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Lipari - Sono stati 4 ieri mattina gli isolani denunciati per non aver rispettato il decreto governativo. 2 erano in quarantena... Parla il sindaco Marco Giorgianni
NOTIZIARIOEOLIE.IT
Lipari - Una coppia di isolani è stata denunciata dalla polizia municipale. Era in quarantena e stamane con l'aliscafo della Liberty Lines da Milazzo è rientrata sull'isola senza attenersi al decreto governativo. L'accertamento è stato fatto appena i due sono sbarcati al porto di Sottomonastero di Lipari. Diventano sette i denunciati dalla polizia municipale dopo i serrati controlli che sono eseguiti nelle strade e nei porti delle isole.
(ANSA) LIPARI - Quattro persone sono state denunciate dalla polizia municipale a Lipari per non aver rispettato il decreto governativo sul coronavirus. Due erano addirittura in quarantena a Milazzo, ma sono riusciti a raggiungere l'isola. Appena sbarcati sono stati fermati dalla polizia municipale. "Abbiamo proceduto a denunciarli - puntualizza il sindaco Marco Giorgianni - perchè una volta iniziata a Milazzo la quarantena doveva proseguire lì". Il secondo caso ha riguardato una coppia di eoliani proveniente dall'estero.
LA REPLICA DELL'IMPRENDITORE FABRIZIO FAMULARO
di Fabrizio Famularo
A seguito del mio rientro da Londra con la mia famiglia, si sono scatenate un po’ di polemiche sui social. Non è mia abitudine partecipare, solitamente, a queste diatribe sterili e inutili su Facebook. Ma, dato il momento delicato, vorrei precisare quanto segue: 1. Siamo tornati a Lipari giorno 27 marzo e stiamo tutti bene. 2. Il nostro rientro è avvenuto con voli Alitalia organizzati dalla Farnesina. 3. Una volta giunti in Italia, abbiamo esibito alla polizia di Stato la nostra documentazione, che si è dimostrata in linea con le procedure richieste dal ministero degli Esteri. 4. Ho organizzato il mio viaggio di rientro a Lipari sin dallo scorso 17 marzo, informando l’Ambasciata, la regione Sicilia e il comune di Lipari. 5. Il giorno del nostro rientro a Lipari, abbiamo viaggiato con altri isolani che, come noi, rientravano da Londra, diretti a Salina, con la medesima procedura. 6. È un momento difficile per tutti. Cerchiamo, prima di esprimere giudizi, condanne, di informarci su cosa prevede la legge (il che oggi è molto facile attraverso internet). Evitiamo di commentare se non sappiamo. 7. Chiaramente c’è molto nervosismo, ma il nostro riferimento deve sempre rimanere la legge e le istituzioni che la fanno eseguire. 8. In conclusione, auguro a tutti di superare questo momento così difficile, cercando il più possibile di stare uniti. Solo così riusciremo a vincere questa battaglia.
I COMMENTI
di Giorgio Giuffrè* In queste ore di grande preoccupazione per la nostra salute, ho assistito ad una scena vergognosa di due signori un uomo ed una donna, mentre aspettavo il mio aliscafo per rientrare nella mia residenza a Salina di rientro dal mio Lavoro in Ospedale, erano le ore 9,45 di ieri, due persone scendono dall’aliscafo accompagnate dal comandante, entrambe con mascherine.
Giunti in banchina l’uomo comincia ad urlare contro il Comandante dall’aliscafo, accusandolo a suo dire di averli maltrattati, mortificando la loro dignità per averli costretti ad essere ospitati sul ponte di comando dell’aliscafo.
Appena scesi, accolti dalle forze dell’ordine, che stavano facendo controlli serrati a tutti i passeggeri in arrivo, il signore urlando ed imprecando contro il comandante chiedeva del sindaco, voleva essere portato subito dal Sindaco per protestare e procedere alla denunzia del comandante, che, da gran signore non ha per nulla ribattuto, ma sensibilmente provato, ha solo detto, questo è il ringraziamento per averli ospitati sul ponte e su questo aliscafo. Credo di avere intuito che fossero in quarantena fuori isola è che rientrassero al domicilio.
Questa è la cronaca. Vergogna è il mio commento. Sono Medico del Ps a Lipari e solo Dio sa quali sforzi si stanno facendo per arginare questa terribile pandemia, ed a quali rischi siamo esposti, noi sanitari e tutta la popolazione.
Il comportamento di questi “Signori” ha messo e mette in pericolo la vita di tanti Liparesi per la salvezza della quale sto spendendo tutte le mie energie.
La quarantena dei Signori probabilmente si concluderà con un tampone negativo, avranno scansato il virus ma resteranno malati di arroganza e maleducazione!!! VERGOGNA!!!
*Responsabile FIMMG ES
di Lelio Finocchiaro
Oggi sono poche le attività cui è permesso continuare , in quanto giudicate essenziali, a lavorare a battente aperto. Si è visto che contrarre l'orario di apertura provocava assembramenti e quindi tali attività sono aperte mattina e sera.
Dato che le passeggiate sono vietate e che i negozi sono chiusi per le restrizioni vigenti, non si potrebbe prendere in considerazione la possibilità di permettere alle auto di raggiungere gli esercizi in questione per tutto il tempo della loro apertura, visto che con l'attuale orario di isola pedonale, adesso forse superflua, inevitabilmente l'accesso, ad esempio al supermercato ma non solo, è automaticamente spostato quasi per intero nelle ore mattutine?
Limitatamente al periodo emergenziale, questo potrebbe favorire un' ulteriore diminuzione del rischio di incontro.
Grazie.
di Marco Giorgianni*
Al fine di meglio chiarire le disposizioni in materia di spostamento da e per le Isole del Comune di Lipari, in base alle normative nazionali e regionali e all’applicazione delle ordinanze sindacali in materia di misure di contenimento del contagio da virus Covid-19, si specifica quanto segue.
- Le persone possono far rientro sul territorio del Comune di Lipari SOLO per i motivi previsti dalla legge ovvero situazioni di assoluta necessità, comprovate esigenze lavorative e motivi di salute documentati, e per cui è obbligatorio produrre autocertificazione.
- Tutti i viaggiatori in arrivo o in partenza sono sottoposti a controllo sanitario al porto di Milazzo.
- Lo strumento, stabilito per legge, discriminante rispetto al poter o non poter viaggiare è l’autocertificazione: coloro che hanno diritto a viaggiare lo potranno fare in base a quanto dichiarato nella propria autocertificazione, di cui si prendono la responsabilità, dichiarando inoltre di essere a conoscenza delle normative e delle conseguenze sanzionatorie economiche e penali.
- Le agenzie non sono tenute ad emettere il biglietto se le autocertificazioni non sono conformi a quanto previsto dalla legge. Non possono rifiutarsi di emettere il biglietto se con l’autocertificazione il cittadino attesta il proprio diritto di viaggiare.
- In via straordinaria e unica nel territorio della Regione Sicilia, le biglietterie trasmettono al Sindaco l’elenco dei viaggiatori e delle autocertificazioni per ogni corsa in tempo reale, così da poter immediatamente effettuare un ulteriore controllo sulla veridicità di quanto dichiarato e predisporre immediati controlli su casi sospetti.
- Le Forze dell’Ordine che verificano le autocertificazioni presso le agenzie non possono fare scattare e concludere una indagine sulla validità di ciò che tutti i passeggeri dichiarano, ma se il Sindaco o l’Amministrazione effettua una segnalazione o le Forze dell’Ordine hanno un immediato riscontro sulla infondatezza delle dichiarazioni, eseguono la giusta verifica sul rispetto delle norme e, in caso di violazione, procedono con la multa o la denuncia. Non è previsto dalla legge nè l’arresto o il fermo né l’accompagnamento coatto.
- L’indirizzo da parte dell’Amministrazione è quello di far svolgere la quarantena a Milazzo, in quanto Comune in cui ne viene verificato l’obbligo a chi non ha il diritto legale di arrivare alle Eolie, presso struttura alberghiera come da indicazione della Regione Siciliana. Non esiste, tuttavia, legge o norma che permetta alle Forze dell’Ordine, tantomeno a una Amministrazione locale, di impedire a un domiciliato o residente di raggiungere la propria abitazione salvo denunciarli, anche penalmente, in caso di violazione delle disposizioni.
- L’Amministrazione effettua quanti più controlli possibile con la Polizia Municipale per denunciare chi contravviene alle norme, accompagnare ciascun soggetto presso la propria abitazione e vigilare sulla quarantena con accertamenti regolari sull’effettivo isolamento di chi è posto in quarantena e sui rispettivi familiari, seppur quarantena precauzionale.
- Non esiste legge o possibilità per le Forze dell’Ordine, tantomeno per una Amministrazione locale, di rimandare indietro un domiciliato o residente, come i casi di tutta Italia hanno ampiamente dimostrato, salvo che si tratti di una zona rossa definita e chiusa da Ordinanza del Presidente della Regione o da Decreto del Presidente del Consiglio perché area di focolaio.
Per tutto questo, con ancora più forza e determinazione, invitiamo TUTTI al più serio e rigido rispetto delle regole a tutela della salute di se stessi, dei propri familiari e di tutta la comunità.
----In riferimento all’articolo “Milazzo zona rossa? Si, se i contagiati ci passano sotto il naso!” pubblicato sul sito di informazione www.terminalmilazzo.com, si ritiene che i contenuti riportati dallo stesso, rispetto a quanto accaduto ieri al terminal aliscafi, siano del tutto privi di fondamento e travisino in maniera ingannevole e fallace la verità dei fatti, in particolare laddove si asserisce la quarantena delle due persone provenienti da fuori regione e diretti alle Eolie, senza specificare e chiarire che trattasi di quarantena precauzionale, come disposto dal Presidente della Regione Siciliana per tutti coloro che accedono al territorio siciliano da altre regioni e NON una quarantena obbligata da una accertata positività a coronavirus o una quarantena dovuta alla presentazione di sintomi sospetti.
Le due persone, il giorno precedente, erano stati posti in isolamento fiduciario a Milazzo, dopo i necessari contatti tra i Sindaci di Milazzo e Lipari, per garantire la sicurezza delle stesse e dei Milazzesi, all’interno di una struttura indicata dal Comune di Milazzo, a causa del fermo dei mezzi nautici per condizioni meteomarine avverse che non gli hanno permesso il rientro immediato presso la propria abitazione: una misura tesa ad assicurare il giusto annullamento di qualsivoglia contatto sociale, come garanzia della pubblica tutela, non avendo alternative diverse se non quella di lasciare “in giro” queste persone – cosa tra l’altro non consentita né dalla legge né dal buon senso. La mattina del 27 marzo 2020, la coppia ha raggiunto l’agenzia degli aliscafi, pur non essendo questo previsto per norma, con l’intenzione di partire e raggiungere il proprio domicilio per proseguire lì la suddetta quarantena precauzionale, dopo aver eseguito, come da protocollo per tutti i passeggeri, i controlli medici e della temperatura presso il presidio sanitario istituito nello stesso porto di Milazzo. Sono stati opportunamente segnalati alle Forze di Polizia, a cui non è data tuttavia dalla legge la possibilità di procedere a fermo o arresto, tantomeno è data alle Amministrazioni locali, le quali possono effettuare le giuste sanzioni e denunce del caso. Le due persone sono state fatte imbarcare separatamente dagli altri passeggeri, attesi a Lipari dalla Polizia Municipale che li ha scortati fino alla propria abitazione per proseguire l’isolamento domiciliare precauzionale così come previsto dalla norma Per tutto quanto sopra descritto, si chiede di rettificare immediatamente i contenuti dell’articolo, concedendo alla rettifica della suddetta notizia opportuno spazio e pari visibilità.
*Sindaco - L’Amministrazione Comunale
Coronavirus, all’Ars Forza Italia presenta mozione per disimpegnare somme dai capitoli regionali e destinarle ai Comuni, Calderone (FI): “Occorre aiutare i siciliani”
Con una mozione a firma di tutto il gruppo parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana, Forza Italia chiede al Governo Regionale il disimpegno delle somme dei capitoli di spesa relativi a manifestazioni e progetti vari che per precauzione sociale non potranno svolgersi, e stornarle ai Comuni siciliani in difficoltà, a seguito dell’emergenza Covid-19.
“Come una catena, il Coronavirus sta falcidiando intere famiglie, che a causa di un tessuto produttivo paralizzato, stanno perdendo tutto. Per soccorrere tali nuclei familiari è di vitale importanza che si offra un concreto aiuto, attraverso la destinazione ai Comuni di somme derivate da specifici capitoli regionali. Gli Enti Locali avranno dunque il compito di assegnarle seguendo il criterio di proporzionalità, secondo indici di povertà e demografici. Si chiede di dar priorità all’assistenza agli anziani, passando per l’acquisto di beni di prima necessità”. Così afferma il Capogruppo di Forza Italia al Parlamento siciliano, on. Tommaso Calderone, primo firmatario della mozione.
Coronavirus: arriva l'app per monitorare contagio
Si chiama "Sicilia si cura" ed è l'applicazione digitale dedicata al monitoraggio attivo di uno dei principali veicoli di ingresso del virus: i contagiati asintomatici che inconsapevolmente agiscono da moltiplicatori di esposizione al rischio da Covid-19.
Quanti, con grande senso di responsabilità, si sono registrati attraverso i canali messi a disposizione dalle autorità sanitarie, come il sito www.siciliacoronavirus.it, riceveranno in queste ore via sms e mail un username e un link per la creazione della password che permetterà l'accesso alla webapp.
Gli utenti registrati potranno far conoscere il loro stato di salute aggiornandolo fino a due volte al giorno, avranno la possibilità di fornire ogni informazione utile su contatti con altre persone, il luogo in cui si trovano in isolamento creando così un flusso continuo di informazioni fondamentali per il sistema di gestione dell'emergenza.Il tutto nel pieno rispetto della privacy.
L'obiettivo è quello di fornire ogni assistenza necesssaria, ma anche prevenire l'insorgenza di eventuali focolai nel territorio siciliano. Per utilizzare il servizio, intatti, l’utente, utilizzando il proprio smartphone o tablet, dovrà essere geolocalizzato nel territorio della Regione Siciliana.
Il servizio è stato messo a punto dalla Regione Siciliana attraverso la sinergia tra assessorato della Salute e Protezione civile regionale e a breve sarà disponibile anche una versione scaricabile dagli store digitali.
Adistanza di una settimana esatta l'Azienda Ospedaliera di Padova è tornata con una diretta video sulla propria pagina Facebook a fare il punto sull'emergenza Coronavirus.
Luciano Flor
Luciano Flor, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Padova: «Vogliamo fare il punto della situazione Coronavirus. Grazie alle donazioni siamo riusciti a rinforzare ulteriormente la struttura ospedaliera per fare la diagnosi e individuare la conseguente terapia. Stiamo lavorando duramente, con uno sforzo che non si era mai visto, per questo ringrazio tutte le persone che si stanno impegnando per vincere questa battaglia e le persone che ci stanno sostenendo a più livelli. Stiamo avendo eccellenti risultati anche nella cura, abbiamo dimesso quasi 100 persone guarite dal Coronavirus. Stiamo sperimentando diversi tipi di farmaci e ne sperimenteremo altri a partire dalla prossima settimana. Stiamo inoltre lavorando alla creazione di un vaccino. Ci sono 3 ricoverati su 8.000 dipendenti, e il merito va dato al rispetto delle disposizioni e al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione».
Roberto Vettor
Roberto Vettor, direttore dell'unità operativa complessa Clinica Medica 3ª: «Questa è una situazione straordinaria a cui si risponde con mezzi e tempi straordinari. In una sola giornata abbiamo trasformato un reparto di medicina interna in un reparto Covid-19. La sinergia con le strutture semintensive e intensive è continua e ottima. Non abbiamo mai avuto carenze di dispositivi di protezione individuale e stiamo lavorando in completa sicurezza. La nostra forza è anche la multidisciplinarietà. Il mio primo grandissimo grazie va a tutto il personale infermieristico e agli specializzandi, di vero cuore. Stiamo inoltre svolgendo uno straordinario lavoro di ricerca sul Covid-19. Siamo molto contenti di dimettere pazienti, ci aiutano anche ad avere momenti in cui riusciamo a sdrammatizzare quanto stiamo vivendo. La mia "squadra" ha al momento 13 persone in organico e una serie di specializzandi. Alla mattina le facce degli infermieri sono distrutte, perché la situazione è davvero difficile».
Anna Maria Catellan
Anna Maria Catellan, direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale di Padova: «Siamo impegnati in prima linea dal 21 febbraio. Lavoriamo 24 ore su 24 per poter garantire non solo l'attività di degenza ma anche quella relativa al protocollo per i casi di sospetta positività e quindi i primi accertamenti. Abbiamo un'utenza che va dai 300 ai 500 pazienti al giorno, ne abbiamo di sintomatici o poco sintomatici. Siamo contenti di essere riusciti a mandare a casa almeno 80 pazienti. Anche il tasso di mortalità dei nostri pazienti è molto basso: adesso è troppo presto per trarre delle conclusioni sulle sperimentazioni, ma può essere che anche l'utilizzo dei farmaci precocemente sui nostri pazienti possa aver avuto un ruolo. Fin dall'inizio abbiamo utilizzato combinazioni farmacologiche che non hanno ancora avuto il supporto di studi solidi. Abbiamo fin da subito utilizzato dei farmaci antivirali in associazione con la clorochina o l'idrossiclorochina che adesso l'Aifa ha registrato per l'utilizzo sui pazienti con Covid-19. Mi riferisco anche a farmaci antivirali che noi abbiamo a suo tempo utilizzato per l'infezione da Hiv. Oltre a questi abbiamo anche in sperimentazione adesso un farmaco antivirale specifico per il Coronavirus che è il Rendesivil, stiamo facendo un protocollo atomizzato insieme ad altri centri americani e cinesi e questo farmaco sembra ridurre i tempi del Coronavirus dando la possibilità di raggiungere in poco tempo la guarigione clinica. Ci sono poi altri farmaci che stiamo sperimentando come il Tocilizumab per chi ha già problemi respiratori. Tra un po' potremo sperimentare altri farmaci antivirali che Aifa sta cercando di acquisire. Speriamo di avere buone risposte in attesa del vaccino».
Daniele Donato
Daniele Donato, direttore sanitario dell'Azienda Ospedaliera di Padova: «Abbiamo più di 1.200 pazienti presenti, e dedichiamo al Covid-19 160 posti letti quindi stiamo garantendo le cure a tutti. Solo ieri abbiamo effettuato due trapianti di fegato con organi arrivati dall'ospedale Niguarda di Milano. Ad oggi abbiamo effettuato tamponi su 4.411 dipendenti, ovvero il 62% di chi lavora all'ospedale di Padova, con 1.964 di loro a cui è stato effettuato più di un tampone. In tutto sono 71 i positivi, di cui 3 ricoverati e quattro guariti. Tra questi ci sono 33 medici di cui 20 specializzandi, 21 infermieri e 7 operatori sociosanitari. Al momento sono ricoverati due medici e un infermiere, mentre sono guariti 3 medici e un operatore sociosanitario».(padovaogg.it)
Gentilissimo Sig. Sindaco, i provvedimenti del Governo recentemente intervenuti in materia di contenimento dell’emergenza Coronavirus, e segnatamente il DPCM dell’11 marzo scorso, hanno previsto, fino alla data del 25 marzo, la chiusura della maggior parte delle attività produttive. Tuttavia, allo stato attuale, non abbiamo notizie di provvedimenti statali che intervengano, dando sostegno alle imprese, sul tema dei versamenti relativi ai tributi e tasse locali dovuti dalle attività commerciali le cui attività sono state chiuse o sospese. In particolare, riteniamo che le scadenze per il pagamento di tutti i tributi e delle tasse comunali, dovuti dagli operatori commerciali, debbano essere prorogate a date successive alla fine dell’emergenza, come d’altronde il Governo ha previsto per il pagamento dei tributi erariali statali e di quanto dovuto per la contribuzione previdenziale ed assistenziale. Inoltre, si riterrebbe equo e socialmente responsabile un provvedimento, da parte del Comune, che riduca proporzionalmente, in relazione al periodo di mancata attività, gli importi dovuti a titolo di tributi e tasse locali. Confesercenti Le chiede dunque di intervenire prevedendo la sospensione dei suddetti pagamenti e la riduzione dei relativi importi a valere sulle prossime scadenze, e di comunicare la data effettiva della proroga concessa. È un gesto che le attività produttive interessate apprezzerebbero molto nella situazione contingente, che vede le attività imprenditoriali versare in una condizione di crisi estremamente grave e superabile solo con la partecipazione di tutte le Istituzioni, ai vari livelli. Certi di un Vs. riscontro, porgiamo cordiali saluti.
*Direttore Provinciale Il Presidente Provinciale
MA AL COMUNE DI LIPARI "NON CI SONO LE CONDIZIONI..."
di Dominga Monte*
Confesercenti Messina incamera con disappunto la risposta del sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, sulla richiesta di sospendere il pagamento dei tributi locali per l’emergenza Coronavirus. Una lettera, a tal proposito, era stata inviata nei giorni scorsi a firma congiunta del direttore provinciale, Daniele Andronaco, e del presidente provinciale Alberto Palella, al primo cittadino ma secondo quest’ultimo non ci sono le condizioni per procedere allo stop dell’imposizione dei tributi. Non è il momento delle polemiche ma prendiamo atto con delusione della risposta del sindaco. L’emergenza sanitaria ora è certamente la priorità assoluta, ma bisogna cominciare a pensare anche quello che dovrà essere il dopo, cercare di mettere in sicurezza attività e professionalità che rischiano di chiudere per effetto di questa crisi. Altri comuni hanno già deciso di aderire alla nostra iniziativa, altri sindaci hanno deliberato in Giunta i differimenti dei pagamenti dei tributi e delle tasse comunali. Solo per citare un esempio potremmo fare quello della Giunta di Alcamo che ha già accolto la nostra richiesta adottando le “prime misure urgenti per differire i termini di pagamento di tributi, tasse e canoni comunali”. Ciò a riprova che questa soluzione è pienamente attuabile.”. A tal proposito, Confesercenti Messina ha trasmesso nella giornata di ieri, una nota al Prefetto, nella quale si fa presente a Sua Eccellenza di aver inviato ai sindaci la richiesta di sospensione dei tributi comunali. Rappresentando i termini della questione, si evidenzia che alcuni comuni hanno aderito alla nostra iniziativa mentre c’è chi, inspiegabilmente, dice no, quindi, si sollecita una presa di posizione che possa sbloccare questa problematica.
Ritengo doveroso, e non per protagonismo, esporre sinteticamente quanto a mio avviso sarebbe necessario ottenere dopo la fatidica data del 3 aprile. Non è LA soluzione né una ricetta magica. È una necessaria azione politica che la nostra comunità, attraverso l’autorevole voce del Sindaco, deve chiedere alle autorità costituite, e cioè il riconoscimento di alcune deroghe per una parte delle categorie produttive della nostra comunità al momento “indenne” al Coronavirus, grazie all’azione del Sindaco e della Sua Amministrazione.
Condivido totalmente quanto il Sindaco ha fatto per garantire la nostra incolumità, lo stop degli arrivi di “esterni” ed il rispetto tassativo del Decreto Presidenziale, e questa “chiusura” dovrà continuare ad essere attuata fino a quando sarà necessario.
Premesso ciò, credo che dopo il 3 aprile si possa, anzi si debba, necessariamente valutare l’opportunità di consentire ad alcune categorie di tornare ad una “pseudo normalità”, di tornare a produrre “reddito” per le proprie famiglie. Non certo un “rompete le righe”, non certo una totale libertà di azione, ma l’individuazione di ulteriori categorie - oltre quelle già individuate nel DPCM - che in considerazione dell’assenza del virus nel nostro territorio possano tornare a lavorare e produrre per sostenere le proprie famiglie.
*Consigliere comunale
Coronavirus: 100 milioni dalla Regione per le famiglie disagiate
Cento milioni di euro dalla Regione Siciliana per consentire alle famiglie disagiate di accedere all'assistenza alimentare. Lo ha deciso il governo Musumeci, riunito in mattinata a Palazzo Orleans, in seduta straordinaria e urgente.
"Si tratta di una prima necessaria risposta che vogliamo dare per consentire a migliaia di famiglie siciliane, ormai esasperate, di far fronte almeno alle immediate esigenze alimentari. Speriamo che arrivino prestissimo anche gli interventi dello Stato, da me più volte sollecitati. In queste settimane di paralisi - aggiunge il governatore - sono cresciuti a dismisura nella nostra Isola i nuclei familiari più fragili e maggiormente disagiati, quelli cioè che stanno soffrendo più di tutti la perdurante crisi dovuta all'emergenza Coronavirus. Famiglie che in parte si aggiungono alle altre 450 mila dichiarate povere in Sicilia, secondo i dati dell’Istat.
Le risorse verranno assegnate, in più tranche, a tutti i Comuni, che nella distribuzione - si legge nella delibera - dovranno prestare particolare riguardo “alle nuove povertà determinate dalle famiglie che non percepiscono più alcun reddito, compreso quello di cittadinanza, e alcuna altra assistenza economica o sanitaria”.
Bisogna riconoscere che quando scatta qualche allarme sulla sanificazione, da Lipari si muovono. I locali della guardia medica di Panarea devono essere lo specchio dell'isola. Un punto di grande sicurezza e tranquillità. L'igiene é la prima arma per la salute di tutti. Guai a mollare, soprattutto in questo momento. Se vogliamo farcela non dobbiamo trascurare niente.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Pomodori ripieni
Preparazione: calcolate un pomodoro a testa. Scegliete pomodori tonti, sani, tutti uguali.
Divideteli a metà e disponeteli in un tegame con la parte tagliata rivolta verso l’alto. Tritate un bel pugno di prezzemolo, riempitene i pomodori, mettete su ciascuno un pizzico di sale e una goccia d’olio, coprite tutto con delle rotelline di formaggio groviera, Spargete un poco d’olio sul fondo del tegame, copritelo con un coperchio, mettetelo sul fornello con fiamma bassissima per 20 minuti circa. Il formaggio fonderà piano piano e i pomodori formeranno un delizioso sughetto adatto anche agli stomaci più delicati.
Il virus non conosce rispetto neanche per i paesi ricchi. Anche il Principato di Monaco ha presentato al Consiglio nazionale misure suppletive di sostegno economico, per essere vicino agli imprenditori, con il rinvio degli oneri sociali, l'uso della disoccupazione parziale o totale temporanea. E' stato anche deciso di posticipare il pagamento dell'Iva riscossa dalle società, esteso ora a 3 mesi (rimane solo l'obbligo di segnalazione).
Previsto anche l'abbuono di interessi ridotto allo 0%. Il sistema esistente, che prevede che le società con sede nel Principato che finanziano un investimento strutturante con un prestito bancario possano attualmente richiedere un abbuono di interessi sui prestiti. sarà esteso ad altre società che lo richiedono.
Questo miglioramento consiste nel ridurre il tasso di interesse applicato dalla banca, per l'intera durata con un limite fissato al tasso EURIBOR aumentato dello 0,75%. Il sistema di sussidi per il prestito sarà ridotto a zero.
Questo, concretamente, significa che un imprenditore, un commerciante o un artigiano che chiederà alla sua banca un prestito in contanti o uno scoperto bancario applicherà di fatto un tasso zero. Se la banca annuncia un tasso di interesse, sarà pagato dallo Stato. Verrà creato un fondo di garanzia del credito da 50 milioni di euro. Il fondo, il cui importo potrà essere rivisto al rialzo in funzione degli sviluppi economici, è destinato a sostenere lo sviluppo delle attività economiche nel Principato.
La quota di garanzia, attualmente fissata al 65%, aumenta al 100%. Significa che un imprenditore, commerciante o artigiano che non sia in grado di rimborsare il prestito, verrebbe sostituito dallo Stato. Il Governo di Monaco sta studiando l'attuazione di un reddito minimo straordinario per un importo leggermente superiore al salario minimo monegasco. Misura eccezionale anche per i commercianti che saranno esenti da affitti e oneri per l'intero secondo trimestre di quest’anno. Si tratta quindi di una vera soppressione degli affitti e non di un differimento.
Per coloro che hanno già pagato l'affitto a marzo, questo sarà rimborsato. Il governo principesco sta anche lanciando un appello ai proprietari privati chiedendo loro di adattare o differire i pagamenti dovuti dai loro inquilini.
ISOLA ALGA
Il mare in vicinanza
esclude la lontanza.
L'isola é al centro.
Ferma con l'alga in mano
per accarezzare, con gli occhi socchiusi,
le meraviglie dei venti e delle maree.
Solo poche onde
sfuggono alla vista
qusi per costruire una pista
per un pipistrello che si é perso
nell'aria infetta. Per il domani
del nuovo padrone del mondo.
Quasi un libro in poesia
con tanta nostalgia.
CONTROCORRENTEOLIANA: CHIOFALO
Finalmente Luca Chiofalo é riuscito a farsi portare in piazza Mazzini. E' l'ultimo o il primo dei Renziani. Nel suo lungo periodo d'attesa ha saputo resistere senza perdere la pazienza.
Ha sempre lanciato pensieri e messaggi, consigli e timori, apprezzamenti e pentimenti. Ora é la sua ora. Forse non vedeva l'ora. Ha giurato sperando di non restare solo, come la foto, a gestire una situazione difficile e particolare. Auguri Assessore!
Carissimo direttore, il suo giornale è una via di comunicazione che si prende cura in modo sorprendente, mi permetto di parlare di un settore molto preoccupante che riguarda i lavoratori stagionali.
Si sta parlando molto anche sul decreto Cura Italia approvato dal governo Conte per sostenere imprese titolari di partita Iva,famiglie per l'Emergenza COVID 19. Soprattutto il governo mette in atto un tantum di bonus di € 600 che potrebbe essere esteso anche nel mese di Aprile. Per i lavoratori stagionali come noi che viviamo nelle isole minori ci sono delle prospettive? In base alla normativa vigente fino al 2014 i lavori stagionali a fronte di un rapporto con contratto determinato con durata di sei mesi, erano altrettanti sei mesi di dissocupazione, che permetteva a tutti i stagionali di poter garantire un inverno meno duro.
La nuova idennita' di dissocupazione Naspi, in vigore da Maggio 2015, ha allineato più strettamente la durata delle prestazioni alla'anzianita' contributiva del lavoratore. Con le nuove norme e regole, il lavoratore stagionale che ha lavorato 6 mesi l'anno, può percepire nello stesso anno un idennita' paria a 3 mesi, grazie alla riforma Fornero.
Doveva istituire un decreto straordinario per tutte le isole minori che lavorano stagionalmente, e forse la battaglia di noi stagionali doveva iniziare nell'anno 2015 quando il governo non ha capito cosa significava e significa vivere in un isola turistica a 360°.Le località turistiche dovevano avere una salvaguardia maggiore, ma non perché siamo diversi, ma proprio perché in questa emergenza Covid19 già saremo stati garantiti tutti per l'appunto se la dissocupazione fosse di sei mesi invece che di tre mesi.
Oggi non saremo tutti a sperare di un salario di € 600 per sopravvivere non vivere, spero tanto che questa pandemia venga spazzata via Le nostre 7 bellissime isole si devono impegnare per istituire un decreto per noi stagionali, e per tutti i settori che vivono momenti di sconforto, perché poi siamo noi a soffrirne. Un filosofo Orazio diceva 'Io per primo posi i miei liberi passi per libero suolo, e non calcai con mio piede le orme degli altri"Noi siamo l'isola. Grazie
LE REAZIONI NEL WEB
Giovanni Francesco Tauro Brutte, molto brutte in tutta Italia.
Matteo Mangano Tutti a zappare possiamo andare...
Matteo Monguzzi Nessuna è inutile vivere di false speranze, non sarà colpa di nessuno ma credo oggettivamente, salvo una svolta inaspettata che la stagione 2020 sia cancellata.
Rosaria Cincotta La nostra triste realtà
Giuseppe Cincotta Dovremmo uscirne fuori si spera agli inizi dell'estate. Non credo che perderemo l'intera stagione turistica.
Maria Rosa Boerci Ieri sera dicevano che non ne usciremo prima di sei mesi. Finita questa poi ci sarà il problema economico
I COMMENTI
di Maurizio Turcarelli
Egregio Signor Sindaco, Assessori, consiglieri Comunali tutti
Nella sua comunicazione del 27/03/2020 Lei ha cercato di spiegare le modalità di accesso al bonus Inps da 600 euro.
Credo di aver capito che ne avranno accesso solo coloro i quali che a marzo dello scorso anno già avevano un rapporto lavorativo, quindi dei lavoratori stagionali praticamente NESSUNO ne potrà usufruire, poiché sul nostro territorio è credo anche nelle altre isole minori i rapporti lavorativi vanno a concretizzarsi sempre dopo la Santa Pasqua che è indice per la grande maggioranza delle attività turistico ricettive di affluenza per la stagione in avvenire.
Visto che ci sarà per il mese di aprile un'altro decreto, sarebbe opportuno insieme ad altri Sindaci delle isole minori chiedere al Governo centrale una prosecuzione della NASPI, questo sarebbe opportuno se vuole aiutare la comunità degli stagionali, Si rischierebbe di attendere fino la fine di maggio per la maggior parte dei lavoratori che potranno accedere ad un qual si voglia forma di aiuto.
Mi permetto di suggerirle in merito alla convocazione del Consiglio Comunale la sede del palacongressi. Nella speranza di superare presto questo momento, e nella speranza che tutto ciò non divida, ma unisca la nostra comunità ancora e meglio di prima.
Grazie agli operatori sanitari, Grazie a tutte le forze dell'ordine, Grazie a voi rappresentanti delle istituzioni.
LIPARI - "In questo periodo di grande difficoltà per il coronavirus aiutiamo i più bisognosi". E' l'appello lanciato dai sindaci di Lipari e di Santa Marina Salina, Marco Giorgianni e Domenico Arabia, ai cittadini "Con la collaborazione della Caritas di Lipari - afferma Giorgianni - invitiamo gli esercenti di attività del settore alimentare e di generi di prima necessità a manifestare l'interesse all'accettazione di buoni spesa in favore di cittadini e nuclei familiari in situazione di grave disagio economico, con l'istituzione di punti di raccolta fondi nei propri esercizi". Il sindaco Arabia ha invitato i suoi concittadini "a fare la spesa anche per chi non può farla, un modo per aiutare concretamente le persone più in difficoltà durante questo periodo di emergenza sanitaria". "Ognuno di noi, quando va a fare la spesa - spiega - compri qualche alimento o qualche altro bene di prima necessità anche per chi non può permetterselo in questo difficile momento". (ANSA)
MODALITA’ DI ACCESSO AL “PPI” (punto di primo intervento pediatrico)
• L’accesso all’ambulatorio sarà permesso solo per casi di ESTREMA URGENZA previo contatto telefonico ai numeri: 090/9885313 (TEMPORANEO) 090/9885929(PER TRASFERIMENTO DI CHIAMATA) IL PPI SARA’ APERTO: TUTTI I SABATI E DOMENICHE DALLE : 10:00 ALLE 20:00
PPI PEDIATRICO (PUNTODIPRIMOINTERVENTOPEDIATRICO) SI COMUNICA CHE IL PPI, DA SABATO 28/03/2020 E PER LE SETTIMANE SUCCESSIVE, E’ STATO SPOSTATO DAI LOCALI DELL’OSPEDALE E TRASFERITO IN VIA S.GIORGIO(CAPANNONI PRESSO CENTRO DI VACCINAZIONE). IL SERVIZIO SARA’ FRUIBILE SABATO E DOMENICA DALLE ORE 10:00 ALLE 20:00 SOLO DOPO CONTATTO TELEFONICO AI NUMERI: 090/9885313 - 090/9885929 (I NUMERI SONO TEMPORANEI NELL’ATTESA DELL’ASSEGNAZIONE DI UN NUMERO DEFINITIVO)
ASP Messina, consegnati e collaudati all'Ospedale di Barcellona dieci letti per la nuova terapia intensiva
Sono stati consegnati oggi venerdì 27 marzo e immediatamente collaudati i dieci letti ordinati dall'ASP di Messina per attrezzare il Covid Hospital di Barcellona PG; nel pomeriggio saranno inoltre consegnati i defibrillatori ed i carrelli per l'emergenza.
Non appena arriveranno i ventilatori, nei prossimi giorni, sarà possibile attivare i dieci posti di terapia intensiva a supporto dell'attività assistenziale prestata ai pazienti del nosocomio della città del Longano.
ASP Messina, continuano gli acquisti di Dispositivi di Protezione (DPI). rifornito l'Ospedale di Barcellona PG
Continuano gli approvvigionamenti dei dispositivi di protezione individuali (DPI) per gli ospedali gestiti dall'Azienda Sanitaria di Messina; con diverse delibere firmate oggi saranno a breve recapitati alla farmacia centrale per essere successivamente distribuiti: 50.000 mascherine chirurgiche triplo strato; 620 kit di occhiali protettivi; 1900 tute monouso in Tyvek. Sempre oggi l'Ospedale di Barcellona PG, Covid Hospital presso cui sono stati ricoverati 24 pazienti provenienti dalla Casa di Riposo "Come d'Incanto" è stato rifornito di 150 mascherine FFP2, di 1000 mascherine chirurgiche, di 100 calzari monouso e di 100 visiere. L'ASP di Messina dopo avere fornito mercoledì alla protezione civile comunale, nella persona dell'Assessore Massimiliano Minutoli, alcuni kit completi di dispositivi di protezione individuale per la gestione degli interventi effettuati presso la stessa casa di riposo, fornirà oggi tramite la propria farmacia centrale i DPI per la gestione dell'emergenza presso la Casa di Cura "Cristo Re".
Coronavirus, 21 sindaci chiedono che Messina diventi "zona rossa"
«Dichiarare Messina zona rossa, al fine di sospendere il quotidiano spostamento di migliaia di lavoratori dalla città dello Stretto verso gli altri comuni e viceversa». E’ l’appello rivolto da 21 sindaci del Messinese al presidente della Regione Nello Musumeci. Promotore dell’iniziativa è il primo cittadino di Milazzo, Giovanni Formica. Vi aderiscono i colleghi di Santa Lucia del Mela, Lipari, Malfa, Mazzarrà S. Andrea, Condrò, Patti, Monforte S. Giorgio, Novara di Sicilia, Fondachelli Fanti-na, Pace del Mela, Mongiuffi Melia, Castelmola, Gualtieri Sicaminò, San Pier Niceto, San Filippo del Mela, Taormina, Malvagna, Reitano, Valdina e Giardi-ni Naxos .
«Anche i dati di oggi - si legge nel documento - confermano la fondatezza delle preoccupazioni, considerato che la provincia è balzata a 212 contagi, ben 44 in più di ieri, in grandissima parte concentrati all’interno del perimetro del capoluogo, superando il dato di quella di Palermo e segnando il maggiore incremento in un solo giorno di tutta la Sicilia. I tamponi richiesti dai medici di base per i pazienti sintomatici è in ritardo di moltissimi giorni".
Facchinetti, una canzone per Bergamo: "Rinascerò, rinascerai"
Disinfettare l'ambiente eoliano nella sua totalità é una buona scelta. Invece farne solo una parte, secondo la mia esperienza, non serve a niente. Salvo che non si abbia la certezza che i nemici sono solo in quel posto.
Ma é importante, per non illudere le persone, conoscere con che tipo di materiale si sanifica e con quale regola. Naturalmente tutto questo andrebbe comunicato ai cittadini, magari con una verifica improvvisa. Le cose o si fanno bene o non si fanno.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Sangria poco alcolica
Ingredienti: Vino rosso ½ litro, succo di pompelmo ½ litro, pesche gr 500, lamponi gr 200, fette di ananas 2, zucchero gr 50, cannella.
Preparazione: Pulite le pesche e tagliatele a grossi pezzi; pulite i lamponi e asciugateli bene; dividete a pezzetti le fette di ananas. Mettete la frutta, lo zucchero e qualche pezzetto di scorza di cannelle in una grossa caraffa; aggiungete il vino rosso ben fresco e il succo di pompelmo. Lasciate in infusione per alcune ore in frigorifero e, prima di servire, aggiungete una dose abbondante di cubetti di ghiaccio.
Il commissario per l'emergenza della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha voluto lanciare un appello speciale per i cani: “Non abbandonateli, non è dimostrata la possibilità di contagio”. Quella degli abbandoni degli animali domestici è una preoccupazione nata dopo il caso di un cane messo in quarantena a Hong Kong. Nei giorni scorsi Marco Melosi, presidente dell'Associazione medici veterinari italiani ha sottolineato che attualmente non esistono fenomeni di abbandoni.
“Smentisco ufficialmente che gli abbandoni di cani siano in aumento in Italia. Abbiamo avuto contatti con vari canili e non risultano ingressi in surplus in questo momento, come invece ho letto recentemente”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha da sempre detto che non esistono prove sulla possibilità di trasmissione fra animale-uomo e viceversa, mentre ha consigliato di seguire le normali norme di igiene nel relazionarsi con il cane: pulizia delle zampe con specifiche salviette, pulirsi le mani dopo averlo toccato e non baciare il cane.
ISOLA APPESA
Gocce di rosse raccolte
come occhi nel buio
di quella terra mai abbandonata.
Oggi appese nel benessere
di una tradizione variopinta
che spruzza ondate di natura
semplice e gentile.
Figli di un mare sempre sano
senza violare le regole della vita
dove si respira col sole
stendendo gli ultimi bagliori.
Quale contagio
e quale carezza
resterà nel mondo di oggi?
CONTROCORRENTEOLIANA: PARALISI
ll mercato turistico eoliano è sicuramente paralizzato. Arrivano solo disdette. In questo clima generale di crisi e anche un po' di confusione si respinge e basta.
E' crisi vera, mentre si alza l'invocazione di un intervento governativo a sostegno del settore. Ma se non si sconfigge il virus, il governo non é in grado di ascoltare nessuno.
VERO&FALSO
-Politico eoliano vuole pietanza.
-Elettore eoliano vive di sostanza.
-Ginostra c'é.
-La nottata eoliana é la più lunga d'Italia.
-A Canneto Dentro suonano il silenzio.
-La spemuta di capperi per rigenerare gli eoliani.
-Al porto di Filicudi si sfoggiano abiti con pesci variopinti.
L'A.S.P. di Messina per fronteggiare meglio l'emergenza Coronavirus e venire incontro alle esigenze del territorio provinciale, di concerto con l'Assessore Regionale Ruggero Razza presente oggi a Messina per monitorare l'attività sanitaria, ha deciso di ampliare la dotazione di posti letto Covid-19 dedicati presso l'Ospedale di Barcellona PG; dai settanta previsti saranno portati in 48 ore a 80. Inoltre presso lo stesso nosocomio della città del Longano saranno portati a dieci i posti di terapia intensiva per dare cure ai malati più gravi. "Ringrazio - dice il direttore generale Paolo La Paglia - tutti i medici, gli infermieri il personale O.S.S. e gli Ausiliari del Presidio di Barcellona per l'abnegazione e lo spirito di servizio con il quale si sono immediatamente fatti carico dei ricoveri e dell'assistenza dei malati contagiati; colgo l'occasione per ringraziare anche tutto il personale sanitario dell'Ospedale di Milazzo che si è fatto carico dell'attività sanitaria prima gestita dal presidio di Barcellona, e i Sindaci e tutta la popolazione del distretto di Barcellona per la preziosa condivisione". L'A.S.P. di Messina ha inoltre oggi stipulato una convenzione con l'hotel Europa sito nella zona di Tremestieri a Messina per potere alloggiare in isolamento i soggetti Covid-19 paucisintomatici che non necessitano di assistenza ospedaliera; inoltre sono stati acquistati dalla ditta fornitrice altri 30.000 tamponi per potere sottoporre ad analisi i soggetti sospetti di contagio.
Coronavirus: diventano venti i laboratori per i tamponi
Da domani saranno complessivamente venti i laboratori siciliani destinati all'emergenza Coronavirus. Ai dodici già operativi in tutto il territorio regionale se ne aggiungono, infatti, altri otto (pubblici e privati) che saranno chiamati a effettuare le analisi sui tamponi. Quelli privati sono stati selezionati da una commissione sulla base dell'avviso pubblico dell'assessorato regionale della Salute e rispondono ai criteri previsti dalle disposizioni dell'Istituto superiore di sanità. Altre strutture sono in corso di autorizzazione.
Tra i 'nuovi' laboratori pubblici quelli dell'Istituto zooprofilattico a Palermo e dell'ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento. Ma, nel capoluogo, ci sono anche l'Ismett e il Buccheri La Ferla. Altre strutture autorizzate sono state individuate in provincia di Catania e Siracusa. La misura rientra nell'ambito delle azioni di prevenzione e contrasto stabilite dal governo regionale. In particolare, l'ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci dello scorso 20 marzo ha previsto la realizzazione dei tamponi rinofaringei per il personale sanitario, per coloro che sono sottoposti alla quarantena obbligatoria perchè rientrati in Sicilia e per i positivi al Coronavirus in isolamento domiciliare.
I laboratori pubblici già autorizzati e operativi sono a: Caltanissetta, Catania, Barcellona Pozzo di Gotto, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Marsala.
Coronavirus: Musumeci, rischiamo di combattere guerra con le fionde
«Se Roma non ci ascolta corriamo il rischio di combattere una guerra con le fionde. Abbiamo chiesto 362 aspiratori elettrici e ce ne hanno consegnati zero. Cinquecentomila kit diagnostici, consegnati zero. Ventilatori elettrici, richiesti 416 e consegnati zero. Mascherine ffp2 e ffp3 richieste 5,2 milioni, consegnate 41.560. Mascherine chirurgiche richieste 13 milioni, consegnate 170mila. Guanti sterili richiesti 53milioni, consegnati 82mila».
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo questo pomeriggio su Canale 5 alla trasmissione Pomeriggio Cinque di Barbara D'Urso.
«Noi possiamo emettere tutte le ordinanze che vogliamo e il governo puoi emettere tutti i decreti che vuole - ha aggiunto il governatore - ma se non c'è la sufficiente forza per fare i controlli, con le sanzioni conseguenti per chi non rispetta le norme, non abbiamo fatto niente. La Sicilia ha bisogno di avere i militari in gran numero. Io ho chiesto l'intervento dell'Esercito e mi hanno dato purtroppo solo qualche centinaio di uomini, ma non bastano perché serve una mobilitazione generale. Finora noi ci siamo salvati dalla grande ondata, anche se deve ancora arrivare».
«Noi abbiamo immaginato un picco di 7mila contagiati - ha proseguito Musumeci - quindi il massimo che si possa immaginare in una condizione di dilagante epidemia con 2.800 posti letto per gli ospedalizzati, cioè positivi che non avranno bisogno di andare in terapia intensiva, e con 600 posti di rianimazione (oggi ne abbiamo ricoverati 68). Ma qualunque sforzo previsionale di programmazione per un Piano di contrasto publico e privato già attivato è vano se combattiamo una guerra con le fionde. Io continuo a chiedere materiale per poter attrezzare i nostri ospedali aperti e quelli da aprire, ma da Roma non rispondono. Se lo Stato non è presente in periferia anche attraverso queste iniziative la gente perde la fiducia».
Emergenza Covid 19, conseguenze per l'economia e contro misure per le imprese.
L'intervista ad Alberto Palella presidente di Confesercenti Messina.
BUONA VISIONE
AVVISO PUBBLICO AGLI ESERCENTI GENERI ALIMENTARI PRIMA NECESSITA’ ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER L'ACCETTAZIONE DEI BUONI SPESA PER L'ACQUISTO DI BENI DI PRIMA NECESSITA’, RILASCIATI DALLA CARITAS DI LIPARI, PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’.
di Marco Giorgianni*
IL COMUNE DI LIPARI In considerazione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus COVID-19, tenuto conto delle criticità d’ordine economico e sociale correlate, con l’obiettivo di sostenere i bisogni essenziali attraverso fornitura di generi alimentari, in alternativa a forme di sostegno economico che potrebbero essere utilizzati in modo improprio, per cittadini che si trovano in difficoltà economiche, concorrendo al miglioramento della qualità della vita, attraverso servizi tesi al superamento dello stato di disagio e di bisogno, attraverso il supporto logistico della Caritas di Lipari,
INVITA Gli esercenti di attività del settore “alimentare” e di “generi di prima necessità” operanti nel Comune di Lipari a volere manifestare il proprio interesse all’accettazione di Buoni Spesa per l'acquisto di alimenti e/o beni di prima necessità in favore di cittadini e/o nuclei familiari in situazione di grave disagio economico, attraverso l’istituzione di punti di raccolta fondi presso i propri esercizi, in raccordo con la Caritas di Lipari
Gli esercizi commerciali interessati all’iniziativa sono invitati a manifestare il proprio interesse tramite comunicazione da inviare ENTRO LE ORE 13 DI VENERDI’ 27 MARZO 2020 all’indirizzo di posta elettronica gabsind@comunelipari.it.
Il presente avviso pubblicato sul sito istituzionale dell'Ente è da intendersi finalizzato a promuovere la presente iniziativa e alla ricezione di manifestazioni di interesse per favorire la partecipazione e consultazione del maggior numero di punti vendita potenzialmente interessati.
Le informazioni su modalità di accesso e contatti relativi all'iniziativa, che seguiranno al presente avviso, saranno rese note con successiva comunicazione.
In America si fa la fila per comprare armi e munizioni. In Italia la fila è per pizza e spaghetti. Ogni nazione combatte il nemico come può o meglio crede.
L’ultimo della fila sarà quello che pagherà il conto, se avrà i soldi per farlo. Tanto si parte dal concetto che queste sono file che non finiranno mai e non esisterà il numero ultimo. Nemmeno con un colpo di coda.
EOL MARE servizi marittimi Lipari
Info commerciale. Lipari, a Marina Lunga "L'Officina dei Ricambi" di Salvatore Stramandino
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
Guardare avanti restando immobili. Questo é il momento del non fare niente. Restare puliti, disinfettati e...mangiati. Accontentiamoci. L'importante é vivere senza strafare, mettere da parte l'odio e seminare amore. Non bisogna esagerare con le paure, le minacce. Impariamo ad ascoltare ed a pregare anche a voce alta. Giusto per fare un coro con chi ci sente ancora.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Salsa tonnata
Ingredienti:: 250 gr. di tonno, 5 acciughe sotto sale, 2 cucchiai di capperi sotto sale, un ciuffo di prezzemolo, 3 tuorli d’uova sode, 2 bicchieri d’olio extravergine d’oliva.
Preparazione:: pulite le acciuge dal sale (evitate di lavarle) e da lische, frullatele o tritatele finemente insieme con il tonno sgocciolato, le uova, i capperi sciacquati dal sale e il prezzemolo finemente tritato. Quando gli ingredienti saranno ridotti in crema e ben amalgamati tra di loro diluite tutto con l’olio. Una seconda versione di questa salsa prevede l’esclusione delle uova e una riduzione di olio extravergine d’oliva compensando con una salsa maionese.
Zhong Nanshan è il miglior pneumologo cinese. Ha dichiarato che se la maggior parte dei Paesi si comporterà come la Cina, attribuendo importanza a livello nazionale agli sforzi di risposta, la pandemia globale di COVID-19 potrebbe essere messa sotto controllo entro giugno.
Ha avvertito che "l'immunità di gregge" non conterrà i numeri, non risolverà il problema e non ci sono prove che che, se si è stati infettati una volta, si è immuni per la vita. Il prossimo passo è sviluppare vaccini efficaci, che richiedono una cooperazione a livello globale. I tempi previsti sono realistici solo se i Paesi seguiranno il modello cinese.
ISOLA VERITA'
La verità vive
con l'isola vera
dove scompare
il mondo bugiardo
sconfitto dal mare.
Gente che sovrasta
le montagne di pomice
lasciano volare gli uccelli
in cerca di pace.
Liberi tutti dal pesante fardello
che con gli scogli
diventa bordello.
Oggi e ieri
pensano al domani
senza capire
il sudore delle mani.
CONTROCORRENTEOLIANA: TURISMO
La speranza ragionevole è che il picco in Italia di fine emergenza sia intorno a fine aprile. Bisogna poi aspettare metà maggio per evitare il contagio di ritorno. La progressiva ripresa dell'attività economica richiederà almeno altri 30 giorni e almeno 90-120 giorni per il turismo interno. Per i servizi turistici internazionali è impensabile una ripresa prima di sei mesi dalla fine del picco e quindi metà ottobre.
Il mercato extraeuropeo si riprenderà in termini di turismo non prima del nuovo anno. Il settore turistico e servizi pari a circa il 30 % del Pil va incontro ad una riduzione di attività più marcata stimabile all'incirca a 2,5 volte quello industriale, cinque mesi medi contro 2 , con un rimbalzo più ridotto per una questione di capacità e interessi internazionale, con un recupero inferiore stimabile a d uno scarso 15-20% della perdita. Quattro conti anche per le Eolie.
VERO&FALSO
-Politico eoliano pensa alla “panza”.
-Elettore eoliano danza.
-Ginostra avrà la più grande osteria siciliana.
-Le zeppe con tomaia saranno la femminilità eoliana nella camminata.
-Supplì con scamorza e totani eoliani vanno a ruba.
-Con la spemuta di fichi d'india eoliani si allieva la sete
-Ad A licudi ci sono i campioni di sbattimento ali”.
Sono stati segnalati all’autorità giudiziaria i comportamenti tenuti dal sindaco di Messina Cateno De Luca “perché censurabili sotto il profilo della violazione dell’articolo 290 del Codice penale (Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate)».
La decisione, informa il Viminale, è stata assunta dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, «a seguito delle parole gravemente offensive, e lesive dell’immagine per l’intera istituzione che lei rappresenta, pronunciate pubblicamente e con toni minacciosi e volgari».
«Proprio in una fase emergenziale in cui dovrebbe prevalere il senso di solidarietà e lo spirito di leale collaborazione – sottolinea il Viminale – le insistenti espressioni di offesa e di disprezzo, ripetute per giorni davanti ai media da parte del primo cittadino di Messina all’indirizzo del ministero dell’Interno, appaiono inaccettabili, e quindi censurabili sotto il profilo penale, per il rispetto che è dovuto da tutti i cittadini – e a maggior ragione da chi riveste una funzione pubblica anche indossando la fascia tricolore – alle istituzioni repubblicane e ai suoi rappresentanti».(stampalibera.it)
LA SOLIDARIETà
Coronavirus, Viminale denuncia sindaco De Luca, solidarietà dagli Amministratori siciliani: “Seppur con toni eccessivi è in trincea per contenere l’esodo sullo Stretto”
A seguito della denuncia per vilipendio ad opera del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, nei confronti del Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca, un nutrito gruppo di Amministratori locali, ha espresso solidarietà e vicinanza al Primo cittadino di Messina, il quale a causa della situazione emergenziale sullo Stretto, ha preso una netta posizione – seppur con travolgente fervore – in favore di un territorio che rischia il crollo sanitario.
“Pur comprendendo che i toni utilizzati dal Sindaco di Messina siano stati eccessivi, ma sicuramente dettati dalla grande tensione a cui ogni giorno siamo sottoposti noi Sindaci, da sempre in trincea, riteniamo che la decisione del Viminale, di denunciare per Vilipendio il Sindaco De Luca, sia quanto mai eccessiva, in considerazione del ruolo e del sacrificio che ognuno di noi sta portando avanti, nell’esclusivo interesse di salvaguardare le nostre comunità. Al sindaco di Messina esprimiamo piena vicinanza e solidarietà, anche in considerazione dell’esodo che da solo si è trovato a contenere, essendo Messina la principale via d’accesso all’Isola”. Questo il coro unanime dei sindaci che hanno mostrato la loro vicinanza all’iniziativa promossa dal Sindaco di Santa Teresa di Riva e parlamentare siciliano, on. Danilo Lo Giudice, a seguito delle numerose telefonate e attestazioni di stima degli Amministratori siciliani, nei confronti del Sindaco De Luca.
Di seguito i nomi dei Sindaci firmatari Ali – Natale Rao
Ali Terme – Carlo Giaquinta
Caprileone – Filippo Borrello
Castell’umberto – Vincenzo Lionetto Civa
Castelmola – Orlando Russo
Fiumedinisi – Giovanni De Luca
Fondachelli Fantina – Marco Pettinato
Forza d’Agro – Bruno Miliadò
Francavilla di Sicilia – Vincenzo Pulizzi
Furci Siculo – Matteo Francilia
Gaggi - Giuseppe Cundari
Gallodoro – Alfio Currenti
Giardinello – Antonio De Luca
Giardini Naxos – Pancrazio Lo Turco
Letojanni – Alessandro Costa
Librizzi – Renato Di Blasi
Limina – Marcello Bartolotta
Mandanici – Giuseppe Briguglio
Mazzarra Sant’Andrea – Carmelo Pietrafitta
Moio Alcantara – Bruno Pennisi
Mongiuffi Melia – Rosario D’Amore
Montagnareale – Rosario Sidoti
Montalbano Elicona – Filippo Taranto
Nizza di Sicilia – Piero Briguglio
Novara di Sicilia – Gino Bertolami
Oliveri – Francesco Iarrera
Pagliara - Sebastiano Gugliotta
Patti – Mauro Aquino
Roccalumera – Gaetano Argiroffi
Roccella Valdemone – Giuseppe Spartà
Rodì Milici – Aliberti Eugenio
San Teodoro – Valentina Costantino
Sant’Agata Militello – Bruno Mancuso
Sant’Alessio Siculo – Giovanni Foti
Santa Domenica Vittoria - Giuseppe Patorniti
Santa Teresa di Riva - Danilo Lo Giudice
Trappeto – Santo Cosentino
Tripi – Michele Lemmo
Venetico - Francesco Rizzo
...E OCCUPA L'HOTEL EUROPA
“Sono all’hotel Europa, in cui stazionano circa 100 persone, ferme da ieri. Rappresentano una parte di quelli che erano bloccati a Villa San Giovanni. Ieri notte qualcuno di loro è stato liberato dal Prefetto di Reggio Calabria. Noi, già ieri pomeriggio, avevamo dato parere favorevole per risolvere quella che chiamo una vergogna di Stato.
Queste persone non dovevano arrivare sullo Stretto, dovevano essere fermate prima. Il Governo la deve smettere di creare queste situazioni di grande imbarazzo, perché non siamo carne da macello. Adesso occupo io l’hotele ci resterò fino a quando le persone all’interno saranno scortate alle relative residenze, dove osserveranno la quarantena. Saranno contattati tutti i sindaci dei comuni di destinazione ma io sarò l’ultimo ad uscire, in segno di protesta contro una burocrazia paradossale. Sono per il rispetto delle regole ma se le stesse creano imbarazzi, occorre provvedere.
Tutta la vicenda è indecente, ci sono anche bambini di 8 mesi, con delicati profili sanitari e lo Stato che fa? Nulla. Occupo io l’hotel e vediamo chi viene a liberarmi. Ma prima dovranno farlo con questi disperati. Rischiamo di morire di mala burocrazia oltre che di Coronavirus”. A riferirlo è il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca, da poco insediato all’interno dell’hotel Europa di Messina.
“Già ieri ho formulato una proposta operativa per la gestione dei passeggeri in transito per lo Stretto di Messina – continua il Primo Cittadino –tenendo conto che quanto disposto da Roma ha ricadute sul territorio in maniera non sempre gestibili in quanto non è stata prevista una fase transitoria per consentire a chi si era messo in viaggio prima della pubblicazione dell’Ordinanza interministeriale di raggiungere la destinazione.
Con una nota indirizzata al Governo, ai Presidenti della Regione siciliana e Calabria, ai Prefetti territoriali e ai sindaci di Reggio e Villa San Giovanni, ho proposto che, esaurite le procedure di identificazione dei soggetti, ed acquisite le dichiarazioni in merito alla località di destinazione in cui andrebbero a trascorrere il periodo di isolamento, il Comune di Messina si dichiara disponibile a contattare i Sindaci delle varie località di destinazione per informarli dell’arrivo dei passeggeri”.
“Acquisita la dichiarazione di disponibilità da parte dei Sindaci delle località di destinazione – aggiunge il Sindaco peloritano – si potrà organizzare il trasferimento di questi passeggeri, facendoli scortare, eventualmente dalla Polizia Municipale dei rispettivi comuni di appartenenza o destinazione. Ciò vale sia per i 100 soggetti che stazionano all’interno dell’Hotel Europa, che per tutti gli altri che transitano dallo Stretto”.
"Infatti – conclude De Luca – per ciò che concerne gli altri attraversamenti posso confermare che la realizzazione della banca dati per la verifica delle condizioni per l’attraversamento dello Stretto ha trovato una pratica attuazione.
La SalesForce.com Italy srl, società con sedi in tutto il mondo, ha offerto al Comune di Messina, a titolo completamente gratuito, la realizzazione di un sistema operativo e di una app collegata allo stesso per la realizzazione della banca dati funzionale alla emissione dei biglietti di viaggio.
La piattaforma è stata sviluppata in poco più di 24 ore e già domani si potrà procedere al suo lancio pratico con le compagnie di navigazione Caronte e Blu Jet che si sono dichiarate pronte a dare ottemperanza alla nostra Ordinanza sindacale n. 75 del 24/3/2020, mentre successivamente si passerà alla sua applicazione anche con le Ferrovie dello Stato.
Intendiamo così affrontare finalmente in modo efficiente e razionale l’attraversamento dello Stretto, nel rispetto della disciplina vigente quale misura strategica per il contenimento del contagio da Coronavirus”
Coronavirus, così l’aggiornamento nelle nove province della Sicilia
Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 12 di oggi (giovedì 26 marzo), così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
In totale sono 1.164 i casi positivi registrati dall'inizio, ma attualmente ne risultano 1.095 perché 36 sono già guariti e 33 deceduti. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 52; Caltanissetta, 48; Catania, 321; Enna, 126; Messina, 212; Palermo, 197; Ragusa, 27; Siracusa, 63; Trapani, 49.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana. Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.
Coronavirus: l’aggiornamento in Sicilia, 1.095 attuali positivi 36 guariti++
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (giovedì 26 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 9.658. Di questi sono risultati positivi 1.164 (170 + di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.095 persone (+159 rispetto a ieri). Sono ricoverati 414 pazienti, di cui 68 in terapia intensiva, mentre 681 sono in isolamento domiciliare, 36 guariti e 33 deceduti (1 ad Agrigento, 2 a Caltanissetta, Palermo e Siracusa, 4 a Messina, 6 a Enna e 16 a Catania). Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Lipari - Da quasi due giorni è isolamento alle Eolie.
Fermi ai porti aliscafi e traghetti I veloci mezzi pur con la precarietà delle strutture portuali hanno viaggiato fino alla tarda mattinata di ieri.
ORA SI CONTANO I DANNI NEI PORTI DI CANNETO E DI LIPARI
Sono in corso da parte del dirigente arch.Mirko Ficarra, del Capo area geom.Placido Sulfaro e dei tecnici della protezione civile comunale le verifiche sui luoghi per i danni causati dalle condizioni meteo avverse. Si registrano danni ai porti di Sottomonastero e di Canneto e nel lungomare.
Al porto di Sottomonastero griglie, pozzetti, respingenti e alcuni tratti di pavimento in pietra saltati. Nel porticciolo di Canneto griglie e pavimentazione in pietra danneggiati. Nel lungomare ci sono tratti di asfalto danneggiato e intasamento delle cabalette di defluizione delle acque.
I COMMENTI
di Salvatore Agrip
Questa mattina Canneto si presenta in condizioni pietose, come altre volte in questi ultimi anni. Il lungomare completamente allagato e pieno di detriti, il pullman non ha potuto eseguire la corsa mattutina, la C. Battisti senza nessun spazio per consentire il doppio senso in emergenza. Ho dovuto portare mio fratello a lavoro a Lipari e ho affrontato rischi e pericoli, come sempre ormai. Ma tutto ciò è disagio e pericolo per ognuno che ha la necessità di uscire. Mi chiedo e chiedo ai miei concittadini, ma quanto dobbiamo ancora sopportare il fatto di vedere il nostro paese consumarsi e logorarsi dalla mala politica? 20 anni di approssimazione e inadeguatezza politica ancora non sono sufficienti per dire BASTA? Quando si avrà un sulsutto di dignità per dire a questa politica avete fallito e quindi andatevene a casa? Ma quando tutto ciò avverrà? Lo voglio sapere.
LIPARI - Da quasi due giorni le isole Eolie sono isolate. Dopo lo Scirocco di ieri, dalla notte scorsa soffiano forti raffiche di vento da ovest che hanno anche raggiunto i 50 chilometri di velocità. Fermi ai porti aliscafi e traghetti. A Milazzo sono rimasti bloccati anche camion con derrate alimentari destinate alle isole dell'Arcipelago I veloci mezzi hanno viaggiato fino alla tarda mattinata di ieri. Alle Eolie si contano i danni dopo le violente mareggiate di ieri che hanno flagellato strade e porti con il lungomare di Canneto a Lipari allagato e pieno di detriti. (ANSA)
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PORTO DELLE GENTI, TRANSITO BLOCCATO INFARTUATO A RISCHIO
di Sergio Del Bono
Lo scheletro di un pontile galleggiante da una settimana messo qui a Porto delle Genti .Oggi per passare in hotel non si può a parte la mareggiata. Voglio ricordare che il sig Marco Bel Bono è residente qui ed è anziano ed infartuato. Ho chiamato la Capitaneria di Porto mi hanno detto che è compito dei vigili urbani. Ma non è demanio?
METEO EOLIE
Pioggia debole Temperatura: 11°C Umidità: 88% Vento: molto forte - W 43 km/h Situazione alle ore 10:30
Pioggia Temperatura: 12°C Umidità: 95% Vento: molto forte - W 45 km/h Situazione alle ore 7:00
Luogo reale in cui pare che Dante si arrampicasse per guardare il “mondo sottostante” descritto poi nell’Inferno. In questi giorni si celebra, appunto, il Dantedi’. Oggi, per guardare l’inferno, basta cercare di sopravvivere ai numerosi problemi esistenziali e materiali.
Non occorre la quercia per immaginare come un popol “l’un l’altro si rode” perché con un comune dispositivo si può osservare il nostro pianeta, infettato dal corona - virus e le notizie si possono avere in tempo reale. Le nostre vite sono stravolte: è una tempesta che coinvolge tutta l’umanità. Basta riuscire a svolgere, con molta difficoltà, le mansioni limitate all’attività quotidiana e non pensare ad altro: al “quod “ come diceva, appunto il nostro Poeta, “state contente, umana gente al quia”.
I COMMENTI
di Enza Scalisi
Caro signor Sindaco, mi consenta l’approccio familiare, ma nella forzata repressione di ogni contatto sociale, lasciamo che le emozioni affiorino nelle parole. Esprimo apprezzamento e fiducia nel Suo operato. Aspetto e ascolto con attenzione le Sue comunicazioni, puntuali, esaurienti. Apprezzo il tono pacato, ma deciso, l’ostentata sicurezza, che cerca di nascondere la fatica e la responsabilità di un ruolo particolarmente ingrato in questo frangente. La Sua modestia e riservatezza Le fanno onore in un momento di protagonismi, di atteggiamenti donchisciotteschi, certamente spettacolari, ma che trovo inopportuni ai fini di quel po’ di pace sociale di cui abbiamo bisogno. La Sua paziente chiarezza comunicativa, talvolta necessariamente ripetitiva, ci coinvolge nella collaborazione, offrendo un orizzonte di riferimento in questo naufragio di certezze, di futuro, inducendoci alla speranza. Con stima.
di Lelio Finocchiaro
Piccole e grandi incongruenze
Le grandi crisi mettono inevitabilmente in evidenza carenze strutturali e di sistema di cui tutti siamo consapevoli ma a cui, in tempi “normali” non badiamo più di tanto, salvo quando ci servono per fare polemica o per accusare qualcuno di qualcosa. La pandemia che stiamo vivendo in questo periodo non era forse prevedibile , in queste dimensioni e di tale portata, ma non mi si venga a dire che ci ha “sorpresi” . Basta guardare poco indietro nel tempo per notare come epidemie di tutti i tipi continuano a falcidiare migliaia di vite umane e che noi accogliamo “sorpresi”. IL fatto è che appena l'epidemia si risolve, siamo capaci di metterla subito nel dimenticatoio, rinunciando a fare tesoro di ciò che Ebola, Sars, Aids ed altro fino al coronavirus di oggi ci possono insegnare. Semplicemente sono eventi che situiamo nel passato, salvo, poi, farci “sorprendere” nuovamente. E scopriamo di essere ampiamente disorganizzati.Io, come probabilmente saprete, sono uno strenuo ammiratore della saggezza dell'antica Roma.In Italia abbiamo le Regioni, autonome e competenti per la materie sanitarie. Bene, 20 Regioni in tempo di crisi sanitaria hanno emesso oltre 400 ordinanze tutte diverse l'una dall'altra, che contrastano, si affiancano e spesso vanificano quelle che provengono dall'unità centrale. In realtà il Governo, qualunque sia, in Italia dovrebbe (anzi, deve), anche in crisi come questa, prima di emettere un decreto, ascoltare le Regioni, consultare i sindacati,le parti sociali, i comitati scientifici,le opposizioni politiche e quant'altro, salvo poi essere accusato di non essere intervenuto “tempestivamente”. Gli antichi Romani erano guidati dal Senato e dai Senatores, espressione di democrazia. Però, in caso di epidemie o di importanti guerre, si spogliavano tutti dei loro poteri per conferirli a quello che veniva chiamato “Dictator” (con significato ben diverso da quello moderno), che assumeva in sé come supremo magistrato la responsabilità delle decisioni riguardanti la res publica, che potevano essere veloci, con effetto immediato e, soprattutto non contestabili. Appena finita l'emergenza, terminava anche il suo mandato.I romani sono rimasti grandi anche per comportamenti di questo tipo. Meglio evitare impietosi paragoni con i tempi attuali.
P.S. : Ma a proposito di democrazia, non è strano che tutti i paesi amici “democratici” si siano disinteressati in qualche modo di noi, mentre a mandarci aiuti siano stati paesi come la Cina , Cuba,la Russia, che hanno della “democrazia” un'idea un po' diversa dalla nostra?
di Paolo Arena
Buongiorno Bartolino, mi permetto di segnalarti questa (lunga ma densa) intervista che ho appena finito di ascoltare, una delle migliori - a mio avviso - in cui mi sono imbattuto fin'ora: misurata, senza allarmismi paranoici e complottismi, ma seria nel delineare gli scenari peggiori e nel definire la complessità e gravità della situazione. Chi parla si è occupato di virologia, di pandemie (quando s'è trattato della SARS, aviaria, ecc...) e - nello specifico - di coronavirus.
Si tratta di Ernesto Burgio, medico pediatra, esperto di epigenetica e biologia molecolare. Presidente del comitato scientifico della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) e membro del consiglio scientifico di ECERI (European Cancer and Environment Research Institute) di Bruxelles. Voi operatori dell'informazione avete sicuramente una grande responsabilità in questa fase. Buona giornata e buon lavoro, a presto
Desidero rivolgere un ringraziamento particolare a tutti i giovani eoliani che con responsabilità, senso civico e amore per la loro comunità hanno accolto con rigore e compostezza le restrizioni imposte dalle norme che obbligano al distanziamento sociale e all’isolamento domiciliare, accettando di mettere in stand-by le loro vite in attesa che questa epidemia venga sconfitta. È capitato (di rado fortunatamente) che le forze dell’ordine abbiano dovuto punire comportamenti irresponsabili o inopportuni, ma questi episodi non hanno mai visto coinvolti ragazzi o ragazze delle nostre isole e di questo sono molto fiero perché vuol dire che avete compreso il valore del sacrificio che vi viene chiesto e la consapevolezza che solo lo sforzo comune può produrre il risultato al quale aspiriamo: debellare questo virus e ritornare a vivere con pienezza le nostre vite. A voi, che siete il nostro futuro, chiedo di avere pazienza, di continuare a restare a casa, di essere di esempio per noi adulti, affinché questo futuro sia possibile per tutti. Grazie a ciascuno di voi e ricordate #alleEoliesivincedacasa
Di seguito si riportano le risposte alle domande frequenti relative a cittadini italiani in rientro dall’estero e cittadini stranieri in Italia, in seguito all'entrata in vigore dell'Ordinanza del Ministro della Salute 20 marzo 2020, dell'Ordinanza del 22 marzo 2020 adottata congiuntamente dal Ministro della Salute e dal Ministro dell'Interno e del Dpcm 22 marzo 2020
1.Sono un cittadino italiano all'estero o uno straniero residente in Italia, posso rientrare in Italia?
Sì, se il rientro è un'urgenza assoluta. È quindi, per esempio, consentito il rientro dei cittadini italiani o degli stranieri residenti in Italia che si trovano all'estero in via temporanea (per turismo, affari o altro). E' ugualmente consentito il rientro in Italia dei cittadini italiani costretti a lasciare definitivamente il Paese estero dove lavoravano o studiavano (perché, ad esempio, sono stati licenziati, hanno perso la casa, il loro corso di studi è stato definitivamente interrotto). Una volta entrati nel territorio nazionale, gli interessati dovranno raggiungere la propria casa nel minore tempo possibile. Le circostanze di assoluta urgenza devono essere autocertificate. Si raccomanda di preparare l'autocertificazione prima della partenza, indicando in modo specifico i motivi del rientro, in modo da rendere più rapidi i controlli. Per l'autocertificazione si può usare il modulo pubblicato nel sito del Ministero dell'interno. Chi rientra in Italia dovrà comunicare l’ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio ed è sottoposto a sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario per 14 giorni. La sorveglianza sanitaria e l'isolamento fiduciario non si estendono ai componenti del nucleo familiare eventualmente già presenti in Italia.
2.Sono un cittadino straniero e mi trovo attualmente in Italia, posso fare rientro nel mio Paese? Sì, se il rientro è un'urgenza assoluta, alle medesime condizioni alle quali è sottoposto il rientro dei cittadini italiani dall'estero (v. faq). La temporanea sospensione dell'attività lavorativa o la sua continuazione in modalità di "lavoro agile" non consentono invece spostamenti. Si raccomanda di verificare prima della partenza le misure previste nel Paese di destinazione per contrastare la diffusione del virus. Si consiglia inoltre di prendere contatto con l'ambasciata del proprio Paese in Italia.
3.Sono in rientro dall'estero. Posso chiedere ad una persona di venirmi a prendere in macchina all'aeroporto, alla stazione ferroviaria o al porto di arrivo? Sì, ma è consentito ad una sola persona convivente o coabitante nello stesso domicilio del trasportato, possibilmente munita di dispositivo di protezione. Lo spostamento in questione rientra tra le fattispecie di "assoluta urgenza", che dovrà essere autocertificato con il modulo messo a disposizione dal Ministero dell'interno (link), compilato in tutte le sue parti, indicando, in particolare, il tragitto percorso e il domicilio ove la persona si reca. Resta fermo l'obbligo di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione, per la sottoposizione a sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario, nonché l'obbligo di segnalare con tempestività l'eventuale insorgenza di sintomi da COVID-19 all'autorità sanitaria.
Coronavirus, italiani licenziati bloccati in Australia
Ancora molto incerta in Australia la situazione dei giovani italiani con visto temporaneo che in questi giorni stanno cercando di tornare in patria. Dall’Ambasciata d’Italia in Canberra fanno sapere che «al momento non sono previsti voli speciali di rientro verso l'Italia dall’Australia», ma che è in atto un costante lavoro per tenere aperte le tratte attualmente disponibili e a prezzi accessibili.
Fonti dell’ambasciata, citate oggi dai bisettimanali in lingua italiana Il Globo di Melbourne e La Fiamma di Sydney, informano tuttavia che fino al 15 aprile la Qatar Airways, che continua a operare regolarmente dall’Australia e ha posti disponibili in economy, ha messo a disposizione dei viaggiatori di rientro uno sconto del 10%.
Intanto sono gli numerosi gli italiani con visto temporaneo per specializzati, specie nei settori della ristorazione, fra circa un milione e mezzo di lavoratori stranieri licenziati con le chiusure di innumerevoli aziende e allo stesso tempo bloccati in Australia, senza accesso alle coperture di sicurezza sociale come il sussidio di disoccupazione. Ad attivarsi per chiedere alla Farnesina di prestare assistenza a chi vorrebbe far rientro in Italia, sono intanto i due parlamentari eletti in questa ripartizione estera, il senatore Francesco Giacobbe e il deputato Nicola Carè, entrambi Pd, che seguono da vicino gli sviluppi della situazione.
Il senatore Giacobbe ha scritto al ministro degli Esteri Luigi Di Maio chiedendo che il ministero si adoperi attraverso un intervento diplomatico, per far restare disponibili le tratte aeree dall’Australia e perché si valuti di organizzare un volo charter direttamente dall’Italia. Carè ha invece sollecitato chiarimenti in merito al divieto imposto in Italia di muoversi al di fuori del proprio comune di residenza. Non è chiaro infatti se questo comporti restrizioni particolari per chi, iscritto all’anagrafe degli italiani all’estero (Aire), decida di rientrare in Italia.
Le autorità australiane hanno anche ordinato a due navi da crociera al largo della costa occidentale di lasciare «immediatamente» le acque del Paese per scongiurare il rischio di diffusione del coronavirus. Lo riportano i media locali. Dopo il caso della Ruby Princess, attraccata a Sidney dalla quale sono sbarcati 147 passeggeri positivi al Covid-19, l'Australia considera le navi da crociera potenziali focolai. il caso della Ruby ha scatenato polemiche nel Paese poichè i 2.700 passeggeri a bordo, tra i quali decine con i sintomi influenzali, sono stati fatti scendere senza essere prima sottoposti a nessun controllo medico. Intanto i casi nel Paese continuano ad aumentare, sono 2.550 al momento con 12 morti.(ANSA)
Panarea é sempre stato uno dei posti più belli del mondo. In tutte le stagioni e quindi anche nei periodi morti. Dobbiamo farzi forza e coraggio ed apprestarci ad attraversare questo vicolo buio della nostra vita dove lo spiraglio di luce é affidato ai Santi Protettori delle nostre isole che continuiamo a pregare come i nostri sanitari ci pregano di rispettare le regole che ormai conosciamo a memoria.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Battuta di manzo
PER DUE PERSONE: 300 gr. di fettine di manzo; 400 gr. di pomodorini; origano; capperi; 2 cucchiai d'olio extravergine; sale e pepe ora.
Schiacciate i pomodorini e metteteli in una casseruola con abbondante origano, sale capperi e fate cuocere a fiamma bassa per 10 minuti. Adagiatevi la carne, il pepe rosa e fate cuocere, coperto, per pochi minuti. Completate con l'olio a crudo e servite con verdura a piacere. Condite con aceto balsamico.
Gli oceani brulicano letteralmente di microorganismi, di piccoli animali, di virus e batteri, e molti sono benefici, essenziali. Sono stati catalogati gli abitanti invisibili dell’oceano che sono dieci volte più di quanto si pensasse e che hanno un ruolo importantissimo, nelle vastità oceaniche, per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
I microbi marini hanno un profondo impatto sulla terra: producono più della metà dell’ossigeno che respiriamo, spostano l’anidride carbonica dall’atmosfera al fondo marino e costituiscono circa il 60% della biomassa dell’oceano. La Terra ha due polmoni: uno verde, le foreste, l’altro blu, il mare, con milioni di specie viventi che fluttuano nel plancton. Organismi acquatici trasportati dalle correnti. Su tali microrganismi è fondata la rete alimentare negli oceani. Senza i microbi la Terra, i suoi mari e i nostri corpi si bloccherebbero.
ISOLA BONTA'
Il cielo apre le stanze
ancora senza porterannoma con le maniglie virtuali.
Entra ed esce il popolo
delle anime giuste
che fanno ginnastica
nella piscina sotto le nuvole.
Arte costruita sulla bontà
che l'isola costruisce per la vita.
Tutto seminato nella terra degli avi
dove ancora c'é l'odore
del loro sudore bagnato
anche dall'amore per il lavoro.
CONTROCORRENTEOLIANA: LAVORATORI
Anche i lavoratori delle farmacie, dei negozi e supermercati delle Eolie meritano un plauso per essere in trincea con una paura senza lamenti e l’ansia per la sicurezza. Le medicine per curarsi ed il cibo per vivere. Sempre al servizio dei clienti che alle Eolie sono anche parenti, amici e conoscenti. Un motivo in più per essere tutti vicini in una battaglia che vede l'unità della popolazione. Consumati e consumatori con il sorriso sempre da emtrambi i lati.
VERO&FALSO
-Politico eoliano deprime.
-Elettore eoliano sopprime.
-Rinella avrà anche un sottoporto.
-Le scuole di vela porteranno le barche in classe.
-Al Caolino recuperata foto di Pesenti in Lancia.
-Stromboli si scalerà in tram.
-Pull in cotone jacquard con monogramma traforato sarà il top per uscire la domenica a Panarea.
"Il Tg Leonardo del 16 novembre 2015, trasmesso su Rai Tre parlò di un preoccupante esperimento fatto da scienziati cinesi innestando una proteina presa da topi e pipistrelli sul virus della Sars. Il virus doveva restare chiuso nei laboratori 'a scopo di studio'. L'esperimento confermò che l'uomo poteva esserne colpito. La coincidenza sembra del tutto inverosimile. L'intera trasmissione è reperibile su Rai Play, dunque non è una fake news. Le autorità cinesi dovranno dare molte spiegazioni". Lo scrive in una nota Lucio Malan, vicecapogruppo vicario dei senatori di Forza Italia.(ANSA).
"Il servizio del 16 novembre 2015 andato in onda nella rubrica "Leonardo" della TgR è tratto da una pubblicazione della rivista Nature". Lo fa sapere il direttore della testata regionale Rai, Alessandro Casarin, che spiega: "Proprio tre giorni fa la stessa rivista ha chiarito che il virus di cui parla il servizio, creato in laboratorio, non ha alcuna relazione con il virus naturale Covid-19".(ANSA)