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Caro direttore,

Via G Franza: il marciapiede diventa un bel...parcheggio. 

Da dove c.... si passa?

In mezzo alla strada?

Cordialmente

Lettera firmata

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Vulcano - L'artista Tiziana Aiello con Craig Warwick che parla "con gli Angeli...".

Craig Warwick è nato a Londra ma vive da anni in Sicilia.

Ha collaborato con personalità come Lady Diana e Kate Winslet ed è consulente dell'Fbi nella ricerca di persone scomparse.

In Italia è diventato un popolare volto televisivo come sensitivo grazie alle partecipazioni a Festa italiana e Pomeriggio sul 2.

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Da Ustica arriva la proposta al Governo della Regione Siciliana per rendere più accessibile e disponibile il turismo delle Isole a tutti gli italiani. Gli operatori turistici di Visit Ustica supportati dalla uno@uno e da Taste&win chiedono al Governo regionale di ragionare e valutare sull’opportunità di applicare per la stagione estiva 2020 , quella post Covid, al fine di incentivare le presenze turistiche sulle isole minori siciliane, un’unica tariffa ridotta come quella applicata ai residenti per tutti coloro che decidono di trascorrere una vacanza ad Ustica o su un’altra isola siciliana.

Questa iniziativa, secondo i promotori, certamente favorirebbe la voglia di visitare e scoprire sia Ustica, che altre isole come l’Eolie, l’Egadi o le Pelagie.

La tariffa residente è molto conveniente e invoglierebbe sia i siciliani che gli italiani a scegliere le isole siciliane per le loro vacanze estive o autunnali, un ottima strategia per aumentare i flussi turistici e allungare la stagione 2020 sino a dicembre considerate le condizioni climatiche che caratterizza il nostro territorio.

“Si applichino i prezzi dei residenti locali a tutti i Siciliani – chiede Girolamo Gigi Tranchina presidente di Visit Ustica – il Governo Regionale è chiamato ad intervenire con urgenza per aiutarci a superare le grandi difficoltà del settore Turistico-Alberghiero derivanti da Covid 19. Viste le difficoltà di spostamento che l’epidemia ha causato, ed il conseguente annullamento di tantissime prenotazioni estive, vogliamo puntare sul turismo Siciliano. Per far questo chiediamo al Governo Regionale che si possano applicare a tutti i Siciliani le tariffe di noi residenti delle isole minori, facilitando in questo modo il turismo dell’Isola, riempiendo i Traghetti e invitando tutti i Siciliani a venire a visitare le nostre meraviglie. Sono tantissime le iniziative possibili, da scontistiche per chi soggiorna per più notti ad altre agevolazioni. Crediamo però che la soluzione più efficace sia proprio l’agevolazione della tariffa; diminuendo il prezzo dei traghetti sarà possibile migliorare la continuità territoriale. Restituiamo tutta la Sicilia ai Siciliani”.(marsalalive.it)

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Lipari - Da domani i nuovi orari estivi degli aliscafi della Liberty Lines. 

Altre corse da e per Messina e da e per Palermo scatteranno nei prossimi giorni

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di Pina Cincotta Mandarano

A Panarea abbiamo una chiesa bella da toccare il cielo. Rifatta e splendente. Un riferimento storico sociale per tutta l'isola e pure per i turisti. L'accoglienza, i banchi, l'inginocchiamento e il raccoglimento sono momenti particolare dell'isola più piccola ma sicuramente più bella delle Eolie. Difendiamola sempre. E' il nostro ricordo. Un punto di riferimento sempre. Una fedeltà per tutti.

 

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Il Notiziario si legge e si ascolta

LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI

 images.jpg    Dolce al cioccolato fondente

Preparazione: tagliare 300 gr. di cioccolata in piccoli pezzi. Fondere dolcemente con 125 gr. di burro e poi mescolare con 4 tuorli di uovo, 2 c.d.m. di zucchero, 1 c.d.m. di farina.

Montare i 4 bianchi di uovo ed incorporare al miscuglio. Cottura: 18 minuti al forno a 180 gradi (th.7). Lo stecchino deve essere ancora appiccicoso alla prova).

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di Ennio Fiocco

L'isola del naufragio

Filicudi è qualcosa di indescrivibile, soprattutto in tarda primavera, con i sui colori, profumi e l'odore del mare che manifesta. Mi recai per la prima volta sull'isola per la proclamazione degli eletti nel 2008 e da allora restò per sempre nel mio cuore. Li ho conosciuto anche donna Eugenia, vedova Patti, ed era mia consuetudine andarla a trovare almeno una volta l'anno. L'ultima volta che parlai con lei era il 16 agosto del 2014 proprio sotto il pergolato eoliano e l'anziana donna aveva compiuto 100 anni il giorno prima. Non ero a conoscenza della storia che mi accingo a trattare e non ho mai chiesto, pertanto, alla Signora riferimenti o altro sulla vicenda.

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Cosa avrà immaginato sin da piccolissima donna Eugenia (che all'epoca aveva quasi cinque anni) dai racconti di Filicudi a seguito del disastro avvenuto il 16 giugno del 1919 dove il piroscafo “Citta di Milano” affondò? Il giorno della tragedia il mare era limpido ed era necessario riparare il cavo di Alicudi, corroso dagli scogli. Il piroscafo era stato fatto costruire nel 1887 in un cantiere di Sunderdand in Scozia, dall'industriale Giovan Battista Pirelli e il mezzo veniva impiegato per la posa e riparazione di cavi elettrici sottomarini in ben 73 campagne nel mediterraneo, dal terremoto di Messina del 1908 con i cavi spezzati via dalle onde del maremoto, alla guerra italo-turca del 1911 ai Dardanelli per tagliare cavi sotto il fuoco dei nemici, dalla Grande Guerra ad atri interventi. Il piroscafo aveva lasciato Milazzo di buon mattino e poi aveva raggiunto Filicudi.

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Quel 16 giugno del 1919 partì in direzione di Alicudi e invece che a nord fece rotta a sud-est, verso Capo Graziano. Un urto improvviso, due o tre scossoni e l'ordine in macchina di fermare: lo scoglio di Serravecchia a tre metri d'acqua! La tragedia a mezzo miglio da terra. L'urto della nave con lo scoglio e lo scafo squarciato causò l'affondamento di prora. “A mare a mare” si sentì gridare. La nave si alzò... e la tragedia ebbe corso. La secca di Capo Graziano, con un fondale di due-tre metri, con contiguo strapiombo di circa 75 metri di profondità, è insidiosa e custodisce ben undici relitti, di cui nove navi di epoca greco-romana inabissatesi.

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L'imbarcazione era soprannominata “la nave dei miracoli”. In due accurati resoconti del 18 giugno e 9 luglio 1919 diretti alla Pirelli, Ernesto Del Grande, il geometra esperto dei cavi, salvatosi dal disastro, così descrisse i fatti: “…Stavo scrivendo nel rapporto gli appunti circa la visita all’approdo, quando sentii la nave urtare due volte a breve distanza (ore 13,40). La prua incominciava già ad abbassare, mi precipitai a poppa dove ho il camerino per provvedermi di salvagente seguito dal comm. Brunelli…Il bastimento era già per metà sommerso intravidi la poppa che si alzava, vidi che qualcuno dei nostri vedendo che non si riusciva a scostare l’imbarcazione si buttarono in acqua e ne seguii l’esempio nuotando disperatamente per allargarmi. Intanto sopraggiungevano pescatori ed abitanti di Filicudi che avevano visto il disastro e si diedero a prestare soccorso…

I soccorsi giunsero dopo il tramonto; la Regia torpediniera 24 che prese a bordo le due salme ritrovate, il comandante e parte dell’equipaggio militare. Più tardi giunse un vaporetto da Lipari sul quale imbarcammo noi della ditta ed il rimanente dell’equipaggio. Più tardi ancora essendo arrivato anche il vaporetto di Milazzo vi fummo trasbordati. Si partì dopo le ore 23 noi diretti a Milazzo, la torpediniera a Messina. A Milazzo arrivammo alle 3 del mattino ma non trovando la torpediniera “Cigno” che, secondo gli accordi, avrebbe dovuto portarci subito a Messina. Verso le ore 7 ottenemmo dalla Capitaneria di Porto di farci proseguire per ferrovia e giungemmo a Messina verso le ore 9,30. Ci portarono alla Difesa Marittima, ove finalmente potemmo avere un po’ di ristoro. Ieri sera poi, per cura delle autorità civili e militari, venne fatto il trasporto funebre, su camion, dal viale S. Martino al Cimitero, per una tumulazione provvisoria delle salme dell’Ing. Pinelli e del Comm. Brunelli.

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Al ponte Americano il corteo sostò e si ebbero discorsi del Prefetto, del Direttore Ufficio Telegrafi, del Generale Vagliasindi edel Comandante Casabona...”. Sui 101 imbarcati vi furono 75 superstiti e 26 vittime. I pescatori filicudari nell'immediatezza misero in salvo i naufraghi sopravvissuti stesi sugli scogli di Capo Graziano. Vanno tutti ricordati. Fra i superstiti, il geometra cavista Ernesto Del Grande, il capitano marittimo Stefano De Ferrari, il caposquadra giuntista Primiero Lagomarsini, 22 operai della ditta Pirelli, il comandante capitano di corvetta Cornigliani, il tenente medico Francesco Stola, l’ufficiale di rotta sottotenente di vascello Bolla, il direttore di macchina sottotenente Marcello Milio, il marinaio Saioni.

Tra le 26 vittime, gli ingegneri Emanuele Jona, Ettore Pinelli, Ettore Vitali, gli operai Libero Galantini, Giacomo Porrini, Umberto Tonelli, tutti della ditta Pirelli, Italo Brunelli, Direttore Generale dei Telegrafi, l’ufficiale in seconda tenente di vascello Carlo Marchetti, il primo nocchiere Rizzo, il capo meccanico Mantori, il capomeccanico Violante, il sottocapo meccanico Mombelli, il sottocapo torpediniere elettricista Travaglio, i marinai De Michetti, Lauro, Maulo, Arrigò, Spina, l’operaio carpentiere Conti, i fuochisti Crispino, Manganaro, Bolcese e infine il cuoco Maselli.

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NOTIZIARIOEOLIE.IT

I DOCUMENTI STORICI IN ESCLUSIVA DEL DOTTOR ENNIO FIOCCO

31 OTTOBRE 2019

Andreas Achenbach e la visione dello Stromboli del 1844

16 NOVEMBRE 2019

Filicudi, Don Giovannino Lopes e la storia delle murene

28 DICEMBRE 2019

Cesarina Gualino e il soggiorno a Lipari nel 1931

12 MARZO 2020

Vulcano, Elisée Reclus il geografo anarchico

14 MARZO 2020

 Lipari, Elisée Reclus nel 1865

27 MARZO 2020

I Liparoti ritrovati. Il Punto e Virgola

2 APRILE 2020

Gli Eoliani di Ustica

6 APRILE 2020

Pellegro, il pittore genovese del primo seicento barocco e la tavola della Conversione di San Paolo

14 APRILE 2020

Per non dimenticare Irene Kowaliska

18 aprile 2020

La regina Eleonora D'Arborea e il suo falco

22 APRILE 2020

Robert Mertens e la lucertola delle Eolie in estinzione

6 MAGGIO 2020

Marcello Aliprandi e le bellezze di Vulcano

13 MAGGIO 2020

Gli angeli buoni tra cielo e immaginazione


di Pina Cincotta Mandarano

Guardare avanti restando immobili. Questo é il momento del non fare niente. Restare puliti, disinfettati e...mangiati. Accontentiamoci. L'importante é vivere senza strafare, mettere da parte l'odio e seminare amore. Non bisogna esagerare con le paure, le minacce. Impariamo ad ascoltare ed a pregare anche a voce alta. Giusto per fare un coro con chi ci sente ancora.

 

Notiziario russo.jpgIl Notiziario si legge e si ascolta

 

LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI

Salsa tonnata

          Ingredienti:: 250 gr. di tonno, 5 acciughe sotto sale, 2 cucchiai di capperi sotto sale, un ciuffo di primages.jpgezzemolo, 3 tuorli d’uova sode, 2 bicchieri d’olio extravergine d’oliva.

Preparazione:: pulite le acciuge dal sale (evitate di lavarle) e da lische, frullatele o tritatele finemente insieme con il tonno sgocciolato, le uova, i capperi sciacquati dal sale e il prezzemolo finemente tritato. Quando gli ingredienti saranno ridotti in crema e ben amalgamati tra di loro diluite tutto con l’olio. Una seconda versione di questa salsa prevede l’esclusione delle uova e una riduzione di olio extravergine d’oliva compensando con una salsa maionese.

Coronavirus, il viaggio di Don Gaetano Sardella nella Cattedrale di San Bartolomeo.  

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IL PUNTO E VIRGOLA

Caro Don Gaetano,

il Suo pensiero è sempre per tutti, quando anche l'altro ieri si è chiuso da solo nella Chiesa di San Pietro e ieri nella Cattedrale, dimostra ancora una volta una verità religiosa che riesce a penetrare nel cuore di tutti. Tutti noi, in questo momento di “casa e famiglia” avremmo desiderato una processione con il nostro San Bartolomeo Protettore che alle Eolie ha sempre costruito miracoli. Oggi è troppo se La invochiamo a pregare da solo sul Corso deserto con uno dei Suoi San Bartolo benedetti? Noi come Notiziario la seguiremmo a distanza per la diretta e per la registrazione. La gente delle Eolie l’accompagnerà virtualmente sperando sempre in bene. Un grazie per tutto don Gaetano Sardella.

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IL CORSO DI LIPARI E IL CORONAVIRUS

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Emergenza Coronavirus l'A.S.P. di Messina adotta lo "smart working", i dipendenti lavorano da casa

Preso atto delle normative vigenti, la Direttiva n. 1/2020 avente ad oggetto: “Prime indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 del D.L. n. 6/2020” che invita i datori di lavoro a potenziare il ricorso al lavoro agile, il DPCM 1 Marzo 2020 contenente disposizioni urgenti finalizzate al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 che prevede la possibilità di attuare forme di lavoro agile per la durata dello stato di emergenza, il D.L. n. 9/2020 avente ad oggetto “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, la Circolaren. 1/2020 del Dipartimento della Funzione pubblica –

Presidenza del Consiglio dei Ministri recante “Misure incentivanti per il ricorso e modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa”la Direzione Generale dell'A.S.P. di Messina considerata la gravissima situazione di emergenza nazionale determinata dalla diffusione del COVID-19 e c onsiderata la necessità di decongestionare gli uffici, laddove possibile, nel rispetto delle vigenti normative ha autorizzato il lavoro da casa (smart working), affidando a ciascun Direttore di Dipartimento e a ciascun Dirigente Responsabile il previsto controllo sulle prestazioni da eseguire. 

Il personale dipendente autorizzato allo svolgimento di smart working dovrà impegnarsi ad attenersi alle disposizioni impartite dall’ASP di Messina e dovrà svolgere il lavoro assegnatogli nel rispetto dei criteri di idoneità, sicurezza e riservatezza, garantendo la costante reperibilità telefonica negli orari di servizio.

Per esigenze aziendali sopravvenute e su richiesta dell’amministrazione il personale già autorizzato allo smart working dovrà garantire comunque la propria presenza nella sede di lavoro.


di Pina Cincotta Mandarano

Ci siamo. A Panarea, aspettiamo i clienti di Pasqua con il cuore che batte. Sia per il momento religioso, sia per questo momento sanitario che si sparpaglia negativamente nel mondo e sia anche per la situazione del nostro amato Comune di Lipari per il quale i numeri non quadrano e i conti non tornano.

Ricordiamoci tutti che è un anno bisestile. Questo febbraio 29, che ci porta l’anno a 366 giorni, non ha mai portato bene a nessuno.

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Il Notiziario si legge e si ascolta

LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI

Salsa per arrosti

Ingredienti: due foglie di menta, una tazzina da caffè di aceto di vino, due tazzine di olio, un pizzico di sale e pepe.


Preparazione: sbattete tutto insieme e versate sul cibo già cotto.

 

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