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Dettagli...

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di Angelo Giorgianni

ll direttore sanitario dell’ASP, su un quotidiano Messinese indica le percentuali di scopertura dei pronto soccorso di Lipari e Milazzo, che legittimerebbero il suo provvedimento in favore della struttura di Milazzo.
Vi chiedo umilmente scusa se da profano, alla verità assoluta dell’ ASP, mi permetto di aggiungere qualche considerazione a giustificazione della mia legittima aspettativa di utente del servizio e di quella dei turisti e residenti Eoliani.
Preciso che, seguendo lo stesso ragionamento del Direttore Sanitario, se per assurdo i suoi numeri fossero sbagliati ed i numeri che ho pubblicato fossero stati esatti,il suo provvedimento di trasferimento di un unità dal Pronto Soccorso di Lipari a quello di Milazzo, ribadisco, non sembrerebbe giustificato.
Al riguardo, senza volere innestare una guerra sui numeri, perchè sicuramente sarei perdente dovendosi ritenere che il Direttore Sanitario sia più informato di un comune cittadino come me, sommessamente rilevo che, salvo errore di calcolo, a me risultano in servizio a Lipari i dottori Albano Giovanni, Curci Desiree, Greco Vincenza e Gagliano Massimiliano e la Murgano (e sarebbero cinque, non sei). Ma puó essere che mi sbagli e mi piacerebbe esultare per essermi sbagliato, se qualcuno mi indicasse l’altro medico a cui fa riferimento il Direttore Sanitario.... Ed invero avevo già esultato (anche se i fatti recenti ridimensionano tale entusiasmo) , quando due mesi fa, era stata destinata a Lipari la dottoressa Murgano, dopo che per due anni erano stati solo in quattro medici al Pronto Soccorso, in dispregio dei livelli essenziali di assistenza e delle norme sull'accreditamento istituzionale. Oggi sarei ben felice di apprendere che le mie informazioni sono sbagliate ed i medici presenti sarebbero addirittura sei ....... E, comunque, il direttore sanitario fa riferimento ai medici del 118 per le esigenze di Lipari, ma non vi è anche una adeguata dotazione di medici del 118 (8?)per le omologhe esigenze di Milazzo e, ove necessario, non è possibile anche avvalersi del supporto dei 12 medici dell’Ospedale di Barcellona?
Peraltro, mi piacerebbe da ultimo sapere se gli indicati 20 accessi giornalieri del Pronto Soccorso di Lipari sono dati reali o stimati, considerato che, ben consapevole della differenza tra accesso e prestazione, comunque nell’Agosto 2017 le prestazioni sarebbero state pari a 1294, con una media giornaliera di 41,74.
In questo contesto, a fronte delle dichiarate certezze dell’ASP, a me umilmente residua il dubbio che non è giustificato un ulteriore ridimensionamento dell’Ospedale di Lipari a discapito del sacrosanto Diritto alla salute del bacino di utenza Eoliano, che ha la stessa dignità di quello di altri territori italiani!

NOTIZIAARIOEOLIE.IT

-----In piena stagione Turistica un medico del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lipari è stato provvisoriamente assegnato ( o forse definitivamente trasferito) al Pronto soccorso di Milazzo per tutto il mese di Agosto, ancora una volta ignorando e sacrificando le esigenze di questa comunità. Mi chiedo a quale logica risponda questo provvedimento del Direttore Sanitario dell’ASP dato che in una valutazione comparativa tra i due Ospedali, sembrerebbero prevalenti le criticità di Lipari, ulteriormente aggravate dal trasferimento operato. Infatti, a prescindere dal fatto che Milazzo è in terraferma e quindi puó contare anche sulle strutture ospedaliere limitrofe (con l’Ospedale di Barcellona hanno tutte le branche specialistiche, mentre Lipari non ne ha nessuna), nella valutazione comparativa del personale medico del Pronto Soccorso, quello di Milazzo sembrerebbe avere 11 medici (?) sui 12 previsti in organico, mentre Lipari ne ha solo 5 su sette previsti e con il trasferimento si ridurrebbero ulteriormente a 4.
E poi, sotto il profilo formale, mi chiedo se la competenza ad adottare questo provvedimento è del Direttore Sanitario (sia pur delegato) o, comunque, del Direttore Generale.
ED ALLORA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CHIEDA L’IMMEDIATA REVOCA O MODIFICA DI QUESTO PROVVEDIMENTO CHE MORTIFICA ULTERIORMENTE LA SANITÀ PUBBLICA EOLIANA E SACRIFICA I DIRITTI DEGLI EOLIANI.

CHI DA I NUMERI

Sindoni e Giorgianni danno i numeri. Chi ha ragione? Da una nostra mini indagine che abbiamo fatto nella struttura ospedaliera liparota con l'ossigeno, ha ragione Giorgianni. Infatti al pronto soccorso di Lipari a fronte di un organico di sette medici ne sono stati stabilmente occupati quattro e non sei come dice Sindoni.Tre sempre scoperti. I quattro sono Albano, Curci, Greco e Gagliano contro ogni legge sulla garanzia dei livelli essenziali di assistenza e sulle norme dell'accreditamento istituzionale. Da due mesi avevano assunto a tempo determinato la dottoressa Murgano che inspiegabilmente in piena estate e'stata spostata a Milazzo. Le scuse dell'Asp sono ridicole. Infatti mai si sono occupati delle gravi carenze di Lipari e ora si preoccupano di presunte carenze di Milazzo che ha dodici medici al pronto soccorso più otto a supporto del 118 (a Lipari 6) e utilizza spesso pure i dodici medici del pronto soccorso di Barcellona. Per quanto riguarda le prestazioni storicamente il pronto soccorso di Lipari pur in carenza di organico ha sempre effettuato nel mese di agosto 1300 prestazioni certamente meno di Milazzo ma con un organico di un terzo e senza la presenza di tutte le branche specialistiche a supporto (otorino, oculista, gastroenterologia, neurologia, malattie infettive, ortopedia, nefrologia, pneumologia come invece ha l'ospedale di Milazzo). (bl)

di Angelo Giorgianni

Condivido la pubblicazione del Notiziario e sento il dovere di manifestare il mio plauso a Bartolino Leone per la sua analisi scrupolosa sulla situazione che ci occupa e di ringraziarlo per avere fatto chiarezza sui numeri, che mi consentono di invocare, anche per il tramite del suo giornale, con forza l’intervento delle Istituzioni, ed in particolare, dell’Assessore regionale alla Sanità per garantire il Diritto degli Eoliani alla Salute, che non possono continuare ad essere considerati Figli di un Dio minore.

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Al Monopolio nei collegamenti marittimi è consentito anche di mettere a rischio la sicurezza dei passeggeri?

Stesso porto, stesso natante, stesso orario ma giorno diverso. 
Questa è la situazione di ieri alle ore 13 partenza da Milazzo per Lipari, a bordo dell’aliscafo della Liberty Lines. Come l'altro ieri anche stavolta i bagagli limitavano le vie di fuga ed ostruivano le uscite di sicurezza, a riprova della ricorrenza di questa situazione pregiudizievole per la sicurezza dei passeggeri e degli equipaggi. 
Non ci vuole la sfera di cristallo per prevedere che anche domani e nei giorni a seguire si riproporrà la stessa situazione se nessuno interviene.
Le foto, peraltro, si commentano da sola!

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TRAGHETTI

La sostituzione della Laurana con l’Isola di Vulcano, per la tratta notturna Napoli Eolie, determina ulteriori disagi per i passeggeri che avevano scelto di viaggiare avvalendosi delle cabine e, sempre che confermino il viaggio, dovranno accontentarsi di semplici poltrone a sedere. Ma a prescindere dalle eventuali segnalazioni, valutazioni e iniziative delle Amministrazioni Eoliane, per i riflessi negativi sul Turismo, in ogni caso, la Regione Sicilia ha il dovere di valutare se questa sostituzione è adeguata rispetto agli Standard previsti per questa linea (all.A), diversamente, se fosse ritenuta inadeguata (“ Navigazione Difforme” ex art. 13 comma 15 o “Sostituzione con mezzo di caratteristiche inferiori” ex art. 13 comma 13?) dovrebbe applicare la sanzione prevista dalla stessa convenzione, variabile in funzione dell’illecito contrattuale ravvisato da euro 46.200 (art. 13 comma 15) a euro 5000 (art.13 comma 13) per viaggio a/r. Evidentemente, resta sempre salvo ed impregiudicato il potere della Regione, anche in considerazione delle ripetute avarie della Laurana, di valutare l’idoneità di questo natante e degli altri utilizzati allo svolgimento del servizio (art.10 lett.d), anche ai fini della risoluzione del rapporto per inadempimento della Società ai sensi dell’art.14 comma 1 della Convenzione. Restiamo in fiduciosa attesa delle determinazioni della Regione, anche solo come stimolo per gli armatori ad evitare ulteriori penalizzazioni degli utenti del servizio.

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