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Panarea, deceduta  la signora Adriana Cavalieri amante dell'isola 

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Dopo una vita lunga e ricca di soddisfazioni è mancata Adriana Cavaliere, per molti anni al vertice della carriera amministrativa del Comune di Milano, moglie dell' Artista Alik Cavaliere, innamoratissima di Panarea, dove ha casa già dai primi anni Settanta, e delle isole Eolie.

Ne danno annuncio agli amici tutti la figlia Fania Cavaliere e il genero Pierluigi Mantini, con le nipoti Gaia e Giulia

Ai familiari le condoglianze del Notiziario delle Eolie

 

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di Nino Saltalamacchia*

Abbiamo il piacere di comunicare che Il 7 novembre, nel 90° anniversario del Premio Nobel per la Letteratura a Luigi Pirandello, arriverà al cinema “Eterno Visionario”, diretto da Michele Placido e co-sceneggiato da Matteo Collura e Toni Trupia.

Un racconto del geniale scrittore e commediografo siciliano da una prospettiva inedita, incentrata per la prima volta sulla sua dimensione più intima e privata. Riscopriremo così l’autore de Il fu Mattia Pascal e Uno, nessuno e centomila come un uomo intrappolato nel rapporto conflittuale con la moglie e con i figli, travolto dalla passione cieca e irrealizzabile per l’attrice Marta Abba, musa e impossibile oggetto di desiderio.

E nel frattempo lo seguiremo tra Berlino, Roma e lungo il suo viaggio in treno verso Stoccolma per ritirare il Nobel.
Il film è liberamente ispirato a “Il gioco delle parti. Vita straordinaria di Luigi Pirandello” di Matteo Collura, edito da Longanesi Editore.
Gli studenti di Lipari, grazie al Dott. Matteo Collura socio del Centro Studi, a breve potranno vedere il film “Eterno Visionario”.

*Presidente Centro Studi Eoliano

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di Natascia Cucunato 

Eolie Dance Festival e il Marchio di Eccellenza Italiana!

Il Eolie Dance Festival, noto per la sua celebrazione della danza e delle arti performative, ha recentemente ottenuto il prestigioso marchio di eccellenza italiana. Questo riconoscimento non è solo un attestato di qualità artistica, ma anche un segnale importante dell’innovazione nel settore del turismo e della cultura, in particolare attraverso il concetto di alloggi diffusi.

Il Concetto di Alloggi Diffusi. Definizione e Vantaggi

Gli alloggi diffusi rappresentano un modello di ospitalità che si distacca dalla tradizionale offerta ricettiva. Questo approccio implica l’utilizzo di diverse strutture sparse sul territorio, permettendo ai visitatori di vivere un’esperienza più autentica e immersiva. I vantaggi di questo modello includono:

Integrazione con il territorio: Gli ospiti possono scoprire le tradizioni locali e interagire con la comunità. Sostenibilità: Distribuendo l’impatto turistico su diverse aree, si evita il sovraffollamento di alcune zone. Varietà dell’offerta: Gli alloggi possono spaziare da case storiche a strutture moderne, offrendo opzioni per tutti i gusti e budget.

Impatto del Marchio di Eccellenza. Riconoscimento e Visibilità. Ottenere il marchio di eccellenza italiana rappresenta un importante traguardo per il festival. Questo riconoscimento:

Aumenta la visibilità: Attira l'attenzione non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, contribuendo a posizionare il festival come uno dei principali eventi culturali in Italia.

Favorisce il turismo: L’interesse generato può portare a un aumento delle presenze turistiche nelle Isole Eolie, beneficiando anche le attività locali.

Stimola l’innovazione: Promuove l’adozione di pratiche sostenibili e innovative nel settore turistico, ispirando altre iniziative simili.

Conclusioni, Eolie Dance Festival non solo celebra la danza, ma rappresenta anche un modello esemplare di come la cultura e il turismo possano integrarsi in modo sostenibile. Il marchio di eccellenza italiana, insieme al concetto di alloggi diffusi, pone le basi per un futuro luminoso e innovativo per il festival e per le Isole Eolie, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturale italiano.

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Panarea - 1-2-3 novembre 2024 l'Associazione albergatori guidata da Salvatore Tesoriero sara’ presente alla fiera salone internazionale delle vacanze di Lugano...

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il reportage del Notiziario delle Eolie

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Rotazioni dei comandanti nelle stazioni dei carabinieri di Lipari, Salina e Stromboli.

Il maresciallo Ca. Gabriele Bianchi, già comandante della stazione di Salina per ben 11 anni, assumerà l’incarico di vice comandante a Lipari;

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sarà sostituito dal mar. Ord. Giuseppe Carlà, precedente comandante della stazione di Stromboli.

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Al suo posto, nell’isola recentemente colpita dalle forti piogge, il maresciallo Salvatore Tartaglione.

Ai comandanti Bianchi, Carlà e Tartaglione complimenti e buon lavoro

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Le stazioni dei militari dell'Arma alle Eolie dipendono dalla Compagnia dei carabinieri di Milazzo che da qualche settimana è comandata dal nuovo capitano Alberto Del Basso.

Il saluto del maresciallo Carlà agli abitanti di Stromboli

Buongiorno a tutti, in questa giornata ancora un po' grigia per la nostra isola e nell'accingermi a lasciare questa terra meravigliosa, vorrei ringraziarvi unitamente per ciò che mi avete trasmesso in questi anni.

Abbiamo vissuto insieme diversi eventi, ed ho avuto modo di apprezzare proprio durante le diverse emergenze vissute, il legame viscerale con "Iddu" e con la sua terra.

Ricorderò con affetto ognuno di Voi, indistintamente, e sono certo e convinto che quando sentirò parlare di Stromboli e Ginostra, mi sentirò orgoglioso e fiero di aver fatto parte, anche se per un breve periodo della mia vita, di quest'isola magica".

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di Romana Villari

Nei locali dell’Altromondo Studios a Rimini si è svolta l’edizione Summer delle finali nazionali della 16° edizione del blasonato concorso canoro Sanremo New Talent, fondato dall’ambasciatore e talent scout Devis Paganelli. Lo scopo del contest, oltre che promuovere astri nascenti del panorama canoro, è di raccogliere fondi per iniziative umanitarie nei paesi in conflitto e per i popoli in difficoltà.

Su oltre tremila concorrenti che si sono candidati, sono stati solo duecento quelli selezionati per partecipare all’evento. In 42 sono arrivati alla finale di categoria e solo 15 hanno passato il turno alla finalissima televisiva che verrà trasmessa su Sky a fine ottobre.

Tra i quindici finalisti è stato selezionato dalla giuria, composta da artisti del calibro di Vince Tempera(Maestro, arrangiatore, compositore, musicista direttore d’orchestra) e Paolo Paltrinieri (Dirigente di Mediaset Musica, musicista, produttore e molto altro ancora), Alessandro Bensi, undicenne alla sua prima esperienza in contest, nipote del nostro conterraneo Villari Carmelo, emigrato negli anni ’50 a Torino, che, a sua volta, si esibiva nei locali torinesi con artisti della generazione di Rita Pavone.

Alessandro ha riscosso notevole apprezzamento da parte del pubblico e della giuria, coinvolgendo tutti con il suo pezzo “Il gatto e la volpe” di Edoardo Bennato che è diventato il tormentone dell’edizione.

Lo abbiamo intervistato per Voi:
-Alessandro, come ti sei sentito sul quel palco importante?
-A parte i primi minuti di timore, è stata davvero un’esperienza emozionante soprattutto vedere il pubblico e la giuria che battevano le mani a tempo ed erano coinvolti dall’ esibizione. Non mi sarei mai aspettato di arrivare fino alla finalissima televisiva, però ne sono stato davvero felicissimo. Mi hanno fatto anche i complimenti per l’interpretazione, ed in effetti era fatta molto a modo mio in modo speciale. Ho anche firmato il mio primo autografo.

-Come ti sei avvicinato al canto?
-Io ricordo di cantare da sempre, però è solo da un paio di anni che studio alla scuola di Musica Musicalmente con la Maestra Elisabetta Rafaele. Io quando canto sono felice.

Il prossimo appuntamento del Sanremo New talent sarà per l’edizione Winter che si svolgerà a Sanremo, in febbraio, in concomitanza con il Festival della Canzone Italiana.
Rivedremo Alessandro con una nuova e personale interpretazione canora. Stay Tuned!

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di Claudio Rugolo

Gent.mo Direttore,
quale Presidente della Pro Loco Leni APS “Eolie Patrimonio dell’Umanità”, associazione di volontariato senza scopo di lucro, abbiamo organizzato la manifestazione che segue:

𝟕 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟒: 𝐈𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐨 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐅𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐀𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 in Servizio di Volontariato "Zefiro e Malvasia" 

𝐎𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨: Sistemazione del sentiero comunale di Leni che conduce alla "Pietra che Suona" 🪨

𝐏𝐞𝐫 𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐈𝐬𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐥𝐢𝐧𝐚: per partecipare contattare Marcello Rando al 333 665 2800 

Vi aspettiamo numerosi, più siamo e meglio è per la nostra Isola! 

Volontariato Ambiente IsolaDiSalina

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Moschella&Mule festeggiano i 20 anni di carriera insieme a Taormina Arte il 20 agosto  aprendo il cartellone della Villa comunale (lo chiuderà Ornella Muti). Dopo il successo di Rosa Rosae con l’orchestra sinfonica siciliana lo scorso 11 luglio e la vittoria al festival del cinema italiano 2024 con il loro film,  tornano al teatro comico, all’interno del prestigioso cartellone di Taormina Arte 2024 con “uno show x duo - 20 anni insieme “ il 20 agosto alla villa comunale di Taormina.

Giuseppe Moschella e Emanuela Mulè accompagnati dalla vocalist Valeria Milazzo, propongono, raccontando anche la loro vita di coppia, alcuni dei loro pezzi comici e ironici, ma anche divertenti aneddoti che negli anni li ha visti applauditi  protagonisti in diversi teatri italiani come il teatro Zelig di Milano , il teatro dei Satiri di Roma e tanti altri. Taormina sarà la prima data del loro Show che continuerà per tutto il 2025.

Sono felici di debuttare a Taormina,  meravigliosa cittadina a cui sono molto legati:  il papà di Giuseppe era messinese e lui ha vissuto tante vacanze un famiglia proprio a Taormina mentre con Emanuela hanno scelto di trascorrere a Taormina  parte della loro luna di miele nel 2017.  Protagonisti di Taormina arte 2009 e 2010 e del Taormina Film Fest 2023 il duo è felice di tornarci con uno spettacolo che celebra il loro percorso artistico e la magica Taormina non può non ricordare loro, da professionisti e amanti del cinema, le preziose masterclass  con il premio Oscar Lina WERTMULLER e con il mitico John Landis.

E allora buon show a tutti!

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Un ricordo di Alain Delon

di Gian Piero De Paolis

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Alain Delon davanti alla «Madonna del Parto», capolavoro di Piero della Francesca, simbolo di Monterchi. È una scena del film «La prima notte di quiete» di Valerio Zurlini (1972) con l’attore francese vicino all’affascinante opera rinascimentale che anche grazie a lui e a questo film ebbe una visibilità mondiale. 

Delon, appena scomparso all’età di 88 anni, nel film interpreta il ruolo di un professore che invita la sua allieva  di cui si era invaghito a visitare «La Madonna del Parto». Qui, regalerà una lezione emozionante rievocando la storia del dipinto, come fu commissionato a Piero della Francesca - dal popolo e non da un nobile come invece quasi sempre era la committenza -, la figura della madre del pittore che era di Monterchi, l’attesa di Gesù Cristo bambino. All’epoca, dopo l’uscita della pellicola, le visite a Monterchi fecero registrare un’impennata.

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“IL GIUDICE E IL BOSS”
Un film dove si racconta del giudice Cesare Terranova e del maresciallo di polizia Lenin Mancuso, che indagando sulla mafia dei corleonesi, scoprirono il Peccato originale della Repubblica italiana, e per questo dovevano morire. Una lotta epica contro il male, impersonato dal boss Luciano Liggio, e dagli uomini corrotti delle Istituzioni.
Se, il processo di Bari, istruito dal giudice Terranova dopo dieci anni di duro lavoro, si fosse concluso con la condanna del clan dei corleonesi, quante morti innocenti, quante stragi si sarebbero potuti evitare?
Ma le cose sono andate diversamente e il giudice Terranova e il maresciallo Mancuso furono lasciati soli, umiliati e offesi, a combattere contro i mulini a vento…

NOTE DI REGIA:

Cesare Terranova non è stato un giudice qualsiasi. Ma un modello a cui si sono ispirati Gaetano Costa, Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il primo che ha avuto il coraggio di indagare sulla sanguinaria cosca dei Corleonesi.
Il primo ad aver capito che la mafia era un’organizzazione unitaria che agiva di concerto con elementi della politica, della massoneria e della finanza.
Anche Lenin Mancuso, non è stato un poliziotto qualsiasi, ma uno dei migliori poliziotti di Palermo. È stato l’esempio a cui si sono ispirati Ninni Cassarà, Beppe Montana, Lillo Zucchetto, Natale Mondo e Roberto Antiochia, che ne hanno seguito le orme, e per questo verranno uccisi anche loro dalla mafia.

Il 30 luglio al Festival di Lipari la pellicola con protagonista l'attore Gaetano Bruno che parla dell'uccisione del magistrato Terranova
PALERMO I boss e i pentiti, come i malacarne di Corleone e Gomorra, non gli sono mai piaciuti. E Pasquale Scimeca, il regista che ha raccontato pure Placido Rizzotto, Pio La Torre e papa Francesco, torna al cinema offrendo ai giovani la vita di un altro uomo retto e giusto, quella di Cesare Terranova, il magistrato ucciso dalla mafia nel 1979 con il suo braccio destro, il maresciallo Lenin Mancuso.

A questo magistrato che comprese per primo il peso del clan guidato da Luciano Liggio si ispirarono Gaetano Costa, Rocco Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino. Una scelta di campo per Scimeca quella di esaltare loro, evitando di trasformare i Riina e i Provenzano in protagonisti di una epopea dove tutto si confonde: «Al di là di ogni buona intenzione, risulta devastante e deviante la lettura che spesso gli spettatori fanno dei criminali rappresentanti sullo schermo».
Un rischio che non si corre con «Il giudice e il boss», film prodotto da Arbash in collaborazione con Rai Cinema, in arrivo il 14 luglio al Festival di Taormina. Perché il giudice è Gaetano Bruno nei panni di Terranova. Affiancato da Peppino Mazzotta, interprete del maresciallo Mancuso. Sono loro i modelli positivi della storia, in contrapposizione all’allora capo dei Corleonesi, all’anagrafe «Leggio» (Claudio Castrogiovanni).
La storia è quella di una guerra che forse il processo del 1969, tenuto a Bari per «legittima suspicione», avrebbe potuto fermare. E invece i boss assolti per insufficienza di prove tornarono spavaldi in Sicilia. Come Liggio. Infine, arrestato e processato a Reggio Calabria, ma pronto a sbeffeggiare in aula il giudice Terranova quando ormai i suoi killer lo avevano ucciso, insieme con Mancuso.

Drammatico epilogo di un anno funesto, il 1979, cominciato con il delitto del giornalista Mario Francese, proseguito con l’eliminazione del segretario provinciale della Dc Michele Reina e con l’agguato a Boris Giuliano, il capo della squadra mobile. Era stato Terranova a lavorare da giudice nella Palermo degli anni 70, impegnato nelle indagini su speculazione edilizia, traffico internazionale di stupefacenti e finanza. Per Scimeca la scelta dei temi e dei personaggi è finalizzata ad un esercizio di memoria: «Non si possono ricordare le vittime della mafia solo nelle commemorazioni ufficiali. Bisogna creare un movimento culturale che le faccia conoscere alle nuove generazioni, come modelli di vita da seguire».

Ed eccoci alla presa di distanza dall’esaltazione di violenze contro ogni rischio di emulazione: «Troppi film e serie tv hanno come protagonisti i boss, figure che contribuiscono a creare tra i giovani falsi miti in cui immedesimarsi. Al contrario, la maggior parte delle vittime viene ricordata solo con riti ufficiali, fra parenti e qualche rappresentante delle istituzioni».
Per restituire lo stesso rispetto a tutte le vittime della mafia Scimeca dice che «tutte meritano di essere raccontate perché, come diceva Borsellino, “non basta l’azione repressiva della magistratura e delle forze dell’ordine, ma è necessaria una presa di coscienza civile e una forte azione culturale”».

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Lipari - Il ritorno del giudice Gianni Ingrascì, già in servizio alle Eolie.

Quando arrivò il "Corriere della Sera" lo presentò con un articolo a nove colonne

"Per combattere la mafia all'agrodolce delle Eolie è arrivato un giudice da Milano..."

Il dottor Giovanni Ingrascì ha ricoperto l'incarico di pretore nella maggiore isola delle Eolie dal maggio 1976 all'ottobre 1985.

Al suo arrivo alle Eolie il "Corriere della Sera" dedicò mezza pagina pubblicata da Sebastiano Grasso. Titolo: "Contro la mafia all'agrodolce è arrivato a Lipari un giudice da Milano".

Il "pretore d'assalto dell'epoca" si è innamorato delle Eolie e torna spesso a godersi il mare e a continuare la pesca ai totani...

Ora è divenuto anche scrittore e ha pubblicato il libro "Racconti dal Lockdown", ovviamente, dedicato a personaggi isolani...

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NOTIZIARIOEOLIE.IT

20 LUGLIO 2020

ESCLUSIVO. LA NOSTRA STORIA. Lipari, "Contro la mafia all'agrodolce è arrivato a Lipari un giudice da Milano". E Gianni Ingrascì pubblica "Racconti dal Lockdown". L'intervento

2 OTTOBRE 2020

Le INTERVISTE de “Il NOTIZIARIO”. Giovanni Ingrascì, un giudice da pescoso mare eoliano.

Al bar "La Precchia" i due amici con tavolo sempre riservato...

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E Alex Mollica e Tonno Beach "panza su panza..."

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L’introvabile libro “Chiamatemi professore” Vita, morte e miracoli di Franco Scoglio di Gessi Adamoli-Ed. De Ferrari Anno 2006, i 2 Scoglio di Fulvio Collovati, l’istrione, lo spogliatoio, il legame con Schillaci, il lupo mannaro nella grotta, la Dinamo Kiev, il presidente Massimino, la legge del calcio, i pettegolezzi, gli schemi, gli appunti, il giocatore di pallone e il terzino killer e…

Le rarità eoliane del ricercatore Massimo Ristuccia a cura di Gennaro Leone. Franco Scoglio il professore del calcio

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di Bartolino Ferlazzo

SONO UTILI, NON SONO UTILI
(se la legge le prevede vuol dire qualcosa o no ?)

Bisogna riconoscere che il passato non è mai finito, bisogna riconoscere che le frasi fatte, sono quelle che trovano ingresso solo nel momento in cui qualcosa viene a mancare, qualcosa non gira come si era previsto, che le bocciature sono sempre dietro l'angolo.-
Non vogliamo addentrarci in polemiche sterili, inutili, di parte ma desideriamo, solo, capire del perché certe scelte, dichiarazioni, prese di posizione hanno trovato ingresso, in un contesto politico amministrativo, che va certamente oltre la semplice dichiarazione o critica.-
Il passato non è finito, chi credeva che certi tempi, certi comportamenti, fossero ormai del tutto finiti si è sbagliato, non ha calcolato un aspetto tipico, di cui l'uomo per sua natura è dotato, sia nel bene che nel male, ovvero < il libero arbitrio >.

Nessuno ha potuto, può e potrà mai cambiare questo "gene" umano; il libero arbitrio è una scelta personale, giusta o sbagliata che sia, ma cos'è il libero arbitrio " ... Il libero arbitrio è un concetto filosofico e teologico, secondo il quale ogni persona ha il potere di decidere gli scopi del proprio agire e pensare, tipicamente perseguiti tramite volontà, nel senso che la sua possibilità di scelta, ha origine nella persona stessa e non in forze esterne ...", dunque una scelta dettata dal momento, dalla situazione, dalla propria morale, dalla volontà, dal proprio pensare, che come abbiamo visto ultimamente, è in netto contrasto con quelle forze che vorrebbero imporre, la propria a discapito ed offendendo, in tal senso, anche e principalmente, l'intelligenza della persona stessa, a cui è diretta l'imposizione.-

Il passato non è finito, anzi è sempre attuale, lascia perplessi che ancora si invochi lo sconcerto del cambio di casacca, come sempre e come sarà sempre; sconcertanti, invece, potrebbero essere atteggiamenti alla Ivan, alla Leonid, alla Igor, alla Nikolay in quanto assoluti depositari della verità, pretendendo cieca obbedienza, oltre che sconcertanete è miserevole.-
La fiducia, la collaborazione si deve conquistare, si ottiene con le buone maniere, con tutti i distunguo del caso, non con gli insulti, le risatine di presa in giro, le scurrili, certamente non scandalizzabili ai tempi nostri, frasi pronunciate in pubblico, che non si addicono a chi fa, o crede di fare politica, a chi crede di essere un politico ed invece è solo un politicante, un mestierante.-
Tutto quanto è stato più volte dissacrato, giustamente, adesso torna in auge, torna in tutta la sua potenza, senza possibilità di smentite, decisioni libere senza nessuna imposizione, ma semplici scelte, giuste o sbagliate, ma scelte dettate dal convincimento delle proporie idee.-

Il passato non è finito, crediamo che bisogna essere coerenti, qualche consigliere comunale era presente nel civico consesso liparoto già in anni passati, quando mai si è discusso di utilità o meno di certe forme di democrazia, forse allora erano utili ed oggi no ? può darsi, non si ha la controprova se non c'è un riscontro, la visibilità la possiamo trovare nei nostri tramonti, nei nostri panorami, non crediamo che bisogna essere consiglieri comunali per essere visibili agli occhi degli altri, la visibilità, se vogliamo proprio dirla, si ottiene comportandosi con dignità, democraticamente e con prerogative, che vanno oltre, le inutili affermazioni che non hanno nessun senso e non portano a nessun risultato.-

Il passato non è finito, se si ritiene, giustamente o meno, che queste forme di democrazia non siano valide, producenti e conducenti alla causa della gente, ma sono previste in atti legalmente autorizzati da altri enti superiori, che fare ? se si è certi dell'inutilità, bisogna portare all'attenzione di chi dovrà decidere e chiedere, che non vengano inserite nelle leggi, nei regolamenti, negli statuti, negli usi e nei costumi del comune, solo che quanto proposto, non violi le normative e le leggi in materia, altrimenti come riferiva sempre, il Prof. Masino Carnevale < è solo aria fritta >.-

Il passato non è finito, se in quasialsi consesso, sono previste una maggioranza ed un'opposizione, certamente ci sarà un motivo, la maggioranza propone il quantum, l'opposizione dispone, per la froza disponibile, di concerto mettendo in atto tutte quelle che sono le iniziative legali a disposizione, pertanto previste dalla legge, per eventualmente contrastarle, non a proprio vantaggio, ma per apporti che magari non sono stati valutati o dimenticati, si chiama opposizione e dunque un motivo ci sarà , è infatti - un'unità di misura del pluralismo e gli ordinamenti dove l'opposizione, di qualunque colore politico o ideologico, non ha concrete garanzie e diritti, possono essere inseriti nella categoria dei sistemi democratici "di facciata" - dove sì, il tutto diventa un motivo per acquisire visibilità.-

Fare politica spicciola, di bassa lega non serve, quando qualcosa si sgretola, quando qualcosa portata avanti con forza non trova riscontro, quando la tua/nostra/vostra, idea non regge l'urto della dialettica ed anche della critica, è avviata su un abbrivio che prima o poi porterà a "sbattere"; quando vieni battuto, quando hai numeri risicati, quando le scialuppe stanno per calarsi in acqua, bisogna reagire, bisogna porre rimedio, bisogna pensare che su quella nave, ci sono persone che non possono pagare la tua mania di grandezza, di onnipotenza o del < con me o contro di me > ci sono delle persone da salvare, e questo dovrebbe essere il primo pensiero che un < vero e valido comandante > metterebbe in atto; molte volte il dialogo, il chiedere, il

trattare, il coinvolgere, a discapito di autoritarismo, provocazione o di lesa maestà, non è debolezza ma atti di democrazia, di coinvolgimento, con tutte le differenze del caso, ma necessarie affinché le prevaricazioni e le imposizioni siano messe da parte; sogni ? sicuramente si, l'albero si raddrizza da piccolo, si da una struttura, una forma, perché da grande non si piega ma si spezza.-

Adesso attendiamo, come smpre l'intervento, la risposta del saggio io so tutto, dico tutto, conosco tutto e sono depositario della verità, ben venga ne saremo felici lo rispettiamo ma certamente non lo temiamo..-
Desideriamo concludere con una bella affermazione di Antoine Bernheine " ... la riconoscenza è una malattia del cane non trasmissibile all' uomo ...".-
Аугури Липари.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

19 FEBBRAIO 2024

L’appuntamento con Bartolino Ferlazzo e Gennaro Leone. Il giornalismo eoliano

14 APRILE 2024

L’appuntamento del Notiziario con Bartolino Ferlazzo e Gennaro Leone. I voti

5 MAGGIO 2024

L’appuntamento del Notiziario con Bartolino Ferlazzo e Gennaro Leone. Opere e scempi

8 MAGGIO 2024

IL DOCUMENTO. Lipari, Maggio 1943 - Maggio 2024: 81° Anniversario dell'affondamento del piroscafo Santa Marina (quanti politicanti lo ricordano?). "UNA TRAGEDIA PER NON DIMENTICARE..."

15 MAGGIO 2024

L’appuntamento con Bartolino Ferlazzo e Gennaro Leone. Il Lipari Calcio

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Gentile direttore,

a Marina Lunga marciapiede super pericoloso...

Le cadute dei passanti non si contano piu. Per i piu' anziani è sempre dietro l'angolo.

Cordialmente

Lettera firmata

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Lipari, buon compleanno al prof Emiliano Cipicchia 

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Il personale scolastico, i colleghi e gli studenti della sede CIRS di Lipari, porgono i migliori auguri di buon compleanno al professore Emiliano Cipicchia, e rinnovano i complimenti per la recente nomina ad “Ambasciatore del Gusto Doc Italy”.

La passione e la dedizione nel settore culinario del prof. Emiliano, si rispecchiano quotidianamente nelle sue lezioni a scuola: i suoi insegnamenti rappresentano per gli allievi dell'indirizzo di Operatore della Ristorazione, un viaggio attraverso i sapori autentici e la tradizione secolare della cucina eoliana.
Auguriamo che questo nuovo anno di vita porti ulteriori successi e soddisfazioni.

Al professor Emiliano Cipicchia auguri anche dal Notiziario delle Eolie

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di Sara Tirrito

La sfida sarà a colpi di tecnologia, sostenibilità e arte. Vincerà chi saprà creare un progetto per la mobilità del futuro nelle isole e l’opera migliore per valorizzare il territorio di Stromboli. Presentato a Milano il 10 maggio, si concluderà con un evento sull’isola vulcanica a luglio, in cui saranno premiati i vincitori. Fondamento ideologico dell’iniziativa l’articolo 119 della Costituzione italiana per cui «la Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità».

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Il premio
Tre i filoni in cui ci si può candidare: atenei, tecnologia digitale e arte contemporanea. «Le tre categorie sono legate da un filo rosso - spiega Cristina Maymone, co-organizzatrice dell’evento - la ricerca e l’arte sembrano mondi diversi ma sono uniti dalla creatività e dall’innovazione». Da qui anche l’importanza di ambientarlo a Stromboli, isola delle Eolie con un vulcano attivo e difficoltà di raggiungimento anche per le risorse di prima necessità, portate dalla terraferma attraverso navi che non circolano con condizioni climatiche avverse. «Vogliamo proiettarci verso il futuro - dice Maymone - Stromboli è un laboratorio green perché progettare mobilità sostenibile in un centro urbano piccolo e patrimonio Unesco significa esportare best practice di ecosostenibilità anche per le città».

Il contest per la ricerca rivolto agli studenti del Politecnico di Milano
Il bando si rivolge agli studenti di master in Ingegneria meccanica, Ingegneria civile, Mobility engineering e Pianificazione urbana, Politiche territoriali del Polimi. I vincitori saranno ospitati per cinque giorni sull’isola, a cui lasceranno i progetti in eredità. Si partecipa in team da 5 e le candidature vanno presentate entro il 19 maggio. Tra i fattori di sfida la difficoltà per gli studenti di sviluppare progetti rivolti alla mobilità sostenibile in un territorio geologico particolare, difficilmente raggiungibile, con un vulcano attivo e che probabilmente non conoscono personalmente.

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L’arte e la tecnologia: le altre categorie
A essere premiate anche le tecnologie digitali. In questa sezione a vincere sarà un testimonial di fama internazionale il cui lavoro ha avuto un impatto in vari settori con innovazione e intelligenza artificiale. Si potrà partecipare anche per la categoria Arte contemporanea, che si rivolge al miglior italiano a metà carriera. L’artista primo classificato riceverà un premio economico di 5 mila euro, la permanenza sull’isola nei giorni dell’evento e l’esposizione delle sue opere nello stesso periodo.(corrieredellasera.it)

SERVIZIO DEL TG3 SICILIA

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IL CANE ANTIDROGA SCOVA LA MARIJUANA NASCOSTA DIETRO L’ARMADIO DELLA CAMERA DA LETTO. UN UOMO ARRESTATO DAI CARABINIERI.
Nei giorni scorsi, a Condrò, nell’ambito di predisposti servizi finalizzati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno arrestato un uomo del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine anche per reati specifici, ritenuto presunto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri della Stazione di Fondachello Valdina, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia, a seguito un’attenta attività di controllo del territorio, si sono presentati presso l’abitazione dell’uomo per eseguire una perquisizione domiciliare. L’attività dei militari dell’Arma condotta con il prezioso apporto del fiuto del cane antidroga, ha consentito di scovare un involucro, abilmente occultato dietro l’armadio della camera da letto, al cui interno i militari hanno trovato e sequestrato oltre mezzo chilo di marijuana.

Al termine delle operazioni, l’uomo è stato condotto in caserma, laddove è stato formalizzato il suo arresto.
La droga sequestrata è stata inviata ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per le analisi di laboratorio. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, in attesa di essere giudicato per il reato a lui addebitato.

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di Enza Scalisi

Lui era in agguato: ottuso, crudele, subdolo, senza un criterio, unico obiettivo colpire, a caso.

Come in un buco nero il mondo di prima è risucchiato, il tempo si ferma per riavvolgersi su se stesso e  torna la memoria della vita normale. Qual è  l'istante della demarcazione tra il prima e il dopo, tra il non ancora, ora sì, il perché che dilegua senza risposta, nelle giornate scandite dalle cure?

La grandezza si manifesta nella tempesta, lì emerge la dignità, il coraggio, la determinazione. La forza si alimenta dello sguardo forse ignaro dei bambini: “giochiamo papà?” Allora inizia la guerra, dura  determinata, con tutte le armi a disposizione, senza cedimenti contro il mostro.

Alla domanda retorica, involontariamente inopportuna, “come stai?” rispondeva  “bene”. Mai un lamento, un cenno di sconforto, di vittimismo. Ha sopportato tutto, accondiscendente: farmaci invasivi, trattamenti bugiardi…con ostentata fiducia, ma con la malcelata consapevolezze della loro impotenza.

Restava a lungo in balcone, si lasciava accarezzare dal sole e avvolgere dal fresco delle serate. Aveva bisogno di luce, di spazi, di immenso.

Alla fine raccoglieva le forze residue per una stretta di mano, una carezza.

 Ha vinto il mostro sul suo corpo martoriato, ma non ha intaccato il coraggio e  la dignità che fanno la grandezza dell’uomo.

La sua sdraio è sempre lì, sul balcone, tra i fio

Gennaro, Salvatore e Bartolino Leone partecipano al dolore delle famiglie

Il cordoglio per la morte di Riccardo
 
La famiglia di Lidia Cincotta e Achille Omero con il figlio Edoardo per la prematura morte di Riccardo, si unisce al profondo dolore delle famiglie Biancolini, Scalisi e Iacolino.
 
--L'Istituto Conti stringe in un dolente abbraccio Martina, i suoi bimbi e la famiglia tutta.
Il dirigente scolastico Tommasa Basile

 

 

Per il Festival, la torta inaugurale di Casa Sanremo sarà siciliana. Il dolce di 40 chili sarà preparato da Salvo Pignataro e Luca Leonardi originari di Adrano.

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-Artista siciliano di fama nazionale con alti riconoscimenti, cede le proprie opere composte da sculture e quadri per motivi di salute. Ottimo investimento. Telefono: 3483194060

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-Affittasi locale 60 mq, completo di servizi, in posizione centrale nella piazza di Canneto-Lipari sulla Marina Garibaldi (accanto al Tabacchino). Preferenza per soggetti a carattere pubblico, della Pubb. Amministrazione o, in alternativa, per attività commerciale di sola vendita. Per info telefonare al n. 3386040718

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Cari amici lontani e vicini,

L’era dei signori e signore con lo strascico del benvenuto che risorgerà dopo aver toccato il fondo più profondo per sommergere la normalità dei tempi racchiusi dentro il recinto dell’età. Le pippate invernali inducono ai sogni televisivi nel "verso giusto", tentando di "raddrizzare" tutto ciò che vira al "contrario". Solo giornali come il Notiziario riescono ad esprimere chiarezza di specchiature che ormai durano nel tempo. Perché non ci sono elettori ma lettori tanti quanti i loro pensieri di libertà e giustizia.

Il resto scompare nel raddrizzatismo e rianimatismo delle storielle anche di isolana memoria. Mentre il tutto, figlio del niente, s’infrange lungo il corso di nuove realtà. E’ la realtà la materia prima per ricondurre alla normalità i divi politici che il mondo offre anche a loro insaputa. La natura deve coincidere con la norma sia spessa che sottile dove le antiche cotonature cercano di nascondere beatamente le facce calibrate al muschio del dopo pioggia.

Dal sole libero delle Eolie BuoNotiziario a tutti!

Milano, il carabiniere che ha salvato un ragazzo dall'incendio: «Ho sfondato la porta col telaio di una bici, ho visto un piede, ho tirato»

L'incendio in via Arquà e il maresciallo Giuseppe Merlino

Giuseppe Merlino, figlio dell'ing. Salvatore, e nipote del nonno Pino, il maresciallo che ha salvato un ragazzo dall'incendio di via Arquà: «Ho sfondato la porta col telaio di una bici, ho visto un piede, ho tirato»

di Matteo Castagnoli

Il carabiniere 30enne sabato sera passava da via Arquà per un controllo con un giovane collega. «C'era fumo ovunque, gridavamo di uscire. Un vicino ci ha indicato quella porta, era sicuro che c'era qualcuno»

«L’incendio era ancora vivo. Allora mi sono messo a carponi, trattenendo il respiro. Poi ho visto delle gambe. Ho trascinato quel corpo per un piede: pensavo di aver tirato fuori un cadavere». Quel corpo era il 29enne pakistano inquilino al secondo piano della palazzina in via Arquà 16, dove sabato sera è scoppiato un incendio. Il bilancio: tre appartamenti inagibili, persone evacuate e cinque soccorsi tra cui quattro bambini. E se quel ragazzo, di professione rider, lotta per la vita al Niguarda è soprattutto grazie al maresciallo Giuseppe Merlino30 anni, del Nucleo Radiomobile di Milano. Non pensava sarebbe dovuto entrare in quella palazzina a due passi da via Padova. Era passato per uno dei normali controlli a bordo di una gazzella del Radiomobile. Al volante c’era un collega carabiniere. Ma «in strada abbiamo notato un gruppo di persone». Che li fermano: «Siete arrivati», esclamano. «Ma arrivati per cosa?» si domandano i due militari. «C’è un incendio, la risposta».

Era successo da pochi minuti.
«Sì, le scale erano piene di fumo. E le fiamme che si vedevano dalla finestra erano ancora alte».

Cosa avete fatto?
«Urlavamo alle persone di scendere. Ci siamo divisi le scale, bussando a tutte le porte e accompagnando gli inquilini per la scale: non si vedeva nulla. Qualcuno era titubante e l’abbiamo dovuto convincere. L’appartamento l’avevamo dato per spacciato».

E invece...
«E invece è successo che mi ha avvicinato una persona che era al telefono con il proprietario della case in fiamme. Erano certi che dentro ci fosse qualcuno».

Era così. E l’ha salvato.
«Non mi era mai successo nulla del genere. La porta era ustionante. Prima ho provato a sfondarla con dei calci. Poi ho usato il telaio di una bici come ariete. Una volta aperta, dopo qualche minuto, sono stato investito dal calore. Ma mi sono detto: “Ce la faccio”. Ho visto quel corpo dopo aver gattonato per un paio di metri e l’ho afferrato per un piede. A sua volta il collega, che mi aveva raggiunto, mi ha tirato per la gamba e così abbiamo recuperato il ragazzo».

Poi?
«Pensavamo fosse morto. Abbiamo provato a rianimarlo. Era ustionato e non respirava più. Finché dopo tre/quattro manovre ha ricominciato. Allora me lo sono caricato in spalla e sono corso fino all’incrocio con via Padova dove mi dicevano fosse appena arrivata un’ambulanza. Quando l’ho vista ho urlato: “È vivo, respira”».

Anche lei è stato portato in ospedale.
«Sì, sono tornato in via Arquà ma a quel punto erano arrivati gli altri soccorsi. Quindi mi sono fermato e sono stato portato al Fatebenefratelli per gli accertamenti».

Esito?
«Siamo usciti alle 5 del mattino. Ero un po’ intossicato. Due giorni di prognosi. D’altronde ero entrato senza mascherina. È andata bene che non abbia preso fuoco anch’io».

Se chiude gli occhi, quale immagine le rimane impressa di quella sera?
«Quando il 29enne ha ripreso a respirare. Senz'altro. L'euforia e l'adrenalina per salvarlo sono schizzate».

Un esempio di coraggio.
«Se lo sarò, sarò contento. Per esempio, il carabiniere che era con me, era al primo turno di Radiomobile. Speriamo che quanto successo serva a spiegare a tanti giovani colleghi cosa sia il nostro lavoro».(corriere.it)

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di Fabio Famularo

Carissimo direttore,

Lei che è molto attento, ci aiuti nella nostra campagna ecologista contro la mala movida che a Stromboli continua a imperversare, faccia sue le nostre segnalazioni anche di questi giorni e ci aiuti a portare la croce...

Nonostante siamo a fine settembre le cattive abitudini restano...vita notturna, sporcizia diurna. E come sempre, nessuno vede, nessuno sente, nessuno parla...

Si schieri dalla parte di chi vuole preservare la bellezza di queste isole e per il rispetto dell'ordinanza che qui da noi pare non aver attecchito...

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Stromboli, Piscita': post movida...

Stromboli che non mi piace, mentre ad altri a quanto pare, invece, piace tantissimo... e minimizzano.

Non vedono, non sentono, non parlano...

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