Eventi e Comunicazioni
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Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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di Pina Cincotta Mandarano
Siamo sicuri che gli eoliani sanno della Riserva Naturale orientale e integrale di Panarea dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità?
Panarea è l’insieme di paesaggi mediterranei, tenuti in ordine dal FAI di Torino che dovrebbe tenere sgombri i sentieri dai rovi e dalla macchia mediterranea. La vegetazione è piena di spontaneità rare e coltivate che danno il massimo della fioritura e l’eccesso della vegetazione a metà primavera.
Il sentiero che dall’abitato di Drautto porta a Punta Milazzese é un promontorio alto sul mare di 421 metri. Non abbandonare le riserve di Panarea è un obbligo per ogni amministratore comunale. Si ricorda che la riserva è stata istituita con decreto dell'assessorato regionale del territorio e dell'ambiente numero 483/44 nel luglio 1997.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Risotto alla pescatora
Ingredienti (per 4 persone): 600 gr di piccoli molluschi e crostacei vari, 4 cucchiai di olio d’oliva, due spicchi d’aglio, mezzo bicchiere di vino bianco, 300 gr di riso vialone.
Utilizzando un tegame di coccio dal bordo piuttosto altro, versatevi un po’ d’olio d’oliva e due spicchi d’aglio spezzettati. Ponete il tegame sul fuoco e quando l’aglio comincerà a sfrigolare versate su questo soffritto i molluschi e i crostacei (seppioline, calamaretti, piccoli polipi a pezzi, gamberetti, piccole “cicale”) facendo rosolare bene il tutto e versandovi sopra, ad intervalli, qualche spruzzatina di vino bianco secco.
Quando molluschi e gamberetti avranno assunto il tipico colore rossiccio, aggiungete un paio di bicchieri di acqua bollente e continuate la cottura per circa un minuto. A questo punto, versate sopra il tutto il riso, proseguendo la cottura senza coperchio e rimestando con una certa continuità con un mestolo di legno. Via via che il riso si restringe aggiungete un po’ d’acqua bollente fino a quando la cottura sarà terminata. Effettuate allora un assaggio per decidere la quantità di sale da versarvi.
A vostra scelta potrete anche ulteriormente insaporire il risotto con un pizzico di peperoncino, da amalgamare bene, tritato. Servite ben caldo in tavola con una spruzzata superficiale di prezzemolo finemente tritato.
Eolie di ferro e di fuoco
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di Salvatore Leone
Le benedette e protette Eolie sono isole di fuoco e anche di ferro. Sembrano indistruttibili anche se messe a ferro e fuoco. Ormai i nuovi progetti si sovrappongono ai vecchi.
Elipiste da trasformare in aeroporti, i porti in “controporti” d’asporto, le spiagge in bagnasciuga del sottosopra, le strade in Emmentaler, fino alle bonifiche maltesi.
Fra un senso e un controsenso c’è l’unico sistema. Seguire la freccia segnaletica che porta al solito posto. Proprio in quel posto.
Messina - Affittasi appartamento quadrivani a studenti sul viale S.Martino termo ascensorato e con accessori info 3475695630
EOL MARE servizi marittimi Lipari
Info commerciale. Lipari, a Marina Lunga "L'Officina dei Ricambi" di Salvatore Stramandino
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica
Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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di Pina Cincotta Mandarano
Dicono che qualsiasi spesa pubblica fa bene all’economia del posto dove si svolgono i lavori appaltati per costruire opere necessarie alla comunità.
Dovrebbe essere il modo migliore per prendere due piccioni o due gabbiani con una fava o un pesciolino. Ma fra il dire e il fare c’è l’eterno gioco delle mani in tasca di tutti che ormai hanno raschiato il fondo lasciando in visione le grandi incompiute o compiute male.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI:
Uova alla monachina
Tagliare a metà verticalmente delle uova sode, ritirare il giallo, passarlo al setaccio e unirlo ad altrettanto volume di salsa besciamella un po’ sostenuta; aggiungere per dieci uova 100 gr di prosciutto cotto tagliato a dadolini, 50 gr di parmigiano grattugiato, un pizzico di prezzemolo tritato, poca noce moscata e un’idea di pepe bianco.
Riempire le metà dei bianchi con il composto ancora caldo, servendosi di un sacchetto di tela con bocchetta e ricomporre le uova. Passarle alla farina, all’uovo sbattuto e impanarle. Friggerle in padella con olio abbondante e bollente, facendo prendere alle uova un bel colore dorato. Servire su piatto con carta da frittura e fiocco di prezzemolo fritto.
Dopo il reportage de "IL NOTIZIARIO" per la comunità italiana "bloccata" in Crimea parte l'interrogazione al governo Conte. Il Punto e Virgola
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Per la comunità Italiana ancora "bloccata" in Crimea per le sanzioni dell'Unione Europea - dopo il reportage del NotiziarioEolie.it - finalmente qualcosa si muove.
Su interessamento dell'avvocato Francesco Rizzo, consigliere comunale di Lipari, è stata presentata una interrogazione firmata dai deputati nazionali di Fratelli d'Italia Andrea Delmastro Delle Vedove e Giovanni Donzelli e inviata al governo Conte.
A sollevare la questione - si ricorderà - era stata la presidentessa della comunità italiana in Crimea Giulia Giacchetti Boico (interessata dal nostro opinionista Michele Sequenzia) e che aveva rilasciato una intervista al nostro giornale online: a seguire il link.
Sottolineamo che al rientro dal nostro recente viaggio in Russia avevamo anche interessato il Premier Giuseppe Conte e il ministro degll'interno Luigi Di Maio. Ma ad oggi senza alcuna risposta.
Ecco lo stralcio piu' significativo:
E L'INTERROGAZIONE INTEGRALE
IL PUNTO E VIRGOLA
Durante il mio ritorno a Lipari dalla Crimea, sono stato sempre accompagnato da quella voce delicatissima di Giulia Giacchetti Boico, Presidentessa della Comunita' Italiana in Crimea.
Come tante altre persone vive bloccata in Crimea dove intere strade coprono i corpi di gente d'Italia. Ho interessato, da giornalista che ha reso pubblico questo abbandono, il presidente Conte e il ministro Di Maio. Ancora aspetto la risposta. Ho pero' "spremuto" i miei rapporti con la politica eoliana e subito l'avvocato Ciccio Rizzo, uomo amante della patria, ha preso il telefono ed ha tempestato "Fratelli d'Italia" per questo grande problema umano. L' Italia non deve mai abbandonare i suoi figli e i figli dei suoi figli. Il primo importante risultato, per una speranza col seme eoliano, e' arrivato. Grazie!
NOTIZIARIOEOLIE.IT
10 OTTOBRE 2019
15 OTTOBRE 2019
Da Canneto in linea Mauro Palamara "Nel monumento dei caduti i nomi sono già illeggibili..."
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di Mauro Palamara
Passeggiando in piazza mi soffermo sul Monumento ai Gloriosi Caduti delle guerre. Mi fermo e noto che, oltre all'olezzo proveniente dall'acqua morta ristagnante nel vaso che fa parte dello stesso monumento, nella lapide dove sono incisi i nomi dei nostri Gloriosi concittadini gli stessi sono praticamente illeggibili! ????
Mi chiedo: ma nessuno si è accorto di questo particolare quando il monumento è stato pulito e sistemato per la ricorrenza del 4 Novembre?
C'è posta per "Il Notiziario". "Alicudi, strada con frana da 10 giorni a quando l'intervento?"
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Gentile direttore,
la strada comunale di "Squrbio" chiusa da una frana da oltre dieci giorni, nonostante siano stati avvisati sia il proprietario del muro che il delegato dell'isola.
Aspettiamo che ci scappi il morto prima di intervenire?
Cordialmente
Lettera firmata
Eolie&Mirabilia, iter per l'attivazione del comitato di gestione. L'intervento
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Sono circa un centinaio i buyer internazionali che partecipano, a Matera, all'ottava edizione della "Borsa Internazionale del Turismo Culturale" e alla quarta edizione della "Borsa Food & Drink": la manifestazione è iniziata oggi con il convegno "I siti Unesco e i territori in rete: la valorizzazione attraverso la cultura, il turismo e l'enogastronomia".
Nella Capitale europea della cultura 2019 sono presenti 147 aziende del settore enogastronomico e 137 aziende del settore turistico "operanti - è scritto in una nota - nei territori che possono vantare la candidatura o la titolarità di un sito materiale riconosciuto come bene patrimonio dell'umanità dall'Unesco". I 55 siti Unesco "sono un risultato importante per il nostro Paese - ha detto il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli - ma devono diventare un effettivo fattore di crescita economica". Il presidente della Camera di Commercio della Basilicata, Michele Somma, ha spiegato che "il progetto Mirabilia può esercitare un argine, in questo senso, connettendo territori e imprenditori per dare slancio alle Industrie culturali e creative, all'artigianato artistico e, ovviamente, al turismo e all'enogastronomia".
Nel corso della prima giornata sono stati firmati da Mirabilia, due accordi per la valorizzazione della rete: per l'attivazione del Comitato di gestione con le isole Eolie e per memorandum d'intesa "per crescere a livello europeo con la costituzione della Rete europea delle Camere di commercio con l'ingresso di Francia, Spagna, Grecia, Bulgaria e Croazia in un'ottica di cooperazione a livello europeo per i territori 'Patrimonio dell'Umanità'". (ANSA).
I COMMENTI
Operatori provenienti da tutto il mondo (Bielorussia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Israele, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Ungheria, Norvegia, Polonia, Russia, Corea del Sud, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Inghilterra, Usa e Giappone) hanno preso parte all’VIII edizione della “Borsa internazionale del turismo culturale” e alla IV edizione della “Borsa Food & Drink” di Mirabilia Network, l’evento conclusosi ieri pomeriggio a Matera, promosso da 16 Camere di commercio italiane: Messina, Basilicata (ente capofila), Bari, Benevento, Caserta, Crotone, Genova, Molise, Pavia, Perugia, Riviere di Liguria, Sassari, Sud Est Sicilia, Pordenone-Udine, Venezia Giulia e Verona. Partner del progetto di rete, Unioncamere.
Sono stati 178 gli incontri bussiness per le 18 aziende del Messinese che hanno presenziato all’evento B2B: 104 per le 7 aziende del settore “Turismo” e 74 per le 11 del settore “Food & Drink”. Parola chiave: promozione del turismo culturale e valorizzazione delle eccellenze territoriali collegate ai siti Unesco. «“Mirabilia” è un evento di portata internazionale al quale il nostro Ente ha aderito sin dall’inizio – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – convinto di come la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale della nostra provincia, che dal 2000 vanta le Eolie quale sito Unesco, sia la chiave giusta per attrarre turismo e promuovere sviluppo».
Nell’ambito della manifestazione, si è svolta la mostra di artigianato artistico “La grande bellezza”: la Camera di commercio, tramite la sua Azienda speciale servizi alle imprese, ha fatto realizzare una “giara” con la ceramica di Santo Stefano di Camastra. Inoltre, sempre nell’ambito dell’evento, 13 chef provenienti da Paesi diversi hanno proposto, con cooking show e degustazioni, ricette e prodotti tipici dei loro territori. A rappresentare l’Ente camerale, Lucio Bernardi, storico chef del ristorante “Filippino” di Lipari.
Infine, nell’ambito del progetto, “Mirabilia Europea - Collaborazione con Unesco”, che vede l’Ente camerale di Pordenone-Udine quale soggetto capofila, è stato siglato il “Memorandum of understanding” tra l’associazione “Mirabilia Network” - presieduta da Angelo Tortorelli -, la Camera di commercio di Messina e il Comitato guida per il sito Unesco Isole Eolie, presieduto dal sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, di cui fanno parte anche i tre sindaci dell’isola di Salina che hanno, a loro volta, sottoscritto il documento. «Un documento che sancisce un importante percorso di collaborazione tra istituzioni e territorio, in particolare per le imprese – precisa il presidente Blandina - finalizzato a monitorare e migliorare il grado di sostenibilità del sito Unesco Isole Eolie». Soddisfatto Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Eolie e Isole Minori Sicilia, che ha collaborato al progetto: «Siamo certi che questo percorso abbia gettato le basi per un ritrovato dinamismo da parte di tutti gli attori del sito Unesco delle Eolie e per il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità dettati da Agenda 2030».
Anche quest’anno, alcuni buyers hanno scelto la provincia messinese per il loro post tour, che parte oggi alle Isole Eolie e coinvolgerà anche Taormina. «Una scelta che, da un lato, conferma l’interesse che i turisti rivolgono al nostro territorio – dichiara il segretario generale dell’Ente camerale, Alfio Pagliaro – e, dall’altro, che Mirabilia continua a essere un’occasione preziosa per promuoverlo e inserirlo nei circuiti internazionali». Il post tour si concluderà sabato.
L'INTERVENTO
di Angelo Sidoti
Caro Direttore, rilevo dal suo articolo "Eolie & Mirabilia" la seguente informazione " il Comitato guida per il sito Unesco Isole Eolie, presieduto dal sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, di cui fanno parte anche i tre sindaci dell’isola di Salina che hanno, a loro volta, sottoscritto il documento.
Ma stiamo parlando di quel Comitato Guida dichiarato dal Ministero incompleto nella sua forma costitutiva? Eppure qualcuno mi diceva che avrebbe provveduto anni fa..... magari c'è riuscito.
LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, l'urlo di dolore della mamma "da 9 anni non vedo mia figlia..." E scrive anche a Papa Francesco. Parla Ginevra Amerighi. Il Punto e Virgola, il giro e le reazioni nel web
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Lipari - L'urlo di dolore della mamma "da 9 anni non vedo mia figlia..." E scrive anche a Papa Francesco.
L'intervista alla dottoressa Ginevra Amerighi di Roma che insegna alla scuola elementare di Pianoconte a Lipari realizzata nella nostra redazione decentrata della "Terrazza sul Mare"
IL PUNTO E VIRGOLA
La luce fra le macerie e la forza di saper attendere il momento. Nessuno puo', ma tutti vogliono vedere l'abbraccio. La mamma e' questa bellissima signora, educata, umile e colta che vive accanto alla distribuzione della notizia che deve arrivare alla giustizia dall'ingresso principale della legge. Anche Papa Francesco dovra' allungare una mano caritatevole, come fece per i fratelli Biviano di Pianoconte. Intanto le forze politiche eoliane offrano una strada verso Mattarella. In questo momento l'Italia non deve essere solo Ilva e Venezia. L'Italia e' anche mamma Ginevra e la figlia Arianna che da 9 anni vivono col cerino in mano per accendere la luce piu' naturale e più giusta.
LE REAZIONI NEL WEB
Felice D'Ambra: Ho assistito in diretta all'intervista di Bartolino Leone direttore del Notiziario Eolie online. E' stato straziante per me vedere questa mamma disperata che invoca anche Papa Francesco, per avere almeno la possibilità di vedere la sua figlioletta, che non vede da quasi 10 anni. Assurdo ma vero. Spero che presto, questa giovane maestra che insegna nella scuola elementare della frazione Pianoconte di Lipari (Capitale dell'Arcipelago Eoliano), possa presto anche, abbracciare la sua bimba.
Un grande in bocca al lupo a Mamma Ginevra Amerighi
Salvatore Agrip: Lo spero anch'io
Graziella Tesoriero Merrina: Che Dio possa ascoltare il suo disperato grido!
Tiziana Russo: Incomprensibile, assurda la storia di Ginevra, bellissima e straordinaria donna, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente. Il suo grido di aiuto da mamma sono certa , che le porterà giustizia, seppure non Le restituirà il tempo perduto e l'assenza di sua figlia nella sua vita. Un danno irreparabile per la piccola, privata dell'affetto della mamma che nessuno al mondo potrà mai colmare. Un caso veramente che farebbe impazzire qualunque mamma. Ammiro il coraggio e la forza con cui reagisce Ginevra, da anni senza mai mollare contro tutti e tutto. Ora non sei più sola Ginevra tutta Italia ti conosce e ti è vicina. I figli sono il bene più prezioso del mondo e non vanno persi.Tu ritroverai tua figlia abbracciata a te molto presto. Questo è quello che ti auguro
Carmelina Sgroi: Lo spero Anch'io, Che Gesù possa colmare. Il suo desiderio, di Mamma
Geri Palamara: HO SEGUITO TUTTA L'INTERVISTA: "L’uomo, imprenditore romano, come riportano anche i giornali del 22 settembre 2016, è stato coinvolto nelle indagini della Procura insieme a Massimo Nicoletti, figlio dell’ex cassiere della Banda della Magliana, per il caso di Stefano Ricucci e l’inchiesta sulla corruzione del giudice Nicola Russo. Ma anche se spaventata Ginevra lo denuncia..." "Lui, dice PENTASILEA , il padre di Arianna (mia figlia) è troppo potente, se è riuscito a farmi portare via una bambina di soli 18 mesi, senza una motivazione reale e basata su supposizioni, ed illazioni, è capace di fare qualsiasi cosa”. BENE, LUI E' CAPACE DI FARE QUALSIASI COSA. IMMAGINO ANCHE GLI ALTRI CONSOCI...IO PURE
Ginevra Pantasilea Amerighi: Grazie Bartolino, per Arianna resterà la testimonianza importante dell’abbraccio da parte di tante persone buone che non sono restate indifferenti, ma anzi hanno preso una posizione importante! Grazie davvero con tutto il cuore. Non ho parole! Un grazie dal cuore all’assessore Tiziana De Luca, alla psicologa Moira Casella, alle colleghe Eliana Mollica ed Esmeralda Foti e al giornalista Bartolino Leone che hanno, insieme, in questo giorno dedicato all’infanzia, ricordato l’infanzia negata alla mia bambina Arianna e la mia battaglia per riportarla a casa. Ringrazio la cara preside Mirella Fanti che accoglie sempre con amore ogni iniziativa dedita ai nostri bambini. Arianna, non siamo sole!
IL GIRO
6 -4-2013
Minori, perquisita la villa dell'ex compagno di Ginevra Amerighi
L'imprenditore romano Mangifesta oggi sarebbe dovuto comparire dinanzi al giudice del tribunale penale di Roma per rispondere delle accuse di persecuzioni, maltrattamento, lesioni personali, ingiurie e diffamazioni nei confronti dalla sua ex compagna, nota per la vicenda della figlia di 32 mesi affidata al padre e che lei non vede da 14 mesi DI A. CARBONE
IL PRESIDIO Sit in a sostegno di Federica Puma e Ginevra Amerighi
E' in corso in queste ore un blitz dell'Agenzia delle Entrate di Roma che questa mattina all'alba ha avviato una perquisizione nell'abitazione di un noto imprenditore romano, Fabio Mangifesta. Gli agenti dell'erario stanno perquisendo la prestigiosa abitazione dell'uomo, che si trova in zona Trionfale. Intorno alle 13 di oggi, gli agenti si trovavano ancora nel cortile dell'abitazione. Probabilmente la loro perquisizione è stata anche coadiuvata da ispettori della Guardia di Finanza. Fabio Mangifesta, questa mattina sarebbe dovuto comparire dinanzi al giudice del tribunale penale di Roma per rispondere delle accuse di persecuzioni, maltrattamento, lesioni personali, ingiurie e diffamazioni nei confronti dalla sua ex compagna Ginevra Amerighi.
IL CASO GINEVRA AMERIGHI - La tortuosa e infelice vicenda che si è sviluppata tra i due, ormai nota ai media viste le innumerevoli comparizioni della signora Amerighi in televisione, ha purtroppo coinvolto la loro bambina di soli 32 mesi, attualmente affidata al padre, nonostante le numerose denunce pendenti sul suo capo. Ginevra è una giovane madre, insegnante di scuola elementare alla quale il Tribunale dei minorenni di Roma ha strappato la figlia di soli 18 mesi per affidarla al padre, attualmente rinviato a giudizio per violenza e maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni. Ginevra chiede solamente di riabbracciare la sua bambina con la quale, sempre per decisione del Tribunale, non può avere più alcun tipo di contatto. Oggi la piccola ha 32 mesi e da ben 14 mesi non vede la mamma.
Ginevra ci racconta che per anni ha subito le violenze del padre di sua figlia, violenza psicologica e poi anche fisica. “Già a partire dal quarto mese di gravidanza .-spiega - sono iniziate le percosse. Esistono referti ospedalieri che testimoniano quanto dico. Dopo le minacce di morte è scattata la denuncia. Denunciando la sua violenza però mi sono trovata a subire anche la violenza delle istituzioni. Da allora la mia vita è diventata un inferno”. Le è stata tolta la patria potestà, senza aver commesso alcun reato e senza che esistessero i presupposti perché ciò accadesse.
L'AVVOCATO - Abbiamo sentito Piero Lo Russo, avvocato difensore di Ginevra Amerighi. "Questa mattina Mangifesta avrebbe dovuto presentarsi in aula per l'udienza preliminare ma il suo legale ha presentato un certificato nel quale si attestava che Mangifesta era impossibilitato a partecipare per via di una perquisizione in corso di cui sarebbe stato oggetto, nell'ambito di un procedimento attivato dalla Procura della Repubblica di Roma per il reato di Presunta evasione fiscale".
Noi una domanda ce la facciamo. Com'è possibile che il Tribunale dei Minori affidi una bambina a un uomo rinviato a giudizio per cose così gravi e indagato dall Procura della Repubblica per evasione fiscale togliendo la patria potestà a una donna che, per mestiere, educa bambini di scuola elementare?
22 settembre 2016
di Annarita Carbone
Tra gli indagati anche il figlio di Enrico Nicoletti
In questa vicenda Massimo Nicoletti - figlio dell'ex cassiere della Banda della Magliana - compare come uno degli uomini del network di Ricucci, cui l’immobiliarista avrebbe chiesto una mano per ammorbidire il giudice Russo. Oltre all’ex furbetto del quartierino, al giudice e al primogenito del boss, nell’inchiesta è indagato anche un commercialista milanese Filippo Lo Bono, che avrebbe fatto parte di un complesso sistema di società, indispensabile per schermare l’incasso dei soldi da parte dell’ex odontotecnico di Zagarolo. A mettere in contatto Russo e Ricucci sarebbe stato Mirko Coppola, amico dell'affarista, nonché titolare della PDC Consulting srl, società amministrata da una sua testa di legno Luciano Colavecchi, pure lui nella lista degli indagati insieme con l’imprenditore Fabio Mangifesta. L’elenco degli accusati comprende l’avvocato Mauro Minacapelli e il lobbista Fabrizio Centofanti, in passato braccio destro di Francesco Bellavista Caltagirone. Tra gli indagati c'è pure Liberato Lo Conte, ritenuto un soggetto riferibile all'immobiliarista.
L’incidente probatorio è fondamentale per chiudere il cerchio dell’inchiesta. Ricucci era stato arrestato insieme a Coppola lo scorso fine luglio solo con l’ipotesi di aver taroccato fatture per un valore di un milione di euro. Seppure molti indizi lascino presumere un legame solido tra l’immobiliarista e il giudice Russo – in due anni diverse volte sono andati a cena insieme alla casetta Valadier - finora è mancata la prova regina della corruzione che, presume la procura, potrebbe trovarsi nei pc degli indagati.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
di Franca Giansoldati
A Ginevra, mamma sfortunatissima e coraggiosa, non le resta altro che scrivere a Papa Francesco per chiedergli aiuto. Una straziante lettera aperta che fa accapponare la pelle.
«Mi chiamo Ginevra Amerighi, ho 46 anni, sono un’insegnante di scuola elementare che vive sull'isola di Lipari dove insegno ai bambini dell'isola. Sono la mamma della piccola Arianna, una bambina di 10 anni che non vedo da nove anni”.
La signora spiega che sono stati nove anni di strazio inumano per non avere mai potuto vedere “nemmeno una volta, nemmeno in fotografia, la sua bambina”.
Non le posso nemmeno telefonare perchè me lo vieta una sentenza del Tribunale dei minori di Roma. Nonostante abbia due lauree di cui una in pedagogia non sarei idonea, secondo la perizia di una psichiatra che mi attribuisce tratti di personalità istrionica, a fare la mamma».(ilmessaggero.it)
LA VICENDA
di Silvia Mari
Si chiama Ginevra Pantasilea Amerighi, è un’insegnante di scuola primaria ed è la mamma di Arianna, la figlia che ha dato alla luce il 14 settembre del 2009 e che le è stata tolta, per decreto del Tribunale dei Minori, a 18 mesi, il 23 marzo 2011, “con un vero e proprio blitz messo in opera da 14 persone”. Chiede da allora che venga fatta chiarezza sul “sequestro istituzionale” della sua bambina e a DireDonne per lo ‘Speciale Mamme coraggio’ ha ripercorso il suo calvario. Da quel giorno di marzo Ginevra non ha più visto, né sentito, sua figlia perché “il decreto- come le disse il suo ex al telefono quando Ginevra, disperata, chiedeva di ascoltare almeno la voce della piccola- non lo prevede”.
LA STORIA DI GINEVRA
Eppure anche oggi “nella casa della signora Ginevra c’è lo spazio dedicato alla figlia Arianna”. Come se da un momento all’altro questa bimba, che oggi ha 10 anni, dovesse tornare. I servizi sociali di Lipari, dopo un’accurata indagine socio-ambientale, hanno scritto un’ottima relazione sulla vita di Ginevra, che ha scelto una sorta di esilio e ha lasciato Roma, per il dolore di sapere la figlia a pochi passi da lei senza poterla vedere. Ginevra continua la sua battaglia e il 2 ottobre c’è stata una udienza che ha respinto la richiesta di potere anche solo sentire sua figlia.
Ginevra nell’intervista rilasciata alla Dire ha parlato delle “percosse subite dal suo ex”, padre della bambina, e di due episodi in particolare: uno “quando la piccola aveva un mese” e un altro quando Arianna “di 6 mesi assiste spaventata sul seggiolone” alle botte che prende la mamma. F.M., queste le iniziali dell’uomo, “era stato denunciato dalle due precedenti mogli e mentre allattavo- ha raccontato Ginevra- aveva minacciato di uccidermi se lo avessi fatto anche io”. L’uomo, imprenditore romano, come riportano anche i giornali del 22 settembre 2016, è stato coinvolto nelle indagini della Procura insieme a Massimo Nicoletti, figlio dell’ex cassiere della Banda della Magliana, per il caso di Stefano Ricucci e l’inchiesta sulla corruzione del giudice Nicola Russo. Ma anche se spaventata Ginevra lo denuncia.
Inizia così, nel 2011, un processo penale che sarà del tutto ignorato dal Tribunale dei minori, dove nel frattempo inizia la battaglia dell’uomo per l’affidamento della figlia di pochi mesi; processo penale che “si concluderà solo nel 2017 con la condanna in primo grado di F.M. per lesioni”. Arianna, questo stabilisce il Tribunale dei minori, deve avere “incontri protetti con il padre”. “Un uomo violento non è detto che lo sia anche con la figlia” si sente dire Ginevra, secondo il suo racconto, da una persona dei servizi sociali; successivamente arriva la Ctu che diventa “la condanna a vita” di questa mamma: “Tratti istrionici e prognosticati comportamenti imprevedibili nel futuro”: questa la diagnosi. A firmarla è Marisa Malagoli Togliatti, che invita Ginevra “a farsi curare” presso il centro di salute mentale indicato.
Ginevra alla Dire ha dichiarato “di esserci andata, che alla Ctu non sono stati allegati i test di rito previsti, che per sua figlia avrebbe fatto di tutto” pur con la paura che andarci si trasformasse in una “trappola per farmi passare da pazza” e potesse voler dire perdere in via definitiva la piccola Arianna. Eppure Ginevra ha esito negativo anche in Appello perché “non risulta che abbia avuto i colloqui al Dipartimento di salute mentale, di cui ho invece tutti i tagliandini conservati” ha spiegato alla Dire. Ancora oggi rimane in piedi l’istanza del Tribunale dei Minori affinché Ginevra Amerighi si sottoponga al percorso indicatole dal Dipartimento di salute mentale per quanto indicato dalla Ctu, ma “non mi fido più- ha detto Ginevra- Lui, il padre di Arianna, è troppo potente, se è riuscito a farmi portare via una bambina di soli 18 mesi, senza una motivazione reale e basata su supposizioni, ed illazioni, è capace di fare qualsiasi cosa”.
Inizia così un’altra battaglia che Ginevra ha portato in tv e giornali fino a scrivere precise accuse in una lettera aperta ai giudici già anni fa e pubblicata online: “Sono quasi 2 anni ormai che aspettate che io manifesti i tanto ‘prognosticati comportamenti imprevedibili nel futuro’ dalla Malagoli Togliatti, socia in affari editoriali dell’avvocato di F.M., e amica intima della Ctp di F.M., e anche di chi ha interpretato pro domo sua i test psicologici”. C’è poi tutto un altro ritratto di Ginevra Amerighi. E’ quello dei presidi delle scuole dove ha lavorato e lavora: “E’ stimata da tutti i genitori e colleghi ed è capace di sintonizzarsi sulle esigenze dei bambini”. O ancora: “La docente ha condiviso le strategie didattiche, svolgendo efficace azione educativa”. Ginevra- questo si legge nelle relazioni- è amata da bambini e genitori, le famiglie la stimano, la classe ha un legame fortissimo con lei. “Sono andata via da Roma perché ero disperata a sapere mia figlia a pochi passi da me irraggiungibile, mi è stata anche tolta la potestà. E’ qui che Ginevra ha ricordato, come già dichiarato in alcune trasmissioni televisive, “di avere registrato la Malagoli Togliatti affermare che lei nelle perizie scrive quello che le chiede il cliente, non quello che è vero”.
Affermazioni di cui Ginevra si è detta pronta a rispondere, seguita oggi dall’avvocato Andrea Coffari. “La presidente attuale del Tribunale dei minori, Alida Montaldi, lo era anche della Corte d’Appello, che non ha accolto la mia richiesta” ha detto ancora Ginevra, che nonostante tutto “spera e che per questo ha chiesto di poter vedere la figlia dopo la condanna penale del padre”. Sono passati 8 anni: “Un tempo immenso per una figlia che cresce senza l’amore della sua mamma, un tempo che non tornerà più” e che Ginevra ha documentato con nomi, date e indagini, in un libro di 500 pagine attraverso cui lascia a sua figlia tutta la verità.(dire.it)
LE NOTIZIE DEL NOSTRO GIORNALE ONLINE FANNO IL GIRO D'ITALIA. Lipari, la strada di Bagnamare sempre piu' a rischio crollo. Lesionata in piu' punti chiusa al traffico. Da e per Canneto via Serra. Le reazioni nel web ed il Punto e Virgola VIDEO
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Lipari - La strada di Bagnamare sempre piu' a rischio crollo.
Nuove lesioni in piu' punti ed è stata chiusa al traffico. Per raggiungere le frazioni di Canneto ed Acquacalda bisognerà percorrere la strada di Serra altrettanto dissestata, pericolosa e molto piu’ distante.
La provinciale di Bagnamare continuamente in questi ultimi anni è stata interessata dall’apertura di buche. Per di piu’ le mareggiate che si susseguono - anche oggi il costone è investito da una violenta sciroccata - hanno determinato la sgrottatura nella zona sottostante.
Fino ad ora si è fatto fronte con interventi tampone, ma è evidente che occorre la messa in sicurezza definitiva perché è frequentata anche da tir e bus. In zona vi sono il porto rifugio e anche la caserma dei vigili del fuoco che sono stati i primi ad intervenire per transennare la rotabile. Nei giorni scorsi la stessa zona era stata interessata da anche da una frana.
LIPARI - Nuove lesioni si sino aperte sul manto della strada di Bagnamare, a Lipari, che è stata chiusa al traffico. Per raggiungere le frazioni di Canneto ed Acquacalda bisognerà percorrere la strada di Serra, anch'essa dissestata e più lunga. Le mareggiate che si susseguono - anche oggi il costone è investito da una violenta sciroccata - hanno determinato la cosiddetta sgrottatura nella zona sottostante. Fino ad ora si è fatto fronte con interventi tampone, ma occorre la messa in sicurezza definitiva perché è frequentata anche da tir e bus.
In zona vi sono il porto rifugio e anche la caserma dei vigili del fuoco, i primi a intervenire per transennare la rotabile. Nei giorni scorsi la stessa zona era stata interessata da anche da una frana. (ANSA).
ARRIVA L'ORDINANZA SINDACALE E SOPRALLUOGO
di Mirko Ficarra*
Con Ordinanza Sindacale è stata chiusa la strada a Bagnamare per cedimento nella careggiata a livello precauzionale in attesa che i tecnici della Città metropolitana effettuino un sopralluogo al fine di verificare le cause e attivino le procedure di loro competenza. In pratica il transito avvera’ dalla Provinciale 180 Serra. Con il sindaco Marco Giorgianni e l'ispettore Franco Cataliotti abbiamo effettuato anche un sopralluogo.
*Dirigente Comune
LE REAZIONI NEL WEB
Francesco Megna: Divieto di transito permanente (ed effettivo!!) per camion ed autoarticolati e contestuali lavori urgenti di protezione lato mare! Ogni altro intervento non solo risulterá inutile e non risolutivo, ma verrà percepito giustamente come un assurdo (l'ennesimo) spreco di risorse!
Giuseppe Biviano: Quando si decideranno a realizzare i lavori necessari?
Sonja Raffaele: Che il Signore ci guardi sempre, anche se intanto ci manda qualche segnale!!!!
Girolamo Casali: Quelle lesioni sono un avviso di San Bartolo! O riparano bene o anche i pompieri vanno a finire a...mare!
Giuseppe Cincotta: Si sono accentuate notevolmente le lesioni al manto stradale
Mirko Favaloro: Un giorno o l'altro tra le sciroccate e i camion pesanti andrà tutto giù...
Giuseppe Saltalamacchia: Siamo un colabrodo...non andremo tanto lontano e poi pensiamo all'aviopista....VERGOGNA
Giochidea Lipari: Quella strada va chiusa al traffico e ripristinata come si deve, senza interventi tampone. O dobbiamo per forza aspettare che ci scappa il morto?
Giovanna Maggiore: Vedo sbarcare ogni giorno a lipari camion enormi. Le nostre strade non possono sopportare questo traffico pesante. Mi pare che ci sia una legge che vieta questi sbarchi, perché non viene rispettata?
Domenico Palamara: Salve direttore, voglio che venga messa in evidenza la mia richiesta riguardante la SP di Bagnamare visto che il 25 Ottobre 2019 il sottoscritto aveva già richiesto un intervento urgente di manutenzione alla Città Metropolitana di Messina visto che si sono aperte nuove lesioni sul manto della strada. Ci tengo a precisare che ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta dall’Ente competente.Grazie. Alla Città Metropolitana di Messina. A riscontro della vostra Preg. ma del 7/8/2019, afferente la richiesta dal sottoscritto inoltrata, avente ad oggetto la realizzazione di una pista ciclabile del tratto stradale Lipari- Canneto, Con la presente in ragione della risposta ottenuta, si ritiene opportuno valutare la necessità di effettuare un intervento urgente di manutenzione straordinaria sulla S.P. 181 , viste le condizioni di scarsa sicurezza in cui versa, così da garantire la sicurezza degli autoveicoli, dei mezzi ed anche dei pedoni che percorrono assiduamente il tratto stradale in questione, via principale che collega Lipari a Canneto.
Aldo Natoli: A proposito della strada di Bagnamare e di Serra! Condivido quanto osservato dalla Sig.ra Maggiore. Le nostre strade non possono sopportare l'arrivo ed il relativo transito di Tir ed Autocisterne! Bisogna emanare un'Ordinanza che limiti il carico ammissibile che preveda delle sanzioni estese anche alle Agenzie di Napoli, Milazzo e Lipari. Naturalmente Chiedendo dei controlli alle rispettive Capitanerie di Porto e naturalmente alla Polizia Municipale locale.
Stefano Paino: Non voglio fare pressione all'amministrazione Marco Giorgianni per la riparazione della strada di Bagnamare, anche perché come dice il buon Francesco Megna speriamo non si facciano interventi tampone. Ma si valuti la "necessità" di emettere ordinanza per le pompe di benzina/diesel locali per il periodo di emergenza, di abbassare del 50% il costo del carburante. Perché questa è una emergenza a tutti gli effetti. Il carburante come bene di prima necessità, indispensabile per muovere merci e lavoro sull'isola.
Francesco Fonti: Il problema è che questi mezzi in una realtà come Lipari non ci devono essere non devono esistere! Sono di ritorno da Ischia un’isola come noi un po’ più grande di qualche chilometro ed è vietato lo sbarco di certi mezzi esiste un’area di stoccaggio dove tutte le merci vengono smistate e ogni attività con il proprio mezzo commerciale (o lo affitta ) si carica la merce e negli ORARI stabiliti la scarica! Vorrei che funzionasse così anche nella mia Isola... Peccato
Vincenzo Cincotta: Visto che la zona di Porticello va riqualificata ed esiste già un pontile si potrebbe pianificare di fare arrivare i mezzi pesanti con l'Ngi a Porticello e da lì, con trasbordi su mezzi più piccoli, raggiungere tutta l'isola!
Nunzia Favorito: Hanno chiuso la strada per pericolo, l'altra mattina mi trovavo a Serra nel traffico quando il camion è rimasto incastrato, in un punto molto pericoloso. Grazie all'aiuto dei cittadini, l'autista con varie manovre è riuscito a proseguire, per il resto non si è visto nessuno! Siamo rimasti bloccati per 30 minuti
Tina Lo Schiavo: La strada di Serra è già pericolosa di suo, aggiungiamo i cassonetti sulla semi curva vicino Villa Enrica che per forza ti obbligano salendo di immettersi al centro della strada, col pericolo per chi scende. E un palo del telefono che quanto prima cedono i fili e cade nella strada, pregando che nn passi nessuno in quel momento...
IL PUNTO E VIRGOLA
Adesso si continuerà a dire che è colpa del mare e del traffico aumentato spropositatamente e non della dimensione di certi tir con rimorchio con i loro carichi pesanti. Nessun cartello ha impedito questo transito. Bagnamare è cotta, le ultime crepe sono l’ultimo allarme perché nessuno ha messo mai dei sensori per registrare il cedimento. Bagnamare con la sua strada in serio pericolo è la continuazione ma anche l’annuncio che prima o poi, per gli stessi motivi, la strada di Marina Lunga tenderà ad abbassarsi mentre i grossi varchi aperti ed allargati a piacimento fra il muretto e la spiaggia sono ingressi facili per il mare in tempesta. Le strade eoliane sono e sono state un fai da te ad uso e consumo. Un di male in peggio perché non si possono accontentare tutti. La soluzione non è dirottare su Serra il traffico perché il peso schiaccia la rotabile e si rischia un crollo a catena. Serve una nuova strada. Subito. Per non spezzare l’isola e piegare la gente sbattendola di qua e di la.
---La strada di Bagnamare sempre piu' a rischio crollo. Lesionata in piu' punti.
Strada chiusa. Da e per Canneto via Serra.
Urge intervento definitivo di messa in sicurezza prima che ci scappi il morto.
VIDEO
Bartolino Leone era in diretta
CANNETO, A CALANDRA NUOVI LAGHETTI
NOTIZIARIOEOLIE.IT
AVVISO. L’ACRS TERME SAN CALOGERO comunica che a causa delle condizioni meteo avverse cui saremo interessati nel prossimo week end l’intero programma della XXXIV^ sagra del Vino e del pane verra’ spostato alla settimana successiva nei giorni 23-24 Novembre 2019.
LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, celebrata la Giornata internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza con un pensiero ad Arianna che da 9 anni non vede la sua Mamma
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Lipari - Celebrata la Giornata internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, giorno in cui, nel 1989 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia, come strumento di garanzia e impegno degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell'infanzia.
In occasione di questa importante ricorrenza, il Comune di Lipari – Assessorato Servizi Socio Sanitari e Solidarietà e Pubblica Istruzione, ha organizzato in collaborazione con l’I. C. “Lipari 1- Isole Eolie” e l’I. C. “Lipari – S. Lucia” una serie di iniziative mirate a creare momenti di riflessione insieme agli alunni sul valore dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a tutela del loro percorso di crescita individuale e sociale.
All'Elementare all'incontro con gli scolari hanno anche partecipato la pedagogista Annalisa Cincotta, la psicologa Moira Casella e l'assessore alla P.I. Tiziana De Luca.
Per gli stessi motivi, l’Amministrazione è attualmente impegnata per la istituzionalizzazione di un Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, figura professionale che si occuperà di far rispettare tutti i principi previsti nella Convenzione, svolgendo altresì attività sul territorio non solo di sensibilizzazione ma anche e soprattutto di prevenzione e intervento attivo su tutte le realtà che riguardano i minori particolarmente sensibili o a rischio.
Le interviste alla dottoressa Moira Casella, psicologa, all'assessore alla pubblica istruzione Tiziana De Luca e alla fiduciaria della Scuola dell'Infanzia Esmerelda Foti. Al centro delle interviste anche il "caso straziante" di Mamma Ginevra che da 9 anni non può vedere la figlia Arianna di 10 anni..
VIDEO. Il link della canzone oggi appresa nella scuola. Parla della Carta dei diritti dei bambini 20 novembre 1989/2019
La scuola si tinge di blu per la Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
di Domenica Iannello
Nella giornata in cui nel 1989 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia, come strumento di garanzia e impegno degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell'infanzia, il Comune di Lipari – Assessorato Servizi Socio Sanitari e Solidarietà e Pubblica Istruzione, ha organizzato in collaborazione con l’I. C. “Lipari 1- Isole Eolie” e l’I. C. “Lipari – S. Lucia” una serie di iniziative mirate a creare momenti di riflessione insieme agli alunni sul valore dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a tutela del loro percorso di crescita individuale e sociale.
All'Elementare all'incontro con gli scolari hanno anche partecipato la pedagogista Annalisa Cincotta, la psicologa Moira Casella e l'assessore alla P.I. Tiziana De Luca.
L’Istituto Lipari Santa Lucia, sempre attento e disponibile verso gli eventi organizzati sul territorio ha realizzato la splendida istallazione riprodotta in foto, a testimonianza del proprio impegno, in qualità di istituzione scolastica, a garantire il benessere ed il successo formativo di tutti i suoi alunni.
L’Istituto è sempre attento, con ogni forma di valorizzazione delle risorse ambientali, grazie ad un continuo arricchimento della propria offerta formative, al processo di crescita degli alunni che accoglie, dai tre ai tredici anni, garantendo ad ognuno la possibilità di trovare a scuola gli stimoli che lo guideranno verso un apprendimento significativo e duraturo.
Il terzo bronzo
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di Salvatore Leone
Il ponte di Messina non si è mai costruito perché non si è mai trovato il terzo bronzo di Riace. Questa è la verità che da 40 anni si racconta sui traghetti dello Stretto di Messina.
Già nei tempi ancora più lontani, le contrabbandiere del sale parlavano di questo mistero venduto per circa 500 milioni al solito americanoche non riuscì a comprare la fontana di Trevi.
I Bronzi erano 3 perché a loro si sono poi ispirati i 3 moschettieri. Adesso il terzo bronzo potrebbe rientrare in Italia per il futuro nuovo governo.
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EOL MARE servizi marittimi Lipari
Info commerciale. Lipari, a Marina Lunga "L'Officina dei Ricambi" di Salvatore Stramandino
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica
Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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- Categoria: Opinioni
di Pina Cincotta Mandarano
Gli stilisti hanno sempre amato Panarea. Iniziò Valentino quando ancora l’isola era sconosciuta. La bomba giornalistica del Notiziario informa felicemente come la famiglia Bertelli (Prada) ha comprato un lodevole immobile a Panarea.
La notizia di avere dei vicini di casa di prestigio e di tendenza fa molto onore all’isola e agli isolani. Intanto si recupera una bellissima costruzione tipica delle Eolie e poi al pensiero di avere la signora Miuccia, sull’isola che sorride, è un trofeo.
Ci aiuteranno ad avere Panarea più alla moda anche con la loro barca a vela personale “Ulisse” e magari anche con la tecnologica, da coppa America, Luna Rossa. Qui il vento non mancherà per loro e non sarà un lusso.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI:
Eolie, NotiziariOggi del 20-11-2019
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PRIMA PAGINA: "PANCIANDO”
L’indice di massa corporea è il peso di una persona in chilogrammi diviso per il quadrato della sua altezza in metri. Serve per stabilire le categorie relative al peso: normopeso, sovrappeso e obeso.
L’intervallo di peso normale è compreso tra 18,5 e 24,9; 25-29,9 è considerato sovrappeso e 30 e oltre è considerato obeso. La circonferenza della vita è considerata normale se inferiore o uguale a 88 centimetri e alta se è maggiore. Dopo aver controllato fattori come l’istruzione, il reddito, il fumo e l’uso di ormoni, si è scoperto che le donne con peso normale e grasso addominale in eccesso avevano un rischio maggiore del 31% per tutte le cause di morte.
Le principali cause di morte sono state le malattie cardiache e il cancro correlato all’obesità. Il rischio era quasi uguale al gruppo degli obesi, che faceva registrare un aumento del 30% del rischio di morte precoce. Il grasso addominale più profondo, che è il grasso viscerale che si accumula attorno agli organi addominali come pancreas, fegato e intestino tenue e crasso, è un tessuto metabolico attivo e rilascia ormoni e acidi grassi liberi che sono stati collegati a malattie cardiache, diabete e ipertensione.
ISOLA CRETISTA
Un segnale marino
indica dove c’è il mare più bello
come un figlio da crescere
e da vivere mentre c’è
la donna che coltiva il giardino del niente,
ma con la musica ed un caffè in mano.
In silenzio.
Il cretista, che pensa alla forma prima
ed al colore dopo, compone una vita prima di dedicarsi al canto
come via di scampo
che è il male minore
prima di addormentarsi
col sogno di salvare il mondo.
CONTROCORRENTEOLIANA: ARTIGIANATO
ll meglio del vero artigianato eoliano in mostra. Un giorno da artigiani bisogna assolutamente dedicarlo ai maestri famosi e nell’ombra che vivono, lavorano, creano e difendono il loro mestiere e la loro arte nell’arcipelago.
Una selezione leale che eviti intromissione dei falsari dell’artigianato eoliano che se non certificato è un grande imbroglio. Bisogna mostrare la vera attività senza falsità. Magari mandando questi professionisti su un palco teatrale, con i loro costumi, luci e scenografie.
Una manifestazione per mostrare cosa esiste e resta nell’artigianato eoliano. Marchiando il tutto come “ArtEolie”.
VERO&FALSO
-Politico eoliano impasta.
-Elettore eoliano condisce.
-Panarea sempre più Luna Rossa.
-Le mucche eoliane cresciute in Svizzera.
-I sandali da tempesta inventati a Stromboli.
-“Voci d’estate” è il libro letto in silenzio ad Alicudi.
-Rotolo di totano eoliano premiato a Nizza.
Quotidiano associato all'Unione Stampa Periodica Italiana
Info su bonus pubblicità con credito d'imposta del 75-90% sul Notiziario
L'Istituto "Cot" del prof Marco Ferlazzo ha donato alla chiesa S.Caterina di Messina un modernissimo organo
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UNA TARGA E UN ORGANO RICORDERANNO PER SEMPRE FULVIO FERLAZZO, PARTITO DA LIPARI E DIVENTATO DA RAGAZZO STAFFETTA PARTIGIANA E DA ADULTO MEDICO E IMPRENDITORE DI SUCCESSO, E LA MOGLIE MARIA.
“Le persone che lavorarono, lavorano e lavoreranno alla C.O.T. S.P.A di Messina Cure Ortopediche traumatologiche in ricordo dei fondatori prof. Fulvio Ferlazzo e la moglie Maria posero”. E’ il testo della targa commemorativa che da sabato scorso accoglie coloro che fanno il loro ingresso nella chiesa di Santa Caterina Valverde di Messina.
L’istituto polispecialistico C.O.T. ha voluto ricordare i suoi fondatori e lo ha fatto lasciando all’interno della chiesa e quindi alla città, oltre alla targa, un gioiello elettronico di spiritualità, il nuovo organo Hauptwerk, un originale strumento (unico esemplare in Sicilia e fra i pochissimi esistenti in Italia) montato su una consolle artigianale. E’ capace di riprodurre con straordinaria fedeltà il suono di organi a canne di varie epoche.
I motivi per ricordare il professore Fulvio Ferlazzo e la moglia Maria, dando un’occhiata alla biografia del medico ci sono tutti: Fulvio Ferlazzo nasce a Canneto di Lipari il 18 agosto del 1930, dove trascorre i primi anni della sua vita. Nella seconda metà degli anni trenta la sua famiglia si sposta a Messina e qui prosegue gli studi sino al 1943, anno nel quale il padre decide di trasferirsi a Molinella in Emilia a seguito dello sbarco americano in Sicilia. A soli 14 anni, Fulvio Ferlazzo, con il fratello maggiore, aderisce alle brigate partigiane durante la guerra di liberazione contro il nazifascimo e, vista la giovane età, diventa staffetta partigiana. Alla fine del 1944, durante un rastrellamento, viene fatto prigioniero dalle SS e tradotto nel carcere di Ferrara. Successivamente, durante un trasferimento di prigionieri, venne liberato dalle brigate partigiane e rimase con queste fino alla liberazione. Per la sua partecipazione alla guerra di liberazione fu insignito della Croce al Merito di Guerra. Tornato a Messina conseguì la licenza liceale al Seguenza e si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Messina l’anno accademico 1950-¬‐51. Nel Luglio del 1957 si è laureato discutendo la tesi “Su di una particolare forma di polmonite protozoaria. Osservazioni sperimentali sulla polmonite toxoplasmatica”, ricevendo il plauso della commissione d’esame. Dopo un periodo quale Assistente Volontario presso la Cattedra di Patologia Speciale Chirurgica e Propedeutica Clinica dell’Università di Messina dall’anno accademico 1959-¬‐60 all’anno accademico 1963-¬‐64, consegue la Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Apparato Motore con 70 su 70 presso l’Universita di Roma diretta da Prof. Marino Zugo e si perfeziona nella disciplina Ortopedica presso l’istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna diretto dal Prof Zanoli.
Nella sessione 1969 consegue la Libera Docenza in Patologia Speciale Chirurgica e Propedeutica Clinica sotto la guida del Prof. Salvatore Navarra. Autore di numerose pubblicazioni nel campo della Chirurgia Sperimentale applicata alla specialità Ortopedica tra le quali si segnalano quelle sul metilmetacrilato nella sintesi delle fratture. Nella pratica traumatologica fu tra i primi ad utilizzare la tecnica svizzera della AO nella riduzione e sintesi delle fratture. Per questo ideò un lettino per la riduzione e sintesi delle fratture di anca con placca e vite sotto controllo scopico. La sua attività Ortopedica si svolse presso la struttura da lui stesso creata: il C.O.T. situata inizialmente in via Risorgimento a Messina e, a partire dall’agosto del 1973, presso la nuova e più ampia sede da lui realizzata in via Ducezio dove tutt’ora permane. In quegli anni si interessò per alcune stagioni alla squadra di calcio di Messina il cui allenatore era un altro eoliano: Franco Scoglio, anche lui di Canneto.
Ebbe inizio così l’attività medico sportiva rivolta principalmente ai giocatori della squadra che ricorrevano alle sue cure anche a causa dei traumi sportivi. Tale attività si trasformò nel tempo in uno dei primi centri di medicina sportiva pluridisciplinare.Il suo legame con Lipari fu sempre fortissimo. Nonostante la sua vita si svolgesse a Messina non mancava mai, appena possibile, di trascorrere dei periodi a Lipari durante i quali andava alla ricerca dei luoghi della sua infanzia e manteneva vivissimi i rapporti di amicizia con la comunità eoliana, alla quale rimase sempre legato da un solido reciproco vincolo di sincera amicizia ed affetto. La sua attività di chirurgo ortopedico traumatologo lo ha impegnato sino al 1985 anno nel quale improvvisamente si ammalò di una patologia neoplastica. Nonostante la determinazione con la quale affrontò la malattia e le terapie impegnative subite, dopo solo un anno morì il 27 dicembre del 1986.
Riposa nel cimitero della sua Canneto di Lipari. L’inaugurazione dell’organo, preceduta da un saluto dell’arcivescovo monsignor Giovanni Accolla portato da don Fosco Nicoletti e da una breve introduzione affidata a Marco Ferlazzo, figlio del prof. Fulvio e presidente del consiglio di amministrazione di C.O.T. Spa e al parroco della chiesa padre Giò Tavilla, è stata salutata da uno straordinario concerto tenuto dal maestro Stefania La Manna. “Un sogno divenuto realtà- ha detto Marco Ferlazzo- grazie alla lungimiranza della Cot che assieme al Management dell’istituto ha sempre posto al centro del proprio modus operandi la persona”. Presenti al concerto inaugurale numerosi rappresentanti delle istituzioni: dal sindaco metropolitano Cateno De Luca, al presidente dell’Ente teatro Vittorio Emanuele Orazio Miloro, al capo di Gabinetto del prefetto Caterina Minutoli, al vicecomandante della Brigata Aosta Luigi Lisciandro, al direttore della Filarmonica Laudamo Luciano Troja. L’inaugurazione dell’organo Hauptwerk, con il concerto del maestro Stefania La Manna che ha raccolto scroscianti applausi, anticipa di qualche settimana il primo Festival di musica sacra “Quaerere Deum” promosso dalla parrocchia Santa Caterina che partirà il 30 novembre. Commosso, durante la scopertura della targa, l’applauso rivolto dai dipendenti dell’Istituto e da coloro che hanno partecipato al concerto inaugurale.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
Il sodalizio tra Istituto clinico polispecialistico C.O.T. S.p.A. e parrocchia di Santa Caterina, ancora una volta ha funzionato portando ad un risultato eccezionale la Chiesa di Santa Caterina e la città, hanno un nuovo, importante e modernissimo organo.
Con la partecipazione all’acquisto del nuovo organo elettronico con il sistema Hauptwerk, la C.O.T. dota la chiesa di Santa Caterina, di uno dei pochi esemplari esistenti in Italia e vuole partecipare al rilancio civile e culturale della città, che passa attraverso l’innovazione anche nell’arte, nelle sue forme musica, pittura e poesia.
Questo particolarissimo organo, già benedetto lo scorso luglio da S.E.R. Monsignor Giovanni Accolla, sarà lo strumento musicale predominante nel Festival di Musica Sacra che verrà inaugurato sabato 16 novembre alle ore 18 con il suo primo concerto diretto dal M. Stefania La Manna.
La C.O.T. da sempre ha avuto attenzioni per la città nella quale opera ed è ben lieta in questa occasione di ricordare i suoi fondatori, il Prof. Fulvio e la moglie Maria Ferlazzo, che crearono e fondarono una struttura sanitaria all’avanguardia già nel lontano 1973, per dotare Messina di una moderna e efficiente Casa di Cura.
Nel solco della tradizione, la C.O.T. S.p.A., il management della clinica e i suoi dipendenti hanno sempre posto al centro del loro modus operandi la persona nella totalità del suo essere e guardato allo sviluppo e al benessere della città di Messina, intravedendo oggi con la realizzazione del nuovo organo elettronico la possibilità di essere ancora motore di sviluppo e innovazione per avvicinare soprattutto i giovani alla musica anche nelle chiese.
L’organo vuole rappresentare il primo passo di un lungo percorso civile e culturale che può cominciare dalla chiesa di Santa Caterina e coinvolgere Messina. Nella scheda tecnica elaborata dai progettisti si capisce il valore di uno strumento che resterà patrimonio della comunità e che potrà dar vita a concerti di grande livello tecnico. Il nuovo organo della chiesa di S. Caterina, è stato progettato dal M° Stefania La Manna che ha programmato e curato l’istallazione. La consolle è stata realizzata, su disegno dell’architetto Sergio la Spina, dall’artigiano messinese Matteo Accetta.
La ditta che ha curato la parte tecnica è dell’ingegnere Ferruccio Platoni di Perugia. Il sistema di diffusione audio è stato curato dall’ingegnere Gianni Ravesi. ll sistema Hauptwerk è basato su un software che è stato ideato nel 2002 da Martin Dyde, che ne predispose una versione che allora "girava" solo su sistemi Windows. Venduti i diritti dapprima (nel 2006) alla ditta Crumhorn Labs, nel 2008 tutto fu rilevato dalla ditta Milan Digital Audio di Brett Milan; da questo momento Hauptwerk iniziò quel cammino di evoluzione tecnologica che lo ha portato ai livelli odierni. I punti di forza che questo software oggi presenta sono l'accuratissima selezione dei samples, che vengono gestiti separatamente nelle tre fasi di riproduzione (attacco, mantenimento e facxilme conclusione) mediante algoritmi molto sofisticati; un altro aspetto molto curato è l'espressività, cioè la gestione dell'aumento e diminuzione del suono a seguito dell'azionamento della cassa espressiva.
Corruzione, Rosario Crocetta rinviato a giudizio
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- Categoria: Giudiziaria
Il gup di Palermo ha rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione l’ex governatore siciliano Rosario Crocetta. Il procedimento nasce dall’inchiesta sull'armatore trapanese Ettore Morace. Il giudice si è dichiarato incompetente per territorio per tutti gli altri imputati tra cui l'ex sottosegretario Simona Vicari, anche lei indagata per corruzione.
Il presidente della Regione sarebbe indagato in un filone d’indagine che riguarda un finanziamento di circa 5 mila euro fatto da Morace al movimento Ripartesicilia di Crocetta. Inoltre, il nome di Crocetta, viene fatto pure quando, secondo Morace che parla con un altra persona al telefono, avrebbe avuto pagati dagli armatori un viaggio e un soggiorno in una isole delle Eolie. Circostanza sempre smentita da Crocetta.
Crocetta ha nahce sempre smentito di aver procurato vantaggi a Morace. L'ex presidente della Regione in passato si è sempre chiesto quale potesse essere l’atto amministrativo che avrebbe garantito un vantaggio a Morace, se dai 91 milioni e 500 mila euro del 2013 si è passati ai 66 milioni e 500 mila euro del 2017, facendo risparmiare alle casse regionali circa 78 milioni in cinque anni.
Nel giugno del 2014, fu lo stesso Crocetta, insieme con l’assessore alle Infrastrutture dell’epoca, Nico Torrisi, a presentare un esposto alla procura della Repubblica di Palermo a proposito del sovradimensionamento delle gare sui collegamenti marittimi.
Il gip di Palermo ha rimandato gli atti alla Procura perché li trasmetta a Trapani, sede, secondo il magistrato, competente sulla vicenda. Il processo si sposta per: l’ex sindaco di Trapani Girolamo Fazio, Marianna Caronia, Giuseppe Montalto, Salvatrice Severino, Simona Vicari, Massimo Finocchiaro, Sergio Bagarella, Lucio Cipolla, Elisabetta Miceli, Ettore Morace, Giacomo Monteleone e la Liberty Lines. Crocetta comparirà a febbraio davanti al tribunale di Palermo insieme a Ettore Morace, che è stato rinviato a giudizio per questa vicenda mentre per le altre accuse si troverà davanti al gip di Trapani, e all’ex segretario Massimo Finocchiaro. E' stata stralciata invece per motivi di salute la posizione di Vittorio Morace.
Il procedimento a suo carico è stato sospeso: l’11 dicembre si deciderà se l’imputato è in grado di partecipare al giudizio. L'inchiesta che ha portato all’udienza preliminare di oggi portò all’arresto dell’armatore Ettore Morace, dell’allora candidato a sindaco di Trapani Girolamo Fazio e del consulente della Regione Giuseppe Montalto. I magistrati ipotizzarono un vero e proprio sistema corruttivo che ruotava attorno agli armatori Morace proprietari della più grande compagnia marittima di aliscafi d’Europa, la trapanese Ustica Lines, poi ribattezzata Liberty Lines. Per gli investigatori Morace, grazie ai suoi rapporti con politici come Vicari e Fazio e alla connivenza di consulenti e funzionari della Regione, avrebbe consolidato il suo impero. Intascando, attraverso le stime gonfiate delle compensazioni regionali, fondi che non avrebbe dovuto avere. O risparmiando milioni di euro grazie a un emendamento alla Legge di Stabilità voluto dalla Vicari, che abbassava l’Iva sui trasporti marittimi dal 10 al 4%: operazione che avrebbe portato un ammanco di 7 milioni nelle casse dello Stato. La politica, che si dimise dopo l'avviso di garanzia, in cambio avrebbe ricevuto un Rolex. Crocetta, invece, secondo l’accusa, avrebbe ottenuto 10mila euro in due tranche per il suo movimento politico «Riparte Sicilia». In cambio Crocetta avrebbe fatto pressioni sulla Regione per favorire la Ustica Lines aumentato le corse per le isole.(lasicilia.it)
LA SICILIA.IT 3 GIUGNO 2017
Crocetta e le inchieste: «Nulla da temere». E poi la vita privata: «Io sono un gay credente non praticante»
di Mario Barresi
Sessanta metri quadrati. Che l’inquilino - dimagrito dentro la polo a strisce orizzontali e i jeans - dice di vivere «come un bohémien». Qui è un suk. Suggestioni d’Oriente. Souvenir di vita, pezzi d’anima. Tessuti sgargianti. Ovunque quadri, fiori, colori. Fuori lo sciabordio delle onde. Più intenso, nel silenzio della solitudine pensosa. E lì in mezzo un tavolo sommerso di carte. Giudiziarie.
Castel di Tusa, ieri mattina. A casa di Rosario Crocetta.
Presidente, come sta?
«Bene, ho la coscienza a posto. E la verità dalla mia parte».
Martedì sarà sentito dai pm come indagato per concorso in corruzione nell’inchiesta di Trapani. Una macchia sul presidente della legalità. Come si difenderà?
«Nessuna macchia, sono sereno. Ho letto e studiato le carte. Contro di me non c’è niente. Sul finanziamento al mio movimento solo un bonifico, trasparente e tracciabile».
E i suoi rapporti con l’armatore Morace?
«Ho visto Morace tre volte, anzi quattro, in quattro anni. Sempre in veste ufficiale».
E mai durante viaggi o vacanze?
«Tranne una volta, quando mi accolse, un normale gesto di cortesia istituzionale, come armatore della nave che mi portava alle Eolie».
Lei, raccontano le carte, convocò la dirigente Piazza e le fece trovare Morace per aumentargli i fondi.
«Io ho tagliato i fondi alle sue navi, sin dal 2012. Allora il contratto di servizio aveva un costo di 92 milioni per la Regione, oggi è di 66 milioni. Ho tagliato quasi 30 milioni. E sarei uno che ha favorito Morace?»
Resta il fatto che c’è un’indagine delicata a suo carico.
«È evidente che la pista su di me è stata ovviamente abbandonata. Mi resta l’amarezza che l’abbiano perseguita. Comunque non è giusto entrare nel merito delle indagini. Martedì chiarirò tutto, ora non è giusto parlarne».
Allora possiamo parlare della sua vita privata?
«Non mi va proprio. Io ho deciso che la mia vita non dovesse essere oggetto di scandalo. E non perché io sia scandaloso, ma perché qui fuori c’è un mondo bigotto».
Ma lei è un personaggio pubblico che ha dichiarato la propria omosessualità. E la sua vita privata è finita nelle indagini. Nelle intercettazioni dicono che allungare la stagione dei collegamenti con le Eolie sia un suo «capriccio». Con allusioni alla sua vita sentimentale e sessuale...
«Se dobbiamo parlarne, facciamo un po’ d’ordine».
Appunto: cominciamo dalle intercettazioni sul caso Filicudi. Ha sofferto per come parlano di lei?
«Sì, ma con la serenità di chi sa che dicevano un mucchio di bugie. Non mi feriscono, perché non è vero ciò che dicono. La rabbia, semmai, è che in quelle intercettazioni parlano un mio assessore, un sindaco e un dirigente regionale. Tutte persone che avevano la mia fiducia. E che invece si sono lasciate andare a volgarissimi pettegolezzi. A pensarci bene, non parlano di me. Ma dello squallore di loro stessi. È la spocchia maschilista di uomini che debbono esorcizzare la paura della loro omosessualità latente. Se invece ci si atteggia da macho, tutto è concesso. Debolezze maschili...».
Cosa intende dire? Sia più esplicito...
«Se l’assessore Pistorio si fa dare il motoscafo per andare a prendere una donna, allora è macho, è femminaro. Se io vado ad Filicudi per trascorrere una vacanza morigerata in mezzo alla natura, in un’isola dove l’ultimo presidente che c’è andato è Rino Nicolosi che gli portò la corrente elettrica, allora io sono una checca ossessionata dal sesso. Questa è omofobia, è sessismo. Lo stesso succede alle donne: se hanno successo non è perché magari sono davvero brave, ma perché sono zoccole e saltano da un letto all’altro».
Pistorio l’ha chiamata per chiederle scusa?
«No. È troppo forte il suo imbarazzo. Ma non me ne frega niente. Le loro parole si commentano da sole».
Eppure c’è chi chiede le sue dimissioni per il Filicudi-gate. Il leghista Attaguile dice che lei ha utilizzato risorse regionali «con l’intento di coltivare il suo amore», Cancelleri parla di «affari di cuore» a spese dei siciliani.
«Questo mi addolora, ma tutelerò la mia immagine contro chi mi infanga, crocifiggendomi sul nulla. Come un esponente di Salvini, il movimento più razzista, elementi che evidentemente lo accomunano ai nostri cari grillini».
Il tutto nel silenzio del Pd, degli alleati, degli assessori. Ma anche dei movimenti gay. Si sente abbandonato?
«No. Il segretario del Pd, Raciti, mi aveva annunciato una nota di solidarietà, ma gli ho chiesto di non farla perché i pettegolezzi omofobi erano fondati sul nulla. I movimenti gay? Non lo so, forse non hanno avuto percezione della gravità. Io non sono un’icona, non ho mai speculato, né ho fatto carriera politica in nome della mia omosessualità. Per molto meno, il sindaco di Parigi avrebbe avuto migliaia di persone in piazza a manifestare in difesa dei diritti omosessuali violati. Il problema vero, voglio dire, è che siamo davanti a una caccia alle streghe. Altro che Olanda o Belgio, in questa terra omofoba sembra di essere a Kabul. O meglio: a Raqqa. Dove io, senza aver fatto nulla, vengo tacciato di stregoneria e per questo vogliono tagliarmi la testa».
In campagna elettorale annunciò la sua castità. L’ha rispettata o era la trovata di un guru della comunicazione?
«Io lo dissi parafrasando la frase “niente sesso, siamo inglesi”, trasformata in “niente sesso, sarò presidente”. Dal 2003 sono blindato: telecamere, scorta, controllo su chi entra e chi esce da casa mia. Ho sempre vissuto una vita morigerata: niente ville, barche, ristoranti di lusso, orge, discoteche o salotti. Non sono un radical chic, ma un uomo del popolo, perciò la gente mi vuole bene. Posseggo solo una casa in cooperativa, pagata in 22 anni anziché in 20 perché saltai qualche rata del mutuo. Vado in hotel da 60 euro a notte e in trattorie da 20 euro, solo con i collaboratori più stretti».
Non ci ha risposto. Da presidente ha vissuto la sua sessualità come aveva annunciato nel 2012?
«Come un monaco. Non l’ho vissuta! Ho scelto la rinuncia e il sacrificio, per non dare vergogna né a me né ai siciliani. Anche per questa scelta di castità mi addolorano le frasi meschine e vergognose uscite in questi giorni».
Eppure le hanno attribuito diversi flirt, anche da governatore in carica.
«Sì, lo so. Con i miei collaboratori, con il consulente Sami perché vado con lui al G7, con chissà quale amante in Tunisia. Persino con Tutino, il mio ex medico personale. Sua moglie era gelosissima, non di me. Ma delle donne che ammiravano Matteo, un bell’uomo...».
A proposito: che differenza c’è fra la finta telefonata sull’assessore Borsellino e le intercettazioni della storia di Filicudi? Un incubo che ritorna?
«Per quella bufala ero impazzito. Annichilito per tre mesi. Stavolta è diverso, anche perché sono stato fortificato da quella vicenda. Certo, a pensarci bene ci sono personaggi, di certi ambienti, che ricorrono in entrambe le vicende. Sarà solo un caso?».
In un’intervista a “Un giorno da pecora”, lei disse: «Io sono gay, poi perché non mi dovrebbero piacere le donne me lo dovete spiegare, qualcuna che ti arrapa c’è sempre».
«Parlavo del passato. Ed è vero. Anche perché secondo me non esiste l’omosessuale in quanto tale. Ci sono tante sfumature... Ma oggi a me queste cose non interessano più. Sono casto, la mia unica amante è la Sicilia. Diciamo che sono diventato un gay... credente ma non praticante».(lasicilia.it)
Il turismo archeologico attira quasi 11 mln di persone: i dati a Paestum
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In Italia sono quasi 5 mila i luoghi della cultura aperti al pubblico, tra cui 282 parchi e aree archeologiche, 613 musei archeologici e 38 monumenti d’archeologia. Quasi la metà (41%) si trova al Sud, dove l’offerta archeologica ha attirato nel 2018 quasi 11 milioni di persone, circa la metà dei visitatori dei siti culturali dell’Italia meridionale.
I visitatori sono in crescita, anche al sud, con incrementi a Pompei (da 2,4 a 3,6 milioni) al Man di Napoli (da 308 mila a 617 mila) a Paestum (da 242 mila del 2013 a 427 mila del 2018) all’archeologico di Taranto (da 27 mia a 73 mila) alla Valle dei Templi di Agrigento (da 544 mila a 935 mila ).
I dati sono stati presentati a Paestum alla Borsa del turismo archeologico dal presidente del Touring Club Franco Iseppi, secondo cui si è però ridotto il numero dei visitatori che si muovono per una sola motivazione, fosse anche quella culturale. All’estero, ha detto Iseppi, l’Italia viene percepita prima di tutto per le grandi città d’arte (35% degli arrivi), poi per i monumenti e le opere d’arte, infine per il cibo e il vino.
Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano (4)
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di Pina Cincotta Mandarano
Panarea ancora non riesce a capire perché i Carabinieri devono lasciare l’isola per alcuni mesi.
Costringerli a spezzare il filo della sicurezza che lega Panarea per poi riapparire. Tutto per risparmiare qualche mese di stipendio? Non è possibile credere a questo.
Bisogna che lo Stato capisca che Panarea è un tesoro alla portata di tutti. In estate ed in inverno. Per questo, come ogni tesoro, va tenuto sotto controllo. Sempre.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI:
E' morta l'attrice Maria Baxa. Giro' a Lipari il film "Un amore cosi' fragile cosi' violento" e si innamorò di un giovane architetto eolian...
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E' morta a 76 anni l'attrice Maria Baxa. Giro' a Lipari il film "Un amore cosi' fragile cosi' violento" con Paola Pitagora e Fabio Testi.
Durante le riprese s'innamoro' di un giovane architetto "eolian-romano".
Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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di Pina Cincotta Mandarano
Guardo i miei pomodorini appesi al soffitto di casa e resto attratta da quel colore rosso. Un arredo da cucina che mi riempie il cuore e che mi porta a costruirlo tutti gli anni per tanti motivi.
Affetto, tradizione, ricordi, passione e manualità. Una bellezza di lavoro da gustare nel tempo, una metodologia di conservazione dei sapori delle nostre isole. Oggi la praticità ci allontana, non c’è tempo di preparare i “piennuli” ed allora non si fanno.
Ma io perché questo tempo lo trovo sempre?
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI
Filicudi, Don Giovannino Lopes e la storia delle murene
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di Ennio Fiocco
Il blu del mare, il bianco della pomice, il nero d’ossidiana e il profumo marino sono momenti indimenticabili per chi visita le isole Eolie dove regnava un tempo il Dio dei venti e, soprattutto per chi ci vive. La bella isola di Filicudi aveva una economia essenzialmente agricola, come emerge in modo pacifico sia dagli atti che dal vissuto tramandato dalla popolazione locale. La pesca su quest'isola era soltanto “integrativa”. Il pescato sulle isole, sicuramente gustoso ai nostri palati, era in gran numero inferiore al quello del passato raccontate nel XIX secolo dal Dumas in un suo di viaggio eoliano.
La cucina popolare ha esaltato le delizie dei mari nelle sue innumerevoli specie dalle più pregiate a quelle meno ambite. L’utilizzo alimentare di pesci, molluschi e crostacei affonda le sue origini nella notte dei tempi per il loro elevato potere nutritivo e il facile utilizzo,inoltre ben presto ne vennero apprezzate anche le eccellenti caratteristiche organolettiche e le differenze di pregio tra una specie e l’altra. Nell’antica Roma i pesci erano sempre stati una parte importante dell’alimentazione, venivano consumati da tutto il popolo e con le uova e i formaggi apportavano proteine animali tra le classi sociali più povere. Nella Roma delle origini l’alimentazione era quasi la stessa per tutte le classi sociali ma, quando Roma divenne la capitale di un impero immenso e l’unica padrona del Mediterraneo, l’afflusso di enormi quantità di prodotti sui mercati romani creò le premesse per un cambiamento di usi e abitudini anche alimentari.
Nell’impero romano tra il I e il III secolo d. C. l’allevamento dei pesci si rese indispensabile quando la raffinatezza gastronomica delle mense dei patrizi che imponeva l’utilizzo dei pesci più pregiati portò ad un notevole impoverimento dei banchi selvatici di pesce. Secondo Plinio il Vecchio il primo allevatore di murene fu Caio Irro che, in occasione dei trionfi di Cesare, mise a disposizione 6.000 murene. Licinio Murena fece scavare molte piscine per l’allevamento dei pesci e il suo esempio fu seguito da Filippo, Ortensio e Lucullo che fece addirittura scavare un tunnel in una montagna per mettere i suoi vivaria (allevamenti) in diretta comunicazione con il mare. Il pesce veniva allevato dai ricchi patrizi perché, oltre a simboleggiare uno status simbol, difficilmente poteva essere acquistato fresco nei mercati romani; se ne trovava, certo, ma spesso veniva pescato nelle lontane aree marine di Gibilterra e fatto essiccare.
Di sicuro gli approvvigionamenti non riuscivano a coprire i bisogni della capitale, i pescatori erano pochi e le barche da pesca erano in genere di ridotte dimensioni; pare anche che il prodotto non fosse sempre di buona qualità dato il tempo occorrente per risalire il Tevere ed infatti documenti storici riportano che il pescato era mantenuto umido usando alghe bagnate di frequente in modo che non si seccasse. Era inevitabile quindi che il pesce, a partire dal I sec. A.C. divenisse l’alimento dei ricchi e di chi era in grado di permettersi lunghe permanenze nelle lussuose ville costiere. Si parla ovviamente di pesce marino perché quello d’acqua dolce era apprezzato ed usato dalle classi povere. La murena, detta anche murena mediterranea o in inglese “roman eel”, è il nome di un pesce osseo tradizionalmente utilizzato a scopo alimentare, tuttavia divenuto quasi obsoleto sulle tavole degli italiani.
Va detto che il sangue della murena è tossico, ma questa tossicità scompare dopo la cottura.Di murene ne esistono molte specie differenti ed è forse il pesce povero per eccellenza. Non è un pesce azzurro e nemmeno un pesce bianco, nonostante il colore candido delle sue carni. Va tuttavia sottolineato che le ricette tradizionali a base di murena tendono a snaturarne non poco le proprietà nutrizionali. La murena è tradizionalmente mangiata infarinata e fritta, oppure nella zuppa di pesce. La murena è famosa soprattutto per il suo aspetto caratteristico ed è un vorace predatore. Si nutre di pesci, crostacei e molluschi, soprattutto di polpi.
Per quanto concerne l'isola di Filicudi, come anzidetto, un vivo ricordo merita don Giovannino Lopes, nato nel 1928 e deceduto nel 2017. Uomo schivo, equilibrato e gran lavoratore, dedito alla famiglia e alla moglie, che ha arricchito il conoscere e il tramandare dei vissuti dell'isola. Tra i suoi ricordi di un tempo vi era la pesca della murena con i caratteristici contenitori. Le murene venivano catturate e poi riposte in spazi marini custoditi per breve periodo per poi essere vendute in quantità, soprattutto nel periodo natalizio, per le delizie del palato.
Da Filicudi in linea Graziella Bonica "si intitoli la scuola a John Bonica il padre del dolore che curò anche John Kennedy". Papa Giovanni "lavoro immensamente importante per l'umanità"
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di Graziella Bonica
Qualche giorno fa, ci accingevamo a scrivere un racconto in italiano con la classe 4° di Filicudi, quando una delle alunne, sedutasi accanto a me, chiede:
- Maestra, ma come si chiama la nostra Scuola? - 'Noi' non abbiamo un nome?
Rispondo: - Purtroppo la scuola non ha ancora un nome, ma vorremmo l'avesse da tempo .
Lo chiederemo presto.
Vorremmo poterla chiamare 'Scuola J. Bonica' in onore di quello scienziato medico nato a Costa Liscio..molti anni fa.
In quella casa dove c'è la Targa vicino al cancello'..hai presente?
Ah, si maestra.
Lo so.
Che bello, risponde l'alunna!
Cosi anche la nostra scuola avrebbe un nome!
- È brutto non chiamarsi in nessun modo! -
Ecco Direttore. Faccia arrivare, per favore, questo messaggio 'urgente' alle Istituzioni che senza sforzo, potranno certamente esaudire il desiderio di una studentessa della Scuola di Filicudi.
Lo chiediamo da un po'. Forse è arrivato il momento. Qui non occorrono risorse economiche.
Solo un po' di buona volontà. Cordiali saluti.
JOHN BONICA, IL "PADRE MONDIALE DELLA TERAPIA CONTRO IL DOLORE". CURO' ANCHE JOHN KENNEDY. PAPA GIOVANNI "LAVORO IMMENSAMENTE IMPORTANTE PER L'UMANITA'"
IL PAPA. Il lavoro che stai compiendo è immensamente importante per il bene dell'umanità, perché cerchi il sempre più importante contenimento del dolore fisico, dell'oppressione mentale e spirituale che spesso il dolore fisico porta con sé (Papa Giovanni Paolo II- 26 luglio 1987)
John Joseph Bonica (Filicudi, 16 febbraio 1917 – Rochester, 15 agosto 1994) è stato un medico, algologo, anestesiologo e wrestler statunitense, di origine italiana, conosciuto come uno dei più importanti promotori dello studio sulla terapia del dolore.
Suo padre, Antonio Bonica, durante il periodo della prima guerra mondiale, venne eletto vice sindaco e, in seguito, direttore del servizio postale. La madre, Angela Zagame Bonica, era ostetrica e infermiera, dunque, per i 2600 abitanti dell'isola, anche uno dei pochi punti di riferimento nelle questioni riguardanti la salute.
John Bonica iniziò a scoprirsi affascinato dalla medicina quando proprio a Filicudi, all’età di otto anni, assistette all’operazione di un ascesso al seno realizzata dal medico locale con la collaborazione della madre. Anche se di primo impatto svenne alla vista dell’incisione, questa esperienza lasciò in lui un ricordo indelebile.
Nel 1925, il padre, consapevole dei limiti che l'isola rischiava di imporre al futuro dei figli, lasciò l'Italia; la moglie, Angela, nel 1928, insieme al figlio John e alle figlie Maria ed Elisabetta, dopo aver completato le pratiche per l’immigrazione e la naturalizzazione, seguì il marito e lasciò Filicudi per Brooklyn, New York City. Tuttavia, a causa delle restrizioni sulla valuta, la famiglia non poté trasferire il suo capitale in America. Ma nonostante questo, e nonostante la crisi del 1929, Antonio Bonica riuscì a mantenere la famiglia, lavorando prima come bracciante e, due anni dopo, come supervisore in un'agenzia telefonica.
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Eolie, soffia lo scirocco ed è quasi isolamento. Alle 9,30 parte aliscafo VIDEO
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Lipari - E' ancora semi isolamento a causa dello scirocco.
Alle 9,30 da Milazzo e Lipari partono aliscafi.
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Bartolino Leone era in diretta
METEO EOLIE
Sereno. Temperatura: 17°C. Umidità: 80%. Vento: forte - SSE 33 km/h, Situazione alle ore 6:30
NOTIZIARIOEOLIE.IT 16 NOVEMBRE 2019
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Bartolino Leone era in diretta
METEO EOLIE
Coperto Temperatura: 21°C Umidità: 63% Vento: forte - SSE 31 km/h Situazione alle ore 12:00
L'evasione é uguale per tutti?
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di Salvatore Leone
Sicuramente con il carcere agli evasori, lo Stato Italiano ha imbroccato la giusta strada per pagare il debito pubblico creato “voragiosamente” dai politici di tutte le epoche.
Ma chi sono gli evasori italiani? Gli spacciatori di droga o gli idraulici, chi fornirà il contante agli utilizzatori della droga? Magari si vuole organizzare lo spacciatore col pos? Oppure si daranno delle licenze per ambulanti agli spacciatori? E i grossisti come muoveranno i loro capitale per comprare la materia prima?
Le stazioni italiani saranno frequentate da finanzieri in cerca di scontrini mentre funzionari degli uffici imposte e tasse convocheranno nei loro uffici tutti questi evasori prima di passare le pratiche ai Tribunali che emetteranno dopo anni di dibattiti sentenze di condanne con le manette.
Ma mancano i posti nelle carceri dove mancano spesso anche le guardie carcerarie. Allora è meglio beccare l’evasore onesto, quello piccolo perché i grandi evasori ormai hanno cambiato aria andando a vivere dove le tasse non si pagano e se si pagano…costano poco. Talmente poco che è un piacere pagarle. Un vero affare.
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Da Panarea in linea Pina Cincotta Mandarano
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di Pina Cincotta Mandarano
Anche a Panarea la televisione riempie la giornata insieme alla lettura o all’ascolto del nostro caro Notiziario che dalle Eolie parte ed invade il mondo dove c’è tanta gente che ha fame delle nostre isole.
Un patrimonio unico ma purtroppo gestito male da improvvisati che pensano di risolvere tutto a parole partendo per Roma o per Palermo da dove riescono ad avere anche dei finanziamenti per poi spenderli male per mancanza di seri progetti per quello che necessita fare.
Il porto di Alicudi è l’ultima nota negativa e ci sentiamo fra qualche mese per la spiaggia di Unci e Calandra tanto per non andare lontani dalla casa del sindaco.
Il Notiziario si legge e si ascolta
LE RICETTE DI PINA CHE FANNO LECCARE I BAFFI