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Lipari, Casa della Comunità: Orto e company anche a Schifani "si rispetti la nostra volontà e siamo pronti a rivolgerci nelle sedi giudiziarie e giurisdizionali,.."
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- Categoria: Politica
ATTO DI SIGNIFICAZIONE Aderendo totalmente alla delibera n. 14/2024 dell’Organo Consiliare e dell’Ordine del Giorno approvato sempre dal Consiglio Comunale in data 28.11.2024, unico ed esclusivo titolare del diritto-dovere di disciplinare l’assetto urbanistico del Comune, che ha dichiarato la propria esplicita contrarietà all’approvazione del progetto presentato dall’ASP di Messina per la realizzazione di una “ Casa di Comunità” nell’area di San Giorgio in Lipari, sita a distanza inferiore ai 150 metri dalla battigia, in violazione dell’art. 15 legge regionale Sicilia n. 78/1976, rappresentano ulteriormente i molteplici motivi di illegittimità che inficerebbero l’approvazione del detto progetto dell’ASP Messina, con consequenziali effetti giuridici di danno all’Ambiente, al Paesaggio, all’ordinato assetto urbanistico comunale e, infine, di danno erariale.
Il tema non riguarda solo l'importanza di un progetto per il nostro Territorio, ma coinvolge principi fondamentali di diritto, urbanistica e soprattutto tutela del Paesaggio e dell’Ambiente che gli scriventi, legali rappresentanti dei cittadini, hanno il dovere di difendere unitamente alle prerogative di questo Consiglio Comunale, le cui funzioni istituzionali sono state contrastate ed offese.
In virtù dell’art. 42, lett. b), del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. n. 267/2000), il Consiglio Comunale è l’unico organo competente in materia di pianificazione territoriale e urbanistica. Questa prerogativa è ulteriormente ribadita dall’art. 16 della Legge Regionale Siciliana n. 78/1976, che prevede che solo il Consiglio Comunale, con una deliberazione adottata a maggioranza qualificata dei due terzi, possa avanzare al Presidente della Regione istanza di deroga al vincolo di inedificabilità entri i 150 metri dalla battigia previsto dal precedente art. 15.
L’eventuale deroga concessa dal Presidente della Regione deve essere preceduta da una richiesta approvata dal Consiglio Comunale mediante apposita delibera, escludendo, di fatto, qualsiasi autonoma iniziativa da parte del Presidente della Regione o di un suo delegato.
È quindi evidente che nessun'altra autorità o ente può surrogare questa competenza o derogare alle disposizioni normative regionali senza l’approvazione del Consiglio Comunale. Né l’ASP, né l’Assessore alla Salute, né la Soprintendenza ai Beni Culturali (che di fatto ha rilasciato il parere solo sull’ambito del PTP MO, modificabile, in quanto il vincolo dei 150 mt. dal mare è prettamente urbanistico) possono prevalere su un vincolo normativo di natura legislativa, sovraordinato a qualsiasi strumento urbanistico, parere discrezionale o interpretazione amministrativa.
Nello specifico la Soprintendenza nel proprio parere scrive: la presente autorizzazione costituisce atto autonomo e presupposto rispetto al permesso di costruire o agli altri titoli legittimanti l’intervento, e pertanto sarà cura di codesto Comune valutare la compatibilità dell’opera sotto il profilo urbanistico-edilizio
La Corte di Cassazione ha statuito in modo definitivo:“Il vincolo paesaggistico imposto per legge è inderogabile, salvo espressa previsione legislativa, che deve rispettare la gerarchia delle fonti” (Cassazione, Sez. Unite, Sentenza n. 23153/2016).
A conferma di ciò, il Consiglio di Stato ha ribadito: “Un parere favorevole della Soprintendenza non può legittimare interventi contrari a vincoli paesaggistici legislativamente previsti” (Cons. Stato, Sez. VI, Sentenza n. 4921/2019).
Nel nostro caso, la normativa non consente deroghe, nemmeno per finalità di interesse pubblico, se non nella forma prevista dall’art. 16 della L.R. 78/1976. Come sappiamo, il Consiglio Comunale di Lipari ha già espresso parere negativo con la Delibera n. 14 del 29 luglio 2024, negando esplicitamente la deroga richiesta.
Si rende, pertanto, necessaria una riflessione sull'art. 56, comma 1, del D.L. n. 77/2021, che introduce una deroga alla disciplina urbanistica e alle disposizioni di legge statali e regionali in materia di localizzazione delle opere pubbliche. La norma prevede che il permesso di costruire per i programmi di edilizia sanitaria di competenza del Ministero della Salute, previsti nel PNRR, possa essere rilasciato senza il rispetto delle normative urbanistiche ordinarie, al fine di semplificare e velocizzare i processi legati all’attuazione dei progetti previsti dal PNRR.
Innanzitutto, come già affermato dalla giurisprudenza amministrativa, in particolare dal TAR Sicilia, “Le norme regionali che impongono vincoli assoluti in materia paesaggistica e urbanistica non possono essere derogate neanche in presenza di disposizioni statali che prevedano agevolazioni per opere di interesse pubblico” (Sentenza Tar Sicilia n. 2947/2020).
La predetta sentenza ribadisce che la tutela paesaggistica non può essere compromessa da interventi che, pur finalizzati a scopi di utilità sociale, non rispettano i vincoli previsti dalla legge.
Nel caso specifico, il vincolo di inedificabilità entro i 150 metri dalla battigia è un vincolo inderogabile che non rientra nelle agevolazioni previste dal Decreto 77/2021, il quale riguarda esclusivamente discipline urbanistiche ordinarie, non vincoli di legge specifici.
Ma soprattutto, l'art. 56, comma 1, del D.L. n. 77/2021 si scontra con le competenze speciali attribuite alla Regione Siciliana dallo Statuto speciale, norma di rango costituzionale, che conferisce alla Regione poteri esclusivi in materia urbanistica e sanitaria. In particolare, l'art. 14 e l'art. 17 dello Statuto Siciliano assegnano alla Regione competenze in materia di urbanistica, lavori pubblici di interesse regionale, e sanità, comprese le questioni legate alla localizzazione delle opere pubbliche. Di conseguenza, sorgono legittimi dubbi sulla legittimità e sull'applicabilità di tale norma in Sicilia, alla luce dell’autonomia statutaria della Regione.
L’applicazione della suddetta norma nel nostro territorio comporterebbe una violazione delle competenze esclusive della Regione Siciliana, poiché una norma statale che deroga alle disposizioni regionali potrebbe non rispettare il principio di autonomia statutaria.
La Corte Costituzionale ha più volte ribadito che le Regioni a statuto speciale, come la Sicilia, godono di un regime di specialità che implica il rispetto delle loro competenze in materie di loro esclusiva. La giurisprudenza costituzionale ha stabilito che le norme statali non possono derogare a queste competenze, salvo esplicito accordo o disposizioni costituzionali che le giustifichino.
Alcuni precedenti significativi:
• Sentenza n. 234/2018: la Corte Costituzionale ha affermato che lo Stato non può intervenire unilateralmente nelle materie di competenza delle Regioni a statuto speciale senza considerare l'autonomia garantita dallo statuto.
• Sentenza n. 51/2006: la Corte ha escluso che norme statali possano limitare le prerogative delle Regioni a statuto speciale in assenza di una manifestazione di volontà della Regione stessa.
• Sentenza n. 102/2020: la Corte ha chiarito che, pur in presenza di esigenze di uniformità, la competenza legislativa regionale non può essere compressa senza il necessario consenso o recepimento normativo.
Per poter applicare una norma statale che imponga deroghe alla disciplina urbanistica e alle disposizioni regionali, come nel caso dell'art. 56, comma 1, del D.L. n. 77/2021, sarebbe necessario un atto di recepimento o un'intesa tra lo Stato e la Regione Siciliana. In assenza di tali atti, la norma statale non può essere direttamente applicabile nel territorio siciliano.
L’art. 56, comma 1, non prevede esplicitamente un recepimento da parte della Regione Siciliana, né una procedura di consultazione con la Regione stessa, il che rende impossibile la sua applicazione immediata sul territorio senza il recepimento da parte dell’Assemblea regionale Siciliana.
La suddetta norma potrebbe oggi essere applicata in Sicilia soltanto nel rispetto e in coordinamento con quanto previsto dalla vigente Legge Regionale n. 78/1976. D'altronde, lo stesso art. 56, comma 1, del D.L. n. 77/2021 prevede la possibilità, non l’obbligo, del rilascio del permesso di costruire in deroga alla disciplina urbanistica e alle disposizioni di legge statali e regionali in materia di localizzazione delle opere pubbliche, ma non esclude né impone che ciò debba avvenire in contrasto con quanto previsto dall’art. 16 della Legge Regionale Siciliana n. 78/1976.
Da aggiungere una considerazione fondamentale che riguarda la tutela costituzionale che viene prevista dall’art. 9 della Costituzione al Paesaggio e all’Ambiente (v. sentenze Corte Costituzionale nn. 218 e 246/ 2017).
A fronte di tanta imponente tutela che la nostra Carta fondamentale presta ai detti Beni protetti, appare assolutamente ingiustificata ed ingiustificabile la semplicistica soluzione che l’ASP di Messina ha adottato, platealmente in contrasto con le leggi vigenti, fidando sull’ausilio della Giunta Comunale e del Sindaco; Organi, però, sforniti del necessario potere di disporre della materia urbanistica nel settore interessato.
Se si vuol invocare da parte dei nominati Soggetti il potere di deroga concesso dall’art. 56 del D.L. 77/2021, convertito nella legge 108/2021, è necessario far presente che il vincolo di legge di inedificabilità coinvolge l’area in esame in modo assoluto e inderogabile e che il medesimo art. 56 legge citata prevede “fatto salvo il rispetto delle disposizioni nazionali o regionali ……di tutela del paesaggio….” .
La norma prevede che la tutela del Paesaggio debba essere prioritaria rispetto a qualsiasi altro interesse pubblico e che, ovviamente, ove si incorra, in caso di deroga, in una palese violazione dell’interesse primario del rispetto dell’Ambiente e del Paesaggio, tutelato espressamente dall’art. 9 della Costituzione, si determina una palese violazione di legge ove non sussista una particolareggiata ed analitica motivazione, (nella specie giuridicamente impossibile a costruire) che giustifichi il sacrificio di quel primario interesse pubblico con l’interesse connesso alla realizzazione della “Casa della salute” specie ove sussistano, e sono state ben individuate, le aree urbane ove realizzare l’opera destinata a soddisfare il suddetto interesse pubblico sanitario.
Al cospetto di un motivato rifiuto del Consiglio Comunale, unico ed esclusivo Organo cui la legge affida - come già detto - la competenza per avanzare la richiesta al Presidente della Regione di deroga al detto vincolo ( art. 16 L.R. n.78/76), ogni atto contrario compiuto dal Sindaco e/o dalla Giunta o dal Dirigente dell’Urbanistica costituisce atto dichiaratamente illegittimo, con palese violazione dei diritti dell’intera cittadinanza alla salvaguardia del proprio Territorio, guarda caso eletto dall’Unesco a Patrimonio dell’Umanità.
Ove si consentisse quanto è stato denegato e prescritto dal Consiglio Comunale, nel rispetto delle norme urbanistiche vigenti, ma ancor prima delle norme costituzionali di tutela del Paesaggio Eoliano si darebbe origine ad un fatto illecito, risarcibile per responsabilità civile (art. 2043 c.c.) avanti i Giudici ordinari e/o amministrativi e per responsabilità amministrativa e contabile avanti la Corte dei Conti per l’evidente sperpero di denaro pubblico.
Per i richiamati motivi, i sottoscritti Consiglieri col presente atto FORMULANO
INVITO al Sindaco ed alla Giunta Comunale e al Dirigente dell’Urbanistica, nonché al Presidente della Regione Sicilia, all’Assessorato al Territorio e Ambiente e Al Dipartimento per la pianificazione strategica dell’Assessorato della Salute, di rispettare la volontà del Consiglio Comunale e di desistere dall’illegittimo intervento volto a consentire di realizzare un’opera pubblica in area soggetta a vincolo inderogabile, non sussistendo i presupposti di legge posti dal citato art. 56 D.L. 77/2021, siccome convertito, ed anche nel rispetto della volontà dell’Unesco che non potrà tollerare siano alterati i requisiti paesaggistici e ambientali che lo hanno condotto al riconoscimento del Territorio Eoliano quale Patrimonio dell’Umanità.
Con le più ampie riserve di agire nelle debite sedi giudiziarie e giurisdizionali, ove necessario, per la difesa dei diritti di tutta la Cittadinanza.
*Consiglieri comunali d'opposizione
Da Parigi in linea Benito Merlino "Gli artigiani del sacro - Ultime..."
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di Benito Merlino
Gli artigiani del sacro - Ultime da Parigi.
Quest'anno, a qualche mese dalle passate olimpiadi, il Brigantino del Papa non salperà per Parigi come avevano già fatto tutte le altre barche dei campioni olimpici con le loro torce accese. Non rimonterà la Senna fino a Notre-Dame dove il 7 dicembre prossimo si festeggerà la sua rinascita, dopo il grave incendio che la colpi nell' aprile del 2019.
Ricordando forse il vokismo di cui era stata colpita la manifestazione sportiva, con la deviazione della fede religiosa che aveva assimilato l'Ultima Cena di Leonardo alla scenografia fantasmagorica dell'Apollo -come tanti spettattori hanno pensato e come il pessimo giornalismo ha scritto-, Papa Francesco ha risposto ad una giornalista che le chiedeva :
Santità, la vedremo a Notre-Dame ?
Il cattivo gusto non ha limiti, rispose il Santo Padre, ripetendo per tre volte :
Non vado a Parigi.
Non vado a Parigi.
Non vado a Parigi.
Frattanto, il Presidente Macron, ammirando l'immenso cantiere e la nuova carpenteria della catedrale ha enfaticamente dichiarato alla stampa :
Questi compagnons bâtisseurs di cattedrali, hanno lavorato per anni a 93 metri dal suolo e hanno saputo trasformare il carbone in arte".
Fra questi funamboli del sacro, c'era pure il mastro falegname Matteo Pellegrino, che ha spiegato alla televisione come si lavora la quercia fin dal medioevo e la sua tecnica.
La mancata venuta del Papa a Notre-Dame è stata giustificata da alcuni politici del Presidente e da un politologo dal fatto che il Papa aveva già preso un impegno per quella data, con il cardinale della Corsica. Un appuntamento che non poteva assolutamente disdire.
Il Papa avrà sicuramente preferito la semplicità e gli odori mediterranei dell'Isola di Bellezza, agli sfarzi parigini.
Quanto alla venuta di Trump a Parigi che i media annunciano, la gente si chiede : Verrà, non verrà a rimpiazzare il Santo Padre ?
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Leni-Lipari, si avvicina Natale gli eventi...
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di Giuseppe Scafidi*
di Domenico Palamara
Il treno chiamato desiderio senza aliscafo
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di Salvatore Leone
Il treno chiamato desiderio esiste con una capacità di 544 passeggeri. Tutto creato dal presidente Schifani per portare dal nord, gli emigranti siciliani, nelle proprie terre natie per il periodo di Natale e riportarli poi al nord a fine feste. Un treno col biglietto a prezzo politico a partire da 29.90 per l'intera tratta. Un bel gesto. Durante il viaggio del Sicilia Express atrezzato con 2 vagoni ristoranti ben forniti di cibi e comici siciliani per allietare le 22 ore di viaggio lento, sostenibile, di qualità e bellezza del viaggio in treno. Il dolore arriva per gli eoliani che nelle biglietterie di Milazzo pagheranno il biglietto da forestieri. La leggerezza è dei 4 sindaci eoliani e di quelli delle altre isole minori siciliane o del presidente Schifani? Oppure degli emigranti che devono mettersi il cuore in pace perché nessuno politicamente li ama.
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L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
L'intervista del Notiziario al prof. Riccardo Lo Schiavo. La Ginostra di Stromboli col rischio
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La natura padrona, il porto, i finanziamenti, l'appalto fantasma, la centralina fotovoltaica ibrida, resistere o scomparire, l'amore nelle difficoltà, la paura giornaliera, i 3 eventi, la cisterna che parla, i nuovi valloni, il laghetto nella Valle della Luna, le capre, l'azienda agricola Ruflin, i genitori Mario e Pasquale, Striscia e Sanremo per l'elettrificazione, asini e carriole meccaniche, la manutenzione, i rifiuti, il turismo di Eco e Bulgari, Marevivo, il voto, la pesca, la barca, la magia e...
https://youtu.be/3laEKQMmzR8?si=Sbk0uyCh3QjZ9fHE
C'è posta per "Il Notiziario" "Filicudi, lavori nelle strade e ancora sventrate..."
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Buongiorno direttore,
A Filicudi strada aperta e lasciata così da almeno 20 giorni a Rocca di Ciavoli
Non sappiamo perché...
E c'è un'isola che è un cantiere incontrollato e a cielo aperto...
Cordialmente
Lettera firmata
Meritata vittoria per la formazione Under 17 Maschile del Basket Eolie che nella gara giocata in casa ha avuto la meglio contro la formazione dell'Academy Capo d'Orlando.
Gara giocata ad alta intensità da entrambe le formazioni e con grande correttezza, con i ragazzi che hanno imposto il loro gioco mantenendo il vantaggio sin dall'inizio e disputando un ottimo incontro.
Buon basket a tutti...
Eolie, Natale è sempre piu' vicino gli eventi...
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di Michele China
#noel Eolie è Nato!! Tanti appuntamenti!! Un Villaggio di Natale tutto da scoprire!! Un Presepe con una locations unica !!
Ogni appuntamento è da non perdere !!
Amici e Notiziario
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Cari amici lontani e vicini,
c’è chi fa la storia e chi la storiella. Tutto fa sempre cultura dentro e fuori dal vaso. Ascese e cadute, drammi e commedie centrifugate insieme. Fino al pianto con le lacrime altrui. La tragedia in certi luoghi è esclusivamente greca anche se parte dal ridicolo. E' il mondo della politica del Tarzan che sembra Cita quando si sposta con la propria liana e la propria Luana. E' la scuola delle carte bruciate in pentole sporche di salse verdi. Anche nel tramonto c’è la sorgente. Debutti trionfali portano a cadute deprimenti quando l’io è figlio di sbavature al miele.
Produrre a parole quello già fatto è l’antefatto della sconfitta morale per chi conosce il significato e non il segno. Creare un nuovo genere d'intrattenimento porta la gaffe giornaliera fra la commedia dell'arte e le vecchie barzellette. L'effetto comico è potenziato dal fatto di donarsi un'ottima opinione di sé, infarcendo citazioni e autocitazioni con l’arroganza dei numeri uno dei straparlatori d’urgenza da codice rosso.
Dal sole libero delle Eolie BuoNotiziario e Buone Feste
Taormina, in un cantiere edile contestate sanzioni e ammende per oltre 50 mila euro. Denunciato il titolare...
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I CARABINIERI CONTROLLANO UN CANTIERE EDILE ALLESTITO A TAORMINA. DENUNCIATO IL TITOLARE E CONTESTATE SANZIONI E AMMENDE PER OLTRE 50.000 EURO.
Nell’ambito delle iniziative finalizzate alla prevenzione e alla repressione dei reati inerenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro e l’emersione del lavoro nero, proseguono i controlli disposti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, d’intesa con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Nei giorni scorsi, a Taormina, i militari della locale Compagnia, supportati dai colleghi del locale Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno sottoposto a verifica un cantiere della zona.
Dopo l’accesso, i Carabinieri hanno effettuato un’approfondita verifica in tutti gli ambiti ove potevano emergere eventuali situazioni tali da mettere in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori. All’esito delle verifiche, i militari dell’Arma hanno accertato irregolarità alla normativa di settore, in particolare sono state contestate violazioni che mettono a rischio l’incolumità dei lavoratori, come l’assenza di idonee misure atti a prevenire il potenziale pericolo di caduta, la mancata dotazione agli operai dei dispositivi per la protezione individuale, l’omessa predisposizione di misure necessarie ad eliminare il rischio elettrico ed altro ancora.
A seguito delle violazioni accertate, i Carabinieri hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria il titolare a carico del quale sono state anche contestate ammende e sanzioni per oltre 50.000 euro, con la contestuale sospensione dell’attività, scaturita per motivi di sicurezza, a seguito delle gravi violazioni accertate.
Occorre tuttavia precisare che tutti i lavoratori controllati sul posto dai Carabinieri, impegnati nelle attività di cantiere, sono risultati in regola.
La campagna dei controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, nel settore edile, proseguiranno mesi in tutta la provincia, con l’obiettivo di continuare nell’incisiva azione di prevenzione e contrasto alle gravi violazioni, che danneggiano fortemente i diritti dei lavoratori e mettono a serio rischio la loro incolumità.
Messina e Provincia: tra i raggiri messi in atto la “truffa del finto Carabiniere” o del “finto avvocato” risulta tra i più diffusi...
Sul territorio della provincia, si continuano a registrare episodi di truffa ai danni di anziani. Tra i raggiri messi in atto, la “truffa del finto Carabiniere” o del “finto avvocato”, risulta tra i più diffusi. Nella maggior parte dei casi, i malviventi, spacciandosi al telefono per Carabinieri o avvocati, prospettano alla vittima - principalmente all’utenza fissa e in alcuni episodi al cellulare - il falso coinvolgimento di un parente come responsabile di un incidente stradale o in una vicenda giudiziaria, per cui occorre il pagamento urgente di una cospicua somma di denaro o la consegna di oggetti preziosi per il risarcimento o addirittura per cauzioni o di spese di giustizia. Dopo la chiamata, si presenta poi nella casa della vittima un complice, che, presentandosi come collega del finto Carabiniere o avvocato con cui la persona aveva parlato al telefono, si fa consegnare soldi o gioielli.
A questa modalità, si è recentemente aggiunta un’altra, quella in cui i finti Carabinieri chiamano al telefono le vittime invitandole a effettuare bonifici bancari prospettando falsamente l’hackeraggio dei loro conti correnti o la possibilità che il loro denaro in banca, a seguito di finte indagini svolte, possa essere prelevato in modo fraudolento. In questi casi, le vittime, impaurite dai toni allarmanti del finto Carabiniere, prese dal panico, provvedono subito a effettuare i bonifici, anche per decine di migliaia di euro, indirizzandoli ai codici IBAN indicati dai truffatori.
Per rendere più reale l’inganno architettato, i truffatori spesso utilizzano anche applicazioni che consentono di cambiare il numero di telefono chiamante, facendo apparire i numeri di Stazioni dei Carabinieri o di banche. Occorre precisare che le truffe hanno interessato sia la città di Messina che i centri abitati, anche quelli di piccole dimensioni, della parte ionica e tirrenica della provincia, coinvolgendo per la gran parte dei casi persone over 70, anche se in alcune situazioni sono state colpite fasce d’età più giovani, addirittura 30enni.
Ora, occorre precisare che i Carabinieri e tutte le Forze dell’Ordine non si rivolgono assolutamente ai cittadini chiedendo denaro, preziosi o addirittura l’effettuazione di bonifici bancari. Per cui, in caso di richieste di questo genere, occorre diffidare, agganciare la telefonata e chiamare immediatamente il 112, rappresentando quanto accaduto. Anche nel caso in cui, malauguratamente, ci si accorge di essere stati vittima di un inganno e di aver già consegnato soldi o gioielli a persone presentatesi come Carabinieri, occorre necessariamente chiamare subito il numero di emergenza 112, fornendo dati sulla descrizione delle persone, eventuali auto da queste utilizzate, per consentire alle Forze di Polizia di intervenire nell’immediatezza. Quest’anno infatti, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, grazie alla chiamata immediata al 112, hanno arrestato in flagranza di reato 6 persone, bloccate dalle pattuglie dell’Arma intervenute subito dopo che i malviventi avevano commesso la truffa.
Per contrastare le truffe, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina, oltre alla conduzione di indagini finalizzate a individuare i responsabili e a intensificare le pattuglie sul territorio per intervenire nell’immediatezza, da tempo conducono, attraverso i Comandanti di Compagnia e delle Stazioni dei vari comuni del territorio, incontri presso luoghi di ritrovo di persone anziane nell’ambito di una campagna di informazione dell’Arma, o, tramite le pattuglie presenti nei punti delle città o dei paesi che solitamente sono frequentati da anziani, distribuendo volantini informativi e illustrando le modalità con cui i truffatori operano, con lo scopo di fornire indicazioni per impedire il raggiro, suggerendo la necessità di ricorrere, quanto prima, in caso di truffa tentata o perpetrata, alla segnalazione al 112.
Eolie, NotiziariOggi del 6-12-2024
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- Categoria: Opinioni Cultura Satira
Calendario del Notiziario 2024 con le foto di Claudio Merlino
Calendario2024.pdf - Calendario 2024-bartolino leone.pdf
PRIMA PAGINA: RETURNANDO
Andrea Prota, Presidente Fondazione Return é intervenuto a Bologna al Dissemination Workshop del progetto Return (Multi-Risk Science for Resilient Communities under a Changing Climate), finanziato dal Pnrr. Il progetto Return è un progetto nazionale selezionato nell'ambito di partenariati estesi Pnrr per affrontare il tema di rischi ambientali naturali e antropici e vede una partecipazione ampia di enti di ricerca università nazionali insieme a grandi aziende per contribuire a migliorare la capacità di comprensione dei fenomeni naturali e anche per dare strumenti concreti che consentano delle azioni di prevenzione, di gestione e di monitoraggio dei rischi. Il progetto mette insieme competenze che riguardano aspetti di tipo Stem, quindi di tipo ingegneristico geologico con competenze che riguardano le scienze umane sociali e questo perché è fondamentale.
ISOLA RABBIA
Quando si canta e si conta
si scende dalla pedana
per abbracciare gli insulti.
Azzerare i linguaggi
fumando la rabbia
come cani abbandonati
nel deserto della vita.
L'isola é felice?
Il mare é incerto.
Il cielo e sempre più blu.
Senza ruoli e con la carità.
CONTROCORRENTEOLIANA: RESTYLING
Ci sono luoghi storici delle Eolie che meritano un sano e sicuro restyling. Storiche passeggiate che rappresentano luoghi iconici della 7 isole.Sono spesso luoghi fotografati e anche teatro di immagini televisive, spesso legate al dono che madre natura ha fatto a queste isole. Bastano breve passeggiate per verificare rotture e situazioni di degrado che avrebbero bisogno di un intervento immediato.
Lavori che costerebbero non poco, ma è davvero un peccato vedere belle zone delle isole depauperate dal tempo e dalle intemperie. Passeggiate storiche, quindi, che avrebbero bisogno di una bella sistemata e, come per altre zone delle Eolie, di una manutenzione decisamente più attenta. A breve vivremo il periodo natalizio, spesso pregno di turisti e proprietari di seconde case.
VERO&FALSO
-Politico eoliano piffera.
-Elettore eoliano spiffera.
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Eolie dei desideri
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di Salvatore Leone
Situazione accettabile perchè il Commissiarato era a due passi dall'aliscafo. Adesso con il trasferimento, passato in silenzio anche politico, a S. Filippo del Mela, sono dolori per un eoliano o uno straniero che vive a Lipari. Invece di migliorare si peggiora la difficile vita eoliana. Saltano i nervi e peggiora anche la salute. Ma perché invece di pensare alla Casa della Comunità, non si pensa di istituire a Lipari una Casa della Felicità con medici, giudici, funzionari di uffici finanziari, centralinisti comunali pronti ad alzare la cornetta e con voce piacevole accogliere con un bel pronto desidera?
Lipari zona centrale, vendesi magnifico alloggio panoramico di circa mq 140 oltre terrazza godibile della stessa superficie dell’alloggio. Ottimo stato. Tel. 335-8331174
EOL MARE servizi marittimi Lipari
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica.
Lipari, a Canneto la spiaggia è dei gabbiani con bagni in mare... VIDEO
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L'immunità dei magistrati
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di Diego Celi
L'immunità dei magistrati
Nessuna professione è immune da colpa ad eccezione dei magistrati: nemmeno i sacerdoti dell'antico Egitto godevano di un simile privilegio nonostante fossero considerati semidivinità. In Italia, i magistrati, sono ammantati da un'aura mistica e sovrannaturale, intoccabili custodi del giusto e, per questo esenti nella loro funzione dal concetto di colpa.
I casi di malagiustizia occupano ormai un intero vocabolario, nonostante ciò il PD e il M5S, come falange macedone, difendono questo privilegio medievale e oscurantista facendo eleggere (nel plurinominale!) toghe che non avrebbero i voti nemmeno per rappresentare un condominio. Non basta. Si oppongono con tutti i mezzi per frenare una riforma della giustizia a tutela e protezione di una casta sacerdotale, che Palamara ha descritto con chiarezza solare.
Si resta attoniti e indignati di fronte all'immunità di cui i magistrati godono: Consip e Stefano Esposito gli ultimi casi in ordine di tempo. Non si possono giustificare simili malefatte nascondendosi dietro i concetti della obbligatorietà dell'azione penale e l'indipendenza della magistratura.
Per quanto concerne il primo punto, l'obbligatorietà non può esercitare un predominio sulla certezza della prova dibattimentale (prima di fare entrare un imputato nel tunnel giudiziario, bisogna avere certezza della prova); l'indipendenza, poi, è soggetta alle leggi (cioè anche i magistrati sono tenuti a sottostare). Non pare che questi principi siano chiari alle forze politiche giustizialiste, sicuramente sono ignorati dalle toghe.
L'assoluta immunità li ha resi satrapi e dominatori assoluti della scena politica. Cossiga, ex Presidente picconatore, l'aveva compreso molto bene allorchè dichiarò: "in Italia non importa quanti voti hai, se possiedi la Magistratura...Governi". Esiste poi un altro vulnus anzi una voragine: il connubio mediatico-giudiziario. Non sembra che il Fatto Quotidiano abbia consumato carta e inchiostro per smentire le centinaia di pagine scritte su Consip di condanna preventiva nei confronti degli indagati.
Una legge dell'editoria dovrebbe togliere i fondi (che sono tanti e pagati dai cittadini) a quei giornali forcaioli che alimentano sospetti e distruggono vite e reputazioni. Se ciò avvenisse, però, assisteremmo ad un incremento insostenibile della cassa integrazione!
NOTIZIARIOEOLIE.IT
5 LUGLIO 2022
13 DICEMBRE 2023
L’intervista del Notiziario al prof. Diego Celi, il chirurgo scrittore
22 MARZO 2024
L’intervista del Notiziario al Prof. Diego Celi autore del libro “Giustizia e sanità”
Dal Sole libero delle Eolie nuovo appello per la "Pace nel Mondo"...
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Lipari, festeggiata Santa Barbara. Presenti le autorità locali... VIDEO
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Lipari - Nella chiesa della Madonna di Porto Salvo festeggiata Santa Barbara.
La funzione religiuosa è stata celebrata dal parroco Lio Raffaele in collaborazione con Don Giuseppe Peppino Mirabito e Padre Albin, Padre Giuseppe Cosa e Padre Alessandro De Gregorio alla presenza delle autorità locali.
Santa Barbara, patrona dei Vigili del fuoco.
Il 4 dicembre si commemora Santa Barbara. Molte sono le redazioni in greco e le traduzioni latine della passio di Santa Barbara; si tratta, tuttavia, di narrazioni leggendarie, di scarso valore storico in cui si riscontrano non poche divergenze, tra cui il tempo del martirio, avvenuto sotto un imprecisato “imperatore Massimino” o “Massimiano”. Per quanto riguarda il luogo in cui la Santa visse, le fonti riportano diverse città natali, fra cui Nicomedia, Antiochia, Eliopoli in Egitto o in Libano, nonché la Toscana e Roma: questa grande varietà conferma come la sua leggenda sia stata adattata a seconda dei posti in cui era venerata. Si narra che il padre di Barbara, Dioscuro, fece costruire una torre per rinchiudervi la bellissima figlia richiesta in sposa da moltissimi pretendenti; ma la giovane opponeva secchi rifiuti, volendo consacrarsi a Dio.
L’uomo, pagano, venuto a conoscenza della professione cristiana della figlia, decise di ucciderla, ma la vergine, passando miracolosamente fra le pareti, riuscì a fuggire. Nuovamente catturata, fu condotta davanti al prefetto Marciano affinché, sottoposta alle torture, abiurasse il suo credo: Santa Barbara, denudata, fu avvolta in panni rozzi e ruvidi che le provocarono ferite lancinanti. Durante la notte – continua il racconto seguendo uno schema comune alle leggende agiografiche – la giovane ebbe una visione e fu completamente risanata. Il giorno seguente sulle sue carni dilaniate furono poste piastre di ferro rovente e la Santa fu condotta nuda per le vie della città. Alla fine, il prefetto la condannò al taglio della testa e fu il padre stesso a eseguire la sentenza: subito dopo un fuoco discese dal cielo e bruciò completamente il crudele Dioscuro, di cui non rimasero neppure le ceneri. Le prime testimonianze di una devozione per Santa Barbara sono rintracciabili in un monastero a lei dedicato a Edessa nel IV secolo e in una basilica copta al Cairo nel VII secolo. Il culto è ben attestato a partire dal VII secolo, periodo in cui appaiono i primi Acta del suo martirio, di origine forse egiziana, da cui presero spunto le diverse agiografie composte nei secoli seguenti da vari autori, come Simeone Metafraste, Usuardo e Adone di Vienne.
La Santa era venerata a Roma già nel VII-VIII secolo, periodo in cui sono datate sue immagini nella chiesa di Santa Maria Antiqua; grazie alla diffusione della venerazione, durante il Medioevo si impose l’uso del nome proprio Barbara. Secondo una tradizione popolare la vergine fu martirizzata in Sabina, nei pressi dell’odierna Scandriglia e nell’Alto Medioevo, temendo le incursioni saracene, il suo corpo fu traslato a Rieti – di cui la Santa è patrona -, dove ancora si conserva sotto l’Altare Maggiore della Cattedrale. Altre fonti vogliono che le sue spoglie riposino nella chiesa di San Martino a Burano, giunte a Venezia da Costantinopoli intorno all’anno 1000. Rimossa la festa dal Calendario romano generale con la riforma del 1969 per via del carattere leggendario della figura della Santa, è ancora presente nel Martirologio romano e la continuazione del suo culto è stata consentita.
Dai vari elementi citati nella sua leggenda è derivata, col tempo, una notevole quantità di patronati. La prigionia nel torrione da parte di suo padre associò la sua figura alle torri e a tutto ciò che concerneva la loro costruzione e manutenzione: per questo è considerata patrona di architetti, stradini, tagliapietre, muratori, cantonieri, campanari, come pure di torri e fortezze. Per via della morte fulminea di Dioscuro, venne considerata protettrice contro i fulmini e il fuoco, e di conseguenza contro le morti causate da esplosioni o da colpi d’artiglieria, cosa che ha fatto nascere il suo patronato su numerose professioni militari e sui depositi di armi e munizioni, tanto che le polveriere vengono chiamate anche “santebarbare”. È inoltre patrona di tutto ciò che riguarda il lavoro in miniera e dei Vigili del fuoco.
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Lipari, "contributo di sbarco: come sono stati spesi oltre 4 milioni di euro incassati da turisti?". L'interrogazione al sindaco Gullo della consigliera Cristina Dante che chiede, ma ancora oggi non arrivano risposte...W la trasparenza
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di Cristina Dante*
Al Sindaco del comune di Lipari Al Dr Carmelo Calabrese
Oggetto: Tassa di sbarco
Egregi Signori, dall’insediamento, questa Amministrazione ha incassato la tassa di sbarco inerente gli anni 2022 e 2023 ed a breve dovrebbe incassare quella del 2024.
Considerando tutti i proclami, dopo due anni dal Suo insediamento, e considerando lo stato di degrado in cui versano le nostre Isole, con la presente, chiedo alle Signorie in indirizzo di chiarire come si è ritenuto opportuno spendere i proventi della tassa di sbarco. Si richiede risposta scritta.
*Consigliere comunale di minoranza
NB, ancora oggi dal sindaco non ho avuto risposta...quanto tempo deve passare per avere risposte?
L'interrogazione della consigliera Dante cade a pennello. Se finalmente si saprà come la giunta Gullo ha utilizzato dal suo insediamento i fondi incassati con il contributo di sbarco pagato dai turisti (oltre 4 milioni di euro) si potrà chiarire che "i soldini non si possono prendere di qua e mettere di la, perchè c'è il rischio dell'intervento dell'autorità giudiziaria...", come ha riferito il primo cittadino a un gruppetto di "eolian australiani", subito dopo la festa degli isolani nel mondo. Dopo 11 mesi di richieste sarà la volta buona per avere il rendiconto dalla "Casa del Popolo"?(NDD)
Rassegna Stampa GDS.IT
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C'è posta per "Il Notiziario" "Lipari, a S.Anna alberi ostruiscono il passeggio nei marciapiedi..."
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Buongiorno direttore,
fai presente che davanti alla Nassa sul marciapiede che porta all'Arciduca è impossibile camminare perché i rami dell'albero toccano terra.
Ovviamente pericolo soprattutto per i piu' anziani.
Cordialmente
Lettera firmata
Lipari, via Garibaldi si respira aria Natalizia...
CGA della Sicilia accoglie ricorso di Cartour e annulla sentenza Tar Catania. Ci sarà una nuova pronunzia...
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Pilotaggio in modalità VHS nello Stretto. CGA della Sicilia accoglie ricorso di Cartour e annulla sentenza Tar Catania. Ci sarà una nuova pronunzia.
“Prendiamo atto che un ulteriore giudice potrà scrivere qualcosa di sperabilmente definitivo su una controversia che ci vede impegnati da anni, chiarendo una volta per tutte la vera natura di certe motivazioni, per noi in realtà incongrue. Abbiamo sempre contestato che alle soglie del 2025 in un’area portuale occorra ancora la visibilità diretta e non mediata da strumenti tecnici quale il VHF, quando da anni persino alcune torri di controllo degli aeroporti sono collocate sotto terra e dunque il traffico è gestito interamente tramite strumenti tecnologici”.
Con queste parole Caronte & Tourist commenta la sentenza con la quale la Sezione Giurisdizionale del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha annullato la sentenza del Tar di Catania che nel 2021 aveva respinto il ricorso che la controllata Cartour aveva proposto contro Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Capitaneria di Porto di Messina, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e nei confronti della Corporazione Piloti dello Stretto di Messina.
Il ricorso era stato proposto dopo che queste amministrazioni, con propri atti, avevano negato a Cartour la possibilità di esperire le operazioni di pilotaggio per l’attraversamento dello Stretto di Messina e per l’entrata nel porto di Messina in modalità VHS (il dispositivo di comunicazione che utilizza le onde radio per mettere in contatto navi e stazioni costiere) invece che con l’assistenza del pilota a bordo.
“L’appello va (…) accolto, disponendosi la riforma della sentenza impugnata, l’accoglimento del ricorso di primo grado e l’annullamento dei provvedimenti gravati, con conseguente obbligo delle resistenti Amministrazioni di ripronunziarsi sull’istanza per cui è causa all’esito di un procedimento emendato dai vizi rilevati (…)
Così hanno scritto i giudici e in Caronte & Tourist non nascondono una moderata soddisfazione per una sentenza che certo non pone fine a una querelle ormai annosa ma che rimette metaforicamente la palla al centro mantenendo accesi i riflettori su una questione - quella del servizio di pilotaggio obbligatorio con uomo a bordo - negli ultimi anni sollevata da numerose altre compagnie di navigazione e più d’una volta citata nella giurisprudenza amministrativa.
Cartour aveva evidenziato nel proprio ricorso che l’art. 14, comma 1-bis della Legge 28 gennaio 1994, n. 84 (Riordino della legislazione in materia portuale), e la successiva circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 1138 del 12 gennaio 2017 contenevano importanti previsioni in capo alle Autorità Marittime e alle Associazioni, lamentando in particolare che “la Capitaneria di Porto, in seno al segmento procedimentale preistruttorio, si è limitata ad adottare un parere negativo, violando l’obbligo di espletare e chiudere l’istruttoria preliminare così come regolata dalla normativa di settore (acquisizione in seno alla relazione della Capitaneria dell’intesa dell’Autorità di sistema e del parere delle associazioni di categoria; trasmissione all’Autorità ministeriale centrale dell’esito, favorevole o meno, racchiuso in una proposta di adozione dell’atto conclusivo del procedimento)”
Il CGA ha dunque dato ragione a Cartour rilevando da parte della Capitaneria la mancata intesa formale con l’Autorità di Sistema Portuale e un’istruttoria carente della consultazione delle associazioni di categoria, e la pretesa del Ministero di ottemperare alla consultazione disposta dalla norma a livello centrale invece che nelle deputate sedi periferiche, con ciò intendendo principalmente la Capitaneria di Porto di Messina.
La sentenza del CGA - pur non entrando nel merito della vicenda - ha adesso annullato la precedente sentenza del Tar di Catania in quanto la Capitaneria di Porto non ha adeguatamente motivato un proprio diniego, decidendo di non tener conto delle indicazioni delle associazioni e della AdSP.
Il CGA rimarca, in sostanza, che la Capitaneria di Porto sarebbe vincolata ex lege a rendere puntuali spiegazioni, a fronte di posizioni rappresentate da soggetti legittimati a partecipare al procedimento, quali le associazioni e la AdSP che peraltro - a suo tempo - si erano dette favorevoli al pilotaggio in modalità VHF.
Adesso, nella rivisitazione della vicenda, si dovrà tenere in giusto conto le posizioni di tutti i soggetti interessati.
Il Maestro Giovanni Giardina nel suo home studio Canta " O surdatu nammuratu" "
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“ Che grande gioia e che grande sorpresa !!.
Oggi e’ venuta a trovarmi la nuova star della canzone e dello spettacolo e non appena mi ha visto, subito mi ha tempestato di abbracci baci e carezze, poi finiti i preliminari, per farmi capire quanto mi voleva bene con la sua vocina dolce e delicata mi ha dedicato una canzone. Sono rimasto talmente emozionato che ho approfittato dell’occasione per fargliela ricantare e registrare insieme a me .”
clicca sul triangolo per ascoltare
Eolie, NotiziariOggi del 5-12-2024
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Calendario del Notiziario 2024 con le foto di Claudio Merlino
Calendario2024.pdf - Calendario 2024-bartolino leone.pdf
PRIMA PAGINA: TURISMANDO
Il minstro al turismo italiano leggendo i calcoli di Demoskopika per il 2024 che prevedono 130,3 milioni di arrivi e 445,3 milioni di presenze con un decremento rispettivamente del 2,5% e allo 0,4% rispetto al 2023. Il presidente di Demoskopika sentenzia "la necessità di adottare una programmazione più consapevole e strategica per adeguare l'offerta turistica del Belpaese alle trasformazioni in atto nei modelli di consumo turistico e, contestualmente, per contrastare in modo efficace la crescita sostenuta dei prezzi. Il turismo sta vivendo una fase di rapidi cambiamenti, influenzata da nuovi trend, come il turismo sostenibile, le esperienze personalizzate e l'aumento della domanda per mete alternative a quelle più famose, le cosiddette 'dupe destinations', sicuramente più economiche e meno inflazionate rispetto alle mete più blasonate". Vacanze di fine anno troppo costose. I tour operator lamentano un calo delle vendite di pacchetti per le festività a causa degli alti prezzi.
Secondo una ricerca di Fiavet Confcommercio la situazione è stagnante. I dati parlano chiaro. Il 56% delle agenzie di viaggio in Italia registra un andamento delle vendite in linea con quello dell’autunno 2023. Vanno per la maggiore i viaggi di gruppo con accompagnatore in località come: Giappone, Zanzibar, Etiopia e Vietnam. Le città d'arte si confermano mete tradizionali , come il mar Rosso, Maldive, Caraibi, Thailandia. Tra le vacanze più costose spiccano quelle a Roma, Firenze, Venezia, oltre alle vacanze sulla neve, le crociere, Seychelles e i Caraibi. Salvo non si stani il sommerso che continua a sfuggire e viene stimato intorno al 30%. Al ministero del turismo avanza l'idea di sfruttare il sommerso del mare italiano per trasformarlo in affascinanti itinerari creando una perfetta mattatura con l'ausilio dei droni subacquei.
ISOLA ALTARE foto Elio Beninati
Il capriccio che non si vede
ma si ascolta in alto mare
quando cade la luna
che finisce poi all'altare.
Chi si sposa col sole
accarezza i suoi raggi
e bacia i percorsi
senza ricorsi storici
e morali forti e sinceri.
L'isola con il suo flusso
che scorre verso l'amore
cerca ancora il tesoro
oltre l'annata.
CONTROCORRENTEOLIANA: TASSA SBARCO
La realtà eoliana del diportismo si può suddividere in diverse fasce. Quelli che buttano le ancore al largo e i rifiuti a terra quando rispettano l'ambiente. Quelli che trascorrono la notte negli approdi dei campi boa, pontili e porti turistici e lasciano i rifiuti sul territorio. In entrambi i casi ci sono chi usa le barche come dimora privata e chi usa i natanti come crociere organizzate magari con bandiere di comodo. Poi si aggiungono le navi crociera. I 3 casi sempre rifiuti portano sul territorio che poi bisogna smaltire a spese dei comuni e quindi degli eoliani. I barconi/vaporetti pagano la tassa di sbarco, i mezzi di linea pure mentre le categorie citate non pagano niente. E' giusto? Indipendente dal sapere come si spendono quei pochi soldi incassati.
VERO&FALSO
-Politico eoliano simula.
-Elettore eoliano realizza.
INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta con il lettore automatico
LIPARI, VENDESI RUDERE DI CIRCA 100 MQ CON 20 MILA METRI QUADRI DI TERRENO IN LOCALITA' PANORAMICA E SPETTACOLARE. IN UNA VERA E PROPRIA OASI NATURALE DI VERDE. SI AMMIRANO IL MARE, I FARAGLIONI E IL CENTRO ABITATO DELL'ISOLA. IL TUTTO DOVE IL SILENZIO REGNA SOVRANO INFO 3939718272-3939718431
Vulcano, materiale da risulta in mare a Ponente scattate le indagini Cp e Cc... Area bonificata
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Vulcano - Bonificato il tratto di mare che nei giorni scorsi era stato inquinato da un incredibile gettito di materiale da risulta.
Il sindaco Riccardo Gullo con ordinanza ha incaricato la ditta di Giovanni Di Vincenzo e ha proceduto ad eliminare tutto lo sterro che era stato depositato con supervisione dei carabinieri..
Il mare limitrofo al porto alternativo di Ponente è tornato a splendere...
Nl mentre proseguono le indagini della guardia costiera e dei militari dell'arma.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
di Rosalba Basile
Direttore buongiorno.
Oggi vogliamo segnalare l'ultimo scempio perpetrato nel mare di Ponente dell'isola di Vulcano...
da qualche ominicchio con intelligenza superiore o semplicemente con carenze mentali. Come da foto che allego vediamo che è stato scaricato in mare dello sterro di costruzione.Vulcanaro.
Siamo a Novembre....vacanzieri con casa? Bel dilemma!
Unica cosa certa è che le autorità competenti sono già intervenuti mi dicono. E questo sicuramente è inquinamento ambientale.
Scrivo a nome di tutte le persone normali arrabbiatissime e speriamo che se qualcuno ha visto qualcosa parli anche mantenendo l'anonimato...perché siamo stanchi di questo continuo inquinamento del nostro splendido mare e anche dei nostri terreni.
Lo ripetiamo: Sarebbe utile aiutare chi di competenza per dare un segnale da lasciare un ricordo indelebile nella mente malata di questi individui che a tutto aspirano..tranne al bene dei loro figli e dell'isola di Vulcano.
Stromboli, anziano soccorso sull'isola morto dopo intervento al Papardo: nuovo esposto
I familiari di un uomo di 82 anni, nato a Ragusa ma residente da decenni in Australia, hanno incaricato l’avvocato Massimiliano Fabio di presentare un esposto per stabilire le cause della morte del loro congiunto deceduto nell’ospedale Papardo di Messina, dopo un intervento di angioplastica, il 17 settembre scorso.
Morti sospette al Papardo di Messina, dopo le denunce sequestri e indagati. Ci sono i vertici della struttura e tre medici
Il Papardo è sotto i riflettori della procura messinese per sei casi di morti sospette a causa di un presunto batterio killer. Nell’inchiesta vi sono tre medici indagati e sei giorni fa sono state sequestrate due sale operatorie di cardiochirurgia per le analisi. Secondo l’avvocato Fabio quello dell’anziano potrebbe trattarsi di un nuovo caso di morte sospetta.
L’anziano era stato colto da malore mentre era in vacanza sull’isola di Stromboli ed era stato trasferito in elisoccorso all’ospedale «Papardo» di Messina dove i medici diagnosticarono un infarto.
«Sottoposto ad intervento di angioplastica con applicazione di uno «stent» - dice il legale - il paziente sarebbe stato in buone condizioni di salute, secondo quanto riferito dai sanitari alla famiglia e tramite l’intermediazione di due amici che hanno prestato assistenza, sebbene fossero state riscontrate calcificazioni delle arterie coronariche per cui si sarebbe valutata un’ulteriore angioplastica. Intervento che fu eseguito tuttavia senza l’applicazione di stent o altro, secondo quanto detto dagli operatori, a causa di tali calcificazioni. Anche in questo caso la famiglia ricevette rassicurazioni sul buono stato di salute dell’anziano ed ai figli, in procinto di mettersi viaggio, fu assicurato che non vi fossero ragioni di urgenza per raggiungere l’Italia tanto che nei giorni successivi il paziente sarebbe stato dimesso e avrebbe potuto far rientro nel Paese di residenza».
Le condizioni dell’uomo però si aggravarono: venne ricoverato in terapia intensiva a causa di un’infezione che inizialmente fu riferito essere alle vie urinarie poi invece ai polmoni. L’anziano il 17 settembre morì.
Da Melbourne in linea Marcello D'Amico "Festeggiata Santa Barbara e 52anni della Fondazione guidata da Bartolo Fonti di Canneto..."
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di Marcello D'Amico
FESTA DI SANTA BARBARA E 52mo ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D’ITALIA GRUPPO M.O. BORSINI-AUSTRALIA.
L’Associazione Nazionale Marinai d’Italia Gruppo Medaglia d’Oro Costantino Borsini-Australia- ha solennemente festeggiato la Festa di Santa Barbara, patrona della Marina Militare Italiana, ed il 52mo anniversario di fondazione dell’Associazione presso la Ferraro Reception in Cambellfield.
All’inizio della manifestazione il presidente Bartolo Fonti, nato a Canneto Isola di Lipari, ha dato il benvenuto ai presenti, tra i quali il maggiore avvocato Dino Di Marchi e dell’artista Marcello D’Amico, e dopo l’esecuzione degli inni nazionali italiani e australiani del maestro Tony D’Amico, ha recitato a memoria la Preghiera del Marinaio, scritta nel 1901 dal sommo poeta italiano Antonio Fogazzaro. Infine, il Maestro D’Amico ha suonato il Silenzio in onore di coloro che non sono piu’ con noi.
Si e’ quindi proceduto con la degustazione dello squisito pranzo con antipasto all’italiana, pasta al ragu’, bistecca di manzo e cotoletta di pollo, contorno, torta e bibite alcoliche e analcoliche.
Nel suo intervento ufficiale il presidente Bartolo Fonti ha fatto una relazione dettagliata sulla Marina Militare Italiana e sugli eventi della battaglia di Premuda del 10 giugno 1918 e le eroiche gesta dell’ammiraglio Luigi Rizzo. “La storia c’insegna che quel giorno ha avuto luogo un’azione navale compiuta dai Mas15 e 21 agli ordini del capo sezione capitano di corvetta Luigi Rizzo e con la partecipazione dei comandanti Armando Gori e Giuseppe Aonzo. Gli impavidi marinai italiani riuscirono a silurare e ad affondare la corazzata nemica Santo Stefano (Szent Istvan) e a colpire la corazzata gemella Tegetthoff.
Per questa azione il capitano Luigi Rizzo venne decorato con la Medaglia d’oro al valore militare. Il contrammiraglio Luigi Rizzo, Primo conte di Grado e di Premuda, nato a Milazzo l’8 ottobre 1887 e morto a Roma il 27 giugno 1951, presto’ pure servizio militare nella seconda Guerra Mondiale. La Marina Nazionale Italiana nasce 4 mesi prima della proclamazione del regno d’Italia il 17 novembre 1860, una fusione fra la Marina Sarda-Piemontese e Marina Borbonica, su proposta del primo ministro Camillo Benso Conte di Cavour. Viva la Marina e Viva i Marinai!!”.
Poi il maggiore Dino Di Marchi con il suo elequente intervento in italiano ed in inglese, si e’ soffermato sull’importanza di continuare con le nostre feste militari e di tramandare la loro importanza ai nostri giovani.
In conclusione, Marcello D’Amico ha letto una lettera pervenuta da Roma dal Presidente Nazionale ANMI Amm.Squ. (r) Pier Luigi Rosati.
“...Tutti insieme, dunque come sempre, e’ spero sempre sara’, perche’ e’ questo legame leale, forte e sincero, che ha fatto ieri gli equipaggi e oggi i cittadini della nostra amata Patria. Sono presente, ovunque vi riuniate, sono con voi e mi unisco al vostro grido: Viva la Marina, Viva i Marinai, Viva l’Italia!!
Ha allietato il pomeriggio musicale con il suo popolarissimo repertorio il maestro Tony D’Amico alla tastiera e con la tromba.
La giornata si e’ conclusa con l’estrazione di una ricca lotteria. L’Associazione N.M.I. Costantino Borsini ringrazia tutti coloro che hanno donato i premi.
In conclusione, il presidente ha fatto ai presenti gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo 2025.
Ringraziamenti particolari vanno al presidente Bartolo Fonti e al suo comitato.
Nelle foto, il gruppo di soci e rappresentanti di altre Associazioni d’Arma. Sullo sfondo, il quadro ad olio di Santa Barbara.
Isole d'Italia, Musumeci "30 milioni per porti ed elisuperfici per collegamenti con elicotteri..."
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“Ancora risorse finanziarie dal governo Meloni per mettere in sicurezza le Isole minori marine, di fronte al rischio sismico ed alla gestione di situazioni d’emergenza”.
Lo annuncia il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, dopo la pubblicazione dell’Avviso, a cura del dipartimento Casa Italia, che si occupa appunto della prevenzione dei rischi naturali e della ricostruzione post-calamità.
“Il nuovo bando -spiega il ministro- mira a incentivare gli interventi nelle infrastrutture portuali per facilitare e rendere più sicuri gli approdi via mare, ma punta anche alla creazione di nuove elisuperfici, per consentire i collegamenti con gli elicotteri”.
Le proposte di intervento da selezionare riguardano appunto le infrastrutture strategiche per garantire l’efficace gestione delle emergenze e la sicurezza della popolazione in caso di eventi sismici. La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 30 milioni di euro. Per ciascuna delle isole indicate nell’Avviso possono essere presentati più progetti e l’importo massimo del finanziamento concedibile per ciascuna di esse è pari a 5 milioni di euro.
La domanda di partecipazione deve essere inviata tramite posta elettronica certificata all’indirizzo casaitalia@pec.governo.it entro il 7 febbraio 2025.
È possibile consultare il testo dell’Avviso sul sito web del Dipartimento Casa Italia (https://www.casaitalia.governo.it/generali/approfondimenti/avviso-isole-minori-marine/) per informazioni dettagliate sui requisiti e sulle modalità di partecipazione alla procedura.