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Il poliziotto Marco Tinello, in servizio a Bologna, salva un bimbo figlio di immigrati con problemi di respirazione causati da un rigurgito . La Madre di questo poliziotto Valeria D'Albora (non c'è più) era di Salina , frazione di Lingua , il padre Maurizio è stato Comandante della stazione dei Carabinieri di S.Marina Salina, è sull'isola è scoccato l'amore tra il Padre e la Madre di questo giovane poliziotto.
IL RACCONTO
Fatta accaduto alle ore 16:30 circa, presso l'ufficio Immigrazione della questura di Bologna situato in Via Paolo Bovi Campeggi.
di Marco Tinello  
Stavo svolgendo le mie mansioni giornaliere all'interno degli uffici, quando dalla stanza adiacente nella quale mi trovavo, sento una signora gridare "Acqua! Acqua! Aria! Aria!" Immediatamente mi dirigo sul posto per verificare cosa stesse succedendo. Facendomi spazio tra l'utenza ormai accalcata ad osservare, mi rendevo conto che accanto la signora che chiedeva aiuto c'era un passeggino con un bambino incosciente, con il capo e gli occhi rivolti all'indietro, che boccheggiava e schiumava dalla bocca. Il padre cercava di estrarlo dal passeggino, invano, poiché non riusciva a togliere la cinghia di sicurezza. A quel punto sono riuscito a sbloccare la sicura, prendendo subito in braccio il bambino, tenendolo con il capo chinato verso il basso, dirigendomi subito fuori l'ufficio, allontanandomi dalle persone che mi impedivano qualsiasi manovra fisica. Inizialmente, convinto il bambino avesse qualcosa che gli bloccasse le vie aeree, gli ho dato dei colpi decisi al centro delle scapole ma senza ottenere apparenti risultati.
 
Torno immediatamente all'interno dell'ufficio dicendo di chiamare il 118 e chiedo l'ausilio del padre nel togliere il giubbotto del bambino, in quanto mi impediva di applicare correttamente le manovre salva vita. A questo punto mi dirigo nuovamente all'esterno dell'ufficio ed applico la manovra di heimlic, cercando di adattarlo al corpo minuto del  bambino, ma anche questo non serví a farlo respirare. Nel frattempo davo indicazioni telefoniche al personale sanitario, fornendo dati su luogo ed informazioni sul bambino come età e sintomi. Come extrema ratio decido di provare a far rigurgitare il bambino, tenendo con un dito la lingua, estraendola leggermente, e con l'altro cercando di stimolare il rigurgito. Dopo pochi istanti il bambino è riuscito a vomitare ed ha ricominciato a respirare.
 
Dopodiché sono rimasto all'esterno degli uffici, posizionando il bambino in maniera tale da favorire nel miglior modo possibile la respirazione in attesa dell'ambulanza. Una volta giunta sul posto sono salito con il bambino sul mezzo sanitario. Il bambino ormai aveva ripreso coscienza e respirava, è riuscito anche a sorridere mentre lo tenevo in braccio, dopo avergli fatto il solletico. Nella spiegazione di quanto accaduto,  fornita al personale sanitario, lo stesso affermava che se non avessi fatto queste manovre il bambino sarebbe morto .
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Il servizio del Tg di Rai3
VIDEO
Rassegna Stampa GDS.IT
"Se non avesse agito così, il bambino sarebbe morto”, hanno detto i sanitari: il piccolo, che rischiava di soffocare, è stato salvato da un poliziotto eroe. E’ successo ieri pomeriggio intorno alle 16,30 all'ufficio immigrazione in via Bovi Campeggi.
 
L’agente di polizia (23 anni) è riuscito a sbloccare le vie respiratorie di un bambino di 2 anni che stava soffocando, salvandogli la vita. Il bimbo si trovava lì insieme ai genitori.

 

La madre si è accorta fortunatamente che suo figlio, che si trovava nel passeggino, sembrava incosciente e ha chiesto aiuto. Il poliziotto è così intervenuto, inizialmente prendendo il piccolo in braccio e mettendolo a testa in giù per sbloccare un'eventuale ostruzione delle vie respiratorie, ma invano.  È così partita la chiamata al 118 che ha fornito le istruzioni per praticare al bimbo la manovra di Heimlich, ma nemmeno quella ha funzionato.

A quel punto le condizioni del bambino stavano peggiorando e allora il giovane agente ha tirato fuori con l'indice la lingua dalla bocca del piccolo, che finalmente ha rigurgitato ed è tornato a respirare.(ilrestodelcarlino.it)

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Era nativa di Salina

Ai familiari le condoglianze del Notiziario 

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