di Aldo Caludio Medorini
Dunque, io ammiro Bartolino Leone che nella sua azione di giornalista professionista, ci racconta di cose belle, in particolare di belle donne, e ci mostra alcune nefandezze che avvengono nel territorio eoliano con atteggiamento professionale e neutrale.
Bene, io mi sono permesso di far notare la necessità di tenere aperto il museo anche la domenica perché lo ritengo ora come ora una delle massime attrattive culturali che differiscono Lipari da tutto il resto e non solo eoliano, in quanto l'ospedale è fatiscente, la percorribilità stradale e precaria, la godibilità del centro storico compromessa dalle tante attività commerciali, le spiagge inesistenti (almeno quelle praticabili dai comuni mortali) e sono stato bannatto, insultato e cancellato da una certa signora pagata dalla comunità eoliana, per promuovere il turismo. Insomma invece di fare azione di promozione e divulgazione, questa signora si limita a nascondere la cenere sotto il tappeto. Certo a me viene spontaneo dire, ma a me che me ne viene, chi me lo fa fare di sbattermi a promuovere la mia eolianità con tutto quello che contiene, attraverso divulgazioni culturali, vedasi l'ultimo libro edito da Mondadori, e che qualche settimana fa ero a lavorare per raccogliere materiale per il prossimo libro. Insomma a me che me ne viene di portare acqua al mulino di queste signore pagate per fare il loro lavoro? Appenderemo la cera al chiodo.
opo il successo della mostra L’Arte e Il Tempo, official event di Expo in Città, piattaforma culturale che il Comune e la Camera di Commercio di Milano hanno affiancato al Padiglione Italia in Expo, Medorini è stato invitato a realizzare un’opera dedicata a uno degli stati produttori di cacao presenti in Expo nel cluster del cioccolato e cacao, per essere esposta in permanenza.
Fra le varie nazioni possibili ho scelto la Repubblica Democratica Sao Tomè e Principe arcipelago al largo dell’Africa centro-occidentale composto da due isole maggiori del golfo di Guinea, dice Medorini, ho realizzato questa opera “Le Ali della Libertà” ispirandomi alle lotte che questo popolo ha condotto per raggiungere la libertà e la democrazia e inoltre perché anche io sono nato su un’isola di cui porto nel sangue i colori del mare e il soffio impetuoso di Eolo, infatti nella mia opera, due grandi isole, come due ali, navigano in un oceano astrale fra turbini di venti e grandi nuvole. Le ali sono quindi tempestate di metalli nobili, perché nobile è la causa che le muove.
Mi ritengo oltremodo soddisfatto di questo 2015 che mi ha visto tra i protagonisti degli eventi artistici in EXPO a Milano – racconta con soddisfazione Medorini – e che fra tanti eventi minori, ma non meno importanti protagonista con successo, mi ha portato in un filo radente alla Biennale di Venezia, alla mostra di arte contemporanea a Palazzo Zenobio degli Armeni (importante palazzo del 1600 che sta ospitando anche il padiglione della Lituania collegato alla Biennale) dal 3 al 31 ottobre.
L’evento con alto patrocinio dell’Unesco, promosso dalla sinergia di referenti privati e istituzionali coinvolti a vario titolo, si incentra sul tema della luce anche con riguardo al fatto che l’Unesco ha dichiarato il 2015 l’anno internazionale della luce.
Sono stato selezionato con una scelta di ben sette opere per una mini personale, dalla direttrice del Museo, Loredana Trestin – prosegue Medorini – che ha espresso molto interesse nel mio movimento pittorico il Nautismo e nell’attinenza del Nautismo Astrale con il tema della mostra da lei diretta.
Quindi dopo la presenza ad Arte Padova nello stand di Art Project al padiglione 7, Medorini è presente con sette opere alla sua galleria di riferimento per la Toscana, Il Melograno, di Livorno, sino al 9 gennaio, mentre continua a oltranza l’esposizione presso l’Ufficio del Turismo di Foligno. (wordpress.com)