L’esatta data di origine dell’Hotel Zeledria si perde agli inizi del secolo scorso, quando Madonna di Campiglio era parte dell’impero austro-ungarico e meta ambita dall’aristocrazia asburgica. Pare che la struttura originaria dell’hotel esistesse già nel 1907, come attesta una scritta su un pezzo di legno trovato durante i lavori di ristrutturazione del 1980: probabilmente essa sorse come riparo per i lavoratori delle valli vicine, che giungevano in cerca di legna e di buoni pascoli. Lo Zeledria fu poi trasformato in una locanda da Gregorio Alberti, umile e propositivo abitante della Val Rendena. Nel corso degli anni lo Zeledria fu partecipe di molti eventi: negli anni trenta vide passare il principe Alberto e i gerarchi italiani e negli anni quaranta fu occupato dalle truppe tedesche che sul suo tetto sistemarono una postazione antiaerea completa di mitragliatrice per intercettare i bombardieri alleati. Nel 1942 l’hotel fu acquistato da Giovanni Sala, imprenditore lombardo. Costui diede un primo grande impulso al turismo invernale, fino ad allora sconosciuto: infatti nel 1947 lo Zeledria fu uno dei primi alberghi ad aprire a Capodanno.
Proprio nel 1947, più di sessant’anni fa, lo Zeledria fu acquistato da Vigilio Maturi, padre di Franco, attuale proprietario dell’hotel. Vigilio, umile arrotino originario del posto, negli anni trenta insieme alla famiglia aveva seguito la strada di molti conterranei andando a cercar fortuna come emigrante negli Stati Uniti. A Detroit Vigilio aveva trovato la fortuna cercata, aprendo col duro lavoro un super market piuttosto redditizio. La nostalgia però lo aveva spinto a tornare tra le sue montagne e ad acquistare lo Zeledria. Così la famiglia Maturi tenne in mano l’albergo attraverso i decenni, prodigandosi per rendere l’hotel sempre al passo coi tempi ma fedele alla tradizione: linea questa mantenuta anche da Franco Maturi che ha trasformato lo Zeledria nell’Hotel Carlo Magno Zeledria, uno SPA Resort radicato sul luogo.
Le interviste al direttore Massimiliano Bottaro, allo chef Michele Lubrano e al maitre Paolo Palazzo
Pinzolo, ospitalità e natura protetta VIDEO
Pinzolo si trova in Val Rendena, nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta, proprio ai piedi della salita per Madonna di Campiglio ed è una località molto amata da famiglie e sportivi, sia d'inverno che d'estate
Impianti e attrezzature all’avanguardia per gli sport invernali nell'area associata al Skirama Dolomiti Adamello Brenta, accoglienza e paesaggi mozzafiato. Questa è Pinzolo oggi, amatissima da famiglie e da sportivi in ogni stagione.
Una vocazione turistica e montana, che, fra l'altro, ha portato a costituire qui nel 1952 il primo Corpo di Soccorso Alpino italiano, grazie all'opera di Angiolino Binelli.
Ma c'è anche un illustre passato medievale, testimoniato dall’antica chiesa di S. Vigilio (1362) con i suoi affreschi. Non a caso qui nacque una delle prime Compagnie dei Battuti del Trentino, confraternita di penitenti e benefattori.
Per celebrare gli arrotini di Pinzolo, emigrati e apprezzati in tutto il mondo, nel 1969 fu eretto un monumento all'entrata del paese.
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Bartolino Leone era in diretta