di Gaetano Orto Adolfo Sabatini Cristina Dante Raffaele Rifici Giorgia Santamaria*
Le gravi carenze e l'atteggiamento timoroso dell'Amministrazione, che hanno compromesso in modo irreparabile l'economia dell'isola di Stromboli proprio nel momento cruciale della stagione turistica, trovano conferma nella nota del gruppo Rinascita Eoliana. Questa situazione è stata ulteriormente aggravata dalla completa mancanza di consapevolezza riguardo ai fatti e alle emergenze affrontate negli ultimi decenni, oltre che dall’incapacità evidente di prendere decisioni adeguate alle richieste della maggioranza della popolazione strombolana.
È indiscutibile che scienza e protezione civile debbano essere i pilastri delle decisioni in situazioni di emergenza vulcanica, ma tali decisioni devono tenere conto del contesto specifico del territorio e delle esigenze della popolazione residente. Il Sindaco Gullo ha dimostrato una preoccupante mancanza di conoscenza del territorio di Stromboli e del suo vulcano, nonché delle dinamiche economiche che lo caratterizzano. Non ha prestato ascolto alle istanze di oltre 130 operatori economici e della maggior parte dei residenti, che già il 27 luglio avevano cercato invano di evidenziare le gravi conseguenze delle misure adottate.
Il passaggio dall'allerta rossa a quella arancione, avvenuto il 27 luglio, avrebbe dovuto segnare l'inizio di una revisione immediata e coraggiosa delle restrizioni. Invece, la decisione di riaprire la scalata solo il 14 agosto ha rappresentato l'ennesima mancata assunzione di responsabilità e di fiducia verso i cittadini, che sono certamente più competenti e conoscitori del proprio territorio. Questo atteggiamento autarchico ha ritardato ulteriormente una ripresa economica già fragile, costringendo gli operatori turistici a fronteggiare una stagione estiva irrimediabilmente compromessa. Non si può giustificare tale ritardo con la necessità di diserbare i sentieri, considerando il tempo trascorso in totale inerzia. Tutto ciò è ridicolo e offensivo per l'intelligenza di chiunque.
Un ulteriore elemento di incoerenza nella gestione dell'emergenza riguarda la regolamentazione degli accessi all'isola fino al 10 agosto. Da un lato si è vietato lo sbarco ai barconi, dall'altro si è continuato a consentire l'arrivo di aliscafi e navi, generando confusione e compromettendo l'immagine turistica di Stromboli. Questa gestione maldestra ha evidenziato la mancanza di una visione chiara e di una strategia efficace per affrontare l'emergenza senza danneggiare il tessuto economico locale.
Va inoltre sottolineato che in passato, pur senza un’allerta rossa, l'isola ha affrontato episodi vulcanici di intensità anche superiore senza compromettere la sopravvivenza economica. Questo dimostra che esisteva la possibilità di adottare un approccio diverso, più equilibrato e attento sia alla sicurezza che alle esigenze economiche della comunità.
Pertanto, ribadiamo la nostra seria preoccupazione per la manifesta incapacità dimostrata dal Sindaco Gullo nella gestione dell’emergenza a Stromboli. Preoccupa anche la perdita di memoria o la mancanza di conoscenza dei fatti passati, forse perché, durante la sua sindacatura a Leni, il Sindaco Gullo non si è mai interessato delle emergenze di Stromboli, e potrebbe non interessarsene neanche nel futuro cambiamento dell'ente comunale da amministrare.
Il Sindaco Gullo sembra dimenticare che le ultime amministrazioni hanno gestito brillantemente le emergenze, adottando immediatamente provvedimenti di normalizzazione. Forse i passati amministratori non avevano i curricula degli attuali assessori, soprattutto quelli fantasma, ma certamente dimostravano buon senso e coraggio nel prendersi le proprie responsabilità. Inoltre, durante le emergenze, coinvolgevano tutte le forze politiche, sia di minoranza che di maggioranza.
È quindi paradossale che il Sindaco Gullo parli di mancata collaborazione quando egli stesso non ha mai coinvolto alcun consigliere comunale, se non i fedeli di maggioranza, ignorando un nostro esplicito invito formulato con una nota del 27 luglio scorso. Tale nota, che esprimeva la nostra più ampia disponibilità a collaborare con l'Amministrazione comunale e con tutte le parti coinvolte, non ha mai ricevuto alcun riscontro.
Il Sindaco Gullo ha preferito governare in maniera autoritaria e solitaria, con la prepotenza e la presunzione che lo contraddistinguono. Molti operatori turistici e residenti avevano già percepito una stabilizzazione della situazione vulcanica ben prima del passaggio all’allerta arancione del 27 luglio. Emblematico è il caso dell’operatore turistico Mario Cincotta, che già il 12 luglio aveva anticipato, grazie alla sua profonda conoscenza del territorio, la quiete imminente del vulcano. Le sue previsioni, basate sull’esperienza diretta e su una maggiore conoscenza del territorio, si sono rivelate corrette, dimostrando che la situazione poteva essere gestita con maggiore celerità e discernimento, senza attendere inutilmente il passaggio all’allerta gialla per agire.
Sebbene sia indispensabile seguire le indicazioni della protezione civile, è altrettanto fondamentale che il Sindaco, in quanto primo responsabile della comunità, prenda decisioni tempestive e coraggiose. La scienza deve essere al servizio delle persone e non un pretesto per giustificare una gestione timorosa e tardiva. La comunità di Stromboli ha pagato a caro prezzo l’inerzia e la presunzione del Sindaco Gullo, vedendo seriamente compromessa la propria principale fonte di sostentamento: il turismo.
*Consiglieri di Minoranza
NOTIZIARIOEOLIE.IT
18 AGOSTO 2024