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di Sara Tirrito

La sfida sarà a colpi di tecnologia, sostenibilità e arte. Vincerà chi saprà creare un progetto per la mobilità del futuro nelle isole e l’opera migliore per valorizzare il territorio di Stromboli. Presentato a Milano il 10 maggio, si concluderà con un evento sull’isola vulcanica a luglio, in cui saranno premiati i vincitori. Fondamento ideologico dell’iniziativa l’articolo 119 della Costituzione italiana per cui «la Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità».

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Il premio
Tre i filoni in cui ci si può candidare: atenei, tecnologia digitale e arte contemporanea. «Le tre categorie sono legate da un filo rosso - spiega Cristina Maymone, co-organizzatrice dell’evento - la ricerca e l’arte sembrano mondi diversi ma sono uniti dalla creatività e dall’innovazione». Da qui anche l’importanza di ambientarlo a Stromboli, isola delle Eolie con un vulcano attivo e difficoltà di raggiungimento anche per le risorse di prima necessità, portate dalla terraferma attraverso navi che non circolano con condizioni climatiche avverse. «Vogliamo proiettarci verso il futuro - dice Maymone - Stromboli è un laboratorio green perché progettare mobilità sostenibile in un centro urbano piccolo e patrimonio Unesco significa esportare best practice di ecosostenibilità anche per le città».

Il contest per la ricerca rivolto agli studenti del Politecnico di Milano
Il bando si rivolge agli studenti di master in Ingegneria meccanica, Ingegneria civile, Mobility engineering e Pianificazione urbana, Politiche territoriali del Polimi. I vincitori saranno ospitati per cinque giorni sull’isola, a cui lasceranno i progetti in eredità. Si partecipa in team da 5 e le candidature vanno presentate entro il 19 maggio. Tra i fattori di sfida la difficoltà per gli studenti di sviluppare progetti rivolti alla mobilità sostenibile in un territorio geologico particolare, difficilmente raggiungibile, con un vulcano attivo e che probabilmente non conoscono personalmente.

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L’arte e la tecnologia: le altre categorie
A essere premiate anche le tecnologie digitali. In questa sezione a vincere sarà un testimonial di fama internazionale il cui lavoro ha avuto un impatto in vari settori con innovazione e intelligenza artificiale. Si potrà partecipare anche per la categoria Arte contemporanea, che si rivolge al miglior italiano a metà carriera. L’artista primo classificato riceverà un premio economico di 5 mila euro, la permanenza sull’isola nei giorni dell’evento e l’esposizione delle sue opere nello stesso periodo.(corrieredellasera.it)

SERVIZIO DEL TG3 SICILIA

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IL CANE ANTIDROGA SCOVA LA MARIJUANA NASCOSTA DIETRO L’ARMADIO DELLA CAMERA DA LETTO. UN UOMO ARRESTATO DAI CARABINIERI.
Nei giorni scorsi, a Condrò, nell’ambito di predisposti servizi finalizzati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno arrestato un uomo del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine anche per reati specifici, ritenuto presunto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri della Stazione di Fondachello Valdina, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia, a seguito un’attenta attività di controllo del territorio, si sono presentati presso l’abitazione dell’uomo per eseguire una perquisizione domiciliare. L’attività dei militari dell’Arma condotta con il prezioso apporto del fiuto del cane antidroga, ha consentito di scovare un involucro, abilmente occultato dietro l’armadio della camera da letto, al cui interno i militari hanno trovato e sequestrato oltre mezzo chilo di marijuana.

Al termine delle operazioni, l’uomo è stato condotto in caserma, laddove è stato formalizzato il suo arresto.
La droga sequestrata è stata inviata ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per le analisi di laboratorio. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, in attesa di essere giudicato per il reato a lui addebitato.

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di Enza Scalisi

Lui era in agguato: ottuso, crudele, subdolo, senza un criterio, unico obiettivo colpire, a caso.

Come in un buco nero il mondo di prima è risucchiato, il tempo si ferma per riavvolgersi su se stesso e  torna la memoria della vita normale. Qual è  l'istante della demarcazione tra il prima e il dopo, tra il non ancora, ora sì, il perché che dilegua senza risposta, nelle giornate scandite dalle cure?

La grandezza si manifesta nella tempesta, lì emerge la dignità, il coraggio, la determinazione. La forza si alimenta dello sguardo forse ignaro dei bambini: “giochiamo papà?” Allora inizia la guerra, dura  determinata, con tutte le armi a disposizione, senza cedimenti contro il mostro.

Alla domanda retorica, involontariamente inopportuna, “come stai?” rispondeva  “bene”. Mai un lamento, un cenno di sconforto, di vittimismo. Ha sopportato tutto, accondiscendente: farmaci invasivi, trattamenti bugiardi…con ostentata fiducia, ma con la malcelata consapevolezze della loro impotenza.

Restava a lungo in balcone, si lasciava accarezzare dal sole e avvolgere dal fresco delle serate. Aveva bisogno di luce, di spazi, di immenso.

Alla fine raccoglieva le forze residue per una stretta di mano, una carezza.

 Ha vinto il mostro sul suo corpo martoriato, ma non ha intaccato il coraggio e  la dignità che fanno la grandezza dell’uomo.

La sua sdraio è sempre lì, sul balcone, tra i fio

Gennaro, Salvatore e Bartolino Leone partecipano al dolore delle famiglie

Il cordoglio per la morte di Riccardo
 
La famiglia di Lidia Cincotta e Achille Omero con il figlio Edoardo per la prematura morte di Riccardo, si unisce al profondo dolore delle famiglie Biancolini, Scalisi e Iacolino.
 
--L'Istituto Conti stringe in un dolente abbraccio Martina, i suoi bimbi e la famiglia tutta.
Il dirigente scolastico Tommasa Basile

 

 

Per il Festival, la torta inaugurale di Casa Sanremo sarà siciliana. Il dolce di 40 chili sarà preparato da Salvo Pignataro e Luca Leonardi originari di Adrano.

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-Artista siciliano di fama nazionale con alti riconoscimenti, cede le proprie opere composte da sculture e quadri per motivi di salute. Ottimo investimento. Telefono: 3483194060

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-Affittasi locale 60 mq, completo di servizi, in posizione centrale nella piazza di Canneto-Lipari sulla Marina Garibaldi (accanto al Tabacchino). Preferenza per soggetti a carattere pubblico, della Pubb. Amministrazione o, in alternativa, per attività commerciale di sola vendita. Per info telefonare al n. 3386040718

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Cari amici lontani e vicini,

L’era dei signori e signore con lo strascico del benvenuto che risorgerà dopo aver toccato il fondo più profondo per sommergere la normalità dei tempi racchiusi dentro il recinto dell’età. Le pippate invernali inducono ai sogni televisivi nel "verso giusto", tentando di "raddrizzare" tutto ciò che vira al "contrario". Solo giornali come il Notiziario riescono ad esprimere chiarezza di specchiature che ormai durano nel tempo. Perché non ci sono elettori ma lettori tanti quanti i loro pensieri di libertà e giustizia.

Il resto scompare nel raddrizzatismo e rianimatismo delle storielle anche di isolana memoria. Mentre il tutto, figlio del niente, s’infrange lungo il corso di nuove realtà. E’ la realtà la materia prima per ricondurre alla normalità i divi politici che il mondo offre anche a loro insaputa. La natura deve coincidere con la norma sia spessa che sottile dove le antiche cotonature cercano di nascondere beatamente le facce calibrate al muschio del dopo pioggia.

Dal sole libero delle Eolie BuoNotiziario a tutti!

Milano, il carabiniere che ha salvato un ragazzo dall'incendio: «Ho sfondato la porta col telaio di una bici, ho visto un piede, ho tirato»

L'incendio in via Arquà e il maresciallo Giuseppe Merlino

Giuseppe Merlino, figlio dell'ing. Salvatore, e nipote del nonno Pino, il maresciallo che ha salvato un ragazzo dall'incendio di via Arquà: «Ho sfondato la porta col telaio di una bici, ho visto un piede, ho tirato»

di Matteo Castagnoli

Il carabiniere 30enne sabato sera passava da via Arquà per un controllo con un giovane collega. «C'era fumo ovunque, gridavamo di uscire. Un vicino ci ha indicato quella porta, era sicuro che c'era qualcuno»

«L’incendio era ancora vivo. Allora mi sono messo a carponi, trattenendo il respiro. Poi ho visto delle gambe. Ho trascinato quel corpo per un piede: pensavo di aver tirato fuori un cadavere». Quel corpo era il 29enne pakistano inquilino al secondo piano della palazzina in via Arquà 16, dove sabato sera è scoppiato un incendio. Il bilancio: tre appartamenti inagibili, persone evacuate e cinque soccorsi tra cui quattro bambini. E se quel ragazzo, di professione rider, lotta per la vita al Niguarda è soprattutto grazie al maresciallo Giuseppe Merlino30 anni, del Nucleo Radiomobile di Milano. Non pensava sarebbe dovuto entrare in quella palazzina a due passi da via Padova. Era passato per uno dei normali controlli a bordo di una gazzella del Radiomobile. Al volante c’era un collega carabiniere. Ma «in strada abbiamo notato un gruppo di persone». Che li fermano: «Siete arrivati», esclamano. «Ma arrivati per cosa?» si domandano i due militari. «C’è un incendio, la risposta».

Era successo da pochi minuti.
«Sì, le scale erano piene di fumo. E le fiamme che si vedevano dalla finestra erano ancora alte».

Cosa avete fatto?
«Urlavamo alle persone di scendere. Ci siamo divisi le scale, bussando a tutte le porte e accompagnando gli inquilini per la scale: non si vedeva nulla. Qualcuno era titubante e l’abbiamo dovuto convincere. L’appartamento l’avevamo dato per spacciato».

E invece...
«E invece è successo che mi ha avvicinato una persona che era al telefono con il proprietario della case in fiamme. Erano certi che dentro ci fosse qualcuno».

Era così. E l’ha salvato.
«Non mi era mai successo nulla del genere. La porta era ustionante. Prima ho provato a sfondarla con dei calci. Poi ho usato il telaio di una bici come ariete. Una volta aperta, dopo qualche minuto, sono stato investito dal calore. Ma mi sono detto: “Ce la faccio”. Ho visto quel corpo dopo aver gattonato per un paio di metri e l’ho afferrato per un piede. A sua volta il collega, che mi aveva raggiunto, mi ha tirato per la gamba e così abbiamo recuperato il ragazzo».

Poi?
«Pensavamo fosse morto. Abbiamo provato a rianimarlo. Era ustionato e non respirava più. Finché dopo tre/quattro manovre ha ricominciato. Allora me lo sono caricato in spalla e sono corso fino all’incrocio con via Padova dove mi dicevano fosse appena arrivata un’ambulanza. Quando l’ho vista ho urlato: “È vivo, respira”».

Anche lei è stato portato in ospedale.
«Sì, sono tornato in via Arquà ma a quel punto erano arrivati gli altri soccorsi. Quindi mi sono fermato e sono stato portato al Fatebenefratelli per gli accertamenti».

Esito?
«Siamo usciti alle 5 del mattino. Ero un po’ intossicato. Due giorni di prognosi. D’altronde ero entrato senza mascherina. È andata bene che non abbia preso fuoco anch’io».

Se chiude gli occhi, quale immagine le rimane impressa di quella sera?
«Quando il 29enne ha ripreso a respirare. Senz'altro. L'euforia e l'adrenalina per salvarlo sono schizzate».

Un esempio di coraggio.
«Se lo sarò, sarò contento. Per esempio, il carabiniere che era con me, era al primo turno di Radiomobile. Speriamo che quanto successo serva a spiegare a tanti giovani colleghi cosa sia il nostro lavoro».(corriere.it)

Via Mazzini - Acquacalda  98055 Lipari +39-0909821088 info@hotelcutimarelipari.com 

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di Fabio Famularo

Carissimo direttore,

Lei che è molto attento, ci aiuti nella nostra campagna ecologista contro la mala movida che a Stromboli continua a imperversare, faccia sue le nostre segnalazioni anche di questi giorni e ci aiuti a portare la croce...

Nonostante siamo a fine settembre le cattive abitudini restano...vita notturna, sporcizia diurna. E come sempre, nessuno vede, nessuno sente, nessuno parla...

Si schieri dalla parte di chi vuole preservare la bellezza di queste isole e per il rispetto dell'ordinanza che qui da noi pare non aver attecchito...

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Stromboli, Piscita': post movida...

Stromboli che non mi piace, mentre ad altri a quanto pare, invece, piace tantissimo... e minimizzano.

Non vedono, non sentono, non parlano...

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di Silvia Carbone

Il mio bellissimo Ruccio 

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Martedì 8 agosto, a partire dalle ore 18.00 in via Roma a Malfa si terrà la 18° edizione dell’Isola di Malfa.
L’evento, promosso ed organizzato dal Comune di Malfa, prevede l’esibizione di artisti, l’esposizione di artigiano locale, design e musica.

Esporranno le loro creazioni Annamaria Ferrero, Simona Rinciari, Rosa Lombardo, Nina Melan, Cristina Ferraro, Serena Calderoni, Paola Di Giorgio, Loredana Salzano, Alfio Siscaro, Giuseppe Morelllo, Marina Suma, Francesco Iannello, Pinella Palmisano, Francesca Thermes e Giuseppe Zoccali.

Saranno allestite, inoltre, tre postazioni musicali, dove si esibiranno i musicisti Giuseppe Urso, Giosi Infarinato, Matteo Podetti, Paolo Vivaldi, Sasso Battaglia - “il contrabbasso nel rock’n roll” - e la SMS Live Band.
La locandina dell’evento è stata realizzata da Serena Calderoni, che dipingerà dal vivo durante la manifestazione.

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