Alla scoperta dei paesini dei Nebrodi con un cicerone d'eccezione: Italo Toni lo scrittore-poeta piu' prolifico delle Eolie con ben 32 volumi pubblicati e altri cinque in cantere.
1° tappa: Montalbano Elicona, nel 2015 conquistò il titolo di "Borgo piu' bello d'Italia". Il riconoscimento fu attribuito nel corso della trasmissione di Rai Tre "Alle falde del Kilimangiaro".
Vinse la competizione che ha messo in gara prima 40, poi 20 realtà locali, con l’eliminazione diretta decretata dal televoto degli spettatori. Tra i venti finalisti, uno per ogni regione d’Italia, fu scelto il comune messinese con 2500 abitanti che ad agosto diventano 5 mila con il rientro degli emigranti..
Montalbano Elicona deve il suo nome al Mons Albanus, dove sorse il primo agglomerato urbano e la rocca di epoca romana, su questa si sovrapposero le successive fortificazioni d’impronta bizantina, araba e per finire normanna. L’appellativo Elicona risale senz’altro alla colonizzazione greca. L’abitato si è sviluppato appunto attorno al castello, in posizione dominante verso nord, sulla costa tirrenica, difronte alle Isole Eolie. A Ovest si apre la catena dei Monti Nebrodi e a Sud si innalza l’Etna.
Il borgo è suggestivo, le sue case sono costruite sulle pendici di questa altura, in un percorso in salita che giunge al maniero posto a 907 metri sul livello del mare. E’ un dedalo di viottoli dove il tempo sembra essersi fermato in un’epoca passata. Il castello è di proprietà comunale, oggi è in ottime condizioni, dopo aver subito lunghi lavori di restauro che lo rendono fruibile in tutti gli ambienti. Di recente istituzione il Museo delle armi e il centro per lo sviluppo del borgo medievale.
Montalbano Elicona è stato inserito nell’elenco dei 90 borghi medievali più belli d’Italia. Tra le chiese di interesse artistico è da segnalare la Basilica di Maria Assunta in cielo (Duomo) con le sue opere d’arte.
I boschi del territorio circostante, la riserva orientata di Malabotta, custodiscono un vero tesoro misterioso, una serie di megaliti, che per la loro dimensione e forma potrebbero essere simboli astronomici preistorici. Le formazioni rocciose dell’altopiano dell’Argimusco sono naturali e già in tempi antichi hanno fatto di quest’area un luogo sacro, dove si consumavano riti propiziatori.
Il cùbburo è un piccolo casotto, anche chiamato thòlos, che veniva costruito nella zona destinata a pascolo ed era usato per il ricovero dei pastori. E’ particolarmente diffuso proprio nel comune di Montalbano Elicona.
VIDEO