di Emanuele Cammaroto
Il Senato dà ok al disegno di legge per le Isole Minori con un fondo previsto da 120 milioni di euro per 36 Comuni individuati in sei regioni, tra cui la Sicilia (le altre sono Puglia, Campania, Lazio, Liguria, Sardegna e Toscana, per una superficie complessiva di oltre 900 chilometri quadrati e una popolazione di 220 mila abitanti) ma sulla legge quadro che ora passerà all’esame della Camera non mancano le proteste.
Dai banchi di Forza Italia, la senatrice siciliana Urania Papatheu, che aveva presentato una serie di emendamenti al provvedimento dell’Esecutivo, nel corso di un intervento dai toni aspri ha rimarcato i limiti di un intervento legislativo che rinverdisce l’eterna disparità tra Nord e Sud e soprattutto non sana in alcun modo il principio di svantaggio delle Isole minori. Un vulnus che non consente di giungere alla continuità territoriale tra le isole e il Nord. “E’ una legge umiliante, le Isole minori così restano figlie di un Dio minore“, tuona la senatrice azzurra.
“Ancora oggi – afferma la sen. Papatheu – esiste un cartello a Villa San Giovanni che dice “Benvenuti in Italia”. Ancora adesso in Sicilia le opportunità che vedo in Italia e nella terraferma vengono negate agli isolani. Il nome “Isole minori” dice tutto e conferma che siamo figli di un Dio minore. La dicitura “piccole Isole” non andava bene, naturalmente, perché inadeguato a una realtà sottostante di persone che vengono considerate figlie, appunto, di un Dio minore. La storia della Sicilia e di quelle isole minori ha fatto l’Italia, mentre il Parlamento e il Senato continuano a difendere la cultura del Nord, con interventi e provvedimenti che rappresentano una presa in giro. Quando accade qualcosa al Nord ci si commuove e ci si mobilita con mano al portafogli per rimediare ai problemi, mentre emergenze e criticità del Sud vengono considerate normalità, prosecuzione di una condizione che ci vede sottosviluppati”.
“Ma come ci siamo arrivati a questo sottosviluppo a cui siamo stati relegati? Ricordo – continua Papatheu – a chi lo ha dimenticato che il Nord si è arricchito a spese del nostro Sud, lo dice la storia, il Regno delle Due Sicilie è stato depauperato dal Regno dei Savoia. Siamo sottosviluppati ma siamo anche informati sullo stato delle cose, la gente si informa e sa capire la realtà delle cose. Il provvedimento voluto dal Governo per le Isole minori dice, in sostanza, che noi faremo tutto con quello che abbiamo, con le solite risorse insufficienti e senza alcun contributo. Gli emendamenti che avevo proposto in Commissione credevo sarebbero stati valutati con obiettività, nell’interesse dei cittadini, poi il 4 ottobre scorso mi sono sentita come Alice nel paese delle meraviglie. Una realtà deformata, tutto è cambiato e gli emendamenti sono stati cassati. Il reddito di cittadinanza sbandierato dai Cinque Stelle e da questo Governo sarà soltanto l’ennesimo gesto di pietà del Nord verso il Sud, l’ennesima umiliazione. Non è il reddito di cittadinanza a dare dignità al Mezzogiorno. E’ lo sviluppo, è il lavoro e il reddito che una persona trae da quel suo impegno professionale per essere persona dignitosa”.(ilsicilia.it)
LE REAZIONI
di Caterina Conti
“Il Senato ha approvato la Legge quadro sulle Isole minori e gli arcipelaghi marittimi e grazie all’intervento della Lega sono state inserite anche le isole lacustri e lagunari”, spiega la senatrice della Lega Simona Pergreffi che questa mattina è intervenuta nel dibattito in aula a sostegno di questa integrazione ripresa dall’analogo disegno di legge, di cui è cofirmataria, presentato dal leghista Luca Briziarelli.
“Stiamo parlando – continua la senatrice – di un investimento complessivo di 170 milioni di euro per 6 anni, di questi il dieci per cento sarà destinato agli otto Comuni che hanno nel proprio territorio le isole lacustri e lagunari. Per il 2019 la prima tranche è di 20 milioni di euro, mentre nei seguenti 5 anni salirà a 30 milioni annui. Sono molto soddisfatta di questa aggiunta che vedrà beneficiare in modo considerevole le isole dei nostri laghi e in particolare Montisola. Nell’elenco è compresa anche l’Isola del Garda del comune San Felice del Benaco.
Circa i finanziamenti la senatrice precisa: “Quanto potrebbe arrivare alle isole bresciane? I criteri saranno determinati a breve e faranno riferimento al numero di abitanti, alle distanze dell’isola dalla terra e dal numero di turisti. Montisola sarà certamente quella più avvantaggiata. Possiamo prevedere oltre trecentomila euro all’anno, quindi quasi 2 milioni in sei anni. Una cifra importante che può consentire all”amministrazione comunale di programmare una serie di interventi. Anche San Felice del Benaco riceverà dei contributi, anche se ovviamente in forma minore rispetto a Montisola”.
Montisola sul lago d’Iseo ha il primato di essere la più grande isola lacustre d’Europa e nel 2006 ha richiamato un milione e mezzo di visitatori da tutti il mondo, in soli 20 giorni, per l’installazione artistica “Floating Pears” dell’artista internazionale Christo. Un evento che l’ha fatta conoscere a livello internazionale.
“Nel mio intervento – dichiara la senatrice Pergreffi – ho voluto rimarcare che i problemi legati ai trasporti e alla logistica non dipendono dal fatto che l’acqua sia salata o dolce, ci sono per tutti e gli abitanti vanno sostenuti e aiutati. Queste isole, come quelle marittime, hanno esigenze di carattere economico e territoriale che richiedono una revisione dell’attuale disciplina e una regolamentazione ad hoc”.
Il progetto di legge originario della senatrice grillina Vilma Moronese è stato appunto integrato, in Commissione Ambiente al Senato, con le isole lacustri e lagunari richiamate nel disegno di legge del senatore leghista Briziarelli. “Un’aggiunta importante – ha detto in aula la senatrice bergamasca Simona Pergreffi -. Dobbiamo considerare i temi delle politiche dei trasporti e dei collegamenti, dell’efficientamento dei servizi locali, dell’assistenza di protezione civile e sanitaria e della salvaguardia delle piccole produzioni locali”.
E aggiunge: “Le isole lacustri sono poche e interessano circa 2000 abitanti ma devono essere comunque degne di attenzione per la loro valenza turistica, storica ed economica”.
di Ugo Bertè*
Segnalo l'intervento della senatrice Valeria Sudano che in commissione aveva presentato diversi emendamenti che erano stati condivisi all'unanimià. Poi però per mancanza di fondi il governo ha tagliato. Nonostante uesto la senatrice ha poi votato favorevolmente la proposta di legge. Dopo l'approvazione alla Camera potrebbero inizire propsettive migliori per le isole d'Italia.
*Consigliere comunale di maggioranza
L'INTERVENTO
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Isole d'Italia. Va avanti il disegno di legge...