Foto Mario Marturano
PRIMA PAGINA: ANTENNANDO
Il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza per abbattere una antenna posizionata a Ventimiglia. Il provvedimento interessa tutti i ricorsi contro l'installazione di questi apparati. Un ricorso presentato da una società di wireless contro una cittadina con l’obiettivo di ribaltare la sentenza avversa emessa dal TAR della Liguria. Il Comune di Ventimiglia, aveva rilasciato il nullaosta paesaggistico a un gestore per l'installazione di una stazione radio base, composta da una palina di sostegno alta 6 metri con due parabole, del diametro, rispettivamente, di 30 e 60 cm. e annessi locali tecnici. Autorizzazione, successivamente volturata a favore della società e impugnata, con ricorso al T.A.R. Liguria, dalla proprietaria di un’area adiacente a quella interessata dall’impianto. Il Consiglio di Stato ha dato ragione alla cittadina principalmente per due motivi. Il primo, riguarda la posizione dell'antenna, collocata su un crinale di una collina attraversata da un tunnel autostradale. Quindi l'impianto non era autorizzabile e la legge parla chiaro, si tratta di aree sottoposte a un vincolo di inmodificabilità assoluta. Il secondo motivo, non meno importante, riguarda la vicinanza dell'antenna. Come sottolineato nella sentenza, rifacendosi alla documentazione prodotta in primo grado, l'antenna è 'percepibile nel suo ingombro dalle finestre dell'abitazione'. Emerge quindi che l'impianto crei un “danno' alle visuali panoramiche” con ogni effetto negativo sul valore dell'immobile. Va detto comunque che nel dispositivo viene specificato come il solo aspetto della vicinanza non sia sufficiente a dimostrare in automatico la sussistenza dell'interesse al ricorso. La decisione è stata quindi presa principalmente in base alla collocazione dell'apparato. Il ricorso di Ventimiglia farà comunque giurisprudenza.
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