di Salvatore Leone
Fra profughi e naufraghi, la due giorni eoliana ha messo in moto una magnifica e perfetta macchina soccorritrice. Per mare e per terra. Tutto impeccabile, compresi i tanti volontari. Anche madre natura in entrambi i casi ha dato una buona mano. Mare calmo e nervi saldi. Primo o poi passeranno questi momenti. Intanto è sempre più necessario come i politici dei 4 comuni eoliani si diano una svegliata per promuovere, ancora una volta e con la dovuta preparazione tecnica, la salvaguardia dell'ospedale di Lipari o per meglio dire delle Eolie. Anche perché i miracoli che continua a fare il patrono San Bartolomeo - e stavolta dobbiamo aggiungere anche San Giuseppe, visto il crollo del campanile colpito da un fulmine e con 5 persone in transito - e anche i medici e paramedici dell'ospedale e del 118, non possono durare in eterno con i mezzi che ci sono a disposizione. Ancora una volta si è vista l'importanza di questa struttura ospedaliera.
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Eolie, guida in comune
I comuni eoliani possono fare da cavia per l'esperimento di guidarsi da soli. Senza politici e senza dipendenti. Basterebbe creare un sistema automatico, tipo alcune auto americane, che fanno tutto senza guidatore o autista. La tecnologia o scienza, che dir si voglia, arriva a tutto. Bisognerà solo capire chi merita il maggior tasso di responsabilità. La macchina o gli altri che poi sono il popolo-passeggero che resta l'unico sovrano guidato come un re o un repellente. Senza più voce e senza più clacson!
Falconata Eoliana
Una falconeria senza artigli con il permesso sempre della Soprintendenza più o meno politica. Questo perché il falco attacca sempre ma non preda. Attaccare è una cosa, arrivare a cacciare e uccidere è un altro. Con questo concetto si potrebbero ordinare per le Eolie dei falchi-drone per sorvegliare tutte le Eolie. Magari a campione. Necessariamente sorvegliate però. Moderni falchi contro i branchi, razza in aumento vertiginoso. Creare un gioco. Se necessario l'allerta si può 7 giorni su 7 per 7 isole su 7.
Quattro veline per sette Eolie
E' partita la gara fra le 4 veline presenti alla serata del 1° Festival degli Artisti Eoliani e poi quello degli Emigranti. Quale la coppia delle veline più bella? Hanno vinto, a prima vista, tutte le 4 splendide fanciulle. Un veterano di bellezza chiede di organizzare un terzo e poi un quarto Festival per incrociare le quattro bellezze per poi dare un punteggio. Questi veterani non sanno cosa inventarsi pur di avere veline nelle piccole barche a vela. Quelle che vivono col vento in poppa per girare a piacimento per le 7 isole insieme a madre natura e senza la politica del non ritorno che vorrebbe altro genere di veline.
foto del paparazzo Mario Marturano
Lipari, "stradafatalità" intubata
Più passa il tempo, più si aprono le voragini. "Bagnamaré" il regno delle perdite e delle interruzioni per la viabilità. La strada sprofonda sotto il peso del traffico e delle costruzioni a monte, suggerisce il classico geometra. I tubi sono vecchi e posizionati male per l'ordinaria manutenzione. Il manto stradale è quello che é. Per tutto questo c'é una soluzione come più volte abbiamo scritto in passato. Passare esternamente tutte le condutture acqua, luce, telefoni e scarichi fognari. All'esterno della strada provinciale di Bagnamare. Se danno fastidio al decoro basterà dipingerli con i colori della bandiera italiana con il permesso della Soprintendenza. Tutto questo semplicemente per evitare cedimenti della strada con pericolo della pubblica incolumità. Il vantaggio anche di un più accurato controllo evitando eccessivi dispendi di denaro pubblico. Cose semplici da 4 soldi. La soluzione adottabile anche per la strada provinciale per Acquacalda in fase di cedimento. "Stradafalità" del caso intubata. In entrambe le strade si procede su corsia unica.
Eolie, lavoro&vacanza
Adesso che si rientra al lavoro dovremmo preoccuparci del fine ferie. Quelle degli altri. Perché alle Eolie le ferie esistono tutto l'anno e gli eoliani non hanno bisogno di andare in vacanza. La sindrome da rientro dalle ferie è ricca di irritabilità, cali di attenzione, nervosismo, tristezza, ansia, spossatezza, tensione muscolare e tachicardia. Sono dei veri prodotti che si fabbricano nel preciso momento del passaggio da un periodo di riposo a uno fitto di impegni. Fare le ore piccole, svegliarsi tardi, abbuffarsi ai pasti o mangiare a orari diversi dai soliti è deleterio non solo per il corpo ma anche per la mente. Tutto questo gli eoliani lo fanno 365 giorni l'anno e nessuno si è mai lamentato. Anzi mentre sono in ferie tutto l'anno, gli eoliani lavorano contemporaneamente. Pensionati compresi. La sensazione è nessuno se ne accorge.
Divorzio all'Eoliana
Scomparsa l'abitudine eoliana dei matrimoni combinati per corrispondenza, dei tempi andati, l'arte è stata assorbita dai migranti che invadono l'Italia. Le inchieste per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina aumentano a dismisura. L'ultima inchiesta ha colpito una felice organizzazione italo-cinese che imbastiva matrimoni combinati in Cina, poi registrati in Italia, che in questo modo consentiva a decine di squillette di ottenere visti e permessi di soggiorno. Alle Eolie invece esiste il fenomeno politico del matrimonio combinato, che forte dell'esperienza passata, offre alla politica la trasformazione di un miscuglio di idee politiche che per interessi personali e non, vestono idee di provenienza opposta. Così secondo i casi le persone si travasano di qua e di la senza perdere la faccia e neanche la storia. Più di matrimonio si parla di fidanzamento con finanziamento per non ricorrere al divorzio tipico eoliano.
Eolie, un nome per la Ferrari
L'ultimo modello Ferrari si chiama Portofino. Tanto per accoppiare un lusso di proprietà straniera ad un nome di una rinomata località turistica italiana. Il mondo ci invidia entrambi. Ancora oggi la Ferrari non ha mai scelto il nome di una delle 7 isole Eolie. Forse i 4 comuni eoliani potrebbero mandare una letterina di presentazione alla sede legale Ferrari in Olanda o al domicilio fiscale in Gran Bretagna e per conoscenza al suo numero uno: l'italiano Sergio Marchionne con domicilio fiscale a Walchwil. Per capire in che lingua bisogna scrivere l'offerta del nome, basterà telefonare a Torino dove non si pagano le tasse.
Eolie ballerine
Il terremoto è quella tragedia che arriva totalmente inaspettata. Anche se si pensa di conviverci per farselo amico. La scienza di tutto il mondo è stata alle Eolie per studiare, capire e imparare. Ma nessuno fino a oggi è mai sbarcato per dare agli eoliani qualche lezione di alto contenuto tecnico e non previsionale. Eppure ci dovrebbe essere qualche banca con dati ballerini o stabili. Vulcanologi e sismologi si tramandano la storia sismica dell'arcipelago. Le scosse, i magnitudo, la profondità ipocentrale, l'epicentro a mare, al largo, nel settore e quanto basta ai magnifici professori che, in disaccordo, sono spesso d'accordo che il terremoto fa male. Chi ha studiato la sismicità dell'arcipelago eoliano ha il dovere di dire se i dati sono discordanti o concordanti. Umanamente c'è un bisogno di rielaborare la vita degli eoliani e dei tantissimi forestieri. Non per i dubbi ma per le certezze di un popolo ballerino.
Eolie alla catalana
Un misto "eolcatalano" è già nell'aria. Le isole iniziano a programmare una diversità sulle dipendenze. Tutto deve dipendere da pochi. Si chiama "strozzismo" ma si legge realtà. L'arrivo di qualche pasionaria di cui già s'intravede l'ombra e il programma che silenziosamente è scavato nel "roditorio" politico. Il mare degli "indignados" è aperto alle 7 isole che diventano trampolino di protesta. Al grido di porti aperti a tutti, dai "marsupiari ai bermudari, dai pizzisti agli anguristi". Nascerà l'arcipelago della speranza col sogno proibito di bandiere piazzate nel nome del libero cielo. Manca ancora la donna, quella che vestirà il "catanalismo", per cannibalizzare la vita quotidiana della gestione comunale. Gli uomini ce la stanno mettendo tutta per preparale il trono come valore sminuente del sistema eoliano randagio.
Lipari, la papera non galleggia
L'acqua è poca e la papera non galleggia. Storica battuta dei "Tre Tre", comici napoletani in via d'estinzione.
Palermo ha fatto una scelta storica. Poca acqua ai suoi abitanti per donarla alle grandi navi da crociera che sbarcano nel capoluogo siciliano per questo motivo e per la sete di mafia dei suoi passeggeri. A Lipari, la popolazione ha delle difficoltà per l'approvvigionamento idrico. La presenza di un numero indefinito di imbarcazioni, di ogni tipo e dimensioni, partecipa alla sottrazione del prezioso e caro liquido ai residenti ed ai turisti comprese le strutture alberghiere che hanno il filo diretto col comune. Una domanda calzante per una risposta da...liquidare in bottiglia o in serbatoi.
Palermo-Eolie-Roma
A furia di sparlare di lui, le Eolie hanno perso il loro riferimento politico. Crocetta ha girato al largo dell'arcipelago, ha trascorso il mese di luglio a lavorare per il Procuratore della Corte dei Conti e agosto sulla spiaggia di casa inseguito dalle Iene. Senza sbarcare alle Eolie, in due anni è riuscito a far sbarcare oltre 33 assessori del suo sistema governativo siciliano. Intanto senza Crocetta, l'ospedale di Lipari con il suo punto parto resta nel limbo come la indefinita banchina di Filicudi. Senza il presidente Crocetta, le Eolie sono un'altra cosa. Prive di quella continuità dialettica di un ex sindaco diventato presidente e pronto forse per spiccare il volo per Roma lasciando magari il trono a un liparoto che da Roma potrà spiccare il volo per Palermo. Queste Eolie eterne crocevia di tutto e di niente.
Eolie, il fumo di Belen
Dopo i cachet pagati ai nobili artisti forestieri che hanno allietato con bella voce e musicalità "Santi&Cristiani" dal 20 al 24 agosto, le isole Eolie potrebbero chiedere ad alta voce la presenza di Belen Rodriguez come madrina del turismo eoliano. Per appena 60 mila euro potrebbe trascorrere due ore in una delle Eolie. Si potrebbe risparmiare sul compenso se si riuscirà a far coincidere la data con quella della sagra del peperoncino di Diamante. Li la spesa è a carico della Regione Calabria. Un cachet che è uno schiaffo per la Codacons che ha denunciato tutto alla Procura e all' Anac, chiedendo una verifica sull' uso dei fondi. Un tema pericoloso ma non l'unico. Belen ha infatti costretto un aereo privato ad un atterraggio d' emergenza a Lamezia Terme per aver acceso una sigaretta in volo. Non vorremmo che fumasse anche sull'aliscafo. Elettronicamente e non.
Eolie, acqua&vino
"Indietro tutta" avrebbe dedicato una puntata, per nulla sfottente, al fatto che alle Eolie é aumenta la produzione del vino insieme al consumo. Con l'occasione si consuma meno acqua. Un giovane amico mi dice: "se con l'acqua si può fare il vino perché con il vino non si può fare l'acqua? Aiutando chi soffre la mancanza del prezioso liquido che costa ormai come il vino"? Apparentemente l'idea c'é! Per oggi basta questa brevità per non perdermi in un bicchiere d acqua. Buon San Bartolo a tutti.
Eolie e "Var...dati"
Dopo il Var nel calcio arriverà il momento del Var in politica dove l'arbitro per l'utilizzo potrebbe essere l'elettore. Il Var è un sistema di supporto all'arbitro mediante l'impiego di strumenti tecnologici sotto la supervisione di due assistenti. L'utilizzo del Var in politica potrebbe essere sperimentato alle Eolie, superando il concetto di vita "moviolata". Basterebbe sperimentarlo per qualche mese nei 4 comuni eoliani esperti in "voteria" industrializzata. Il Var permetterebbe così l'abolizione degli addizionali (consulenti, garanti, commissioni, revisori e amici vari). "Var...dati" per avere numeri e dati!
Lipari, muro spiazzato
Lipari è sempre più avanti nei tempi. Ha un fiuto incredibile nell'anticipare le novità, gli eventi e la moda. A Baltimora si rimuovono le statue del generale Robert E. Lee, colpevole di aver combattuto la Guerra di secessione dalla parte degli schiavisti, l'Ucraina annuncia di aver finalmente concluso la distruzione di tutte le 1320 statue di Lenin erette durante il comunismo. Abbiamo assistito al folle accanirsi sulle statue di Stalin, di Franco, di Saddam, di Hitler, di Chavez, i Buddha di Bamiyan, le statue assire di Mosul, le statue di Marx e Engels a Mosca e la statua del poeta della convivenza bosniaca, Aleksa Šantic, a Mostar. È l'uomo che preferisce riscriversi il passato per il futuro, facendosi ridere dietro nel presente. In questo distruggi senza creare bisogna aggiungere il monumento del prof. Leonida Bongiorno. Un muro storico scalpellato per l'amore e la leggenda che silenziosamente fu spostato in un angolo per favorire la piazza che dopo 7 anni ancora non c'è. Piazza Mazzini di Lipari, grande monumento allo spreco.