliato a fettine sottili, una piccola cipolla rossa tagliata a fettine trasparenti, un’acciuga sott’olio, sale, pepe nere, origano ed olio.
L’aggiunta di un pò di sgombro rende quest’insalata ancora più saporita.

Eolie, il contributo di sbarco per i turisti potrebbe arrivare a 10 euro
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- Categoria: Notizie
Il Comune di Venezia è autorizzato «ad adottare nelle proprie politiche di bilancio, in alternativa all'imposta di soggiorno, l'applicazione del contributo di sbarco previsto per le isole minori. Inoltre, l'importo massimo consentito per entrambe tali misure è elevato a 10 euro». È quanto prevede, all'articolo 1, il comma 1129 del maxiemendamento alla legge di bilancio per il 2019 appena approvata dal Parlamento. Si tratta della cosiddetta “tassa di sbarco”, in sostanza un ticket di ingresso tra i 2,5 e 5 euro già previsto per alcune isole minori come le Eolie e l’Elba per chi - con qualunque vettore - arrivi a Venezia per turismo e non pernotti nella città lagunare.
La strada del sostituto d’imposta
Tra i destinatari, oltre ai turisti “mordi e fuggi”, anche i passeggeri delle grandi navi da crociera. La misura fiscale, si legge nel dossier parlamentare che spiega i contenuti della manovra, «potrebbe conseguire un effetto selettivo e moderare l'accesso delle cosiddette grandi navi alla zona lagunare». L'ipotesi è che la nuova tassa di sbarco per Venezia funzioni con sostituto d'imposta: a pagare, come sovrapprezzo sui biglietti, dovrebbero essere cioè le compagnie che fanno servizio di trasporto - pullman, aerei, navi da crociera – a fini commerciali in arrivo a Venezia.
Possibile gettito tra i 40 e i 50 mln di euro
Secondo le prime stime, dalla nuova tassa potrebbe maturare un gettito annuo tra i 40 e i 50 milioni di euro. Gli operatori del settore turistico, pur non esponendosi ufficialmente, ipotizzano infatti che su una platea complessiva di circa 20 milioni di arrivi “giornalieri”, diminuita per approssimazione alla metà - 10 milioni - per le categorie esentate (lavoratori, studenti, chi fa visita a parenti veneziani) e una tassa pari all'attuale imposta di soggiorno (5 euro), si potrebbe arrivare facilmente a una cinquantina di milioni di euro l'anno. Cifra tutta da verificare, per eccesso o per difetto, computabile solo quando verrà emanato un regolamento sulle modalità e sulle categorie oggetto del contributo. L'imposta di soggiorno pagata oggi da chi dorme nelle strutture ricettive veneziane genera invece oltre 30 milioni di euro l'anno, 33 milioni il dato nel 2018.
La soddisfazione di “Venessia.com”
Plaude alla nuova tassa turistica Matteo Sechi, portavoce dell'associazione “Venessia.com”, che si batte per la difesa della città lagunare dal turismo di massa. «La “tassa di sbarco” punta giustamente a “colpire” i turisti giornalieri, che sono la maggior parte dei visitatori della città, ma portano in termini di fatturato solo il 30% a fronte del 70% portato dai pochi milioni di pernottanti che pagano da anni la tassa di soggiorno», spiega Sechi. I turisti giornalieri, prosegue, «sono i responsabili degli intasamenti che tanto mettono in difficoltà la cittadinanza. Da anni i veneziani chiedono misure concrete per gestire le masse turistiche e adesso che finalmente c'è la possibilità di sfruttarle economicamente e cercare quindi di gestirle e contarle».
Bocca (Federalberghi): giusto, nostre città come musei
D'accordissimo sul balzello introdotto dalla manovra anche Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, perché «le nostre città sono musei: come accade nei musei, è giusto pagare il biglietto d'ingresso». Il modello di tassazione previsto per Venezia, auspica Bocca, dovrebbe essere «mutuabile anche in altri centri che soffrono di sovraffollamento». «Finora - spiega - è toccato soltanto ai turisti che soggiornavano negli alberghi di Venezia “pagare il conto”, quella tassa di soggiorno da cui era esente chi dormiva in altre località o trascorreva soltanto la giornata in città, creando un enorme sovraffollamento. È giusto, invece, che paghino il biglietto di ingresso anche coloro che non lasciano ricchezza alla città, che sostengano anche loro i bilanci di destinazioni di questo tipo».(v.nuti ilsole24ore.com)

Italia
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di Salvatore Leone
Gli italiani vanno dove le tasse costano meno. Sia che siano industriali e sia che siano pensionati. Cosi l'Italia resta senza entrate e resta in mano a politici che non sanno cosa fare, che danno il reddito di cittadinanza a tutti.
A pigri, mafiosi, speculatori, spacciatori, furbastri ed evasori. Mentre il territorio é a pezzi per i terremoti, le mareggiate, le piogge, le tangenti ed il fallimento delle grandi opere. L'Ilva non é altro che una Termini Imerese più grande. Si è creata la morte ambientale per creare il funerale industriale.
EOL MARE servizi marittimi Lipari

Info commerciale. Lipari, a Marina Lunga "L'Officina dei Ricambi" di Salvatore Stramandino
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica

Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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di Pina Cincotta Mandarano
A Panarea mi fanno notare come la politica si chiama sempre più con il nome degli animali di mare e di terra. Dopo i grillini arrivano le sardine.
Questo che vuol dire? Che passiamo dai grilli che cantano al silenzio dei pesci. Allora i politici eoliani potrebbero, tranquillamente chiamarsi asinelli e totanelli. Giusto per dare più equilibrio al nuovo che avanza.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI:
Spicchitedda
Ingredienti: 1 kg. farina, 250 g. strutto, 200 g. zucchero, una bustina di lievito per dolci, vino cotto q.b., qualche chiodo di garofano, un pizzico di cannella e camommo(cardamomo) tritati.
Preparazione: impastare tutto insieme aggiungendo il vino cotto a piccole dosi durante la lavorazione (quanto ne prende la farina). Allargare la pasta fino a un centimetro di altezza circa, tagliare la pasta in strisce di un centimetro di larghezza e 10 centimetri di lunghezza e farli arrotolare. Sopra si possono decorare con mandorle o noci. Infornare a 120 gradi per 15-20 minuti.

Eolie, i capperi diventano "Dop"
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Ci siamo. Novanta giorni, tre mesi, perché la Dop Capperi delle Eolie sia registrata e diventi ufficiale su tutto il territorio europeo.
Ieri la pubblicazione nella Gazzetta Europea, come ha fatto sapere Luigi Polizzi, dirigente del Ministero delle Politiche Agricole. Ora i 27 stati membri avranno solo quest'arco di tempo per proporre le loro opposizioni. Un'ipotesi remota, ma plausibile. Quindi serve pazienza e incrociare le dita. Se tutto filerà liscio, a marzo 2020 sarà ufficiale la Dop Capperi delle Eolie. Non sarà la trecentesima dop italiana, perché le "concorrenti" Mozzarella Gioia del Colle Dop e Provola dei Nebrodi sono più avanti nelle pratiche burocratiche e, quasi sicuramente, saranno ufficializzate prima di quella dei capperi siciliani. "E' una meravigliosa opportunità per tutto l'arcipelago delle Eolie - ha detto Nino Caravaglio, uno dei produttori dei capperi di Salina - Una dop che consentirà di unire tutti i nostri territori e iniziare un rilancio della coltivazione dei capperi, cercando anche di creare incentivi per i giovni che vogliono entrare in agricoltura e che qui hanno davvero pochissime possibilità".
La dop, dunque, fra quattro mesi circa sarà realtà. Il consorzio sarà composto da una sessantina di aziende delle isole. E il disciplinare consentirà di coltivare capperi in tutte le sette isole dell'arcipelago delle Eolie. Le più vocate sono sempre Salina e Lipari, ma si ottengono buoni prodotti anche ad Alicudi e Stromboli. L'identità delle isole sarà sempre mantenuta in etichetta, perché i produttori, o chi venderà i capperi, potranno inserire in etichetta l'isola di origine dei capperi stessi. Una dop, dunque, che intende unire le sette isolette del Tirreno un po' come aveva fatto la Doc Malvasia delle Lipari che all'inizio era stata vista come uno "scippo" dell'isola di Lipari a Salina, ma che invece ha contribuito a diffondere questo prodotto nel mondo grazie all'antico nome dell'arcipelago messinese.
Oggi la produzione di capperi si attesta sulle 600/700 tonnellate all'anno. Circa la metà dei capperi delle Eolie, in questo momento, provengono da Salina. Un chilo di capperi viene venduto ad un prezzo medio di 15 euro al chilo. La Dop, però, ha l'obiettivo di far aumentare questa produzione, visto che il mercato ha una domanda che non riesce a soddisfare tutti gli anni. Il disciplinare prevede anche la possibilità di produrre capperi e di venderli a chi li può commercilizzare. Il ruolo che nel mondo del vino viene definito del "conferitore". Si potrà, inoltre, prevedere una linea "non dop". Ma non sembra una scelta logica. La certificazione dei capperi e quindi i relativi contorlli sul rispetto del disciplinare, saranno affidati all'istituto zooprofilattico di Palermo. (G.V.cronachedigusto.it)
LIPARI - I capperi eoliani diventano "Dop". Il decreto del ministero delle politiche agricole è stato pubblicato nella Gazzetta Europea. Per la registrazione e l'ufficialità occorrerà attendere tre mesi, anche per esaminare eventuali ricorsi. Il consorzio eoliano è composto da una sessantina di aziende che li producono in tutte le sette isole. Nelle Eolie se ne raccolgono circa 600-700 tonnellate all'anno. La maggior parte proviene dall'isola di Salina. Il costo dei capperi è di 15 euro al chilo. La Dop punterà a far aumentare la produzione che per ora non riesce a soddisfare le richieste. L'iniziativa era stata contestata dai tre sindaci di Salina con un ricorso al ministero delle Politiche agricole e all'assessorato regionale all'Agricoltura. Clara Rametta, Riccardo Gullo e Domenico Arabia, primi cittadini di Malfa, Leni e Santa Marina Salina, sostenevano che "se Dop (denominazione origine protetta) deve essere, deve denominarsi cappero di Salina, così come è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, e non genericamente cappero delle Eolie".(ANSA)

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, meno 10 giorni dal collegamento internazionale dalla scuola media "Santa Lucia" con l'astronauta catanese Luca Parmitano
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Lipari - Meno 10 giorni dal collegamento internazionale dalla scuola media "Santa Lucia" con l'astronauta catanese Luca Parmitano.
Fervono i preparativi e le prove portate avanti dall'associazione degli Amatori Eoliani guidati da Pino Orto. Stamane coinvolti anche docenti, alunni, tecnici e operatori vari.
Prove superate a pieni voti.
Le interviste alla professoressa Alessandra La Camera, al presidente Orto, agli allievi e c'è anche la "mascotte" del Notiziario Gianluca Muleta.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
10 OTTOBRE 2019
29 OTTOBRE 2019

C'è posta per "Il Notiziario". "Lipari, vicolo con lampadina fulminata c'è rischio per anziani e bambini...". E non è l'unico caso...
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Gentile direttore,
potresti aiutarmi per quella benedetta lampadina di vico Ulisse, che da quasi 2 settimane non funziona?
Siamo sempre al buio! E' assurdo! E qui abitano bambini e anche persone anziane. Prima o poi qualcuno inciampa, visto che non si vede bene! Siamo a due passi dal Corso e mi chiedo se è normale una cosa del genere? Mi risulta che pure piazza Mazzini la sera è al buio e in una tua intervista ho sentito che al sig Biviano di Malopasso-Lami, che nel 2019 vive in condizioni da 3° mondo, per l'unico torrente dell'isola non diventato stradella, vicino casa ha una lampadina da sostituire.
Vedi di sensibilizzare chi di dovere: personalmente ho telefonato a tutti gli interessati, ma mi sa che è una partita di...ping pong. Se puoi fare qualcosa sarebbe ottimo. Grazie
Lettera firmata

Eolie&Aeroporto - Voglia di volare oltre l'orizzonte
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Di seguito l' ATR42 uno dei modelli di aereo, civili, di protezione civile e militare, che possono decollare ed atterrare da un'aviopista ipotizzabile a Lipari.
L'ATR 42 Colibrì è un aereo di linea regionale bimotore turboelica, impiegato per il trasporto di passeggeri su tratte a corto raggio. Come tutti i turboelica, è caratterizzato da forte accelerazione in fase di decollo, bassi consumi e possibilità di partire anche da piste corte.
La versione ATR 42-500 è la versione migliorata dell'ATR 42-320 ed è quella attualmente in produzione. Le differenze maggiori sono il restyling degli interni, la dotazione di motori più potenti (PW 127Es) in modo da consentire una maggiore velocità di crociera (565 km/h o 305 nodi), un'autonomia massima di volo di 1850 km, il cockpit, un nuovo sistema di frenatura e carrelli di atterraggio, il rafforzamento della struttura delle ali e della fusoliera.
ATR 42-600: versione passeggeri; versione caratterizzata da miglioramenti tecnologici che elevano l'efficienza e l'affidabilità, minor consumo di carburante e ridotti costi operativi, grazie ai nuovi motori PW127M che forniscono il 5% d'energia complementare termodinamica al decollo, migliorando così le prestazioni su piste corte, nella stagione calda e in alta quota. Questo, grazie alla funzione "Boost" che permette l'uso di questa potenza supplementare se le condizioni di decollo lo richiedono. Dotata di un nuovo cockpit, composto da cinque ampi schermi LCD, un computer multi-funzione (MPC), per migliorare la sicurezza del volo e le capacità operative.
Lunghezza | 22,67 m |
---|---|
Apertura alare | 24,57 m |
Altezza | 7,59 m |
Superficie alare | 54,50 m² |
Peso a vuoto | 10 285 kg |
Peso max al decollo | 16 700 kg |
Passeggeri | da 42 a 50 |
Capacità | 4 000 kg (ATR-42 Cargo) |
Capacità combustibile | 4 500 kg |

La vignetta di Silvana Clesceri "In attesa del punto nascite. Almeno sognare si può..."
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Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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- Categoria: Opinioni
di Pina Cincotta Mandarano
C’è un modo diverso per ammirare, godere e criticare Panarea. Avere gli occhi di nonna, di madre e di figlia contemporaneamente.
Vivere Panarea è una responsabilità che pochissimi si prendono e spiegano cosa fare, cosa prendere e cosa lasciare. Essere abitanti di Panarea è un titolo di studio preso durante la vita trascorsa nell’isola con i bocconi amari che si digeriscono come dolci facendo finta di niente.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI:
Crocchette di carote
Ingredienti 1 Kg. di carote, burro, 2 uova, 6 cucchiai di grana, 1 pizzico di noce moscata, pane grattugiato, semi di papavero, sale, pepe e olio.
Preparazione: lessare le carote e insaporirle col burro, poi setacciarle. Incorporare l’ uovo, la grana, noce moscata, sale, pepe e il pane grattugiato. Amalgamare bene tutto e passare le crocchette nell’ uovo poi nel pane grattugiato. Friggerle nell’olio bollente e spolverare con semi di papavero.

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Torino, Angelo Sidoti da i numeri a Gennaro Leone
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Nella redazione del Nord Italia del Notiziario, il principe dei numeri Angelo Sidoti tira le somme, sottrae, divide e moltiplica.
Si parla sui silenzi dei numeri, sugli accessi agli atti, sull’assenza dei bilanci di alcune società straniere e italiane che operano e opereranno sul territorio eoliano fatto anche di pomice con bilanci ancora da presentare e altro ancora…

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Messina, "il mio primo anno di commissario e di direttore generale del Papardo...". Parla il dottor Mario Paino
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Lipari - "Il mio primo anno di commissario e di direttore generale al Papardo di Messina".
Per il dottor Mario Pajno, è già tempo di bilanci a quasi un anno dall'insediamento in quello che è divenuto un "Ospedale d'Eccellenza", oltre che la struttura sanitaria anche degli eoliani.
L'intervista.
Bartolino Leone era in diretta
NOTIZIARIOEOLIE.IT
18 NOVEMBRE 2018
Messina, il Dg del "Papardo" Mario Paino "Al buio oltre la siepe preferisco il cuore..."
22 GENNAIO 2019
22 FEBBRAIO 2019
"Papardo", "Carenza sangue": nuovo appello ai messinesi
1 MARZO 2019
7 MARZO 2019
6 APRILE 2019
25 APRILE 2019
Lipari, l'avvocato Giancarlo Niutta passa al "Papardo"? Incontro con il Dg Mario Paino
28 MAGGIO 2019
2 LUGLIO 2019
21 LUGLIO 2019
3 OTTOBRE 2019
11 OTTOBRE 2019
12 OTTOBRE 2019
1 NOVEMBRE 2019
Lipari, via-vai dell'elisoccorso. Il "Papardo" sempre piu' l'ospedale degli eoliani...
26 NOVEMBRE 2019

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, "tribunale da smantellare, le strade a rischio e porti carenti. Quali le novità...?". Parla il vice sindaco Gaetano Orto
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Lipari - Tribunale da smantellare, le strade di Bagnamare, di Serra, di Calandra e di Porticello a rischio.
Sulle problematiche piu' attuali ampia intervista all'avvocato Gaetano Orto, vice sindaco del Comune di Lipari.
Ma si parla anche delle opere a mare che per ora sono all'ordine del giorno: il lungomare di Canneto, la difesa dell'abitato di Acquacalda e i lavori nella banchina di Sottomonastero.
Naturalmente non si poteva non parlare delle prossime elezioni e soprattutto delle candidature a sindaco...
NOTIZIARIOEOLIE.IT
12 GENNAIO 2019
15 NOVEMBRE 2019
18 NOVEMBRE 2019
23 NOVEMBRE 2019
Lipari-Elba-Ischia, "i tribunali non si toccano..."
25 NOVEMBRE 2019
26 NOVEMBRE 2019
Lipari&Tribunale, la politica lo salva il potere giudiziario lo smantella... Il Punto e Virgola

Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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- Categoria: Opinioni
di Pina Cincotta Mandarano
Quale futuro per Panarea? Intanto i miei vecchi mi hanno testamentato che il futuro si lascia nelle mani dei giovani che hanno avuto voglia d’imparare per poi insegnare la cultura dell’isola con i suoi flussi turistici di oggi e con la conservazione di madre natura come ieri.
Un fermo biologico a Panarea serve subito. L’isola si sta consumando sotto e la politica dice di vedere e invece non conosce perché in altre faccende affaccendata.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Frittelle di ricotta
Ingredienti: 400 gr di ricotta, 50 gr di uva passa, 20 gr di farina, 3 uova, 2 cucchiai di rum
Preparazione: versare la pasta, ottenuta lavorando gli ingredienti, a cucchiaini nello strutto bollente e servire le frittelle ottenute calde cosparse di zucchero.

Amam, approvato il bilancio. Sindaco De Luca "Adesso il rilancio con aumento di capitale"
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Oggi è stato approvato il bilancio 2018 di AMAM, l'azienda che a causa di consistenti debiti e falsi crediti era sull'orlo della liquidazione. Inoltre è stata deliberata una ricapitalizzazione pari a 5 milioni di euro.
"Oggi - afferma il Sindaco di Messina on. Cateno De Luca - finalmente è stato possibile approvare il bilancio 2018 e ripianare il passivo derivato dalla svalutazione dei crediti causata da scellerate scelte del passato. Azzerando il credito di circa 7 milioni di euro che il Comune di Messina vantava nei confronti di AMAM, è stato possibile approvare il bilancio senza perdite".
Inoltre - continua il Primo cittadino - si è deciso di restituire anche gli utili che AMAM aveva già versato al Comune, appianando anche quelli di previsione derivati dalle illecite scelte del precedente piano di riequilibrio finanziario".
Nell'ottica del ruolo che AMAM deve avere per la gestione complessiva nell'ambito della provincia di Messina, è stato deciso di ricapitalizzare con 5 milioni di euro l'azienda a fronte dei compiti che deve svolgere nella gestione del Servizio idrico.
"Con queste risorse - conclude il Sindaco peloritano - AMAM si potrà occupare anche della gestione delle acque bianche, per risolvere i problemi che a Messina si verificano ad ogni pioggia, oltre che a sostenere gli ingenti investimenti per la ricerca idrica e la riqualificazione della rete di distribuzione con la messa a regime del serbatoio Montesanto".
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22 MARZO 2019
15 SETTEMBRE 2019
6 OTTOBRE 2019
