Lipari - Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni risponde al governatore siciliano Rosario Crocetta:
"Abbiamo fatto di tutto per far funzionare a pieno regime il nuovo dissalatore (tre conferenze di servizio e 34 note di corrispondenza inviate anche al presidente della Regione) e soprattutto per far riaprire il punto nascite. Alle nostre lettere - aggiunge - non abbiamo mai avuto risposta. Sul dissalatore è evidente che ci sono delle inadempienze ma non sono nostre visto che non abbiamo alcuna competenza".
"L'ente appaltatore - aggiunge il sindaco - è stata la Regione. Prima la gestione era affidata alla Gedis srl e dopo le contestazioni è passata alla Sops srl. Proprio a causa di questi continui problemi tecnici abbiamo richiesto alla Regione di gestire noi l'impianto, ma anche in questo caso non abbiamo avuto risposte".
"Speriamo che adesso che il presidente della Regione si farà carico di indire una riunione con i gestori e con noi, potrà essere la volta buona per far funzionare a pieno regime l'impianto.
Per la rete idrica colabrodo - conclude il sindaco - abbiamo chiesto un finanziamento di 11 milioni per Lipari e le isole minori". Infine, per quanto concerne il punto nascite, il sindaco spiega che "i dieci parti l'anno avvengono da quando è stato chiuso. Prima in media erano 120 l'anno". (ANSA).
Il servizio su TGR Sicilia del 29-03-2016 delle 19,30
---Dopo l'intervista che il presidente della Regione Rosario Crocetta ha rilasciato al "Notiziario delle Eolie online", il sindaco Marco Giorgianni, presente anche il vice sindaco Gaetano Orto, respinge fortemente le accuse e dice:
"abbiamo fatto di tutto per far funzionare a pieno regime il nuovo dissalatore (tre conferenze di servizio e 34 note di corrispondenza inviate anche al governatore) e soprattutto per far riaprire il punto nascite. Ci sono carpette intere di corrispondenza...".
LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE
Ripresa dal "Notiziario delle isole Eolie"
http://www.bartolinoleone-eolie.it/confstamp-sindaco29032016.m4v
I COMMENTI.
di Pietro Lo Cascio*
Le preoccupanti dichiarazioni del governatore Crocetta. Signore neo-mamme eoliane, ma che cosa avete combinato? Avete messo in seria difficoltà il governatore Crocetta nei confronti del ministro Lorenzin! 10 parti in un anno: come si può difendere un punto nascita che costa 5 milioni di euro per 10 parti? Ve lo ricordate, quando nel 2013, nel 2014 e nel 2015 – grazie al generoso impegno del governatore – c'era la deroga, l'ospedale che pullulava di ostetrici e ginecologi che vi aspettavano a braccia aperte, prego, signora, si accomodi, venga a partorire qui da noi... e invece voi – ingrate – vi ostinavate a fare nascere i vostri figli a Patti, a Milazzo, a Messina, dovunque, e quando non potevate andarci per i fatti vostri, pretendevate pure il trasferimento in elicottero? Se vi sembra un quadretto satirico, andate a sentire l'intervista rilasciata dal governatore Crocetta al Notiziario delle Eolie, e scoprirete – ahinoi – che non è così. Sono le inconfutabili certezze del capo del governo regionale in materia di punto nascita dell'ospedale di Lipari, e a nulla valgono i tentativi di Bartolino Leone – all'inizio con ammirevole pazienza, poi quasi brandendo il microfono come una clava – di ricondurlo entro i termini reali del problema: Crocetta prima sorride come se dovesse rabbonire un cretino, poi si infastidisce, sbuffa, "cosa gli porto al ministro, 10 parti?", alza gli occhi al cielo, "lei non ha il senso di chi decide!", forse vorrebbe essere altrove, magari a comporre qualche nuova poesia sui riti pasquali. E lei, signor sindaco, ce n'è anche per lei! Invece di coinvolgere il governatore soltanto alla fine dell'anno, a giochi ormai fatti, perché non glielo diceva prima, che qui a Lipari le mamme dispettose preferivano partorire fuori? Sembra quasi che lo abbiano fatto per mettere in difficoltà il governatore con il ministro. E l'onorevole Di Giacomo, "chi è Di Giacomo"? Ma, signor sindaco, abbiamo atteso questa commissione per due mesi, abbiamo riposto le nostre aspettative nella famosa risoluzione – a proposito, ma poi l'hanno fatta? – e il governatore ignora il nome del suo presidente? Insomma, ascoltando l'intervista sorge il dubbio che la figura-chiave per decidere se stanziare o meno le somme necessarie alla sopravvivenza dell'ospedale di Lipari e del suo punto nascita versi in un evidente stato confusionale. Ma non è affatto così. Quando il governatore conclude con un laconico "non dipende da noi", eccolo tornare nuovamente e pienamente in sé, nel ruolo immutabile che il governo regionale e la commissione sanità dell'ARS recitano senza timore di annoiarci, ovvero lo scaricabarile con il ministero. Del resto, il personaggio è lo stesso che in campagna elettorale prometteva sostegni economici alle partorienti costrette ad andare fuori, ma forse questo dettaglio – il tempo passa, gli impegni sono tanti – sembra essergli sfuggito. Il governatore però è un uomo modesto e si sottovaluta. Si definisce infatti "uomo da venerdì santo", ma potrebbe andare benissimo anche per il primo aprile.
*Consigliere comunale de La Sinistra
di Giacomo Biviano*
A seguito dell'intervista rilasciata dal Presidente Crocetta non posso non esprimere la mia incredulità per quanto detto dallo stesso a proposito del Punto nascita di Lipari.
È impossibile che lo stesso non fosse a conoscenza dell'attuale situazione e dell'impossibilità di partorire a causa del progressivo smantellamento del servizio di ostetricia e ginecologia e del contestuale svuotamento delle professionalità necessarie fino a non garantire neanche l'assistenza h24 per le emergenze-urgenze. Evidentemente il Presidente Crocetta è attorniato da particolari personaggi che gli hanno nascosto tutto, compreso le numerose lettere e note inviate dal sottoscritto, ma non solo, al fine di indirizzare volutamente il governo regionale su altri binari.
O altrimenti dovremmo pensare che Il Presidente abbia preso in giro tutti liquidando la questione con frasi scaricabarile tipiche della vecchia classe politica siciliana che tanto dice di combattere quali "non sò nulla, non mi hanno detto niente, tutto ciò mi sorprende" e attribuendo addirittura delle responsabilità alla politica locale".
Alla luce delle dichiarazioni del Presidente Crocetta e volendo credere alla sua buona fede credo sia indispensabile che lo stesso, però, faccia una pulizia approfondita di tutto l'apparato politico-amministrativo della sanità regionale e provinciale, in quanto reo di avergli nascosto tutto, o diversamente è il caso che lo stesso rassegni anticipatamente le dimissioni in quanto complice di un probabile, forse, sistema omertoso. A tale scopo e a dimostrazione che almeno il sottoscritto lo aveva più volte informato della situazione attuale allego due delle tante mie missive indirizzate al Presidente della Regione Sicilia, per non parlare delle altre altre note indirizzate all'Assessore Regionale alla Salute e al Direttore dell'Asp Me5, entrambi nominati con incarico fiduciario dallo stesso Presidente Crocetta.
*Capogruppo consiliare del PD
di Michele Sequenzia
Caro Nipote.. non ha prezzo.... la tua intervista al Presidente della Tua Regione. Un caro abbraccio.
Quanta pazienza e quanta buona volontà.....Grazie Presidente Crocetta di averci fatto conoscere il suo pensiero, la Sicilia ha bisogno di certezze mentre -sentiamo dire- si trova sempre tra chi fa e chi distrugge, o peggio non interessa il Bene. E chi s'interessa al Bene lo fa a doppio senso, si " para" , si nasconde, pur tirando "pietre". Dove è il Bene in Sicilia? Nessuno lo sa. Sembra che la Storia non abbia mai fine. Lo diceva Ippolito Nievo, sbarcando con i Mille. Nievo non ha capito praticamente nulla della Sicilia. Ci vuole ben altro per articolare un minimo discorso. E' come giocare a moscacieca, anche tra adulti, lo diceva Sciascia. La Poesia , caro Presidente, riesce a sovrastare ogni cosa che stoni con l'ambiente. La Sicilia è solo Magia. Ovunque tu vada, diventi un Altro. Ma dove si trova il Significato? Il Siciliano, anche il più povero, sa come cancellare tutto come il Bene anche il Male. Il Significato è già stato dato. Una visione passata, defunta. Un film già in seconda visione, amori impossibili, tanti sono gli uomini e le bestie senza virtù, ridotti a pellegrinare, si toglie loro l'anima. Sicilia fremente, che travolge chi ha bisogno, anche Pirandello la rifiuta , la scaccia via, perversa illusione dai troppi significati. Uno dei tanti, infiniti personaggi di una eterna commedia , immersi in se stessi, che transitano via mare. Su navi antiche e moderne? Non fa nulla. Tra chi osserva e chi non guarda. Tanto è lo stesso. A chi frega nulla? E se poi chi soffre ti chiama Sicilia , ti cerca, spera...aiutami Sicilia..tu non rispondere. E' la Sicilia che parla e tu ascolta. Anche le pietre lo sanno. Il nonno.... da Torino.
LA FEDERALBERGHI CONFERISCE INCARICO AD UN LEGALE.
"Le dichiarazioni del Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, sullo "scandaloso" mancato funzionamento del dissalatore del Comune di Lipari, oltre a darci l'ennesima prova dell'inefficacia della macchina Regionale e dei meccanismi politici che, di volta in volta, la reggono ci lascia alquanto perplessi". Questa la dichiarazione a caldo del presidente di Federalberghi Isole eolie e Isole Minori della Sicilia, Christian Del Bono. Federalberghi Isole Eolie già nel maggio del 2015 aveva evidenziato per iscritto agli organi competenti e, in primis, al Presidente Crocetta, i disagi ai quali andavano incontro alcune strutture alberghiere eoliane a seguito della mancanza di un regolare approvvigionamento idrico. In seguito, il 28 luglio 2016, proprio per accertarsi che il Presidente Crocetta e gli uffici preposti, potessero dare peso alla denuncia avanzata dall'Associazione, era stata trasmessa per mezzo di un legale incaricato una formale "diffida ad adempiere al fabbisogno idrico", richiedendo anche informazioni in ordine allo stato dell'appalto del nuovo dissalatore. Gli uffici della Regione avevano risposto in modo non esaustivo, con sei mesi di ritardo, confermando i ritardi nella gestione dell'appalto del dissalatore che non funziona ancora a regime. Federalberghi Eolie, quindi, nonostante le rassicurazioni ricevute dall'Amministrazione locale – a sua volta, si presume, rassicurata dagli uffici Regionali – aveva reiterato le proprie richieste, formalmente e sempre attraverso il legale incaricato, in data 15 marzo 2016 Nel frattempo, i rappresentanti dell'associazione effettuavano diversi incontri – ufficiali e non - con il Sindaco, Marco Giorgianni e col Vicesindaco, Gaetano Orto, nel corso dei quali venivano informati delle numerose richieste e segnalazioni notificate alla Regione. In ultimo, dell'incontro tenutosi lo scorso febbraio e di quello tenutosi i primi di marzo – tra il Comune di Lipari e i funzionari Regionali - nell'ambito del quale sembrava che la Regione avesse acconsentito a coprire a mezzo navi cisterna la mancata produzione del dissalatore. Qualche giorno fa erano state ascoltate con preoccupazione e meraviglia le dichiarazioni del Vicesindaco, Gaetano Orto, che questa volta denunciava la situazione definendola grave ed incresciosa. Adesso è il turno del Presidente Crocetta che sembra cadere dalle nuvole scaricando la patata bollente al Comune di Lipari. "Riteniamo inaccettabile – ha insistito il Presidente Del Bono - che nonostante le nostre diffide, denunce e, abbondantemente manifestate e reiterate, preoccupazioni, il problema esploda soltanto adesso, proprio in apertura della stagione estiva, attraverso un indecoroso scarica barile, e che solo ora il Governatore Crocetta ritenga opportuno convocare (tardivamente aggiungiamo) le parti interessate per accertare dove siano le evidenti e note a tutti inadempienze. Il Presidente Crocetta ha ragione nell'affermare che non si possono spendere 60 milioni di euro ed essere ancora in emergenza idrica, ma di tale situazione ne erano tutti a conoscenza già dallo scorso anno". "Sicuramente – ha concluso Del Bono - non resteremo a guardare e abbiamo conferito mandato al nostro legale per porre in essere tutte le azioni utili a tutela dei nostri diritti, certi che questi non debbano dipendere né dalla forza politica di un territorio rispetto al Governatore o all'Assessore di turno né dal fatto che il Presidente Crocetta possa trovarsi casualmente in vacanza alle Eolie per Pasqua".
di Saverio Merlino*
La videointervista di Bartolino Leone al Presidente Crocetta, che per certi aspetti ha lasciato quasi tutti sconcertati, credo che, nel bene e nel male, almeno sia servita a chiarire il punto di vista del Presidente della Regione Siciliana su due dei tanti problemi nodali del nostro Comune, a cominciare dall'Ospedale e dal Punto Nascite.
Nel pieno rispetto che richiede il ruolo di Presidente della Regione, lo sforzo di chiarire a me stesso il senso della tesi esposta dall'On. Crocetta permette di articolare due temi: uno centrale e l'altro conseguente.
Il tema centrale è il seguente. «Quando il Ministro, tre anni fa, intervenne per chiudere il Punto Nascite di Lipari come di altri paesi della Sicilia, perché la quota di 100 parti l'anno o poco più era nettamente inferiore ai 500 previsti affinché un Ospedale potesse operare in sicurezza, io (Presidente della Regione) sono subito intervenuto e sono riuscito ad ottenere una deroga».
Non ricorda però il signor Presidente che il Comune di Lipari aveva vinto un ricorso al TAR e la Regione, purtroppo, si è appellata al CGA. Continua, il Presidente, sostenendo che è venuto a sapere qualche mese fa che questa deroga non è stata operativa per Lipari, e che nessuno l'ha informato. Non l'hanno informato immediatamente e nemmeno nei mesi seguenti, facendo capire che si riferiva al Sindaco, ai Consiglieri comunali, ai parlamentari della deputazione regionale immagino della provincia di Messina.
Si è aspettato che passassero tre anni, quando le nascite si erano intanto ridotte solo a dieci o poco più.
«Come si vuole che io ora possa intervenire sul Ministro con qualche possibilità di successo?» continua Crocetta.
Se è stato ostico ottenere la deroga sulla base di 100 parti l'anno, sarà praticamente impossibile sulla base di dieci parti.
Il tema conseguente pone dunque un quesito. «Che cosa ci chiedono i cittadini? Di potere nascere in sicurezza per le madri e per i nascituri. La rivendicazione municipalistica di potere scrivere sulla carta d'identità "nato a Lipari" è del tutto secondaria (sic) ». Forse lo è per lui. Replicando al primo tema c'è da osservare che non è del tutto chiaro al Presidente come la caduta da 100 parti a 10 non sia un atto di volontà delle mamme di Lipari, ma una determinazione della Direzione ASP la quale, probabilmente, ha ignorato completamente la deroga ministeriale non attrezzando per come dovuto il Punto Nascite, mantenuto aperto per effetto della suddetta deroga. Pertanto, le puerpere quando erano in buona salute venivano indirizzate verso gli ospedali della terraferma, mentre invece si chiamava l'elicottero se giungevano già in difficoltà e impossibilitate a utilizzare aliscafi o navi; infine, solo quando la situazione si presentava in emergenza e grave, s'interveniva a Lipari stesso, appunto "in emergenza". E sono quindi i 10-12 parti annui anziché 120-130. Sul secondo problema forse sfugge al Presidente della Regione che il voler nascere a Lipari non riguarda solo l'orgoglio municipalistico (noi eoliani lo abbiamo forte dentro di noi, ed è inutile irriderlo), ma è molto spesso un'esigenza sociale (questo vale ricordarlo pure per il ministro Lorenzin). Sembrerebbe anche inutile ripetere le stesse considerazioni (che almeno il sottoscritto ribadisce dal 2010), per cui ci si domanda: ma il Presidente Crocetta ha presente quanto costa a una famiglia doversi trasferire sulla terraferma per un periodo variabile da una a più settimane, qualora dovessero intervenire complicazioni, quando non si può contare sull'aiuto e la solidarietà della parentela e dei vicini, o quando si hanno in famiglia persone non autosufficienti?
Qui non essendo sulla terraferma, non si può raggiungere l'ospedale ogni giorno con una corriera in mezz'ora di tragitto. Andare a Messina o a Patti o Milazzo non può essere un percorso quotidiano. In questi casi una gravidanza diventa un grosso problema sociale che discrimina i più, sconsigliando loro di mettere al mondo figli. E sono certo che il Presidente questo lo sappia, tanto che ci sembra di ricordare che avesse fatto capire, qualche anno addietro, che il Governo regionale sarebbe intervenuto con un contributo per chi affrontava il parto fuori Lipari. Al di fuori dei contenuti dell'intervista sull'argomento Punto Nascite, condivisibili o non condivisibili, desidero anche evidenziare come sia stato sgradevole il commento che il Presidente della Regione ha riservato al Presidente della Commissione Sanità, On. Giuseppe Digiacomo, che era stato qui a Lipari lo scorso 15 marzo.
Ebbene, ritengo quel commento "stonato" per il modo in cui il nome del Digiacomo è stato pronunciato da Crocetta. Stonato e fuori luogo, anche principalmente per il ruolo istituzionale di chi l'ha espresso durante la videointervista. Più informato, invece, è risultato il Presidente sul tema del dissalatore che dovrebbe fornire giornalmente, con i tre moduli, circa 9 mila metri cubi di acqua potabile e invece spesso non riesce a superare i 3 mila, ovvero produce meno di quanto ne produceva il vecchio dissalatore (...almeno per questo problema sembrerebbe che qualche carta sia pervenuta alla Regione, sperando di non essere arrivati fuori tempo massimo anche in questo!). Bisogna capire, quindi, al più presto, se tale problema dipenda dal nuovo dissalatore, dalla gestione o dalla rete che è fatiscente. Bene fa il Presidente a convocare a Palermo tutti i responsabili per cercare di conoscere che cosa non funziona. Noi cittadini vorremmo sapere principalmente perché, sino ad ora, il dissalatore non ha funzionato come dovuto e di chi è la responsabilità dei disagi sin qui provocati agli eoliani, se c'è responsabilità ulteriore. Sicuramente, a gran voce, lo chiede anche il sottoscritto come tutti i cittadini di Lipari che giornalmente vivono "l'incubo" di restare senz'acqua nelle proprie abitazioni.
Aspettiamo con grande interesse le risposte, augurandoci che siano rassicuranti, perché l'estate si avvicina. Ci auguriamo altresì che con i nuovi partner nei trasporti marittimi anche noi possiamo usufruire di mezzi tecnologicamente avanzati ed efficienti, come quelli inaugurati in questi giorni, capaci di coprire le distanze in tempi nettamente inferiori a quelli consueti. Per concludere, coglierei lo spunto che il Presidente delle Regione lancia alle Eolie di non fargli mancare con tempestività l'elenco di tutti i problemi di cui soffre il Comune di Lipari auspicando, come siamo convinti, un suo pronto e "autorevole" intervento per portarli a soluzione.
E mi riferisco a Piazza Mazzini, alla questione rifiuti, ai depuratori, al ripascimento delle spiagge, alla protezione dei centri abitati come Canneto e Acquacalda, alla sicurezza dei porti, alla messa in sicurezza delle ex cave di pomice e dei torrenti, alle scuole e al trasporto degli studenti, alle strade, agli anziani e ai disabili, all'energia alternativa, al sito Unesco, alla pesca, all'Area Marina Protetta. Fino ad una legge speciale per le isole minori e ad altri argomenti che di sicuro qui dimentico.
*Segretario Partito Democratico Lipari-Eolie
di Maurizio Pagliaro
La presa per i fondelli, verso gli Eoliani, continua. Come aveva detto, da Salina la sig.ra Romagnolo, da Lipari il dott. Aldo Natoli ed io da Vulcano, o si fa un'azione seria di protesta o si continuera' ad essere presi in giro da chi fa politica per mestiere. Ci sguazzano bene in istanze, regolamenti, emendamenti, scaricabarile, colpe di prima e colpe di dopo, ma finiamola!!! Sindaci delle Isole Eolie: RIGETTATE IL VOSTRO MANDATO e EOLIANI CONSEGNATE I CERTIFICATI ELETTORALI, forse è l'unico modo per far capire ai Crocetta di turno che siamo stanchi di essere considerati deficienti.
di Silvano Saltalamacchia
La rinascita delle nostre amate isole Eolie non può passare attraverso l'individualismo di alcuni soggetti inconcludenti o da una piccola cerchia di amici. Quando Lipari comprenderà questo forse allora possiamo pensare di cambiare qualcosa. Riscoprire i valori che caratterizzano l'essere cittadino delle Eolie sono le basi per crescere, la condivisione delle idee per lo sviluppo del territorio ne rafforza i contenuti, l'amore per le nostre Isole ci da la forza per riuscire in questa missione.
di Aldo Natoli
Alle "bravate" del Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, siamo ormai abituati. Probabilmente voleva attirare sulla Sua persona l'attenzione da parte dell'Amministrazione Comunale, che "nessuno" si era premurato di informare del Suo arrivo e permanenza sull'isola. Dall'intervista fatta al Sindaco Marco Giorgianni e dagli interventi dei Consiglieri Comunali (Lo Cascio e Biviano), del Segretario locale del PD Saverio Merlino, dal Presidente della Federalberghi, Cristian Del Bono, risulta che il Presidente Crocetta era stato sufficiente informato sia per quanto riguarda il nuovo dissalatore, la cui costruzione e manutenzione è di esclusiva competenza della Regione Siciliana, sia per quanto attiene al "punto nascita"! Ma l'aria vacanziera a volte tradisce la memoria e tutta la nutrita corrispondenza diventa "scartoffie"!!! Si dimentica addirittura che le "autobotte" sono necessarie per approvvigionare d'acqua strutture ricettive ed abitazioni private, per sopperire all'inefficienza della stessa Regione che si presiede! Sicuramente 10 parti durante l'arco dell'anno non giustificano il mantenimento del "punto nascita" presso l'Ospedale ,che si può definire tale soltanto per la coraggiosa prestazione dei medici e degli infermieri che ancora sono presenti nella struttura. Ma il Presidente Crocetta non dice che progressivamente l'ASP di Messina ha eliminato gli specialisti addetti ai lavori rendendo sempre più insicuro il parto sull'isola riducendo così i 120 parti all'anno a soli 12 parti, costringendo le partorienti ad affidarsi al "viaggio della speranza", con ansia e spese a carico. E' ovvio che così facendo si sono impinguati i parti presso l'Ospedale di Milazzo e di Patti. Ma forse questo non a caso! Ma da Ragioniere ritengo che bisognerebbe sempre riflettere sui costi ed i ricavi. Per questo il Direttore dell'ASP di Messina dovrebbe farci sapere quanti interventi con l'elisoccorso sono stati effettuati nell'anno 2015 e nel primo trimestre del 2016 dall'Ospedale di Lipari? Quanto è costato tale servizio? Il nominativo dell'Amministratore della società che gestisce gli elicotteri e del Consiglio di Amministrazione. Dovrebbe inoltre indicarci come sono stati spesi i 7 milioni di euro che la Regione ha destinato per l'Ospedale di Lipari, come affermato dal Presidente Crocetta. Da quanto succede sono più convinto che bisogna andare a manifestare, sempre in modo pacifico, sotto la Presidenza a Palermo. Purtroppo siamo solo in due di quest'avviso: io ed il Ristoratore Maurizio Pagliaro di Vulcano.