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di Angelo Sidoti

Chissà questo provvedimento della Soprintendenza di Messina quanto contenzioso produrrà vista l'estenzione delle aree soggette a vincolo.
PROVVEDIMENTO CHE VIENE EMESSO DOPO BEN 14NNI DALLA CHIUSURA DELLE CAVE.
UNA TEMPESTIVITA' UNICA....

"Comune di Lipari (ME) - Località Porticello - Area ex cave di pomice Verifica d'ufficio e dichiarazione di interesse culturale - recante il "Codice dei Beni Culturali".

Stranamente non viene inserito nel vincolo FOGLIO 27 PARTICELLA 49,50 SEZIONE DI LIPARI. Chissà.... ma ci informeremo visto che hanno inserito ogni pietra presente nelle aree di cava. 

STRALCIO DELL'INTERVENTO DEL SOPRINTENDENTE MIRELLA VINCI

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“Il provvedimento avviato – spiega Mirella Vinci, Soprintendente, nella nota inviata al Comune – si rende necessario al fine del riconoscimento dell’importanza storica ed etnoantropologica del sito minerario. Diversi sono le aree di pregnanza nella zona (Caolino, ossidiana e pietra pomice) che nell’insieme raccontano lo sfruttamento delle risorse vulcaniche attirando verso l’Arcipelago l’interesse di tutti i popoli del mediterraneo. Nel sito si ritrovano straordinarie tracce altamente identitari della comunità eoliana. Tutta l’area di cava comprensiva di fabbricati e di capannoni appartenenti all’ultimo opificio ex Pumex che ha svolto l’attività di estrazione e di lavorazione della pietra pomice fino al 2007, con gli impianti ed i macchinari ancora rilevabili all’interno degli stessi, costituisce testimonianza dell’attività e della tecnica di lavorazione della pietra pomice ormai scomparsa. Si considerano esclusi dall’avviso di procedimento tutti i corpi di fabbrica realizzati non in conformità alle norme edilizie e urbanistiche vigenti”.

IL DOCUMENTO INTEGRALE CON LE RELATIVE PARTICELLE

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I COMMENTI

LE INTERVISTE DE “IL NOTIZIARIO”. Lipari&Nuovo depuratore. Parla il sindaco Marco  Giorgianni | EOLIE NEWS - NOTIZIARIO DELLE ISOLE EOLIE ON LINE

di Marco Giorgianni*

Questo provvedimento, annunciato durante l'incontro col Presidente Musumeci al Comune di Lipari di qualche tempo fa, interessa delle aree in gran parte già condizionate per le loro caratteristiche restituendone la giusta importanza, a livello pubblico, e ponendosi come primo passo operativo verso la costituzione del Parco geominerario e del museo della pomice di Lipari, sostenendo il percorso che questa Amministrazione ha sempre auspicato, con la convinzione che il sostegno al Piano Urbanistico Esecutivo richiesto quale strumento necessario per una realistica prospettiva di sviluppo sia a portata di mano.

*Sindaco di Lipari 

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di Antonio Calabrò*

Il documento della Sovrintendenza è un primo, importante passo avanti verso la nascita del Museo e del Parco Archeologico della pomice a Lipari. E conferma la concretezza dell’impegno preso dalla Regione siciliana per scelta esplicita del Presidente Musumeci. Come presidente di Museimpresa e anche a nome delle altre due associazioni, Federculture e Touring Club, che hanno preso pubblicamente posizione sull’importanza del Museo, ribadisco la comune disponibilità a mettere le nostre competenze a disposizione della Regione e del Comune di Lipari per collaborare alla definizione del progetto culturale ed economico. La custodia della memoria del lavoro e dell’intraprendenza eoliani può essere stimolo essenziale per rafforzare l’attrattività turistica e le iniziative di sviluppo economico.

*Presidente di Museimpresa

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NOTIZIARIOEOLIE.IT

15 LUGLIO 2016

Lipari, quale futuro per le aree pomicifere? Il video integrale della conferenza del sindaco Marco Giorgianni e del consulente Angelo Sidoti

4 GIUGNO 2021

Da Torino in linea Angelo Sidoti "Lipari, cave di pomice tra studi di fattibilità e nuova progettazione..."

11 GIUGNO 2021

Lipari, cave di pomice a perdere. L'assessore Samonà "dopo sopralluogo Soprintendenza si potrebbe realizzare un parco geo minerario..." L'intervento

23 GIUGNO 2021

Lipari, via libera dal governo Musumeci al Museo e al Parco geominerario della pomice. Catalfamo (Lega) "Si utilizzino i 30 ex Pumex"

1 LUGLIO 2021

Esclusiva. “Il Settimanale del Notiziario” di Gennaro Leone e Angelo Sidoti con il prof. Massimo Galletti, curatore fallimentare Pumex

11 LUGLIO 2021

Lipari, De Luca (5Stelle) "un disegno di legge per salvare le cave di pomice...". L'intervento

17 LUGLIO 2021

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, il governatore Musumeci "se uniti museo della pomice in tempi brevi per il parco geominerario vi sono problemi di carattere giuridico...". Le reazioni nel web

Caro Direttore, un caro amico mi ha consigliato di verificare l’albo pretorio di questi giorni in quanto sono stati pubblicati atti della ormai famosa Assemblea Territoriale Idrica (ATI).

In realtà sono state pubblicate le seguenti delibere dell’ATI (non più in liquidazione come da atti di anni precedenti e amministrata oggi da un Presidente nominato dall’assemblea):

Delibera n.245 Approvazione Regolamento Uffici del 27/11/2019

Delibera n.246 Approvazione Regolamento Servizio Economale del 27/11/2019

Delibera n.247 Approvazione Regolamento di Contabilità del 27/11/2019

Tutte le delibere sono state pubblicate in albo pretorio Comune di Lipari dopo quasi due mesi in data 22/01/2020.

Il Sindaco di LIPARI risulta essere ASSENTE in tutte e tre le delibere.

Eppure questo tema per tutto l’anno è stato oggetto di discussioni, valutazioni, approfondimenti da parte di questa amministrazione ritenendolo una grande opportunità, progetto strategico che avrebbe portato benefici alla collettività.

Spinto dalla curiosità ho effettuato alcune verifiche nello storico dell’albo pretorio e riscontro altre delibere dell’ATI che vedrò di leggere con più calma.

Oggi mi soffermo solo sulla assemblea del 27/11/2019 approvazione del bilancio preventivo del 2018, con allegata proposta di delibera del 23/10/2019 praticamente illeggibile. Anche in questo caso in rappresentanza del Comune di Lipari agli atti non risulta NESSUNO.

Rilevo anche il verbale dell’adunanza dell’assemblea dei sindaci del 27/11/2019, in questo caso pubblicata tempestivamente in albo pretorio di Lipari il 02/12/2019, nella quale si approvano i regolamenti indicati in premessa.

Anche in questo atto nessuna traccia del SINDACO di LIPARI e/o suo delegato. Nel caso di specie allegato al verbale si rileva una documento/proposta di rinvio della discussione del punto 7 posto all’ordine del giorno avente ad oggetto: “affidamento della gestione unica d’ambito (…….)”. Documento in alcuni tratti praticamente poco leggibile.

La proposta viene avanzata dal Sindaco del Comune di Brolo “di rinviare l’esame e l’approvazione della proposta di cui al punto 7 dell’odierno ordine del giorno inerente l’affidamento in house alla società AMAM Spa al fine di consentire una puntuale ricognizione circa i passaggi procedimentali fin qui compiuti che non possono prescindere dalla redazione del Piano d’Ambito la cui approvazione dovrà avvenire entro il 01.01.2021”.

Domando: ma il piano d’ambito è stato redatto? SI o NO!!

Invito, pertanto, i consiglieri comunale a leggere attentamente questo deliberato visto che i Sindaci presenti in assemblea argomentavano a vario titolo il tema "affidamento ad AMAM".

Speriamo di leggere quanto prima, nell’albo pretorio del Comune di Lipari, il contenuto della successiva assemblea fissata per 16/12/2019.

 

Caro Direttore,

rilevo dall’albo pretorio del Comune di Lipari che in data 27 maggio 2019, con deliberazione n°05, l’Assemblea Territoriale Idrica di Messina, riprende l’argomento AMAM e gestione idrica unica.

Vorrei comprendere come si fa a giustificare un affidamento ad AMAM della rete idrica quando sono passati ben sei mesi dall’inizio dell’anno, e chissà quanto tempo passerà ancora per il trasferimento definitivo di tutte le attività al Gestore Unico.

Rilevo dallo stesso deliberato quali sono gli obiettivi prioritari che si prefigge questo Ente:

- Adeguata gestione del servizio salvaguardato;

- Adeguata ed uniforme rappresentazione dello stato di consistenza delle infrastrutture;

- Avvio immediato della gestione del servizio fognatura e depurazione;

- Realizzazione di impianti di telecontrollo che consentano di ottenere le informazioni di base sulle portate ed i volumi immessi ed erogati e sulle perdite dell’acquedotto;

- Corretta rappresentazione per ciascun gestore dei costi annuali del servizio;

- Corretta valutazione degli interventi necessari all’adeguamento delle infrastrutture;

- Convergenza della gestione pubblica nel polo di aggregazione già individuato (AMAM)

Teniamo bene a mente TUTTI questi obiettivi che sono stati esplicitati, ma soprattutto verificheremo più avanti gli effetti sul bilancio del nostro Comune.

Solo una osservazione: la deliberazione è del 27 maggio 2019. La proposta di delibera prevede di assegnare un anno di tempo al Gestore Unico per la progressiva presa in carico delle gestione esistenti.

Insomma, alle Eolie cosa avverrà e quando!

----Ho dato uno sguardo al bilancio del 2017 di AMAM Spa società controllata dal Comune di Messina al 100%, che dovrebbe assumere in gestione anche il ciclo delle acque del Comune di Lipari.
Gli amministratori della stessa azienda analizzando la situazione della propria rete di distribuzione in Messina dichiarano quanto segue:
"dall'analisi risulta una vetustà delle infrastrutture (con perdita di acqua di circa il 25% e rischi potenziali di inquinamento, quali lo sversamento nei torrenti cittadini) un fabbisogno di personale, insieme ad una situazione debitoria caratterizzata da un'accentuata morosità degli utenti, con particolari riflessi sulla disponibilità finanziaria a breve termine. Conseguentemente la situazione creditoria presenta criticità derivanti da un valore non incassato pari a Euro 101 Milioni per il 2017".
Non c'è che dire ... siamo in ottime mani.

----In tutti questi anni sul tema riscossione tributi non ho riscontrato alcun miglioramento. La prova dell’inefficienza del sistema di riscossione dei tributi locali del Comune di Lipari viene sempre evidenziata nelle diverse relazioni e/o comunicazioni dal Ragioniere Generale senza però registrare miglioramenti anzi forse l’esatto contrario.

Nell’ultima relazione sul controllo degli equilibri finanziari del IV Trimestre 2018 il Dott. Subba inizia sempre con la stessa frase: Paragrafo Liquidità dell’Ente…. “LA SITUAZIONE NON CAMBIA!!!”

La delega al bilancio durante il periodo di gestione Amministrazione Giorgianni è passata dalle mani dell’attuale Presidente del Consiglio Comunale, del Vince Sindaco e anche dello stesso Sindaco Giorgianni per poi finire in quelle del Merenda.

In considerazione che non voglio annoiarvi con le mie solite disamine oggi mi limiterò solo a commentare il tema idrico.

Al 31.12.2018 nel periodo 2013-2017 è stato incassato poco più del 50% dell’importo previsto in bilancio (complessivi Euro 10.672.626).

Questi sono i numeri dal 2013-2017:

Importo previsto in bilancio Euro 10.672.626

Importo incassato Euro 5.470.830

Media incasso il 51%

Dalla scorsa relazione trimestrale situazione al 30/09/18 ad oggi situazione al 31/12/2018 sono stati incassati Euro 851.662, di questi i crediti più recenti del 2017 ammontano ad Euro 561.009.

Pertanto, sul passato dal 2013-2016 solo Euro 290.652 …. Pochi spiccioli su un residuo ancora da incassare di Euro 3.588.816. In verità questa somma potrebbe costituire una potenziale PERDITA vista l’anzianità del credito.

Attenzione !!! Manca il 2018 esercizio già chiuso da ben 3 mesi altri 2,3milioni. Quindi stiamo discutendo di crediti per 7,5milioni di EURO.

Concludo con una frase del Dott. Subba “per il servizio idrico integrato si registrano mancati incassi sia per ritardi nella fatturazione e sia per la non attivazione delle procedure di riscossione coattiva”.

Alla prossima puntata!!!

-----Siamo sicuri che la scelta di Amam sia quella giusta? Score Cerved non attribuibile, controllata dal Comune di Messina che combatte da tempo contro un possibile dissesto. Perché l'amministrazione ha scelto questa strada? Scelte di bilancio? Il Sindaco ha sempre sostenuto che la gestione del ciclo delle acque doveva essere gestita in House. Oggi cambio di rotta.!! Voglio vedere i dettagli di certo saranno molte le domande che farò...

RAI3 SICILIA

Gestione unica dell'acqua, protestano i sindaci dei Nebrodi

I comuni dei Nebrodi in cui la gestione dell'erogazione idrica deve passare alla gestione unica dell'Amam protestano. Per i sindaci i costi aumenteranno e così, a cascata, le bollette per i cittadini
 
VIDEO

 

Caro Direttore,

come anticipato iniziamo la disamina delle spese che vengono sostenute mediante l’utilizzo del contributo di sbarco (entrata a destinazione vincolata), previste nel P.R.O. 2018-2020.

Il totale della spesa per personale da contributo di sbarco incide per circa il 30% delle somma complessiva iscritte in bilancio per la medesima uscita.

In considerazione che il costo del personale è strettamente correlato al monte ore lavorate, possiamo desumere che i dipendenti impiegano quasi 1/3 del proprio tempo per svolgere attività connesse ad entrate da contributo di sbarco.

Il settore che incide maggiormente per gli anni 2018-2020 è quello della polizia municipale, la cui incidenza percentuale oscilla dal 63% al 66%, del costo del personale da contributo di sbarco (30-35% del totale delle entrate da contributo di sbarco). Nel caso specifico andrebbero chiarite le ragioni che determinano questa rilevante incidenza percentuale (ad esempio per effetto dell’incidenza del prolungamento del monte ore dei contrattisti? o altro fenomeno).

Caro Direttore, ho ricevuto dal Ragioniere Generale a seguito di mia formale richiesta, il prospetto relativo all’utilizzo delle entrate da contributo di sbarco stimato in Euro 2.130.000 per le annualità 2018-2019-2020.

Tale somma viene impegnata per spesa di personale:

2018 Euro 1.039.511,85 ben il 49% del totale della relativa entrata. Dove ritengo che il 2018 sia ormai un dato consuntivo.

2019 Euro 1.157.476,01 ben il 54% del totale della relativa entrata

2020 Euro 1.157.476.01 ben il 54% del totale della relativa entrata.

Ma tutto questo ormai è noto vedi precedente analisi su introiti del 2017.

Per sorridere un po’ mi permetto evidenziare alcune uscite, prendendo spunto dalle voci di spesa elencate nel prospetto:

- Spese per Gestione Sito Unesco Isole Eolie Zero nel 2018 Zero nel 2019 Zero nel 2020. Ma si dai tanto mica siamo un Sito Unesco alle Eolie.

- Spese per Piano Strategico Programmazione e Marketing Turistico Zero nel 2018 Zero nel 2019 e Euro 20.000 nel 2020. Insomma, il piano verrà realizzato nel 2020 per poi applicarlo alla fine del mandato di questa amministrazione.

Per i dettagli rimando alle prossime puntate.

DA ROMA IN LINEA STEFANO IMBRUGLIA

di Stefano Imbruglia

L’implacabile Angelo Sidoti ha pubblicato una sua analisi su come verranno spesi le entrate della tassa di sbarco, oltre 2 milioni di euro l’anno, dal comune di Lipari.
Di queste entrate “straordinarie”, che pensavo dovessero essere destinati al turismo, la metà andrà invece alle spese del personale , con il corpo dei vigili urbani a fare la parte del leone.
A queste spese si aggiungono una pioggia di contributi ad associazioni che organizzano eventi , più o meno, culturali.
Spese che, a giudicare lo stato di abbandono in cui versano le Eolie, difficilmente possono essere definite investimenti.
Di contro, per la “gestione del sito Unesco” non viene destinato nemmeno un euro. Per il “Piano Strategico Programmazione e Marketing Turistico “ zero euri.
Quando il Notiziario aveva, tempo fa, pubblicato l’anticipazione su come saranno spesi i soldi versati dai turisti al Comune di Lipari, mi avevano colpito, molto negativamente, i soli 60 mila euri destinati al “Diserbamento e manutenzione ordinaria di strade e sentieri” per tutte le sei isole amministrate dal comune di Lipari.
Eppure ricordo di avere segnalato, a suo tempo, un articolo della prestigiosa rivista Lonely Planet che includeva le Eolie tra le dieci mete consigliate al mondo grazie ai suoi sentieri.
Ero speranzoso che gli amministratori eoliani, finalmente, capissero che il turismo naturalistico è l’unico sistema per allungare la stagione turistica. Una ovvietà nota a tutti gli albergatori, ma non al Sindaco.
Probabilmente al meditabondo primo cittadino di Lipari sfugge che dopo la crisi economica, la forbice della ricchezza tra il nord e il sud d’Italia si è allargata ulteriormente: il nord si avvicina alla ricca Europa, il sud che si avvicina sempre più all’Africa.
Sicuramente una parte di responsabilità lo ha il destino cinico e baro, ma credo che le colpe delle amministrazioni politiche e delle burocrazie locali siano predominanti.
Le Eolie hanno avuto la fortuna di essere state baciate dalla bellezza e da un clima mite per buona parte dell’anno. Due elementi che dovrebbe essere valorizzati, facendo in modo da garantire una vita più agiata alla popolazione locale. Invece il sistema del tiriamo a campare e della furbizia, spinge le isole verso l’Africa. Una filosofia di vita passivamente accettata da quasi tutti.
Mentre scrivevo queste righe, cercavo di ricordarmi un progetto o un’idea di futuro che abbia caratterizzato i lunghi anni di amministrazione di questo sindaco.
Pensando a Michele Giacomantonio mi viene in mente l’illuminata idea di adoperarsi per inserimento delle Eolie nella lista Unesco.
Se penso ai dieci anni di Mariano Bruno mi viene in mente la caparbietà di costruire un mega porto a Lipari ( iniziativa che mi vedeva, e mi vede, ferocemente contrario).
Se penso alle amministrazioni dell’attuale sindaco , oltre al colore grigio, mi vengono in mente solo i fuochi d’artificio della festa di San Bartolo. 

Al nostro Ragioniere Generale piace molto definire lo stato di liquidità del nostro Comune come “una sorta di suicidio assistito”.

E’ stata resa pubblica la relazione del secondo trimestre del 2018 sugli equilibri finanziari che ricalca quella dei trimestri e anni precedenti. Tale circostanza deve fare riflettere la parte politica così come il fatto che l’amministrazione è in carica da ormai quasi 7 anni ed il susseguirsi di diversi assessori al bilancio e programmazione (tra cui lo stesso Sindaco) non hanno portato ad alcun cambiamento.

Nonostante il Dott. Francesco Subba Responsabile del Settore Finanziario inviti l’organo politico a farsi carico del problema, facendo presente che “lo stato di strutturale deficitarietà determina criticità finanziaria da attenzionare e affrontare con immediatezza…!!!”, la situazione rimane immutata con inevitabili conseguenze.  

Facciamo un esempio CONTRIBUTO DI SBARCO:

I Trimestre 2018 Entrate da contributo di sbarco ZERO Uscite Euro (247.216,88) = SQUILIBRIO FINANZIARIO

II Trimestre 2018 Entrate da contributo di sbarco Euro 78.465 Uscite Euro (494.639,43) = SQUILIBRIO FINANZIARIO.

Lo squilibrio di cassa in questo caso è determinato dai ridotti incassi avuti nei primi mesi dell’anno determinati dai flussi turistici che risentono della stagionalità.

Occorre comunque farsi una semplice domanda: quali spese sono state sostenute in questo primo semestre e quante imputate a questa entrata “contributo di sbarco”?

Nei prossimi giorni tratteremo altri argomenti, iniziando dalla gestione dell’idrico poiché si è rilevata “un vero disastro”; sulla base di prime verifiche è emerso che su entrate previste in bilancio dal 2013-2017 di circa 11milioni, l’importo incassato al 31.12.2017 risultava 3,5milioni, ossia un terzo delle entrate previste.

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