Mafia e superbonus, due arresti e sette indagati nel messinese

Le mani della mafia sui finanziamenti del superbonus per edilizia nel messinese: i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Messina, nei confronti di due persone, di 26 e 66 anni, per «associazione di tipo mafioso».

L’uomo di 66 anni è indagato anche per «trasferimento fraudolento dei beni aggravato dalle finalità mafiose».

I militari dell’Arma hanno notificato anche un’informazione di garanzia nei confronti di sette persone, tra cui imprenditori edili, indagati per «concorso esterno in associazione di tipo mafioso».

Le indagini del procedimento riguardano la presunta infiltrazione di appartenenti alla famiglia mafiosa barcellonese nell’ambito del cosiddetto superbonus del 110%, direttamente finanziati con risorse pubbliche.

In particolare, «un imprenditore, secondo i magistrati, in cambio della protezione, del sostegno del sodalizio mafioso nel reperimento degli immobili, nella zona di Barcellona Pozzo di Gotto e dei comuni limitrofi, sui quali eseguire lavori di efficientamento energetico, corrispondeva somme di denaro ai componenti dell’organizzazione mafiosa che, per il «servizio» reso ottenevano l’affidamento di subappalti in favore di ditte ad essa riconducibili o, comunque, contigue».

Le due persone indagate avrebbero ricevuto dall’imprenditore laute provvigioni, mascherate tramite accrediti per non ben chiarite prestazioni d’opera.
Per sfruttare i profitti derivanti dal superbonus, sarebbe stata costituita ad hoc un’impresa edile, fittiziamente intestata a un prestanome ma eludendo le disposizioni sulle misure di prevenzione antimafia, di fatto riconducibile all’esponente mafioso.

Le persone arrestate sono Salvatore Foti, nato a Milano l'1.8.1998, e Tindaro Pantè, nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 15.10.1958.

Gli indagati sono: Mariano Calderone, nato a Milazzo il 3.6.1977; Fabio Gaipa, nato a Bema (Svizzera) il 12.05.1985; Mario Tindaro Ilacqua, nato a S Lucia del Mela il 24 07. 1978; Giuseppe Impallomeni, nato a Milazzo il 22 08.1968; Fortunato Micalizzi, nato a Messina il 30.9.1975; Giovanni Pantè, nato a Milazzo il 06.01.1993; Mariano Foti.

Ispezione alla Farmacia dell’Ospedale di Milazzo. Sequestrati dai Carabinieri farmaci scaduti di validità

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I Carabinieri del N.A.S. di Catania e della Compagnia di Milazzo, insieme ai militari della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Barcellona P.G., a seguito di attività delegata dall’Autorità Giudiziaria, hanno effettuato una verifica ispettiva igienico-sanitaria presso la farmacia dell’Ospedale “Fogliani” di Milazzo.

L’attività di controllo, a cui ha preso parte il dott. Giuseppe Verzera, Procuratore Capo alla guida della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, presente alle operazioni condotte, ha permesso ai militari dell’Arma di individuare alcune confezioni di farmaci scaduti di validità, detenuti in promiscuità con i medicinali regolamentari, all’interno degli appositi armadietti della farmacia ispezionata, e destinati ai reparti ospedalieri.

Il NAS di Catania ha quindi sottoposto a sequestro i farmaci scaduti di validità.

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