di Carmelo Isgrò
Avvistamento di un probabile Squalo bianco nelle acque del golfo di Patti
Un grosso esemplare di Squalo, molto probabilmente uno Squalo bianco (Carcharodon carcharias) di circa quattro/cinque metri di lunghezza è stato avvistato nei pressi dello scoglio di Patti dal pescatore sportivo Santino Incognito durante una battuta di pesca subacquea. Ho raccolto le sue dichiarazioni in questa intervista video in cui, supportato da un ricercatore dell'Università (esperto di questi meravigliosi animali), cerco di capire direttamente dalle sue parole se si possa trattare davvero di uno Squalo bianco o meno.
Personalmente, ritengo che si tratti veramente di uno Squalo bianco, intanto perchè nonostante il suo avvistamento sia un evento poco frequente è comunque una specie presente nei nostri mari e soprattutto perchè le risposte alle domande poste al pescatore non lasciano spazio a dubbi, facendo escudere altre specie. La Guardia costiera e le autorità competenti sono state informate dell'accaduto. Invito tutti a segnalare ogni eventuale nuovo avvistamento, di essere cauti ma senza far scoppiare inuili o dannose psicosi. Ricordiamoci che non è lo Squalo il più pericoloso dei predatori del mare (come ci vuol fare credere il Cinema e la TV) ma l'uomo che ogni anno uccide milioni di questi preziosi ed antichissimi animali.
Secondo una stima pubblicata nell'ottobre 2006 sulla rivista Ecology Letters, ogni anno fino a 73 milioni di squali vengono uccisi durante battute di pesca. Inoltre gli squali vengono spesso uccisi anche per preparare la "zuppa di pinne di squalo", famosa pietanza cinese la cui preparazione richiede l'asportazione delle pinne. Questa procedura viene attuata tramite l'utilizzo di una lama arroventata sull'animale ancora vivo che poi viene gettato a mare privo delle pinne che, costretto all'immobilità, muore presto per asfissia o mangiato vivo dai predatori. In definitiva non dobbiamo essere noi ad avere paura degli squali ma loro di noi, infatti è molto più probabile che uno squalo venga ucciso da un uomo che non il contrario.
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un altro Capodoglio ucciso da una rete illegale!
Un'altra vittima delle reti da posta derivanti!
Questa volta è accaduto a Maiorca (vicino al faro di Cala Figuera).
Molti ipotizzano che si tratti del corpo senza vita del Capodoglio "Furia" ma posso dirvi con certezza che NON è lui, sia per le dimensioni (questo esemplare è più piccolo) e soprattutto perchè i galleggianti di "Furia" non erano gialli come quelli che si vedono in questo video.
Resta il fatto che le reti da posta derivanti stanno ancora una volta seminando la morte nel nostro Mediterraneo.
Dobbiamo unirci per fermare questo flagello!
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