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Domenico Arabia - Giornale di Sicilia

Il Limoncino chiude: la spiaggia di Punta Barone perde il suo punto ristoro

Da venerdì 30 agosto la spiaggia di Punta Barone, la più estesa del territorio comunale di Santa Marina Salina, si troverà sprovvista dell'unico punto ristoro a servizio dei bagnanti a causa della chiusura del chiosco di Casali Mattia conosciuto come "Il Limoncino" e noto alle cronache per la querelle con il Comune di Santa Marina Salina.
Sebbene il servizio offerto dal Limoncino sia oggetto di grande apprezzamento da parte dei molti utenti della spiaggia, il chiringuito dovrà chiudere nel rispetto della concessione temporanea ottenuta dalla Regione Sicilia che giungerà alla sua naturale scadenza venerdì 30 agosto.

"Il motivo della breve durata della concessione in possesso della ditta (di soli tre mesi!) - puntualizza il titolare - è da ascriversi all'inadempimento del Comune di Santa Marina Salina che da giugno 2021 non ha ancora adottato il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM) che consentirebbe alla ditta di ottenere la concessione pluriennale richiesta già a maggio 2021 e continuare ad offrire i propri servizi fino a fine stagione.

Malgrado l'Assessorato Territorio e Ambiente abbia avviato la procedura di commissariamento del Comune di Santa Marina Salina al fine dell'adozione del PUDM, ad oggi il Comune non ha ancora provveduto all'adozione di tale strumento regolatore del demanio marittimo".

"Un classico caso all'italiana - conclude - dove la mala gestio pubblica impedisce una programmazione efficace dei servizi a discapito dell'interesse collettivo; forse uno dei motivi della crisi turistica alle Isole Eolie!"

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Salina, due biologi e 20 lucertole soccorsi su un faraglione da elicottero della Cp giunto da Catania. Per il mare agitato non potevano utilizzare la canoa…

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Mare agitato e due ricercatori e 20 lucertole sono stati soccorsi dall’elicottero della guardia costiera di base a Catania mentre erano in servizio allo scoglio Faraglione a Salina.

I biologi una donna di 31 anni e un uomo di 24 erano impegnati in un progetto di ripopolamento di specie autoctone di lucertole delle Eolie e si erano recati con delle canoe sullo scoglio per le loro ricerche. L’improvviso peggioramento delle condizioni meteo marine ha reso impossibile il loro rientro con i mezzi da disposizione.

CircoMare Lipari, che ha coordinato il soccorso, ha fatto intervenire l’elicottero Nemo 11-08 della cuardia Costiera di Catania che recuperato i due biologi, che sono stati poi trasportati all’ospedale di Lipari per verificare le loro condizioni di salute insieme ad una ventina di lucertole.

La nota di "Nesos"

La notizia dei ricercatori che si occupano di lucertole rimasti bloccati su un isolotto delle Eolie e soccorsi dalla Guardia Costiera rende indispensabile un breve chiarimento, onde evitare eventuali fraintendimenti: non siamo noi!
In parallelo al progetto Save The Aeolian Lizard che l’associazione Nesos gestisce ormai da tre anni, nel 2023 ne è stato infatti avviato un altro, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dei progetti Life, con il quale la nostra associazione non ha nulla a che vedere. I ricercatori che sono stati soccorsi ieri lavorano per quel progetto. Peraltro, risulta che non siano nuovi a questo tipo di avventure, dato che già in una precedente occasione altri loro colleghi erano stati tratti in salvo da un elicottero sul promontorio di Capo Grosso a Vulcano, e sempre in condizioni avverse ampiamente annunciate dai siti meteo.

Senza volere ironizzare sulle disgrazie altrui, non possiamo esimerci però da una serena riflessione: lavorare in ambienti difficili come i piccoli isolotti richiede un’esperienza che va al di là delle mere competenze scientifiche. Mandare allo sbaraglio gente che non conosce i luoghi e non è abituata a rapportarsi con i capricci del mare e del tempo, purtroppo, può mettere a rischio anche la loro stessa incolumità.

Sempre secondo le notizie diffuse dalla stampa, i ricercatori in questione avevano prelevato venti lucertole da un’isolotto che ne ospita poco più di duecento. Ci permettiamo di osservare che si tratta di azioni delicate – considerando anche la situazione di rischio cui sono esposte le piccole popolazioni di questa specie endemica – e che forse andrebbero affrontate con maggiore consapevolezza e capacità di organizzazione. Per esempio, evitare di andare in kajak – anche se fa tanto ecosostenibile – per poi finire recuperati da un elicottero. Altrimenti, sorge il dubbio che tra le finalità del loro progetto non ci sia la salvaguardia delle lucertole, ma dei ricercatori.

ASSOCIAZIONE NESOS

 

Lipari, è deceduto Domenico Castrogiovanni

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Aveva 88 anni
 
Ai familiari le condoglianze del Notiziario delle Eolie

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