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Eventi e Comunicazioni
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Dopo Luca Del Bono, io e mio fratello Massimiliano portiamo la nostra terra al cospetto della Regina Elisabetta accendendo il vulcano Stromboli.
Lo abbiamo fatto appoggiandoci nel locale del liparoto Fabrizio Famularo con uno stand di prodotti tipici: capperi, malvasia, formaggi, ecc. ecc...
Abbiamo ricevuto il console inglese e ricevuto una spilla. Dopo il mare di Del Bono abbiamo portato anche la sabbia delle Eolie al Festival Food di London.
Abbiamo avuto televisioni, fotografi etc. Un successo incredibile e inaspettato. Ho già ricevuto anche la medaglia al valore del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il riconoscimento di Cavaliere del Lavoro.
Il nostro distributore ufficiale in London si chiama Fabrizio Famularo. Ma la richiesta è così grossa che già parlando con mio padre Mario pensiamo di aprirne tre in funzione alle richieste che abbiamo avuto...
Si dice sempre: i soldi son finiti. Così dicono i debitori quando non pagano e i politici quando non riescono a mantenere le promesse.
Ma i politici sono degli angeli travestiti da diavoli, belli e onesti. Così hanno deciso di togliere i contanti dalla circolazione. Farli scomparire quasi definitivamente. La trovata è di una glacialità assoluta.
Nessuno al momento capisce dove si trovano i soldi versati. Neanche le banche italiane che dovevano essere il salvadanaio dei risparmiatori ed invece sono i divoratori del portafoglio pieno degli italiani.
Con…tanti saluti e benvenuti nel mondo dell’abolizione del denaro.
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Ieri mi hanno chiesto se è possibile organizzare a Panarea la giornata del silenzio. Giro questa richiesta al Comune di Lipari che tanto parla.
Magari dopo tanto tempo dall’insediamento di questa amministrazione potrebbe essere l’occasione per fare un Consiglio Comunale a Panarea e poi a seguire nelle altre isole. Così era stato promesso e garantito.
Ma dopo questi anni anche per questo tema è calato il silenzio. Proprio vero in politica si parla troppo e si fa poco o niente.
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Ingredienti: 300 gr. di riso, 200 gr. di ricotta, 200 gr. di tuma o mozzarella , 3 uova, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, prezzemolo un ciuffo, sale e pepe q.b., olio per friggere, pane grattugiato q.b.
Preparazione: lessare il riso in acqua salata per 15 minuti circa. Scolarlo e mescolarlo con la ricotta, le uova, il prezzemolo tritato, il parmigiano ed il pepe. Con questo composto ben lavorato, formare delle palline poco più grandi di un uovo.
Infilatevi al centro un pezzetto di formaggio fresco, passarle nell’uovo battuto e nel pane grattugiato. Friggere gli arancini in olio abbondante e servirli caldi.
Il territorio italiano non è ben difeso. Fa acqua da tutte le parti, i confini aperti per dare il benvenuto a tutti senza controlli sulle provenienze e sullo stato sanitario dei medesimi.
La moderna invasione non arriva soltanto dal mare. L’invasione arriva anche da terra dove le nazioni confinanti buttano letteralmente sul suolo italiano i loro non desiderati.
Così l’Italia diventa la cassaforte dell’immigrazione. A disposizione!
ISOLA FATTURATA
Dentro la stessa musica
volano parole di vita
suddivise per toni espressivi
e adagiate sugli scogli del mondo.
L'isola vuole la sua parte
per dividere confini
fra filari di vigne aride
e squallide.
Il prezzo non esiste,
manca chi paga.
Solo sognatori d'Africa illudono i nuovi popoli
dell'estate fatturata a parte
e pagata con inutili cambiali che offuscano
la vita estrema.
CONTROCORRENTEOLIANA: PALME
Certamente, dopo la moria delle palme eoliane, è ora di prendere qualche decisione sulla loro sostituzione.
Magari partendo con le palme anti punteruolo rosso che sono della specie Washingtonia robusta.
Alberi che possono raggiungere i 40 metri di altezza. Con le nuove palme da piantare si darebbe il via al restauro botanico delle isole.
Naturalmente non esiste nei comuni eoliani nessun censimento sulle piante tagliate e potrebbe essere l'occasione per crearlo.
VERO&FALSO
-Politico eoliano vola in Tanganica.
-Elettore eoliano vola col tango.
-Velista filicudaro monta il tangone sulla barca.
-La barca da 230 mila euro del Comune di Lipari affidata all'ufficio del turismo.
-S. Quadarella nuoterà alle Eolie per trovare l'amore.
Se la Liguria è sempre più una regione ricca di nubifragi e diventa sempre più vulnerabile, la colpa è del mar Tirreno ancora caldo come in estate. Il vento di libeccio fa evaporare l' acqua dal Tirreno, riempie l' atmosfera di vapore e alimenta di continuo il temporale.
Nel frattempo da nord arriva aria fredda in quota, come è frequente in autunno. Fra la superficie e l'alta quota c'è una differenza di temperatura molto forte. L’aria calda deve stare sopra e quella fredda sotto, altrimenti c'è instabilità. Arriva aria calda nel Tirreno che poi arriva in Liguria, incontra le montagne, sale e porta in quota tutto il suo carico di umidità.
La risalita è rapida e turbolenta. L'atmosfera, in queste condizioni, diventa molto instabile. È un meccanismo tipico dell' autunno, ma ora è più intenso. Nel 2018 in ottobre al Nord si era registrato il 90% di pioggia in più. In estate invece c'era stata siccità.
L’Aeolian Islands Preservation Fund sostiene ancora SeaShepherd per combattere la pesca illegale alle Isole Eolie.
L’Aeolian Islands Preservation Fund, fondazione che supporta e promuove progetti di tutela dell’ambiente alle Isole Eolie, per il terzo anno consecutivo e per la seconda volta quest’anno, ospita Sea Shepherd alle Eolie, in difesa della biodiversità e della piccola pesca locale.
Operazione SISO ha come obiettivo la protezione del delicato ecosistema delle isole dalla pesca illegale, non documentata e non dichiarata. La mission ha ottenuto la collaborazione da parte dei pescatori artigianali di Lipari e Salina.
I FAD (Fishing Aggregated Devices) illegali, localmente chiamati “cannizzi”, rappresentano un problema importante nel sud Tirreno. La non riconoscibilità e la mancanza di tracciabilità, li rende partecipi di operazioni di pesca illegale. Si stima che oltre 1.500 FADs ogni anno vengano ancorati illegalmente risultando in uno dei più grandi riversamenti annuali di plastica inquinante in mare in Italia. Ogni FAD è composto da 4/6 taniche di plastica e foglie di palma per il galleggiamento ancorato al fondale marino, fino a 3000 mt. per mezzo di uno spago del diametro di 3,5 mm. Le Tartarughe Caretta Caretta e altre specie spesso vi rimangono imprigionate durante le rotte migratorie.
Lo scorso anno Sea Shepherd aveva già fatto base alle Eolie per una missione in collaborazione con le autorità locali, la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, che ha permesso il sequestro di 52 fads e 100 chilometri di spaghi di polipropilene.
Questa primavera i volontari di Sea Shepherd si sono concentrati in particolare sull’uso delle reti derivanti illegali tradizionalmente chiamate “spadare”, che nonostante la messa al bando in tutto il mondo nel 2003, vengono ancora usate illegalmente nelle acque italiane per la pesca del pesce spada e che ogni uccidono un gran numero di capodogli, tartarughe, tonni, squali e mammiferi marini.
Secondo l’ONU, il Mar Mediterraneo è il più sovrasfruttato del mondo. Maggiori controlli possono scoraggiare le illegalità e rappresentare un’arma efficace contro l’impoverimento del nostro mare. I piccoli pescatori artigianali delle Isole Eolie non riescono a competere con i grandi pescherecci ed è importante che chi pesca in queste isole, lo faccia nel rispetto dei vincoli esistenti affinchè la biodiversità del mare eoliano sia tutelata.
Un riconoscimento importante va a Smile Wave Fund, fondazione svizzera che sostiene sia i progetti di Sea Shepherd che quelli dell’Aeolian Islands Preservation Fund.
Quante volte si dice Panarea nella vita di tutti noi. C'era pure una nave che collegava le Eolie che si chiamava così.
Era comoda ma non aveva una buona tenuta di mare.Si diceva per via della carena e della poppa. Al progettista non dissero che serviva per l'inverno eoliano.
Comunque su quella nave venne sempre imbarcato il miglior equipaggio per sopperire alle carenze tecniche. Ancora oggi c'é chi ricorda, con nostaligia, i viaggi per Panarea col Panarea.
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Cannola
Per la Sfoglia
Impastate 6 etti di farina, 30 grammi di sugna, due tuorli d'uovo, vanillina. Tirare una pasta molto sottile e ricavare quadrati da 10 centimetri che andranno arrotolati trasversalmente su un fusto di metallo e chiusi delicatamente facendo una leggera pressione con le dita.
Friggere in olio caldissimo fino a doratura e togliere il fusto. Lasciateli raffreddare e teneteli da parte.
Per la farcitura
Amalgamare, utilizzando una forchetta, un chilo di ricotta fresca, 500 grammi di zucchero, qualche goccia di latte, della vaniglia.
Passare a setaccio e incorporare 200 grammi di candidi tagliati a dadini e dei pezzettini di cioccolata amara.
Riempire gli involucri di svoglia fritti in precedenza con l'imposto così ottenuto e decorare la ricotta con pistacchi o cioccolato a pezzetti.
Le stazioni ferroviare italiane sono sempre state il desiderio di partire o arrivare. Spesso un punto d'incontro per non smarrirsi.
Oggi le stazioni offrono prestazioni ad alto rischio. Sono un punto dello sbandamento italiano, un rifugio per spacciatori, senza tetto, irregolari, professionisti del furto e specialisti in delinquenza varia.
Una razza in continuo aumento. Più grandi sono le stazioni più sono terra di nessuno. Una razzia nel cuore delle città che non porta più in nessun posto.
ISOLA PIOMBO
Muri di pietre rare
con cascate di cemento
e sassi lanciati contro il mare.
Tetti impagliati come materassi
aprono le nuove frontiere dell’isola.
Si svuotano le case e si rifanno i letti
per un popolo che frantuma il passato
oltre il tempo delle mele marce.
Il sole è sempre più feroce,
si vende alle creme da spremere sulla pelle
golosa e secca per tanta cura.
Oro colato per 4 calci ad un pallone oleato
che spunta dietro porte urlanti.
Infuocate guglie riescono a confondere
rughe con righe che bagnano il viso
lasciando i segni del piombo applaudito.
CONTROCORRENTEOLIANA: FRECCE
Mentre gli abitanti del Comune di Lipari parlano e dibbattono e promuovono elipiste ed aeroporti, c’è chi gradirebbe proporre nel cielo delle Eolie una bellissima volata delle Frecce Tricolori.
Trovare insieme agli altri 3 Comuni eoliani l'occasione di mettere in piedi un maxi evento di fine settembre 2020 o 2021, con esibizioni, mostre e iniziative suddivise tra le 7 isole.
VERO&FALSO
-Politico eoliano legge il libro "I leoni di Sicilia".
-Elettore eoliano compra il libro
"Anche le formiche s'incazzano".
-I nuovi porti di Salina prevedono 2 vasche. Una per totani e una per delfini.
-Dai capperi eoliani si otterrà olio vegetale di lunga vita.
Si è svolto a Catania il 13° Open di Sicilia di karate, torneo internazionale di kumite e kata organizzato dalla FIJLKAM. Al torneo ha partecipato anche la Asd Olympus del maestro Massimiliano Paladino, che insegna a Lipari.
Due gli atleti impegnati, Portelli Daniele e Giovenco Valentino entrambi esordienti. Portelli chiude in parità il suo primoincontro di kumite, ma perde per Antei (decisione arbitrale). Giovenco perde il suo primo incontro ma viene ripescato e vince la finale valevole per il 3° e 4° posto, conquistando un meritato Bronzo.
Panarea si appresta a vivere la stagione solitaria con uno spirito diverso. Ormai il piatto per la politica è stato servito in tutte le salse, caldo e freddo.
E sempre abbandonate. Il Comune, la Regione e Roma sanno e risanno cosa fare per questo paradiso del Tirreno. Panarea non cerca raccomandazioni.
Desidera solo essere tratta alla pari con quello che qualsiasi cittadino europeo ha. Bisogna uscire dai paragoni nazionali e guardare all’Europa. Visto che c’è e fin quando ci sarà.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI:
Crostini alle vongole
Ingredienti (per 8 persone): 1 Kg. di vongole, olio extravergine d’oliva, 2 spicchi d’ aglio tritati, 1 spicchio intero, 100 ml di vino bianco secco, 3 cucchiai di prezzemolo tritato, 2 peperoncini rossi sbriciolati, pomodorini a pezzetti, 16 fette di pagnotta casereccia tostate, sale.
Preparazione: in una padella fare rosolare 3 cucchiai di olio, le vongole e lo spicchio d’ aglio intero. Quando l’ olio frigge versare il vino e far cuocere 5-7 minuti. Spegnere il fornello e sgusciare ¾ di vongole.
Nella stessa padella aggiungere altro olio e l’ aglio tritato, il prezzemolo e il peperoncino. Cuocere 2-3 minuti. Unire i pomodorini e aggiungere le vongole all’ ultimo minuto. Tostare il pane e distribuirvi sopra la salsa di vongole con qualche vongola col guscio.
E' dedicata ai sistemi idrotermali delle isole Eolie, la nuova puntata di Geoscienze News, il TG web dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) realizzato in collaborazione con il canale Scienza&Tecnica dell'Ansa. Segue, come sempre l'aggiornamento sui terremoti avvenuti in Italia nelle ultime due settimane.
A guidare alla scoperta dei sistemi idrotermali sottomarini delle Eolie è Francesco Italiano, direttore della sede di Palermo dell'Ingv. Sono ambienti molto particolari e interessanti, legati al vulcanismo e che ospitano comunità di microrganismi capaci di vivere in ambienti estremi, considerati l'anello di congiunzione fra il mondo abiotico e la vita.
Ci sono alcuni luoghi che hanno inevitabilmente avuto un ruolo da protagonisti nel mondo del cinema e che sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo come parte un po’ di tutti noi. Anche l’Italia è stata spesso impiegata dai registi per la quantità impressionante di bellezze paesaggistiche e architettoniche presenti. Uno dei luoghi italiani passati alla storia per il gran numero di film girati è rappresentato sicuramente dalle Isole Eolie.
Il Postino e Stromboli Terra di Dio
Una delle pellicole storiche è sicuramente “Il Postino”, un film girato da Massimo Troisi e Michael Radford, che ha avuto come protagonista proprio il buon massimo, Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta. Questa pellicola narra la storia di un disoccupato figlio di pescatori, che nei primi anni Cinquanta riesce a trovare lavorare come postino “speciale”, dal momento che il suo unico compito è quello di portare la posta a casa del poeta cileno Pablo Neruda, che si è appena trasferito alle Isole Eolie. Con il passare del tempo tra i due si stringe un’amicizia e Mario, il protagonista, comincia a conoscere la poesia e le metafore.
Un altro film che è passato alla storia è certamente “Stromboli Terra di Dio”, una pellicola girata da Roberto Rossellini, in cui troviamo come protagonista la bellissima Ingrid Bergman, protagonista di capolavori del cinema entrati nella cultura popolare come Casablanca e Angoscia, nel ruolo di Karin, mentre Mario Vitale interpreta Antonio. Karin è una profuga di origini lituane, che è finita in un centro di raccolta per stranieri nel corso della seconda guerra mondiale. Dopo poco tempo, le si aprono due prospettive completamente differenti: scegliere la fuga, emigrando in Argentina, oppure rimanere in Italia e mettere le mani sulla cittadinanza convolando a nozze con Antonio, un prigioniero di guerra che è stato liberato proprio nello stesso campo. Una volta che il lasciapassare per il viaggio in Sudamerica le viene negato, Karin decide di optare per l’unica soluzione rimasta a sua disposizione e sposa Antonio nella terra natia di quest’ultimo, ovvero l’Isola di Stromboli. Le differenze a livello culturale e di abitudini rispetto al marito e alla gente di questi luoghi, crea nella donna una sorta di enorme disagio che la porterà, tra mille peripezie, a cercare la fuga, quando è incinta, dall’isola.
Panarea, Amaro Amore e Kaos
Un altro film che ha avuto luogo alle Isole Eolie è indubbiamente meno famoso e molto più divertente: stiamo parlando di “Panarea”, una commedia girata nel 1997 da parte di Castellano & Pippo, nel cui cast era presente anche Alessia Merz. La trama si snoda ovviamente a Panarea, l’isola più piccola dell’arcipelago delle Eolie, in cui ogni venerdì arrivano gruppi di giovani chiassosi da ogni parte d’Italia. Tra sole, mare e case bianche e basse, l’obiettivo è quello chiaramente di divertirsi il più possibile e instaurare delle nuove storie d’amore.
La pellicola più recente girata alle Isole Eolie prende certamente il nome di “Amaro Amore”. Si tratta di una pellicola girata da Francesco Henderson Pope, che narra la storia di due fratelli di origini transalpine, ovvero André e Camille, che arrivano dalla Bretagna e vanno in vacanza sull’isola di Salina, dove aveva viaggiato qualche anno prima la loro madre defunta, Lucia Modica. Ebbene, entrambi provano a scoprire tutto quello che ha da offrire quest’isola, ma devono scontrarsi con la diffidenza tipica dell’arcaico mondo che caratterizza la gente del posto. Due mentalità a confronto, ma è un muro che i due protagonisti dovranno cercare di oltrepassare nel momento in cui scopriranno che gli isolani sanno qualcosa sulla loro madre. Tra fragili equilibri, amicizie e amori condivisi, la ricerca della verità sarà molto complicata.
Anche il film “Kaos”, girato da Paolo e Vittorio Taviani, è stato ambientato alle Isole Eolie: questa particolare pellicola si snoda lungo quattro episodi e un epilogo. L’elemento in comune tra questi episodi è un corvo nero che vola sopra la Sicilia di Pirandello avendo un campanello attaccato al collo. Nell’epilogo si può notare Pirandello intento a parlare con il fantasma della madre, in alcune scene girate proprio sull’isola di Salina e a Lipari, di una storia che tanto avrebbe voluto riportare in versi, ma che non è riuscito a fare per la mancanza di parole.
Finito l’incubo o il piacere estivo, a Panarea si ritorna a sognare. C’è chi segna ogni sogna e c’è chi domanda cosa hai sognato invece di chiedere cosa hai mangiato.
A me chiedono l’uno e l’altro. Prima dico cosa sogno e poi cosa mangio o ho mangiato o mangerò.
Questa è la mia mia vita di pensierosa abitante di Panarea che prima di mangiare pensa all’isola e non come quelli che pensano all’isola per mangiare. Sopra, sotto e accanto.
Lavate i pomodorini sotto l’acqua corrente e tagliateli a metà. Tagliateli ulteriormente a fette in modo da ottenere dei dadini. Mettete i capperi in un bicchiere di acqua a dissalare . Sciacquateli e tritateli grossolanamente .
In una pentola antiaderente mettete un filo d’olio, la cipolla tritata e lo spicchio di aglio e lasciate soffriggere per qualche minuto. Aggiungete i pomodorini, i capperi e le olive e lasciate cuocere per circa 15 minuti.
Unite il pesce spada e coprite con il coperchio. Cuocere per circa 10 minuti, avendo cura di girare la fetta di pesce spada a metà cottura. Condite con abbondante origano e un filo di olio a crudo.
La Crimea è sicuramente un valore aggiunto per la Russia e nello stesso tempo una speranza per l’Europa.
Ancora oggi la Crimea è una penisola o una quasi-isola. Un territorio bello e strategico. Una piazza di transito del traffico verso il mar Nero e di quello carovaniero verso l'Asia centrale.
Sentirsi eoliano in Crimea è una bel modo di guardare il mondo della storia e delle vacanze fra spiagge sconosciute e località pittoresche. Il mio Mar Nero dico sempre quando vengo a tuffarmi in queste acque dominate dalla salinità. Qui arrivano circa 20 milioni di russi per le ferie.
La Crimea è la banchina di porto per “zumpari” direttamente nel cuore del Mediterraneo. Qui sono circondato dai miei parenti che letteralmente si fanno in quattro per darmi il loro affetto costante.
Ma c'è anche dell'amarezza per aver ascolato le parole strazianti di Giulia Giacchetti Boerio, presidentessa dell'associazione italiani di Crimea, che ha ricordato con un filo di voce le sofferenze patite dai "concittadini" che hanno vissuto e continuano a vivere qui, per il martorio voluto da Stalin che li riteneva tutti fascisti e spie.
E ancora: per le sanzioni volute dall'Ue non possono far ritorno in Patria. Da queste pagine lanciamo un appello al governo Conte: "Presidente (un massaggio personale è già stato inviato ndd) si adoperi per risolvere questo caso internazionale che in terra straniera umilia fortemente la sua gente..."
Con questo auspicio e con le carezze rifaccio le valigie e proseguo il viaggio verso la prossima destinazione, in attesa del ritorno alle Eolie, la mia vera "casa anche giornalistica".
Ma dopo aver girato per il mondo posso dire che anche in Crimea mi sento di casa, perché partendo sfugge pure qualche lacrima mia che ho chiamato la…Crimea…
Sicuramente la burocrazia penalizza ancora le isole Eolie. Per ogni cosa piccola o grande si creano, riunioni, programmi, tavoli con relativi posti apparecchiati perché ogni cosa deve essere politicamente distribuita.
Storie di tutti i giorni che sulle isole piccole pesano in modo pesante. Poi si chiedono i risultati, si cercano, si vogliono toccare con mano.
Invece vengono fuori le solite cose fatte di comunicati, “autoapplausi” e autoconvinzioni che tutto è risolto e chiarito. Ma quando mai.
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Insalata estiva
Nel mixer frullate i ceci precotti, la cipolla, il prezzemolo, lo spicchio d'aglio, i semi di sesamo e il pangrattato, aggiustate poi di sale e pepe e condite con olio di semi.
Mettete in frigorifero per 30 minuti, poi formate delle piccole polpette e cuocete in forno a 180°C per 25 minuti circa.
Per l'hummus Mettete tutti gli ingredienti nel mixer e frullate; dovrete ottenere un composto non troppo denso, decorate con semi di sesamo e un giro olio di semi di sesamo.
Componete l'insalata: tagliate il cetriolo a fettine molto sottili e i pomodori in 4 parti mettete nel piatto con la rucola, proseguite aggiungendo i falafel e i semi di sesamo; condite con l’olio di semi di sesamo. accompagnate con l'hummus di ceci dove intingere i falafel.
Carlo Calenda è un pentito dopo l’esperienza degli operi Embraco, ex fiore all’occhiello dei compressori italiani per frigo. Adesso arriva la chiara riflessione amara.
Non si salvano i posti di lavoro, ma si salva il lavoro era una bella favola. Un operaio di 50 anni che ha passato la vita a fare impianti può andare a lavorare nell’economia delle app?
Ora bisogna ricentrarsi su un liberalismo di metodo. La democrazia liberale deve recuperare il pragmatismo. E se la società va meno veloce del progresso, la società salta per aria”.
Il paradigma di riferimento deve essere il liberalismo sociale. Si vince o si perde non importa il risultato è che il lavoro parte continuamente per le ...calende greche...
ISOLA TAPPETO
Il mare miete e raccoglie
mentre la plastica diventa seme.
Braccia rubate alla pesca
e barattate al deserto dei fondali.
Si sale e si scende dal sud al nord
per l’abbraccio letale al lavoro
ed il saluto alla famiglia.
Carovane infinite di storie
che sono uomini e donne dell’isola
lasciata ai nuovi barbari del posto.
Un sospetto sposato all’idea
del buonismo che partorisce terrore
per le onde senza odore
ma col sudore che spezza la schiena
mentre si cerca il tappeto della preghiera.
CONTROCORRENTEOLIANA: NACCHERA
Che fine hanno fatto le Pinne Nobilis alle Eolie? Quando sono state viste l’ultima volta? Un tempo erano pescate o per meglio dire raccolte per arredare le pareti dei locali pubblici magari con un dipinto nella parte interna.
La nacchera o “ranula pinula”, è quel grande mollusco bivalve che abita solo nel Mar Mediterraneo, spesso nelle praterie di posidonia.
Oltre che dalla raccolta illegale e dall’inquinamento, le popolazioni di questa specie sono minacciate da un protozoo parassita, identificato come nuova specie che distrugge la ghiandola digestiva delle nacchere.
Il panorama sulla nacchera di mare appare quindi molto compromesso. Certamente servono attività presso l’arcipelago delle isole Eolie a salvaguardia della fauna e della flora nonché dell’ambiente marino tutto.
Stamattina volevamo presenziare ad un funerale a Panarea. La salma era sul traghetto ex Ngi. In biglietteria eravamo 10 persone in fila e la nave ha staccato gli ormeggi.
E siamo rimasti lì come tanti cretini... Ma dico: quando sono i mezzi di linea che portano ritardo tutto ok per loro, in questo caso se avessero ritardato di 5 minuti non penso che era la fine del mondo.
Mia moglie, mia figlia e altri che volevano dare l'ultimo saluto al caro defunto sono rimasti in banchina con i fiori in mano....
In conclusione, sono dovuto andare a Panarea con la mia barca.
L'Italia e' in ogni parte del mondo con le sue storie belle e tristi. In Crimea gli italiani sono stati e sono di casa. Nella citta' di Kerch esiste ed e' in piena attivita' l'associazione Italiani di Crimea.
Nell'intervista rilasciata al Notiziario delle Eolie online, la dottoressa Giulia Giacchetti Boico, presidentessa, nata a Kerch, con genitori di Trani (Puglia), parla degli italiani di ieri e di quelli di oggi che vivono in questa bella parte della nuova Russia, dei momenti drammatici che vissero soprattutto durante la 2' guerra mondiale, quando si registrò la deportazione di circa 5 mila concittadini che vennero sequestrati, trasferiti in Siberia (la maggior parte morirono per la fame e il freddo..) e i pochi superstiti, pur parlando italiano, senza documenti, sono impossibilitati a dimostrare le proprie origini.
Nel 1942, a causa dell'avanzamento della Wehrmacht in Ucraina e in Crimea, le minoranze nazionali presenti sul territorio finirono deportate con l'accusa di collaborazionismo, seguendo il destino della minoranza tedesca già deportata nell'agosto 1941 durante l'Operazione Barbarossa. La deportazione della minoranza italiana iniziò il 29 gennaio 1942 e chi era sfuggito al primo rastrellamento fu catturato e deportato l'8 e il 10 febbraio 1942: l'intera comunità, compresi i rifugiati antifascisti che si erano stabiliti a Kerch, venne radunata e costretta a mettersi in viaggio verso i Gulag. Il convoglio attraversò i territori di Russia, Georgia, Azerbaigian, Turkmenistan, Uzbekistan e Kazakistan: via mare da Kerch a Novorossijsk, poi via terra fino a Baku, fu quindi attraversato il Mar Caspio fino a Krasnovodsk e infine, nuovamente sui binari, i deportati giunsero sino ad Atbasar, per essere poi dispersi nella steppa tra Akmolinsk e Karaganda, dove furono accolti da temperature fra i 30 e i 40 gradi sotto zero, che li decimarono. Lo stretto di Kerch e il Mar Caspio furono attraversati con navi sulle quali gli italiani erano confinati nella stiva; una di esse affondò. A causa della lentezza con cui procedevano i convogli, il viaggio durò fino a marzo; quasi metà dei deportati e tutti i bambini morirono durante il viaggio.
A seguito delle "battaglie" dell'associazione, 4 anni fa la comunità fu riabilitata e riconosciuta come la minoranza etnica ex deportata e perseguitata. Ma dopo la "divisione" dall'Ucraina e il "passaggio" alla Russia, per le sanzioni che arrivano dall'Unione Europea sono addirittura impossibilitati a fare rientro in Italia. Incredibile, ma vero! Non per niente si sentono pure dimenticati dalla loro terra d'origine. E questo è l'appello che lanciano al governo italiano. "Non possiamo essere figli di nessuno. Ricordatevi che noi viviamo..."
Scrisse Giulia Giacchetti Boico: «Tutta la strada da Kerč' al Kazakistan è irrigata di lacrime e di sangue dei deportati o costellata dai nostri morti, non hanno né tombe né croci». Come non si può non ricordarli?
L'intervista alla presidentessa Giulia Giacchetti Boico
IL RACCONTO. La popolazione degli italiani di Crimea ammonta a circa cinquecento persone, anche se un censimento ufficiale non è mai stato effettuato. La maggior parte di loro risiede a Kerč, dove nel 2008 è stata costituita l'associazione "C.E.R.K.I.O." (Comunità degli Emigrati in Regione di Crimea - Italiani di Origine, presieduta da Giulia Giacchetti Boico), i cui obiettivi sono:
la salvaguardia e la promozione della conoscenza della lingua e della cultura italiane, attraverso corsi tenuti gratuitamente dagli stessi associati; presso la sede dell'associazione è stata anche allestita una biblioteca di volumi in italiano giunti in dono dall'Italia, si proiettano film in italiano e si tengono corsi di cucina italiana;
il riconoscimento da parte delle autorità ucraine dello status di minoranza perseguitata e deportata, sia per ristabilire la verità storica sia per poter usufruire di alcuni vantaggi di tipo economico riservati alle vittime del comunismo; il consolidamento dei rapporti istituzionali con l'Italia, avviati solo di recente;
la ricostruzione dell'albero genealogico degli italiani di Crimea, reso estremamente difficoltoso dal fatto che quando fu attuata la deportazione a tutti gli italiani vennero sequestrati i documenti di identità e molti dei superstiti, pur parlando italiano, sono impossibilitati a dimostrare le proprie origini.
A livello istituzionale dopo la prima interrogazione parlamentare in Italia sul tema, che risale al 1998, ci sono state altre iniziative con interventi alla Camera e al Senato rispettivamente nel 2009 e 2010.
Dopo il referendum sull'autodeterminazione della Crimea del 2014 l'interlocutore dell'associazione Cerkio è divenuto il governo della Repubblica autonoma di Crimea e in seconda battuta il governo russo. Il 21 aprile 2014 la presidenza russa ha emanato un decreto per il riconoscimento delle minoranze crimeane perseguitate dallo stalinismo, omettendo però di includere quella italiana. A questa mancanza è stato posto rimedio il 12 settembre 2015, a seguito dell'incontro a Yalta fra il presidente Putin e una delegazione dell'associazione Cerkio guidata dalla presidente Giulia Giacchetti Boico. All'incontro era presente anche Silvio Berlusconi. Il presidente russo ha emendato il decreto e ora gli italiani sono stati a tutti gli effetti riconosciuti come minoranza perseguitata e deportata.
RASSEGNA STAMPA
Crimea, una storia tutta italiana. Dagli artigiani dell'800 fino ai ...
E’ partito il progetto di Blue Marine Foundation e Aeolian Islands Preservation Fund per sostenere ed incentivare le attività scientifiche alle Isole Eolie.
Le fondazioni Blue Marine Foundation e Aeolian Islands Preservation Fund, che promuovono e supportano progetti di preservazione del mare e dell’ambiente alle Eolie, hanno acquistato un gommone con l’obiettivo di sostenere ed incentivare le attività scientifiche nel territorio.
Nel mese di Settembre i primi due istituti di ricerca sono stati coinvolti nell’intraprendere studi finalizzati a determinare ed approfondire le conoscenze in merito allo stato di salute del mare eoliano, informazioni preziose per contribuire ai futuri piani di conservazione.
Gli studi elaborati saranno pubblicati e condivisi con la comunità locale, con gli Uffici della Regione Sicilia e con l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca (ISPRA), ente di ricerca incaricato dal Ministero di seguire gli studi di fattibilità dell’Area Marina Protetta delle Isole Eolie.
I gruppi di ricerca già coinvolti sono:
- Università di Federico II: mappatura delle comunità microbiche che popolano gli ambienti estremi marini delle isole Eolie: indagine del loro ruolo nel ciclo dei nutrienti - Politecnico delle Marche: Censimento visivo subacqueo di specie bentoniche prioritarie, evidenziate dalla Direttiva Habitat 92/43/EEC e dalla convenzione di Barcellona, per la protezione degli ambienti costieri mediterranei
Nel corso dell’estate le fondazioni hanno inoltre coinvolto 15 centri di ricerca nel condividere studi intrapresi o in corso per mettere in luce la biodiversità e l’unicità degli ambienti marini eoliani.
L’obiettivo a lungo termine è quello di sensibilizzare e informare sull’importanza di tutelare il mare delle isole Eolie, le cui acque ospitano habitat vulnerabili, molti dei quali protetti a livello internazionale dalle norme europee.
Ormai la maggior parte delle attività di Panarea ha chiuso i battenti. L’isola si è spogliata dal lavoro estivo e mestamente si prepara all’inverno che sarà come gli altri.
Lungo e duro, con la sua parte di rischi, monco nella sanità e nella sicurezza. Non ci sono tutte le garanzie necessarie per vivere, non dico bene, ma almeno senza rischi.
Giorno dopo giorno si ripetono le stesse cose, ora dopo ora ci raccomandiamo a Dio e ogni giorno che passa è già una bella cosa.
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
=== pesce === BACCALA' FRITTO Ingredienti: 500 g. di baccalà già ammollato. Preparazione: tagliate il pesce e immergetelo in una pastella fatta di acqua e farina. Friggete in olio bollente. Nello stesso olio si può friggere anche della cipolla tagliata a pezzetti (circa 300 g.) che con aggiunta di una tazzina di aceto diventa il condimento per il baccalà.
Centro Amministrativo e politico della Crimea, ha 400.000 abitanti ed è il tradizionale punto di partenza per i tour in Crimea.
La città è collegata via treno e via aereo con tutte le maggiori città, nonché con le tratte internazionali. Venne costruita nel XV secolo sulle rovine di una antica città tatara chiamata Ak Masjid.
La principale attrazione turistica è il sito archeologico di Neapolis Skifski, dove troviamo le rovine della capitale dello Stato scita del secondo secolo a.C. Gli scavi di tale sito iniziarono nel 1827, oggi annoverano mausolei e tombe di 72 nobili sciti. Il minareto di Kebir-Djami, le grotte di Cetir-Dag e gli impianti per gli sport invernali di Angarskij Pereval sono le altre principali attrattive turistiche della zona.
Città intellettuale e universitaria, punto di incontro tra cultura tartara e russa, inizia ora a sviluppare il turismo di intrattenimento e notturno. La spiaggia di Nikolaevka è la più vicina alla città (37 km) ed è attrezzata per la ricezione turistica con decine di hotel, innumerevoli pensioni, appartamenti privati e ville. Costanti i collegamenti con la città. Simferopoli è attrezzata con importanti e valide strutture ricettive, tuttavia il cliente tipico della città è generalmente il turista di passaggio.
STROMBOLI – Il nostro viaggio è proseguito verso le Isole Eolie. Lipari, Salina, Vulcano, Panarea, Stromboli con Strombolicchio, Filicudi e Alicudi sono alcune delle isole più belle del Mediterraneo e del Tirreno in quanto sorgono in un tratto di mare incontaminato e limpido che non ha niente da invidiare alle mete più esotiche come le Maldive o i Caraibi.
Eolie e Lipari possono per questa ragione essere considerate come vere e proprie perle dei mari italici, luoghi ideali per chi ama la natura e la tranquillità che contraddistingue questi luoghi, dove ci si diverte ma non in maniera maniacale. Queste isole possono infatti essere il luogo ideale di vacanza per famiglie e giovani amanti che cercano relax.
Queste isole sono raggiungibili durante tutto l'anno da Milazzo (a nord della Sicilia) concorse regolari di traghetti e di aliscafi. Basta quindi recarsi in Sicilia e poi organizzarsi per un nuovo sbarco. La principale dell'Arcipelago è l'isola di Lipari, chiamata Lipara dal nome del suo primo mitico sovrano, fu un grande centro economico e florido e grande centro della cultura greca.
In questo porto ci siamo imbarcati su “Sigismondo” per fare una crociera di tre giorni alla scoperta di questo vero paradiso. Lo storico veliero del 1901, un tempo adibito al trasporto del materiale da costruzione destinato ai vari villaggi delle Eolie, da alcuni anni propone la navigazione charter alle Eolie. Al timone troviamo Felice, capitano e cuoco, che con grande simpatia si occupa del benessere dei passeggeri (compreso il piccolo Skipper, un maltese bianco abituato al mare e alla navigazione). Una crociera all’insegna del “carpe diem” con momenti di osservazione del mare, ore di meritato riposo e tuffi nel mare azzurro, il tutto intercalato da gustosissimi piatti preparati dall’equipaggio.
La nostra rotta ci ha condotti a Vulcano (dove abbiamo scalato il vulcano), accanto a Panarea e infine a Stromboli. Questo vulcano, sulle prime pagine di tutti i giornali per le sue recenti eruzioni, si è presentato con un spettacolo ‘pirotecnico’ notturno davvero unico. Abbiamo osservato questo inedito programma direttamente dal ponte del nostro veliero. Un’esperienza davvero indimenticabile.
Il nostro viaggio “Sicilia tra terra e mare”, una volta sbarcati a Milazzo, proseguirà per Cefalù, luogo di grande storia e villeggiatura balneare.(viaggirossetti.ch)