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di Gabriele Fusar Poli

Luciano Flor

Luciano Flor, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Padova: «Vogliamo fare il punto della situazione Coronavirus. Grazie alle donazioni siamo riusciti a rinforzare ulteriormente la struttura ospedaliera per fare la diagnosi e individuare la conseguente terapia. Stiamo lavorando duramente, con uno sforzo che non si era mai visto, per questo ringrazio tutte le persone che si stanno impegnando per vincere questa battaglia e le persone che ci stanno sostenendo a più livelli. Stiamo avendo eccellenti risultati anche nella cura, abbiamo dimesso quasi 100 persone guarite dal Coronavirus. Stiamo sperimentando diversi tipi di farmaci e ne sperimenteremo altri a partire dalla prossima settimana. Stiamo inoltre lavorando alla creazione di un vaccino. Ci sono 3 ricoverati su 8.000 dipendenti, e il merito va dato al rispetto delle disposizioni e al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione».

Roberto Vettor

Roberto Vettor, direttore dell'unità operativa complessa Clinica Medica 3ª: «Questa è una situazione straordinaria a cui si risponde con mezzi e tempi straordinari. In una sola giornata abbiamo trasformato un reparto di medicina interna in un reparto Covid-19. La sinergia con le strutture semintensive e intensive è continua e ottima. Non abbiamo mai avuto carenze di dispositivi di protezione individuale e stiamo lavorando in completa sicurezza. La nostra forza è anche la multidisciplinarietà. Il mio primo grandissimo grazie va a tutto il personale infermieristico e agli specializzandi, di vero cuore. Stiamo inoltre svolgendo uno straordinario lavoro di ricerca sul Covid-19. Siamo molto contenti di dimettere pazienti, ci aiutano anche ad avere momenti in cui riusciamo a sdrammatizzare quanto stiamo vivendo. La mia "squadra" ha al momento 13 persone in organico e una serie di specializzandi. Alla mattina le facce degli infermieri sono distrutte, perché la situazione è davvero difficile».

Anna Maria Catellan

Anna Maria Catellan, direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale di Padova: «Siamo impegnati in prima linea dal 21 febbraio. Lavoriamo 24 ore su 24 per poter garantire non solo l'attività di degenza ma anche quella relativa al protocollo per i casi di sospetta positività e quindi i primi accertamenti. Abbiamo un'utenza che va dai 300 ai 500 pazienti al giorno, ne abbiamo di sintomatici o poco sintomatici. Siamo contenti di essere riusciti a mandare a casa almeno 80 pazienti. Anche il tasso di mortalità dei nostri pazienti è molto basso: adesso è troppo presto per trarre delle conclusioni sulle sperimentazioni, ma può essere che anche l'utilizzo dei farmaci precocemente sui nostri pazienti possa aver avuto un ruolo. Fin dall'inizio abbiamo utilizzato combinazioni farmacologiche che non hanno ancora avuto il supporto di studi solidi. Abbiamo fin da subito utilizzato dei farmaci antivirali in associazione con la clorochina o l'idrossiclorochina che adesso l'Aifa ha registrato per l'utilizzo sui pazienti con Covid-19. Mi riferisco anche a farmaci antivirali che noi abbiamo a suo tempo utilizzato per l'infezione da Hiv. Oltre a questi abbiamo anche in sperimentazione adesso un farmaco antivirale specifico per il Coronavirus che è il Rendesivil, stiamo facendo un protocollo atomizzato insieme ad altri centri americani e cinesi e questo farmaco sembra ridurre i tempi del Coronavirus dando la possibilità di raggiungere in poco tempo la guarigione clinica. Ci sono poi altri farmaci che stiamo sperimentando come il Tocilizumab per chi ha già problemi respiratori. Tra un po' potremo sperimentare altri farmaci antivirali che Aifa sta cercando di acquisire. Speriamo di avere buone risposte in attesa del vaccino». 

Daniele Donato

Daniele Donato, direttore sanitario dell'Azienda Ospedaliera di Padova: «Abbiamo più di 1.200 pazienti presenti, e dedichiamo al Covid-19 160 posti letti quindi stiamo garantendo le cure a tutti. Solo ieri abbiamo effettuato due trapianti di fegato con organi arrivati dall'ospedale Niguarda di Milano. Ad oggi abbiamo effettuato tamponi su 4.411 dipendenti, ovvero il 62% di chi lavora all'ospedale di Padova, con 1.964 di loro a cui è stato effettuato più di un tampone. In tutto sono 71 i positivi, di cui 3 ricoverati e quattro guariti. Tra questi ci sono 33 medici di cui 20 specializzandi, 21 infermieri e 7 operatori sociosanitari. Al momento sono ricoverati due medici e un infermiere, mentre sono guariti 3 medici e un operatore sociosanitario».(padovaogg.it)

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