di Luciana Negro*
C'era una volta il mondo delle fate...
Una c'è ancora, vive a Panarea in una sua splendida casa eoliana, è bella, alta, bionda e elegante. È architetto e costruisce magie. Come tutte le fate, è benefica e da cinque anni spende i suoi poteri per i bambini dell'isola.
Cinque anni di salvifici doposcuola con tè e biscottini, cinque anni di presenza gratuita a tempo pieno nella piccola scuola dell'isola, di cui copre ottimamente le numerose e ovvie falle. Adorata dai genitori, che mille volte l'hanno confermata presso la dirigenza scolastica, con lettere collettive e nel corso di visite ad hoc.
Ma anche le fate hanno un cuore e dei modesti desideri: la fata di Panarea desidera che la dirigenza - peraltro per molti aspetti illuminata e spesso sulle vostre pagine - le approvi un progetto. Questo le darebbe un minimo di status all'interno di quella scuola in cui da anni trascorre le sue mattine supportandola in molti modi.
Promesse in primavera, foglie al vento in autunno...
Direttore Bartolino, vuol scrivere lei questa bella favola, magari aggiornata con videointervista (grande impatto!) e servizio? La comunità di Panarea le sarebbe grandemente grata
Con stima
*Nonna di un'ex allieva