di Graziella Bonica
Invito tutti gli interessati, in particolare i docenti fuori sede, a presenziare all'incontro fissato con il Senatore Pittoni, Presidente della 7° Commissione Istruzione Pubblica, in data 7 Marzo ore 14 presso il Senato della Repubblica, per un confronto e sollecito del Ddl 497 a tutela dello sviluppo delle Isole Minori già votato al Senato e ridiscusso in data 13 Febbraio.
Sarebbe importante la presenza dei politici locali e amministratori.
Mi sembra veramente paradossale che si parli ancora di Ponte, un’ opera tanto faraonica, quando le strade crollano come alle Eolie, da dove provengo, oppure mentre sulla A18 si muore. Quando i treni fanno diventare siderale la distanza dalla Sicilia e i giovani sono costretti a scappare. Mentre circa 10. 000 docenti siculi, a 50 anni sono stati mandati a servire il Nord togliendo risorse valide ai nostri alunni e impoverendo le famiglie che di quei redditi non vedono nulla. Stiamo difendendoci con la penna, perché non importa a nessuno se le famiglie siciliane dei docenti sono allo sbando affettivo ed economico. Il Sud è Sud e i politici del Sud restano a Palermo a farsi pagare 1000 euro l’ora per occuparsi dei nostri problemi. Noi docenti con 1.300 al mese dobbiamo pagare 400, 500 euro di canoni di locazione al Nord. 300 euro circa per gli spostamenti con i mezzi di trasporto. Più spese di luce e gas, vitto e farmaci. Molti hanno un mutuo, altri prestiti fatti per affrontare tutto questo, bambini affidati ai parenti e genitori anziani malati lasciati a terze persone affinché se ne prendano cura. Si libereranno 70 mila cattedre. Con quota 100. Così scrivono oggi i giornali online. Quale miglior momento per restituire i siciliani alla Scuola della Sicilia e alla loro terra? Siamo tanti, ma senza voce. Ci sono 23 mila colleghi meridionali che attendono anche loro di capire cosa ne sarà di loro e delle loro vite. Conosco il pianto dei bambini delle mie colleghe un po’ più giovani, che da Licata arrivano a Novi Ligure o da Agrigento a Lucca o da Messina a Milano.
Allego foto di quanto accaduto sul lungomare di Filicudi Porto.
L'olezzo persistente del percolato sparso sulla strada principale, dal camion che ritirava i Rsu, tra le h 11 e 12. O0 di stamane, ha costretto tutti coloro che la percorrevano, a trovare " riparo" nei negozi ivi insistenti o sulla spiaggia.
Un bambino di 5 anni, in procinto di partire con l'aliscafo delle 11 e 50 è stato accompagnato nel wc più vicino a dar di stomaco, perché l'odore forte gli ha causato nausea.
Non si parla più di decoro, questo non è termine confacente a simili situazioni.
Qui Si tratta di salute pubblica.
I negozianti per ovviare a tanto disagio hanno provveduto a gettare secchiate d'acqua di fronte alle proprie botteghe.
Ma nei tratti liberi, la scia persiste.
Vi ringraziamo e chiediamo intervento autorità sanitarie e amministrative.
Questa non è più civiltà.
Invio, per le segnalazioni del caso, queste foto fattemi pervenire dalla Signora G. S. in vacanza a Filicudi negli ultimi dieci gg.
Quelle della spiaggia si riferiscono alle Punte, luogo ameno e di una bellezza ineguagliabile.
Le altre, relative alla strada provinciale, al limite della percorribilità per la presenza di numerose buche e sterpaglie varie che ne impediscono la fruibilità in sicurezza.
La signora le ha inviate a me ritenendomi ancora rappresentante dell Amministrazione.
Riferisce che ha provato a togliere qualcosa dalla spiaggia ogni giorno, ma che restano lì le ruote di gomma e altra spazzatura e residui.
Vi pregiato di sollecitare la pulizia di tutti i siti di interesse e la manutenzione ordinaria di tutta la Provinciale in particolare Porto Pecorini frequentatissima da Camion, motorini e veicoli di ogni genere.
di Maria Rando
Da circa un mese, quel catorcio che chiamano macchina in dotazione alla Guardia MEDICA NON È SULLA ISOLA.
È GUASTA PER L'ENNESIMA Volta. È il 21 di Luglio e sebbene il turismo sia qui col contgocce, gli interventi da fare ci sono.
---nella qualità di utenti con diritto alla mobilità, libera e non condizionata se non alle situazioni metereologiche, chiediamo pubblicamente, al Consiglio comunale e agli Amministratori del Comune di Lipari, le ragioni della odierna ed ennesima soppressione della corsa mattutina dell aliscafo da Filicudi per Milazzo e Lipari.
Chiediamo anche di conoscere le motivazioni che hanno determinato il cambio improvviso degli orari delle corse mattutine del lunedì, mercoledì e venerdì da Filicudi per Milazzo e Lipari,dalle h 7.30 alle h. 9.00.
Si precisa, a proposito della corsa di oggi, che l aliscafo di linea per Palermo ha effettuato regolarmente la sua corsa delle 9.
Si coglie l'occasione per rappresentare altresi', che il martedì, giovedì, sabato e domenica il primo orario utile per lasciare l isola è alle 11 e 50 quando non in ritardo. Ringraziamo e chiediamo agli organi di stampa locali di dare massima diffusione alle nostre problematiche e chiediamo alle Istituzioni locali, di tenere conto delle esigenze della popolazione, mai interpellata, nel concordare gli orari e le corse da Filicudi per la terraferma.