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Lipari - Consiglio comunale urgente convocato dal presidente Nuccio Russo su "ratifiche di giunta...".

Presidente Nuccio Russo: i 2 punti sono importanti per poter approvare il consiglio comunale.

Segretario Giuseppe Torre: Riguardano i finanziamenti già ottenuti e quindi bisogna procedere per poterli utilizzare. Riguardano spiagge sicure e servizio socio sanitari. Per spiagge abbiamo acquistato 2 droni validi anche per protezione civile, anche le transenne e la sistemazione di tutti i mezzi della polizia municipale.  

Christian Lampo: si possono sapere quali sono questi progetti? 

Sindaco Riccardo Gullo: vanno previsti per il bilancio e sono per esempio spiagge sicure per la prossima stagione, l'acquisto dei bus elettrici e verificheremo dove utilizzarli e così via.

Approvato all'unanimità e riunione conclusa.

L'intervento

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di Gaetano Orto Adolfo Sabatini Cristina Dante Raffaele Rifici Giorgia Santamaria

Al Presidente del Consiglio Comunale Rag. Antonio Russo E, p.c. Al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Riccardo Gullo Al Segretario Generale Dott. Giuseppe Torre
Al Dirigente del II Settore Economico Finanziario Dott. Carmelo Calabrese Al collegio dei Revisori dei Conti Alla Commissario ad acta Dott. Enzo Abbinati A tutti i Consiglieri Comunali

Oggetto: Richiesta manifestazione di disponibilità all’abbreviazione dei termini di esame della proposta di Rendiconto anno 2021 e del Bilancio di previsione corrente - Riscontro nota del 25 novembre 2022.
In riscontro alla sua nota del 25 novembre 2022 riteniamo che qualsiasi nostra decisione possa essere assunta solo dopo la presentazione e il deposito ufficiale delle proposte di approvazione del Bilancio di Previsione 2022-2024 e del Rendiconto di gestione 2021, complete di tutti gli allegati e i pareri previsti per legge, compresa la Relazione dei revisori dei Conti.

La completezza delle suddette proposte consiliari e il relativo deposito è fondamentale
per valutare la correttezza delle stesse e di conseguenza un’eventuale nostra
disponibilità all'abbreviazione dei termini di deposito previsti dal TUEELL, che i sottoscritti non escludono a priori.
La fretta, però, è spesso cattiva consigliera e lo sanno bene i consiglieri comunali che
meno di un anno fa si sono dovuti difendere dall’accusa di danno erariale di fronte alla
Procura della Corte dei Conti per una proposta di delibera approvata senza la dovuta
attenzione a causa del contingentarsi dei tempi, nonostante i pareri favorevoli di dirigenti e revisori.

Ad oggi, infatti, ci risulta solo una comunicazione del Segretario Comunale, risalente al 16 novembre scorso, sull'avvenuta deliberazione in Giunta dello schema di Rendiconto di gestione 2021 e del deposito dello stesso presso l'Area Economico Finanziario.
Certo, l'oggetto della predetta comunicazione, evidentemente IMPROPRIO, faceva ben sperare che fosse stata depositata ai sensi dell'art. 227, comma 2, del TUELL la proposta consiliare di approvazione del Rendiconto di gestione 2021 e la messa a disposizione per i Consiglieri Comunali entro i venti giorni previsti dalla legge prima dell’approvazione in Consiglio Comunale.

Ma così non è stato in quanto la stessa risulta mancante della relazione dei Revisori dei Conti, così come comunicato dallo stesso Segretario e fino a qualche giorno fa dalla stessa ragioneria.
Condizione che rende illegittimo qualsiasi deposito di proposta consiliare ai sensi dell'art. 227, comma 2, del TUELL in quanto lesivo delle prerogative dei Consiglieri Comunali.
Inoltre, il Segretario Comunale non avrebbe mai potuto comunicare il deposito della
proposta consiliare ai sensi dell'art. 227, comma 2, del TUEEL se la stessa non fosse stata sottoscritta dal Dirigente Economico Finanziario almeno lo stesso giorno.
Infatti, la proposta consiliare consegnata dal Dirigente del Settore Economico Finanziario al Consigliere Sabatini in data 24/11/2022 riporta la data di sottoscrizione del 18/11/2022, ben due giorni dopo la comunicazione del Segretario Comunale del 16/11/2022.

Pertanto, riteniamo che il Segretario Comunale abbia semplicemente comunicato,
nonostante l’oggetto della stessa risulti IMPROPRIO, la sola approvazione della proposta in Giunta e non il deposito della proposta consiliare ai sensi dell'art. 227, comma 2, del TUELL, incorrendo diversamente, cosa che noi escludiamo a priori, in una falsa comunicazione.
Per quanto riguarda il Bilancio di Previsione 2022-2024 ad oggi non risulta alcuna
proposta, neanche quella approvata dalla Giunta Comunale. E questo nonostante le
nostre ripetute note sull’argomento.

Certo, un coinvolgimento di tutti i Consiglieri Comunali fin dalla fase di redazione del
bilancio di Previsione oggi si sposerebbe meglio con la sua richiesta, ma questo è un
modus operandi lontano dalle intenzioni dell’attuale Amministrazione visti i trascorsi
degli ultimi mesi.
Inoltre, un maggiore coinvolgimento dei sottoscritti nella redazione ed approvazione del nuovo regolamento consiliare e del nuovo statuto avrebbe dato un senso diverso oggi alla sua richiesta, ma anche qui nulla è stato fatto preferendo invece la strada
dell’approvazione unilaterale nonostante i numerosi emendamenti presentati dai
sottoscritti, tutti respinti, e l’importanza dell’argomento che imponeva un coinvolgimento di tutti i consiglieri, e non solo della parte appartenente all’attuale maggioranza consiliare.

Ad oggi possiamo solo evidenziare come la proposta di Rendiconto di gestione 2021
approvata in Giunta risulti alquanto dubbia e discutibile, soprattutto nella parte del
risultato d’amministrazione determinato in circa € 3.700.000.
Appare fondamentale a questo punto, prima di assumere qualsiasi decisione, conoscere anzi tempo la relazione dei Revisori dei Conti.
Se consideriamo, infatti, che il bilancio di previsione 2021 è stato approvato a giugno 2022, quando già si conoscevano le poste di entrata e uscita, risulta oggi di difficile
comprensione un risultato di amministrazione di € 3.700.000 a fronte di quello
determinatosi nel 2020 di € 300.000 circa. Una contraddizione di fatto.
Ci fa piacere, invece, prendere atto del suo radicale cambiamento di veduta e ritrovata
sensibilità sull’importanza di approvare in tempi brevi, almeno entro la fine dell’anno, gli strumenti finanziari necessari al paese.

Non possiamo, infatti, non ricordare le sue improvvise dimissioni da Consigliere
Comunale, presentate in data 30 Dicembre 2015, proprio ad apertura della seduta di
Consiglio che doveva approvare il Bilancio di Previsione 2015 e il Rendiconto 2014,
anch’essi allora, come oggi, di fondamentale importanza per il paese.
E questo nonostante l'allora Presidente Sabatini abbia cercato di convincerla a
postergare le dimissioni, pregandola di riflettere e se proprio necessario di rassegnarle
in tempi successivi, al fine di permettere l’approvazione in Consiglio del Bilancio di
Previsione 2015 e del Rendiconto di gestione 2014 entro la fine dell'anno.
Quelle sue dimissioni, infatti, avrebbero potuto avere gravi ripercussioni per il paese
rischiando di vanificare tutti gli sforzi fino ad allora fatti dall' Amministrazione Comunale.

Per fortuna furono altri Consiglieri ad approvare il giorno dopo, in sessione urgente, la
sera di San Silvestro, gli importantissimi strumenti finanziari che Lei invece aveva
rischiato di far saltare rifiutando di postergare le proprie dimissioni.
Ma questi sono discorsi passati che però è utile ogni tanto rammentare a chi oggi chiede quello che ieri non è stato disposto a fare.
Detto, ciò, rimaniamo in attesa della comunicazione ufficiale di deposito delle proposte
consiliari sopra citate chiedendo fin da ora al Commissario ad acta, che legge per
conoscenza, di vigilare sul rispetto dei termini previsti dal TUELL e rinviando solo ad
allora qualsiasi decisione in proposito.

*Consiglieri Comunali Gruppo Consiliare “Misto” Gruppo Consiliare “Siamo Eolie”

L'atto di accusa di Mario Tozzi: "Ischia? Ecco le vere causa del disastro. Non nascondiamoci"

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Per il ricercatore "ci sono piogge più consistenti, con più acqua in meno tempo. Ma non nascondiamoci”. Gran parte del disastro è dovuto alla “mancanza di cura e manutenzione del territorio"

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Ischia

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Lipari, borgata di Lami

"Il cambiamento climatico c'entra di sicuro: ci sono piogge più consistenti, ovvero più acqua in meno tempo. E questo è un elemento importante di cui tener conto. Ma non nascondiamoci: tutto il resto è colpa nostra". Il geologo Mario Tozzi tenta di descrivere quanto accaduto a Ischia, ma non nasconde che molta della responsabilità di quanto accaduto è da imputare all’uomo.

Manutenzione va fatta tutto l'anno, e non soltanto in primavera
“Ci si preoccupa del profitto, della stagione turistica e non della cura del territorio. Non c'è cura e manutenzione del territorio, e senza è tutto inutile". Per l'esperto, "in passato anche con precedenti governi sono state fatte cose buone, come quelle di recuperare denari come sei o sette miliardi per il dissesto idrogeologico ma poi, tranne che per due opere, i denari non sono stati spesi. Allora di cosa parliamo? Manca una cultura del territorio, ci vuole una conoscenza maggiore. Tutte cose che a Ischia, sanno bene ma si dimenticano". Il ricercatore denuncia poi qualcosa che tanti, in molte zone d’Italia, segnalano ogni qualvolta si verifica un disastro come questo. "La manutenzione non va fatta a primavera o in autunno – evidenzia - ma sempre, tutto l'anno. La burocrazia? C'entra, soprattutto quando sappiamo che per abbattere un edificio abusivo e pericoloso ci vogliono anche otto anni. Ma non dimentichiamo che queste cose sono in capo ai sindaci".

Serve prevenzione, non urbanizzare le aree a rischio
La frana a Casamicciola Terme ha ucciso, ma il peggio potrebbe non esser ancora passato. La stessa Ingv sostiene che il “rischio di nuove frane c’è”. Fenomeni come quello che ha colpito duramente Ischia, ha commentato Mauro di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv “sono naturali e si possono sempre verificare in particolari territori”, ma “l’uomo può e deve intervenire per mettere in sicurezza le zone abitate e soprattutto puntando sulla prevenzione”, che passa attraverso l’intervento con strutture ad hoc e “imponendo la non urbanizzazione delle aree più a rischio, a partire ad esempio dal divieto di costruzione di strade nelle aree a valle, poiché proprio le strade possono favorire lo scorrimento veloce delle frane con conseguenze disastrose”.

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