Lipari  - Centinaia di isolani e turisti hanno seguito la processione e l'incontro tra la Madonna e il Cristo Risorto che si è concretizzato nella piazza di Marina Corta. Tra i presenti anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che da venerdì si sta concedendo qualche giorno di relax al sole delle Eolie.(ANSA)

---Anche per le Eolie è il Santo giorno fatto di quelle gioie con i sapori antichi e fragranti che purtroppo ormai appartengono ad una volta. Il sogno aspettato da tutti, emigranti compresi, é la Pasqua e con la tradizionale processione e l'incontro tra la Madonna ed il Cristo Risorto che si è concretizzato nella piazza di Marina Corta, super invasa da isolani e vacanzieri. 

C'erano tutti. Anche il presidente della Regione Rosario Crocetta che non ha voluto mancare all'appuntamento clou della Settiimana Santa. E quest'anno anche una schiera di disabili in prima linea, con in testa i "Biviano di Ferro": Elena, Palmina, Marco e Sandro con le rispettive compagne Sara e Hania ed una troupe di Sky che ha registrato un reportage speciale sulle tradizioni religiose e folkloristiche eoliane. 

La Festa di Pasqua è Il punto di confine fra primavera ed estate che vuol dire il “tuttuno” della stagione. Oggi le voci e le campane si sono fuse ed il volo delle colombe liberate é stato uno di quei momenti dove umanità e religione si sono rincorsi con un unico pregare prima del grande pranzo di pace ancora da servire. Speriamo di sapere come.
Buona Pasqua.

Il video della processione

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Bartolino Leone

I COMMENTI.

di Michele Giacomantonio

La doppia processione che si svolge a Lipari nella mattina di Pasqua e che a Marina corta ha il suo culmine con l'incontro molto cerimonioso fra Gesù e la Madonna, la caduta del manto nero che avvolge Maria, il volo delle colombe nel tripudio di applausi, grida di gioia, fochi artificiali, lancio di fiori, non ha riscontro alcuno nei Vangeli anzi dopo la Resurrezione non si parla assolutamente di Maria anche se si può pensare che era con i dodici quando Gesù compare a loro. Questo dell'incontro che procura gioia e festa è probabilmente un rito antico, forse dalla radici pagane che starebbe a celebrare l'arrivo della primavera. Dalle spalle della giovane donna cadono i severi e pesanti vestiti invernali e sotto di essi compaiono gli abiti primaverili. Ricordo quand'ero piccolo – diciamo a metà degli anni '40 - che un grande drappo copriva tutto l'altare maggiore, in una chiesa con le luci rigorosamente spente e Pasqualino Pastore, il sacrista del tempo, padre di Luigi, prima del Gloria scioglieva i due grossi nodi delle funi che sorreggevano i due capi del drappo e si poneva dinnanzi all'altare con un capo per mano ed all'intonazione del Gloria li lasciava andare. Cadeva il pesante telo che raffigurava la crocefissione e contemporaneamente riprendeva a suonare l'organo e si accendevano le luci. Oggi non ci sono più drappi ma non per questo la funzione è meno suggestiva anche se indubbiamente più composta (perché la visione di questo uomo possente con la grossa fune attorcigliata ai due bracci era più da circo equestre che da mistico raccoglimento). La messa della notte infatti inzia con la "liturgia della luce": si accende prima il grosso cero pasquale che rappresenta Cristo e lo si solleva nel buoi sopra la folla annunziando "la luce di Cristo". Dal cero pasquale la luce si trasmette a tutti i fedeli che hanno in mano una candela. Così la luce di Cristo rischiara il mondo. Quindi segue la benedizione del fuoco acceso dinnanzi alla porta della Cattedrale e si orna il cero pasquale. Ora il clero ed i ministranti entrano in Chiesa e si dirigono all'altare annunziando "Cristo, luce del mondo". E' il momento dell'annunzio della Resurrezione: "Esulti i coro degli angeli, esulti l'assemblea celeste... Questa è la notte in cui Cristo ha sconfitto la morte". Molto più tradizionale la Messa della mattina di Pasqua in Cattedrale celebrata da Mons. Alfredo Adornato alla quale partecipano il Sindaco, la Giunta e le autorità militari. Alla fine della messa le due processioni: quella della Madonna parte dall'Addolorata per prima mentre quella di Gesù parte dall'Immacolata, a seguire. Compiono due percorsi diversi e si ritrovano a Marina Corta.

di Gugliemo Sardella*

Lipari, Santa Pasqua 2016
La confraternita Maschile Maria SS. Addolorata Lipari, esprime i più vivi ringraziamenti:
A Mons. Sardella per averci accompagnati nella preparazione spirituale della settimana Santa.
Al Signor Sindaco Marco Giorgianni e all'Assessore Giovanni Sardella per l'impegno e la buona riuscita nell'organizazzione e predisposizione del percorso e nell'allestimento della P.zza Ugo Sant'Onofrio.
A tutte le forze dell'ordine per l'impegno e la sicurezza predisposta.
Ai Vigili del Fuoco-Croce Rossa e Protezione Civile
Al Sacrista Francesco Zino per la preziosa collaborazione
A tutte le Confraternite per averci donato la propria presenza.
A tutti coloro che si sono impegnati nel sacrificio a portare le Varette
Alla banda città di Lipari
Ed infine un particolare ringraziamento lo rivolgiamo ai giovani che si sono impegnati con le troccole ed i tamburi contribuendo a rendere la processione del Venerdì Santo più suggestiva.

*Superiore Confraternita Maschile Maria SS. Addolorata

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